Nel 1981 lo sviluppo delle attività industriali giunge al massimo livello occupando più della metà delle forze lavorative (50,53%).

L'arretramento dell'agricoltura è ormai inarrestabile: gli addetti al settore sono scesi al 17,62%.

In ulteriore crescita è invece il dato relativo al terziario (31,85%). A Fano e a Fossombrone, che rappresentano i centri più importanti della bassa valle del Metauro, gli addetti ai servizi sono rispettivamente il 57,46% e il 41,74% della popolazione attiva.