Opere specialistiche
Cuccurano (Castelli prima del sec. XIII)
ante 1177
Territorio di Fano. Oggi frazione del comune di Fano (PU) lungo la via Flaminia; ma probabilmente il castello omonimo era situato su un'altura sovrastante la strada, forse nel sito del "Palazzo Morbidi" (ora Villa Luttichau), 117 s.l.m., se non addirittura a S. Cesareo, 186 s.l.m. (IGM, f. 110, III N.O.).
La prima menzione di un fundo Cucuriano, del quale si ricordano cassamento uno et pasteni duo, si trova nella charta confirmationis del vescovo Arduino ai canonici di Fano del 1054 (?) (ACap Fano, Pergg., cass. B, quinterno cartaceo). La località viene menzionata in una carta di donazione dei coniugi Bonomo di Guido e Matelda alla canonica ravennate di S. Maria in Porto del 1116: "omne nostra porcionem de toto ipso oliv[eto] quod olin fuit de Uberto, cum tereno suo sito in territorio Fano in fundo Cucurano" (AS Ravenna, S. Maria in Porto, n. 555 B; CASTELLANI, n. III). L'esistenza di un castrum è attestata da un diploma di Federico I del 1177, "datum in Italia apud castellum Cucurani XVII° Kal. mensis aprilis"; pochi giorni dopo viene emesso un altro diploma, a favore dell'eremo di Fonte Avellana, dat. Cucurani XI Kal. aprilis (M.G.H., Dipl., X/3, nn. 668 e 669; C.F.A., 2, n. 286). Da ciò risulterebbe che l'imperatore, in viaggio lungo la Flaminia, abbia fatto sosta a Cuccurano almeno dal 16 al 22 marzo di quell'anno. La proprietà del castello non risulta definita. Nel 1209 un proprietario dona alla canonica di S. Maria in Porto "totam terram meam positam in loco q.d. Molalno in plano Cucurani" (AS Ravenna, S. Maria in Porto, n. 1156 D; CASTELLANI, n. XXXIII), mentre nel 1212, in una carta di vendita alla stessa canonica, un appezzamento di terra viene ubicato "in villa Cucurani supra castrum vetulum" (AS Ravenna, S. Maria in Porto, n. 1154 D; CASTELLANI, n. XLII). Si tratta forse del villaggio sulla strada che costituisce il diretto antecedente del centro moderno, mentre castrum vetulum dovrebbe indicare il centro d'altura già allora in declino (il supra del testo sarebbe il risultato di un qui pro quo).
Chiese: pieve di S. Cesario (ACap Fano, Istrumenti in pergamena, t. I, n. 5, a. 1130), soggetta alla canonica di S. Maria di Fano (ibidem, Pergg., cass. B, n. XXXII, a. 1152). La località in cui si trova detta chiesa è più arroccata rispetto al sito sopra la Flaminia e potrebbe corrispondere al castrum, quantunque si noti che solo nel 1290-91 tale pieve è definita espressamente de Cucurano (R.D., nn. 486, 669, 729).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 13.10.2009




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