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Ponte Grosso, Ponte Tre Archi e Ponte Voragine presso Pontericciòli (La Via Flaminia da Fano a Pontericciòli)


Il Ponte Grosso supera il Fosso della Scheggia con due archi semicircolari di 3,40 m di luce, costituiti da bassi lastroni di pietra corniola ben squadrati. Essi sono sostenuti su un basso filare d'imposta che determina una leggera risega. La pila centrale (larga 2,60 m) è fornita di frangiacque di poco sporgente. Le spalle laterali si uniscono ai muri d'ala che sostengono la strada e che convogliano la corrente. Il tratto di Flaminia che utilizzava il ponte è stato abbandonato nel secolo scorso ed il percorso è oggi utilizzato come strada agricola fuori mano.

A poca distanza sono visibili imponenti muri di sostruzione realizzati con la stessa tecnica.
A poca distanza, sotto l’attuale strada statale, è visibile un poderoso muro di sostruzione realizzato con la stessa tecnica: esso è lungo circa 50 m e alto più di 5 m, costituito da grossi blocchi disposti a secco in filari regolari in “pietra grigna”. La struttura è rinforzata da quattro contrafforti posti a distanza ineguale tra di loro, larghi circa 1,50 m e sporgenti 1,10 m., e poggia su di un considerevole strato di breccia di fiume pressata. La tecnica edilizia e la tipologia del materiale utilizzato trovano perfetto riscontro nel Ponte Manlio di Cagli e permettono di datare la struttura originaria all’età tardo-repubblicana.

Coordinate geografiche: 43.440403, 12.632614

Oltrepassato il Ponte Grosso e procedendo lungo un sentiero sterrato, ci si imbatte in un tratto dell’antica pavimentazione stradale della Flaminia. Il tratto, databile in età tardo antica, è realizzato con piccole pietre di provenienza locale, talvolta disposte per lungo a formare il cordolo laterale.

Coordinate geografiche: 43.433199 12.634283

Continuando oltre, si giunge alle poderose strutture di un ulteriore ponte a tre arcate, il Ponte Tre Archi. Il Ponte è così detto per la presenza originaria di tre arcate, ognuna larga circa 3 m, successivamente ostruite da due muri di rinforzo ad esse addossati. La base è in filari regolari di pietra corniola, mentre il paramento esterno è costituito da lastre più piccole, messe in opera a secco. L’opera è stata realizzata per consentire alle acque, provenienti dalla piccola valle che si apre a destra, soggetta a frane e smottamenti, di scorrere senza provocare danni alla via. A tal scopo inoltre è stata realizzata a monte una vasca di raccolta che imbriglia le acque del versante.

Coordinate geografiche: 43.433071 12.634425

Procedendo ancora più a sud, fino al confine della provincia di Pesaro, sono ancora in parte visibili tra una fitta vegetazione le strutture del Ponte Voragine: nella struttura, eretta sopra l'omonimo fosso, oggi attraversata da un viottolo di campagna, coesistono una fase costruttiva relativamente recente ed una antica di età romana. Quest'ultima, che sopravvive nella spalla sinistra del ponte, è caratterizzata da un'opera muraria in grosse pietre rettangolari messe in opera a secco.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 23.05.2013

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