Funghi, flora e fauna
Chiurlo maggiore - Numenius arquata
Chiurlo maggiore - Numenius arquata (Linnaeus, 1758)
Nome dialettale locale: Arcàngiul
Famiglia: Scolopacidae
In Italia è specie migratrice e svernante, con locali popolazioni nidificanti in apparente corso di stabilizzazione (M, W, B reg?).
Migra prevalentemente da metà marzo (in minor misura da metà febbraio) a metà aprile e da agosto a metà ottobre (in minor misura da inizio luglio a metà novembre).
Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro e litorale di Fano): stato fenologico: specie migratrice e irregolare d’inverno (M, W irr). Frequenza di osservazione: scarsa. Osservazioni: basso bacino: zona erbosa del Campo d’Aviazione di Fano: il 2-4-1982 assieme a 2 chiurli piccoli (POGGIANI); il 27-12-2001 e il 20-4-2003 (CAVALIERI, com. pers.). Stagno S. Rita a 3 km dalla foce: a fine giugno 2001 (DIONISI) e nel 2004 (FABRIZI, com. pers.). Lago Vicini a 1 km dalla foce, 10 individui in volo il 26-12-2008 e uno il 19-7-2011 (CAVALIERI e BAI, com. pers.). Foce del Metauro: il 15-2-2012 in occasione di forti precipitazioni nevose e il 25-9-2019 (CAVALIERI, com. pers.); il 17-11-2013 e il 24-11-2016 (FANESI, com. pers.). Spiaggia di Torrette di Fano, in volo il 30-11-2016 (FANESI, com. pers.).
Osservazioni anteriori al 1979: basso bacino: l'Archivio Ferri conservato presso l'Archivio di Stato - Sez. di Fano (busta 141), contiene una serie di testimonianze risalenti all'anno 1774 riguardanti la caccia ai chiurli (denominati "Arcangeli" o "Carlotti") che si effettuava con reti e schioppo nelle zone umide costiere presso la foce del Metauro e che già allora era una tradizione consolidata da molto tempo: "....la nobil Casa Marcolini possiede una Caccia antichissima degl'arcangeli detti Carlotti, e si fa colle reti sul Breccione nei beni delle RR. Monache di S. Daniele di Fano presso il Fiume Metauro dalla parte che conduce a Senigallia, dove si ritiene un casino di tavole d'abete per l'effetto medesimo ponendosi ancora ognanno dal cacciatore di detta Casa Marcolini un Capanno fatto con store in detto fiume Metauro […] per ammazzare gli arcangeli ed altri animali collo schioppo...". Oltre alla Caccia del Sig. Marcolini sempre nei pressi della foce del Metauro vi era la Caccia del Sig. Cav. Giulio di Montevecchio: "... il Nobile Sig. Cavaliere Giulio de Conti di Montevecchio è stato solito fare la detta Caccia degl'arcangeli nella di lui Bandita avanti la Pantiera che può essere quel sito lontana dal detto Fiume Metauro circa mezzo miglio...".
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2002
Ultima modifica: 09.08.2024
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