Opere specialistiche
I sedimenti della spiaggia
Febbraio 1982, spiaggia di Baia del Re.
Si osserva sulla spiaggia una selezione di sassi per classi di grandezza, dato che c'è rapporto tra la forza delle onde e le dimensioni del materiale gettato a riva.
Qui è fotografata una piccola scarpata d'erosione nella quale sono evidenti vari cambiamenti nella granulometria dei sedimenti, dalla ghiaia alla sabbia.
Il continuo urtarsi fra loro dei frammenti rocciosi determina un progressivo arrotondamento degli spigoli, già iniziato lungo i corsi d'acqua, sino a raggiungere forme subsferiche o a piastrella sottile. Si ottengono più facilmente queste ultime quando le rocce sono nettamente stratificate. Le dimensioni dei sassi diminuiscono inoltre progressivamente, fino ad avere ghiaia fine e da ultimo limo e argilla. Il processo è più lungo per rocce dure, come quelle silicee di cui sono fatte le selci e la maggior parte dei granuli di sabbia.
Circa la composizione minerale dei ciottoli, sulle nostre spiagge si possono trovare i seguenti tipi principali:
- sassi di calcare (carbonato di calcio) e di calcare marnoso (contenenti percentuali varie di argilla). Hanno colori assai vari, dal bianco puro al grigio, al rosato o al verdastro, superficie opaca a grana fine e talvolta venature bianche di calcite.
- sassi di selce (silice). Hanno colori corrispondenti al calcare entro al quale in origine le selci erano conglobate, ma più intensi; superfici di frattura lucide, vitree; angoli di frattura taglienti; forme piuttosto irregolari data la durezza del materiale.
- sassi di arenaria (sabbia cementata). Hanno colori giallastri, bruni o grigiastri e superficie ruvida.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2004
Ultima modifica: 23.07.2004




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