Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Carnevale di Fano - Edizione 1985

Carnevale di Fano - Edizione 1987

Carnevale di Fano - Edizione 1986


Tutta la provincia per 15 ore sotto una bufera
La neve beffa il Carnevale!
Bloccate e rinviate per il maltempo tutte le manifestazioni carnevalesche compresa la grande sfilata di Fano. Rinviata anche quella di Pesaro dove al posto dei Carri mascherati in piazza sono sfilati gli spazzaneve. Problemi per la viabilità. Obbligo delle catene e -10 a Bocca Trabaria
Una vera e propria bufera si è abbattuta per più di 15 ore su tutta la provincia. Particolarmente colpito il litorale dove la neve iniziata a cadere tra sabato e ieri. Una vera beffa di Carnevale. Naturalmente sono saltate tutte le iniziative legate a questa festa compresa la grande sfilata di Fano e quella prevista a Pesaro dove in piazza al posto dei carri mascherati c'erano... gli spazzaneve.

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A Fano ancora una volta lo scherzo di Carnevale più maldestro lo ha voluto giocare un perfido febbraio, che sembra accanirsi, ed è questo il terzo anno consecutivo, con la prima grande sfilata dei carri allegorici fanesi, il momento più significativo e di maggiore coinvolgimento popolare di ogni edizione di Carnevale dell'Adriatico.

Ormai a Fano si comincia pensare che sia la concomitanza della diretta televisiva a portare jella; al di là di facili battute per l'ente organizzatore e per tutta la città rimane il rammarico per avere perduto ancora una volta una importante possibilità di promozione pubblicitaria.

Pazienza, i fanesi ci sono abituati. E questa volta le previsioni meteorologiche erano così esplicite da non lasciar margine alla speranza: freddo intenso e neve anche sul litorale. Ma il Carnevale di Fano ha davvero sette vite, e rinasce dalle nevi la domenica successiva. Infatti, tempo permettendo, domenica 16 febbraio avrà regolarmente svolgimento la sfilata dei carri. Mentre la sfilata di ieri è stata rinviata a domenica 23 febbraio.

Da: Corriere Adriatico del 10/2/1986

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Stavolta il maltempo ha ceduto. In 15 mila a Fano
Finalmente il Carnevale
Con una settimana di ritardo i carri sono riusciti a sfilare. Il pubblico ha risposto bene nonostante il freddo "polare"
FANO - Alla fine è stata premiata la tenacia con cui la Carnevalesca e con essa tutti gli appassionati del carnevale dell'Adriatico hanno voluto inseguire una occasione di festa genuina e di popolare coinvolgimento.

I carri sono usciti dai loro grigi ricoveri intorno a mezzogiorno: quasi una sfida alle implacabili intemperie climatiche.

Poi nelle prime ore del pomeriggio l'orizzonte si è schiarito e un sole quasi irreale ha spruzzato una patina di colore sulle cose, suoni, colori del Carnevale. Era il segnale che si attendeva: avanti coi carri allora. Il vialone della sfilata si è in un attimo popolato di migliaia di persone, circa 15 mila, cifra inferiore a quella delle passate edizioni, ma sicuramente superiore alle pessimistiche previsioni della vigilia.

Tutti gli sguardi sono stati subito catturati dai grandi carri allegorici, vera attrazione del carnevale fanese, che hanno potuto finalmente mostrare, dopo giorni di gelida attesa, tutta la ricchezza dei loro movimenti e colori. Avanti a tutti "Sulla cresta dell'onda di Ermes Valentini, vincitore della scorsa edizione, e quindi la proposta attuale, "Jungla 86", che si distingue per talune audaci soluzioni tecniche, anche attraverso la utilizzazione del materiale di avanguardia, il vetroresina; seguiva "Scacco matto" di Bruno Radicioni, autore anche del Pupo Cesare Augusto, che ha tradizionalmente aperto la sfilata.

Singolare per la raffinatezza dei colori e per la caratterizzazione di alcuni angoli della città di Fano, la creazione di Riccardo Deli "Il dolce inganno delle maschere"; infine l'ingegnoso carro di Paolo Furlani, "Occhiali a specchio" ricco di originali soluzioni creative.

La cascata di dolciumi del tradizionale getto, le variopinte mascherate, animate dai quartieri, i gruppi folkloristici, la strafanese "Musica Arabita", le majorettes, sono state il vivacissimo ed indispensabile corollario di una grande festa.

Fabrizio Schiavoni

Da: Corriere Adriatico 17/2/1986

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0°C - Sfilata al freddo a Fano, 15mila in tutto
FANO - Nonostante il freddo intenso, circa 15mila persone hanno affollato ieri il primo grande corso mascherato del carnevale di Fano. Anche un timido sole ha confortato la sofferta decisione di effettuare la manifestazione presa dalla Carnevalesca al mattino, quando il cielo era plumbeo. Siamo lontano dalla media di trenta - quarantamila spettatori che si spera di raggiungere domenica prossima con la seconda sfilata. Ancora una volta al centro del carnevale di Fano i carri ed il getto: per i primi si è notato un sicuro miglioramento rispetto al passato sia nella fattura sia e soprattutto nella animazione. Il getto, il solito, è stato il momento più coinvolgente ed ha dato origine ai soliti parapiglia. Dietro "Cesare Augusto" il pupo-simbolo del Carnevale sono sfilati i carri "Sulla cresta dell'onda" di Ermes Valentini, carro vincitore della scorsa edizione, "Giungla '86" dello stesso Valentini, "Carnevale ogni gioco vale" di Bruno Radicioni, "Il dolce inganno delle maschere" di Riccardo Deli e "L'antro della strega" di Paolo Furlani. Sono stati soprattutto questi ultimi due carri a dividersi i maggiori consensi della folla, il primo per l'accuratissima fattura, per l'idea e animazione, il secondo per la bellezza dei pupi soprattutto quello centrale raffigurante la strega. Particolarmente apprezzate sono state anche le bellissime maschere: "I clown" "Luci d'oriente", "I pappagalli", "Cercando marito", "I colori", "Le carte da gioco".

Da: Il Resto del Carlino del 17/2/1986

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La rivincita di Carnevale
Fano, piaciute le sfilate
FANO — Mancava solo, sugli altoparlanti, la vecchia canzone di Nada «Ma che freddo fa»; solo che questa volta, battuto dal maltempo il Giovedì grasso, al Veglione e per la Mascherata - Longa, e dalla neve per il primo Corso Mascherato del 9 febbraio, il Carnevale di Fano si è preso la rivincita. Domenica è spuntato anche il sole a confortare la decisione presa dalla Carnevalesca, mentre in molti centri vicini addirittura nevicava.

Positivo il giudizio degli spettatori sui carri allegorici: sono piaciute le innovazioni introdotte da Hermes Valentini per il suo «Giungla 86», i colori di «Carnevale ogni scherzo vale» di Bruno Radicioni, l'accurata fattura e l'animazione di «Il dolce inganno delle maschere» di Riccardo Deli, la maestosità classica dell'«Antro della strega» di Paolo Furlani.

Un particolare successo hanno ottenuto le numerose mascherate, da «I pappagalli», vincitrice del 3° premio al Carnevale di Venezia, ai «Clowns», da «Cerco marito» a «I colori», da «Luci d'oriente» a «Le carte da gioco». Encomiabile e da incrementare l'apporto delle scuole e delle circoscrizioni al Carnevale fanese. Le mascherate vanno senz'altro ampliate, magari rinunciando ai complessi musicali che si rivelano poco adatti alla sfilata: vuoi perché, per non disturbare la loro musica, si rinuncia alla diffusione attraverso gli altoparlanti, rendendo «freddini» molti punti del percorso, vuoi perché il «getto» fatto sui gruppi musicali mette fuori uso strumenti, e qualche volta anche suonatori. Una allegra e trascinante colonna sonora a far sempre da sottofondo al Corso Mascherato renderebbe più briose le sfilate.

La replica del Carnevale domenica prossima, sperando che il bel tempo favorisca un più numerose afflusso di spettatori. Rinviata invece a sabato 22 febbraio alle 15, con partenza dal Palazzetto dello sport, la quinta Mascherata-Coupe.

Da: Il Resto del Carlino del 18/2/1986

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Oggi tornano le maschere
FANO — A quaresima inoltrata per Fano è ancora carnevale: gli appuntamenti si rinnovano, ma incombe sempre il maltempo. Due anticipi oggi: nel pomeriggio, con partenza alle ore 15 dal palazzetto dello sport, si cammina in maschera con la V edizione della Mascheratalonga, organizzata dalla 3.a Circoscrizione e dall'Ente Carnevalesca. In piazza XX Settembre dove, in attesa delle premiazioni, vi saranno giochi e musica con il complesso the Annoiatissimi Band. Stasera a Carignano il grande veglione in maschera del Coro Polifonico Malatestiano. E domani il secondo grande Corso Mascherato su viale Gramsci.

Da: Il Resto del Carlino del 22/2/1986

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E' sicuramente il più lungo del Mondo. Domani seconda sfilata dei carri e tanti dolci per tutti
Il Carnevale di Fano non finisce proprio mai
Il Carnevale dell'Adriatico si sa quando comincia (giovedì grasso), ma non quando finisce. Rilanciata la sfida ai rigori di un febbraio davvero inclemente. Rivedremo i carri proposti dai maestri fanesi Radicioni, Valentini, Deli e Furlani
FANO — Se il Carnevale di Rio è quello più trascinante e sanguinolento, quello di Venezia il più raffinato ed elegante, quello di Viareggio il più noto e maestoso, sicuramente il Carnevale dell'Adriatico di Fano una sua prerogativa la conserva: è il carnevale più lungo, inizia con il giorno di giovedì grasso e si conclude... non si sa bene quando.

Ci si perdoni la celia iniziale, che non è dettata da malizia, tutt'altro. Vogliamo invece sottolineare come gli sforzi profusi dall'Ente Carnevalesca, e direi da tutti gli appassionati del carnevale, per allestire una organizzazione davvero valida di questa grande e popolare manifestazione, abbiamo trovato quest'anno una resistenza a volte invincibile nelle implacabili intemperie climatiche di questo perfido febbraio. E il maltempo per una manifestazione che si svolge interamente all'aperto e per alcune ore è quanto di peggio si possa immaginare.

Ma la Carnevalesca, e con lei tutti i fanesi che amano il Carnevale, hanno lanciato una sfida ai rigori di questo febbraio. E domenica scorsa è stata una sfida vincente. Contro ogni ragionevole pronostico il tempo ha tenuto, è spuntato addirittura un raggio di sole, e la prima grande sfilata ha avuto un regolare svolgimento.

Non c'è stato il pienone di pubblico, ma era previsto. Il gran pubblico è però atteso per domani, per l'atto conclusivo di questa edizione del Carnevale: la grande sfilata dei carri con il tradizionalissimo getto dei dolciumi (e questa sì che è una esclusiva del Carnevale di Fano) riversati a cascata sul pubblico nei palchi e nella strada.

Rivedremo le grandi proposte di cartapesta dei maestri carristi fanesi: "Jungla '86" di Ermes Valentini alla ricerca del poker, della quarta vittoria nel concorso per il miglior carro; "Il dolce inganno delle maschere", una raffinata proposta del giovane carrista Riccardo Deli, che propone, nella deformazione carnevalesca alcuni dei più caratteristici luoghi fanesi; "Occhiali a specchio" di Paolo Furlani, sicuramente un carro dagli effetti spettacolari, ottenuti anche grazie all'utilizzazione di nuovi materiali costruttivi, ed infine una tradizionale proposta del Maestro Bruno Radicioni, "Scaccomatto".

Quindi la sfilata procederà con la luminaria, la romantica passeggiata dei carri alla luce di mille e mille lampadine.

f. s.

Da: Corriere Adriatico del 22/2/1986

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LA COLPA E' TUTTA D'LU'
Ho' asptat un bel cuncin!
En me v'leva da' per vint!
Pro', vist e cunsidrat che 'nsla finisc più,
je so sigur cla colpa è propri d'lù!
En c'è dubi, è propri acsì,
a pensac ben, en fa' na piega!
Par ca fat na gran cungrega
per fa' ni' ste finimond!
Da chel giorn ch'è scapat fora
en c'è stat un fil de bora,
sa la man, ja' fat i segn,
cum per di'
sta' du sia, en t'fa' senti'
el vedrai cum va' a fni'!
Disgraziat d'un Cesaron
cia' guastat anca el veglion!
E pensa', che prima d'ora
ma nisciun je nut tla testa
de bala' sotto un tendon.
(pro dal fred; cum un minchion)!
En, s'arconta i dan c'a' fat,
tuti armanen sbalurditi,
anca quei ch'en centren nient
en sel leven dala ment.
E' acsi è propri vera!
E' cminciat tutt, quel giuvdi' sera
pro', fanes prendela in rida,
so cunvint che ste pusson
fa' la fin dun cert Neron
quand se mov la tramuntana
el purtan t'la piasa urbana,
e sa i bai, i cant i son
ce facen un fucaron!!

una carnevaledipendente in crisi d'astinenza

Da: Corriere Adriatico del 22/2/1986

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Le speranze della Carnevalesca
Vogliamo tanta gente
FANO — Il Carnevale dell'Adriatico propone domani la seconda grande sfilata dei carri allegorici, con il getto dei dolciumi ed il tradizionale corollario di mascherate (bellissime e da incentivare), gruppi folkloristici e bande musicali. Dopo la "magra" di pubblico di domenica scorsa (ma non poteva essere diversamente per le pessime condizioni climatiche) la Carnevalesca attende fiduciosa una grande risposta del pubblico di Fano ma soprattutto dei paesi vicini.

«Siamo fiduciosi — dice il presidente dell'Ente Organizzatore Isotti — perché, se il tempo ci è propizio, il coinvolgimento del pubblico non può mancare; nelle ultime edizioni ci siamo assestati intorno alle 35/40 mila presenze, nel circuito e non vediamo perchè dovrebbe mancare la risposta della gente proprio in questo momento. E' certo che un grande successo di pubblico non significa solo successo organizzativo ma anche economico. Purtroppo domenica scorsa gli incassi sono stati bassini e il bilancio della Carnevalesca è quello che è».

Ancora una volta dunque in bocca al lupo all'antico Carnevale fanese, che ancora una volta ha dovuto superare piccoli e grandi problemi. E dopo la sfilata, a tarda sera, il rogo del Pupo in piazza XX settembre, gesto simbolico che chiuderà l'edizione '86 del Carnevale.

Da: Corriere Adriatico del 22/2/1986

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Risfilano
Oggi il secondo Corso Mascherato
Al Pincio la cremazione del «Pupo»
I più brutti scherzi di carnevale quest'anno li ha giocati il maltempo. Rinviata a sabato prossimo la Mascherata Longa di ieri, oggi si toma a sfilare. Il programma prevede una prima sfilata di mascherate, complessi e carri allegorici, apparsi in questa edizione tutti di livello qualitativo superiore alla media; seconda sfilata con il tradizionale «getto», ed infine ultima sfilata con la luminaria.

Quando questa giungerà al Pincio, prima dell'ultimo passaggio, vi sarà la cremazione del «Pupo». La Carnevalesca ha preferito anticiparla e scegliere un punto all'interno del percorso piuttosto che Piazza XX Settembre.

Con il rogo purificatore saranno pressoché chiusi i festeggiamenti carnevaleschi (a meno di un nuovo rinvio) e sarà tempo di consuntivi ma anche di programmi per la prossima estate. L'assessore al turismo Renzo Rovinelli ha ribadito, in più occasioni, di avere grandi progetti per la manifestazione estiva, quella su cui si può puntare con decisione per un «rilancio» alla grande del Carnevale di Fano, essendo unica in Italia.

Da: Il Resto del Carlino del 23/2/1986

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Grandi carri
Applauditi al «corso» di Fano da 25mila persone. Sabato le maschere
Almeno venticinquemila spettatori al secondo grande corso mascherato con il quale si sono virtualmente chiuse le manifestazioni carnevalesche a Fano. Ultima coda in programma sabato 1 ° marzo con la Mascherata-longa. La Carnevalesca sperava in un maggiore afflusso ma il cielo coperto, anche se senza pioggia nonostante il garbino, ha forse sconsigliato l'afflusso da regioni vicine. C'è comunque la soddisfazione per il rilancio dell'immagine e per i consensi alla fattura dei carri allegorici.

La vittoria dovrebbe andare o all'«Antro della strega» di Paolo Furlani o al « Dolce inganno delle maschere» di Riccardo Deli, anche se Harmes Valentini con «Giungla '86» e Bruno Radicioni con «Carnevale ogni gioco vale» non hanno certo sfigurato. I carri sono stati quest'anno particolarmente apprezzati dal pubblico. Peccato che le avverse condizioni atmosferiche, che hanno fatto rinviare la prima sfilata programmata, abbiano ridotto la partecipazione.

Da: Il Resto del Carlino del 24/2/1986

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Erano quasi in trentamila per l'ultima sfilata dei carri mascherati
Fano saluta il Carnevale
FANO - Il carnevale dell'Adriatico è magnificamente sopravvissuto alle insidie climatiche ed ai ripetuti rinvii, cogliendo finalmente nel pomeriggio di ieri una occasione piena per liberare le inespresse energie di allegrezza e spensierato coinvolgimento.

L'antica manifestazione fanese ha confermato di essere la più popolare manifestazione marchigiana richiamando nell'affollatissimo circuito della sfilata, e sui palchi, gremiti, poco meno di trentamila persone e riscattando di gran lunga la «magra» della scorsa domenica, avversata per altro da un freddo artico.

La formula semplice ma coinvolgente del Carnevale dell'Adriatico si è rilevata ancora vincente: le grandi sfilate di carri allegorici, il getto generoso dei dolciumi, la sarabanda di mascherate sostenute dal ritmo travolgente e ruspante della «Musica Arabita». E poi la romantica accensione di migliaia di luci che hanno tinto di suggestivi riflessi le grottesche figure di cartapesta.

Prima del lungo letargo primaverile (e in attesa della sfilata estiva) il foltissimo pubblico ha potuto ammirare le grandi creazioni allegoriche di Ermes Valentini («Jungla '86), Riccardo Deli («Il dolce inganno delle maschere»), Bruno Radicioni («Scacco Matto»), Paolo Furlani («Occhiali a specchio»); osservati altresì con scrupolosa attenzione dalla giuria che dovrà emettere nei prossimi giorni l'atteso quanto impegnativo verdetto sul miglior carro, tenuto conto dell'elevata qualità delle realizzazioni.

In modo particolare si è fatto quest'anno ricorso a nuovi materiali costruttivi, come il vetroresina, che hanno aperto nuove possibilità tecniche per gli esperti carristi fanesi.

Assieme ai carri l'ultimo saluto è stato quello di «Cesare Ottaviano Augusto», imperatore di Fano e quest'anno imperatore del Carnevale, fissato in forme grottesche nel bel «pupo simbolo» firmato da Bruno Radicioni.

Il fuoco che ha divorato a sera inoltrata la cartapesta del pupo ha siglato la fine di questa, difficile ma ricca di soddisfazioni, edizione del Carnevale dell'Adriatico pronto a risorgere da quelle ceneri inconsumabili.

Fabrizio Schiavoni

Da: Corriere Adriatico del 24/2/1986

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Bilancio Carnevale
Conti «in rosso»
FANO — Con uno spettacolo pirotecnico ed il rogo, propiziatore e purificatore del «Pupo», si sono chiuse domenica sera le manifestazioni del Carnevale di Fano. Vi sarà una piccola coda sabato 1 marzo per la quinta edizione della Mascheratalonga due volte avversata dal maltempo e rinviata.

Finalmente una buona presenza di spettatori al secondo corso mascherato, ma non ancora sufficiente a far pareggiare i conti della Carnevalesca. Pensiamo che ogni carro allegorico costa circa 20 milioni e a tutte le altre spese (feste, complessi, pubblicità, tribune, controlli): neppure l'aumento del contributo regionale, da 15 a 25 milioni, riuscirà a confortare il tesoriere.

Concluse le sfilate c'è ora la curiosità per la premiazione dei carri: il vincitore parteciperà di diritto anche alle sfilate del prossimo anno. Certamente il lavoro della giuria sarà difficile: i quattro carri allegorici quest'anno sono tutti di ottima fattura ed ognuno, singolarmente, ha espresso, nei pupi, nel movimento, nei colori, nell'animazione, alta qualità. Un bravo a Bruno Radicioni, Hermes Valentini, Paolo Furlani e Riccardo Deli ed a quanti hanno lavorato con loro. Va detto comunque che i maggiori consensi da parte del pubblico sono andati al carro di Paolo Furlani «L'antro della strega» ed a quello di Riccardo Deli, «Il dolce inganno delle maschere».

Adesso è tempo di esami e verifiche, ma anche di mettere subito mano sia alla preparazione del Carnevale d'Estate che a quello del prossimo inverno; sarà necessario anche un incontro fra Comune e Carnevalesca per porre le basi di un maggior accordo fra i due enti, anche in considerazione del fatto che da più parti si afferma che occorre ormai capovolgere i «valori», puntando soprattutto sulla manifestazione estiva, la più «vendibile» per la sua unicità e per il periodo in cui si svolge.

Da: Il Resto del Carlino del 25/2/1986

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EDIZIONE ESTIVA
Debutto strepitoso per il Carnevale
Fano, folla strabocchevole fino a notte
FANO - Strepitoso inizio del «Carnevale del Mare», l'ideale triangolo ipotizzato dall'assessore al Turismo Rovinelli (Centro Storico - Sassonia - Lido) è stato chiuso da lati di folla, addirittura straboccante nei vertici di attrazione.

Dal Pincio alla Tensostruttura di Sassonia, la «Mascheratalonga» con circa 250 maschere ha sfilato, tranne che nel tratto di via Garibaldi, fra due fitte ali di folla. In viale Adriatico c'era un vero «muro». Al Lido, per «Green Carneval Dance», la discoteca in riva al mare, la spiaggia nereggiava e migliaia di giovani e meno giovani hanno ballato sino a tarda notte in un appuntamento che si ripeterà sino a domenica.

Con il suo «Carnevale del Mare», la collaborazione di tante associazioni e privati, la partecipazione di turisti e fanesi, l'assessore al Turismo ha fatto subito centro e c'è da essere preoccupati a pensare cosa potrà mai succedere sabato — se il bel tempo regge come tutti si augurano — alla «Fano dei Cesari». Piazza XX Settembre potrebbe rivelarsi insufficiente a contenere i partecipanti.

La Mascheratalonga, organizzata dalla 3.a Circoscrizione in collaborazione con Radio Fano 101, la Covim, la Carnevalesca e l'Azienda di Soggiorno, ha sfilato preceduta dal Pupo (Cesare Augusto) e dalla Musica Arabita. Seguiva, su una splendida auto d'epoca di Aurelio Molo, il gruppo La Polena che aveva truccato in precedenza decine di partecipanti. Poi il lungo corteo di maschere: tra i gruppi ha vinto «La Zingarata» del Club Anziani di Sassonia, che ha sfilato addirittura su un vecchio carrozzone da zingari. Al secondo posto il Camping Metauro, con un gruppo di trenta persone fra le quali faceva spicco la mascherata «La famiglia Addams»; al terzo posto l'Hotel Sole di Marotta, con 41 persone in costumi dell'antica Roma. Poi degli splendidi «Egiziani», un gruppo di coloratissimi «Pappagalli», due deliziose «Suorine» in bicicletta, un gruppo di amici in due pezzi e parrucche, Clowns, Paninomanie e Stelle Filanti.

Tra le singole ha vinto un suggestivo e coloratissimo «Arcobaleno» seguito da un «Guerriero di guerre stellari», da «Luce», da «Pantera rosa» e dal « Pacchetto di sigarette» (la legge Degan non è ancora stata approvata...). Soggiorni gratuiti per la prossima estate sono andati a tre fortunati turisti.

Da: Il Resto del Carlino del 18/7/1986

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All’insegna del divertimento
Carnevale di Fano: domenica di follia
Un «cocktail» di arte, tradizione, folklore e spettacolo
Arte, tradizione, folklore: tre parole ormai svuotate di senso, data la facilità e disinvoltura con cui si usano e si apostrofa ogni genere di manifestazione organizzata per intrattenere il turista e, perché no, indurlo a compiere qualche spesa extra. Sono anche tre parole usate ed abusate per definire il Carnevale di Fano. Proviamo a passarle al setaccio una ad una.

Arte: maestri scultori della cartapesta. Una materia vile, particolarmente duttile, che tuttavia rappresenta un importante mezzo di espressione del gusto e dell'ironia popolari, una tecnica che avvalendosi di materiali poveri e naturali, come ad esempio: la creta, la farina, il gesso, la carta da giornale (solo in questi ultimi tempi si sono provati materiali nuovi come la vetroresina), si presta particolarmente quale esperienza di formazione per l'attività plastico-manipolativa. Maestri artigiani, come potevano esserlo gli artisti del Rinascimento nelle loro botteghe, alternano la lavorazione della cartapesta alla produzione più propriamente scultorea e pittorica: Ermes Valentini, Bruno Radicioni, Pier Luigi Piccinetti, Riccardo Deli, Vittorio Corsaletti, Enzo Bonetti, sono solo alcuni nomi la cui fama ha travalicato i limiti locali.

Tradizione: il complesso delle memorie, notizie e testimonianze trasmesse da una generazione all'altra. La più antica notizia documentata sul Carnevale di Fano risale al 1347 e riguarda il libro, rinvenuto nell'Archivio di Stato «nel quale è scritto ogni spesa fatta per lo Comune de Fano, per lo presente anno, per mano de me povero figliolo de' Cicco de Messer Piero del Gattooe tita (sic! N.d.r.): el gioco del Carnevale.» Questo non significa che il Carnevale di Fano sia nato nel XIV sec., ma che a quell'epoca la> manifestazione si svolgeva abitualmente, tanto da essere inserita nei bilanci comunali.

Folclore: insieme delle abitudini e dei costumi di un popolo. E' un'eredità che non è andata perduta e che si esprime nella originalissima particolarità del getto. Quello di Fano è stato definito come il Carnevale più dolce d'Italia per i quintali e quintali di dolciumi che ad ogni manifestazione vengono riversati sulla folla. Non bisogna poi dimenticare la «Musica Arabita» che sta al carnevale come la genialità, l'estro e l'allegria stanno all'essere fanese.

A queste tre parole: arte, tradizione, folclore, che costituiscono la natura stessa del Carnevale Fano, ultimamente se ne è aggiunta un'altra: spettacolo, un folle itinerario di immagini che si svolge e riavvolge per le vie cittadine e che ha trovato la sua più indovinata espressione nell'unica manifestazione di questo genere che si svolge d'estate: Fano - Carnevale del Mare.

Da: Corriere Adriatico del 20/7/1986

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Ed oggi gran chiusura con i carri allegorici
FANO - Con la sua manifestazione più tradizionale, la sfilata dei carri allegorici, chiude oggi il Carnevale del Mare di Fano. Il circuito (l'ingresso è gratuito) è stato ricavato, ad anello, su parte di quello invernale e comprende viale Buozzi e via delle Rimembranze. Oltre ai cinque grandi carri allegorici, sfileranno complessi e gruppi folkloristici italiani e stranieri: momento centrale il tradizionale «getto» di quintali di dolciumi.

Contemporaneamente al carnevale, in Sassonia, si tiene la «Sagra delle sagre», tantissimi stands gastronomici e, sotto la Tensostruttura, la «Festa della birra». Al Lido, dalle 21,30, «Green Carneval Dance» discoteca sulla spiaggia, in attesa del grandioso spettacolo pirotecnico che verso le ore 23 concluderà il Carnevale del Mare. E' uno spettacolo tradizionalmente avvincente per lunghezza e grandiosità, ma questa volta si annuncia di grande suggestione: i fuochi artificiali avranno come sottofondo il Bolero di Ravel diffuso da potenti amplificatori.

Al termine delle manifestazioni del Carnevale del Mare vanno fatte alcune considerazioni: la prima è che si è finalmente compreso che il carnevale da vendere, come immagine di Fano, è quello estivo, assolutamente originate e ricco di novità, e non quello invernale da riservare ai soli fanesi. Ormai non c'è città d'Italia che non abbia il suo carnevale con sfilate di carri e getto di qualcosa.

La seconda è che per la prima volta il carnevale estivo ha avuto un congruo contributo dalla Provincia e dal ministero del Turismo che ha dato anche il patrocinio. La terza, infine, è che con il coordinamento del Comune, associazioni e privati hanno dato al Carnevale notevolissimo impulso, lavorando insieme.

Da: Il Resto del Carlino del 20/7/1986

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A Fano almeno in 20mila
Estate dì follie: dopo le bighe un gran carnevale
Nonostante la continua minaccia di pioggia, la sfilata dei carri e il lancio di dolciumi, svolti regolarmente
FANO — Nonostante la continua minaccia di pioggia, che ha allarmato per tutta la giornata di ieri gli organizzatori ed il pubblico, l'edizione estiva del carnevale dell'Adriatico, che quest'anno si è caratterizzata come «Carnevale del mare», si è potuta svolgere regolarmente.

E' stata quindi la continuazione e il naturale completamento di quel week-end di festa e follia in costume iniziato sabato con la splendida ed avvincente corsa delle bighe.

Anche ieri il successo di pubblico e di coinvolgimento popolare è stato confermato: una folla stimabile in 20 o forse 25mila persone ha stipato senza soluzione di continuità l'ampio viale Buozzi, scelto in alternativa al viale adriatico per ospitare la sfilata dei carri.

Evidentemente è stata l'occasione più adeguata per esprimere tutte le energie estive represse da tanti giorni di maltempo. La sfilata si è svolta secondo il modulo consueto eppure ha suscitato come sempre entusiasmo e viva partecipazione, soprattutto nel felice tradizionale gesto del lancio dei dolciumi.

Sono stati riproposti ai fanesi come ai forestieri i magnifici carri reduci dalla travagliata edizione invernale. Le splendide creazioni di cartapesta dei maestri carristi Valentini, Radicioni, Deli e Furlani animate da splendide mascherate e inserite in un valido contesto musicale hanno suscitato grande sorpresa fra i turisti stranieri.

Peccato che questi magnifici prodotti della fantasia e genio creativo fanese non abbiano ancora conosciuto la luce splendente di un raggio di sole.

f.s.

Da: Corriere Adriatico del 21/7/1986

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Antica festa inedita
La Fano dei Cesari è proseguita fino a tarda notte
Ieri chiusura del Carnevale con i carri allegorici
FANO — Solenni nella cadenza della celebrazione, severi nello sforzo della competizione, gli auriga lasciavano tuttavia intravvedere, al di sotto dei mantelli, jeans non proprio imperiali. Insieme a qualche orologio di troppo ed a talune calzature «firmate», è stata, questa, una delle piccole smagliature della Fano dei Cesari. Che poi non si poteva del resto pretendere rigorosamente fedele all'antico e che anzi in certe note ha guadagnato in colore.

Nel giorno delle bighe, l'anello disegnato tra l'Arco d'Augusto, le mura e Porta Maggiore (250 metri di romanità, rinascimento e mattoni recenti) ha alternato momenti inediti e sconosciuti. Assolutamente inedita la festa voluta dalla Confesercenti che ha improvvisamente fatto scoprire ai fanesi il valore (soprattutto promozionale) di certa memoria storica. Straordinaria la coreografia dei quindicimila venuti da ogni parte: gli angoli gremiti, i balconi e i coloratissimi drappi ricordavano la Siena del Palio, il tifo rumorosissimo riportava allo stadio, lo sfondo dell'Arco attraverso il quale marciò Augusto, con la folla persa a vista d'occhio, ha richiamato d'incanto, come nella sfilata d’apertura, i fasti imperiali. E poi la corsa, intensissima, frenetica in quei due giri finali segnati dal rumore di zoccoli e giunture in tensione.

La festa, fortunatamente risparmiata dalla pioggia, è proseguita fino a notte fonda. Prima in piazza XX Settembre, brulicante di matrone, tribuni, senatori, Neroni, Poppee e Messaline e di centurioni (l'assessore Rovinelli). Il momento gastronomico ha registrato - c'era da giurarlo - l'assalto al pesce alla griglia, ai polli, ai maialini, serviti nella ciotola dei Cesari, e al vino. Si è mangiato in tavolate lunghissime e sull'erba. Poi il gioco dei dadi su una speciale tribuna con i giocatori ed i presidenti delle otto circoscrizioni (ha vinto Alessandro Busca della quinta). Infine il torneo di lotta greco romana con i cadetti delle nazionali giovanili (hanno vinto Cassano, Martino, Calvaruso e Colmat). Paolo Di Bari, presidente della Confesercenti in veste di Cesare, ha consegnato i premi: Beniamino Gigli, vincitore della corsa delle bighe per i colori di S. Lazzaro - Vallato, ha ricevuto un trofeo di rame dell'artista Dazi.

Da: Il Resto del Carlino del 21/7/1986

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Il Carnevale dei primati
Mai così bello
FANO-— Quindicimila per le bighe, ventimila per la sfilata dei carri. Queste due sole cifre danno la certezza del primato. Il Carnevale del Mare edizione '86, seppur compreso in una settimana di alterne vicende atmosferiche, ha segnato il definitivo rilancio di una manifestazione che aveva evidenziato negli ultimi anni qualche sintomo di stanchezza.

«E" stato il Carnevale più bello degli ultimi venti anni», ha commentato l'assessore alla cultura Berardi. E lo si è letto sui volti dipinti di allegria della gente, finalmente trascinata in un coinvolgimento totale. Dopo lo straordinario spettacolo della corda delle bighe, che sin dall'esordio ha lascialo intendere di possedere spessore tale da oscurare tante altre manifestazioni e da meritare forse una collocazione a parte, la giornata conclusiva con la sfilata dei carri allegorici, le danze in riva al mare ed i fuochi ha segnato il trionfale epilogo.

Via Arco d'Augusto, via Roma e via delle Rimembranze hanno contenuto a stento la folla. Tanti turisti stranieri, mobilitati da tutti i camping fanesi, sui carri e lungo le vie, letteralmente sconvolti dalle proporzioni del getto di dolciumi, per i quali sono stati spesi ben 15 milioni. A sera poi il Green Carnaval Dance nella discoteca sul mare, i fuochi al suono del Bolero di Ravel e poi ancora musica fin nel cuore della notte. Folla ed entusiasmo ad ogni appuntamento, partecipazione totale.

Il successo del Carnevale del Mare è stato costruito mescolando tradizione ed innovazione, non ultima (e probabilmente non ininfluente) quella dell'abolizione dell'ingresso a pagamento. E tra i protagonisti merita una citazione a parte la Confesercenti, che ha ideato una manifestazione, la Fano dei Cesari destinata a ben più ampi riconoscimenti e che ha reso partecipi delle sue sorti praticamente tutti gli esercizi commerciali fanesi.

Piccoli appunti su cui riflettere per il futuro: un calendario forse troppo denso di iniziative, la scarsa adesione della categoria degli albergatori. Solo dettagli da perfezionare, per costruire in futuro il grande Carnevale di tutti i fanesi.

Da: Il Resto del Carlino del 22/7/1986


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 05.01.2006

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