Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Carnevale di Fano - Edizione 1998
La statua della Fortuna ricoperta con il tulle
FANO - A qualcuno il «travestimento» della fontana di piazza in occasione del Carnevale non è proprio piaciuto tanto - si mormora - da chiedere l'intervento della Soprintendenza ai Beni Monumentali. Il tulle colorato che avvolge statua e fontana è stato percepito come inadatto e antiestetico. Chissà quale atteggiamento assumerà la Soprintendenza? Se deciderà di ignorare la «carnevalata» o se ordinerà la smobilitazione.Da: Il Resto del Carlino del 28/1/1998
********************
IERI MATTINA E' PARTITO «ARLECCHINO» CON MARTA FLAVI, LA MUSICA ARABITA E LE MASCHERE
Questo carnevale è un treno in marcia
Ha toccato i centri colpiti dal sisma per chiudere la corsa a Roma. Domenica la prima sfilata con alcuni carri-novità
FANO Ieri sul treno «Arlecchino» partito per Roma per promozionare il Carnevale, con soste ad Ancona, Fabriano e Foligno
pro terremotati, gli unici non in maschera erano il sindaco Cesare Carnaroli (giustificato) accompagnato dagli assessori
Auspici e Santinelli, la presidente dell'Ente Manifestazioni Catia Amati (non giustificata) e il pendolino: con tanti treni
dipinti a murales che ha le Ferrovie, proprio uno pulito lo chiamano Arlecchino? Erano invece in tono con il Carnevale anche Marta Flavi con un giubbotto multicolorato e Alberto Berardi (che accompagnava due classi del «Battisti»), in sciarpa e maxi farfalla rosse. Sul treno anche la Musica Arabita che festeggia i suoi 75 anni: lunedì si era esibita con successo in Tv ad Uno Mattina e sarà certamente una delle protagoniste del carnevale che però, in questa edizione, perde un suo «pezzo» importante, il Pupo. Sembra che non si sia trovato nessun carrista che aveva il tempo di realizzarlo mentre di «personaggi» cui riferirlo ce ne sarebbero stati ad iosa, anche locali. Comunque il 24 febbraio in piazza un vecchio pupo si brucerà egualmente. Intanto i carristi lavorano febbrilmente (il primo Corso Mascherato è domenica) al completamento dei carri allegorici, tutti nuovi quest'anno. «Bentornata Olimpia, è tanto che ci mancavi» è il carro di Riccardo Deli, con al centro Atena e il Partenone; la bionda sexy della Dreher spicca nel carro di Giovanni Sorcinelli e Giorgio Barcelli «Ein ... Zwei... Dreher»; Don Chisciotte e Picasso, mano nella mano ispirano il carro di Hermes Valentini «Rapsodia Spagnola» mentre è un gigantesco tamburo il soggetto attorno al quale si sviluppa il carro dei Pacassoni «Ciao Ciao Carnevale d'Europa», che avrà anche una bella mascherata a piedi. Le altre due mascherate sono «Avanti miei Prodi» di Bruno Secchiaroli, Filiberto Trasucci e Carlo Baldini (leggi Gimarra) e «Follie francesi» di Ruben Mariotti (leggi Laboratorio Geniale e 2a Circoscrizione). Accanto ai 4 carri di 1a categoria, quelli di 2a: «Il Carnevale di Fano entra in Europa» e «Lo spettro della monarchia» con Carlo d'Inghilterra in veste di fantasma ed improbabili Spice Giris, entrambi di Ruben Mariotti, Igino Simoncini e Valentino Massaretto. Se n'è aggiunto a sorpresa un terzo, che farà anche la sfilata della luminaria: è un carro di m.l0x3 intitolato «La strada per i Mastrich» dove la città olandese diventa i «mastricci» alla fanese. Il carro è stato realizzato dal Motor Club «Lucio Ricci» che ha dato prova di spirito civico e carnevalesco.
[Carlo Moscelli] Da: Il Resto del Carlino del 4/2/1998
********************
Successo della prima sfilata dei carri a Fano: battuta anche la pioggia
Quindicimila per "Re Carnevale"
Folla festante, applausi a Ela Weber. E un fuori-programma: il sindaco colpito da uova e farina
Re Carnevale batte Giove Pluvio 1 a 0. La tradizionale pioggia, caduta in mattinata, ha causato qualche problema: carri smontati e rientrati in fretta nei capannoni, poi riportati fuori e rimontati, prima sfilata partita con 45 minuti di ritardo e senza i carri più grandi, ma alla fine il Carnevale di Fano ha vinto. Circa 15.000 persone sul percorso, per nulla impazientite per il ritardo e la mancanza di animazioni che colmassero l'attesa. Piccoli nei in un esordio Ente Manifestazioni - Carnevalesca buono, fortunato e foriero di grandi speranze. Sfortunato invece l'esordio del sindaco Cesare Carnaroli su un carro (il più bello, e non solo perchè c'era l'applauditissima Sellerona): centrato in pieno da un sacchetto con uova e farina, giaccone rovinato. Ela Weber, dotata di visiera antigetto, lancia e riceve baci e si diverte tantissimo: "Bellissimo, fanesi simpatici, tornerò a Fano questa estate". Carri allegorici: per la grande aquila ed il gran movimento, ha riscosso molti consensi "Ein ... Zwei ... Dreher" di Giovanni Sorcinelli-Giorgio Barcelli; ma applausi pure per tutti gli altri, anche per le coreografie ed il ritorno sopra alcuni di orchestrine. Erano: "Bentornata Olimpia, è tanto che ci mancavi" di Riccardo Deli; "Rapsodia Spagnola" di Hermes Valentini"; "Ciao Ciao Carnevale d'Europa!" dell'équipe Pacassoni; "Il Carnevale di Fano entra in Europa" e "Lo spettro della monarchia" entrambi di Mariotti-Simoncini-Massaretto; "La strada per i Mastrich" del Motor Club "Lucio Ricci" di Fano. Belle le grandi mascherate: "Ciao Ciao Carnevale d'Europa" dei Pacassoni, "Avanti miei Prodi" di Secchiaroli Trasucci-Baldini, "Follie francesi" di Bruno Mariotti e "Nuova Italia per l'Europa", simpaticissimi "bambini" con girelli, tricicli e pallottolieri. Hanno aperto e chiuso due bande quasi in fotocopia per divise, strumenti e musica, la Musica Arabita di Fano e "La Matta" di San Costanzo. Getto abbondante, come promesso, anche se non si è fatto in tempo a caricare tutti i 40 quintali di dolciumi annunciati. Sarà per domenica prossima.Da: Il Resto del Carlino del 9/2/1998
********************
LA PRIMA SFILATA HA OTTENUTO SUCCESSO: IL SINDACO CARNAROLI OTTIMISTA
Carnevale, un boom di spettatori
Secondo gli organizzatori erano presenti 15.000 persone. Da migliorare la regia: troppo "buchi"
FANO La «prima» è andata, fra qualche ritardo dovuto soprattutto alla pioggia del mattino e qualche tradizionale
carenza, ma il debutto del nuovo-vecchio Carnevale di Fano ha generalmente riscosso consensi. Un numero quasi doppio di
spettatori rispetto alla prima sfilata dello scorso anno; carri nuovi e molto belli (con i carristi più giovani, leggi
Sorcinelli-Barcelli, che stanno superando collaudati «maestri» come Hermes Valentini, Riccardo Deli ed i Pacassoni); getto
più abbondante, che significa spettatori più contenti; gruppi che hanno dimostrato come, non spendendo eccessivamente, si
possono fare simpatiche mascherate; il rispolvero di una «madrina» che ha funzionato, anche
se non sempre sarà facile trovare personaggi come Ela Weber. Ha indubbiamente funzionato anche la «promozione»,
ed occorre proseguire sulla strada intrapresa. Ora bisogna migliorare anche 1'«accoglienza» e non dovrebbe esser difficile
mettendo insieme l'entusiasmo di Catia Amati e l'esperienza della Carnevalesca.
Qualche carenza può esser eliminata già dalle prossimi sfilate, di altre occorrerà tener conto in futuro. Al Corso Mascherato
continua a mancare una «regia»; la musica (troppa da discoteca) non si abbassa quando passano i carri con la
loro musica; momenti morti fra una sfilata ed un'altra da colmare (con mimi, saltimbanchi, carretti con piccoli complessi e
più getto dalle tribune). Domenica la lunga attesa per la prima sfilata poteva esser coperta facendo muovere «Musica Arabita» e «La Matta»; da invertire le torrette della «Direzione» e quella dei teleoperatori e fotografi, coperti da un palo e con la caserma che fa ombra nel tratto di viale Gramsci da riprendere. Ma nel complesso il Carnevale si sta svegliando da un certo letargo. Ne è convinto anche il sindaco Carnaroli che, nonostante il montone centrato da uova e farina (comunque già
smacchiato), commenta: «Ho visto un grande spirito, una gran voglia di rilanciare il Carnevale, anche con primi segnali
positivi da parte degli imprenditori. Buona la promozione, tanta gente, anche se più forestieri che fanesi, ma torneranno
anche questi ultimi con un Carnevale più vivo». Carlo Moscelli
Da: Il Resto del Carlino del 10/2/1998
********************
Carnevale, è record
FANO Folla record alla seconda sfilata del Carnevale di Fano: 20/25mila spettatori su viale Gramsci, tribune esaurite come non accadeva da anni, getto abbondante dai carri (ma sta tornando anche dai palchi), allegria per tutti offerta da carri, mascherate e bande. Ha sfilato, per la gioia di centinaia di ragazzine, il testimonial Walter Nudo, andato poi a girare per Fano una puntata di «Colpo di fulmine». Sul carro, al suo fianco la presidente dell'Ente Manifestazioni Catia Amati, vestita da Regina cattiva di Biancaneve: per il successo dei primi due Corsi Mascherati, illuminati dal sole prima della «luminaria», forse doveva vestirsi da fata miracolosa. Se domenica porterà un'altra «sellerona» sarà regina buona. Anche il primo veglione del Carnevale, «La notte dei pupi» sabato al PalaJoyland, è stato un successo con una partecipazione di circa 1.000 giovani.Da: Il Resto del Carlino del 16/2/1998
********************
Un pubblico record al Carnevale fanese per il secondo corso mascherato
Un "serpente" di 30.000 persone
Merito del bel tempo, ma anche di una capillare promozione
Tanta gente così, al carnevale di Fano non s'era mai vista. O meglio, non s'era vista da molti anni, nemmeno quando Giove Pluvio è stato particolarmente benigno. Una "primavera" così precoce ce la ricorderemo per un pezzo, insieme all'allegria, all'animazione e alla vivacità che hanno caratterizzato la sfilata di ieri. Ma non tutto è stato merito del bel tempo. L'intensa opera di promozione che quest'anno è stata fatta dall'Ente manifestazioni, affidando l'immagine del carnevale di Fano a personaggi assai noti al pubblico televisivo e i messaggi indirizzati per prima cosa ai fanesi, hanno prodotto i loro risultati, conseguendo un consuntivo che ha centrato i suoi obiettivi; e siamo solo agli inizi del nuovo corso. Anche se è sempre difficile fare i calcoli a colpo d'occhio, gli organizzatori hanno calcolato le presenze tra i 25.000 e i 30.000 spettatori. Un serpentone enorme che si animava, con flussi e riflussi, contorcendosi, sobbalzando, dilatandosi e raggruppandosi per tutto viale Gramsci, riempiendo il largo di Porta Maggiore e ogni imbocco delle vie laterali. Per la grande affluenza di persone sulle direttive di grande comunicazione, alcune porte sono rimaste senza biglietti, avendo esaurito tutte le scorte e così è stato sui palchi e sulle tribune, dove eccezionalmente è apparso il cartello di tutto esaurito.
E lo spettacolo non è stato al di sotto delle aspettative: soprattutto il getto è apparso più generoso del solito, piovendo tanto sui box, da cui in gran parte, poi, ricadeva sulla folla, quanto sulla gente che faceva ala al passaggio dei carri allegorici. Ospite d'eccezione: Walter Nudo, insieme a Catia Amati nelle vesti di Grimilde, la regina cattiva di Biancaneve; entrambi sono stati bersagliati dal pubblico con un nutrito lancio di dolciumi, sul carro "Ein... Zwei... Dreher" che con nuvole di spuma traboccanti da enormi bicchieri di birra, simboleggiava la Germania, nella parata dei carnevali d'Europa. Vivacissimi sono apparsi i 50 pulcinella di "O' Revotapopolo" che, provenendo da Angri, in provincia di Salerno hanno portato al carnevale di Fano l'allegria della musica partenopea. Gli hanno fatto eco i nostri gruppi della Musica Arabita e della Matta di San Costanzo, con un maestro che ha diretto il complesso a suon di... pattini.
Sotto il sole di ieri le grandi scenografie dei maestri carristi sono apparse ancora più belle. Pietro Pacassoni, autore insieme ai figli e ai nipoti di "Ciao ciao carnevale d'Europa" ha festeggiato il suo compleanno. Deli è stato ammiratissimo per il suo Partenone contornato da atleti e vivacissimi Euzoni, così come Valentini per la sua "Rapsodia Spagnola" e il trio Mariotti, Simoncini, Massaretto per i due carri di seconda categoria: "Il carnevale di Fano entra in Europa" e "Lo spettro della Monarchia". La sfilata è apparsa inoltre gremita di mascherate e punti spontanei d'attrazione; non sono mancati quadretti simpaticissimi, che hanno mitigato con un tocco di poesia, la frenesia della festa: come due maschere che su un balcone dietro la torretta della direzione, cariche d'anni e di capelli bianchi, hanno ballato per ore tra una pioggia di... baci e di altre dolci delizie.
Massimo Foghetti
* * *
Parla il testimonial
Nudo sotto la pioggia di dolciumi e di fans
La magica atmosfera del carnevale di Fano, ieri, ha fatto da sfondo alla registrazione di una puntata di "Colpo di fulmine", la seguitissima trasmissione che va in onda su Italia Uno e che mette in palio un favoloso viaggio vacanza per due giovani che non si conoscono e che, incontrandosi, fanno scoccare la classica scintilla. L'ammiratissimo conduttore della trasmissione è Walter Nudo che, dopo essere stato uno dei maggiori interpreti del corso mascherato, è sceso tra la folla alla ricerca della coppia fortunata, seguito e in qualche caso raggiunto da un nugolo di agguerritissime fans. Al noto Mister Universo, abbiamo chiesto: cosa ne pensi del carnevale dì Fano, ti sei divertito? "Si, molto. Dopo aver fatto questa esperienza capisco cosa prova il Papa quando passa in mezzo alla gente". Hai provato anche l'animazione del getto? "Sì, ed è uno spettacolo entusiasmante, anche se l'ho fatto a mie spese. Sono stato infatti bersagliato da una pioggia di caramelle dolci, ma... dure; che fanno anche male. Ma, se questa è l'usanza, beh non potevo non ringraziare i fanesi". Dall'alto del carro hai adocchiato i protagonisti della tua trasmissione? "No, assolutamente no. Quando giriamo con i ragazzi della troupe è tutto improvvisato. Si incomincia, quando mi consegnano il microfono e incomincio a correre per le strade: ogni incontro e ogni reazione sono assolutamente spontanei". Che cosa ha detto alle ragazze di Fano? "In genere mi rivolgo a tutti i giovani, senza distinzioni di sesso. A tutti dico: divertitevi con giudizio". (m.f.) Da: Corriere Adriatico del 16/2/1998********************
CALDO SOLE ED E' RECORD
Una primavera per il Carnevale
FANO Due sfilate con il sole e nella seconda il record: 20 o 25mila spettatori che siano stati, certo è che per ricordare
un viale Gramsci così nero di folla come domenica, occorre tornare indietro con la memoria di parecchi anni.
Considerato che non è propriamente un ente, e vista la buona sorte che, assieme all'ottima organizzazione, ha accompagnato
nelle prime due sfilate il Carnevale di Fano, perché non rispolverare per l'Ente Manifestazioni il nome con il quale nacque
nel 1872 l'antenata della Carnevalesca, vale a dire la Società della Fortuna? D'altronde il rilancio del carnevale fanese sta
avvenendo proprio sul solco delle sue tradizioni, altro che i carri con i dinosauri proposti da qualche inventore di
effimeri.Per il Carnevale di Fano si stanno davvero creando le premesse perché diventi il terzo carnevale d'Italia, posizione sempre vantata ma mai effettivamente raggiunta, come notorietà. La capacità organizzativa dell'Ente Manifestazioni accoppiata all'esperienza della Carnevalesca ed una più consistente disponibilità economica che ha consentito una più vasta promozione, stanno ottenendo notevoli risultati, considerando fra l'altro che ci sono stati appena due mesi per preparare quasi tutto. Per il Carnevale 1999 ci sarà un intero anno a disposizione e si potranno migliorare ulteriormente cose che sono andate già bene e coprire carenze affiorate.
Non è da escludere che i carristi possano andare fra qualche mese a lavorare in nuovi capannoni (ex Scac) con benefici effetti anche nella produzione e magari l'avvio di una scuola di modellazione. Sappiamo che i carristi sono tendenzialmente contrari ma, conservando gli attuali finanziamenti fissi, crediamo che assegnare un super-premio al carro più bello potrebbe stimolare ancor più idee e produzioni. Così come un premio per le migliori mascherate (domenica ce n'era una simpaticissima anche in una tribuna) e per il getto dai palchi, darebbe sicuramente vivacità ai tempi morti delle sfilate. E fra l'altro le mascherate ed il getto dalle tribune stanno tornando, così come il getto dai carri, quasi tutti dotati di migliori «postazioni» rispetto al passato.
Assodato che le migliaia di persone che da fuori Fano vengono alla sfilata, arrivano praticamente all'ultimo minuto, due suggerimenti per il futuro: o si organizzano il sabato e la domenica mattina eventi interessanti in città (magari mattinate nel Teatro della Fortuna) per indurre molti a trascorrere un week end a Fano o si fanno mostre e convegni che interessano solo i fanesi in altri momenti dell'anno, tenendo così sempre viva l'attenzione sul Carnevale.
[Carlo Moscelli]
Da: Il Resto del Carlino del 17/2/1998
********************
Arriva il veglione dei Vip
E oggi c'è la Ferracini
FANO Oggi e domani il Carnevale di Fano si sposta al Pala Joyland: oggi dalle ore 15 per il veglione in maschera dei bambini che riceveranno palloncini e giochi, presente la conduttrice di «Solletico» Elisabetta Ferracini; domani dalle ore 21 per il Veglionissimo dei Vip al quale sono annunciate presenze di noti personaggi. Al solito però, non sappiamo se per gusto del gioco o perché i contratti non sono ancora firmati, i personaggi (che saranno presenti anche alla sfilata di domenica) vengono annunciati per enigmi: «una conduttrice in grado di far ritrovare l'anima gemella, una attrice molto conosciuta, un giornalista che abbiamo visto al lavoro nelle prime ore del mattino, un avvocato spettacolare, un prestigiatore di fama internazionale,una sensitiva che ha a fianco uno spirito guida, il ritorno di una delle donne che negli anni Sessanta ha fatto innamorare uomini famosi». Qualche indovinello è comunque abbastanza facile, altri di incerta soluzione; certo invece che domenica mattina ci sarà un carnevale speciale: alle ore 9 carri allegorici fermi al Pincio con tanto di getto per essere ripresi in diretta dalle telecamere di Rai Due per «Mattina in famiglia» il programma condotto da Tiberio Timperi. Incerto il nuovo costume che indosserà la presidente dell'Ente Manifestazioni Catia Amati; qualcuno ha ipotizzato che possa mascherarsi da ... puntatrice, visti i punti che sta dando a qualcuno.Da: Il Resto del Carlino del 20/2/1998
********************
CARNEVALE / TOTO CORSALETTI LANCIA UNA PROPOSTA PER I NUOVI CAPANNONI
Un parcheggio ideale. Per i ... carri
L'ex carrista ritiene ideale lo spazio di viale Kennedy «inutilizzato» per la sosta. Altre idee
FANO Vittorio Corsaletti, artista da sempre fin nel profondo del suo cuore, uno degli animatori della ripresa dei corsi
mascherati negli anni Cinquanta, subito dopo la guerra, non finisce mai di stupire e lancia ancora nuove idee. Soprattutto
per quanto riguarda l'attualissima questione dei capannoni del carnevale che dovrebbero essere spostati in un luogo che...
nonostante le ricerche ancora non si trova. Visto che devono essere vicini al percorso, per non aggiungere problemi.
Corsaletti la soluzione, originale e curiosa, mica tanto peregrina, ce l'ha e la intende proporre ai responsabili cittadini e
del carnevale. «Lo spazio per costruire i nuovi capannoni potrebbe essere benissimo trovato utilizzando il parcheggio in fondo a viale Kennedy; un parcheggio che è quasi sempre vuoto. Lì e nelle vicinanze a ridosso del cimitero, anche per isolare quest'ultimo con il resto del centro abitato potrebbero essere costruiti i nuovi capannoni. Ho visto il posto, va benissimo anche perché sarà estremamente facile andare sul percorso risalendo lungo viale Kennedy fino al Ponte Storto oppure passando giù per la Liscia fino alla statale. Si dovrebbe ricavare lo spazio per costruire otto carri che è il numero giusto per le sfilate del carnevale di Fano: quattro carri grandi e quattro piccoli, sarebbe perfetto».
Piuttosto che spendere due volte, per comprare edifici esistenti e poi ristrutturarli, ecco la proposta di Corsaletti che però andrebbe conciliata con i vincoli legislativi di rispetto delle distanze dai cimiteri. Altri consigli? «Sì, quest'anno il carnevale sta andando decisamente bene, come affluenza; sono i carri che devono essere migliorati. Come qualità nella realizzazione. Ecco il mio consiglio: non c'è bisogno di farli sempre più mastodontici o alti, meglio fare carri di stile dove si esalta la creatività, la mano nella confezione dei pupi, la fantasia, il colore, il movimento, la scenografia. Occorrerebbe sul serio fare dei corsi per carristi, una proposta di cui da anni si parla, ma per la quale nessuno ha fatto niente in concreto. Tanto è vero che giovani carristi che si sono avvicinati, con ottime mani, talento e espressione artistica hanno già abbandonato. Mi appello ai nuovi responsabili del carnevale perché il rilancio in grande stile passi anche attraverso la creazione di una scuola stabile che insegni la tradizione della lavorazione della cartapesta».
Da: Il Resto del Carlino del 20/2/1998
********************
Protestano i bimbi "oscurati" dal Carnevale dei grandi
FANO Mentre il Carnevale di Fano fa registrare, anche nella terza sfilata, un ottimo numero di spettatori (20.000)arriva una protesta indirizzata all'Ente Carnevalesca ed al Laboratorio «Fano la città dei bambini». Riguarda le festa del giovedì grasso del Carnevale di Fano ripresa in diretta da «Verissimo» di Canale 5 per la quale scrivono le insegnanti della scuola elementare «Luigi Rossi» i cui bambini partecipavano con una mascherata sul tema «Carnevale in Europa»: «Mancava un percorso protetto per i bambini che si sono trovati a sfilare in mezzo alla confusione, ai ragazzi che correvano, alla gente che spingeva e addirittura alle automobili. Al Pincio ci siamo trovati ammassati con la difficoltà a gestire le strutture da noi costruite; inoltre, per quanto riguarda la diretta televisiva, abbiamo potuto constatare che, come sempre, è stata premiata la vanità degli adulti e non l'operosità e la spontaneità dei bambini. Considerato che il fatto di essere protagonisti e non spettatori di una festa dedicata a loro rappresenta un momento di reale ed attiva partecipazione alla vita della città, meglio di tanti vuoti discorsi e progetti spesso utopistici, confidiamo nella vostra sensibilità perché il prossimo anno tutto si possa svolgere nel migliore dei modi». Giuste rimostranze: perché non mostrare e far parlare dei bambini in maschera invece di uno sconosciuto adulto che ha favoleggiato di antichi e mai avvenuti lanci di «trippe e pezzi di dolce»? Speriamo che i bambini abbiano spazio oggi, con la grande festa che si tiene dalle ore 15 in piazza Venti Settembre per il martedì grasso e che si concluderà con il rogo del Pupo. Festa di carnevale anche al Miu Miu' che vedrà la partecipazione di Leone di Lernia.Da: Il Resto del Carlino del 24/2/1998
********************
Aggiudicati i premi del Veglione dei Vip. Le maschere vincenti
FANO Nel Veglionissimo Vip di sabato, scorso il primo premio per le mascherate di gruppo se l'è aggiudicato quella della 2a Circoscrizione intitolata «Caramelle belle e buone», per la categoria «coppie» ha vinto la mascherata «Tanti baci da Re Carnevale» che si rifaceva al manifesto di Luzzati per il Carnevale di Fano. Per le «singole» ha vinto un viaggio in una capitale europea una bellissima Azteca. Premi consistenti per le più belle mascherate dovrebbero esser inseriti dal prossimo anno anche per i Corsi Mascherati per incrementare la oggi scarsa presenza di maschere.Da: Il Resto del Carlino del 24/2/1998
********************
INTANTO PER L'ULTIMA SFILATA SUI CARRI CI SARÀ' MARINA RIPA DI MEANA
Rime per il carnevale
FANO Sul Carnevale di Fano, che domani chiuderà con l'ultimo Corso Mascherato (la madrina-vip sarà Marina Ripa di Meana), si sono espressi grandi pittori, come Bruno D'Arcevia (opere esposte alla galleria «Una Arte» in v. Rinalducci) ma anche poeti locali. Ecco due liriche, la prima di Giacomo Gabbianelli, ritenuto da molti il migliore fra i tanti e bravi poeti dialettali fanesi, la seconda di «Piciafoc», Renzo Capecchi.«El Cameval de Fan/ è cinqcent ann che c'èll e che resist/ sempre lutand sai buff e sal temp trist/ mo ormai che sin tle sollie del domila/ - per gì in Europa sin mali in tla fila-/ toca arnuvà le idé, le fors, el stil/ e el portafoj (quest en c'è bsogn de dil)/ Siché, na bota in tl'urganisasiòn/ un'altra in tl' «Ente Manifestasion»/ na Diresion de stampo feminil (de quel sai ghiandinìn sota el sedìl)/ e adès è el sess gentil c'ha prés gambòn/ per la tirata su dle tradision/ Na volta, presempi, a carneval, per giòch/ le donne tajàven le gravàt e i fioch/ alora ragasi, tnét chiusa la butéga/ se s'presenta una basa e in più anca bega/ Seno ve frega. Mo sempre in alegrìa/ che se carneval ha da èsa, alora sia:/ tuti in tla mùchia e via, sensa ritegn/ ala facia dle lagn, di' buff, dij impegn/ sensa tant fregn, una baldoria e via/ dic che ha prés moj un frat in cumpagnia!».
Stelle di Lifting filante: «Carnevale di provincia/ come celebrò Fellini/ lo vivemmo da bambini/ Alberto il vitellone/ che trascina quel testone/ senza Nudo e Marazzita/ era tutta un'altra vita/ Carnevale di provincia/ lo rivolevamo indietro/ non sorbirci la Di Pietro/ Carnevale di provincia/ per rinovellare il mito/ han chiamato Sandra Milo/ per ridarci grandi svaghi/ la madrina è Marta Flavi/ Carnevale di provincia/ solo Fano se li piglia/ Stelle di lifting filante/ carrellata di seni cadenti/ il Pupo prende fuoco/ e Giacomini stringe i denti/ Gran veglione coi carrelli/ la magia di Binarelli/ compri quattro paghi otto/ lo ricorderà la storia/ che vicino al Palatenda/ c'era Fano e il Carnevale/ dietro al centro commerciale!».
Da: Il Resto del Carlino del 28/2/1998
********************
Carnevale di Fano: in diecimila per il gran finale
Il Carnevale di Fano chiude con un nuovo grande afflusso di spettatori, 10/12mila, anche al quarto Corso Mascherato. E Catia Amati, presidente dell'Ente Manifestazioni che con la Carnevalesca è stato il propellente (anche finanziario, visto il grande impegno nell'occasione del Comune) del grande rilancio, dà simbolico appuntamento alla Fano dei Cesari sfilando vestita da Messalina su una lettiga portata da soldati romani. Entusiaste del Carnevale anche le due madrine Marina Ripa di Meana e Rosanna Vaudetti che dopo una sfilata sui carri, si sono divertite anche loro con il getto lanciando dolciumi da una tribunetta. Carri, mascherate (comprese quelle di alcune scuole) e bande protagonisti assieme al getto di un rinato Carnevale di Fano.Da: Il Resto del Carlino del 2/3/1998
********************
IL BILANCIO/MANIFESTAZIONE RILANCIATA: INCASSATO QUASI UN MILIARDO
Un Carnevale bello e fortunato
Decisiva la rinnovata promozione e il bel tempo. E ora si punta sul ritorno della Fano dei Cesari
FANO Dopo il festoso ammaina bandiera del Carnevale di Fano si apre il tempo dei consuntivi: uno è già chiaro e delineato, la manifestazione è stata rilanciata, e alla grande; l'altro è da farsi, ed è quello economico. Sulla rivitalizzazione del Carnevale di Fano non ci sono dubbi: l'Ente Manifestazioni, e la Carnevalesca come braccio operativo (non dimenticando l'accresciuto impegno finanziario del comune), hanno fatto le cose a puntino; qualche carenza resta ma è indubbio che su molti versanti i risultati sono stati positivi: la promozione, la presenza sulle televisioni e sulla carta stampata, il ripreso rapporto con la Perugina che ha portato ad un getto senza precedenti, il nuovo entusiasmo dei carristi per ricordare quelli principali. Ed a Catia Amati ha sorriso anche la fortuna: se la memoria non ci inganna mai si erano avute quattro sfilate con il sole ed una temperatura quasi primaverile. Come siano andate le cose sul piano economico lo sapremo fra qualche giorno, ma qualche dato positivo già affiora: discrete risposte da quell'imprenditoria locale più volte sollecitata dal sindaco a sostenere iniziative cittadine e soprattutto un incasso complessivo per i Corsi Mascherati che dovrebbe aggirarsi sui 500 milioni, vale a dire attorno al 40% di copertura della spesa. Tanto per fare un esempio gli incassi del Violino e la Selce (1/10 di spettatori rispetto a quelli del Carnevale) non arrivano al 12 della spesa! Dopo il rilancio del Carnevale, quello della Fano dei Cesari: domenica, sfilando vestita da Messalina, la presidente dell'Ente Manifestazioni Catia Amati ha ribadito il messaggio lanciato da queste colonne. Il rilancio della Fano dei Cesari, apparentemente più facile di quello del Carnevale, non esistendo concorrenza, può rivelarsi più diffìcile per alcuni ostacoli più artificiali che naturali che si intravedono. Resta però, oltre che un obiettivo statutario dell'Ente Manifestazioni, un obiettivo logico, Fano dei Cesari traino per il carnevale invernale e viceversa. Gli entusiasmi che già affiorano fra quanti furono protagonisti della bella invenzione della Confesercenti, sono incoraggianti. Si potrebbe ricominciare con tre giornate: una con films, spettacoli e mostre (e magari una visita virtuale alla Basilica di Vitruvio) su Roma antica e Fano Romana; una con le sfilate in costume e la corsa delle bighe; una con cene e musica sulle spiagge e nei quartieri.[c. m.]
Da: Il Resto del Carlino del 3/3/1998
********************
Sfuma la sede per i capannoni
FANO Sfuma la possibilità di avere nel giro di un anno nuovi capannoni per i carri del carnevale ed un nuovo parcheggio là dove ora sorgono quelli vecchi. Alla gara indetta dal comune, come è noto, parteciparono solamente due concorrenti: ma per uno la zona proposta era oltre il massimo di 3 km dal circuito di viale Gramsci imposti dal bando: l'altra offerta (ex Scac) era in posizione ideale, ma i 1.500 milioni del comune si sono rivelati del tutto insufficienti rispetto alle necessità di riconversione della struttura. Un brutto colpo per le speranze che si riponevano in locali più adatti ad ospitare il lavoro dei carristi e magari anche corsi di formazione nella lavorazione di vetroresina e cartapesta.Da: Il Resto del Carlino del 6/3/1998
********************
Colpo di fulmine al Carnevale
FANO Appendice del Carnevale di Fano ieri pomeriggio su Italia Uno, nella trasmissione «Colpo di fulmine» condotta da Walter Nudo: il presentatore, ospite d'onore alla sfilata del 15 febbraio, poi girò in città la trasmissione andata in onda ieri, protagonisti Asmen, una bella ragazza marocchina di 19 anni che abita a Metaurilia (la cacciatrice) ed il 22ennne Paolo, tecnico amante del mare (la preda). L'incontro, il primo conoscersi in un bar, poi a Paolo la fatidica domanda di Walter Nudo: «E' scoccato il colpo di fulmine? Farai con Asmen il viaggio a Budapest offerto dalla trasmissione?». La risposta è «No, troppo presto per fare un viaggio insieme». Forse Asmen se lo aspettava: aveva confessato di non aver mai baciato un ragazzo italiano. Dopo la trasmissione non le mancheranno spasimanti.Da: Il Resto del Carlino del 6/3/1998
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 01.01.2000
Ultima modifica: 14.12.2005
Nessun documento correlato.