Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Carnevale di Fano - Edizione 1997
Al debutto circa settemila spettatori
In un clima sereno e quasi primaverile si è svolto il primo corso mascherato
La satira toglie il broncio al Carnevale
Soggetto di un carro le recenti diatribe fra Comune e Ente
Il sole e la satira hanno levato il broncio al Carnevale, ieri, in una giornata mite, le cui condizioni ideali, l'Ente Carnevalesca ricorderà per molto tempo. Soddisfacente l'afflusso di pubblico che ha sfiorato le 7.000 presenze anche se fino ad oggi per ragioni di calendario non si è ancora entrati nel vivo dell'atmosfera carnevalesca. Apprezzato il nuovo look del percorso, apparso più ampio, dopo la potatura degli alberi, la razionale sistemazione delle tribune e la dislocazione di vari punti di animazione, in grado di attirare e concentrare la folla a seconda delle necessità della sfilata dei carri allegorici. Buona l'idea di vivacizzare con note di colore e insegne pubblicitarie anche i viali di accesso al corso mascherato, che così arredati contribuiscono ad arricchire la festa, una festa che vince sempre nonostante le difficoltà organizzative e le polemiche; una festa che sa ironizzare anche sui suoi problemi e per infondere allegria agli altri, riesce a sopravvivere all'evoluzione dei tempi.
Lo ha ben evidenziato un carro di seconda categoria che, alla luce degli eventi, si è posto all'attenzione del pubblico che ieri ha affollato il percorso carnevalesco. Le allusioni sono state subito recepite da fanesi, ma anche coloro che sono venuti da fuori non hanno perso molto tempo a coglierne il significato. Si tratta di "Assalto... al Carnevale" opera di Ruben Mariotti, Igino Simoncini e Valentino Massaretto che hanno immaginato i vertici della Carnevalesca (il presidente Astorre Giacomini, il vicepresidente Gianfranco Mazzanti e Tino Cicerchia) chiusi in gabbia come tre canarini e assaliti all'esterno da due enormi gatti, nei cui segni di riconoscimento non è stato difficile riconoscere il sindaco (dalla fascia tricolore) e l'assessore Branca (dai dinosauri). Facile collegarsi anche alle recenti polemiche che hanno visto protagonisti il presidente Giacomini e il sindaco Carnaroli che ieri non ha aperto la sfilata perché formalmente impegnato al congresso provinciale del Pds delegando l'inaugurazione al vice Dino Zacchilli. Comunque l'allegoria e la satira dell'assalto al Carnevale è stata apprezzata come una delle più curiose e pregevoli novità della sfilata 1997 e definisce l'equipe dei carristi che l'hanno ideata come una squadra certamente all'altezza dì realizzare costruzioni più imponenti. Come di consueto l'ordine di sfilata è stato aperto dal Vulòn, la tradizionale maschera del Carnevale fanese, scortata da una musica arabita pimpante e piena di brio. Numerose e vivaci le mascherate che hanno rallegrato il percorso, intonandosi spesso al soggetto dei carri, come i mezzi di fiori realizzati dalla Seconda circoscrizione che hanno fatto da corona al Pupo, ideato quest'anno nelle vesti del Fioraio.
Bellissimi e fantasiosi anche il lungo drago di Maurenzi e i dragoni a passeggio di Matteo Angherà, Giorgio Barcelli e Sandra Glavina. Ma i veri protagonisti del Carnevale sono stati i grandi carri che ancora una volta hanno fatto da quinta fantasiosa a un viale Gramsci riconquistato dalla folla che al momento del getto è stata coinvolta in una fase di vera e propria esaltazione. Per questa caratteristica, altrove imitata ma mai eguagliata, il Carnevale di Fano resterà sempre una manifestazione unica nel suo genere. Sono sfilati inoltre nel percorso: "Lei '96" di Hermes Valentini, "Ho ripreso un granchio" della famiglia Pacassoni, "Fantasia di Primavera" di Valerio Ferretti "Oh, ragazzini... non state tanto a rompermi lo stivale", satira politica di Riccardo Deli.(Massimo Foghetti) Da: Corriere Adriatico del 27/1/1997
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Poche migliaia di persone a Fano per il primo grande corso mascherato
Carnevale, partenza in sordina
La situazione è migliorata col passare del tempo. Circa 10.000 spettatori con tribune piene a metà
FANO - Debutto con un pallido sole e circa 10.000 spettatori per il Carnevale dell'Adriatico. Ma alle 15.15, quando senza il tradizionale "Avanti con i carri!", è iniziato il Corso Mascherato, viale Gramsci era semideserto, solo mamme e bambini in maschera. Poi è iniziato un buon afflusso, dopo la gaffe dello speaker che, annunciando "Con felicità abbiamo saputo che al casello di Fano c'è una coda in uscita!" aveva fatto temere l'esodo dei pochi. Non c'era il sindaco ad aprire la sfilata come tradizione: "Per impegni precedenti - aveva assicurato - non per polemica". Al suo posto, accanto al presidente della Carnevalesca Giacomini, il vice-sindaco Zacchilli. Su un carro Miss Carnevale 1997, Elena Kalakis, un bella ragazza greca. Ha aperto la sfilata una frizzante Musica Arabita, poi "El Vulon", diventato la maschera tipica del carnevale fanese, che precedeva la prima mascherata, "Sogno Virtuale" di Simone Maurenzi, un grande drago, due piccoli carri e "Dragoni a passeggio" di Matteo Angherà, Giorgio Barcelli e Sandra Glavina. Il "Pupo", omaggio agli antichi mestieri, realizzato da Ruben Mariotti, Igino Simoncini e Valentino Massaretto, rappresentava "Il Fioraio" ed era seguito dalla mascherata in tema della 2a Circoscrizione e del Laboratorio Geniale, "I mazzi di fiori", molto bella. I carri, pur rinnovati, non nascondevano le vecchie "basi": "Assalto al carnevale" di Ruben Mariotti, Igino Simoncini. Valentino Massaretto e Gabriele Brunetti con al centro i pupi di presidente e vice della Carnevalesca, nelle vesti di "Titti", che cercano di sfuggire a due gattoni "Silvestro", uno con fascia da sindaco e baffetti alla Camaroli e l'altro con capelli a caschetto modello Branca. Un omaggio alla donna "Lei '96", il carro di Hermes Valentini, con la consueta bella coreografia; un Carnevale bambino alla guida di un grande granchio nel regno marino al centro del carro "Pacassoni ... avanti con il Carnevale dell'Adriatico!" di Pietro, Alfredo, Giorgio e Marco Pacassoni; un grande mago che estrae dal cilindro la primavera in "Magie di primavera" di Valerio Ferretti, Giovanni Sorcinelli, Giorgio Bargnesi, Giorgio Barcelli e Barbara Orciari; Garibaldi, Bossi, camicie rosse e verdi nel carro di Riccardo Deli "Oh, ragazzini... non state tanto a rompermi lo Stivale!". Chiudeva la sfilata la "Banda del Vulon". Come sempre grande coinvolgimento al momento del getto e ammirazione nel giro della "luminaria". (c.m.)Da: Il Resto del Carlino del 27/1/1997
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Anche un gruppo canoro pugliese per allietare il pubblico
Ritorna il Carnevale con nuove maschere
Oggi la seconda sfilata, si attende il pienone
Nessun commento alla stravagante proposta di An di mettere sui carri gli amministratori - «Carnival click» partito il concorso fotografico a tema
Si svolge oggi il secondo corso mascherato del Carnevale con interessanti novità rispetto alla prima sfilata, quando l'afflusso di pubblico è stato giudicato soddisfacente dall'Ente Carnevalesca. Con la settimana che sta per iniziare, però, si entra nel vivo dell'atmosfera di Carnevale, quindi oggi e domenica prossima, tempo permettendo, dovrebbe registrarsi l'en plein. Le novità consistono in una maggiore presenza di mascherate e di gruppi folcloristi alla sfilata dei carri allegorici, i quali costituiscono sì la maggiore attrattiva del Carnevale di Fano, ma hanno sempre bisogno di un brio sul palcoscenico costituito dalle loro quinte e a terra, in grado di vivacizzare l'aspetto spettacolare. A rimpinguare il numero delle mascherate, oggi ci sarà il complesso della «Ciambotta fresca» un gruppo pugliese noto per la sua effervescente allegria, in grado di coinvolgere il pubblico nell'atmosfera di Carnevale e di disinibire giovani e anziani dalle loro remore comportamentali. Ci saranno anche i curiosi bicicli di Fermignano e altre maschere.Non ha riscosso commenti invece la proposta del presidente del circolo territoriale di Alleanza Nazionale, Sorcinelli, che per animare maggiormente la sfilata ha ideato di rispolverare il vecchio espediente delle torte in faccia, da utilizzarsi nei confronti di un carrettino in cui dovrebbero trovare posto gli amministratori del Comune di Fano. Non è specificato se in carne e ossa o in cartapesta.
Allo stesso tempo è partita la seconda edizione del concorso fotografico «Carnival Click» organizzato dall'Ente Carnevalesca in collaborazione con alcuni fotografi locali. L'iniziativa è riservata a tutti coloro che riprodurranno con immagini fotografiche alcuni momenti del nostro Carnevale. Il bando scade il 30 aprile prossimo. La giuria giudicherà i migliori lavori, stilando una classifica di merito, i cui componenti riceveranno in premio del materiale fotografico. Per la fantasmagoria di colori e per il posto d'onore assegnato quest'anno al tema dei fiori (il Pupo rappresenta un fioraio, quale mestiere tipico cittadino dopo l'ortolano e il vongolaio) il Carnevale di Fano viene promosso dalla trasmissione televisiva «Verdemattina» diffusa quotidianamente su RaiUno e registrata negli studi di Napoli, dove sono state invitate alcune maschere fanesi.
(Massimo Foghetti)
Da: Corriere Adriatico del 2/2/1997
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Circa diecimila persone protagoniste della sfilata lungo viale Gramsci
Carnevale, il bis non tradisce le attese
Mercoledì le maschere fanesi in tv ospiti di «Verdemattina»
«Alte pressioni» sul Carnevale di Fano anche da parte della folla che ieri ha sfiorato le 10.000 presenze. A dimostrazione che il pubblico non è mancato, va segnalato anche l'andirivieni della ambulanza della Croce Rossa per alcuni
giovani colti da malore al Pincio. E a questo punto chi crede che il Carnevale sia finito trascura probabilmente la realtà di fatto: basta che le condizioni atmosferiche permettano lo svolgersi della manifestazione che immancabilmente viale Gramsci, sede del corso mascherato, torna a riempirsi di pubblico. Ieri la temperatura era tipicamente invernale, una leggera nebbia offuscava l'azzurro del cielo, ma sul freddo di stagione ha prevalso il calore del Carnevale, ravvivato da un corso mascherato che è apparso più nutrito di complessi, gruppi folcloristici e mascherate, rispetto la sfilata inaugurale; una bella cornice per le riprese televisive di «Verdemattina», la trasmissione di Raiuno che viene diffusa quotidianamente dagli studi di Napoli, dove mercoledì prossimo saranno presenti alcune maschere fanesi, guidate dal «Vulòn», interpretato da Massimo Mei che, da buon pasticciere qual è, preparerà sotto le telecamere dei dolci tipici del periodo carnevalesco, come castagnole e cresciole.
Sabato sera, intanto, si è svolto, registrando il tutto esaurito, il «Veglion dla gluppa» con il tradizionale concorso dei gruppi in maschera e della gluppa più appetitosa. Il concorso è stato vinto dal «Laboratorio geniale» con «La gluppa sul tetto che scotta» un simpatico e vivace gruppo di spazzacamini, animata da un Giancarlo Rossi in gran forma; al secondo posto si è classificato il club anziani del Poderino che ha interpretato «Aggiungi un posto a tavola» riscuotendo calorosi applausi da tutti i presenti; al terzo si è posta la ricchissima mascherata «Le voglie di Aladino», in cui hanno fatto da corona odalische e giannizzeri.
Il premio per la miglior gluppa è stato assegnato invece al «salmone bellavista» del gruppo Guerri e Bargnesi che, oltre a una impeccabile presentazione, è riuscito a realizzare un piatto gustosissimo che per poco ha prevalso sugli spaghetti al nero di seppia del Laboratorio geniale.
Dal «Veglion dla gluppa» sono usciti anche il re e la regina del Carnevale, al secolo Valter Santini ed Enrica Ciotti che ieri hanno preso parte, su un carro allegorico, al corso mascherato.
Tra i gruppi che hanno partecipato a quest'ultimo, un grosso successo ha riscosso «A' ciambotta fresca» proveniente da Manfredonia, vivacissimo nel coinvolgere la folla, e i grossi cicli di Fermignano. La Matta di San Costanzo e la Musica Arabita di Fano hanno dato inoltre un grosso contributo all'allegria generale.
Tra i carristi si è distinto, per la satira, «Oh, ragazzini... non state tanto a rompermi lo stivale» di Riccardo Deli, il quale ha voluto mettere alla berlina i tentativi di carattere secessionistico operati dalla Lega.
Per Deli, il Carnevale di Fano dovrebbe essere ispirato dalla più immediata attualità, espressa, magari, attraverso una mascherata che renda più immediato il simbolismo dell'allegria. Non sarebbe azzardato, per il maestro carrista, far sfilare una «teoria di mucche e di trattori», che faccia eco alla «guerra del latte».
«A noi il Carnevale di Fano è piaciuto - ci ha confidato una compagnia di pistoiesi che ha preferito rivolgersi all'Adriatico piuttosto che al Tirreno e alla vicina Viareggio - ci è piaciuto perché è coinvolgente».
Chi, invece, al posto dei dolciumi , è riuscito a prendere solo... un pugno di coriandoli, non ha trattenuto le sue proteste contro la ingiustizia di una prassi che privilegia alcuni e discrimina gli altri. Ma ci mancherebbe che non fosse così! Il Carnevale va preso per quello che è: una festa in cui anche gli scherzi più ingiusti vanno presi per ridere.
(Massimo Foghetti)
Da: Corriere Adriatico del 3/2/1997
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L'appuntamento a Palazzo Martinozzi
La storia del Carnevale il tema di un convegno
Dopo la mostra delle opere di Nino Naponelli e Giancarlo Pucci, il centro studi «La maschera e il Carnevale» organizza per oggi pomeriggio, alle 17.30 a palazzo Martinozzi, un convegno sulla storia del Carnevale di Fano; una storia che ha origini lontane, documentata da testimonianze custodite nella sezione fanese dell'archivio di Stato che risalgono al XIV secolo ovvero all'epoca malatestiana.Al convegno saranno presenti come relatori: Franco Battistelli ed Aldo Deli, considerati come i più illustri studiosi di storia cittadina, due giovani ricercatrici: Ombretta Gallo e Cristina Patrignani che hanno scritto la loro tesi di laurea sulla tematica in oggetto, ed Alberto Berardi che coordinerà gli interventi.
Liniziativa costituirà unoccasione per rievocare episodi radicati per sempre nell'inconscio collettivo ed altri, ignoti ai più, ma ugualmente importanti; comunque un momento di riflessione dedicato alla ricerca delle radici e quindi dell'essenza stessa della fanesitudine. Emergerà inoltre il significato di tanti gesti e di tante componenti dello spettacolo carnevalesco che oggi si ripetono al dì fuori del loro contesto originario.
Da: Corriere Adriatico del 5/2/1997
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La giornata dedicata al carnevale dei bambini ha fatto registrare il solito grande successo. Un giovedì grasso vissuto in allegria, tra il centro storico e il Pincio, dove si sono dati appuntamento tanti bambini mascherati con le mani piene di coriandoli e bombolette di schiuma. Una vera e propria battaglia, con tanti ragazzini letteralmente imbiancati dai continui getti. Numerosi anche i gruppi di maschere a tema. Costumi bellissimi, tanta voglia di allegria, in un pomeriggio vissuto comunque nella massima serenità da tutti i partecipanti.Da: Corriere Adriatico del 7/2/1997
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Anche ieri la manifestazione è stata assistita dalla clemenza del tempo
Il Carnevale ha fatto il pieno
Oltre ventimila presenti alla sfilata dei carri allegorici
Uno spettacolo | che ha colpito favorevolmente anche la troupe di Rete Quattro - Disagi al traffico per altre iniziativeAnche quest'anno, il Carnevale di Fano si pone in testa alle manifestazioni provinciali in grado di registrare la più alta presenza di pubblico. Fino ad oggi, i tre corsi mascherati che sono stati realizzati in barba ai menagrami e ai detrattori più ostinati della principale iniziativa fanese, sono stati seguiti da oltre 50.000 persone, molte delle quali giunte da località che si trovano fuori regione.
E ancora non è finita, perché, nonostante che secondo il calendario domani sia l'ultimo giorno di Carnevale e i fanesi, ligi alla tradizione, bruceranno il Pupo in piazza, domenica prossima si svolgerà un'altra parata carnevalesca, fornendo l'occasione a chi non ha ancora visto e partecipato allo spettacolo, di usufruire di un'ulteriore opportunità.
Ieri la più bella giornata di febbraio (un mese che secondo le statistiche è il più piovoso dell'anno) ha fatto da cornice alla nuova sfilata di maschere e di carri allegorici, animati da una «Musica arabita» che, pur ancora appiedata, ha dato la carica a tutte le componenti del corso. Per valorizzare la presenza di questo tipico complesso fanese, la cui data di costituzione risale al 1923, è giunto il momento di rimettere a sua disposizione un carro, come si faceva in passato, in modo da riallacciare quel legame tra musica e Carnevale che fa parte della tradizione.
Ieri la sfilata a cui ha partecipato un pubblico «record» di 20.000 spettatori, si è svolta sotto l'occhio delle telecamere di ReteQuattro e, come era accaduto la domenica precedente, quando il corso era stato ripreso dalla Rai, gli operatori sono rimasti impressionati dalla bellezza e dalla imponenza delle grandi costruzioni allegoriche fanesi.
Grande meraviglia ha espresso anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni che nella serata di sabato è stato accompagnato dal presidente dell'Ente Carnevalesca Astorre Giacomini a visitare i capannoni del carnevale. L'intento è quello di stabilire un filo diretto tra il bacino d'utenza milanese e il Carnevale di Fano che già vanta proficue relazioni, molto importanti anche dal punto di vista turistico. Formigoni, poco prima, aveva inaugurato la mostra satirico-umoristica allestita da Fano Funny nella saletta comunale di piazza Venti Settembre, in cui sono state esposte vignette giunte da tutto il mondo. A porgere il saluto all'ospite è intervenuto il sindaco di Fano Cesare Carnaroli.
Quest'anno hanno registrato pieno successo anche le feste in maschera: il pienone alla festa dei bambini, organizzata venerdì scorso allo Sport Park, e il Veglione del socio che si è svolto sabato sera all'Hotel Regina di Carignano, ha confermato come nei fanesi sia rinata la passione per il ballo mascherato. Del resto anche sabato, come era avvenuto in occasione del Veglion dla Gluppa, si sono premiati i gruppi i mascherati e il primo premio, un soggiorno per quattro persone in Sardegna, è stato assegnato a una nutrita compagnia che ha rievocato, con simpaticissimi costumi, la «Carica dei 101».
Per l'occasione è stata organizzata anche una lotteria, il cui premio più ghiotto era costituito da una dotazione di getto; dalla possibilità cioè di sfilare sui carri il giorno successivo spargendo dolciumi tra la folla. E il getto ieri, come sempre, ha segnato il momento culminante del Carnevale; quando dai carri, ma anche dalle tribune, sono stati lanciati quintali e quintali di caramelle, cioccolate e altre cose buone. L'allegria che ne è scaturita ha fatto sì che il pubblico tollerasse anche il discutibile uso delle bombolette spray che, anche in presenza di un'ordinanza sindacale di divieto, nessuno ha tentato di reprimere.
Il pienone del Carnevale, insieme alla mostra dell'antiquariato e al Joyland aperto ha creato non poche difficoltà alla viabilità con code e rallentamenti lungo la superstrada e all'uscita del casello dell'A14.
(Massimo Foghettì)
Da: Corriere Adriatico del 10/2/1997
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Tra balli canti e maschere il Pupo è finito al rogo
Carnevale in cenere
Il rito purificatore del martedì grasso
Non sono mancate le vibrate proteste dei commercianti per le famigerate bombolette spray con cui sono state riempite di schiuma le vetrine dei negoziE contro il Pupo che digrignava i denti, getti di schiuma a volontà. I bambini si sono divertiti a lungo ieri pomeriggio a far uso di quelle terribili bombolette che costituiscono la piaga del Carnevale con le quali i ragazzi s'imbrattano, si bagnano vestiti, capelli, sporcano vetrine, serrande, con grande dispetto delle vittime e dei commercianti che, finita la festa sono costretti a compiere una drastica opera di pulizia. Ieri il Carnevale - è il caso di dirlo - è finito in schiuma, pur sotto l'occhio vigile dei tutori dell'ordine, ai quali era pur demandato il rispetto di una ordinanza di divieto che inibisce l'uso delle bombolette. Ordinanza difficile da far rispettare - è vero - ma almeno un tentativo andava fatto, è stato il commento di alcuni operatori commerciali.
Su tutto comunque ha prevalso l'allegria della festa: una piazza Venti Settembre gremita di piccoli e grandi ha salutato il Pupo che veniva sacrificato sul rogo della catarsi: il Carnevale che in uno sprazzo di vitalità si esaurisce in una nuvola di fumo tra il crepitare delle scintille; è la suggestione del fuoco che danza al centro delle piazze al ritmo della Macarena; è la maschera che si distrugge per rivelare l'inconsistenza di quello che c'è dietro: il nulla. Su tutto: la festa, ravvivata dal vin brulé e dalle castagnole offerte dall'Ente carnevalesca, dai ritmi del complesso «Gli amici della notte», dai balli delle compagnie in maschera e dal sorriso stereotipato del «Vulòn».
Così come giovedì grasso al Pincio, ieri, ultimo giorno di Carnevale i fanesi si sono dati appuntamento in piazza, approfittando di un tempo che quest'anno si è rivelato molto amico del Carnevale, sfatando la leggenda che la manifestazione fanese era legata alle ire di Giove Pluvio. Una temperatura quasi mite (nei prati hanno fatto capolino i primi fiori gialli) è stata ulteriormente riscaldata dalle fiamme del rogo carnevalesco, divampate alte, non appena il fuoco di una torcia è stato appiccato alla paglia e alla cartapesta. Ieri mattina è stata anche la giornata in cui una delegazione della Carnevalesca, insieme alla vivace fisarmonica di Pietro Tonelli, si è recata a portare un po' di allegria alle compagnie di anziani della nostra città. Sono stati portati dolciumi e un po' di buon umore a Famiglia Nova, al Cante di Montevecchio e al centro anziani S. Arcangelo e a casa Serena.
(Massimo Foghettì)
Da: Corriere Adriatico del 12/2/1997
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Bene anche l'ultima sfilata
Il Carnevale ha calato il suo poker
Poker del Carnevale di Fano: con la splendida giornata di ieri, ancora più splendida perché nata da una tempesta che ha imperversato sulla città per buona parte della giornata di sabato, si è concluso con circa 10.000 spettatori il programma delle manifestazioni carnevalesche. Nel complesso quattro bellissime sfilate di carri allegorici, gruppi folcloristici, complessi musicali, mascherate, che hanno meravigliato il pubblico per imponenza scenografica, allegria, vivacità, brio e animazione.Ieri poi il Carnevale ha assunto una connotazione internazionale grazie alla partecipazione delle rappresentanze straniere di Rastatt e di St. Ouen L'Aumon. La prima con le caratteristiche divise giallo nere, la seconda con una fantasiosa mascherata, arricchita da svolazzanti mantelli azzurri.
Apprezzata anche l'esibizione del gruppo «Bacano», costituito da otto splendide ragazze che si sono mosse al ritmo della musica latino-americana. Tra i gruppi che hanno animato il corso mascherato, oltre la compagnia della seconda circoscrizione che ha dato vita a multicolori mazzi di fiori, quale indovinato corteo al Pupo, rappresentante un fioraio, si sono distinti i cicloamatori del gruppo Carboni, indossanti le maschere di Coppi e Bartali che hanno rallegrato l'arrivo dell'ultima edizione del giro d'Italia.
Apprezzata anche la partecipazione della mascherata di Sant'Eraclio, fedelissima al Carnevale di Fano e della Banda di Montemarciano. Anche ieri quindi il percorso era gremitissimo di gruppi, mascherate e naturalmente di carri allegorici, piccoli e grandi, a bordo dei quali è stato espresso un brio animatissimo.
Carnevale di Fano fortunato dunque, anche per numero di presenze, il cui calcolo si può equiparare a quello che ha contraddistinto il crescendo della seconda sfilata. E pensare che poche ore prima una vera e propria tempesta di vento si era abbattuta sulla città, facendo strage di tutti i cartelli pubblicitari che erano stati disseminati sul percorso e sui viali d'accesso. La bora per tutta la notte ha scosso la sede del percorso, costringendo gli operai addetti, ad una lunga veglia per rimuovere gli oggetti pericolanti.
Anche ieri è stato cospicuo il numero di turisti che è stato presente alla manifestazione. Questa volta è stata una compagnia di Pisa ad esternare pubblicamente la propria soddisfazione per la bella festa allestita dall'Ente Carnevalesca. Dopo un periodo di critiche finalmente ecco arrivare qualche elogio.
(m.f.)
Da: Corriere Adriatico del 17/2/1997
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Consuntivo di una manifestazione che continua a dividere i cittadini
La maggioranza sta con il Carnevale
E' il pensiero del presidente Giacomini, soddisfatto dei risultati
Cinquantamila spettatori
C'è chi ritiene il Carnevale «un inciampo nella vita dei fanesi», e sono pochi, e chi una manifestazione da sostenere perché è ancora in grado di far divertire la città e di promuovere l'immagine cittadina in Italia e all'estero. La città a questo proposito si divide in due schieramenti, anche se coloro che pensano in positivo rappresentano la maggioranza della popolazione; coloro che esprimono una posizione critica, appaiono motivati più da interessi personali, lesi dalle chiusure, dalle difficoltà logistiche, da provvedimenti organizzativi, che da considerazioni oggettive. A quanto risulta al presidente della Carnevalesca Astorre Giacomini, la maggioranza di fanesi e la quasi totalità dei forestieri presenti alla manifestazione sono con il Carnevale di Fano. E come è possibile dargli torto, dopo il buon risultato fatto di presenze e incassi, registrato alle 4 edizioni del 1997 che hanno visto una presenza di circa 5 mila spettatori; non solo: un afflusso record di pubblico si è registrato anche alle manifestazioni collaterali, sia quelle effettuate a titolo gratuito come le feste del giovedì e martedì grasso o a pagamento come il Veglion dla Gluppa, la festa del socio e la festa dei bambini. Bisogna anche dire che quest'anno il Carnevale, cosi come è stato organizzato, ha subito attacchi da diversi fronti, da parte degli ambienti culturali della città, da fonti politiche, e da quelle componenti che hanno organizzato iniziative concomitanti, ma ciò non ha impedito, grazie alle buone condizioni del tempo, che la manifestazione avesse successo e si attestasse come l'unica nella provincia ad annoverare una tale presenza di pubblico.
«Il bilancio è positivo - ha detto Giacomini - perché ancora una volta siamo riusciti a portare a termine 4 sfilate e a far venire a Fano migliaia di persone. Effettuati i consuntivi, anche per capire dove bisogna apportare i correttivi, ci metteremo subito al lavoro per perfezionare l'apparato organizzativo. Insieme all'agenzia che sta curando la promozione del Carnevale e con la quale abbiamo stabilito un rapporto che ci lega per 3 anni, cercheremo di elaborare un programma che rilanci sempre più il Carnevale a livello nazionale. Quest'anno abbiamo già ottenuto l'interesse della Rai e di Mediaset, per il prossimo anno, ci prefiggiamo di ottenere di più. Speriamo nei prossimi giorni di ristabilire buoni rapporti anche con il Comune, del quale il Carnevale non può fare a meno. All'orizzonte vi sono progetti che interessano il laboratorio "Fano, la città dei bambini", il Carnevale estivo e l'edizione del Carnevale invernale 1998, per cui si intendono realizzare nuovi carri allegorici. Tutto questo richiede un impegno e una collaborazione che non può, da entrambe le parti, essere disattesa».
(m.f.)
Da: Corriere Adriatico del 18/2/1997
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Nel parapiglia per il getto in tre devono ricorrere alle cure dei medici
Non solo dolcezze al Carnevale. Per qualcuno l'ultima sfilata è stata anche... amara, essendo dovuto ricorrere alle cure dal pronto soccorso in conseguenza al lancio del getto. Niente di grave, fortunatamente, soltanto qualche taglietto e un'ammaccatura di troppo. Sono stati comunque almeno tre i giovani spettatori che si sono prima rivolti alla postazione d'emergenza dei vigili del fuoco e successivamente ai sanitari del Santa Croce per alcuni tagli alle sopracciglia e alle labbra, conseguenza della troppa animosità con cui si sono voluti precipitare fra la folla al momento del lancio dei dolciumi, oppure che si sono trovati loro malgrado coinvolti nella «zuffa» per accaparrarsi una scatola di cioccolatini poi «atterrata» in pieno viso di uno spettatore nel passaggio di mano in mano.Da: Corriere Adriatico del 18/2/1997
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2000
Ultima modifica: 13.12.2005
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