Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Carnevale di Fano - Edizione 1996
DOMANI LA PRIMA DELLE TRE SFILATE IN PROGRAMMA. SOLO IL TEMPO E' INCERTO
Carnevale, è tutto pronto
In attesa del 1997 questa edizione potrebbe segnare il grande rilancio
FANO Previsioni del tempo incerte per domani, domenica, primo Corso Mascherato del Carnevale di Fano. Il bollettino meteorologico parla di «Condizioni di perturbabilità con tendenza a variabilità» e, come sempre, la Carnevalesca fa gli scongiuri, ma forse per l'ultima volta: a pag.15 della relazione programmatica della Giunta si legge che «a partire dal 1997 l'Ente Manifestazioni curerà anche il carnevale invernale». Bisognerà comunque vedere se questo Ente decollerà, considerato che ancora in diversi storcono la bocca. Tornando al primo Corso Mascherato questo l'ordine di sfilata (inizio ore 15 circa): avanti «El Vulon», maschera del Carnevale fanese e «L'urtulan», il Pupo; poi «Drago Fantasy», carro di Maurenzi-Barcelli-Angherà-Bernabei, «Carnevale d'Europa» e «Il pallone salvi la Regina» mascherate rispettivamente dei Pacassoni e di Riccardo Deli, «Cin Ciun Cian al Carneval de Fan», carro e mascherata di Gimarra, «Quando i ragni..», mascherata del Laboratorio Geniale-2à Circoscrizione, «Tutti dentro la ragnatela», carro di Mariotti-Simoncini-Massaretto; chiuderanno i 4 grandi carri allegorici «Scacciapensieri 44» già nella scorsa edizione e «rinfrescato» e «Lei 96» di HermesValentini, «Ahi, Ahi ho preso un granchio» dei Pacassoni, «Se i polli italici non covano più..» di Riccardo Deli, seguiti dalla «Banda del Vulon». Quest'anno agli ingressi sarà distribuito un depliant con informazioni sulle sfilate e su tutte le manifestazioni del Carnevale di Fano: il timore di esser accusati di fanesitudine ha visto trasformato il pur comprensibile titolo del carro della mascherata di Gimarra in un ridicolo «Ciun Ciun Ciano al Carnevale di Fano» e quello del Pupo in «L'ortolano»? Da ieri intanto, per il Carnevale, il centro storico di Fano viene addobbato con palloncini azzurri: qualcuno se la prenderà perché non sono rossi?[c. m.]
Da: Il Resto del Carlino del 3/2/1996
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FANO / EL VULON CONTRO IL MALTEMPO. VIA OGGI ALLE 15. POI ALTRE 3 SFILATE
Avanti coi carri. E con gli ombrelli?
Non previste feste alternative in caso di pioggia. Visite guidate per turisti e non. Voglia di maschere
FANO El Vulon contro il maltempo: si ripete l'antico duello del Carnevale fanese che fra l'altro deve guardare non solo il ciclo locale ma anche quello delle Regioni vicine. Se tutto va bene, il tradizionale «Avanti con i carri!» rimbomberà oggi su viale Gramsci attorno alle ore 15; altrimenti ci sono altre tre sfilate (11-18-25 febbraio) per recuperare. Particolarmente attesa quella dell' 11 che sarà soprattutto «carnevale dei bambini» con le riprese della Rai per una trasmissione con il coro dell'Antoniano. Nei vecchi capannoni i grandi carri allegorici sono già pronti: Hermes Valentini ha dedicato il suo «Lei '96» alla donna; i granchi, non i crostacei, ma i qui pro quo, le gaffes ed affini, sono il tema del carro della Pacassoni-family mentre Riccardo Deli ha voluto, nel suo, ironizzare sul calo demografico. Vi sono poi un grande carro della scorsa edizione «Scacciapensieri '44», rinfrescato da Valentini ed i carri più piccoli, dove fanno tirocinio giovani carristi: «Drago Fantasy» di Maurenzi-Barcelli-Angherà-Bernabei, «Cin Ciun Cian al Carneval de Fano» del rione Gimarra, «Tutti dentro la ragnatela» di Mariotti-Simoncini-Massaretto.C'è da segnalare, dopo che per tanti anni a Fano si sono mascherati solo i bambini, un incremento delle mascherate: due sono realizzate dai carristi Pacassoni e Deli, («Carnevale d'Europa» e «Il pallone salvi la Regina»), una dal rione Gimarra in tema con il carro «Cin Ciun Cian», una dal Laboratorio Geniale e dalla 2a Circoscrizione («Quando i ragni..»). Una «carenza»: non prevedere, in caso di maltempo, qualche festa alternativa. Questa mattina comunque, per i fanesi e quanti verranno a Fano per il carnevale, sono previste visite guidate ai beni culturali della città organizzate dall'Archeoclub; in particolare alle ore 11, grazie alla disponibilità della Confraternita del Suffragio, ingresso e visita alla chiesa di S.Maria del Suffragio. Sabato 10 e domenica 11 la Carnevalesca farà promozione anche sulle nevi di Andalo grazie ad un accordo con lo Sci Club Fano: il pullman fanese con materiale pubblicitario sosterà all'ingresso della sciovia e chi nel week-end scierà in maschera avrà lo skipass gratuito; per i partecipanti alla gita (informazioni tel.830008/0335-341660) anche biglietto omaggio per il carnevale di Fano.
[c.m.]
Da: Il Resto del Carlino del 4/2/1996
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CARNEVALE
Ma i negozianti si lamentano
FANO Diversi commercianti hanno di nuovo mugugnato perché il Centro Commerciale Metauro resterà aperto anche nelle quattro domeniche di febbraio in occasione del Carnevale. Apertura regolare poiché il Tar aveva concesso la sospensiva sull'ordinanza del Sindaco che, in particolari occasioni, concedeva l'apertura domenicale e festiva solo ad esercizi commerciali del centro storico; resta perciò valida la precedente ordinanza che la concede su tutto il territorio comunale in coincidenza con alcune manifestazioni, fra le quali il Carnevale dell'Adriatico.Da: Il Resto del Carlino del 4/2/1996
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Migliaia di persone al primo corso mascherato risparmiato dal maltempo
Carnevale, bella prova generale
Attualità e satira sociale hanno ispirato i maestri carristi
Prova generale per il carnevale di Fano. Ieri pomeriggio la sfilata dei carri al suo debutto ha fatto segnare la presenza di migliaia di persone, anche se la cifra ufficiale si potrà conoscere solo in giornata. Il numero dei partecipanti è comunque destinato ad aumentare quando i corsi entreranno nel vivo e cioè l'11 e il 18 febbraio, date in cui arriveranno anche numerosi pullman dalle regioni vicine e per cui gli organizzatori hanno già previsto il pienone. Ieri tanti i gruppi familiari presenti e anche parecchi spettatori da fuori provincia, soprattutto da Ancona, Perugia e Terni. Il tempo, incerto fino all'ultimo, ha dunque risparmiato il primo dei quattro corsi mascherati organizzati dalla Carnevalesca. Erano da poco passate le 15 quando dalla torretta della direzione è risuonato il fatidico "Avanti con i carri" e viale Gramsci si è animato dei suoni e dei colori dei carri che hanno riscosso l'entusiasmo della folla che, fra l'altro, ha potuto anche apprezzare il ritorno della Musica Arabita. Preceduto dal sindaco Cesare Carnaroli e dal presidente della Carnevalesca Astorre Giacomini, è stato il "Vulòn" ad aprire la sfilata e dare il benvenuto agli ospiti. La maschera appare ormai definita nel suo costume, realizzato dal trio di costruttori Mariotti-Simoncini-Massaretto. Il "Vulòn" era seguito dal pupo, l'"Ortolano" ovvero il personaggio tipico fanese. Anche la Cina è stata presente grazie al carro e alla mascherata realizzati dal gruppo di Gimarra che ha indossato costumi di seta originali e ha trainato una grossa pagoda che ha offerto una suggestiva scenografia. Stelle e bandiere hanno invece caratterizzato la mascherata di Pacassoni che ha offerto un tributo ai Carnevali d'Europa, in particolare a quelli delle città gemellate con Fano, mentre Riccardo Deli con "Il pallone salvi la regina" si è cimentato con il tema dei campionati europei di calcio che si svolgeranno in Inghilterra e con inevitabili riferimenti alle piccanti disavventure matrimoniali della "royal family": Carlo, Diana ed Elisabetta II. Tutti i carri sono stati apprezzati, a partire da "Tutti dentro la ragnatela", costruzione di seconda categoria di Mariotti - Simoncini- Massaretto, preceduto dai "ragni" della Seconda Circoscrizione, per continuare con "Scacciapensieri '44" di Hermes Valentini. Ma l'attesa più grande era tutta per le novità dei carri principali: ecco "Lei '96" l'omaggio di Valentini alla donna nella sua duplice natura di leonessa e di colomba, con l'uomo burattino nelle sue mani, e che aveva le fattezze della bella fra le belle, Naomi Campbell. Una bellezza di cartapesta da affiancare a quella di carne e ossa di Aloha, la "Miss Carnevale '96". Poi è stato il turno della satira e della denuncia sociale con il carro di Riccardo Deli "I polli italici non covano più" e di Pietro, Alfredo, Giorgio e Marco Pacassoni "Ahi, ahi, ahi ho preso un granchio" dove un'attualità ironica si è saputa fondere con i temi della tradizione marinara. La banda del Vulòn ha infine chiuso allegramente la sfilata delle meraviglie. L'appuntamento è per domenica prossima quando saranno presenti le telecamere di Rai Uno. Madrina d'eccezione sarà Valeria Pavetto fresca reduce da "Scommettiamo che?".Da: Corriere Adriatico del 5/2/1996
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SETTEMILA PERSONE A FANO PER LA PRIMA SFILATA DEI CARRI
Carnevale, buon inizio
FANO Nonostante il maltempo (pioggia prima della sfilata e poi cielo nerissimo) circa 7.000 persone (ma tribune semivuote) hanno preso parte al primo dei Corsi Mascherati del Carnevale di Fano. I carri hanno fatto appena in tempo ad ultimare il giro della Luminaria prima che iniziasse a piovere. Le previsioni erano comunque per le maggiori affluenze l'11 e 18 febbraio. La sfilata è stata aperta dal sindaco di Fano Cesare Carnaroli e dal presidente della Carnevalesca Astorre Giacomini che facevano da staffetta ad un gradito ritorno, quello della Musica Arabita, il complesso simbolo del Carnevale; chiudeva la sfilata l'altra simpatica banda del Carnevale, la «Banda del Vulon». Dietro la maschera «El Vulon» ed il Pupo «L'urtulan», le mascherate (bella «Quando i ragni..» del Laboratorio Geniale), i piccoli carri e poi quelli più attesi: «Scacciapensieri 44» già ammirato lo scorso anno, di Hermes Valentini, autore anche di «Lei '96» che ha colpito soprattutto per la splendida coreografia e sul quale aveva preso posto Aloha Costantini, Miss Carnevale; di «Ahi ho preso un granchio» della Pacassoni's Family, sul quale spiccavano due grandi vele bianche, è piaciuta la modellazione mentre il carro di Riccardo Deli «Se i polli italici non covano più» ha fatto spicco per i colori. Sui carri alcuni personaggi, come il direttore di Rai Tre Ancona Tonino Carino, il presidente dell'Api di Fano Bruno Rapa e Alberto Berardi, in parrucca bianca, protagonisti anche del getto, «ottimo e abbondante»; il momento più coinvolgente per gli spettatori che per raccogliere i quintali di dolciumi lanciati dai carri fanno di tutto: ieri, assieme ai «sistemi» tradizionali abbiamo visto per la prima volta anche un «ombrello da getto», tenuto rovesciato in alto, con foro centrale dal quale i dolciumi affluivano in una sottostante retina.Da: Il Resto del Carlino del 5/2/1996
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LA PRIMA SFILATA SI CHIUDE POSITIVAMENTE: MOLTO BELLI ALCUNI CARRI, OTTIMO IL LANCIO
Carnevale: buona partenza
FANO Nella tradizionale sfortuna, il Carnevale questa volta è stato fortunato: nonostante la pioggia poco prima dell'inizio della sfilata ed il maltempo anche sulle regioni vicine, il primo Corso Mascherato è riuscito a raggranellare circa 6/7.000 persone ed a veder conclusa anche la sfilata finale della «luminaria» prima che si scatenasse un acquazzone. Anche se non tutto è filato liscio (per improvvisi problemi non ha sfilato il grande drago della «Drago Fantasy» e vi sono stati momenti di scarsa animazione nelle mascherate e nelle bande) la sfilata può considerarsi una prova generale positiva in attesa degli altri tre Corsi Mascherati (11-18-25 febbraio): si fa molto affidamento su quello di domenica prossima, quando a Fano vi sarà anche il pubblico della Fiera Mercato dell'Antiquariato e vi saranno le riprese di Rai Uno. Domenica vi erano molti forestieri, segno che la promozione del Carnevale questa volta ha funzionato. I nuovi carri allegorici non hanno tradito le attese: i Pacassoni, i Valentini, i Deli, hanno confermato il loro grande mestiere con carri allegorici con ottime modellazioni, vivaci colori, belle coreografie; non sono stati da meno gli autori dei carri più piccoli; il getto questa volta, anche in considerazione del non eccessivo numero di spettatori, dai carri è stato abbondante. Dalle tribune, semivuote, hanno risposto solo un paio di gruppi, facendo mancare quello che, nei vuoti delle sfilate, dovrebbe esser il sale del Carnevale che ha trovato un sostituto nelle schiume-spray usatissime dai ragazzini. Molto belle le mascherate: ha colpito molto quella dei «Ragni» del Laboratorio Geniale-2a Circoscrizione anche perché faceva più animazione; ma era stupenda, con una bella pagoda e costumi cinesi originali, anche quella di Gimarra. «Il pallone salvi la Regina» e «Carnevale d'Europa», in pratica piccolissimi carri approntati per sfilare in estate su viale Adriatico, durante il «Carnevale d'Europa», avrebbero avuto bisogno di gruppi di animazione che potrebbero essere proprio quelli stranieri. Accanto alla «Banda del Vulon» c'è stato il ritorno della «Musica Arabita», antico simbolo del Carnevale.Sabato 10 febbraio iniziano anche le feste con il «Veglion d' la glupa» all'Olympus Music-Hall di S.Maria dell'Arzilla.
[Carlo Moscelli]
Da: Il Resto del Carlino del 6/2/1996
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CARNEVALE
E' finito il tempo delle folle
FANO Anche per domenica le previsioni del tempo non sono incoraggianti per il Carnevale: «Nuvolosità irregolare con possibili deboli precipitazioni». Ma, come già facevano più di 120 anni fa i loro predecessori della «Società della Fortuna», quelli della Carnevalesca non disperano, e faranno riti pagani al dio Sole ed alla dea Fortuna. Prima del Corso Mascherato del pomeriggio, in cui sarà madrina del Carnevale la bella Valeria Pavetto, la studentessa fanese che è stata valletto a «Scommettiamo che?», al mattino, ore 10, appuntamento importante al Pincio: si aspettano tanti bambini in maschera per le riprese di Rai Uno in collegamento con l'Antoniano.Per la seconda sfilata del Carnevale dell'Adriatico si attendono molti più spettatori dei poco più di 5.000 di domenica scorsa. Certamente sono finiti i tempi in cui si contavano 30/40.000 spettatori, le tribune si stendevano lungo quasi tutto viale Gramsci ed ogni angolo del percorso nereggiava di teste. Ma in Italia c'erano pochissimi carnevali all'altezza di quello fanese, oggi imitato anche per il getto ed incapace nel tempo di rinnovarsi e meglio promozionarsi. Ci sono molte perplessità anche su un rilancio attraverso il Carnevale d'Europa: d'estate la gente non si muove dal mare e «carrettini» al posto dei carri, gruppi in divise multicolori ma statici e feste della birra poco hanno a che fare con l'italico spirito carnevalesco. Altre forse le strade da percorrere: quella di puntare su un getto sempre più abbondante, quella già tentata e poi abbandonata di riservare le idee-progetto di un paio di carri allegorici ad umoristi di fama nazionale (se si vuole la Lotteria i carri dovrebbero essere 6 e non 4), quella di prevedere premi importanti per le mascherate.
[c.m. ]
Da: Il Resto del Carlino del 10/2/1996
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ACQUA VERA E DOLCIUMI. MALTEMPO E SPETTACOLO, 10 MILA SPETTATORI
Carnevale, che 'pioggia'
Nonostante il freddo e la pioggerellina quasi continua, c'erano circa diecimila persone al secondo Corso Mascherato del Carnevale di Fano di ieri. Si è assistito così, oltre a quello offerto da carri allegorici, mascherate e getto,, ad uno spettacolo insolito: migliaia di ombrelli multicolori aperti e poi rovesciati, sotto le tribune finalmente affollate o al passaggio dei carri, per raccogliere la «pioggia» più attesa, quella dei dolciumi. Una volta tanto, anche se quelli della Carnevalesca avrebbero preferito il sole ed un numero doppio di spettatori, anche il maltempo ha fatto spettacolo. Oltre che ai soliti protagonisti del Carnevale, i carri allegorici e le mascherate, questa volta (forse per la presenza di molti-forestieri che non la conoscevano) ha avuto un bel successo la Musica Arabita: gradito il ritorno della banda che è un simbolo del Carnevale di Fano, sicuramente più briosa rispetto alla prima sfilata. Molto ammirata anche la bella Valeria Pavetto, la fanese valletta di Frizzi a «Scommettiano che?» assisa sul carro «Lei '96». Sul percorso, anche su un'alta gru, le telecamere di Rai Uno che al mattino avevano ripreso al Pincio anche il «carnevale dei bambini» per una registrazione che sabato simulerà una diretta con il coro dell'Antoniano. In serata, però, tre persone sono dovute ricorrere al Pronto Soccorso per farsi medicare delle ferite dovute al lancio dei dolciumi.[c.m.]
Da: Il Resto del Carlino del 12/2/1996
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E ANDATA BENE LA SECONDA SFILATA NONOSTANTE LA PIOGGIA
Adesso il Carnevale sorride
Buona pubblicità è arrivata dalle riprese Rai del mattino. Altri due appuntamenti
In settimana sono in calendario altri appuntamenti con balli in maschera
FANOL'incasso non è stato pari alle attese, in caso di bel tempo sarebbe stato almeno doppio; ma del secondo Corso mascherato di domenica la Carnevalesca può esser egualmente soddisfatta: nonostante la pioggerellina continua le sfilate si sono svolte regolarmente soddisfacendo in pieno il discreto numero di spettatori e coinvolgendoli come sempre al momento del getto. Restano ancora due sfilate (il 18 ed il 25 febbraio) per recuperare in termini di presenze ed incassi. In attesa la settimana offre due appuntamenti carnevaleschi: venerdì 16 dalle ore 15, nella palestra Sport Park, il veglionissimo dei bambini «Divertiamocinsieme» e sabato 17, dalle ore 22 all'Olympus Music-Hall di S.Maria dell'Arzilla il Veglione di Carnevale in maschera. Intanto» un altro successo di pubblico va registrato per la mostra di pittura «Carnevalarte» organizzata da Carnevalesca e Centro Studi «La maschera e il carnevale» e da poco conclusasi: oltre 3.000 visitatori hanno ammirato le opere sul carnevale di Bruno Baratti e Pierluigi Piccinetti che hanno anche realizzato una cartella con due incisioni di particolare valore artistico, in numero limitato ed a prezzo promozionale ancora reperibili nella sede della Carnevalesca.Non entusiasmante numericamente, anche se con la novità di molte presenze femminili, la partecipazione alla 3a edizione del premio «Mario Isotti» per una poesia in vernacolo fanese sul tema «I peccati di Carnevale». Ha vinto, si potrebbe dire il solito, Sergio Giovanelli con al secondo posto un altro poeta dialettale fanese sulla cresta dell'onda, Mario Berardi.
Da: Il Resto del Carlino del 13/2/1996
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Mille maschere dai colori variopinti sotto lo sguardo compiaciuto del Vulòn
Carnevale, festa dei bambini
Folla al Pincio per un indimenticabile Giovedì Grasso
I bambini sono i veri amici del Carnevale. Per loro la festa, la maschera, il travestimento, rimangono sempre i dinamici trampolini di lancio verso il mondo della fantasia. E la manifestazione del Giovedì Grasso che si è svolta ieri nella zona del Pincio, ha richiamato soprattutto una gran folla di bambini a festeggiare Re Carnevale che prendeva possesso del suo regno. Anche gli insegnanti delle scuole materne ed elementari, sono tra i grandi estimatori della manifestazione, perché hanno capito quanto la stessa sia congeniale all'attività didattica e costituisca un'inestimabile occasione per impegnare e fare esprimere la personalità dei bambini. Molte, dunque, le scuole che hanno partecipato al Giovedì Grasso. Intanto, alle 15, il centro storico ha cominciato ad animarsi di mille mascherine, dalle fogge e dai colori più variopinti. Perfino bambini che avevano imparato appena a camminare indossavano buffi costumi che attiravano l'attenzione anche dei più distratti partecipanti. Clown, coniglietti, orsacchiotti, bamboline; sembrava che improvvisamente un negozio di giocattoli si fosse animato e avesse riversato in strada una folla di magici personaggi. Il tutto sotto lo sguardo compiaciuto e sorridente del "Vulòn" la maschera tipica del Carnevale di Fano, il cui aspetto desta tanta simpatia. La sfilata è iniziata da Borgo Cavour, nei pressi dei grandi cantieri del Carnevale, da cui sono usciti i personaggi e i carri allegorici più piccoli: oltre il Vulòn, il Pupo che quest'anno raffigura l'ortolano con l'immancabile carriola ricolma di cavoli; inoltre il carro intitolato "Tutti dentro la ragnatela", raffigurante un grosso ragno, tra le cui zampe i bambini non hanno mancato di saltellare, prendendosi gioco del niente affatto antipatico mostro. Entrambe le opere sono state realizzate da Ruben Eugenio Mariotti, Igino Simoncini e Valentino Massaretto con la collaborazione di Gabriele Brunetti. L'area del Pincio è stata contraddistinta da quattro punti di animazione: alla destra del palco è stato sistemato un grosso murale che ha permesso a tutti i giovanissimi di improvvisarsi artisti, pittori, e di inventare così la propria immagine del Carnevale. Alla sinistra del palco, nelle adiacenze dell'Arco di Augusto, era in funzione una bottega del trucco, dove grandi e piccini hanno potuto truccarsi ed assumere mille fisionomie. In zona Porta Maggiore stazionavano i carri, mentre direttamente dal palco il complesso "I Sottospirito" e Tiziano Giraldi suonavano, cantavano e svolgevano una vivace opera di animazione. E' stata dunque una bella giornata che avrà il suo epilogo nel pomeriggio di oggi, quando, dalle 15 in poi, è stata programmata la festa dei bambini in maschera allo Sport Park di Sassonia. L'appuntamento costituirà una ulteriore occasione per fare indossare i loro splendidi costumi ai piccoli amanti del carnevale. Questa sera festa anche al centro di aggregazione del S. Arcangelo dal chilometrico titolo: "Bocca dentra in scirinasciola subit. Nit a mova le gamb a son de musica, sal magna, el beva e tut le ciuflerì de Fan!"* * *
Miti pagani in mostra
I miti pagani del Carnevale costituiscono l'accattivante argomento di una mostra di Mail Art al Caffè del Pasticciere che rimarrà visibile al pubblico fino al prossimo 20 febbraio. L'iniziativa è organizzata dal Mail Art networker "Impronte Ignote" in collaborazione con il circolo filatelico "Castellani" di Fano. Hanno dato il loro contributo, inviando realizzazioni originali ed in copia unica, formato lettera o cartolina, gli artisti fanesi Conti, Diotallevi e Pucci, oltre a Principi, Paci, Dada, Vianello, Mandrino, Ghionna, Santini, Sileoni, Baracchi, Pollacci, Liuzzi e i componenti del gruppo belga Societé Anonyme. La Mail Art è conosciuta come arte postale, ma costituisce anche uno straordinario mezzo di comunicazione. La Mail Art, infatti - evidenzia Andrea 0vcinnicoff artefice della rivista "Net Informer" foglio mensile di networking postale alternativo - non consiste soltanto in una cartolina fatta a mano e spedita ad un ricevente, ma è soprattutto ciò che permette al potenziale mittente di considerare il fatto di poter spedire una cartolina fatta a mano ad una persona in particolare a cui si invia il proprio lavoro in base ad informazioni attinte da una rete di comunicazione internazionale spontanea. Da: Corriere Adriatico del 16/2/1996***********************
Gruppo di donne contesta le allegorie
"Ma quei due carri sono maschilisti"
Nel loro mirino "I polli italici non covano più" e "Lei '96" che è realizzato dal noto Hermes Valentini
E' proprio vero, anche se l'affermazione farà discutere, sembra proprio che le donne siano dotate di minor senso dell'autoironia, rispetto agli uomini. Gli uomini riescono meglio, ad esempio, pur ridicolizzandosi, a interpretare ruoli femminili, ad irridersi, ad evidenziare i propri difetti e le proprie manie; le donne che riescono a fare altrettanto sono in numero minore e potrebbero essere classificate come un'eccezione. Solo recentemente qualche personaggio comico femminile è emerso. Prima i comici donna erano una rarità. Il preambolo introduce la presa di posizione, purtroppo anonima, di un gruppo di donne che si dice costituito da fanesi e da componenti di altre città, sul significato allegorico di alcuni carri che hanno sfilato domenica. "Siamo state al Carnevale di Fano - si afferma in uno scritto - ed abbiamo visto con sorpresa spuntare un carro dedicato ai "Polli italici". Si tratta di uno dei carri più monumentali, denominato di prima categoria, anche se il soggetto ci ha fatto interrogare sulla categoria cui appartengono i cervelli che l'hanno ideato, o meglio, partorito. Mistero risolto: essendo i maestri carristi tutti maschi, prima o poi una bella dose di maschilismo, condito da una nuance di razzismo, dovevamo sorbircela, previe dodicimila lire a testa (il prezzo del biglietto). Dunque: al Carnevale di Fano, poca ed indistinta satira politica, ma una gran voglia di "fare la festa" alle donne, raffigurate in un altro carro come angeli-demoni che custodiscono uomini fantoccio. Oltre agli incubi dell'uomo in decadenza, però, il "Se i polli politici non covano più" mostra come anche a Fano certi politici e religiosi non siano l'ultima ruota del carro, bensì il primo ingranaggio (o rotella) di ogni sforzo... creativo". E qui si esce dal seminato di chiara marca femminista, asserendo che il soggetto del carro sia stato imposto a Riccardo Deli e a Hermes Valentini, il primo responsabile del carro dei "polli", il secondo artefice di "lei" sulla donna angelo-diavolo, fata-strega, dal potere politico o da quello religioso. Sarebbe un'offesa ai maestri carristi e alla loro creatività credere a una simile ipotesi. Ma la moralistica e femminista presa di posizione dell'anonimo gruppo di donne, non si ferma qui. Asserisce che il carro di Deli esprime alcune falsità diseducative: la prima è che la "crescita zero" significhi zero bambini, la seconda indurrebbe a credere che l'aborto sia in aumento, la terza prefigura un esercito di extracomunitari, rappresentati come tristi mercenari. Lasciamo a Deli il compito di controbattere queste affermazioni. Dispiace solo che il gruppo di donne, anziché divertirsi al Carnevale, si sia indispettito elaborando simili congetture. Cosa avrebbero dovuto dire gli uomini che sono stati rappresentati come burattini nelle mani del simbolo della femminilità, rappresentato con il volto di Naomi Campbell, di cui tutto si può dire, ma non che ricorda la "mamma"? Da: Corriere Adriatico del 16/2/1996***********************
OGGI IN TV IL CARNEVALE DEI BIMBI
Intanto le «femministe» contestano un carro
FANO Nella lunghissima storia del Carnevale di Fano non era mai accaduto che si «contestassero» il soggetto o i pupi dei carri allegorici anche quando ironizzavano su potenti o fenomeni sociali. Questa volta è accaduto per il carro di Riccardo Deli «Se i polli italici non covano più» accusato in una nota di «voler fare la festa alle donne», di una doppia falsità diseducativa (crescita zero non significa bambini zero e non è vero che l'aborto sia in aumento), di razzismo e di altre nefandezze. Ma anche per il carro di Hermes Valentini «Lei '96» vi sono critiche per le donne raffigurate «come angeli-demoni che custodiscono uomini fantoccio». Cosa per cui nessun uomo ha protestato. Il concetto della contestazione viene ben riassunto in questa frase: «essendo i maestri carristi tutti maschi, prima o poi una bella dose di maschilismo (condito da una nuance di razzismo) dovevamo sorbircela, previe dodicimila a testa». Il bello è che, al termine di una rassegna dei luoghi comuni più insulsi, l'anonima o le anonime guerriere non hanno il coraggio neppure di firmarsi e preferiscono siglare la loro nota con un «alcune donne fanesi ed altre visitatrici di questo Carnevale». Alle anonime è sfuggito solo un luogo comune: la reprimenda per aver sfilato su un carro sia Miss Carnevale che la valletta di Frizzi, Valeria Pavetto, chiaramente donne-oggetto. Magari fossero solo quelli di cui sopra i problemi del Carnevale: sono ben altri, a cominciare da quelli economici che diventeranno pesanti se il maltempo dovesse avversare anche le sfilate del 18 e 25 febbraio. E c'è poi il buio fìtto sul suo futuro: dopo il gran chiasso a livello di Comune non si sono viste azioni conseguenti, l'assessore preposto ha snobbato le prime due sfilate, la carnevalesca parla di iniziative future mentre l'amministrazione annuncia che la gestione sarà sua, ci si illude con fantomatiche Lotterie, si programmano, addirittura al plurale, Carnevali d'Europa non si sa bene a cosa improntati (alla festa della birra?) mentre sono assenti ricerche di mercato, di sponsor, di nuove maestranze.Questa mattina dalle ore 7, nel corso della trasmissione «La banda dello Zecchini sabato e... » Rai Uno manderà in onda filmati sulle sfilate del Carnevale ed in particolare della festa con i bambini al Pincio. Intanto c'è chi vuole andare al carnevale di Viareggio con tappa a Lucca. La gita è organizzata dal Gruppo Amico e la partenza è fissata per le 7 al piazzale di via della Giustizia.
[c. m.]
Da: Il Resto del Carlino del 17/2/1996
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Fano, folla record
Folla record al carnevale dell'Adriatico di Fano tanto che in diversi botteghini sono terminati i biglietti dingresso. Si parla di circa ventimila persone. «Tanta gente così hanno commentato non si vedeva dai tempi doro». Allospedale solo una signora colpita ad un occhio da una caramellaDa: Il Resto del Carlino del 19/2/1996
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SECONDO LA CARNEVALESCA ERANO PRESENTI CIRCA 25.000 PERSONE
Carnevale, record anche d'incassi
Nelle casse 180 milioni. Auto e pullman da mezza Italia. Cronista Rai: «Spettacolo bellissimo»
Servizio di Silvano ClappisFANO Alla terza sfilata la Carnevalesca ha fatto centro. Domenica il Carnevale di Fano ha battuto il record degli incassi (grazie a un leggero ritocco dei prezzi rispetto ai precedenti anni): ben 150 milioni di lire hanno fatto la gioia del cassiere e dell'Ente che vede così diminuire la sua esposizione finanziaria che si trascina da tempo. Un incasso record dovuto alla marea di persone che ha assiepato fin dalle ore della tarda mattinata il percorso di viale Gramsci. Alla fine gli organizzatori parlavano di quasi 25mila persone, vicino al record storico delle 30mila presenze registrato ormai qualche anno fa.
La magnifica giornata di sole, che ha smentito la tradizionale «cabala» che vuole la pioggia quando a Fano c'è il carnevale, ha invece favorito un'affluenza di spettatori provenienti, è il caso di dirlo questa volta, da tutta Italia. Si sono viste auto e pullman da Napoli, Lecce, Bari, Como, Lecco, Milano, Ferrara, Ravenna, dall'Umbria e dal Lazio scaricare gente di tutte le età per quella che è stata alla fine una grandissima festa, ricca di divertimento per i grandi e per i più piccini. I carri, maestosi e bellissimi, le mascherate e il «getto» sono stati gli ingredienti principali di questo pomeriggio di festa, che hanno riscosso l'ammirazione e il consenso della stragrande maggioranza degli spettatori. Puccio Corona, conduttore televisivo della Rai, è rimasto a dir poco entusiasta dallo spettacolo, visto dal carro «Lei '96»: «Non avrei mai immaginato ha detto sorridendo cosa è in grado di fare la gente per riuscire ad accaparrarsi almeno un cioccolatino. Davvero sconvolgente, mi sono divertito tantissimo. Ho chiesto all'Ente carnevalesca di darmi alla fine delle manifestazioni un pupo perché sono vere e proprie opere d'arte, realizzate alla perfezione». La presenza di qualche nome famoso, come Puccio Corona, la bellissima modella fanese Valeria Pavetto, una pubblicità questa volta più mirata, con i filmati del carnevale fanese mandati in onda da RaiUno il sabato mattina, hanno contribuito al successo di questa terza sfilata.
Esauriti i palchi, esaurito il «getto»: se ne sono già andati 70 quintali di dolciumi, tanto che la Carnevalesca per la quarta sfilata di domenica prossima ha chiesto alla Perugina un «reintegro» di altri 12 quintali. «Finora siamo soddisfatti ha detto il presidente Astorre Giacomini perché abbiamo dimostrato che il carnevale di Fano può reggere anche le quattro sfilate e che la nostra macchina organizzativa funziona, anche se c'è sempre qualcosa da migliorare». La luminaria del terzo giro ha gratificato chi ancora non se n'era andato e «messo in luce» che accanto ai già collaudati grandi carri, ci sono idee e giovani carristi che vengono avanti. Il futuro del carnevale di Fano è assicurato.
Da: Il Resto del Carlino del 20/2/1996
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DOPO IL TRAGICO INCIDENTE DI S. ANGELO TORNA IL TEMA DELLA PREVENZIONE
Giacomini : « Un carnevale sicuro»
I nostri carri dice sono scortati e dal '97 nuove iniziative. Per domani previsto record di folla
FANO Il drammatico incidente avvenuto durante il carnevale di Sant'Angelo in Lizzola (vi ha perso la vita la vita un 13enne di Pesaro), ripropone il problema della sicurezza nelle sfilate dei carri mascherati. Come garantire l'incolumità di chi, durante il getto, si stringe intorno ai carri per afferrare baci e stecche di cioccolato? «Il pericolo risponde il presidente della Carnevalesca Astorre Giacomini è sempre in agguato. Noi cerchiamo di stare molto attenti. Ogni carro è circondato da 4-5 persone del nostro servizio d'ordine che tengono a distanza la folla. Io stesso percorro il tragitto della sfilata avanti e indietro sempre in allerta».E a Fano in verità un incidente così grave non si è mai verifìcato. «Ci possono sfuggire la farina, gli spray, qualche getto tirato male, non altro. Qualcuno ha parlato della necessità di mettere delle transenne lungo i corsi mascherati. Questo significherebbe la morte del Carnevale. Una manifestazione di questo tipo non si può transennare». Dopo Sant'Angelo in Lizzola, qualche preoccupazione però affiora anche all'interno della Carnevalesca: «Per il prossimo anno abbiamo deciso di abbassare ulteriormente i carri. Attualmente distano da terra 30 cm, pensiamo di portarli a 10. Vorremmo anche mettere delle protezioni per evitare che qualcuno possa finirci sotto». Nel garantire la sicurezza un ruolo determinante hanno anche le forze dell'ordine. Polizia e Carabinieri, che circolano continuamente all'interno del circuito. Per domani gli organizzatori si attendono unaffluenza pari a quella di domenica scorsa, tempo permettendo. «Per il prossimo anno commenta ancora Giacobini vorremmo accordarci con Pesaro per evitare inutili concorrenze. I pesaresi dovrebbero sentire come loro il Carnevale dell'Adriatico». Ieri sera sono arrivate anche le rappresentanze straniere di Germania, Francia, Spagna e Inghilterra. In totale un centinaio di persone che prenderanno parte alle sfilate. Con loro la Carnevalesca dovrà prendere accordi per l'organizzazione della manifestazione estiva.
[Anna Marchetti]
Da: Il Resto del Carlino del 24/2/1996
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Carnevale: oggi il gran finale
FANO Quella di oggi è la quarta ed ultima sfilata del Carnevale di Fano; l'ultima occasione per ammirare gli splendidi carri allegorici e le mascherate, applaudire la «Musica Arabita» e la «Banda del Vulon», raccogliere i dolciumi lanciati dai carri e dalle tribune. La Carnevalesca, visto che questa volta non c'è concorrenza, spera in un pienone che le consentirebbe anche soddisfazioni economiche e che, come sempre, dipenderà soprattutto dal tempo. Sono annunciate le presenze dell'ambasciatore di San Marino in Italia e dell'ammiraglio comandante il medio e alto Adriatico oltre che quelle, particolarmente gradite, di due gruppi provenienti dalle città gemellate di Rastatt e S.Ouen l'Oumone. Ci sono tutti gli ingredienti per ripetere il grande pienone di domenica scorsa con oltre ventimila presenze.Da: Il Resto del Carlino del 25/2/1996
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Stavolta dolci sani
Circa 10.000 spettatori a Fano all'ultima sfilata del Carnevale di Fano in una fredda ma bella giornata di sole. Fra carri allegorici, mascherate e bande, hanno sfilato in divisa o in costume anche rappresentanze dei carnevali delle città gemellate di Rastatt e Saint Ouen l'Aumone. Momento molto coinvolgente è stato al solito quello del getto. Alcune ispezioni dei carabinieri sulle tribune hanno garantito che non si lanciassero, come pare sia capitato due domeniche fa, dolciumi scaduti.Da: Il Resto del Carlino del 26/2/1996
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IL PRESIDENTE ASTORRE GIACOMINI TRACCIA UN PRIMO BILANCIO DELLA MANIFESTAZIONE
«E stato un Carnevale di gran vitalità»
Hanno partecipato oltre 50mila persone alle sfilate. «Ci sono altre idee in cantiere e potenzieremo il getto»
Richiesti maggiori controlli perché dalle tribune sono stati lanciati dolci scaduti: intervenuti i carabinieri
Servizio di Carlo MoscelliFANO Nonostante il torrone che l'ha colpito al capo durante la sfilata del getto di domenica, il presidente della Carnevalesca Astorre Giacomini è contento: «Il Carnevale di Fano 1996 si chiude positivamente, con un pareggio sul piano economico e con una | vittoria su quello morale: è | stato confermato che si potevano fare quattro sfilate riempendo il percorso; lo spettacolo è stato pari alle attese, tanto che in molti, ci risulta, sono venuti domenica per la terza volta; gli sponsors sono stati invogliati a seguire in futuro il Carnevale con ancor maggiore impegno; infine chi sosteneva che il nostro carnevale fosse diventato un funerale ha avuto la dimostrazione della sua vitalità e del divertimento che sempre assicura a tante persone, complessivamente oltre 50mila».
Un quadro tutto rosa?
«Di carenze ce ne sono ancora tante, molte sono legate alle possibilità economiche, ma c'è l'impegno di migliorare, anche di sviluppare idee nuove. Penso a rapporti-diversi con i carnevali delle città vicine, ad iniziare da Pesaro; penso, ad esempio, ad una «commissione» non formata dai soliti «esperti» ma da chi ritiene davvero di poter aiutare creativamente il carnevale. Condivido quanto ha scritto recentemente il Carlino su un getto che va ulteriormente incrementato e su un grosso premio che possa invogliare tantissime mascherate a partecipare. Le mascherate creano situazioni di coinvolgimento di un pubblico generalmente spettatore passivo; il getto è la caratteristica del nostro carnevale, che ogni anno cerchiamo di aumentare anche se poi mi sono accorto domenica che, in qualche carro, quasi al termine del giro, c'erano ancora casse mezze piene».
A proposito, cosa è accaduto domenica per le ispezioni dei carabinieri ai dolciumi?
«Dietro segnalazioni di qualcuno che aveva raccolto dolciumi la cui confezione diceva che erano scaduti, sono stati fatti dei controlli sulle tribune e sui carri allegorici: su uno di questi sono stati trovati alcuni contenitori di cioccolate scadute nel giugno 1995, subito eliminati. Non facevano comunque parte del getto fornito dalla Carnevalesca».
Cosa accadrà ora per il Carnevale?
«Fra pochi giorni già si comincerà a lavorare per il 1997: abbiamo molta carne al fuoco. Vedremo poi quali sviluppi prenderà l'Ente che il Comune vuole istituire per le manifestazioni e- cosa esattamente sarà programmato per l'annunciato Carnevale d'Europa estivo che, credo sia generale pensiero, non dovrebbe rinunciare ai carri allegorici».
Da: Il Resto del Carlino del 27/2/1996
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2000
Ultima modifica: 12.12.2005
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