Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Carnevale di Fano - Edizione 1994

Carnevale di Fano - Edizione 1996

Carnevale di Fano - Edizione 1995


FANO / PRESENTATE LE SFILATE DEL 12, 19 E 26 FEBBRAIO
Ecco il Carnevale
Tra gli ospiti delle sfilate l'attore (Sip) Massimo Lopez
In programma, da tradizione, veglioni e feste per i bambini
FANO — Presentato ufficialmente il Carnevale dell'Adriatico 1995. Alle tre sfilate del 12, 19 e 26 febbraio (ore 14,30, biglietto d'ingresso 10.000) parteciperanno 4 carri allegorici di 1° categoria, di cui due fanno da ambasciatori al «Carnevale d'Europa» che dovrebbe tenersi il prossimo 24 giugno. Preceduti dal «Vulon», la maschera del carnevale fanese, dalla banda che ne porta il nome e dal Pupo, «El purasar», sfileranno: «Carnevale d'Europa» di Pietro, Alfredo e Giorgio Pacassoni, «Scacciapensieri 44» di Hermes Valentini ed Enrico Lombardi, «Questa figlia è tutta sua madre» (ovvero la 2° Repubblica) e «Ma l'Europa dei Carnevali viaggia su binario unico», entrambi di Riccardo Deli, autore anche della mascherata «Il calcio... nel pallone». Vi sarà anche un carro di 2° categoria, «Il Cupido di Stranamore», realizzato da tre giovani carristi, Mariotti, Massaretto e Simoncini, che sono anche gli autori de «El Vulon» e «El purasar». Oltre quella di Deli, tre mascherate: «Le quattro stagioni» di Pier Luigi Piccinetti e M. Letizia Olivieri, con 150 studenti dell'Istituto Magistrale «Carducci»; «Paure fantasmagoriche nel 2000» dei giovani Maurenzi e Marsili e «Cuori ... in maschera» del laboratorio Geniale della 2° Circoscrizione, che sarà abbinata al carro di Stranamore; sfumata la possibilità di avere come ospite del carnevale Alberto Castagna per l'eccessivo cachet richiesto, annunciata la presenza, sicuramente non un ripiego, di Massimo Lopez. Lungo viale Gramsci vi saranno complessi musicali per consentire agli spettatori di ballare in attesa del passaggio dei carri. Gli altri appuntamenti: sabato 18 febbraio «Veglion d'la gluppa», serata danzante con l'orchestra «Simpatia» (ore 21, hotel Regina, 25.000 lire); giovedì 23 febbraio «Bambini è Carnevale!», Pupo, maschere, divertimento e animazione (ore 15, zona Pincio); venerdì 24 febbraio «Divertiamoci insieme», veglionissimo dei bambini (ore 15, Sala «Il Chiostro», 10.000 lire); sabato 25 febbraio «Veglia di Carnevale», musica anni 60,70,80 con il dj Francesco e l'orchestra «Musical Box», ricchi premi alle maschere più belle (ore 22, hotel Regina, 25.000 soci Carnevalesca e 35.000 non soci); domenica 26 febbraio «Il ritmo della notte», festa in maschera per giovani con musica da discoteca, dj Francesco, Felix, Gabro (ore 22, hotel Regina, 35.000). Gran chiusura martedì 28 febbraio dalle ore 15 in piazza Venti Settembre con il «Gran ballo popolare in maschera» e la cremazione del Pupo. Oggi, dalle 9 alle 9,30, il Carnevale dell'Adriatico sarà su Uno Mattina (Rai Uno): la «Banda del Vulon» eseguirà per la prima volta l'Inno del Carnevale, composto da Silvio Giri e Giorgio Caselli.

[c. m.]

Da: Il Resto del Carlino del 2/2/1995

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Ritorna la satira politica nei carri allegorici che sfileranno fra dieci giorni
Carnevale da Seconda Repubblica
Quest'anno c'è anche l'inno eseguito ufficialmente a "Uno Mattina"
Pupo e Vulòn si sdoppiano
Un Carnevale ricco, attraente, particolarmente dotato di iniziative spettacolari tese a rivitalizzare la tradizione e allo stesso tempo soddisfare le esigenze dei tempi è stato presentato alla stampa dal presidente e dal direttivo della Carnevalesca, alla presenza del sindaco Giuliani, dell'assessore al turismo Maggioli e del presidente dell'Apt Bruno Rapa. La conferenza si è svolta alla vigilia della partenza per Roma di una "effervescente" rappresentanza della manifestazione che, proprio questa mattina, sarà ospite dalle 9 alle 9.30 della trasmissione televisiva "Uno Mattina" condotta da Livia Azzariti. Si esibiranno davanti alle telecamere la mascherata delle Farfalle e dei Girasoli e la Banda del Vulòn, che per l'occasione eseguirà per la prima volta l'inno al Carnevale di Fano, composta dal maestro Giorgio Caselli e da Silvio Giri; verrà presentata anche in anteprima la mascherata "Le quattro stagioni" realizzata dagli studenti dell'istituto magistrale "Carducci" sotto l'esperta guida degli insegnanti Maria Grazia Olivieri e Pierluigi Piccinetti, mentre il Vulòn, impersonato da Massimo Mei, introdurrà il discorso promozionale sulle caratteristiche e attrattive del Carnevale di Fano, con i suoi dolci tipici (castagnole, cresciole) e la peculiarità del getto, di cui verrà data ampia dimostrazione ai presenti.

Il presidente Astorre Giacomini ha promesso grandi cose e le premesse ci sono tutte: "Se le condizioni del tempo saranno benevole, il pubblico che parteciperà alle nostre manifestazioni - ha detto - avrà la certezza di assistere ad uno degli spettacoli carnevaleschi più qualificati d'Italia". Come dargli torto se i rappresentanti più esperti, ma anche giovani, dell'apprezzata scuola carristi fanesi, quest'anno ha realizzato ben 4 grandi carri allegorici, uno di dimensioni più ridotte, 2 maschere e 4 mascherate! Il trio Pietro, Alfredo e Giorgio Pacassoni ha posto la sua firma, ma anche la sua inventiva e la sua ben nota abilità, sul carro "Carnevale d'Europa" che vuole riaffermare la vocazione turistica del Carnevale di Fano, proprio quest'anno impegnato, con l'Apt e il Comune, ad ospitare numerose rappresentanze di gruppi e società tedesche nell'ambito di un raduno spettacolo che si annuncia memorabile. Il corso mascherato '95 annovera anche il ritorno di Hermes Valentini che, con Enrico Lombardi, ha realizzato "Scacciapensieri 44", alludendo al numero delle edizioni del Carnevale a cui il noto carrista ha preso parte.

Seguono poi le opere di Riccardo Deli: una dal titolo emblematico di "Questa figlia è tutta la madre" con una esplicita allusione ai mali della recentissima seconda Repubblica; l'altra denominata "... Ma l'Europa dei Carnevali viaggia su binario unico" con l'intenzione di esprimere la vivacità del treno dell'Allegria. Un misto di generazione di nuovi e vecchi carristi, Mariotti, Massaretto e Simoncini, ha realizzato il carro di seconda categoria "Il Cupido di Stranamore" delizioso omaggio a una trasmissione televisiva di successo. Gli stessi sono gli artefici sia del Vulòn, che ormai va assumendo una tipologia istituzionalizzata, sia del "Purasar" il Pupo di quest'anno che ha coinvolto la marineria fanese. Passando alle mascherate, oltre le Quattro stagioni delle magistrali, la sfilata include Il calcio nel pallone di Riccardo Deli, Paure fantasmagoriche nel 2000 di Maurenzi e Marsili e Cuori in maschera del laboratorio geniale e seconda circoscrizione. La banda del Vulòn concluderà il corso mascherato che quest'anno sarà animato da diversi complessi localizzati in modo sparso nel percorso.

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In calendario appuntamenti golosi
I tre grandi corsi mascherati del Carnevale di Fano si svolgeranno il 12, 19 e 26 febbraio, ma tra queste date la manifestazione articola un programma ricco di iniziative: sabato 18 si svolgerà il tradizionale "Veglion d'la gluppa" nell'hotel Regina di Carignano terme con l'orchestra "Simpatia": un appuntamento particolarmente atteso da tutti coloro che intendono sfoggiare le loro "composizioni gastronomiche " fatte di specialità gustose e genuine, a ricordo dei veglioni di un tempo, quando pescatori e contadini facevano a gara con bombolini e porchetta, arrosto e brodetto, a mostrare la gluppa più appetitosa.

Giovedì 23, Giovedì Grasso, avverrà la presentazione del Pupo ai bambini nella zona del Pincio; dalle 15 in poi è stato annunciato tutto un programma con sfilata di gruppi mascherati, divertimenti, intrattenimenti ed animazione di particolare interesse per i più piccini. Questi ultimi inoltre potranno divertirsi ulteriormente partecipando ad un veglionissimo esclusivamente ad essi riservato nel pomeriggio di venerdì 24 nella sala "Il Chiostro" dell'ex monastero delle Benedettine

Si annunciano giochi e tanta musica. Sabato 25 seguirà la veglia di Carnevale all'hotel Regina, una festa da ballo, caratterizzata dalla musica degli anni '60, '70 e '80 scelta dai dj Francesco, Felix, Gabro Gentili sempre di Radio Fano, che si preannuncia come l'appuntamento più ghiotto. Infine martedì 28 tutti a ballare in piazza come si faceva una volta attorno al Pupo che se ne va in cenere.

Da: Corriere Adriatico del 2/2/1995

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FANO / ESEGUITA IN TV
Il Carnevale ha un inno,
si chiama la Vulonata
FANO —E' un gradevole samba-marciabile dal titolo «La Vulonata» l'inno del Carnevale di Fano. Composto dai maestri Giorgio Caselli e Silvio Giri è stato eseguito per la prima volta, dalla «Banda del Vulon», nella trasmissione «Uno Mattina», nella quale si è ben promozionato il Carnevale dell'Adriatico, ed accompagnerà tutte le manifestazioni carnascialesche. Viva soddisfazione nell'ambito dell'Organizzazione Vallato che con i propri maestri e bandisti offre con la «Banda del Vulon» (versione carnevalesca del Complesso Bandistico «Città di Fano») un notevole supporto alle iniziative folkloristiche e d'accoglienza fanesi. Anche la divisa della Banda, con il cilindro recante lo stemma di Fano ed i mantelli rossi, è consona alle attese. Per il Carnevale di Fano, che si è dato anche, dopo anni di sollecitazioni, la sua «maschera» fissa, «El Vulon», senza nulla togliere all'omonima Banda molto valida anche professionalmente, manca ora di recuperare una «Musica Arabica» all'altezza del suo glorioso passato.

Da: Il Resto del Carlino del 5/2/1995

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CARNEVALE
Gli ultimi ritocchi
FANO — Se il tempo non farà capricci, Fano domani rischia di ingolfarsi: non c'è infatti solo il Carnevale, con le chiusure e deviazioni del traffico dalle ore 9 del mattino, ma anche la Mostra mercato dell'antiquariato (inizia oggi) per tradizione molto affollata. Gran lavoro in vista per le forze dell'ordine e per i vigili urbani. Al lavoro anche i carristi per gli ultimi ritocchi a carri allegorici e mascherate. Il Corso di domani sarà aperto dai due «pupi», «El vulòn» di Ruben Mariotti e Igino Simoncini e «El Purasar» (Mariotti - Simoncini - Valentino Massaretto). Seguiranno cinque carri (i primi 4 di 1° categoria): «Carnevale d'Europa» di Alfredo, Giorgio e Pietro Pacassoni; «Scacciapensieri 44» di Hermes Valentini; «Questa figlia è tutta la madre» e «... Ma l'Europa dei Carnevali viaggia su binario unico» entrambi di Riccardo Deli; «Il Cupido di Stranamore» di Ruben Mariotti, Valentino Massaretto, Igino e Sergio Simoncini. Vi saranno poi la «Banda del Vulon» e quattro mascherate: «Le quattro stagioni» dell'Istituto magistrale «Carducci», curata da Maria Letizia Olivieri e Pierluigi Piccinetti; «Il calcio nel pallone» di Riccardo Deli; «Paure fantasmagoriche» di Maurenzi e Marsili e «Cuori... in maschera» del laboratorio geniale e 2° Circoscrizione. Lungo il percorso allegre orchestre e stand. Inizio alle 14,30 con la prima sfilata, quella durante la quale si ha modo di ammirare meglio la bellezza dei carri ed il brio delle mascherate; poi il «giro del getto», con il lancio di quintali di dolciumi ed infine il giro della «luminaria»: c'è già chi ipotizza di sostituire un giorno le luci nei carri (a rischio) con luci sui carri, illuminali da fari colorati piazzati lungo il percorso.

Da: Il Resto del Carlino del 11/2/1995

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FANO / L'«AVANTI COI CARRI» OGGI ALLE 14,30. BIGLIETTO: LIRE 10.000
Non tradiamo il Carnevale
I portoghesi, «maschere» proibite. Quattro allegorie. Quest'anno niente pause
FANO — Da più di vent'anni scriviamo questo pezzo per la prima sfilata del Carnevale di Fano con l'invocazione, comune anche alla Carnevalesca, alla benignità di Giove Pluvio. Questa volta diamo per scontato che non ve ne sia bisogno, puntando l'attenzione su un fatto forse nuovo per la manifestazione fanese: con cinque carri allegorici, due pupi, quattro mascherate e una banda, complessi musicali lungo il percorso, non vi dovrebbero più essere, nel corso delle tre sfilate, le tradizionali e spesso noiose pause.

Il via alle 14.30 con il tradizionale «Avanti con i carri!»; ingresso L. 10.000, sconto del 20 per cento per chi presenterà i 4 coupons pubblicati in settimana dal Carlino (anche nelle prossime due settimane). L'appello del presidente della Carnevalesca, Astorre Giacomini, rivolto soprattutto ai fanesi, è di non tradire il Carnevale, danneggiando economicamente chi lo sostiene: tutte le maschere sono ammesse meno quelle da... «portoghese». Il nostro appello è di divertirsi in modo "sano": qualche lancio di dolci in più, qualche lancio di farina in meno.

I «protagonisti»: i 4 grandi carri allegorici «Carnevale d'Europa» di Alfredo Giorgio e Pietro Pacassoni, «Scacciapensieri 44» di Hermes Valentini, «Questa figlia è tutta la madre» e «Ma l'Europa dei Carnevali viaggia su binario unico» di Riccardo Deli; il carro «Il Cupido di Stranamore» di Mariotti - Massaretto - Simoncini; i due «pupi», la maschera del Carnevale di Fano «El Vulon» di Mariotti - Simoncini che, assieme a Massaretto, hanno realizzato anche «El purasar»; le quattro grandi mascherate: «La sinfonia delle stagioni» dell'Istituto magistrale «Carducci», ideata da M. Letizia Olivieri e Pierluigi Piccinetti; «Paure fantasmagoriche» di Maurenzi - Marsili; «Il calcio nel pallone» di Riccardo Deli; «Cuori in maschera» del Laboratorio Geniali - seconda circoscrizione. Ed infine la «Banda del Vulon», emanazione carnevalesca del complesso bandistico «Città di Fano» e che aprirà con «La Vulonata», samba-marcia di Giorgio Caselli - Silvio Giri ed inno ufficiale del Carnevale dell'Adriatico, anche quest'anno sponsorizzato dalla Carifano. Per il getto, pronti a raccogliere oggi 15 quintali di dolciumi.

(c. m.)

Da: Il Resto del Carlino del 12/2/1995

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Fano, diecimila al Carnevale
FANO — Cielo coperto dal mattino, pioggia in zone vicine: solo in 10.000 o poco più al Carnevale, sempre più tempo - dipendente. Non delude comunque il corso mascherato, aperto dal sindaco e dal presidente della Carnevalesca in cilindro. Fra i carri allegorici spicca, anche per coreografia, lo «Scacciapensieri» di Hermes Valentini ( ... ); fra le mascherate «La sinfonia delle stagioni» delle magistrali «Carducci». Presenti anche rappresentanti del Carnevale di Rastatt ed un gruppo di francesi della gemellata S. Ouen l'Aumone. Divertimento per tutti con il lancio di dolciumi; per fortuna in decremento il getto di farina ma ancora troppe bombolette di schiuma, nonostante il divieto. Carnevalesca comunque soddisfatta anche se «scottata» alla vigilia dal furto di un'ottantina di tessere soci - giovani e da problemi di permessi vari risolti solo sabato.

Da: Il Resto del Carlino del 13/2/1995

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Oltre diecimila spettatori per la prima sfilata scandita da una grande allegria
Fantasmagorie di carnevale
Debutto di successo per i carri nonostante il tempo imbronciato
Il tempo ha fatto il broncio, ma non ha spento l'allegria del Carnevale di Fano che ieri ha avuto modo di esplodere, coinvolgendo migliaia di persone nel percorso mascherato di viale Gramsci. Il debutto è avvenuto alla grande, tanto che già nell'intervallo del primo giro di presentazione, il viale appariva gremito di folla. Molte sono state le persone che sono venute da altre regioni ed è stata una vera sorpresa anche per i responsabili dell'organizzazione, per pure hanno propagandato il Carnevale a livello nazionale, constatare che un gruppo di spettatori proveniva addirittura da Reggio Calabria. Tutto è filato liscio e nel pubblico è rimasto impresso soprattutto un bello spettacolo, costituito da stupende scenografie in movimento, vivacità, colori, musica, partecipazione. I maestri del Carnevale di Fano i loro applausi se li sono meritati, dando prova ancora una volta di manipolare cartapesta e vetroresina con superba maestria. Facciamo un po' di nomi: il Carnevale di quest'anno ha registrato il ritorno di Hermes Valentini, assente dalla elaborazione dei grandi carri da qualche anno.

Il titolo della sua nuova opera è "Scacciapensieri 44", un omaggio alla festa fanese quale toccasana contro le preoccupazioni e le contrarietà di ogni giorno: "Che almeno per qualche giorno - si è augurato scanzonatamente Valentini - l'allegria e la vivacità del Carnevale prevalgano sul serioso quotidiano". E la magia creata dalla atmosfera della festa fanese non ha tardato a rinnovarsi, specie in concomitanza con il giro del getto, quando grandi e piccoli, uomini e donne, fanesi e forestieri, si sono protesi per raccogliere quintali di dolciumi.

Stupendo anche il carro della famiglia Pacassoni, Pietro, Alfredo e Giorgio, che realizzando una vera e propria allegoria della bandiera europea, hanno delineato una nuova via di promozione per il nostro Carnevale; anche se in parte questa ha cominciato ad essere percorsa grazie al gemellaggio con Rastatt, la cui delegazione ieri ha aperto la sfilata, insieme al sindaco Giuliani e il presidente della Carnevalesca Astorre Giacomini.

Riccardo Deli ha riproposto la caricatura satirica nel suo carro "Questa figlia è tutta la madre" scoperta allegoria della seconda repubblica che sembra soffrire di tutti i mali (rappresentati come grossi orsi) che fino a poco tempo fa affliggevano la prima. Deli ha presentato anche il suo treno per l'Europa oltre alla mascherata "Il calcio nel pallone" che ha motivato i tifosi a sdrammatizzare la loro passione.

Gran daffare anche per l'inedito trio Ruben Mariotti, Igino Simoncini e Valentino Massaretto, artefice del Pupo (El purassar) del carro di seconda categoria "Il cupido di Stranamore" con un enorme Castagna che veleggia sui cuori trafitti.

Grande rilievo quest'anno è stato dato alle mascherate che hanno concorso a dare un formidabile colpo d'occhio al percorso carnevalesco. Hanno sfilato la sinfonia delle stagioni dell'istituto magistrale, Paure fantasmagoriche di Maurenzi e Marsili, Cuori in maschera del laboratorio geniale e la corte dei Malatesta proveniente da Rimini. La genialità ha di nuovo trionfato al Carnevale di Fano.

Da: Corriere Adriatico del 13/2/1995

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FANO / OGGI IL BIS
Carnevale II
l'incertezza
FANO — Carnevale II, l'incertezza. Le previsioni del tempo danno «nuvolosità irregolare a tratti intensa con precipitazioni»; condizioni simili a quelle di domenica scorsa quando il cielo coperto su Fano e la pioggia in città vicine, costarono almeno5 000 spettatori. La Carnevalesca naturalmente spera che il suo principale datore di lavoro, il tempo, eviti straordinari e che il suo prodotto, il Carnevale dell'Adriatico, possa esser venduto come merita. Nella sfilata di oggi saranno riproposti i carri allegorici «Scacciapensieri 44» di Hermes Valentini, «Il Carnevale d'Europa» di Alfredo, Giorgio e Pietro Pacassoni, «Questa figlia è tutta la madre» e «Ma l'Europa dei Carnevali viaggia su binario unico», entrambi di Riccardo Deli, «Il Cupido di Stranamore» di Ruben Mariotti, Valentino Massaretto, Igino e Sergio Simoncini; saranno preceduti dai due «pupi», «El purasar» e «El Vulon», la maschera del Carnevale di Fano, dalla «Banda del Vulon» e dalle mascherate «La sinfonia delle stagioni», «Paure fantasmagoriche», «Il calcio...nel pallone» e «Cuori in maschera». Il 2° Corso Mascherato è tradizionalmente quello più affollato e preferito dai fanesi; dovrebbe esser così anche oggi come farebbe intuire la buona vendita dei posti in tribuna, già esauriti, il che promette anche un incremento del «getto», che resta la caratteristica unica e più trascinante del Carnevale fanese. Per i giovani non mancheranno anche nei momenti di pausa fra le tre sfilate, occasioni di svago: per loro c'è anche una caccia al tesoro e, lungo viale Gramsci ed al Pincio, giovani complessi godibili da ascoltare.

Da: Il Resto del Carlino del 19/2/1995

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CARNEVALE DI FANO
Sfilata dei record
FANO — Quando lo sponsor è il sole il Carnevale di Fano è senza problemi e non teme concorrenti: 15.000 e più ieri su viale Gramsci in un pomeriggio d'allegria dove la «trasgressione» è spuntata solo per conquistarsi i dolciumi lanciati dai carri e dai palchi. E' stato il Carnevale dei record: da almeno dieci anni non si vedeva tanta gente; ed hanno risposto anche i fanesi. Altro record assoluto: per la prima volta da quando è stato costruito, si è riempito il parcheggio di viale Kennedy dove più di due auto non si erano mai viste. E' esploso dunque finalmente il Carnevale. Le potenzialità ci sono, manca solo una più decisa messa in moto, con il serbatoio pieno naturalmente: raddoppiare, triplicare il getto, che è caratteristica unica e avvincente: rimettere i carristi in gara fra loro, per avere carri sempre più belli; prevedere notevoli incentivi per le mascherate, in modo che ogni pausa delle sfilate sia eliminata. Un «prodotto» simile, approntato da una fondazione, non avrebbe difficoltà ad esser venduto. E, per la scenografia, un pensiero a quello che da anni propone un carrista esperto come Pietro Pacassoni: ampliare viale Gramsci eliminando i violetti laterali (che servono solo come parcheggio) e trasformarlo così in un ampio viale, diviso a metà da una lunga aiuola, che farebbe da circuito per corsi mascherati senza pause. Ma questo è futuro, forse remoto; il passato prossimo è quello di ieri, un grande successo insperato dopo la pioggia ed il vento della notte.

Carri, pupi, mascherate, hanno sfilato in una giornata di primavera che ha contribuito ad aumentare lo spettacolo e l'allegria. Tutto è stato apprezzato da spettatori venuti da ogni parte d'Italia, in auto, in treno, in camper (ce n'erano tantissimi). Sorpresa anche la Carnevalesca, che non aveva fatto la «festa dello scongiuro» ma si era un po’ rinfrancata quando, altro record, era riuscita a vendere ancor prima di ieri, tutti i posti sui palchi. Per giovedì, arrivo del Pupo e festa dei bambini al Pincio con tanti giochi ed animazioni, si attende un altro pieno, questa volta tutto fanese. Domenica 26 febbraio ultimo Corso Mascheralo per il quale quello di ieri sarà ottima pubblicità. Se proprio si vuoi chiudere in bellezza, si faccia un altro piccolo sforzo per il getto: costa tanto, è vero, ma se ritornano più di 15.000 persone quantità come quelle di ieri non saranno sufficienti.

[c. m.]

Da: Il Resto del Carlino del 20/2/1995

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FANO
Carnevale: settimana intensa con le feste
FANO — Per la sfilata di domenica si parla di un incasso doppio rispetto a quello di due domeniche fa. Il Carnevale di Fano ha fatto boom quando anche qualcuno della Carnevalesca era pessimista nonostante la giornata primaverile per la troppa concorrenza vicina e lontana. Ma al di là di tante ipotesi e tanti sogni (nuovi capannoni ecc.) è stato ancora una volta dimostrato che l'attrazione principale del Carnevale fanese resta il getto di dolciumi: si potranno anche lanciare dai carri panettoni, collants, pacchi di pasta, palloni, ma sono i dolciumi quelli che sempre più scatenano la folla. Di questo occorrerà tenere molto conto, o spendendo di più o con nuove sponsorizzazioni.

In attesa della 3" ed ultima sfilata di domenica 26, settimana di Carnevale soprattutto per i bambini: giovedì 23 dalle ore 15 al Pincio e venerdì 24 sempre dalle 15 nella sala «Il Chiostro», ex-Benedettine, per il loro veglionissimo in maschera. Per i grandi la «Veglia di Carnevale» sabato 25 all'hotel Regina di Carignano dalle ore 22. Il Carnevale, insomma entra nel vivo.

Da: Il Resto del Carlino del 21/2/1995

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I giorni delle mascherine
FANO — Il Carnevale dell'Adriatico oggi e domani è tutto dedicato ai bambini, che sono anche quelli che più intensamente vivono l'avvenimento attraverso la maschera, spesso dei personaggi televisivi che sono loro più cari. Il centro d'attrazione per oggi, giovedì grasso, non sarà più come negli anni scorsi piazza Venti Settembre ma il Pincio dove, dalle 15 vi sarà libero accesso per sfilate di mascherate, divertimenti, intrattenimenti ed animazioni ed il tradizionale arrivo del Pupo, «El purasar».

Domani il veglionissimo dei bambini «Divertiamoci insieme» nella Sala «Il Chiostro» (ex Monastero delle Benedettine) dalle ore 15; ingresso L. 10.000. Al mattino, ore 11.35, il Carnevale di Fano sarà di nuovo ospite di Rai Uno nella trasmissione «Tutti a tavola» per una sfida gastronomica fra i pescatori del Tirreno e quelli di Fano che presenteranno il loro saporito brodetto con il contorno di personaggi carnevaleschi. Sabato 25, alla vigilia dell'ultimo grande Corso Mascherato che tutti sperano abbia il successo di pubblico di quello dì domenica scorsa, la «Veglia di Carnevale» all'hotel Regina di Carignano con l'orchestra Musical Box e ricchi premi alle maschere più belle; ingresso L. 25.000 per soci e mascherate, L. 35.000 per i non soci. Se tutto andrà a puntino forse sarà la volta buona per mettersi poi tutti attorno ad un tavolo a discutere, ma soprattutto a decidere, sul futuro del Carnevale di Fano che, a parere di molti, può non solo rilanciarsi alla grande, ma diventare attività economica e possibilità di lavoro non solo occasionale. Il discorso dovrà logicamente investire altre grandi manifestazioni fanesi per trovare sinergie ed un miglior utilizzo delle risorse, oltre che una risposta da parte di tutta la città.

Da: Il Resto del Carlino del 23/2/1995

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LE RADICI DI FANO
Il carnevale di due secoli fa
Articolo di Luciano Polverari
“E’ ben nota la città di Fano per le particolari feste che vi regnano, volendo vivere a lor capriccio con prepotenza, e senza veruna legge”. Con queste parole nel febbraio 1765 monsignor Airoldi, Governatore di Fano, si rivolge alla Segreteria di Stato per denunciare una grave situazione verifìcatasi nel periodo carnevalesco di quell'anno. Parole molto dure, che si possono comprendere alla luce dei fatti accaduti in quel lontano febbraio. All'epoca c'erano ogni sera rappresentazioni teatrali molto seguite e feste di vario genere che animavano la vita cittadina e vedevano il coinvolgimento di gran parte della popolazione. A teatro non tutto doveva filare per il verso giusto se il Governatore dovette emanare un Editto che proibiva agli spettatori di fare chiasso durante la rappresentazione; tale Editto fu ricoperto di sterco ma venne fatto rispettare con estrema durezza come attestano alcuni testimoni: «... ne’ i primi giorni del mese di febbraio, prima che si cominciasse la Commedia, furono alla porta del Teatro piantate due padelle con pegola (pesce) accesa, una di qua e l'altra di là alla porta del detto Teatro, ed agli angoli della medesima porta con la catena al collo raccomandata ad un chiodo affisso al muro, e mani legate, furono posti alla Berlina Ippolito Mancinelli, in oggi uno de' Ministri della pubblica Dogana e Felice Calibani di professione falegname, con una corona di Sbirri attorno, e moltitudine di popolo commosso da detto spettacolo, avendo detti Calibani e Mancinelli un cartello dove dicevasi «per impertinenze fatte al Teatro». Ma l'estrema durezza del Governatore era motivata da ben altra causa che lo preoccupava, e ben a ragione, fortemente. Da anni, infatti, era consuetudine in varie città e paesi della Marca organizzare combattimenti, chiamati Steccati o Cacce. Si trattava di combattimenti fra cani e buoi che venivano organizzati all'interno di steccati appositamente costruiti: «Ne’ steccati di Fano e delle altre città di quella Provincia non s'introducono Tori feroci, ma Buoi già domi, ed ammansiti dal giogo, e degli Anni combattono, con i Mastini, e non cogli Uomini, e le Bestie, che vi hanno servito, finalmente vanno a terminare al macello». A Fano, si usa di fare le Cacce dei Buoi nel cortile del Palazzo Apostolico ogni settimana del .verno», ci racconta lo stesso Governatore, ed un altro testimone ci fa sapere che «I Signori del Magistrato nominano due Signori eletti ad assistere alla Corsa dei Barbari e comunemente ogni anno un Nobile per Capocaccia... parimenti trovarsi anche i Macellai obbligati a far steccati come seguì nell'anno 1760 essendo Capocaccia il Nob. Uomo Antonio Giacobini, mentre nell’Istrumento di condotta de’ Macelli furono obbligati i macellai di fare due steccati nella pubblica piazza del Carnevale».

Per vari problemi che sorsero nella gestione delle Cacce, il Governatore decise di rifiutare i permessi per il 1765 come dimostra il diniego opposto alla richiesta di Girolamo Civilotti di organizzare tre steccati. Ma i guai nacquero quando i due impresari del Teatro, Carlo Magini e Giuseppe Rastelli, avanzarono una analoga richiesta rivolgendosi, perché intercedesse, al potente Marchese Giovanni Ottavio Gabuccini. Il Governatore «osò» rifiutare il permesso motivando che non si trattava di semplici steccati ma di qualcosa di più impegnativo e pericoloso. Erano infatti previsti «Notificazioni, inviti e ricerche di Buoi forestieri, premio al più feroce, premio a cani, venalità grosse per chi voleva Vedere». Tali iniziative indicavano che gli organizzatori volevano fare le cose in grande e che per attirare pubblico promettevano uno spettacolo «forte». Circa le «venalità» il Governatore, riferendosi all'anno passato, parla di «angarie» perché «si erano fatti pagare gli de' Palchetti quindici, venti, e venticinque bajocchi a testa» ed è convinto che la cosa si ripeterebbe. Con tale rifiuto il Governatore entrerà in rotta di collisione con il Marchese Gabuccini che vedeva intaccato il proprio prestigio e si troverà ad affrontare, come vedremo in un prossimo articolo, momenti drammatici.

Da: Il Resto del Carlino del 24/2/1995

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FANO – IERI IN RAI
Carnevale, ultime risate
Fano – Ieri il Carnevale di Fano è stato nuovamente ospite di Rai Uno per la trasmissione «Tutti a tavola» come contorno alla presentazione di due ricette di pesce, il caciucco portato dai pescatori di Castiglion della Pescaia ed il brodetto con polenta dei pescatori di Fano Ottavio e Sergio. Il sindaco Giuliani, parlando del Lisippo e della cantieristica, l'assessore Maggioli delle manifestazioni estive, Astone Giacomini del Carnevale, e poi la bella mascherata del «Carducci», il Vulon (Massimo Mei) e la «Banda del Vulon» hanno sicuramente ben promozionato la nostra città, annullando l'impasse iniziale di una grande cartina geografica d’Italia ove figuravano Senigallia e Jesi, ma non Fano, la 3° città delle Marche, inserita con un cartellino... Lode soprattutto alla mascherata «La sinfonia delle stagioni» dei Carducci che per due volte m tv ha dato del Carnevale fanese un'immagine di grande suggestione. Naturalmente si spera che la nuova promozione (e naturalmente il tempo) possano portare un nuovo grande afflusso di pubblico al 3° ed ultimo Corso Mascherato del Carnevale dell’Adriatico di domani. La carnevalesca chiuderebbe, con un buon attivo in grado di dare più forti speranze ad un rilancio della manifestazione da tutti auspicato ma di non facile

Il Carnevale offre intanto gli altri suoi ultimi appuntamenti: questa sera, dalle ore 22 all'hotel Regina, la «Veglia di Carnevale» con l’orchestra Musical Box e ricchi premi alle maschere più belle. Ingresso 35.000 lire (soci e maschere 25.000 lire) Domenica sera dalle 22, sempre al Regina, la festa in maschera per i giovani «Il ritmo della notte» con i Dj Francesco Felix e Gabro (ingresso 35.000 lire). Si chiude martedì in piazza Venti Settembre, dalle ore 15, con un gran ballo popolare in maschera e la cremazione del Pupo.

Subito dopo si riprenderà a lavorare per il Carnevale d'Europa (giugno) ma soprattutto per trovare una grande unità di intenti di idee, di operosità per il futuro della manifestazione: fondazione, nuovi capannoni, percorso, laboratori, sinergie con altre manifestazioni, lotteria nazionale, i temi da affrontare tenendo presente che, per i tempi che corrono, poco si potrà contare su aiuti pubblici e che si dovrà cercare di far diventare il Carnevale un’attività economica.

(c.m.)

Da: Il Resto del Carlino del 25/2/1995

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Ultima mascherata
A Fano lanciati 30 quintali di dolci su 15mila persone
QUI FANO
Appena in tempo per compiere il giro di presentazione e quello del lancio dei dolciumi a Fano, Dopodiché la pioggia battente ha costretto i carri allegorici a tornare in fretta e furia dentro i capannoni della Carnevalesca. Si è chiusa così la terza ed ultima sfilata del Carnevalone di Fano che ancora una volta ha dimostrato di possedere grande attrattiva. leri lungo il percorso della sfilata, gli organizzatori hanno contato quindicimila persone. «Tanti i fanesi — ha detto Gianfranco Mazzanti — ma tantissime persone sono arrivate anche dai paesi e dalla città vicine dimostrando la grande vitalità di questa manifestazione. Complessivamente, anche se ancora i conti devono essere fatti, si può dire che questa edizione è andata abbastanza bene». Ieri gli organizzatori hanno risolto una delle pecche della sfilata di domenica scorsa: lo scarso lancio di dolciumi. Ieri il lancio è stato abbondante: sulla folla, nel corso del secondo giro, sono finiti qualcosa come 30 quintali tra caramelle e cioccolatini per la gioia dei numerosi bimbi, i grandi spettatori di questa manifestazione.

Complessivamente, nel corso delle tre sfilate di quest'anno, hanno partecipato al Carnevalone di Fano 45 mila persone. Una edizione che dovrebbe ridare compattezza e nuovo entusiasmo ai dirigenti della Carnevalesca dopo la 'crisi' anche economica degli anni passati.

Da: Il Resto del Carlino del 27/2/1995

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FANO / PRIMO BILANCIO DEL CARNEVALE
Quaresima ridendo
L'edizione è andata bene anche finanziariamente
FANO — Carnevale-Giove Pluvio 3 a 0. Questa volta ha vinto nettamente il Carnevale dell'Adriatico; il suo tradizionale avversario ha cercato di segnare in zona Cesarini, ma anche l'ultimo tentativo è stato respinto. Domenica la pioggia è arrivata quando già due «giri», compreso quello del getto, erano stati completati, impedendo solo la sfilata dei carri allegorici con la «luminaria»; buon afflusso di pubblico e soprattutto incasso salvo con la Carnevalesca che può finalmente registrare un saldo complessivamente positivo, buon stimolo per la svolta del rilancio che potrebbe già iniziare a giugno con il Carnevale d'Europa. Il Carnevale 1994 ha dato una serie di conferme: sulla bravura dei carristi fanesi, dagli «anziani», i Pacassoni, Hermes Valentini e Riccardo Deli ai giovani: Ruben Mariotti, Valentino Massaretto, Igino e Sergio Simoncini; sul colore ed il brio che danno le mascherate (che ci si augura sempre più numerose) che ricordiamo: «Paure fantasmagoriche» di Maurenzi-Marsili, «Il calcio nel pallone» di Riccardo Deli; «Cuori in maschera» del Laboratorio Geniale e soprattutto «La sinfonia delle stagioni» dell' Istituto Magistrale «Carducci», la più numerosa e ricca, di grande effetto televisivo e sicuramente un esempio che altre scuole dovrebbero seguire, conferma infine per l'importanza del «getto» che deve diventare, quindi con maggior impegno di risorse, l'idea-forza del carnevale fanese. Al di là dei problemi che ora si dovranno affrontare (Fondazione, nuovi capannoni, percorso ecc.) resta un solo rammarico: il mancato recupero della Musica Arabita, per decenni simbolo dello spirito carnevalesco fanese. Dato atto dell 'ottimo livello della «Banda del Vulon» non possiamo che ribadire, alla Catalano, che «due bande sono meglio di una». Oggi, dalle ore 15 «Gran ballo popolare in maschera» in piazza Venti Settembre con la cremazione finale del «pupo» e l’arrivederci al Carnevale d' Europa.

[c. m.]

Da: Il Resto del Carlino del 28/2/1995


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 31.12.2005

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