Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Sardine sotto sale
Sono ancora molti i pescatori, soprattutto quelli anziani, i vecchi lupi di mare, che per la famiglia o per gli amici, verso il mese di luglio, "mettono sotto" le sardine, per mangiarle nell'invernata.
Le sardine dopo essere state squamate, vengono liberate dalle interiora e dalle branchie, quindi lavate in acqua fresca salata e asciugate con un canovaccio da bucato. In un recipiente di vetro o di coccio viene steso un velo di sale (grosso, leggermente pestato) sul quale vengono adagiate a raggiera le sarde. Sopra si stende un altro strato di sale, poi uno di sarde e così via di seguito fino a riempire il recipiente. L'ultimo strato deve essere di sale.
Sopra il recipiente collocare un disco di legno con un buon peso (un mattone) per mantenere pressate sardine e sale, quindi metterlo in luogo asciutto, arieggiato e non assolato. Il liquido che dopo una settimana comparirà in superficie, dovrà essere gettato in modo che le sardine non prendano cattivi odori.
Dopo trenta, quaranta giorni, le sardine sono pronte da mangiare. Prima di usarle vanno dissalate con acqua.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 02.10.2004
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