Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Crescia sotto la cenere
La ricetta mi è stata data da un'anziana signora di Fermignano esperta cuoca, gelosa custode delle tradizioni gastronomiche della famiglia contadina da cui proviene.
Si impasta mezzo kg di farina normale con 3 uova intere, due etti di strutto, un etto di parmigiano, sale, pepe e un po' d'acqua se non se ne può proprio fare a meno. Si "tira" una sfoglia dello spessore di circa un centimetro e mezzo che si cuoce su un panaro di coccio fino a che non si formi in superficie, in ambo le parti, una leggera pellicola. Quindi si pulisce il piano caldo del camino dove si colloca la crescia la cui cottura dev'essere ancora completata e migliorata. La crescia viene coperta con un piccolo strato di cenere calda che a sua volta viene coperta con brace non molto ardente. Si lascia cuocere per 15 minuti, si toglie la cenere e la brace; si spolvera e si mangia calda.
Una volta le famiglie contadine la usavano come pane a cena.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 01.04.2005
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