Populus alba L.

Nome volgare: Pioppo bianco

Nome dialettale: Alberač

Famiglia: Salicaceae

Albero o grande arbusto di 4-30 m. Foglie caduche, alterne: palmato-lobate e con pelosità bianco-candida di sotto quelle all'estremità dei rami e in particolare quelle dei polloni (a); ovate, meno pelose e con piccioli più appiattiti le altre (b). Corteccia biancastra e liscia, più scura e rugosa nei grossi tronchi. Gemme pelose. Fiori unisessuali in amenti penduli (c), prima delle foglie in febbraio-marzo. Frutti a capsula con piccoli semi avvolti da peli, portati dagli individui femminili. Il Sigaraio (Byctiscus sp.), un piccolo Coleottero, arrotola le foglie di Pioppo bianco per deporvi le uova. In questo "contenitore" le larve troveranno cibo e rifugio.

Si può confondere col Pioppo tremulo, che però ha foglie pelose solo nei polloni, e col Pioppo gatterino (Populus canescens (Aiton) Sm.), che ha foglie non palmato-lobate.

Nel bacino del Metauro (PU) è comune lungo i corsi d'acqua e in boschi ed arbusteti umidi, dalla zona costiera e del basso corso (ove e più di frequente) a quella appenninica interna; presente anche sulla falesia tra Fano e Pesaro a ridosso del mare.

Specie protetta (art. 20 L. Reg. Marche n. 6 del 23 febbraio 2005 "Legge forestale regionale").

Si moltiplica anche per talea e polloni. Preferisce terreni freschi o umidi. Adatto per consolidare scarpate o argini, per rimboschimenti e alberature ornamentali. Accrescimento rapido, longevità 150-200 anni.