Beni storici e artistici
Urbania: Museo Civico e Pinacoteca
Il Museo Civico di Urbania ha sede nel Palazzo Ducale, vasto complesso monumentale (ca. 6.000 mq) dovuto alla committenza dei Montefeltro-Della Rovere che lo edificarono sopra una preesistente rocca appartenuta alla famiglia Brancaleoni. Il palazzo conserva la duplice identità di fortificazione e di palazzo-corte che rispecchia il carattere della signoria urbinate guerriera e di raffinata cultura cortigiana. Con lo scioglimento delle I.R.A.B., all'inizio degli anni '80, il Comune ne è divenuto proprietario.
Si accede al Museo Civico attraverso il cortile d'onore del Palazzo Ducale, opera di Giorgio Orsini da Sebenico e di Francesco di Giorgio Martini (seconda metà del '400).
Superata la scala del Genga si arriva alla sala maggiore, che serviva per feste e solennità della vita cortigiana dove il meglio dell'architettura genghiana è rivelato nel soffitto dalle volte a vela e dalle belle finestre con le nicchie scavate.
Il Museo Civico conserva collezioni di disegni del XVI e XVII secolo, incisioni di artisti italiani, fiamminghi e tedeschi, i globi di Mercatore con le carte geografiche del '700, libri antichi, una pinacoteca con quadri del XV, XVI e XVII secolo, una collezione di ceramiche dal periodo arcaico ai tempi moderni e una raccolta di Età romana.
Sono mostrate la varietà delle forme della ceramica durantina, negli stili dal severo al compendiario: boccalini, ciotole, crespine, bacili, piastrelle devozionali e una gran quantità di frammenti che anch'essi documentano la gamma estesa dei decori pittorici: fiori, stemmi, festoni, la foglia di rovere e la quercia (omaggio alla famiglia ducale), geometriche, alla porcellana, a spirale, a chiodo, e la gamma dei colori tipici della ceramica durantina (verde, giallo, arancione, blu) e altre forme contenute nell'opera di Cipriano Piccolpasso (Li tre libri dell'arte del vasaio) che nel sec. XVI compilò questo più unico che raro trattato che per gli amatori della ceramica è una sorta di libro sacro.
La Pinacoteca Comunale fa parte del Museo Civico ed è composta di una quadreria di varia provenienza (dai quadri di famiglia, alle pale d'altare delle chiese locali o delle chiese conventuali o dai quadri d'arredo del Municipio o dal Monte di Pietà).
E' una pregevole raccolta di circa 100 dipinti i quali vengono esposti secondo una programmazione e secondo le circostanze delle mostre che si susseguono all'interno del Museo. Sono presenti opere di Claudio Ridolfi, GiovanFrancesco Guerrieri, Giangiacomo Pandolfi. Dipinti vi sono attribuiti ad Amico Aspertini, a Federico Zuccari, a Palma il Giovane, ...
La raccolta dei dipinti rappresenta uno spaccato della cultura figurativa della valle del Metauro tra XV e XVII sec., con un rimando particolare alla tipica produzione della cultura manierista.
Purtroppo non si possono qui ammirare i capolavori che Francesco Maria II Della Rovere conservava presso la corte durantina che furono trasferiti a Firenze con l'ultima erede ducale, la nipote Vittoria Della Rovere.
Attualmente nel Palazzo Ducale hanno sede anche la Biblioteca Comunale e gli Archivi Storici del Comune e del Governo Pontificio, dei Notai e degli Istituti di beneficenza.
Nelle cantine, grandi ambienti dalle volte quattrocentesche, è allestito un Museo della Civiltà Contadina per l'Alta Valle del Metauro.
Per informazioni (aggiornamento al 17-7-2024): tel. 0722-313151.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 13.03.2001
Ultima modifica: 17.07.2024
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