Beni ambientali
Gruppo del M. di Montiego e Gola di Gorgo a Cerbara (paesaggi)
1 - Orsaiola sul M. di Montiego
- Data: 13-8-1996
- Comune di Urbania
- Punto di osservazione: Fosso dell'Orsaiola nei pressi della chiesa omonima (coordinate geografiche appross.: 43°37'28"N - 12°31'51"E)
- Vista: verso Sud
- Riferimento cartografico: Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 116 IV N.O.; Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 279 sez. II; Carta n. 122 Alta Valle del Metauro 1:50.000 Ist. Geografico Adriatico, aggiornata al 2001
COSA SI VEDE: in primo piano un campo coltivato e un filare di vite in località Orsaiola, a circa 400 m s.l.m.. Il sentiero conduce alla Valle della Capanna, posta davanti a noi sulle pendici di Nord-Est del M. di Montiego e percorsa da uno dei rami che danno origine al Fosso dell'Orsaiola, affluente di destra del Metauro. La cima secondaria sulla destra si chiama M. del Ginepro (m 609), mentre le altre sono M. della Croce (m 769) e a sinistra M. le Cupe (m 752), allineate sul crinale che culmina col M. di Montiego (m 975). Tutti questi monti sono coperti da boschi, con qualche radura e pascoli sulle sommità.
2 - Villa Montiego
- Data: 20-5-2001
- Comune di Urbania
- Punto di osservazione: pendice subito a Sud dell'abitato (coordinate geografiche: 43°36'01"N - 12°32'14"E)
- Vista: verso Nord
- Riferimento cartografico: Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 116 IV N.O.; Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 279 sez. II, F. 290 sez. 1; Carta n. 122 Alta Valle del Metauro 1:50.000 Ist. Geografico Adriatico, aggiornata al 2001
COSA SI VEDE: sotto di noi il nucleo abitato di Villa Montiego (in carta IGM "Montiego"), a 660 m di quota, con abitazioni restaurate e attorno prati e gruppi di alberi. Il monte posto alle sue spalle rappresenta la propaggine di N.E. del M. di Montiego (Cima Castiglioni), da 834 a 626 m di quota. Il suo versante meridionale, le cui acque sono raccolte dal Fosso di Montiego, è coperto da boschi radi e arbusteti e solcato da fenomeni erosivi. Sulla destra si intravede una piccola parte della valle del Candigliano, nel tratto di Foci e S. Lorenzo in Canfiagio.
3 - Castello dei Pecorari
- Data: 4-7-1996
- Comune di Piobbico
- Punto di osservazione: valle del Candigliano sotto il castello (coordinate geografiche: 43°36'25"N - 12°29'17"E)
- Vista: verso Nord-Est
- Riferimento cartografico: Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 116 IV N.O.; Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 279 sez. III; Carta n. 122 Alta Valle del Metauro 1:50.000 Ist. Geografico Adriatico, aggiornata al 2001
COSA SI VEDE: in primo piano un campo a riposo dopo la coltivazione, più in alto un campo di Erba medica. Il rilievo si fa poi più ripido, culminando coi ruderi del Castello dei Pecorari, costruito in epoca medioevale su un cocuzzolo separato dal resto del M. di Montiego, a 548 m di quota. Le pendici del rilievo sono coperte da un querceto di Roverella e bordate in basso da un arbusteto con Ginestra prevalente.
4 - Gola di Gorgo a Cerbara (1978)
- Data: 28-3-1978
- Comune di Piobbico
- Punto di osservazione: pendice a fianco della strada all'estremità di S.O. della Gola (coordinate geografiche: 43°35'06"N - 12°31'42"E)
- Vista: verso NordEst
- Riferimento cartografico: Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 116 IV N.O. e F. 116 IV S.O.; Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 290 sez. I; Carta n. 122 Alta Valle del Metauro 1:50.000 Ist. Geografico Adriatico, aggiornata al 2001
COSA SI VEDE: di fronte a noi si apre l'estremità di Sud-Ovest della Gola di Gorgo a Cerbara. In primo piano campi coltivati a cereali e lembi di querceto rado di Roverella. Più avanti, nella piana, il Candigliano descrive una stretta ansa, di qui poco riconoscibile, prima di entrare nella gola; la strada che si vede e che scavalca l'ansa è la n. 257 per Bocca Serriola. Sul basso versante di destra sono visibili le buche per un rimboschimento. I fianchi della gola appaiono aspri e con rocce scoperte: sulla destra i rilievi (m 690) in destra idrografica del Fosso dell'Eremo, con un profilo frastagliato che ricorda una donna distesa ("La Bella Dormiente"), e sulla sinistra le pendici Sud del M. di Montiego con la caratteristica parete strapiombante della Balza della Penna (m 737).
5 - Gola di Gorgo a Cerbara (2001)
- Data: 25-5-2001
- Comuni di Piobbico, Urbania e Cagli
- Punto di osservazione: M. Nerone, versante N.E. (coordinate geografiche appross.: 43°34'05"N - 12°31'17"E)
- Vista: verso Nord-NordEst
- Riferimento cartografico: Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 116 IV N.O. e F. 116 IV S.O.; Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 279 sez. II e F. 290 sez. 1; Carta n. 122 Alta Valle del Metauro 1:50.000 Ist. Geografico Adriatico, aggiornata al 2001
COSA SI VEDE: in primo piano il pendio erboso del versante di N.E. del Nerone, affacciato sul Candigliano che attraversa la Gola di Gorgo a Cerbara. Prima di entrare il Candigliano descrive una stretta ansa; la strada che che scavalca l'ansa è la n. 257. Sulla destra il M. Batcioc (m 690) che nasconde il Fosso dell'Eremo, poi un rilievo (m 690) con un profilo frastagliato che ricorda una donna distesa ("La Bella Dormiente"), al di là del quale, non visibile, è ubicata una grande cava di pietra. Sulla sinistra idrografica le ripide pendici Sud del M. di Montiego, con vari tratti di rocce scoperte, in particolare la Balza della Penna (m 737). Sulla parte sommitale del M. di Montiego si estendono i pascoli. L'estremità di N. E. della gola è pure visibile, con il Candigliano che percorre il tratto tra Foci e S. Lorenzo in Canfiagio per poi entrare in un'altra strettoia, quella di Naro. All'orizzonte si estende la zona collinare attorno a Fermignano.
6 - Cava di Gorgo a Cerbara
- Data: 20-5-2001
- Comuni di Piobbico, Urbania e Cagli
- Punto di osservazione: cresta della Balza della Penna (coordinate geografiche: 43°35'52"N - 12°32'13"E)
- Vista: verso Sud
- Riferimento cartografico: Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 116 IV N.O. e F. 116 IV S.O.; Carta d'Italia 1:25.000 IGM, F. 290 sez. I; Carta n. 122 Alta Valle del Metauro 1:50.000 Ist. Geografico Adriatico, aggiornata al 2001
COSA SI VEDE: affacciati dalla cima della Balza della Penna (m 737) guardiamo i rilievi montuosi in destra idrografica del Candigliano, conformati ad anfiteatro, con la cresta a circa 690 m (M. Le Rocche-M. Paludello). Il fondo della Gola di qui non è visibile. Spicca la grande cava di Gorgo a Cerbara, scavata nei calcari che costituiscono il nucleo dell'anticlinale del Montiego. Sulla destra un'altro rilievo (M. Batcioc) delimita la stretta valle del Fosso dell'Eremo; più lontane, sempre sulla destra, compaiono le pendici del M. di Montiego e sullo sfondo il M. Nerone.
ASPETTI GENERALI
La dorsale del M. di Montiego è un'anticlinale diretta in senso NO-SE, parallela a quella vicina del Nerone-Petrano-Catria. Oltre al M. di Montiego comprende le cime del M. Paludello (m 841) e del M. Serrintesta (m 743).Si tratta di montagne costituite da rocce prevalentemente calcaree del Giurassico e del Cretaceo (Era Mesozoica); partendo dalle più antiche alle più recenti: Calcare Massiccio, Corniola, Rosso Ammonitico, Calcari e Marne a Posidonia, Calcari Diasprini, Calcari ad Aptici e Maiolica. Sono costituite inoltre da calcari marnosi e marne depositatisi dal Cretaceo (Era Mesozoica) al Miocene (Era Cenozoica): Marne a Fucoidi, Scaglia Bianca, Rossa, Variegata e Cinerea, Bisciaro e Sclier.
La cava di Gorgo a Cerbara ha intaccato i calcari mesozoici, dal Calcare Massicccio ai Calcari Diasprini, che costituiscono il nucleo dell'anticlinale.
Sul M. di Montiego si estende per 1525 ettari la Foresta Demaniale Regionale omonima.
Tutta la zona è scarsamente abitata, in particolare alle quote medio-alte.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 22.05.2007
Ultima modifica: 26.01.2012




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