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Piobbico: Museo Civico Brancaleoni - sezioni antropiche


Il Museo Civico Brancaleoni di Piobbico, aperto nel 1983, occupa gli ambienti del Castello Brancaleoni (sec. XIII), raro gioiello architettonico con elementi romanici, gotici, rinascimentali e barocchi.

Il museo è articolato in due parti: quella antropica e quella naturalistica.
La parte antropica comprende 4 sezioni: Archeologica, Arti e Mestieri del territorio, Abiti e gioielli di una nobile casata, Numismatica.

La Sezione Archeologica si compone di quattro sale ed è stata allestita a cura della Soprintendenza Archeologica delle Marche con interessanti reperti dell'età del bronzo, gallici e romani, tutti rinvenuti nelle zone circostanti Piobbico.
Nella prima sala sono stati collocati reperti dell'età del bronzo recuperati sotto roccia della Balza della Penna e alcuni bronzetti votivi romani del I sec. a.C. trovati sulla vetta del Monte Nerone nel 1956.
Nella seconda sala trovano posto vasellame ed armi in ferro che facevano parte di corredi della necropoli gallica di Piobbico (IV e III sec. a.C.), scavata nel 1877-78 in località Colombara.
Nella terza sala due vetrine ospitano i materiali ceramici e laterizi di età romana, recuperati a Piobbico dallo scavo di una fornace in viale Marconi.
La quarta sala, che conclude la sezione archeologica, è occupata interamente dai reperti ritrovati in varie parti del Castello Brancaleoni, durante i lavori di restauro (1981-1990); si tratta di ceramiche policrome, maioliche e utensili del XVI secolo.

La Sezione Numismatica offre oltre mille pezzi donati dalla Fondazione Monassi, soprattutto medaglie incise in bronzo e in argento.
Guerrino Mattia Monassi, nato a Buja (Provincia di Udine), era un grande incisore soprattutto di medaglie commemorative di personaggi storici, personaggi della Chiesa ed anche di fatti sportivi come le Olimpiadi. E' stato per tanto tempo direttore della Zecca a Roma e colui che ha inciso la prima moneta delle 500 lire in argento con le vele delle caravelle a rovescio.

Informazioni e apertura (aggiornamento al 18-7-2024): tel. 0722-985418.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 20.01.2007
    Ultima modifica: 18.07.2024

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