Beni storici e artistici
Apecchio (Caselle): Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta
La Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta di Caselle è ubicata sul versante di S.O. della Serra della Stretta, a Est di Apecchio, a 676 m di quota.
Attualmente (2005) è in rovina.
(Da: www.webdiocesi.chiesacattolica.it) Nel 1984 sono aggregate alla diocesi di Cagli le parrocchie in comune di Apecchio (San Martino in Apecchio, San Bartolomeo in Bacioccheto, Santi Quirico e Giulitta in Caselle, Santa Maria della Cella, San Paolo in Fagnille, Santo Stefano in Osteria Nuova, San Martino del Piano, San Lorenzo in Sessaglia).
(Da: www.sanquirico.net) L'estensione del culto di San Quirico e di Santa Giulitta nel mondo cristiano è una sicura garanzia dell'autenticità storica del loro martirio, nonostante il fiorire della leggenda sulle circostanze concrete della loro morte.
I santi Quirico e Giulitta figurano tra i martiri inseriti nel calendario della Chiesa universale fin dalla più remota antichità.
In Asia minore, il culto dei santi martiri Quirico e Giulitta era già diffuso nel sec.VI. Si suppone, quindi, che esso fosse sorto assai presto dopo il martirio, per estendersi successivamente in Oriente e in Occidente.
I Ss. Mm. Quirico e Giulitta sono compresi tra i santi di Tracia (Bulgaria) meritevoli di una citazione, segnalati in loco già prima della fine del VI secolo.
In Oriente, il Ponto e la Lidia (Aegae) (due regioni dell'Asia Minore, oggi Turchia), la Siria (Selemiyeh), la Palestina (Medj del Yaba, vicino a Ras El Ain, e un'altra località ad Est di Jaffa), avevano loro eretto santuari e chiese e oratori, il cui titolo tuttavia, bisogna pur rilevarlo, non sempre univa al nome di Quirico anche quello della madre Giulitta.
Anzi, è davvero arduo spiegarsi come mai, anche in Italia e nel resto d'Europa, San Quirico è così spesso onorato solo, perchè a ben vedere il suo martirio è del tutto inseparabile da quello di sua madre, a cui oltre tutto spetta certamente il ruolo principale.
Comunque sia, anche il culto a Santa Giulitta, ebbe notevole diffusione in Asia Minore, Siria, Palestina, Arabia, Caucaso, ecc.
Purtroppo del culto nell'Asia verso i nostri martiri abbiamo soltanto alcune testimonianze epigrafiche ed iconografiche, perchè l'Islam ha cancellato ogni traccia di culto cristiano.
In Occidente, il loro culto si diffonde nel Medioevo soprattutto in Italia, Francia e Spagna; secondo le nostre ricerche, qualche sparuta presenza in Belgio e Svizzera, una in Istria.
Tra i Santi orientali, che non hanno avuto rapporti diretti con l'Occidente, sembra di poter affermare che pochi abbiano ottenuto in Italia culto così esteso.
Tra i luoghi di devozione vi sono Parrocchie e Chiese, delle quali sono Titolari o Patroni; località che ne riprendono il nome; Cappelle e Altari ad essi dedicati; Reliquie autenticate; Immagini, Affreschi, Quadri o Statue, davanti ai quali, da secoli, si prostrano i fedeli in orazione per invocarne il patrocinio.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 23.01.2011
Ultima modifica: 12.09.2012
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