Beni storici e artistici
Cagli: Basilica Cattedrale di S. Maria Assunta
La Cattedrale di S. Maria Assunta (o Duomo) si trova nel centro storico di Cagli.
Nel 1292 iniziò la costruzione di quella che sarebbe stata la nuova chiesa principale di Sant'Angelo Papale, in seguito alla traslazione della città dal colle della Banderuola al piano di Sant'Angelo.
La nuova cattedrale, dedicata a S. Maria Assunta, fu motivo di accese controversie tra Chiesa e Comune, tanto che
nel 1374 i lavori non erano ancora terminati (non si conosce la data esatta in cui furono conclusi).
Sul lato sinistro della chiesa rimane ancora il portale costruito nel 1424 da Antonio di mastro Cristoforo da Cagli, con pittura seicentesca sopra l'architrave di Lodovico Viviani da Urbino.
La cattedrale medioevale lascia posto nel 1646 a quella attuale, tanto che di essa ci restano solo poche
tracce.
I lavori, su disegno di Pietro Giacomo Patriarca, si protrassero per quasi un secolo e la chiesa venne
solennemente consacrata il 10 ottobre 1677. Ma il 3 giugno 1781 un violento
terremoto fece crollare, durante la Santa Messa, l'intera cupola, la volta del
transetto e parte della volta della navata principale e dell'abside, tanto che
all'interno del tempio si poterono contare ben 73 vittime.
Fecero seguito consistenti lavori di ristrutturazione che si protrassero per oltre 10 anni. Il duomo di Cagli venne
poi elevato alla dignità di Basilica da Papa Giovanni Paolo II nel 1982.
La facciata della basilica si presenta incompleta con monofore tamponate e tracce di lesene della fiancata
del precedente duomo medioevale. I due portali in pietra architravata del 1842
furono progettati da Michelangelo Boni, allievo di Valadier. Sul lato destro
della facciata è stato costruito il basso campanile con edicola ottagonale in
mattoni.
Testimonianza imponente del vecchio Duomo medioevale è l'elaborato portale in stile gotico datato 1424, che si può
ammirare sul fianco sinistro della Basilica, lungo il Corso XX Settembre.
L'opera è realizzata in materiale litico di varie tonalità, con nella strombatura due ordini di colonne, grani di rosario e serpenti attorcigliati. L'arco si presenta a sesto acuto con fascia decorata. Nella lunetta è raffigurata la Madonna in trono col Bambino, San Michele Arcangelo e San Geronzio, una pittura ad olio del 1600.
Il portale era anticamente protetto da una tettoia che poggiava su grandi mensole che poi vennero smantellate ma di cui è rimasta traccia sul fianco destro del portale, quasi all'altezza del capitello.
La Basilica cattedrale di Cagli ha un impianto basilicale a tre navate che, con i suoi 54 metri di lunghezza, viene annoverato tra le grandi cattedrali marchigiane. In esso possiamo quindi distinguere la navata laterale destra, il transetto, l'abside, la navata laterale sinistra con la cappella del Santissimo Sacramento.
Navata laterale destra
Si parte dal monumento funebre a Sante Mochi, lapicida della città, che collaborò alla realizzazione del Vittoriano a Roma. La prima cappella ospita una grande statua raffigurante San Pietro su trono, tutta realizzata in stucco con effetto bronzeo nel 1770 da autore ignoto.
Nell'altare della seconda cappella, è stata collocata la pala Morte di S. Andrea Avellino , opera di Gaetano Lapis datata 1758, realizzata in sostituzione di un'altra tavola nella quale era effigiata la Vergine che stringeva al seno il Figlio deposto dalla Croce, alla cui destra nella parte superiore era dipinto il Calvario.
Sempre al Lapis vennero erroneamente attribuite anche le tre piccole tele poste nel timpano e nei riquadri a lato dell'altare.
Nell'altare marmoreo della terza cappella è la pala commissionata a Sebastiano Conca raffigurante la Madonna col Bambino appare a S. Teresa.
La cappella successiva è occupata da quello che è detto l'Altare del Crocifisso, che proviene dall'antico duomo e che si presenta chiuso da due sportelli dipinti con i simboli della passione, entro cui è collocato il Crocifisso in legno a grandezza naturale che fino al 1579 era situato nell'altare maggiore.
Nell'ultima cappella della navata l'altare, eretto nel 1650, presenta la modesta pala raffigurante Sant'Emidio, che indica la città di Cagli in basso a sinistra.
Navata laterale sinistra
Nel primo altare, giungendo dal transetto, si può ammirare L'Annunciazione, pala di elevata qualità pittorica che con molta probabilità proviene dalla bottega del Barocci, copia della pala omonima che si trova nella Pinacoteca Vaticana dipinta proprio dal Barocci.
Nel timpano dell'altare si trova il Padre Eterno, opera giovanile del Lapis.
La tela successiva è l' Assunzione di Maria, commissionata per adornare provvisoriamente l'abside dopo il terremoto del 1781.
Segue l'altare della Concezione, con un frammento di affresco dell'antico duomo raffigurante appunto l' Immacolata Concezione, probabilmente di Giuliano Persciutti di Fano, recante nel timpano il Padre Eterno, dipinto nel Seicento dal pittore cagliese Giambattista Gambarini.
L'altare di San Liborio presenta una pala raffigurante il vescovo eseguita da Giulio Cesare Begni di Pesaro sempre nel 1600.
In basso a destra è lo stemma vescovile del committente.
Segue il Fonte Battesimale sormontato da un baldacchino in legno; all'interno di esso, sotto la raggiera dorata con cherubini, il piccolo olio su tela che rappresenta il Battesimo di Cristo.
Sul lato sinistro della porta minore si intravede una porzione di affresco di un altare laterale dell'antico duomo, probabilmente opera di Raffaellino del Colle.
Cappella del SS. Sacramento
La cappella, realizzata nel 1744 su disegno di Anton Francesco Berardi, è separata dal transetto da un cancello di ferro con sopra lo stemma del Santissimo Sacramento.
L'altare è sovrastato da una grande raggiera in stucco dorato con nuvole e angeli argentati, con al centro la colomba, simbolo dello Spirito Santo.
Il tabernacolo è in marmi policromi ed è stato depredato delle statuette che l'ornavano.
Alle pareti della cappella sono collocati La Comunione degli Apostoli e La Caduta della Manna, entrambi realizzati dal pittore cagliese Gaetano Lapis.
Transetto e abside
Il braccio destro del transetto è caratterizzato dall'altare realizzato in marmi policromi da Giovanni Fabbri di Sant'Ippolito nel 1756.
Nel timpano dell'altare sono poste le statue in stucco della Fede e della Carità dello scultore bolognese Carlo Sarti.
Nella grande pala sono raffigurati in primo piano San Geronzio genuflesso, San Martino vescovo, l'arcangelo Michele, la Madonna col Bambino, San Giovanni Battista, San Gaetano da Thiene.
Negli stilobati dell'altare compare lo Stemma della Città di Cagli che ha finanziato l'altare. Sopra la porta per accedere alle sagrestie e all'aula capitolare è stato collocato l'organo firmato "N. Morettini Perus", del 1889.
L'abside, con il grande ornato marmoreo del 1805 con raggiera dorata, ha al centro l'immagine della Madonna delle grazie, frammento di affresco di inizio '400.
Durante il pontificato di Pio VI (1775 1799) vennero dipinti i Quattro Evangelisti racchiusi entro grandi nicchie, e a tempera, gli Apostoli al sepolcro della Vergine del pittore Fabieni, per interessamento dello stesso Pontefice.
Nei pennacchi del catino sono i dipinti di San Michele Arcangelo, San Giovanni Battista, San Martino Vescovo e San Geronzio. Al centro del catino della crociera è l' Assunta.
Sotto la mensa dell'altare maggiore, ricostruito nel 1804, è stato deposto il corpo di San Vittore martire vestito da soldato.
Nel braccio sinistro del transetto è stato realizzato nel 1791 un altare in polveri di marmo di Serafino Rosetti con le statue della Speranza e della Fortezza e la cui pala, dipinta nel 1695 dal Cavaliere Rosini da Siena, raffigura La Madonna col Bambino, San Pietro e San Giovanni Battista.
Aula capitolare
Per accedere ad essa si transita nella prima sagrestia dove, nella parete di fondo, è posizionata L'Assunta con San Michele Arcangelo e San Geronzio, che nel 1579 faceva bella mostra di sé nell'altare maggiore dell'antico duomo.
Alle pareti La Chiamata di Sant'Andrea, San Luigi Gonzaga di Sebastiano Conca, la Madonna col Bambino e L'Annunciazione.
Nell'aula capitolare, che veniva aperta soltanto su richiesta, possiamo ammirare la Madonna col Bambino attribuita a Giovanni Battista Salvo (1609 1685), detto il Sassoferrato.
La pala è racchiusa in un pregevole ornato ligneo dorato e decorato da festoni di frutta e sul frontone da una croce e da anfore. Alle pareti dell'aula sono disposti i ritratti di alcuni dei Vescovi di Cagli; il primo in alto a destra è quello del vescovo Greciano (IV sec.), l'ultimo è quello di monsignor Raffaele Campelli (insediatosi a Cagli nel 1939 e morto nel 1982), opera quest'ultima del Gatti così come del Gatti sono la Madonna delle Grazie e un Cristo Portacroce.
L'aula capitolare è impreziosita da tre grandi panche di noce che sembrano risalire al XVII secolo.
BIBLIOGRAFIA
ARSENI 1996
MAZZACCHERA 1997
MAZZACCHERA e MONTEVECCHI: Gaetano Lapis. I dipinti di Cagli
MAZZACCHERA1998
COSTANTINI e ZACCHILLI (a cura di) 2009
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2001
Ultima modifica: 11.09.2012
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