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Fossombrone: Chiesa di S. Filippo


La Chiesa di S. Filippo (1) sorge lungo Corso Garibaldi all'ingresso della città, poco lontana da Porta Fano.
Fu eretta fra il 1608 e il 1613 a spese della comunità locale come ringraziamento per la nascita di Federico Ubaldo, il sospirato erede dell'ultimo duca di Urbino Francesco Maria Della Rovere.

Dedicata inizialmente ai Cinque Santi Martiri, fu poi affidata ai Padri Filippini che provvidero ad ampliarla e ad arricchirla di un'esuberante decorazione a stucco (statue, cornici, membrature, fregi), dovuta in parte al noto plasticatore Tommaso Amantini di Urbania (1625-1675).

La facciata a capanna con paramento in mattoni e riquadrature in pietra, mostra evidenti i segni di una sopraelevazione. L'interno a navata unica con sei cappelle laterali è conclusa da una scenografica abside ricca di statue (Le Virtù) e di decorazioni.
Il protrarsi del cantiere decorativo per oltre un cinquantennio, dalla metà del '600 al 1726, anno di consacrazione della chiesa, spiega l'evoluzione del linguaggio plastico in cui elementi di origine manieristica (cartelle, volute, ecc.) si affiancano alla decorazione scultorea che rivela l'influsso dei modelli romani, dall'Algardi al Bernini.

Fra le numerose opere d'arte si segnalano tre dipinti di G.F. Guerrieri : Madonna con Santi a cui i Cinque Santi Martiri offrono la chiesa (pala dell'altare maggiore), S. Michele Arcangelo e la Trinità, S. Barnaba orante (terza cappella a destra). Sono inoltre conservate nella chiesa tele di C. Ridolfi (2° cappella a destra), di L. Baldi (1° cappella a destra), di F. Gessi (seconda cappella a sinistra), di G. Diamantini (sagrestia).
Il pavimento della chiesa è coperto da un mosaico.

Nella prima cappella a sinistra è stato sistemato il quadro dell'Annunciazione, di G. Lapis.

La chiesa viene attualmente usata dal Comune per manifestazioni culturali.

NOTE:
(1) San Filippo Neri (Firenze, 21 luglio 1515 – Roma, 26 maggio 1595), svolse la propria missione evangelica a Roma. Radunava attorno a sé un nutrito gruppo di ragazzi di strada, avvicinandoli alle celebrazioni liturgiche e facendoli divertire, cantando e giocando, in quello che sarebbe in seguito divenuto l'Oratorio, ritenuta e proclamata come vera e propria congregazione da papa Gregorio XIII nel 1575.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 23.04.2010

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