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Fossombrone: Pinacoteca civica A. Vernarecci

Fossombrone: Museo Civico Archeologico A. Vernarecci


Il Museo Civico Archeologico di Fossombrone "Augusto Vernarecci" si trova, assieme alla Pinacoteca omonima, in alcune sale della "Corte Alta", una costruzione iniziata nel XIII sec. e rimaneggiata nel 1464-1470 per volontà di Federico da Montefeltro.

Istituito nel 1901 ad opera dello studioso forsempronese cui oggi si intitola, il museo venne immediatamente caratterizzato da una notevole raccolta di materiale archeologico proveniente dall'area di "Forum Sempronii", l'antica città romana che ha dato origine all'attuale abitato. A tali materiali se ne sono aggiunti altri in seguito alle recenti campagne di scavo nell'area dell'antica città, così che la sezione archeologica ha assunto un rilievo particolare e si è resa necessaria una sua completa riorganizzazione.

L'attuale progetto espositivo permette al visitatore di conoscere la storia del territorio forsempronese attraverso l'esposizione dei vari reperti, in massima parte di provenienza locale, che documentano i momenti e le caratteristiche della frequentazione del territorio dalla preistoria alla tarda età romana.

Sezione Archeologica

La sezione archeologica del Museo Vernarecci è oggi collocata in due ambienti della "Corte Alta" denominati "Vestibolo" e "Sala del Teatro".

Sala N. 1
Nella prima sala sono collocati i materiali attestanti la presenza umana nel territorio fin dalla preistoria; dagli oggetti in selce, provenienti per la maggior parte dalla valle del Tarugo, ai materiali attestanti l'esistenza di una stazione-officina presso Cà Balzano (frequentata a partire dal XII sec. a.C. da genti portatrici della cultura sub-appenninica), ai materiali dell'età del ferro rinvenuti nel territorio, in gran parte attribuibili alla cultura picena (di particolare interesse la serie di bronzetti e statuette fittili provenienti dalla stipe votiva del Tarugo del VI-IV sec.a.C.).

 

Sala N. 2
Nella "Sala del Teatro", che conserva nella parete di fondo tracce di un fondale dipinto, sono presenti i materiali di epoca romana, provenienti per lo più dall'area archeologica di "Forum Sempronii" (San Martino del Piano). L'allestimento, suddiviso in settori, permette di iniziare la visita a partire dalle testimonianze archeologiche sulla città romana e sul suo territorio.

 

La documentazione inizia con una serie di epigrafi relative ad edifici di Forum Sempronii (ivi menzionate: porta Gallica, tempio della Magna Mater, una "porticus", due vie selciate a cura degli Augustali), per poi proseguire con iscrizioni relative alle magistrature cittadine, dediche ad imperatori, iscrizioni sacre. Un pannello illustrativo permette di visualizzare la pianta della città (con i relativi rinvenimenti effettuati durante le varie campagne di scavo) e del suo territorio.

Il settore continua poi con una serie di importanti sculture (rilievo con parata di giovani cavalieri del I sec. d.C., torso loricato del II sec. d.C., ritratti di imperatori) e di sculture minori fra cui numerosi frammenti di statue di bronzo dorato.

Il secondo settore presenta aspetti e documenti della vita quotidiana in età romana, a partire dalle iscrizioni attestanti le attività economiche praticate a "Forum Sempronii" (tra cui quella dei fabri tignarii, di un argentarius, di un evocatus augusti) e gli strumenti o prodotti relativi a tali attività (pesi da bilancia, monete, arnesi in bronzo e ferro, pesi da telaio). Seguono poi esempi di ceramiche (dai vasi a vernice nera, in terra sigillata, a pareti sottili, alle lucerne in bronzo e terracotta di varie epoche), piccoli oggetti in bronzo (chiavi, appliques, borchie), oggetti ornamentali (spilloni per capelli, vaghi di collana, pendagli). Il settore è chiuso da una ricca raccolta di anfore con interessanti bolli e scritte graffite.

L'ultimo settore riguarda i monumenti sepolcrali (stele a pseudoedicola dei Marii, stele dello "speculator Orfius", elemento architettonico con falere) i rituali funerari romani (sarcofago di età tarda, alcuni cinerari), i corredi funerari (di particolare rilievo quelli del recinto sepolcrale di Calmazzo).

Per informazioni (aggiornamto al 18-7-2024): tel. 0721.723263
 


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 18.07.2024

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