La storia del Museo "Sulle tracce dei nostri padri" è quella dell'esperienza dell'Amministrazione comunale di Isola del Piano che resse il Comune dal 1970 al 1980 e che dal 1973 al 1978 intraprese tutta una serie di iniziative sulla cultura contadina e sul ruolo odierno di campagne e agricoltori. Tutta questa ricerca venne raccolta nel 1980 nel volume "Studi e ricerche per una nuova società rurale" e che forse può essere riassunto in questa conclusione: "se i nostri padri sono vissuti in questi luoghi senza energia elettrica, senza strade, senza acqua nelle case, senza telefono, senza crediti, riuscendo a vivere e diventare vecchi, noi che invece disponiamo di tutte queste cose, possibile che non riusciamo a viverci?". In questa ricerca emergeva chiaramente che il problema delle campagne prima che sociale ed economico fosse culturale.
Da allora il lavoro della cooperativa e della Fondazione Alce Nero dimostra che l'intento era possibile purché se ne fossero riscoperte le radici, riscoprendo i valori dei nostri padri, fra cui la saggezza, la capacità professionale di far crescere cibi buoni rispettando la terra, la solidarietà quotidiana. Essi non avvelenavano nulla, non producevano rifiuti. Quando questi nostri padri finirono i loro giorni non si dovettero pentire di nulla.

Il museo si articola in tre stanze dove è possibile osservare gli attrezzi agricoli e utensili usati in campagna nel secolo scorso. Inoltre è presente anche una mostra fotografica di alcuni cittadini di una volta di Isola del Piano e dintorni.

Il museo si trova nell'ex Monastero dei Girolamini in Via Montebello in Comune di Isola del Piano, attualmente sede della Fondazione Alce Nero.

Per le visite ed altre informazioni si può telefonare al numero 0721-720334 (dati aggiornati al 5-11-2011)