Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Carnevale di Fano - Edizione 2006

Carnevale di Fano - Edizione 2008

Carnevale di Fano - Edizione 2007


“Manca un progetto di base, non c’è stata promozione, ci hanno tagliato i fondi e per di più ci pagano in ritardo”
La kermesse al via con le ballerine di Rio. Ma resta l’amarezza dei maestri carristi
Le brasiliane inaugurano il Carnevale
FANO - Debutta oggi la grande kermesse del Carnevale di Fano con la prima di tre sfilate. Sui carri allegorici per animare una giornata di festa e divertimento in pieno spirito carnevalesco saliranno ballerini e ballerine del Rio Tropical Show, che porteranno il calore e il coinvolgimento dei ritmi brasiliani.

Intense ore di lavoro nella giornata di ieri per i maestri carristi, che hanno posto gli ultimi ritocchi alle loro opere. L’associazione carristi fanesi sfilerà con il carro “Tana!... Libera tutti!”, Paolo Furlani riproporrà il suo 46 The Doctor, arricchito da una sfilata di personaggi celebri del moto mondiale, a precedere Valentino in sella alla sua moto saranno Hayden, Melandri e Capirossi. “Lo spirito è alto - fa sapere - mi ritengo soddisfatto del lavoro svolto, quest’anno l’approccio sia con gli enti che con l’amministrazione comunale è stato buono”.

Nonostante le attestazioni positive, tra i carristi continua a serpeggiare il malcontento. “Ho fatto un bel lavoro - commenta Riccardo Deli autore del carro “Voglio un Carnevale solare, eolico, idraulico, verde, pulito, rinnovabile” - ma devo dire che ho dato di più di quello che ho ricevuto, ci hanno ridotto il budget dai 42.000 euro dello scorso anno a 27.500 euro, ho già lanciato l’idea di darci la possibilità di trovare sponsor privati, non con scritte pubblicitarie sui carri, ma magari con qualche sfilata e caricatura. Quest’anno la promozione del Carnevale è partita davvero troppo tardi, non è venuta nemmeno Raitre a intervistarci prima del debutto”.

Lamenta la mancanza di una progettazione il carrista Giovanni Sorcinelli, che parla a nome dell’associazione Fantagruel, con cui ha realizzato il carro “Mozicart! Ci piace se ti muovi”.

“Lavorare in queste condizioni è impossibile - fa sapere - è una vergogna che dei carristi debbano fare sacrifici di questa portata per una manifestazione che non ha un progetto di base, qui si naviga a vista, ad oggi noi carristi abbiamo ricevuto appena il quinto del nostro compenso, 5.000 euro, il prossimo acconto è previsto per marzo, io ho già speso 10.000 euro che ho dovuto sborsare di tasca mia, quando a Viareggio all’uscita dei carri i carristi sono già stati pagati per il 70 per cento”.

Sorcinelli chiede un rinnovamento: “Se per il teatro si spende il doppio di quello che si investe sul Carnevale qualcosa non va, la decisione di Brunetti di far coincidere l’inaugurazione della rassegna lirica con le sfilate dimostra l’intelligenza di aver capito che è il Carnevale il vero traino, è una scelta politica che Aguzzi deve fare, se credono nel Carnevale bisogna che ci siano persone capaci a capo dell’organizzazione, è ora di dire basta, è necessaria nell’Ente Manifestazioni o nella Carnevalesca la presenza di un tecnico che conosca i mestieri”.

A pesare è non solo il budget ridotto del 33 per cento, ma anche i tempi sempre troppo ristretti. “Bisogna tornare alle sfilate a pagamento, è come se pretendessimo di andare a teatro gratis, nell’edizione 2006 sono riuscito a ritagliarmi come capo carrista appena 4.500 euro per tre mesi di lavoro, almeno ci mettano nelle condizioni di lavorare con serenità, lancio una provocazione: il prossimo anno noi andiamo ad amministrare il Carnevale e loro vengano a fare il nostro lavoro, sono sicuro che sapremmo fare di meglio”.

FEDERICA GIOVANNINI

Da: Corriere Adriatico del 4/2/2007

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A lasciare un po’ perplessi sulle novità del Carnevale è la presenza di striscioni pubblicitari, in particolar modo nell’area del Pincio, che vanno a coprire quasi completamente monumenti storici di grande valore come Porta Maggiore, che tutti i turisti attirati dal Carnevale avrebbero potuto ammirare in tutto il loro splendore: “Probabilmente si è trattato di esigenze dello sponsor – fa sapere la presidente dell’Ente Manifestazioni Margherita Campanella – non ci sono direttive in questo senso da parte nostra, non posso negare che gli sponsor privati sono assolutamente necessari per la buona riuscita della manifestazione. Credo comunque che chi venga a Fano in questo periodo sia attirato soprattutto dall’animazione legata al Carnevale, Fano ha una storia classica che non va assolutamente negata, prendo atto di questa critica che mi sembra costruttiva e il prossimo anno porremo maggiore attenzione.

Da: Corriere Adriatico del 4/2/2007

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CARNEVALE DI FANO
Oltre 40mila al primo corso
Ma il getto ha bisogno di un po’ di vitamine in più
Ospiti “VIP”
Presente anche Isabella Ferrari con Favino. Tanti da Rimini in treno.
Fano
Una bella giornata di sole ha portato circa 40mila spettatori al primo corso mascherato del Carnevale di Fano 2007, tradizionalmente la sfilata meno affollata delle tre in programma. Segno che l’ingresso gratuito (che i carristi vorrebbero abolire) ed il “getto” superano ogni concorrenza ed ogni scarsa promozione. Proprio sul “getto”, che ieri ha alquanto deluso, bisognerà puntare maggiormente, cercando di incrementare (con un premio?) anche quello dalle tribune che copre i periodi morti.

Fra i carri allegorici ha particolarmente colpito l’unico non nuovo (“46 The Doctor” di Paolo Furlani) perché al gigantesco Valentino Rossi in vetroresina facevano questa volta da contorno i grandi pupi dei motociclisti che nel 2006 l’hanno alquanto infastidito, Hayden, Capirossi e Melandri. Dietro il Pupo, l’Arlecchino di Paolo Furlani, idea e produzione del Teatro della Fortuna dove sabato è stato l’ospite d’onore del “Ballo in maschera”, c’erano poi, negli inconfondibili stili dei tre carristi, i nuovi: Voglio un carnevale solare, idraulico, verde, pulito, rinnovabile” di Riccardo Deli; “Tana! … liberi tutti” di Ruben Mariotti; “Mozicart! Ci piace se ti muovi” di Giovanni Sorcinelli, sul quale sfilava Miss Fano Maggie Anniballi. Fra i carri “da getto (“In giro come trottole per raccontare frottole” e “Sul ponte sventola bandiera bianca” di Deli) spiccava “Aven artruvat la cicogna” del Circolo Giovani e Avio Club.

Belle le mascherate prima, per originalità … “Con la testa tra le nuvole” (E lasciatemi divertire), per simpatia “Chi non risica non rosica” (Gommapiuma per caso) e per colori “Quest’an el carneval c’ha la luna” (Laboratorio Geniale); ammirate anche “A Santo Domingo … solo andata” (Club non solo Donna), “Le maschere della commedia dell’arte” (Acli S. Andrea in Villis) e le maschere veneziane de “Il giardino incantato di Morrovalle”. A dare ritmo al Carnevale, assieme ai dj Francesco Boiani e Brunella Ugolini, le ballerine brasiliane del “Rio Tropical Show”, il complesso la “Lombarda anni 70” di Ancona e soprattutto la Musica Arabita, “rinforzata” dalla scatenata “Borghetti Bugaron Band. Presenti gli attori Pierfrancesco Favino e Isabella Ferrari, studenti inglesi e tanti spettatori da Rimini in treno a vapore.

Da: Il Resto del Carlino del 5/2/2007

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Studenti inglesi ieri al Carnevale
E oggi coi compagni lezione al Nolfi
Fano
Sono a Fano, per uno scambio con gli studenti della 2 B del Linguistico "Nolfi" dalle cui famiglie sono ospitati, 25 studenti del biennio superiore della scuola "St. Jhon The Baptist" della città inglese di Woking nel Surrey. Gli studenti, ieri al Carnevale di Fano, oggi seguiranno le lezioni al "Nolfi"; domani escursione in compagnia con gli studenti fanesi alle grotte di Frasassi.

Da: Il Resto del Carlino del 5/2/2007

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Previsti balli e feste per adulti e bambini. E poi tanti giochi eventi culturali e spettacoli
Thais e Melissa sfileranno sui carri, il 18 sarà la volta di Beppe Convertini
E domenica arrivano le veline
FANO - L’avvio del Carnevale, per il bel sole e l’affluenza di pubblico alla sfilata di ieri, è stato particolarmente felice, considerando anche la “fortunata” anteprima del ballo in maschera in teatro. Il programma 2007 è molto ricco e gustoso. Dopo le ballerine brasiliane del “Rio Tropical Show”, domenica prossima saranno ospiti di Fano le veline di Striscia la notizia: le graziose e simpatiche Thais e Melissa, vere madrine dell’edizione 2007 del Carnevale. Le due due stelline di Canale 5 sfileranno ballando sui carri allegorici, cercando di fare dimenticare l’alterigia di Valeria Marini, che lo scorso anno si era limitata a una comparsata di dieci minuti sul palco della direzione, e la controversa partecipazione delle sorelle Lecciso due anni fa, salute con applausi ma anche con un lancio di uova.

Domenica 18 febbraio, ultimo corso mascherato, sarà presente Beppe Convertini, attore di cinema e di teatro, protagonista di uno dei calendari che hanno ottenuto più successo nel 2007. Un omaggio alla presidente dell’Ente Manifestazioni Margherita Campanella che per marcare un cambio di rotta ha preteso che dopo dive e stelline al Carnevale il bello si declinasse al maschile. Gli altri appuntamenti più importanti sono giovedì grasso, 15 febbraio la festa per i bambini nella zona del Pincio a partire dalle 15 con, alla stessa ora, un appuntamento nel teatro della Fortuna. Sabato 17 nuovo ballo in maschera in teatro. E poi tante feste da ballo nei vari locali e giochi, concorsi, mostre, convegno e concerto. Martedì grasso, 20 febbraio, il rito della chiusura del Carnevale in piazza XX Settembre con, alle 18, il rogo del Pupo e un gigantesco spettacolo musicale e pirotecnico. Un’appendice è prevista sabato 24 al teatro della Fortuna con la finale nazionale di Miss Italia Carnevale.

Da: Corriere Adriatico del 5/2/2007

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Parte bene il Carnevale con Isabella Ferrari ospite a sorpresa. Il trionfo delle mascherate
Sole e pioggia di dolciumi per quarantamila
FANO - E’ stato subito un bagno di folla al Carnevale di Fano. Tenuto lontano il maltempo, l’unica pioggia che è caduta è stata quella dei dolciumi, la grande, vera attrattiva della manifestazione. Ieri si è calcolato che non meno di quarantamila persone, anche se il calcolo è frutto di una stima induttiva (dato che l’ingresso al Carnevale di Fano è libero) abbiano affollato il percorso.

Viale Gramsci è apparso nero di folla, un nero costellato dai colori vivaci delle maschere che hanno girovagato sul percorso e animato l’attesa del passaggio dei carri, sulle tribune. Curiosa e originale la mascherata realizzata dal palco numero 32, dove tutti gli occupanti si sono travestiti da orsi polari.

La bellezza e la vivacità del Carnevale di Fano ha attirato anche una visita inattesa, quella di Isabella Ferrari e Pierfrancesco Favino, che si trovano a Pesaro per girare la ormai nota fiction “Liberi di giocare” che sarà trasmessa sul canale della Rai nel prossimo autunno. Ricevuti sul palco della direzione dal sindaco Stefano Aguzzi, i due attori hanno rivolto un caldo saluto a tutti gli intervenuti.

Ad aprire la sfilata, quest’anno è stata la banda musicale della città di Santa Maria Nuova, in provincia di Ancona, un gruppo composto da 45 musicanti e 18 majorettes che ha introdotto il corteo con un repertorio brillante e vivace.

E’ seguito il Pupo, la maschera tipica del Carnevale di Fano, nelle vesti di Arlecchino, che quest’anno ha tratto nuova vita da vecchie fotografie, ricordi di un tempo passato, quando Fano era più piccola e forse anche più povera, caratterizzato da una patina color seppia che si è sovrapposta alla vivacità del suo vestito tradizionale. Era il Pupo dell’anno del nevone e della spagnola, il 1929, quando la maschera ospitata all’interno del Teatro della Fortuna, vi rimase per alcuni mesi, non potendo essere trasportata all’esterno. La replica, una vera e propria opera d’arte, è stata realizzata dal maestro carrista Paolo Furlani, autore anche del più bel carro che anche quest’anno ha preso parte al corteo carnevalesco: quello dedicato a Valentino Rossi, seduto sulla sua rombante Yamaha, pronto a riprendere la sfida del campionato del mondo. Per introdurre “The doctor” Furlani ha realizzato altre tre gigantesche maschere: quella del campione del mondo Haiden, nonchè quelle di Capirossi e di Melandri, sui tradizionali avversari.

Il Pupo è stato scortato dalle maschere tipiche della tradizione italiana, proposte dal circolo Acli di Sant’Andrea in Villis: Ecco dunque: Pulcinella, Pantalone, Brighella, Gianduia, Colombina, il dottor Balanzone: straordinari personaggi che ancora oggi incarnano l’idioma popolare, i caratteri della gente, le tradizioni domestiche, lo spirito delle antiche cose.

Sono seguite poi altre mascherate, realizzate sia da gruppi spontanei che da associazioni ben organizzate, le quali si impegnano sempre più e sempre meglio a dotare l’organizzazione del Carnevale di quel volontariato, senza il quale la spesa diverrebbe insostenibile.

Tre le migliori: una menzione di merito va certamente al gruppo “E lasciatemi divertire” autore della mascherata “Con la testa fra le nuvole” dove sembrava spiccassero il volo una quindicina di variopinte mongolfiere, con baffute maschere indossanti cilindri e impermeabili color giallo: “Nel cielo pulito, i sogni e i desideri prendono forma, in un festoso arcobaleno di colori”.

Ha ottenuto unanimi consensi anche la mascherata realizzata dalla associazione “Gommapiuma per caso” dal titolo “Chi non risica non rosica”: una divertente ironia sui vari significati che si attribuiscono al mondo dei topi. I simpatici roditori infatti sono stati ritratti come: topo di appartamento, topo di campagna e topo di città, mouse da computer, cavia, topo d’archivio, top-model, top of the pop e l’immancabile “Topolona”; da notare che il gruppo, diventato estremamente abile nella lavorazione della gommapiuma, si è classificato al primo posto negli anni 2004 e 2005 alla rassegna nazionale per le mascherate che si svolge ad Abano Terme.

Splendida, soprattutto per l’effetto coloristico, anche la mascherata realizzata dalla associazione Laboratorio Geniale che ha proposto una allegoria giocata sui vari aspetti della luna. Il gruppo ogni anno rappresenta il nostro Carnevale nei gemellaggi con le città di St Ouen L’Aumone in Francia, Senj in Croazia e in altre manifestazioni simili italiane. Una sorpresa ha rappresentato il carro di seconda categoria, realizzato dal Circolo Giovani di via Garibaldi, presieduto da Anselmo Anselmi, con la collaborazione dell’Avio club. Si tratta del “ritrovamento” della famosa cicogna rubata dai bellocchiani, con l’aereo fatto precipitare dentro un fumante pentolone.

Tradizione a parte, a dare un tocco di calore e di esotismo alla sfilata ci ha pensato il Club “Non solo donna” che ha dato concretezza al sogno di molti fanesi: possedere un biglietto di sola andata per Santo Domingo dove passare la vita sotto l’ombra di una palma, cullati dalla brezza del dolce far niente. Non sono mancate quindi le brasiliane del Rio Tropical Show che hanno sfilato sul carro “Tana libera tutti” realizzato dalla associazione carristi fanesi, che, insieme a un omaggio a Mozart di Fantagruel, al carro di Deli sulle energie alternative e alla Musica Arabita, ha chiuso il corteo.

Durante la sfilata le ambulanze sono intervenute più volte per soccorrere persone colte da malore. Problemi con le auto in sosta davanti alla stazione ferroviaria sono stati registrati al rientro dei carri nei capannoni di via Piceno.

MASSIMO FOGHETTI

Da: Corriere Adriatico del 5/2/2007

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Il pubblico assiste in maschera all’opera lirica. Ci sono anche il vicepresidente del FAI e un gruppo di nobili
Notabili in costume, un tuffo nel Settecento
Sfarzo ed eleganza, tra dame e cicisbei il sindaco preferisce l’età di Arsenio Lupin
FANO - Non ha deluso le attese il ballo in maschera all'interno del teatro della Fortuna, che ha aperto ufficialmente il Carnevale. Sabato sera, al termine della rappresentazione dell'Elisir d'Amore, la cui prima ha riscosso un grande successo soprattutto per lo scintillio degli interventi corali e alcuni momenti di grande intensità espressiva da parte dei protagonisti, si è dato il via alle danze in una platea trasformata in una accogliente e preziosa sala da ballo.

Ma l'affluenza delle maschere aveva destato attenzione e interesse, già al loro ingresso in teatro, dove un’animata folla di curiosi si era radunata per assistere a quella che si è trasformata in una piccola parata.

Ed è stata l'epoca torelliana, in omaggio alla caratterizzazione della stagione lirica, ad essere privilegiata nella scelta dei costumi. Una scelta impegnativa, dato che ha comportato la ricerca di parrucche, crinoline, redingote, livree e tutta un serie di orpelli che hanno dato un tocco di originalità all'aspetto di tanti personaggi noti e meno noti, molti dei quali intervenuti da fuori Fano e anche da fuori regione.

Non è mancato il sindaco Stefano Aguzzi che ha scelto un abbigliamento più recente e magari più severo, tale da poterlo associare ad un Arsenio Lupin, con al fianco una Elisabetta Foschi estremamente elegante in abito nero, convenientemente scollato e dotato del vezzo di una mascherina in piume d'uccello.

Il vicesindaco Mauro Falcioni invece ha privilegiato un abito d'epoca in verde smeraldo che lo ringiovaniva, con sua grande soddisfazione, nei modi e nell'aspetto; l'assessore Davide Rossi con l'inseparabile Marcella, entrambi in costume torelliano hanno riecheggiato la grazia delle statuine in porcellana di Sèvres, mentre l'assessore Francesco Cavalieri, imparruccato nella fisionomia di un personaggio molieriano, ha fatto a lungo coppia con una misteriosa dama bianca.

L'assessore Mirco Carloni ha preferito, come il sindaco, un costume più estemporaneo, anch'egli in nero come la sua graziosa consorte, anche se poi a ricreare l'atmosfera giusta con la caratterizzazione del ballo ci ha pensato l'inseparabile Alberto Santorelli, coordinatore di Forza Italia, passato dall'Augusto della Fano dei Cesari a un perfetto nobile dell'epoca torelliana.

In abito settecentesco anche Antonella e Roberto Piccinetti, Fabio Fraternali l'amministratore delegato della Pershing e Rossella; splendido un intero palco di cicisbei e damine con il volto incipriato. Bello anche il costume di Giulio Gradoni, primario di otorinolaringoiatria del Santa Croce che ha scelto un costume militare d'epoca napoleonica, con un cannocchiale originale dell'Ottocento.

Sorprendente, invece, il costume di doposcena di Bruno Praticò che, dimessi gli abiti di Dulcamara, ha indossato quelli di un immenso pascià turco.

Al veglione sono intervenuti anche un autentico gruppo i nobili invitati dal conte Lupo Bracci, che ha indossato un elegante frack, tra i quali il principe Carlo Massimo di Roma, il conte Enrico Pasquini, la marchesa Letizia del Gallo di Roccagiovane, Pietro e Luisita Albanese di Montecarlo e Paola Tittarelli, presidentessa degli amici del Rof di Pesaro.

Presenti anche una settantina di soci del Fai, coordinati da Anna Siccoli, incluso il vicepresidente nazionale della associazione Stefano Papetti, noto storico dell'arte. Il Sovrintendente Simone Brunetti, invece ha preferito indossare abiti “borghesi”, con il solo vezzo di una inconsueta cravatta, ingentilita dal fazzoletto al taschino e di un leggero disegno sul viso a mo’ di maschera.

Il Teatro della Fortuna ha così offerto una splendida scenografia al ballo in maschera, cui l’orchestra “Rossini” diretta dal maestro Vito Clemente ha offerto le più belle melodie del genere classico, quali valzer e polche viennesi e musiche che hanno sottolineato improvvisi ed inattesi intermezzi di danza.

MASSIMO FOGHETTI

Da: Corriere Adriatico del 5/2/2007

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Recuperata la tradizione del ballo nel teatro della Fortuna
FANO - Il veglione al Teatro della Fortuna è stato un appuntamento abituale del Carnevale dei fanesi fin quando, nella prima metà del secolo scorso, il teatro stesso è stato agibile. L’architetto Poletti, infatti che finì di costruire il teatro nel 1863, aveva dotato il piano della platea di legno di un meccanismo, mosso a forza di argani, che ne elevava il livello fino all’altezza del palcoscenico. Furono le distruzioni belliche a rovinare tutto e le successive ricostruzioni predilessero il cemento anzichè riproporre la realizzazione del sofisticato meccanismo polettiano. Grazie a un’idea del Sovrintendente Brunetti, quest’anno la tradizione è stata ripresa.

Da: Corriere Adriatico del 5/2/2007

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Ballo in maschera, un successo
La serata era iniziata con L’elisir d’amore: applausi
C’ERA ATTESA al Teatro della Fortuna, per verificare se il pubblico avesse accettato la sfida di presentarsi in maschera alla prima dell'«Elisir d'amore» di Gaetano Donizetti e alla festa danzante in programma subito dopo. Non si sono visti costumi eccezionali, in quanto la maggior parte di dame e cavalieri ha preferito optare per il classico abito da sera, limitandosi a celare il viso con maschere colorate, piumate e ricche di brillantini. Tra gli abiti più belli sicuramente quelli dei coniugi Piccinetti nei panni di nobili del Settecento. Non è passato inosservato nemmeno il vice sindaco Mauro Falcioni, in broccato verde, che ha fatto il suo ingresso a Teatro con lo stato maggiore di Forza Italia, il coordinatore Alberto Santorelli, anche lui mascherato, con tanto di parrucca bianca e con una fianco una bellissima ragazza, e l'assessore Mirco Cartoni che ha preferito evitare travestimenti, limitandosi ad una sobria mascherina nera.

E' STATO, invece, al gioco l'assessore alla Cultura Davide Rossi che ha vestito i panni di un gentiluomo di altri tempi accompagnato dalla sua dama, mentre è rimasto «in abiti civili», sembra per ragioni di praticità, il sovrintendente del Teatro della Fortuna Simone Brunetti. Poco mascherato il sindaco Stefano Aguzzi, (accompagnato da Elisabetta Foschi in abito da sera) che si è limitato ad indossare un mantello nero con cappello. Mantelli neri, cappelli a cilindro e frac per un gruppo di gentiluomini capeggiati dal titolare di Dago Elettronica Mauro Rapa. Alla serata non è mancata neppure la nobiltà dal conte Luciano Filippo Bracci al conte Nicolò Marcello con consorte, mentre a rappresentare l'imprenditoria fanese c'era Paolo Andreani. Presenti anche diversi pesaresi. Il via alle danze è stato dato al termine dello spettacolo lirico (ai protagonisti è stata tributata una vera e propria standing ovation) quando vestiti settecenteschi e ottocenteschi, ornati di sontuosi pizzi e collane preziose, hanno iniziato a fluttuare nella platea del Teatro trasformata in sala da ballo. Ad aprire le danze il sovrintendente Brunetti che al passo di valzer e tango ha intrattenuto le signore della festa.

Da: Il Resto del Carlino del 5/2/2007

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In 40.000 al Carnevale
Festa a ritmo di samba
di MARCO GIOVENCO
Fano
ANCHE Liberi di giocare al Carnevale di Fano. Sì, perché ieri il debutto dell'edizione 2007 della kermesse fanese è stata ravvivata dall'inaspettato 'coup del theatre' di Isabella Ferrari e Pierfrancesco Favino, attori protagonisti della fiction tv che, da alcune settimane, stanno girando fra Pesaro e Fano. Una sorpresa che i due hanno fatto non soltanto ai quasi 40mila spettatori assiepati lungo il corso mascherato baciato dal sole, ma anche agli stessi organizzatori, con il sindaco Stefano Aguzzi, l'assessore al turismo Francesco Cavalieri, la presidente dell'ente manifestazioni Margherita Campanella e il presidente della Carnevalesca Gianfranco Mazzanti, felicissimi di accogliere, sulla torretta della direzione, la coppia di artisti venuta a trascorrere insieme a parte del cast un pomeriggio di relax. L'affascinante Isabella e il bel tenebroso Pierfrancesco non hanno lesinato saluti al pubblico e anzi, hanno voluto vivere in diretta, da un palco delle tribune, il caratteristico getto di dolciumi del Carnevale di Fano, divertiti dall'atmosfera, dalle migliaia di ombrelli rovesciati e dai più ingegnosi trucchi per rastrellar caramelle e cioccolatini. A trainare il successo della giornata è stato, come l'anno scorso, il monumentale carro 46 The Doctor di Paolo Furlani, dedicato al pluricampione del mondo Valentino Rossi che, quest'anno, è all'inseguimento di altri tre assi delle due ruote, come Nicky Haiden, Marco Melandri e Loris Capirossi in sella a tre roboanti moto.

Al di sotto delle aspettative gli altri tre carri, molto simili negli impianti a quelli dello scorso anno: non sono comunque mancate le idee nuove con Voglio un carnevale solare, eolico, idraulico, verde, pulito, rinnovabile che Riccardo Deli ha dedicato al tema delle energie alternative; Mozicart! Ci piace se ti muovi, realizzato da Fantagruel di Giovanni Sorcinelli, un concentrato di festa, musica e balli sposati alle coreografie ispirate a Keith Haring. E infine Tana! ...Libera tutti!, dell'Associazione carristi fanesi (Acf) e Ruben Mariotti che prende spunto dalla discussa legge sull'indulto.

Altre graditissime e divertenti sorprese sono venute dalle ballerine brasiliane del Rio tropical show, dalle mascherate e dai carri di seconda categoria: splendido il Pupo Arlecchino, servitore al Carnevale, realizzato da Paolo Furlani e fedele riproposizione del Pupo del 1929, passato alle cronache come 'l'anno del nevone', quando il Pupo fu ospitato per due mesi sotto i portici del Teatro della Fortuna. Elegante contorno del Pupo le maschere proposte dal circolo Acli di Sant'Andrea in Villis, con gli immancabili Balanzone, Brisighella, Colombina e le figure della commedia dell'arte, così come altre belle mascherate sono state proposte dal gruppo E lasciatemi divertire (Con la testa fra le nuvole), dall'associazione Gommapiuma per caso (Chi non risica, non rosica), dal club Il circolo insieme all'Avio Club di Fano (Avén artruvàt la Cicogna), dal Laboratorio Geniale (Quest'an el carneval c'ha la luna) e dal Club 'Non solo donna' (A Santo Domingo...sola andata).

Contagiosa come sempre, infine, l'allegra brigata della Musica Arabita diretta dal maestro Daniele Gaudenzi e quest'anno arricchita dalla Borghetti Bugaron Band che ha proposto una simpatica parodia 'vip' invitando sul carro el Tuschiòn e la moj del Frighìn, classica massaia portolotta. E domenica prossima si replica con le Veline Thais e Melissa, direttamente da Striscia la Notizia.

Da: Il Messaggero del 5/2/2007

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Che “Elisir” il gran ballo in maschera
con i protagonisti del belmondo
Fano
TUTTI contenti ieri notte quando si è spenta l’eco dell’ultima nota alla fine della grande festa di inaugurazione della terza Rassegna Lirica Torelliana della Fondazione Teatro della Fortuna. Il pubblico ha risposto in maggioranza all’invito di arrivare in teatro in costume. Il tema Settecento/Ottocento è stato rispettato dalla quasi totalità dei mascherati. Molte le presenze note della città, da quelle istituzionali come il sindaco Stefano Aguzzi con Elisabetta Foschi, Davide Rossi con la sua fidanzata Marcella Genovese, il vice sindaco Mauro Falcioni, l’assessore al Turismo Francesco Cavalieri, ai volti noti della città, i coniugi Roberto e Antonella Piccinetti, il conte Lupo Bracci e signora, Fabio Fraternale e signora e tanti altri.

Alle 19 si è aperto il sipario sulla prima di L’elisir d’amore di Donizetti, con i bravissimi Bruno Praticò, baritono, nella parte di Dulcamara, e Luca Canonici, tenore in quella di Nemorino che hanno riscosso, insieme al dotato e generoso cast, applausi calorosi e convinti. Alla fine dell’opera si è chiusa la platea e tutto il pubblico si è riversato nei foyer di piano terra e terzo ordine dove è stata allestita la cena alla fine della quale si è aperto il grande salone delle feste. Ad aprire le danze il baritono Bruno Praticò con Antonella Piccinetti. Dopo mezzanotte fugace comparsa di Domiziana Giordano. Domani replica de L’elisir d’amore.

Da: Il Messaggero del 5/2/2007

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La città non è coinvolta e le allegorie hanno dimenticato la maschera più rappresentativa
Manca un progetto organico ma anche le idee
di Alfredo Pacassoni *
Fano – dopo anni di indiscusso successo del carnevale di Fano il risultato della manifestazione 2007 è sotto gli occhi di tutti, anche di chi non ha il coraggio di esprimere, non critiche fini a se stesse, ma legittime opinioni. Solo per fare alcuni esempi: - il centro storico e varie zone della città prive di qualsiasi segno di animazione e atmosfera carnevalesca; - carri allegorici con carente modellato, composti da prevalenti freddi pannelli di compensato e vetroresina, alcuni anche riciclati; - l’assenza della maschera tradizionale “el vulon”, l’assenza di un organico programma capace di coinvolgere e fare partecipare per davvero le scuole, i negozi, le aziende turistiche, nella sostanza la gente di Fano e gli ospiti; non rappresentano le proprietà e i valori, la cultura popolare del nostro carnevale che per tanti anni hanno comunque caratterizzato, fatto conoscere e ammirare la nostra città in Italia e all’estero. Questo purtroppo è il risultato, non sicuramente degli operatori, dei “carristi”, il cui lavoro va rispettato, ma di inesistenti organiche finalità e progetti, prive di personalità, incapaci di valorizzare e sviluppare le proprietà fondamentali del carnevale di Fano quali: - l’uso della cartapesta, - la realizzazione di Carri allegorici maestosi e ben fatti, - la valorizzazione della maschera tradizionale “el vulon”, - l’organizzazione di belle e coinvolgenti feste e iniziative culturali nelle piazze e sul territorio. E non si venga ancora a dire che tutto ciò dipende dalla carenza dei finanziamenti, il problema è anche e soprattutto di idee.

* Ex maestro carrista

Da: Corriere Adriatico del 6/2/2007

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Carnevale, brindano gli albergatori
Già oltre 900 prenotazioni giunte per l’ultima sfilata dei carri domenica 18
di Marco Giovenco
Fano- Si registra quasi il tutto esaurito nelle strutture alberghiere in vista dei week-end di Carnevale dell’11 e del 18. Quest’anno, insomma, sembra che il turismo abbia tutta l’intenzione di fare l’en-plein all’ombra dei carri allegorici. Gli operatori, Alberghi consorziati–Confcommercio e Asshotel-Confesercenti in testa, parlano di quasi novecento prenotazioni alberghiere nel comprensorio fanese, soprattutto per il corso mascherato del 18, ma un buon numero di prenotazioni è stato “dirottato” sul prossimo fine settimana. Positiva dal punto di vista dell’affluenza, ma meno sotto l’aspetto delle presenze alberghiere, la prima domenica di Carnevale: “tradizionalmente è così – spiega Federico Pansieri, presidente degli Alberghi consorziati - , anche se quest’anno abbiamo registrato pernottamenti dell’ultima ora, gruppi di amici non organizzati che hanno scelto di trascorrere un paio di giorni fra relax e sano divertimento. Le ottime prenotazioni per i prossimi week-end, invece, sono il risultato dell’attenta campagna promozionale condotta nelle fiere dell’autunno scorso. Per il Carnevale vengono offerti al pubblico pacchetti comprensivi di pernottamenti, cena tipica, serata danzante e partecipazione alla sfilata (il costo è di 115 €). Elementi in grado di intercettare, a costi accessibili, una domanda turistica che guarda con grande interesse le manifestazioni ad ingresso gratuito”. Parecchi i gruppi organizzati, soprattutto dal nord–Italia, che hanno scelto di partecipare alla kermesse fanese: “Le aspettative lasciano ben sperare – afferma Walter Panaroni, presidente Asshotel-Confesercenti – ma il comprensorio turistico di Fano deve fare un ulteriore sforzo sul fronte delle aperture stagionali perché diversi gruppi, non trovando posto a Fano, hanno scelto di andare a Pesaro”.

Da: il Messaggero del 6/2/2007

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PRIMA SFILATA DEI CARRI
Vince il carnevale della tradizione
L’assessore Paolini se la prende con i detrattori e loda il lavoro della Campanella
L’ASSESSORE ai Lavori Pubblici, Marco Paolini, fa i complimenti all'efficienza organizzativa di questa edizione del Carnevale. «Esprimo vivo rallegramento e mi complimento con Margherita Campanella, Gianfranco Mazzanti e con la Carnevalesca. Si dimostra, in tutta evidenza, che alla presidenza dell'Ente Manifestazioni occorre, prima di tutto, un buon amministratore dotato anche di validi titoli culturali e abilità nella programmazione. Non serve il ciclone organizzativo, che porta solo tempesta e caos». Sottolineando «l’inutilità della spocchia» del grande «Progetto Culturale che, secondo Paolini, conduce solo allo snobbismo, l'assessore torna ad elogiare l'impegno e la serietà nell’organizzare la manifestazione ed invita Margherita Campanella a proseguire su questa strada. INTANTO a chi affermava che la promozione scarsa ed in ritardo che dire? A vedere il pienone del primo corso mascherato del Carnevale non si direbbe. Anteprima Promotion ha lavorato bene, meno bene quando ha fatto coprire, con un grande telone pubblicitario Porta Maggiore.

Appunto alla carnevalesca: da almeno 15 anni le si chiede di invertire la torretta della direzione con quella dei fotografi, cineoperatori e stampa. Invano. Quest’anno poi la tribunetta dalla quale si dovrebbe eternare e promuovere il Carnevale, era ulteriormente arretrata e oltre al solito albero e al solito lampione aveva davanti anche un paletto; la torretta della direzione era invece più avanti, sicchè erano ostruite le riprese anche della sfilata di ritorno.

Un altro appunto sul getto: si dirà che erano i soliti 50 quintali, ma pochi se ne sono accorti. Quasi tutti cioccolatini e caramelle, e c’era chi le lanciava una alla volta. Occorre mettersi in testa che la gente viene al Carnevale di Fano soprattutto per il getto e su questo occorre soprattutto puntare. Perché poi, magari rinunciando ad un’ospite o ad un complesso, non si mette in palio un bel premio per la tribuna dal getto più copioso? La gara servirebbe anche ad eliminare i tempi morti tra una sfilata e l’altra. Sui carri non diciamo nulla, qualche carrista potrebbe adontarsi.

Sempre più numerose e belle le mascherate, con particolare citazione per l’originale «Con la testa tra le nuvole» di «E lasciatemi divertire», la divertente «Chi non risica non rosica» di «Gommapiuma per caso» e la colorata «Quest’an el carneval c’ha la luna» del «Laboratorio Geniale. Un plauso al Circolo Giovani e l’Avio Club che con «Aven artruvat la cicogna» hanno rispolverato la tradizione dei carri allegorici realizzati un tempo da cooperative, associazioni, circoli. Dieci con lode infine al connubio Musica Arabita e Borghetti Bugaron Band (il cui “inno” resta una delle cose più belle del nostro Carnevale).

Carlo Moscelli

Da: Il Resto del Carlino del 6/2/2007

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Il sindaco Aguzzi, Mauro Falcioni Cavalieri e Mazzanti in fila per ottenere un bacio dalle veline
Le regine di “Striscia” sul carro stregano i fanesi: una folla immensa arraffa 62 quintali di dolciumi
Bellezza e allegria, binomio per settantamila
FANO - Seconda sfilata e ancora più successo per il Carnevale di Fano, che ieri ha fatto il pieno di folla, come nelle migliori occasioni: tanto che la presenza di pubblica è stata calcolata tra le sessantamila e settantamila unità. Questa volta è apparso abbondante anche il getto, rimpinguato dall’ente carnevalesca dopo la prima sfilata. Ieri sono stati riversati sulla folla 62 quintali di dolciumi, di cui 52 di cioccolato e 10 di caramelle, ai quali si sono aggiunti altri quintali acquistati dalla gente che affollava palchi e tribune, mischiati a panettoni e a uova di Pasqua. Ci sono stati privati e ditte, come la Polo Holding che hanno acquistato, per conto proprio diversi quintali di cioccolatini che poi hanno gettato sulla folla.

Per catturare più getto possibile, quest’anno si è veramente scatenata la fantasia di giovani e meno giovani: oltre ad una selva di ombrelli rovesciati che hanno costellato, com’è di tradizione il percorso della sfilata dei carri, sono apparse reti da pesca, tovaglie, lenzuola, imbuti, marchingegni tesi a catturare più cioccolatini possibile, evidenziando ancora una volta come la cioccolata eserciti un fascino irresistibile su tutte le persone.

Ma la vera frenesia, questa volta l’hanno scatenata loro: le Veline: Thais e Melissa, belle, disinvolte, sorridenti che sono apparse come una vera e propria attrattiva. Sono apparse belle anche al di fuori del clichet, con il quale si esibiscono a “Striscia la Notizia”, anche se in certi momenti hanno dovuto essere protette dalla cintura dei bodyguard, a causa del getto che cadeva copioso sul carro “Tana libera tutti” sul quale hanno percorso tutto il viale della sfilata.

Il successo che hanno riscosso ha arricchito il carnevale e ha smentito le critiche di chi, permeato di un eccesso di moralismo, si è scagliato contro la presenza di personaggi dello spettacolo al carnevale di Fano. Certo è che gli ospiti non debbono avere la puzza al naso, nè farsi intimorire dall’entusiasmo della folla, come è accaduto l’anno scorso a Valeria Marini, indotta a fare solo una fugace apparizione e ad abbandonare anzi tempo la sfilata.

Thais e Melissa si sono invece offerte ampiamente al plauso della folla che hanno ringraziato con un abbondante getto di dolciumi dalla torretta della direzione, dove il sindaco Stefano Aguzzi, il vice sindaco Mauro Falcioni, l’assessore al turismo Francesco Cavalieri, la presidente dell’Ente Manifestazioni Margherita Campanella e il presidente dell’Ente Carnevalesca Gianfranco Mazzanti hanno fatto a gara per farsi fotografare insieme e ricevere un bacio. Quest’ultimo poi ha vissuto questo nuovo successo della sua presidenza con la gioia aggiuntiva di essere diventato nonno appena il giorno prima, grazie alla nascita del piccolo Christian che egli ha vissuto con grande emozione.

La presenza delle veline inoltre ha dato modo ad alcuni fanesi di esprimere la loro simpatica satira carnevalesca: come hanno fatto gli occupanti di un palco nel pressi della tribuna stampa, che hanno issato un manifesto con la scritta “Non abbiamo la velina, non abbiamo la veletta, ma abbiamo la porchetta”, oppure come hanno voluto ironizzare i componenti della ”Borghetti Bugaron Band” che, sul carro della “Musica Arabita” si sono fatti accompagnare da due belle ragazze trasformate in vele marine della tradizione peschereccia fanese.

Ma sono state ancora una volta le mascherate ad esprimere principalmente la vivacità della festa: le mascherate che, dopo il debutto alla prima sfilata, ieri sono apparse ancora più briose, a partire da quelle patrocinate dalla quarta circoscrizione: ben tre gruppi che hanno dimostrato come nel territorio che va da Gimarra a Carignano il Carnevale sia sentito e partecipato. Si tratta del gruppo di amici dell’Acli di Sant’Andrea in Villis, che hanno indossato i costumi delle più note maschere della commedia dell’Arte, tutte a far da scorta al carro del Pupo, realizzato quest’anno dalla Fondazione Teatro della Fortuna, da un’idea del soprintendente Simone Brunetti e grazie all’artistica manualità di Paolo Furlani, autore tra l’altro del carro più bello che anche quest’anno ha sfilato al Carnevale di Fano: quello di valentino Rossi. Vivacissima è apparsa la composita mascherata su Santo Domingo, realizzata dal club “Non solo donna”, mentre il gruppo “Gomma piuma per caso” ha dimostrato ancora una volta la sua bravura nel modellare questo materiale, realizzando la mascherata “Chi non risiga non rosiga”, ricca di spiritose allusioni alle varie interpretazioni attribuibili al mondo dei topi.

Ancora molti applausi hanno sottolineato, inoltre il passaggio delle coloratissime mongolfiere che pareva scivolassero sul percorso, realizzate dal gruppo “E lasciatemi divertire”, mentre ammirazione hanno suscitato le bellissime maschere portate a Fano dal gruppo della città di Morrovalle, degne di gareggiare con quelle esibite dal Carnevale di Venezia.

A precedere i grandi carri allegorici, anche le lune variopinte proposte dal Laboratorio geniale e quindi le grandi e fantasmagoriche plance da getto del carro sulle energie alternative di Deli, sull’anniversario mozartiano di Sorcinelli e sull’indulto di Eugenio Ruben Mariotti.

Spiritosa l’ironia di quest’ultimo che ha posto la caricatura di un noto personaggio fanese dietro le sbarre.

MASSIMO FOGHETTI

Da: Corriere Adriatico del 12/2/2007

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Raffica di applausi alla parodia della Bugaron
FANO - Al Carnevale di Fano ieri pomeriggio oltre alle veline di “Striscia la notizia” hanno sfilato sul carro della Musica Arabita le “velette al terzo” accompagnate dal “cugio”, il marinaio, parodia delle stellette televisive escogitata dalla Borghetti Bugaron Band.

Un’idea in pieno spirito carnevalesco, la risposta tutta fanese al fenomeno mediatico della bionda e la bruna di Striscia. “L’idea è nata per sdrammatizzare tutte le polemiche che si trascinano dietro gli ospiti televisivi - fa sapere la voce della Borghetti Nicola Gaggi - dall’altra parte per rimarcare il fatto che Fano ha moltissimo da offrire, dunque bisogna valorizzare anche l’autoctono”.

Le “velette”, infatti, impersonate da due ragazze completamente coperte da un costume a forma di vela, il contrario delle veline, spesso e volentieri in abiti più che succinti, riproducono le “velette al terzo” dei trabaccoli della marineria fanese, ciascuna delle quali rappresentava una famiglia di “portolotti”. Roberta Cardinali e Alessandra Giardini si sono occupate della realizzazione cucendo sapientemente fodere colorate basandosi sui modelli originali, ogni vela era infatti caratterizzata con i simboli delle famiglie del porto, per il Carnevale ne sono state scelte quattro: i Lisandron, i Pedini, i Ciufin e i Pataluchin.

Ancora una volta si rinnova il gemellaggio tra la Borghetti Bugaron Band e la Musica Arabita, che hanno sfilato, cantato e divertito la folla insieme sul carro, nello spirito ironico del Carnevale.

F.G.

Da: Corriere Adriatico del 12/2/2007

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La bionda Thais si fa conquistare dalla città, Melissa provoca fischi di simpatia
“In mezzo a questa festa mi sento a casa”
FANO - E’ stato un colpo di fulmine. “Non ero mai stata a Fano ma il Carnevale è stupendo, mi piace tantissimo: i carri, i colori, la gente. Mi sento a casa perché mi ricorda il mio Paese, il Brasile, dove i festeggiamenti per il Carnevale cominceranno tra una settimana”. E’ come l’onda del mare Thais: spumeggiante e travolgente. Lei e Melissa, la bionda e la bruna, le amate veline di “Striscia la notizia”, hanno dato una scossa al Carnevale di Fano, o meglio tante iniezioni di adrenalina alla folla quante sono state le apparizioni sulla plancia del carro “Tana libera tutti” (dove hanno compiuto il giro di presentazione, riparandosi ogni tanto all’interno per il lancio dei cioccolatini dalle tribune) o sulla balaustra della torretta centrale. Jeans e giubbotti sportivi, più sbarazzina Melissa con la coda di cavallo e un cappellino, più ammaliante Melissa con una piega dei capelli perfetta e un decolleté che non era da meno: l’amore a prima vista per il Carnevale di Fano è stato ampiamente ricambiato dal pubblico, che le ha applaudite con calore, apprezzandone simpatia e semplicità. “Noi lavoriamo molto in tv - ha spiegato Melissa al microfono del dj Francesco Boiani, provocando il convinto buuuh del pubblico - Sì, è vero. Per registrare le promozioni ci dobbiamo alzare tutte le mattina alle 8,30. I tempi della tv sono questi”. “Cosa mi ispira il Carnevale? L’allegria”, risponde privatamente Thais, che però scivola subito via trascinata dalla sicurezza (sei bodyguard poco raccomandabili) e dalle autorità. Sulla torretta una foto e i bacetti di saluto non si negano a nessuno (il sindaco, il vice Falcioni, l’assessore Cavalieri, il presidente della Carnevalesca Mazzanti: c’è la fila) ma è già tempo di andare. “Il Carnevale è trasgressione? No, quella è un’altra cosa”, dice deludendo un po’ Melissa mentre saluta. Ci si consola con lo striscione di una tribuna: “Non abbiamo la velina, non abbiamo la veletta, ma abbiamo la porchetta (e il vino)”. Insomma, la festa continua.

Da: Corriere Adriatico del 12/2/2007

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La carica dei settantamila
al Carnevale delle Veline
Pienone ieri a Fano
E tanti applaudi per le belle
Thais e Melissa di “Striscia"
di MARCO GIOVENCO
Fano
In 70 mila per Thais e Melissa, la bionda e la mora di Striscia la Notizia che, com'era nelle aspettative della vigilia, hanno mandato in delirio i fanesi e i numerosi turisti che, ieri, hanno premiato il secondo corso mascherato del Carnevale di Fano. Occhi tutti per loro, le due splendide Veline che, pur protette da sei body guard, non si sono risparmiate al calorosissimo abbraccio del pubblico e hanno sfilato per tutto il percorso a bordo del carro Tana...libera tutti! di Acf e Ruben Mariotti lanciando dolciumi e gadget alla folla. Thais, biondissima, jeans attillati, body ritagliato sulle generose forme e bomberino all'ultima moda; per Melissa, invece, cappellino da baseball, jeans e maglia sportiva e tanta voglia di giocare con il pubblico. Le Veline sono state accolte sulla torretta della direzione dal sindaco Stefano Aguzzi, dal vice-sindaco Mauro Falcioni, dall'assessore al turismo Francesco Cavalieri e dai presidenti di ente manifestazioni e Carnevalesca Margherita Campanella e Gianfranco Mazzanti. «Ma che bel Carnevale!» ha esclamato Thais alla vista della folla festante e poi, intervistate dai conduttori della sfilata Francesco Boiani e Brunella Ugolini, hanno scherzato con il pubblico e parlato del loro lavoro a Striscia la Notizia, insieme a Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, «sempre simpatici e carini, proprio come in tv».

Mossa azzeccata, insomma, invitare le due splendide Veline alla kermesse fanese, baciata anche ieri da un caldo sole. «Siamo molto soddisfatti - ha detto il presidente della Carnevalesca Gianfranco Mazzanti, neo-nonno da poche ore - e credo che in quest'occasione sia stato raggiunto un vero record di presenze. Già alla vigilia immaginavamo un buon successo, tanto che abbiamo deciso di aumentare il getto da 65 a 75 quintali. Di grande effetto anche il giro delle luminarie e lo spettacolo pirotecnico. Siamo pronti per replicare anche domenica prossima».

E se ieri le ospiti erano tutte per i maschietti, il 18 la guest star sarà l'attore Beppe Convertini, idolo per le teen-ager e per il pubblico femminile. Ieri, infine, intorno alle 16,30, momenti di apprensione per una donna che ha accusato un malore. Soccorsa dai sanitari del 118, è stata dimessa in serata.

Da: Il Messaggero del 12/2/2007

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Con il Pupo, Arlecchino e tanti confetti
il divertimento ha sposato la tradizione
Fano

HANNO raggiunto Fano da ogni parte del centro Italia: en-plein di prenotazioni nelle strutture alberghiere del comprensorio, come hanno confermato allo stand Marcabella che ha distribuito tantissimo materiale promozionale, e centinaia anche i camper che hanno scelto di trascorrere il week-end alla kermesse fanese. Le attese del pubblico non sono state tradite né dai carri, né dalle mascherate e, tanto meno, dall'atmosfera di sana festa di popolo. Ad aprire la sfilata, le majorettes e la banda di Castelferretti, seguite dal Pupo Arlecchino, servitore del Carnevale per il quale il carrista Paolo Furlani si è ispirato a quello del 1929. Elegante e raffinato, poi, il contorno con le maschere della tradizione italiana come Pantalone, Colombina, Brighella, Gianduia e Balanzone presentate dal circolo Acli di Sant'Andrea in Villis, presieduto da Enzo Di Sante, che ieri ha rispolverato l'antica tradizione del Carnevale fanese di lanciare al pubblico dolci confetti. Così come altrettanto simpatica è stata l'iniziativa delle Velette al terzo (cioè le vele della tradizione marinara locale), parodia delle Veline che la Borghetti Bugaron Band ha proposto dal Carro della Musica arabita. Si replica domenica prossima, quando saranno presenti anche delegazioni delle città gemellate di Saint Ouen l'Aumone, St. Albans e della cittadina di Stribo, nella Repubblica Ceca.

M.G.

Da: Il Messaggero del 12/2/2007

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Lo spirito e l’ironia del Carnevale nei disegni di Fucci
FANO - E' stata presentata mercoledì dalla presidente dell'Ente Manifestazioni Margherita Campanella una delle iniziative culturali più importanti che rientrano nel programma del Carnevale di quest'anno: la pubblicazione su Rino (Melchiorre) Fucci e una mostra dedicata alle sue opere. Rino Fucci è stato soprattutto un grande artista: annoverato tra i fondatori dell'Accolta dei Quindici ha amato Fano pur frequentando gli ambienti artistici romani, dove ebbe modo di conoscere personaggi particolari, come il grande portavoce dell'ironia popolare Trilussa, o artisti come Cagli, Corrado, Guttuso; frequentare l'Accademia di Belle Arti e laboratori di restauro del Vaticano, rispondere a molte commissioni con opere che gli valsero apprezzamenti e titoli di merito. E' stato Presidente della Musica Arabita e consigliere dell'Ente Carnevalesca.

Particolarmente belli sono i manifesti disegnati per il carnevale del 1939 e i disegni del Pupo che sfilò sul corso cittadino nel 1949, prima che fosse aperto il percorso di viale Gramsci, con le fattezze di Totò, oltre quello disegnato per la sfilata dell'anno successivo con il titolo Torneo dla braciola. La mostra di disegni allestita a palazzo Bracci, evidenzia lo spirito, l'arguzia e la grande capacità creativa di questo artista che la pubblicazione del libro ha riproposto nella sua giusto rilievo nel panorama dell'arte fanese. La ricerca è stata compiuta da Raffaella Manna e Federica Pelosi. A presentare il volume, l’altro giorno, oltre a Margherita Campanella è intervenuto il professor Rodolfo Battistini, mentre Paola Magi ha recitato alcune poesie dedicate al Vulòn.

Da: Corriere Adriatico del 16/2/2007

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Tantissimi piccini per l’opera di Camille Saint-Saëns
Oggi la Fondazione propone un convegno
Piove e la festa si sposta a teatro
Annullate le iniziative in piazza: giovedì grasso tra gommapiuma e animaletti
FANO - Annullata la festa di piazza per via della pioggia, in molti si sono rifugiati a teatro per assistere a “Il carnevale degli animali. Grande fantasia zoologica per piccola orchestra di Camille Saint-Saëns”, nell’ambito della terza edizione della rassegna lirica torelliana organizzata dalla Fondazione Teatro della Fortuna.

Tanti i bambini mascherati che hanno affollato platea e palchetti, rimasti incantati dalle grandi e pittoresche maschere di animali in gommapiuma, create dall’artista Pierluigi Piccinetti e indossate dai solisti dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, che hanno eseguito i brani trasformandosi in veri e propri attori.

Un pomeriggio di intrattenimento che ha visto sfilare sul palcoscenico una divertente galleria, in cui gli animali hanno la voce degli strumenti musicali.

I quattordici brevi brani che si sono succeduti sono stati “Introduzione e marcia reale del leone” (pianoforti e strumenti), “Galli e galline”, “Emioni”, cavalli selvatici dell’Asia centrale, “Tartarughe”, “L’elefante” (contrabbassi, imitazione di melodie di Berlioz e Mendelssohn), “Canguri” (pianoforte solo), “Acquario” (flauto, armonica, pianoforti e gli archi che suonano una melodia), “Personaggi dalle orecchie lunghe”, interpretato sia come “Asini” sia come “Critici musicali” (interamente affidato ai due violini), “Il Cucu” nel profondo dei boschi (il pianoforte ha steso una base di sottofondo da cui spunta il suono del clarinetto), “Uccelliera” (il flauto è il protagonista di questo frammento, eseguendo trilli, scale, salti di note), “Pianisti” (scale ascendenti e discendenti al pianoforte), “Fossili” (lo xilofono ha eseguito un frammento dalla Danza macabra dello stesso Saint-Saëns e un motivo dal Barbiere di Siviglia di Rossini), “Il cigno” (violoncello), “Finale” (ripresa di quasi tutti i temi precedenti in forma di polka e can-can).

A dirigere l’orchestra Noris Borgogelli, anche voce recitante. I bambini, come fossero sui banchi di scuola, hanno fatto a gara per indovinare di volta in volta l’animale protagonista del brano: un’occasione per divertirsi e imparare qualcosa di più sulla musica e sugli strumenti di un’orchestra.

Appuntamento con la cultura, alle 17.30, alla sala di rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio, dove si parlerà di “Carnevale e teatro. Ieri ed oggi (Rossini a Fano)”. Previsti gli interventi del presidente della Fondazione Fabio Tombari, del soprintendente del “Rossini Opera Festival” Gianfranco Mariotti, del soprintendente del Teatro della Fortuna Simone Brunetti e del vice presidente della Fondazione “Gioacchino Rossini” Alberto Berardi”.

Ancora Carnevale a teatro domani sera con il “Gran Veglione di Carnevale”, in programma al teatro dell Fortuna alle 21. Una serata all’insegna del “Danzar canzoni e canzonar danzando”, con la direzione musicale di Mario Mariani, sul palco la Fondazione Urka assieme alla Banda della città di Fano, la Musica Arabita, la Borghetti Bugaron Band e il gruppo Musicaparole.

FEDERICA GIOVANNINI

Da: Corriere Adriatico del 16/2/2007

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Mollaroli (DS) contro il veglione in maschera
"Riservato a una élite, non ha nulla di popolare"
FANO - Giù la maschera, il veglione di Carnevale sembra soprattutto il sollazzo di una "élite" al consigliere regionale Adriana Mollaroli (Ds). Riportare la festa nel teatro della Fortuna, a sessant'anni dalla brusca fine di questa tradizione tutta fanese, causata dalla seconda guerra mondiale, non è considerata "una scelta convincente". Sull'Amministrazione comunale di centrodestra e sulla Fondazione Teatro torna indietro, come un boomerang, l'accusa rivolta a suo tempo alle giunte di centrosinistra: la cultura a uso e consumo di una ristretta cerchia. "A mio giudizio - afferma Mollaroli - il costo dei biglietti è fin troppo elevato e questo elemento, tra gli altri, mi fa concludere che il veglione a teatro sia un'iniziativa per gruppi sociali elevati e dunque perda quel carattere popolare tipico delle feste che si vorrebbero rievocare. Quando il teatro era l'unico spazio disponibile in città, il veglione aveva un senso, ma adesso ci sono opportunità diverse da sfruttare. Non per questo intendo negare l'importanza del ballo, di cui fra l'altro sono una convinta sostenitrice". Il veglione a teatro, domani sera, ha richiesto un considerevole impegno economico. È stato pagato 35.000 euro il cosiddetto “praticobile”, un piano per portare allo stesso livello il palco e la platea, così da permettere le danze. In contemporanea, sempre sabato sera, c'è il popolare 'Veglione della gluppa', longevo rito carnascialesco di Fano. Insomma, la serata sembra fin troppo piena di iniziative, per non creare qualche problema di concorrenza in casa. "Ci penseranno i consiglieri comunali d'opposizione - conclude Mollaroli - a verificare costi, biglietti venduti e incassi del veglione".

O.S.

Da: Il Messaggero del 16/2/2007

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"Un carnevale ... da favola": ieri sono state premiate le scuole
L'INIZIATIVA
Molte le scuole che hanno partecipato con i lavori
Una grande festa
E' stata numerosa e con ottimi lavori la partecipazione delle scuole fanesi al primo concorso cittadino "Un ... Carnevale ... da favola", ideato dall'artista Antonio Fortuna ed organizzato dall'assessorato ai Servizi Educativi e dagli Enti Manifestazioni e Carnevalesca. Ieri le premiazioni nella Sala della Concordia. Per la categoria riservata ai bambini di 3/6 anni (Scuola dell'Infanzia): 1° classificato "Carnevale in fondo al mare" realizzato dalla scuola dell'infanzia "Il Quadrifoglio"; 2° "Una giornata super divertente" realizzato dai Bambini del Sabato" delle scuole dell'infanzia comunali; 3° "Il mare" realizzato da Andrea Bocchini (3° sezione scuola dell'infanzia "Il Girotondo"). Bambini 6/11 anni (Scuola primaria): 1° classificato "Il Carnevale dei Fiori" realizzato dalle classi 1A e 1B della scuola "F. Montesi", sede distaccata di Via Torricelli; 2° "Re Carnevale" realizzato dalla classe IV A della scuola elementare "G. Rodari"; 3° composizione su compensato realizzata dalla classe III B della scuola elementare "M. Montessori". Ragazzi di 11/14 anni (Scuola Secondaria): 1° classificato: "Maschere" realizzato da Giada Zonga della classe III G della scuola media "A. Gandiglio": 2° "Un Pupo Speciale" realizzato da Ilaria Ghiselli della classe I B della scuola Media "A. Gandiglio": 3° "Carnevale" realizzato da Antonio Pupillo della classe I B della scuola Media "M. Nuti". La giuria ha assegnato un premio speciale alle dirigenze scolastiche della "Gandiglio" e della "Corridoni" per il maggior numero di elaborati prodotti dalle scuole di pertinenza ed una menzione speciale all'elaborato "Il carro riciclone" prodotto dalla classe III A della scuola elementare "M. Montessori".

Da: Il Resto del Carlino del 16/2/2007

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Gli ambientalisti di Lupus contro bomboletta selvaggia
FANO - Bomboletta selvaggia continua a imperversare alle sfilate del Carnevale fanese. L'associazione ambientalista Lupus in fabula (Lif) nota, però, come una recente ordinanza del Comune abbia vietato l'uso di questi sprsy contenenti schiume o sostanze filanti. "Invece nulla - protesta una nota di Lif - come se l'ordinanza non esistesse. Domenica scorsa nemmeno un vigile urbano lungo il corso mascherato e il malcostume, è ovvio, ha imperversato".
Lif non ne fa una questione ambientale in senso stretto, perchè oggi i propellenti gassosi degli spray sono meno dannosi per l'ozono. Il problema riguarda piuttosto "sicurezza, igiene e tranquillità di tutti i cittadini". "Le schiume e le sostanze filanti - sostiene l'associazione - macchiano, infastidiscono e possono infiammarsi. I recipienti vuoti, abbandonati ovunque, possono far cadere chi ha difficoltà motorie o una vista ridotta. A volte le bombolette sono lanciate come dolciumi, con le prevedibili conseguenze. L'ordinanza è giusta e valida, perchè non la si fa rispettare?".
Lif ritiene che "nessuno soffrirebbe, se le bombolette sparissero dal Carnevale di Fano": il consiglio è, dunque, di proibirne la vendita. Solidarietà, infine, alla "solitaria protesta" del carrista Riccardo Deli, domenica scorsa. Schiume e sostanze filanti, infatti, insozzano carri e maschere.

O.S.

Da: Il Messaggero del 17/2/2007

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GRAN VEGLIONE AL TEATRO DELLA FORTUNA DI FANO
Il teatro della Fortuna tempio della tradizione innovativa
Erano tutte lì, al gran veglione di Carnevale tenutosi ieri sera al Teatro della Fortuna. Più di 300 maschere tra odalische, arlecchini, suore, preti, bodyguards, wamps, nobili dell’800, plebei ed una marea di altri personaggi che solo la fantasia di chi ha una voglia matta di divertirsi può creare. Ha proprio funzionato l’esperimento della Fondazione del Teatro della Fortuna, che quest’anno, nell’ambito della Rassegna Lirica Torelliana, ha voluto recuperare il Veglione come evento culturale e sociale, proponendo la soluzione del veglione/spettacolo in cui il pubblico interagisce con gli animatori. E’ così che, sulla platea del “Tempio della Fortuna”, sotto la guida dell’animazione del Gruppo fff che ha assoldato anche inaspettatamente un presentatore d’eccezione come il regista lirico Roberto Recchia - già protagonista della RLT 2006 nella quale ha diretto il Don Pasquale – la serata ha assunto risvolti magici.

Sul palcoscenico con Giorgio Donini e Mario Marani, vere “anime dell’animazione”, vi erano ballerine, “cardiopatici” ma indefessi ciclisti, cartomanti, attori monologhisti e tanti altri numeri di varietà. Bravissima l’orchestra dal vivo composta dalle varie compagini Fondazione Urka in formazione “deluxe” assieme alla Banda della città di Fano, la Musica Arabita, la Borghetti Bugaron Band e il gruppo Musicaparole, che ha punteggiato i momenti di varietà e ha fatto danzare gli ospiti prima dell’arrivo del DJ.

Pochi i volti noti in quanto è stata una vera festa per tutti. Il baritono Bruno Praticò, protagonista dell’Elisir d’amore che ha inaugurato la Rassegna, non è voluto mancare e, arrivato da Bologna nello stesso giorno, si è presentato in teatro vestito da nobile “del 1450” come ha egli stesso tenuto a precisare. Molto divertente e ben riuscito il mascheramento dell’assessore al Commercio e Turismo del Comune di Fano Francesco Cavalieri che ha fatto il suo ingresso vestito e truccato da un perfetto Jimi Hendrix con tanto di chitarra elettrica al collo.

Una serata che ha riscosso alto gradimento nel numeroso pubblico mascherato e non che ha affollato i foyer del teatro dove era allestita la cena a buffet prima e la platea ricoperta che riproduceva l’antico Salone delle Feste poi per assistere allo spettacolo di intrattenimento e danzare sulle note di valzer, musica arabita, celtica, disco-dance ed altro ancora. Gare di ballo sotto l’egida di una giuria di “sdentati” e scatch di ogni tipo, danze scatenate fino a notte inoltrata: tutto ha reso la serata davvero particolare, allontanando definitivamente lo scetticismo sollevato da alcuni sulla buona riuscita dell’evento. “Non potevamo aspettarci di meglio - ha sostenuto l’Assessore alla Cultura Davide Rossi – al contrario di quanto sostenuto da taluni, la serata non ha affatto assunto la connotazione di festa di élite. Sono molto lieto di notare la presenza di persone di tutte le età, provenienti da differenti ceti sociali, e posso affermare con soddisfazione che la formula della contaminazione dei generi è risultata vincente per il nostro carnevale”.

Durante il Veglione sono state consegnate le targhe ai vincitori del concorso “Il Veglione in Vetrina” promosso dalla Fondazione Teatro della Fortuna in collaborazione con Confcommercio, Confesercenti e “Il Resto del Carlino” che premiava la migliore vetrina allestita sul tema carnevalesco dai commercianti dei negozi del centro storico fanese. Due i premi, quello del Pubblico, che ha votato grazie ai tagliandi pubblicati su “Il Resto del Carlino” e spediti in Confcommercio, è andato alla Profumeria Taussi mentre ha vinto il premio della Giuria, formata da Alberto Berardi, Pierluigi Piccinetti, Mario Mariani, Davide Rossi e Giuliano Antinori la vetrina allestita dalla Gioielleria Claudio Pacifici.

“Ho ricevuto personalmente l’incoraggiamento e il compiacimento di Gianfranco Mariotti, Sovrintendente del Rossini Opera Festival – ha affermato Simone Brunetti, Sovrintendente della Fondazione Teatro della Fortuna – per il tentativo di ridare vita ad alla tradizione del Carnevale fanese, persa oramai da più di settanta anni. Un esperimento storico per la città di Fano, in cui tradizione non significa comunque passato, ma rapporto con l’innovazione del presente e riattualizzazione di alcuni significati profondi della tradizione storica fanese, di cui il carnevale è elemento fondamentale.

Ultimo appuntamento di Carnevale con la RLT 2007, prima di entrare nell’atmosfera quaresimale, il 20 febbraio, martedì grasso con uno spettacolo da non perdere. La Suite del Grande Arlecchino, nuova produzione e commissione del Teatro della Fortuna, un canovaccio di commedia in musica scritto dal musicista Mario Totaro e dal drammaturgo e attore Eugenio Allegri. Otto quadri dedicati ad Arlecchino, maschera prima della Commedia dell’Arte in un viaggio che parte dalle origini medievali fino ad arrivare ai giorni nostri ed oltre.

Roberta Corbelli

Da: www.fanoinforma.it 19/02/2007

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Sulla folla piovono 60 quintali di caramelle e cioccolatini. Presenti all’evento le delegazioni delle città gemellate e studenti abruzzesi
Settantamila spettatori all’ultima sfilata dei carri. E Convertini lancia i suoi calendari di sex symbol
Euforia e dolcezze, il trionfo del Carnevale
FANO - Un’altra grandiosa sfilata di mascherate e carri allegorici, ha regalato ieri un bel tris al Carnevale di Fano, facendo di nuovo il pieno delle presenze. Altre 60 - 70.000 persone, è stato calcolato dall’organizzazione, hanno affollato il percorso di viale Gramsci, rendendo perfino arduo il passaggio della sfilata.

Una vera e propria selva di ombrelli rovesciati ha catturato oltre 60 quintali di dolciumi, tutti di gran marca e prodotti freschissimi, che sono stati gettati sulla folla. Un pieno di turisti, provenienti da Roma, Perugia, da diverse località della Romagna, della Lombardia e, dell’Abruzzo ha vivacizzato non poco l’attività di bar, ristoranti e alberghi, in un periodo che, altrimenti, viene considerato di bassa stagione.

Particolarmente soddisfato dell’andamento della manifestazione si è rivelato il presidente dell’Ente Carnevalesca Gianfranco Mazzanti che si è visto così premiare il suo impegno e quello di tutti i consiglieri dell’Ente, i quali volontariamente per diversi mesi hanno lavorato per organizzare la manifestazione. A tutti Mazzanti ha espresso il suo ringraziamento, che poi ha esteso alle molte collaborazioni che hanno coadiuvato l’organizzazione.

Ospiti del Carnevale ieri, sono state anche le delegazioni delle città gemellate di St. Ouen L’Aumone (Francia), i cui componenti vestiti da pellerossa hanno preso parte della sfilati nel percorso; di St. Albans (Inghilterra) e di Stribo (Repubblica Ceca) che, pur non essendo ancora gemellata è particolarmente legata alla città di Fano, essendo situata sul medesimo parallelo.

Successo ha riscosso anche la presenza al Carnevale di Fano di Beppe Convertini, voluta dalla presidente dell’Ente Manifestazioni Margherita Campanella, quale personaggio che, al di là dell’essere sex symbol (non è mancato il lancio di calendari sulla folla) è anche un bravo attore di teatro. Dalla torretta della direzione, dopo le fotografie di rito che hanno coinvolto anche il sindaco Stefano Aguzzi e il ritroso vicesindaco Mauro Falcioni, Convertini ha dato vita ad un copioso lancio di dolciumi sulla folla, non nascondendo la sua meraviglia per la marea di gente che affollava il percorso e paragonando la calda atmosfera che si respirava al carnevale di Fano a quella della sua terra: la Puglia.

Una novità ha rappresentato nella sfilata la presenza di un gruppo di studenti, della scuola Media Nuti in costume da galeotti che, accompagnati dai loro insegnanti, hanno fatto vivere la freschezza della festa a un gruppo di loro coetanei provenienti dalla località abruzzese di Rocca di Mezzo, in provincia dell’Aquila.

Il Carnevale è stato quindi rallegrato, come nelle due sfilate precedenti, dalle mascherate a piedi: “Con la testa fra le nuvole” del Gruppo “E lasciatemi divertire”, “Il Carnevale c’ha la luna” del Laboratorio Geniale, che si sono equamente suddivisi la palma della vittoria nel concorso relativo alla migliore mascherata organizzato dall’Ente Carnevalesca; al terzo posto si è classificato “Chi non risiga non rosiga” del gruppo “Gommapiuma per caso”. Tra l’altro non è sfuggita al pubblico la protesta del maestro carrista Riccardo Deli che inalberando un cartello durante la sfilata ha rimproverato chi rovina il lavoro dei carristi con le bombolette spray.

Non minore successo ha ottenuto il veglione organizzato dall'Ente Carnevalesca all'Alberone, dove si è svolto il tradizionale concorso tra le maschere, che si sono disputate buoni spesa e la recente pubblicazione su Rino Fucci, quale maestro del Carnevale. Gli onori di casa sono stati fatti al presidente Gianfranco Mazzanti, mentre alla festa non sono mancati la presidente dell'Ente Manifestazioni Margherita Campanella, il vicesindaco Mauro Falcioni e il presidente dell'Aset Giovanni Mattioli. Il concorso ha visto prevalere due bimbi in tenera età, Matteo e Sofia nelle vesti dei principini di Monaco; al secondo posto si è classificato il gruppo Gomma piuma per caso con la mascherata Gran galà al Carnevale di Venezia, al terzo il Laboratorio Geniale con Gustosa Luna, laboratorio che invece ha prevalso al concorso per la migliore gluppa con i suoi squisiti piatti a base di pesce; seguito da Gomma piuma per caso e dal gigantesco dolce gremito con bignè confezionati da Fernanda Alegi. Il gruppo musicale 33 per cento ha animato con brio e vivacità la festa.

MASSIMO FOGHETTI

Da: Corriere Adriatico del 19/2/2007

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Acceso dibattito sulle feste nel tempio della Fortuna
Il veglione tra critiche e lodi
FANO - Lodi, critiche, ringraziamenti, plausi, risposte piccanti, curiosità: è stato come se una manciata di coriandoli di colori diversi piovesse sul pubblico che in questo fine settimana ha affollato il convegno sul tema Carnevale a teatro: ieri ed oggi organizzato dalla Fondazione Carifano, con la collaborazione della Fondazione Rossini di Pesaro, nella sala di rappresentanza della propria sede in via Montevecchio. L'iniziativa ha evidenziato soprattutto, con il plauso di Gianfranco Mariotti, soprintendente del Rossini Opera Festival, il ritorno del veglione a teatro.

Un ritorno che non ha mancato di sollevare giudizi contrapposti in città; giudizi che si sono riverberati sul numero delle presenze alle feste in maschera, dove non si è mai rilevato il tutto esaurito. Più sensibile all'attrazione dell'evento è stato l'ambiente culturale; quello che ha avvertito la suggestione dell'ambiente e non ha badato a spese pur di presentarsi con il costume più bello; meno interessato è apparso l'ambiente popolare che, invece esprimeva le maggiori presenze nei veglioni anteguerra, prima che la sala polettiana dotata di pedana mobile, fosse danneggiata dalle mine tedesche. Eppure i prezzi del biglietto erano stati parametrati per tutte le tasche, offrendo la possibilità a tutti di partecipare alla festa danzante all'interno del teatro. Ciò nonostante i vuoti si sono evidenziati soprattutto in galleria e nel loggione.

A compiere un excursus sulle vecchie stagioni di Carnevale, che duravano dal 26 dicembre all'ultimo martedì grasso, è stato proprio il soprintendente Mariotti, il quale ha evidenziato come un tempo a teatro si faceva di tutto: si mangiava, si beveva, si giocava e non di rado il brusio che si levava dai palchi e dalla platea disturbava la rappresentazione, che finiva per essere solo una componente parziale della festa. Il ritorno del Carnevale a teatro perciò - ha messo in evidenza Alberto Berardi - costituisce il vero evento di quest'anno, in contrapposizione alla apparizione delle Veline che è costata denaro e non ha portato alcun vantaggio alla manifestazione. Pungente anche il Soprintendente Simone Brunetti che ha risposto per le rime a chi ha criticato l'organizzazione delle feste in teatro, ritenendola una iniziativa destinata a pochi e pagata da tutti.

Da: Corriere Adriatico del 19/2/2007

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UNA NOTTE PER SOGNARE
FANO - Belle le maschere che hanno affollato il teatro della Fortuna, nella seconda festa di Carnevale. Accolte da un significativo omaggio di Baci e Rossana Perugina del “gruppo del bacio”, le maschere hanno attraversato la piazza in un'atmosfera fin de siecle che ha reso molto suggestivo il cuore del centro storico. Ed è proprio il caso di dire che l'altra sera la fantasia si è scatenata: a gruppi di ballerine di can can si sono associati giovani in frack e cilindro, odalische il cui velo nascondeva qualche sorpresa, marajà con enormi turbanti, pirati, super-eroi, hippies, angeli e diavolesse, monache e cardinali, maschere della commedia dell'arte. A stento si è riconosciuto l'assessore al turismo Cavalieri sotto la parrucca di Jimmy Hendrix, mentre era più scoperta l'identità del giovane e brillante maestro Michele Mariotti sotto una parrucca settecentesca; inconfondibile la presenza di Bruno Praticò sotto le sembianze di un nobile del 1450, mentre il regista Roberto Recchia ha preferito un classico frack; prezioso inoltre il chimono di seta, indossato da Andreina Bruno, in quanto non solo era autentico, ma risaliva addirittura al 1940. Ammirata anche la misteriosa coppia di Raffaello e la Fornarina, giunta al ballo a notte fonda. Spettacolo nello spettacolo: l'esibizione dell'artista duemilista Giancarlo Pucci e della moglie Rossella, nelle vesti dell'arte che consacra l'artista.

M.F.

Da: Corriere Adriatico del 19/2/2007

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E domani a Fano nuovo appuntamento in piazza con il rogo del Pupo
CHIUSURA IN BELLEZZA DELLA SFILATA
STRARIPANTE ANCHE IL GETTO CON OLTRE SEI TONNELLATE DI DOLCIUMI
Sex symbol, la “maschera” sempre vincente
Beppe Convertini, il bello del cinema e teatro bissa il successo delle “veline”
di MARCO GIOVENCO
Fano
CHIUSURA in bellezza, tutta al maschile, per il Carnevale di Fano che, grazie anche alla simpatica presenza dell'attore e sex symbol Beppe Convertini, ha bissato il successo di sette giorni fa, quando lungo il corso mascherato si riversarono oltre 65mila persone. E abbondante, anzi straripante, anche il getto, con poco più di sei tonnellate di cioccolatini e caramelle lanciate al pubblico in delirio. Di certo anche per lui, Beppe Convertini, attore di cinema e teatro, attualmente impegnato in una tournèe in giro per l'Italia con lo spettacolo Sex in the city 2. Imminente, poi, il ritorno sul piccolo schermo: «Presto le reti Rai trasmetteranno la fiction I giorni perduti dove ho avuto il piacere di recitare insieme a Giancarlo Giannini e Katia Ricciarelli -confida il bel Beppe, tra un lancio di dolciumi e l'altro - Se farò un altro calendario sexy in vista del 2008? Per ora non credo, è stata una bella esperienza e sono contento del successo che ha riscosso».

Emozionatissima la presidente dell'ente manifestazioni Margherita Campanella, grande fan dell'attore: «Sono felice che abbia accettato l'invito al nostro carnevale - dice - è una sorpresa per il pubblico femminile, ma è anche un personaggio che, con umiltà, sta dimostrando grandi capacità professionali». Convertini ha prima sfilato sul carro Tana...libera tutti e poi è salito sulla torretta della direzione dove è stato accolto dal sindaco Stefano Aguzzi, dal vice-sindaco Mauro Falcioni, dall'assessore al turismo Francesco Cavalieri e dai presidenti degli enti carnevalesca e manifestazioni Gianfranco Mazzanti e Campanella. In jeans, bomberino, capelli raccolti in un codino, l'attore si è divertito con il pubblico per quasi un'ora lanciando cioccolatini, calendari e gadget. Chissà che non lo rivedremo 'bel centurione' alla Fano dei Cesari? Per il resto la kermesse conclusiva non ha deluso le aspettative del pubblico e dei tanti turisti (registrato il pienone negli alberghi, tantissimi anche i gruppi organizzati e i turisti del plein air): successo per le mascherate degli alunni dell'istituto 'D'Eramo' di Rocca di Mezzo (Aq), gemellato con l'istituto 'Nuti' di Fano e simpaticissima la partecipazione delle delegazioni delle città gemellate di St Albans e Saint Ouen l'Aumone e della città ceca di Stibro.

E ieri sono stati assegnati i premi per le mascherate a piedi: primo posto ex-aequo a Con la testa fra le nuvole (gruppo 'E lasciatemi divertire') e Quest'an el carneval c'ha la luna (Laboratorio geniale), piazza d'onore per Chi non risica, non rosica (Gommapiuma per caso). Creatività premiata anche sabato sera, al ristorante Alberone di Cartoceto, nel corso del tradizionale 'Veglion d'la gluppa': fra le mascherate ha vinto Principini di Monaco proposta dai piccoli Matteo e Sofia. Al secondo posto Gran galà al Carnevale di Venezia (Gommapiuma per caso) e, al terzo, Gustosa luna (Laboratorio geniale). Premiate infine le 'gluppe' del Laboratorio geniale, di Gommapiuma per caso e il dolce confezionato da Fernanda Alegi. L'appuntamento è per domani, martedì grasso, alle 15 in piazza XX settembre con il rogo del Pupo.

Da: Il Messaggero del 19/2/2007

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Nostalgia per “el vulon” e i carri maestosi
Un Carnevale freddo che retrocede ancora
FANO - A mio avviso il Carnevale di Fano retrocede ancora una volta nella categoria inferiore, credo che questa non sia soltanto una mia idea ma penso che sia anche l'idea di tanti altri fanesi, che purtroppo non hanno il coraggio di manifestare pubblicamente le loro opinioni sul Carnevale di Fano. Non bastano il sole, le belle giornate, l'abbondante getto di dolciumi, la grande affluenza di pubblico al corso mascherato, per giustificare la piena riuscita della manifestazione del Carnevale di quest'anno, io mi chiedo dove è finita la cultura di questa manifestazione?

Una fra le più vecchie manifestazioni carnevalesche che si ricordano è forse racchiusa in una caramella? Perchè a Fano a Carnevale si parla soltanto di getto dei dolciumi e di bombolette, dove sono finite le maschere tradizionali del Carnevale di Fano (el vulon?) e i grandiosi e maestosi carri allegorici che fine hanno fatto? Cosa abbiamo ereditato dai vecchi carristi? Per citarne alcuni Gustavo Marini, Luciano Del Monte, Luciano Pusineri, Enrico Nicolini, Evaristo Ghiandoni, Enzo Bonetti, Bruno Radicioni, artisti che con il loro impegno e sacrificio avevano contribuito a realizzare magnifiche opere carnevalesche per le quali nel corso degli anni il Carnevale di Fano era stato riconosciuto come uno dei Carnevali fra i più belli e importanti d'Europa, e i carristi che ora sono in pensione (Pietro Pacassoni, Ermes Valentini, Valerio Ferretti, Vittorio Corsaletti ecc.), cosa ci hanno lasciato in eredità, che cosa abbiamo imparato da questi artisti? Nulla proprio nulla, ora si assiste ad un Carnevale freddo, privo d'allegria con i carri allegorici sempre più piccoli, modellazione quasi zero, scenografie piatte e rigide con scarsi movimenti meccanici, altrettanto fiacche luminarie. La cosa è triste e provoca tanto dispiacere e tanta nostalgia, vedere una manifestazione carnevalesca come quella di Fano ritornare a livello di paesotto, è sì un brutto effetto! E’ come l'effetto che si prova quando la squadra di calcio della tua città retrocede. Speriamo almeno che questa situazione ci dia la voglia e l'entusiasmo per recuperare il tempo perduto ed infuocare quella grinta che c'era una volta a Fano per ritornare a un carnevale di serie A. In compenso nell'aria si respira tanto ottimismo, vi sono le veline, l'abbondante getto di dolciumi, tanto sole e tanta gente ai corsi mascherati.

Giorgio Pacassoni, rappresentante della nota famiglia di carristi

Da: Corriere Adriatico del 20/2/2007

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Carnevale, la proposta di Deli:
«Sponsor per carri e mascherate»
FANO - "Gli sponsor personali sono vitali per il Carnevale di Fano", afferma convinto il carrista Riccardo Deli, il quale propone questa novità già a partire dalle sfilate del prossimo anno. I maestri della cartapesta non si rassegnano al ruolo di semplice supporto al getto dei dolciumi e nemmeno di bersaglio per le schiume spray. Vorrebbero realizzare carri ancora più belli e suggestivi, ma gira e rigira i problemi sul tavolo sono sempre gli stessi: tempo e denaro. Ecco come venirne a capo secondo Deli, alle sfilate 2007 con il carro 'Voglio un Carnevale solare'. Le risorse economiche, dunque, eterna coperta corta. Deli propone di allungarla un po' con gli sponsor personali. "Questo non significherebbe - argomenta - di impiastricciare i carri con i marchi commerciali. La parte pubblicitaria potrebbe invece ricadere su una mascherata, da far sfilare davanti al carro sponsorizzato. Fosse un ditta specializzata in termo-idraulica, per esempio, si potrebbe organizzare una mascherata di gente vestita da idraulico e allora non darebbe fastidio qualche marchio qua e là". Non si tratterebbe, aggiunge Deli, di cifre esorbitanti, però di quel tanto che basti a una maggiore tranquillità del capo-carro e di conseguenza a una maggiore qualità del lavoro finito. "Quando iniziamo l'opera - spiega lo stesso Deli - noi siamo gli unici a non sapere di preciso quanto ci rimarrà in tasca". Infine, il tempo utile. "Bisognerebbe fare come a Viareggio - conclude Deli - Disegni a fine giugno, ad agosto al lavoro. Ma qui non va in questo modo e quando proviamo a modificare le cose, ci sentiamo rispondere: Adesso dobbiamo seguire la Fano dei Cesari, al Carnevale ci penseremo".

O.S.

Da: Il Messaggero del 21/2/2007

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Brucia il Pupo, Carnevale addio
Folla in piazza a Fano per un finale fantasmagorico
di MARCO GIOVENCO
Fano
CALA uno splendido sipario di fuochi d'artificio sul Carnevale di quest'anno. Emozionante, ieri pomeriggio, la celebrazione conclusiva della kermesse fanese, con quel copione secolare rispettato in pieno: in una piazza XX Settembre gremita dal pubblico, un enorme Pupo in cartapesta (fedele copia di quello che ha sfilato lungo i tre corsi mascherati) è stato mandato in fumo trascinando in cielo peccati, sregolatezze e trasgressioni degli uomini. O almeno così dice la tradizione. «È stato un Carnevale straordinario sotto tutti i punti di vista - sottolinea il presidente della Carnevalesca, Gianfranco Mazzanti - e credo che sia stato offerto uno spettacolo gradevole, divertente e ricco di spunti. Mai come quest'anno, del resto, il pubblico ci ha premiato». Ieri, prima del rogo, un lungo pomeriggio di musica, spettacolo e giochi per i più piccoli grazie alle divertenti trovate dello Spaciughino Rap show, primo vero varietà per bambini proposto dal clown Spaciughino Rap. Repertorio assolutamente innovativo per il martedì grasso presentato da Brunella Ugolini e Francesco Boiani che, oltre al lungo spettacolo pirotecnico allestito dalla ditta Pierantonietti di Mondavio, ha visto anche l'esibizione dei Malamonroe, band di Acqualagna che, tra qualche giorno, sarà a Sanremo in occasione del festival della canzone italiana per partecipare alla kermesse Sanremoff. E ora l'ultimo appuntamento del Carnevale di Fano è per sabato prossimo al teatro della Fortuna con la finale nazionale di Miss Carnevale 2007…

Da: Il Messaggero del 21/2/2007

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Rogo in piazza con un nuovo rituale
FANO - La cremazione del Pupo è sempre un rito tra il misterioso e il suggestivo che conclude il Carnevale di Fano. Quest’anno il Pupo è stato bruciato in piazza Venti Settembre, nel corso di una cerimonia diversa dal solito, che ha visto quattro figuranti in abiti medioevali uscire dalla corte malatestiana con le torce accese ed appiccare un grande falò, subito salutato da un applauditissimo spettacolo di fuochi artificiali che hanno danzato in cielo a suon di musica.

Veramente quest’anno la ditta Pierantognetti ha fatto le cose in grande. Generalmente nelle passate edizioni il Pupo destinato al rogo non era quello vero. Ma quest’anno è stata fatta appositamente una copia esatta del gigantesco Arlecchino realizzato da Paolo Furlani che ha preso parte alle sfilate. E non per questo la cerimonia ha avuto un minor impatto sul centro storico che, è proprio il caso dirlo: nel corso dei secoli ne ha viste di tutti i colori: dal rogo delle streghe nel Medio Evo, alle baruffe tra trippaioli e venditori di stoffe nei carnevali malatestiani, alle processioni contro la peste, ai ricevimenti per le visite del Papa, alle parate militari, alla rappresentazione di opere liriche e di concerti.

La cremazione del Pupo rappresenta al tempo stesso uno sguardo al passato (alla tradizione e all’esigenza di porre fine con uno spettacolo crudo agli eccessi carnevaleschi) e uno sguardo al futuro, all’anno che si rinnova, al procedere delle stagioni, alla città che cambia, pur non volendo rinnegare lo spirito del suo più intimo carattere.

Da: Corriere Adriatico del 23/2/2007

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Il tempo favorevole ha aiutato il Carnevale 2007 che nei giorni delle tre sfilate ha visto folla imponente, getto abbondante, alberghi e ristoranti pieni.

Tutto bene quindi? A nostro giudizio no, perché questa gloriosa manifestazione, sul piano della promozione del territorio e per i riscontri economici, resta schiacciata sul livello di tante altre senza storia nate un po’ dappertutto. Lo dimostra il fatto che il Carnevale di Fano è regolarmente assente dalla grande stampa nazionale, TV comprese; e non è certo un caso che due anni fa sia salito agli onori della cronaca solo per il lancio delle uova a due ospiti d’onore rapidamente finite nel dimenticatoio.

In sostanza, gli stessi risultati molto probabilmente si otterrebbero anche senza fare niente o quasi; del resto, una promozione gratuita ogni anno arriva dalla rubrica RADIO RAI «CCISS Viaggiare informati» che segnala a livello nazionale l’interruzione della SS 16 a Fano per il Carnevale. Sarebbe strano se la gente non venisse numerosa: lo spettacolo è divertente, è gratis, ci si riempie la borsa di dolciumi ...

Questo livello va bene soprattutto per le bancarelle (purtroppo anche quelle che vendono le dannose bombolette spay). A nostro giudizio la manifestazione soffre di alcuni mali, soprattutto la scarsa fiducia nelle sue enormi potenzialità da parte degli amministratori di volta in volta in carica e la mancanza di una programmazione poliennale. I risultati si vedono, in particolare tra i carristi che non nascondono il loro scontento per la scarsità dei mezzi disponibili e l’impossibilità di impostare il lavoro nei modi e nei tempi giusti.

Ci vuole quindi un salto di qualità che si ottiene solo se si decide che il Carnevale dev’essere per Fano quello che è per esempio il ROF per Pesaro; per questo bisogna investire molto più di adesso e far diventare il Carnevale l’iniziativa culturale n. 1 della città di Fano.

E non si parte da zero: il teatro per le feste, i nuovi capannoni, gruppi locali molto motivati, ecc. Il Carnevale può diventare quindi un’industria che lavora tutto l’anno anche per conto terzi, visto che esistono competenze, strutture ed una tradizione che nessun altro Carnevale può vantare: sarebbe una sorta di motore in grado di stimolare l’economia locale, come avviene già dove hanno capito che oggi sono indispensabili programmazione, professionalità e competenze manageriali se si vuole che una manifestazione si distingua tra le tante e rappresenti un’occasione di crescita per l’intera collettività.

Enrico Tosi

Da: www.0721.net del 23/02/2007

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Miss Carnevale scelta tra 35 aspiranti
FANO - Hanno animato tutta la città, scoprendo mano a mano le sue vie i suoi palazzi, attraversando in gruppo il corso, facendo voltare la testa ai ragazzi e destando la curiosità della gente. Sono le 35 ragazze che hanno partecipato alla finale nazionale di Miss Carnevale, tutte belle, estroverse, simpatiche sia in abiti da sfilata (il “lungo” da sera o un costume da bagno) sia in abiti borghesi (jeans e maglietta); chiassose e allegre come si conviene a delle aspiranti – reginette, che giocano (sapendo di giocare) la loro carta sulla strada del successo. A Fano è stato regalato un bello spettacolo dalla organizzazione di Battista Ceragioli, cui hanno contribuito l’assessorato al Turismo, l’Ente Carnevalesca e l’associazione Carnevali d’Italia. La sfilata di belle ragazze ieri sera ha riempito di pubblico il Teatro della Fortuna (con maxischermo in piazza): le candidate si sono disputate il titolo indossando dei costumi carnevaleschi da loro stesse scelti e portati dalle località d’origine, tutte sedi di rinomati Carnevali. Venerdì pomeriggio si sono svolte a porte chiuse, nella sala Verdi del Teatro, le votazioni della giuria, questo per offrire uno spettacolo più agile al pubblico nella serata della premiazione. Ieri mattina poi c’è stato un incontro stampa all’Hotel Elisabeth, dove le ragazze (foto), sollecitate dal presentatore Stefano Pasquinucci, voce ufficiale della manifestazione e simpatico animatore, hanno raccontato le loro emozioni ed espresso i loro sogni. All’incontro non è mancato il vice sindaco Mauro Falcioni che si è cimentato nella recita di un noto componimento di Cecco Angiolieri.

Da: Corriere Adriatico del 25/2/2007


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 04.02.2007
    Ultima modifica: 28.02.2007

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