Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Carnevale di Fano - Edizione 2007

Carnevale di Fano - Edizione 2009

Carnevale di Fano - Edizione 2008


Più della nebbia potè il Carnevale
Oltre 25mila alla prima sfilata
Tripudio di maschere, carri e dolci
Apre il sindaco, chiudono i fuochi e la Musica Arabita
Una nebbia persistente al posto del previsto sole non ha comunque impedito ieri un buon afflusso di pubblico su viale Gramsci per il primo Corso Mascherato del Carnevale di Fano: circa 25.000 gli spettatori in quella che, tradizionalmente, fra le tre sfilate in programma, è la meno affollata ma che lo scorso anno fece però il record di 40.000 presenze. Il via al Carnevale l'avevano dato sabato al Teatro della Fortuna il discusso (per la cena in Teatro) Gran Gala del Leo Club, festa molto riuscita che fra biglietti, asta e sottoscrizioni ha raccolto quasi 19 mila euro che andranno al riammodernamento della Biblioteca Federiciana e, ieri mattina, alla Corte Malatestiana, l'inaugurazione della mostra e premiazione dei disegni del concorso "Immagina il Carnevale", per le scuole superiori marchigiane. Su viale Gramsci ad aprire la sfilata il sindaco Stefano Aguzzi, l'assessore alle Manifestazioni Francesco Cavalieri ed i presidenti di Ente Manifestazioni e Carnevalesca Margherita Campanella e Gianfranco Mazzanti; poi la Filarmonica Lama di San Giustino (Pg) con majorettes, la grande mascherata delle terze classi della primaria «Rodari» di Poderino «Lo getto, non lo getto, lo riciclo, lo suono", le maschere veneziane dell'associazione "Valle in festa" di Trodica di Morrovalle e, (Melita Toniolo, la Diavolita sexy ex Grande Fratello, sarà a Fano domenica prossima) l'ospite del Corso Mascherato, il gruppo di percussionisti con 4 ballerine brasiliane «Samba la vita» de «Il Barco» di Urbania.

A SFILARE dietro il Pupo «Che pasticcio Va...lentino!!!» di Enrico Lombardi e Paolo Furlani, il carro «Mozicart! Ci piace se ti muovi» (ideato da Giovanni Sorcinelli, realizzazione Fantagruel) ed i nuovi carri «L'incantevole danza delle stelle», ideato da Matteo Angherà e realizzato dall'Associazione Carristi Fanesi, sul quale attori del Teatro La Bugia recitavano una poesia di Paola Magi; «Dico non dico.. .e allora dico», realizzato dall'associazione Fantagruel, sul quale era Alice Severi, Miss Carnevale 2007; "Le stelle del Carnevale brillano gioiose nel firmamento zodiacale" (ideato e ralizzato da Riccardo Deli).
Dietro i carri le mascherate "Alle ricerca di un posto più caldo», realizzata dai soci del circolo Acli Sant'Andrea in Villis, «Questa pazza pazza pizza!» dell'associazione «Gommapiuma per caso» e «Quest'anno di girano le pa ... le» del Laboratorio Geniale.

A CHIUDERE il corteo la Musica Arabita con la Borghetti Bugaron Band che presentava, unico momento di una satira scomparsa dai carri, un ospite anonimo, un «uomo della strada». Dopo il giro del getto, una pioggia di 50 quintali di dolciumi, raccolti con ombrelli rovesciati, poi la luminaria e fuochi finali.

Da: Il Resto del Carlino del 21/1/2008



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C’è di nuovo il carro di Vale
ma inseguito dai finanzieri
di MARCO GIOVENCO

Fano - Debutto "ovattato" dall'insistente nebbiolina del week-end per il Carnevale di Fano, che però, nonostante le condizioni meteo non proprio ottimali, non ha fermato la grande festa richiamando lungo viale Gramsci circa 25 mila spettatori da tutte le Marche e da regioni limitrofe.

«Siamo soddisfatti - dice l'assessore al Turismo, Francesco Cavalieri che ha aperto il corso mascherato insieme al sindaco Stefano Aguzzi - perché solitamente il clou della manifestazione si raggiunge alla seconda domenica. Invece la presenza di tanti cittadini, gruppi di turisti dalla Romagna, da Roma e i numerosi camperisti confermano l'interesse nei confronti del nostro Carnevale, unico nel suo genere anche per l'abbondante getto di dolciumi sulla folla (ieri oltre 50 quintali, ndr.)».

E nel complesso non hanno deluso nemmeno i carri allegorici, in particolare i tre che sono stati rinnovati nel progetto rispetto allo scorso anno. A cominciare da Dico non Dico... E allora Dico! , ideato da Chiara Perugini e realizzato dall'Associazione Fantagruel, dove un grande angelo bifronte, il dio dell'amore, svetta al centro del carro e protegge e tutela tutti coloro che si amano. Piuttosto articolata anche la realizzazione de L'incantevole danza delle stelle, ideata da Matteo Angherà e realizzata dall'Associazione Carristi Fanesi (Acf), una sorta di spettacolo itinerante che parte dalla composizione di una poesia (La magnifica danza della luna) e dà il via ad un suggestivo evento fra parole, musica e danza. Nel pieno stile di Riccardo Deli il carro Le stelle del Carnevale brillano gioiose nel firmamento zodiacale, mentre della passata edizione è stato riproposto Mozicart! Ci piace se ti muovi di Giovanni Sorcinelli, omaggio a Mozart nel 250° anniversario della nascita e vivacizzato da coreografie ispirate alla grafica di Keith Haring. Nota mai stonata, poi, il carro della Musica Arabita, animato dalla Borghetti Bugaron Band che come ospite d'onore ha chiamato "l'uomo della strada", parodia alle asfissianti comparsate di star e starlette. Ricche le mascherate che, anche quest'anno, hanno visto l'appassionato lavoro di gruppi e volontari: decisamente simpatica e in linea con la travolgente riscoperta della Divina commedia, Alla ricerca di un posto più caldo, a cura dei soci del circolo Acli di Sant'Andrea in Villis; mentre il Pupo Che pasticcio... Va..lentino!!! , di Enrico Lombardi e Paolo Furlani, ha visto il campione di Tavullia inseguito da finanzieri a bordo di potenti moto.

Belle anche le idee proposte dall'associazione Gommapiuma per caso con Questa pazza, pazza pizza, con un magico pizzaiolo che impasta e inforna pizze che, pian piano, assumono sembianze umane; e dal Laboratorio geniale che ha realizzato Quest'anno ci girano le pa... le, mascherata con una quindicina di figuranti. Ospiti d'onore della prima sfilata il gruppo Samba la Vita, con quattro splendide ballerine brasiliane, la miss Alice Severi e Judi Cinotti, Miss Fano 2007. Domenica prossima si replica con la grande festa animata dalla "diavolita" Melita Toniolo.

Da: Il Messaggero del 21/1/2008

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Brunetti alla cena in teatro:
«Un successo, nessun vandalo»
«Pronta un’altra il 31 gennaio per gli anziani»
di MARCO GIOVENCO

FANO«La soddisfazione più grande è che l'ottima riuscita della cena di beneficenza organizzata dal Leo club all'interno del Teatro della Fortuna ha spazzato via i discorsi, spesso fuori luogo, di certi uccelli del malaugurio. Il fatto che altre associazioni chiedano il teatro per iniziative simili? Non mi spaventa affatto, anzi, è molto interessante. Non certo per questo febbraio perché è tutto pieno, ma il prossimo anno perché no?». Al termine della chiacchierata cena dei Leo il sovrintendente della Fondazione Teatro Simone Brunetti si toglie qualche sassolino dalle scarpe, forte anche del successo riscosso dalla serata, vivace ma ordinata. Già dalle 19 presidio da parte della Polizia in piazza e poi all'interno del teatro, ma anche bodyguard fra gli ospiti per eventuali momenti di tensione. Che però non ci sono stati, né con i grillini, né con chi, nei giorni scorsi, aveva criticato l'iniziativa Leo. «In platea e sui palchi non ho visto né vandali né scalmanati, ma soltanto ragazzi desiderosi di un sano divertimento» ha sottolineato Brunetti ricordando la storia dei veglioni organizzati nel teatro fanese in diverse epoche. «Proprio in questi giorni stiamo lavorando per organizzarne un altro il 31 gennaio in favore degli anziani, in collaborazione con Fano Solidale».

L'esperimento sembra essere riuscito. «Che male c'è? -dice Mirco Carloni, assessore alle politiche giovanili che ha concesso il patrocinio all'evento- Il teatro è l'unico luogo nel centro storico autorizzato per il ballo. È un patrimonio della città e non può essere svenduto, ma se durante il Carnevale si organizzano veglioni come questo, con finalità benefiche, ben venga». Il ricavato della serata (in totale 20.600 euro ai quali vanno tolte le spese) dovrebbe superare il traguardo sperato dei 10.000 euro. Serviranno per dotare di collegamenti informatici e attrezzature più moderne la sala lettura della biblioteca Federiciana. Tantissimi i gruppi mascherati e le coppie di giovani con abiti nobiliari in stile '700 e '800, e movimentata anche l'asta: mattatore il pasticciere Andrea Urbani di "Guerrino", che si è aggiudicato le maglie di Kakà (600 euro) e Maldini (1.300). Battuta a 300 euro quella di Gattuso e a 400 euro la maglia di Calaze, andata a Stefano Cordella, di Anteprima, mentre Daniele e Filippo Carboni dello studio Nautilus si sono aggiudicati la maglia di Pato per 2mila euro.

Da: Il Messaggero del 21/1/2008

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Maschere classiche e moderne in teatro con il Leo club.
L’asta frutta 4.600 euro
A cena anche Prodi e Berlusconi
FANO - E’ stata di 4.600 euro la somma raccolta dall’asta di beneficenza organizzata dal Leo club, a favore della biblioteca Federiciana, nell’ambito della festa in maschera che l’altra sera ha inaugurato le manifestazioni carnevalesche.

Visto il successo della stessa, 350 sono stati in totale i biglietti venduti, di cui 200 a iniziare dalla cena e 150 per il ballo, è probabile che la cifra che verrà consegnata all’Amministrazione comunale per dotare la sala lettura di nuovi arredi, detratte le spese, sia addirittura maggiore. Soddisfatto il presidente del club di service, Federico Migliori, soddisfatto l’assessore alle politiche giovanili Mirco Carloni che aveva dato il patrocinio alla iniziativa, soddisfatto anche il sindaco Stefano Aguzzi che è entrato in teatro, insieme all’assessore Francesco Cavalieri poco dopo la mezzanotte, insieme ai giovani che hanno vissuto solo la seconda parte della festa.

In realtà tutto si è svolto nel migliore dei modi, alla presenza di un servizio d’ordine discreto che non ha avuto occasione di uscire dal suo anonimato. Dopo le polemiche scatenate dai timori che la platea del teatro potesse trasformarsi in uno scenario da Far West, quanta attenzione sia stata posta dagli organizzatori a questo aspetto della questione lo dimostra la distribuzione del “manuale del civile veglionista” consegnato a tutti al momento dell’entrata in teatro. Tra le altre norme e consigli: “E’ severamente vietato entrare muniti di coriandoli, bombolette spray o altri liquidi simpatici. Altrettanto vietato è portare cibarie o bevande proprie, alcoliche e non. E’ assolutamente vietato fumare in teatro”.

Consigli opportuni, dato che non pochi giovani hanno dichiarato di entrare in teatro per la prima volta, restando meravigliati dalla bellezza dello stesso. “E’ stato proprio questo – ha dichiarato l’assessore Carloni – uno degli scopi della nostra iniziativa: rendere il teatro fruibile a tutti, svincolarlo dalle preclusioni che hanno caratterizzato il comportamento della precedente amministrazione e moltiplicare con varie iniziative, le occasioni per avvicinare questo bene culturale a tutta la città”. “Chi ha voluto strumentalmente imbastire una polemica – ha aggiunto il sovrintendente Simone Brunetti – è stato puntualmente smentito dai fatti, tra i ragazzi che hanno frequentato la festa non ci sono stati né scalmanati, né vandali, ma solo giovani che hanno voluto divertirsi in modo dignitoso, contribuendo tra l’altro a un alto fine sociale”.

E le “contribuzioni” sono state generose. L’asta condotta da un vulcanico Minuz ha raggiunto i 600 euro per la maglia di Kaka aggiudicata ad Andrea Urbani della Pasticcieria Guerrino; quella di Massimo Ambrosini e di Gennaro Guttuso i 300 euro, quella di Maldini 1.300, quella di Kaladze 400, aggiudicata alla cerchia di amici di Stefano Cordella e quella di Pato addirittura i 2.000, offerti generosamente da Daniele e Filippo Carboni dello Studio Nautilus, rispettivamente nelle vesti del Re Sole e di Napoleone. Bellissime le maschere, con prevalenti riferimenti ai costumi del ‘700 e dell’800: Mirco Carloni e signora nei panni di una coppia del ‘700 veneziano, Alberto Santorelli e Giulia, rispettivamente in quelli dell’uomo in frack e damina, Mattia Tarsi e Federico Migliori in livrea, Lisa Angiolini in rosso scarlatto acceso come la sua bella voce, Alessandra Torcolacci in ampio vestito color crema. Non sono mancate le maschere di Prodi e Berlusconi, delle ballerine di can can, dei classici Zorro e pirati e quante la fantasia personale e i negozi affittacostumi sono riusciti a proporre.

MASSIMO FOGHETTI

Da: Corriere Adriatico del 21/1/2008

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Cene al Teatro della Fortuna
(Ricerca a cura di Enrico Tosi)

Si riportano brani tratti da articoli di stampa, pubblicati tra il 1881 e il 1935, in cui si parla dell'argomento.
Gli articoli completi si possono leggere nelle rispettive edizioni del Carnevale.



… Nel successivo Lunedì il Teatro della Fortuna gentilmente accordato dall'Autorità Municipale fu aperto ad un veglione esclusivamente riservato ai soci della Società Carnevalesca. Questo riescì veramente splendido per ogni riguardo, e cioè sia per concorso di gente, sia per eleganza di maschere, sia per le moltissime riunioni nell'ora delle cene, sia per la schietta cordialità che regnò fra tutti gl'intervenuti.

Da: "L'Annunziatore" n. 63 del 6/3/1881

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IL VEGLIONE AL TEATRO DELLA FORTUNA - La riuscita del veglione di lunedì scorso ha superato tutte le previsioni, e certo da molti anni non se n'era visto un altro cosi brillante ed animato; basti dire che alle sette del mattino mentre il concerto suonava l'ultimo galop furioso, la sala era ancora piena di coppie che turbinavano con furia ancor più vertiginosa di quella dei suonatori. Molta luce, molte cene nei tre ordini di palchi, moltissime maschere, e tutto ciò contribuiva a dare all'ambiente un aspetto di straordinaria gaiezza.

Da: "L'Annunziatore" n. 9 del 2/3/1895

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Giorno 17 alle ore 21 grande veglione al nostro Teatro della Fortuna per i soli soci con quattro premi alle migliori mascherate consistenti in cene.

Da: "L'Annunziatore" n. 4 del 25/1/1896

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"In tutti i palchi di 1° fila ed in 7 od 8 di 2°, sono state fatte delle cene, ma anche a tavola vi è stata poca allegria. … Al momento delle cene il colpo d’occhio era stupendo; molte logge erano elegantemente addobbate con fiori, e quella al n. 14 con vero buon gusto: tutte riboccanti di gente che mangiava e beveva allegramente e faceva un baccano indiavolato.

Da: “Il Gazzettino” n. 9 del 27/2/1898

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Il veglione di lunedì riuscì forse più affollato e chiassoso che non fosse lecito sperare, avuto riguardo alle molte famiglie cittadine che trovansi in lutto. Molte cene, un tentativo di discorso del non mai abbastanza compianto oratore F. coperto di fischi..., e sopra tutto riuscitissimo il concorso Baccologico. Ci furono dei campioni dì inestimabile bellezza e valore. Le danze si protrassero fino alle 7 del mattino.

Da: "Il Gazzettino" n. 6 del 19/2/1899

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Il veglione tradizionale del lunedì riuscì un po' fiacco per mancanza di ballerini. Ma i palchi erano affollati e furono numerosissime le cene. I provvedimenti adottati dalla Direzione giovarono a mantenere un ordine perfetto. Segnaliamo come una indovinata novità la mutazione introdotta quest'anno nella illuminazione dell'atrio principale del Teatro, suggerita alla Ditta ed al Comune dal Presidente della Società il Sig. A. Baldelli.

Da: "Il Gazzettino" n. 9 del 5/3/1900

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… Il Veglione Sociale riuscì benissimo. Molta gente, molto brio e massimo ordine. I palchi di prima e seconda fila offrivano al solito un vaghissimo spettacolo durante le cene. Le danze si protrassero animatissime fino alle sette. Tutti gli ordini sociali vi erano largamente rappresentati e non sappiamo davvero perché il cronista della Concordia dica, che la nostra aristocrazia si astiene da queste feste …

Da: "Il Gazzettino" n. 7 del 16/2/1902

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Carnevale - I battenti del nostro Teatro si chiusero definitivamente martedì sera dopo il breve corso di rappresentazioni del Rigoletto, rappresentazioni assai modeste invero, ma in compenso onorate da più che discreto concorso di pubblico. L'impresa ha fatto ottimi affari, guadagnando, a quanto si dice, una somma che davvero non si sarebbe potuta sperare. Il veglione dato lunedì sera dalla Carnevalesca è riuscito assai bene. Molta gente, molta decenza, parecchie logge adornate con buon gusto, e discreto brio, sopra tutto dopo le cene; in complesso una festa che ricordava le migliori di un tempo

Da: "Il Gazzettino" n. 11 del 12/3/1905

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Il Carnevale si è chiuso con una piena straordinaria a Teatro per l'ultima rappresentazione della Cavalleria e del Zanetto. Gli artisti furono festeggiatissimi. Riuscì invece poco animato ed allegro il veglione del lunedì grasso, sebbene vi fossero intervenute molte delle nostre più distinte ed eleganti signore. Ciò che rende attraente un veglione è la folla chiassosa: ora la folla mancò: poche le cene nei palchi: quasi assente l'elemento popolare, senza del quale un veglione in teatro in una città come la nostra non può riuscir bene!

Da: "Il Gazzettino" del 15/3/1908

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Lunedì notte vi fu il veglionissimo assai animato fino al mattino seguente e affiatatissimo, con buon numero di maschere e allegre cene.

Da: "Il Cittadino" n. 6 del 8/2/1913

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… A mezzanotte furono servite nei palchi le cene, annaffiate da abbondante Champagne, ciò che servì ad accentuare ancora la animazione della già animatissima festa. Indi vi fu un magnifico, abbondante lancio di coriandoli, di bombons, di stelle filanti, che portò al colmo il diapason della allegria. Da alcuni palchi il getto era veramente inesauribile, e decine e decine di chilogrammi di cioccolatini, caramelle, confetti, ecc. furono gettati per ogni lato e più si distinsero nel getto i palchi del Bargnesi e già ricordato, dell'ex Sindaco Diambrini, (uno dei palchi più signorilmente elegante) quello del Corriere dei Piccoli, del CIGNO ed altri, ove si erano riuniti in comitiva i numerosi e allegri giovanotti.

Da: "Il Gazzettino" n. 10 del 11/3/1922

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… Il teatro sfarzosamente illuminato ed addobbato presentava un colpo d'occhio magnifico. Palchi adornati di elegante e grazioso pubblico femminile, platea rigurgitante di giovani e di anziani impenitenti, tutti intenti al riconoscimento delle maschere. In complesso spettacolo bellissimo, reso più attraente dalla cordialità più schietta che ha regnato sino al mattino. Solo qualche incidente si è verificato durante la cena per il lancio troppo violento di una specie di confetti che doveva simulare lo spirito cattivo di certi messeri che cercano tutte le vie e fanno buone tutte le occasioni per dar sfogo ai loro sentimenti: ma il pubblico nella sua grande maggioranza li ha riconosciuti e ancora una volta li ha giudicati. Certo se la Commissione fosse stata più diligente certi inconvenienti non si sarebbero verificati; ma speriamo che coloro che organizzeranno il veglione del 1924 prenderanno in tempo tutte le misure per evitare che il getto dei confetti si effettui anche perché questo non debba essere cambiato in una vera e propria battaglia come è avvenuto lunedì sera.

Da: “Il Gazzettino” n. 7 del 17/2/1923

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… Alle ore 23 fece irruzione nella sala il gruppo delle zitelle.... rinascenti a nuova vita, e questa mascherata enormemente ha contribuito a tenere alto lo spirito degli intervenuti. La danza eseguita sotto la guida della... direttrice Cespi iunior suscitò il più vivo entusiasmo come vivo entusiasmo suscitò anche la trovata della cena consumata nel mezzo della sala, cena parca di cibi ma abbondante di vivacità e di schiamazzi. Pure ammirata per la sua fine eleganza fu la mascherata raffigurante cinque pavoni bianchi condotti al mercato da un contadino, una contadina e da una piccola graziosa contadinella. Il veglione si svolse tra il più perfetto ordine e con la massima educazione.

… Da: "Il Gazzettino" n. 10 dell'8/3/1924

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… Domenica, corsa di cavalli e tombola; lunedì grande Veglione delle Camelie con cena nei palchi; martedì il tradizionale corso mascherato.

Da: "Corriere Adriatico" del 18/2/1928

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CRONACA DI FANO Il superveglionissimo in maschera … Quattro cosacchi accompagnati da una graziosa bambina intrecciano poi tipiche danze caucasiche. A mezzanotte tutte le maschere hanno fatto il loro ingresso e la platea è gremitissima: le danze si seguono animatissime fino alle ore 1, stabilita per la cena nei palchi e nell’ingresso del teatro. Schietta e sana cordialità regnano nel vasto anfiteatro che, terminata la cena, diviene un campo di battaglia per il lancio di fiori, stelle filanti, coriandoli e di ogni ben di Dio! … Verso le 2 le danze riprendono e si susseguono con brevi intervalli fino alle ore 7 del mattino. La Direzione della Società Carnevalesca ha assegnato il primo premio ai “Bei Tipi” e il secondo premio ai “Pirati”; il premio della migliore maschera isolata fu dato al “Don Giovanni di Manara” e della coppia isolata alle due vispe e graziose “Follie”.

Da: "Corriere Adriatico" del 14/2/1929

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… All'una hanno avuto luogo le cene nei palchi inondate da profluvii di champagne, seguite da un'incessante battaglia di fiori e cioccolatini, indi furono riprese le danze che si protrassero fino alle sette del mattino. Il nostro entusiasmo di cronisti è perfettamente appagato da questo spettacolo che dimostra il gusto, non solo, ma la perizia di chi è a capo di questa «Società Carnevalesca», e cioè al presidente Filippo Pasqualucci ma intendiamo di estendere il nostro plauso a tutto il Consiglio Direttivo.

Da: Il Giornale d'Italia del 7/3/1930

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… E’ l’ora della cena. La visione che il teatro offre in questo momento in cui in ogni palco è una mensa imbandita, una festa di fiori, e di sorrisi è così sorprendente che difficile è afferrarne i particolari che sono poi quelli che più interessano, perché in ognuno di essi è una scenetta che alimenta, accresce la bellezza di questa ora di gaudio. C’è ad esempio un … inesausto ballerino con una briosa mascherina che danzano, danzano continuamente da soli, nella vasta platea, mentre una pioggia di coriandoli e di confetti si scarica su di essi. Poco dopo ha inizio la battaglia dei fiori: il lancio è nutrito e vivace e ad esso si accoppia una scarica di confetti, mentre le stelle filanti tessono nei palchi una fitta rete multicolore. Così la serata di gran gala ha seguito e le danze riprendono con più gioia, con maggior brio; sulla platea è la vivace alternativa delle coppie che si scambiano occhiate furtive nell’intreccio dei balli, che si susseguono fino alle ore 7 del mattino, incessantemente, senza tregua …


Da: Corriere Adriatico del 6/3/1935

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E’ un trionfo di colori e travestimenti
Passa anche Caronte che traghetta le anime con i gruppi davanti ai grandi carri allegorici
Attualità per i Dico e la Finanza di Valentino
Alla prima sfilata del Carnevale nonostante la nebbia gli spettatori sono 25 mila
Pizze e stelle, provocano solo le drag queen
FANO – Una giornata grigia e nebbiosa per la prima domenica di Carnevale che però è stata illuminata dai colori sgargianti delle mascherate e dei carri allegorici e addolcita dai 50 quintali di dolciumi lanciati sulla folla. Nonostante il maltempo, in 25.000 tra fanesi e turisti hanno affollato il percorso della sfilata, aperta dalle 25 majorettes e dai 40 musicanti della banda dell’Associazione Filarmonica Lama di San Giustino di Perugia. Ispirata al tema del riciclaggio la sfilata dei ragazzi delle classi seconde della scuola media Nuti, seguiti dalle splendide maschere veneziane.

Il simbolo del Carnevale di Fano, il complesso mascherato del Pupo, è stato incarnato dal centauro di Tavullia “Che pasticcio… Va… lentino!!!”, realizzato da Enrico Lombardi e Paolo Furlani. In sella alla sua rombante Yamaha il dottor Rossi cerca in tutti i modi di prendere il largo, inseguito dai suoi avversari che vestono i panni degli uomini della guardia di finanza. I soci del circolo Acli di Sant’Andrea in Villis hanno presentato la loro nuova mascherata “Alla ricerca di un posto più caldo”, ispirata alla Divina Commedia e al mito di Caronte, il traghettatore che trasporta le anime dei dannati attraverso le porte infuocate dell’Inferno. Il tema dell’ecologia e delle energie alternative rivisitato in chiave ironica dall’associazione Laboratorio Geniale che, ieri pomeriggio, ha illuminato dei mille colori dell’arcobaleno la sfilata dei carri con la mascherata “Quest’anno ci girano le pa… le”.

Non poteva mancare l’associazione Gommapiuma per caso, una veterana delle mascherate fanesi, che ancora una volta non ha tradito le sue promesse con “Questa pazza pazza pizza”: un pupo pizzaiolo che con i suoi piccoli aiutanti in carne d’ossa impasta, guarnisce, inforna pizze molto speciali, a due facce, che a seconda della farcitura assumono le sembianze di un fiore, la pizza Margherita, di una bambina Capricciosa, di un Ciclista, di un lupo di mare per la classica Marinara o di un allegro Pulcinella per la pizza Napoletana. Colori, musica, danza e divertimento con il gruppo Samba la Vita, 35 percussionisti e 4 ballerine brasiliane, frutto della collaborazione tra il centro musicale il Barco di Urbania e il maestro brasiliano Israel Freire.

Ad aprire la sfilata dei carri l’opera ideata da Giovanni Sorcinelli e realizzata da Fantagruel Mozicart “Ci piace se ti muovi”, un carro musicale e animato, in omaggio a Mozart. Ha giocato su un tema di grande attualità, avvalendosi dell’ironia tipica del Carnevale, Chiara Perugini con “Dico non Dico... e allora Dico”, realizzato da Fantagruel, dove campeggiano un dio dell’amore bifronte e due coloratissime e ammiccanti drag queen, su cui hanno sfilato la Reginetta del Carnevale 2007 e Miss Fano.

Dedicato all’affascinante mondo celeste il carro di Matteo Angherà, realizzato dall’Associazione carristi fanesi, dal titolo “L’incantevole danza delle stelle”, che con la collaborazione del Teatro la Bugia, due attrici che decantano versi poetici, diventa anche uno spettacolo itinerante. A chiudere l’opera di Riccardo Deli “Le stelle del Carnevale brillano gioiose nel firmamento zodiacale”, con il suo stile irriconoscibile.

Immancabile il carro della Musica Arabita dove una scatenata Borghetti Bugaron Band ha assoldato la donna della strada, una splendida ragazza del pubblico che ha vestito i panni dell’ospite, l’ex ragazza prodigio dello spettacolo. Gran finale con la luminaria e lo spettacolo pirotecnico.

FEDERICA GIOVANNINI

Da: Corriere Adriatico del 21/1/2008

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Usano lo spray indifferenti al divieto
FANO - Il sindaco ha firmato l’ordinanza ma come al solito non tutti l’hanno rispettata. Soprattutto i ragazzini ieri si sono divertiti a fare uso di bombolette spray durante la sfilata dei carri allegorici e di più d’uno ne ha fatto le spese a giudicare da quanti si muovevano nella folla con sbuffi di schiuma addosso. L’ordinanza vieta su tutto il territorio comunale l’uso di bombolette spray contenenti sostanze filanti, schiumogene e simili in occasione del Carnevale. Il divieto in particolare riguarda l’uso dello spray schiumogeno contro le maschere, i carri allegorici, i monumenti e le vetrine dei negozi ed è in vigore per il periodo che va da ieri al prossimo 5 febbraio, martedì grasso. Domenica prossima la seconda sfilata del Carnevale proporrà come madrina Melita Toniolo, ex ospite nella casa del Grande Fratello, ora Diavolita di “Lucignolo” la trasmissione di Italia Uno. Chi ieri non ha potuto partecipare al Carnevale si può godere lo spettacolo in differita questa sera su Fano Tv. A partire dalle 21.30, l’emittente locale proporrà la telecronaca del corso mascherato di ieri con interviste e commenti. Nel corso della serata, in una logica interattiva, sarà possibile anche inviare messaggi sms al 339.1045124 che appariranno in onda per tutta la durata del programma.

Da: Corriere Adriatico del 21/1/2008

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Ora è ricoverato all’ospedale: l’appello del padre
Ragazzino ferito agli occhi dalla schiuma delle bombolette
Fano - Entrambe le cornee lesionate e ne avrà ancora per qualche giorno. E’ successo nel giorno di martedì grasso ad un ragazzo di appena 12 anni di Fano aggredito da un gruppo di ragazzini armati di bombolette spray. Non sono stati momenti piacevoli e di festa, quelli che il giovane 12enne deve aver passato quando si è visto puntare contro una raffica di bombolette spray che nonostante l’ordinanza che ne vieta l’utilizzo, continuano ad essere molto usate dai più giovani. Il ragazzo è stato immediatamente trasportato dai genitori al Pronto soccorso di Fano dove i medici gli hanno riscontrato una lesione ad entrambe le cornee dovuta alla schiuma delle bombolette. Motivo per cui è stato necessario anche il ricovero seppure in forma precauzionale. “Fate rispettare l’ordinanza che vieta l’uso delle bombolette e toglietele dalla vendita” questo in sintesi l’appello che il padre del ragazzino, ha voluto diffondere dai microfoni di Radio Fano facendo inoltre rilevare come le famigerate bombolette non contengano sulla confezione nessuna indicazione relativa ai componenti e dunque anche intervenire in casi come quello del ragazzo risulta ancora più difficile. Altre voci si sono alzate in questi giorni per criticare gli atteggiamenti non troppo “responsabili” di quelle persone che durante la sfilata dei carri usano l’ombrello “capovolto” per raccogliere i dolciumi arrecando disagi ai vicini.

V.G.

Da: Corriere Adriatico del 7/2/2008

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Positivi commenti
Carnevale: buona la prima peccato per la nebbia
di MARCO GIOVENCO

FANO - Buoni, nel complesso, i commenti alla prima sfilata del Carnevale di quest'anno, sia per quanto riguarda l'affluenza di pubblico, circa 25mila persone, che per i carri allegorici e le mascherate. "La nebbia del week-end ha penalizzato un po' la manifestazione -osserva l'assessore al turismo Francesco Cavalieri- ma per il resto siamo soddisfatti, grazie al molto pubblico e a carri di buona qualità". Giudizio complessivamente positivo anche da parte dell'opposizione: "Tutto sommato è andata bene -commenta il consigliere comunale Pd Renato Claudio Minardi -, vorrei però che il nostro Carnevale riuscisse a valorizzare meglio la sua caratteristica principale, cioè il getto di dolciumi: deve essere davvero abbondante, in tutte e tre le sfilate. E poi mi spiace constatare che, nonostante l'impegno profuso negli anni, la città e i cittadini stentino a lasciarsi coinvolgere". Obiettivo di Minardi è raggiungere la stessa partecipazione che si registra in occasione della Fano dei Cesari e, magari, ripercorrere il successo della "Mascherata longa", iniziativa che seguì personalmente nel 1985 in veste di presidente della terza circoscrizione. "Bisogna cominciare a lavorare su una sorta di competizione fra i quartieri, garantire a ciascuna un budget iniziale e mettere in palio un premio sostanzioso di 15-20mila euro per la più bella mascherata di circoscrizione. Presentare un corteo di 3-4mila figuranti in costume lungo viale Gramsci e al Pincio sarebbe splendido e avrebbe anche un forte significato sociale e aggregativo per circoli anziani, società sportive, gruppi spontanei e scuole". Per domenica prossima, intanto, è attesa Melita Toniolo, la "diavolita" di Lucignolo che potrebbe essere presente con le sue telecamere.

Da: Il Messaggero del 22 Gennaio 2008

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Mazzanti
«Al Carnevale servono più fondi, almeno centomila euro»
di MARCO GIOVENCO
FANO - «Servirebbero almeno altri 100.000 euro per un Carnevale ancora più ricco e bello. Con i fondi a disposizione è stato fatto il possibile». Il presidente della Carnevalesca Gianfranco Mazzanti rincara la dose polemica alla protesta dell'assessore al Turismo Francesco Cavalieri sull'esiguità di risorse destinate da Regione e Provincia (10mila euro ciascuno) alla kermesse. «Nulla in confronto ai 150mila euro messi a bilancio dal Comune -osserva-. Ma un evento del genere, che richiama ogni anno 150-200mila spettatori, ha bisogno di almeno 100.000 euro in più, pubblici o privati che siano. E qualora fossero privati non ci si può fermare davanti a polemiche sterili come l'anno scorso quando Porta Maggiore venne coperta parzialmente da uno striscione pubblicitario.

Lo stesso discorso vale per i carri: non ci si può più permettere di farli nuovi ogni anno. Cadenza biennale, però con progetti validi». Mazzanti raccoglie anche la proposta del consigliere Pd Renato Claudio Minardi di coinvolgere le circoscrizioni nel corso mascherato. «L'idea è bella, e in verità la proponiamo ogni anno -dice - ma senza fondi è impossibile trovare risposta». Allo studio della Carnevalesca, poi, anche possibili novità per la Fano dei Cesari, evento che, secondo Mazzanti, «ha bisogno di una formula in grado di attirare più pubblico. Sono convinto che la sfilata in notturna sarebbe uno spettacolo ineguagliabile».

Intanto, per il prossimo week-end, la città si prepara ad accogliere il primo "CarnevalCamper", raduno di turisti del Plein air organizzato dal "Camping Club Fano". Attesi centinaia di camper da tutta Italia che potranno sostare nell'area del Codma, collegata con bus navetta, dal pomeriggio del 25 fino al mattino del 28. A tutti verrà offerta una cartella con materiale informativo sulla città e l'entroterra. Predisposto anche un programma turistico: sabato, oltre al mercato, anche visite guidate alla Fano romana e rinascimentale. Domenica visite alla quadreria del San Domenico, al presepe di San Marco e ingresso alla sfilata. Info: 0721.887617.

Da: Il Messaggero del 23 Gennaio 2008

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Edificio storico coperto dalla pubblicità
Spuntano mega teloni del Carnevale sulla scuola Corridoni, protestano preside e insegnanti
Dopo la cena a teatro, è polemica sulla tutela del patrimonio architettonico
di OSVALDO SCATASSI
FANO - La facciata di un edificio storico usata come tabellone pubblicitario. Due ingombranti teloni, alti un paio di piani, fanno da colonne laterali all'ingresso principale della scuola Corridoni, in viale Gramsci a Fano. Si indignano il dirigente scolastico e gli insegnanti, che esigono l'immediata rimozione dei due striscioni pubblicitari. Un nuovo grido d'allarme, con almeno un elemento in comune rispetto ad altri episodi: il senso di un uso fin troppo disinvolto del patrimonio architettonico nella nostra città. A Carnevale ogni scherzo vale ma c'è pur sempre un limite e i due grandi teloni pubblicitari affissi alla Corridoni, lungo il percorso delle sfilate in maschera, lo hanno oltrepassato, si dice a scuola. «L'uso di numerosi punzoni in ferro ha procurato alla facciata un danno da valutare e riparare», sostiene la nota del dirigente Fausto Antonioni.

Gli uffici della Corridoni hanno tentato una piccola indagine in proprio, per capire se qualcuno (e chi) abbia autorizzato l'affissione, ma le telefonate agli organizzatori delle sfilate non ha portato ad alcun risultato. Di sicuro, prosegue Antonioni, i due teloni non sono stati autorizzati dalla dirigenza della scuola, «che ha in uso l'edificio», e in ogni caso il permesso sarebbe stato rifiutato «anche se richiesto». «Chiedo - scrive Antonioni al sindaco Stefano Aguzzi - che i teloni siano subito rimossi, considerando inaccettabile che un edificio scolastico sia utilizzato alla stregua di un tabellone pubblicitario. La prego di considerare questa mia richiesta come rappresentativa della volontà di tutta la scuola, cui si aggiunge il mio personale disappunto come cittadino di Fano». Il Corridoni è un edificio progettato dall'architetto romano Mario De Renzi e realizzato agli inizi degli anni Trenta. Gli esperti giudicano che sia una tra le più belle scuole in Italia nel suo genere. Si tratta di razionalismo italiano, in voga durante il Ventennio. Per la giunta fanese non è il primo richiamo a porre maggiore attenzione al patrimonio architettonico. Basti ricordare le passate polemiche per gli striscioni pubblicitari a Porta Maggiore, sempre a Carnevale, oppure la proposta poi bocciata di aprire fast food nei palazzi storici, per finire con la vicenda del cenone a teatro, sabato scorso.

Quasi in contemporanea, si riapriva il dibattito sullo stato delle mura romane in via Giulio Cesare, restaurate solo da qualche anno e già soffocate dai cassonetti di immondizia e dal parcheggio. Ora interviene Vincenzina Turiani, presidente della I circoscrizione, prendendo le distanze dal consigliere comunale Federico Sorcinelli (An), che ha difeso le scelte dell'Amministrazione. «Non dovrebbe scandalizzare - sostiene Turiani - la sosta a lato delle mura? E invece la situazione è davvero disastrosa. Come ho più volte segnalato, motorini e auto sono parcheggiati ovunque. Abbiamo la fortuna di avere a Fano un tratto di mura romane tra i più lunghi in Italia, ma piuttosto che valorizzarlo a vantaggio di fanesi e turisti, Sorcinelli e la sua giunta di destra preferiscono guadagnare dieci parcheggi dieci. Il senso civico si forma anche difendendo le bellezze e la storia della città, non occultandole. Dimenticavo che questa è l'Amministrazione di un piano regolatore che consuma territorio e mette cemento ovunque».

Da: Il Messaggero del 24 Gennaio 2008

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Aguzzi difende la scelta di affiggere mega teloni sullo storico edificio: «Ai dirigenti scolastici chiedo pazienza»
Corridoni, pubblicità “patriottica”
Il sindaco: «Fanesi dimostrate anche con i fatti l’amore per il Carnevale»
di OSVALDO SCATASSI
FANO - "Chiedo di dimostrare non solo a parole, ma con i fatti, l'amore che i fanesi hanno verso il loro Carnevale". Il sindaco Stefano Aguzzi fa leva sul senso 'patriottico' dei suoi concittadini per spiegare i due teloni pubblicitari inchiodati sulla facciata della scuola Corridoni, in viale Gramsci a Fano. Aguzzi ricorda gli scarsi contributi ottenuti da Regione, Provincia e Fondazione Carifano, quindi è "ovvio" che Amministrazione e organizzatori del Carnevale "ricorrano al sostegno pubblicitario per mantenere più alto possibile il livello delle sfilate". I due teloni, alti quasi due piani, sono stati contestati dalla dirigenza e dagli insegnanti della Corridoni, considerando inaccettabile che una facciata di interesse storico (stile razionalista italiano, detto in modo improprio stile fascista perché in voga nel Ventennio) sia usata come tabellone pubblicitario. La nota del sindaco fa presente che i due 'lenzuoli' sono stati affissi alla Corridoni per evitare di appendere analoghi striscioni pubblicitari "ai monumenti del Pincio", un scelta che aveva provocato altre proteste.

"Al dirigente scolastico - conclude il sindaco - chiedo un po' di pazienza per l'intrusione, che certamente non offende l'istituto e non danneggia l'edificio comunale". Segue l'invito a dimostrare con i fatti l'amore per il Carnevale. Per preside e insegnanti, però, non è tanto una questione di trasporto per i corsi allegorici quanto di minima correttezza, essendosi ritrovati, a cose già fatte, i due teloni sulla facciata. L'edificio è proprietà del Comune, ma in uso alla scuola e quindi sotto la sua responsabilità. Come se il padrone di casa inchiodasse un manifesto pubblicitario al portone, all'insaputa dell'inquilino, e poi gli spiegasse che è per il bene del condominio. "Togliete subito i due teloni pubblicitari", protesta Valentino Valentini (Pd), che chiede chi li abbia autorizzati. Hanno provato a scoprirlo anche gli uffici del Corridoni, senza risultato. Valentini, inoltre, vuole sapere chi riparerà i danni: sui mattoncini a vista della facciata sono stati infissi "numerosi bulloni di metallo", quaranta in tutto. "Il sindaco dovrebbe chiarire - conclude il consigliere del Pd - se non sia il caso di impartire precise disposizioni agli uffici comunali per evitare simili episodi. Anche l'anno scorso abbiamo assistito alla bruttura di altri enormi cartelloni pubblicitari a porta Maggiore".

Da: Il Messaggero del 25 Gennaio 2008

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La sexy madrina bersagliata dal lancio di caramelle si deve nascondere durante il giro sul carro di Deli
Ma nella torretta della direzione si scatena
Abbondante getto, tanti fanno la scorta di dolciumi
Straodinaria affluenza: sessantamila spettatori.
In tilt la rete viaria con lunghe code di veicoli
Melita incantata dalla folla del Carnevale
FANO - E’ andata ancora una volta bene, anzi benissimo. Il Carnevale di Fano si attesta senz’altro come la principale manifestazione folcloristica delle Marche e nei primi posti tra i corsi mascherati che si organizzano a livello nazionale. La stessa Melita Toniolo, la sexy Diavolita di Lucignolo, madrina della sfilata di ieri, è rimasta sorpresa dall’afflusso di gente e dalla bellezza dei carri; carri che, nelle nuove costruzioni, hanno effettuato un salto di qualità rispetto all’anno scorso, grazie a una più spiccata creatività e spessore nella lavorazione. “Non conoscevo Fano – ha detto la bella show girl – e ho potuto vedere poco della città, ma quello che ho visto mi ha impressionato per la vostra vivacità e allegria”.

Povera Melita. Salita sul carro di Riccardo Deli “Le stelle del Carnevale brillano gioiose nel firmamento zodiacale”, lei stellina procace delle più note trasmissioni televisive, per gran parte del percorso si è dovuta ritirare in una postazione protetta, visto il lancio di dolciumi di cui è stata fatta bersaglio dai palchi e dalle tribune. Non sono bastati due atletici bodyguard a rassicurarla; ma da lì a poco si è rifatta, specie quando invitata dal vulcanico speaker Francesco Boiani a salutare il pubblico dalla torretta della direzione, tra il sindaco Stefano Aguzzi e il presidente dell’Ente Carnevalesca Gianfranco Mazzanti, ha restituito lei la cortesia alla folla che si accalcava nel percorso.

Simpatica, sorridente, avvolta in un vistoso cappotto rosso che le nascondeva appena un’ampia scollatura, sulla torretta della direzione Melita ha riacquistato tutta la sua verve e ha annunciato la sua prossima presenza nella serie televisiva dedicata alle candid camera. Intanto le telecamere di Italia Uno, presenti ieri al Carnevale di Fano, dovrebbero trasmettere un servizio su “Spazio Aperto” oggi alle 12.30. La descrizione che dell’ospite è stata fatta dagli organizzatori: “Caotica, autoironica, amante del divertimento e sempre allegra” ha trovato un perfetto riscontro nella sua presenza alla manifestazione.

Certamente la giornata serena e non molto fredda, ha contribuito al successo della seconda sfilata, nella quale è stata stimata la presenza di 60.000 persone; un vero e proprio record, nonostante da anni le condizioni meteorologiche gratifichino il Carnevale di Fano, risparmiandolo dalla pioggia o da un freddo eccessivo. L’evento si è mostrato tanto più eccezionale quest’anno, in quanto il Carnevale si svolge in un periodo molto “basso”, a gennaio, abitualmente il mese più freddo dell’anno. Auto e camper dappertutto, traffico intenso nelle deviazioni alla Statale, gran lavoro per i vigili urbani ed auto parcheggiate anche all’aeroporto, con lunghe code sulla statale Adriatica e verso l’autostrada sia prima che dopo la sfilata del Carnevale.

Nonostante tanta gente, il getto è apparso abbondante (65 quintali), scatenando la solita frenesia tra la folla, nella quale sono spuntati molti ombrelli rovesciati, i quali hanno fatto presto a caricarsi di cioccolatini e caramelle di tutti i tipi. Addirittura alle porte del percorso sono stati distribuiti al pubblico dei sacchetti con l’auspicio di riempirli di cose buone. Molti spettatori sono tornati a casa con l’invito perfettamente rispettato.

La sfilata ieri è stata introdotta dalla banda musicale, in divisa bianco azzurra de La Montesina di Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa e dagli splendidi costumi della associazione folcloristica di Trodica di Morrovalle, di bell’effetto quelli riproducenti cristalli di neve. Sono sfilati poi le mascherate dei gruppi locali e i carri, improntati quest’anno al tema delle stelle: l’universo in cui sconfina la fantasia e a cui si rapporta il destino degli uomini.

MASSIMO FOGHETTI

Da: Corriere Adriatico del 28/1/2008

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In 60 mila ieri a Fano hanno assistito al secondo corso mascherato
Melita la “diavolita” infiamma il Carnevale
di MARCO GIOVENCO

Fano
Ci ha pensato Melita la "diavolita" a mandare in delirio i circa 60 mila che hanno preso d'assalto il secondo corso mascherato del Carnevale di Fano. Puntuale come un orologio, la bella Melita Toniolo non si è fatta sfuggire l'emozione della kermesse fanese, tanto che, stella tra le stelle, non ha perso tempo per salire sul carro di Riccardo Deli Le stelle del Carnevale brillano gioiose nel firmamento zodiacale e lanciare chili e chili di cioccolatini sul pubblico che affollava tribune e viale. «Ma qui a Fano la cioccolata non arriva? Si ammazzano per prenderla!» ha detto scherzosamente mentre sfoggiava un attillato e succinto completino rosso che poneva in bella mostra il ricco decolleté da calendario.

Frastornata da un'accoglienza così calorosa, sottolineata anche da un gruppo di "fans-diavoletti" che ha trasformato una tribuna in una sorta di "girone infernale", Melita, lontana da atteggiamenti da diva, è salita sulla torretta della direzione protetta da due gorilla che le hanno fatto largo tra la folla, e poi si è concessa senza timore al pubblico e al microfono del dj Francesco Boiani che commentava la sfilata. «Un Carnevale così bello non l'ho mai visto! Mi sembra di essere tornata piccola, quando avevo 5-6 anni e anch'io impazzivo al Carnevale. Non ero mai stata a Fano, ma è veramente una bellissima città e poi c'è un mare stupendo» ha detto Melita ai giornalisti, mostrando il suo carattere semplice ma determinato. Per lei, ex Grande Fratello 7 e specialissima inviata di Lucignolo, il programma di approfondimento di Italia 1 (presente ieri con le telecamere di Studio Aperto che oggi manderà in onda un servizio sul Carnevale di Fano), si preannuncia un 2008 ricco di appuntamenti e impegni lavorativi. «Sono già al lavoro con il programma Candid Camera e tra un mesetto inizierò a registrare una nuova trasmissione per Sky. Il titolo? Rubacuori, una sorta di rivisitazione di Colpo di fulmine. Sarò ancora un'inviata speciale presso le scuole superiori di tutta Italia». E con tanta simpatia e spigliatezza non poteva essere diversamente.

Molto soddisfatto Fabio Bargnesi di Anteprima che è riuscito a portare a Fano la diavolita e a raggiungere una buona visibilità mediatica a livello nazionale, tanto che per la prossima settimana, il 3 febbraio, è atteso l'arrivo di un altro vip. Ma ancora tutto è top secret. A baciare questo secondo corso mascherato non ci ha pensato soltanto Melita, ma anche un caldo sole che, fin dalla mattina, ha portato in città migliaia di persone da tutta Italia. Sono arrivati gruppi di turisti da tantissime regioni - ha detto l'assessore al turismo, Francesco Cavalieri, che ha aperto la sfilata insieme al sindaco Stefano Aguzzi - e anche numerosi camperisti, richiamati dal primo raduno CarnevalCamper». Sempre ricco di allegria, poi, lo spettacolo offerto dai carri allegorici e dalle mascherate, a cominciare dal Pupo Che pasticcio... Va..lentino!!! di Enrico Lombardi e Paolo Furlani, animato da un simpatico sosia del campione di Tavullia. Si replica il 3 con l'ultima sfilata, ma il 31 gennaio, giovedì grasso, dalle 15 in zona Pincio, manifestazione per i più piccoli. Ieri, infine, da registrare due piccoli incidenti che hanno richiesto l'intervento del 118: un bambino di 5 anni è stato colpito all'occhio da un cioccolatino e una signora è stata ferita alla testa da una bomboletta spray riportando un profondo taglio.

Da: Il Messaggero del 28/1/2008

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Folla straripante, "getto" generoso
Sfiorate le 80mila presenze. Pubblico in adorazione della mora Melita
FORSE non è stato battuto il record dello scorso anno, quando gli spettatori furono valutati in circa 80mila, ma ieri il secondo Corso Mascherato del Carnevale di Fano ha fatto egualmente un gran pienone: 50/60mila le presenze, grazie al bel tempo e forse alla presenza di Melita Toniolo, la Diavolita di «Lucignolo», che solo pochi spettatori poi hanno potuto vedere. Neppure quelli di un palco, con una ventina di persone mascherate da diavoli e con il cartello «Melita diavoletta poi vieni con noi a mangiare la porchetta». Sistemata senza ripari (bastava del plexiglass) sul carro di Riccardo Deli «Le stelle del Carnevale brillano gioiose nel firmamento zodiacale» Melita, in soprabito ed abito rosso, molto scollato, è stata bersagliata da cioccolate e caramelle e per tre quarti del percorso si è dovuta riparare nel carro. «Mi hanno colpito con tutto» ha detto una volta salita nella torretta della direzione, disponibile con tutti e bersagliata dai fotografi (con il sindaco Aguzzi e l'assessore Cavalieri fra i primi a farsi fotografare con lei). «E' LA PRIMA VOLTA — ha detto— che assisto ad un Carnevale e, cioccolatini a parte, sono rimasta colpita dalla gran folla e dai tanti bambini in maschera».

Più tardi avrebbe assistito con ammirazione allo spettacolo del getto di 65 quintali di dolciumi e degli ombrelli rovesciati per catturarli. La sfilata era stata aperta dal Complesso Spettacolo Folk «La Montessina» di Santa Maria a Monte (Pi), una sorta di Musica Arabita; quella originale, assieme alla Borghetti Bugaron Band (che questa volta non presentava «L'uomo della strada» ma «Capitan Fugòn» (Andrea Omiccioli) chiudeva la sfilata. Dietro il Pupo «Che pasticcio Va... lentino!!!» di Enrico Lombardi e Paolo Furlani, i carri «Mozicart! Ci piace se ti muovi» (di Giovanni Sorcinelli, realizzazione Fantagruel), «L'incantevole danza delle stelle» (di Matteo Angherà e realizzato dall'ACF9 con sopra Miss Fano Judy Cinotti e Miss Carnevale 2007 Alice Severi ed attori del Teatro La Bugia che recitavano una poesia in tema di Paola Magi; «Dico non dico... e allora dico» (di Chiara Perugini, realizzato dall'associazione Fantagruel) ed il carro di Deli. Molto apprezzate da pubblico le mascherate di «Valle in Festa» di Trodica di Morrovalle, «Alla ricerca di un posto più caldo», dei soci del circolo Acli Sant'Andrea in Villis, «Questa pazza pazza pizza!» dell'associazione «Gommapiuma per caso» e «Quest'anno di girano le pa.. .le» del Laboratorio Geniale. La sfilata con i carri illuminati (la «luminaria») ed uno spettacolo pirotecnico hanno conduso un Corso Mascherato che è stato di grande soddisfazione per gli organizzatori, Ente Manifestazioni, Ente Carnevalesca e assessorato al Turismo. Chissà se, dopo Melila, scopriranno il Carnevale di Fano anche in Regione Marche ...

c. m.

Da: Il Resto del Carlino del 28/1/2008

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E Brunetti-Tom Cruise si risvegliò al “veglion d’la gluppa”
Fano
E ALLA FINE il Mistero Misterioso si afflosciò come un soufflè seduto o come una pietanza con ottimi ingredienti ma poco amalgamati. Bella l’idea sulla carta, suggestivo il gioco delle maschere e i rimandi agli archetipi simbolici delle identità nascoste, elegante la cena nei palchi del teatro, pregevoli alcune fasi degli spettacoli a sorpresa (applausi al baritono). Ma a stonare, alla fine, è il risultato raggiunto dell’ambizioso progetto che ha comunque goduto del successo di un pubblico numeroso: un ibrido, lanciato con obiettivi di divertissement d’elite e che si è poi sfilacciato in un veglione di Carnevale più consono alla tradizione nazional-popolare con tanto di nacchere, liscio&simpatia. Peccato. Poteva essere uno spettacolo alternativo, raffinato e originale (pescando da Mozart, Casanova, Pirandello e dallo stesso Schnitzler di “Doppio sogno” visto che la citazione esplicita era a “Eyes Wide Shut”) consono allo status del Teatro della Fortuna, ma gli organizzatori non hanno voluto pigiare sull’acceleratore del sorprendente e il canovaccio della serata si è smarrito per strada: così Simone Brunetti-Tom Cruise iniziato all’orgia misterica alla fine si risvegliò al veglion d’la gluppa. E che Kubrick ci perdoni.

s.mar

Da: Il Messaggero del 28/1/2008

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Manca la sorpresa in teatro ma il pubblico apprezza la cena e l’allegria esplode nei balli
Un Mistero molto poco misterioso
LORENZO FURLANI

FANO - Una festa allegra nella misura in cui la miscellanea delle musiche offerta alla fine dall’orchestra di Athos Mancini (dai tango ai brani degli anni Settanta) ha sciolto nella voglia di ballare, tra trombette e nacchere sul praticabile del teatro della Fortuna, il Mistero Misterioso. L’epilogo, dunque, non è stato diverso da ciò che accadde l’anno scorso quando l’aura del teatro accolse per la prima volta le maschere del Carnevale e il buffet, allora allestito discretamente nel foyer. Ma in sé il Mistero Misterioso, lo spettacolo più pubblicizzato e atteso della stagione, è risultato un evento tanto eccentrico e vistoso quanto vacuo e disomogeneo, una pomposa serata in cappa nera e maschera dorata che ha affastellato generi e stili, in buona parte inconciliabili, mancando anche la sorpresa di una rivelazione dopo il climax così scrupolosamente (e dispendiosamente) costruito sul piano mediatico.

La premessa era ambiziosa e per certi versi azzardata: il richiamo al film Eyes wide shut di Stanley Kubrick che portò sui grandi schermi, dopo la morte del famoso cineasta, il romanzo Doppio Sogno di Arthur Schnitzler, un capolavoro che descrive l’edonismo decadente della società mitteleuropea a cavallo tra Ottocento e Novecento e che tra i piaceri e la perdizione dei travestimenti scopre, per via letteraria, la psicanalisi. Un modello probabilmente inarrivabile per uno spettacolo popolare, ma il modo in cui è stato declinato nel teatro della Fortuna - con il clima misterico del paludamento e la retorica a tratti ridondante delle maschere sociali da sostituire con l’unica maschera d’oro, mescolati alla colonna sonora degli spaghetti western di Sergio Leone, ai valzer viennesi e al liscio romagnolo, passando per la danza moderna e il canto lirico - ha assunto accenti kitsch. Un lungo rito con il buffet servito in platea, la cena nei palchi e i tempi lenti in un’atmosfera che valorizzava i toni grevi e foschi culminati, nel silenzio del teatro, nei profondi rintocchi di una campana a morto (il film di Kubrick proponeva un cupo erotismo ma di quella suggestione nella serata fanese è rimasta solo la cupezza). Apprezzabili alcuni singoli momenti - l’esibizione del baritono Nicola Alaimo, le performance dei ballerini della compagnia “Grigioverde” e anche la qualità della cena curata dal ristorante Piccolo Mondo di Mombaroccio - ma nell’insieme il format della serata è risultato fuori misura.

Poi l’esasperata attesa di una sorpresa è svaporata in una bolla di sapone, provocando delusione tra il pubblico. Si potrebbe dire che la serata (sul piano semiotico) è stata un evento non evento, perché la cornice rappresentava in realtà il contenuto, non c’era nessun mistero da rivelare se non un modo diverso di fruire il teatro: cena e ballo, appunto, che tornavano dopo sessant’anni (salvo l’anticipo di una settimana prima, risultato meno pretenzioso in quanto il Leo club ha rivendicato una semplice festa in maschera).

Che fosse questa la natura del mistero misterioso l’ha spiegato il sindaco Aguzzi quando, nel clou della serata, si è mostrato ai quasi 500 spettatori al centro della platea, togliendosi il domino rosso e la maschera, accanto agli organizzatori Luciano Cecchini di Gente di Quinta e Franco Peroni (inattesa solo la presenza di miss Fano Judi Cinotti). Condivisibile il progetto dell’amministrazione comunale di portare in teatro i cittadini che non sono abituati a frequentarlo, ma questa istanza socio-culturale va poi coniugata - come sa bene il sovrintendente Simone Brunetti che fa di questo la sua professionalità - con lo spettacolo e l’arte.

Da: Corriere Adriatico del 28/1/2008

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Premiata la tribuna più allegra e vivace e quella con il “getto” più abbondante
Ai “diavoletti” la gara dei palchi
FANO - Il Carnevale di Fano, nella sfilata di domenica scorsa ha battuto un altro record, quello delle presenze, calcolate dalla organizzazione in più di 60.000 spettatori, una vera e propria marea di folla che si è riversata su viale Gramsci, riempiendo anche i palchi e le tribune, dove sono state allestite delle vere e proprie postazioni. “Melita diavoletta, fermati a mangiare la porchetta” era scritto su uno striscione, issato da una compagnia di rossi diavoletti, tutti in costume, per attirare l’attenzione di Melita Toniolo, la “diavolita” di Lucignolo. Da notare che domenica si svolgeva anche il concorso “Gli amici in maschera”, per i gruppi presenti sui palchi durante le sfilate, con un premio assegnato alla compagnia più folcloristica e simpatica.

Una giuria ha designato il vincitore, al quale verrà offerta una cena per 15 persone, in collaborazione con il ristorante “Da Fiore”, ex Play Time e il responso è caduto proprio sul gruppo caratterizzato da corna e forconi. Vivacissimi e allegri sono stati anche i componenti della compagnia vestiti da nani disneyani e da messicani con larghi sombrero. L’associazione Carnevali d’Italia, presieduta da Alberto Berardi, ha assegnato anche un premio agli occupanti del palco numero 31, in cui spiccavano Celestino Tomassetti, Eliseo Minardi, Tonino Giardini e altri, per la generosità del getto lanciato sulla folla. Da questa postazione, infatti sono partititi chili e chili di Baci Perugina che, nonostante la delibera di boicottaggio alla Nestlè, approvata dal Consiglio Comunale di Fano e dal Consiglio Regionale, rimangono sempre il simbolo del Carnevale di Fano. Purtroppo ormai e fino a quando tale impopolare disposizione rimarrà in vigore, solo i privati possono liberamente acquistare questo tipo di dolciumi e mantenere viva la tradizione che ha visto nel famoso manifesto disegnato da Federico Seneca, il punto più alto della sua promozione.

Nel frattempo, sabato scorso si è inaugurata la mostra fotografica intitolata “Uno scatto al carnevale” organizzata dal fotoclub fanese, i cui soci hanno sempre dedicato alla manifestazione un’attenzione particolare. “Proseguendo la tradizione degli scorsi anni – ha rilevato il presidente dell’associazione Pio Ferri - anche quest’anno in collaborazione con la Carnevalesca i soci del fotoclub hanno allestito nella la ex chiesa di Sant’Arcangelo, una mostra fotografica che rappresenta i momenti salienti della sfilata e i particolari dell’allestimento dei carri e delle maschere”.

Alle sempre sorprendenti novità folcloristiche, di costume e di divertimento, il Carnevale per la prima volta nella sua storia, ha aggiunto inoltre una iniziativa di indubbia valenza sociale. Il connubio tra divertimento e solidarietà: il Coordinamento Telethon della Provincia di Pesaro e Urbino e l’Ente Carnevalesca hanno individuato la giusta sintesi per promuovere una raccolta fondi in favore di Telethon da destinare integralmente alla ricerca per combattere la distrofia muscolare e le altre malattie genetiche . La raccolta, realizzata attraverso l’impegno di volontari Avis durante i corsi mascherati è stata effettuata in due postazioni situate in corrispondenza dell’Arco di Augusto e nel punto di partenza delle sfilate. Ricordiamo che in occasione della Maratona Televisiva del Dicembre 2007, il Coordinamento Telethon della Provincia di Pesaro e Urbino ha raddoppiato l’ammontare della raccolta fondi rispetto all’anno precedente, superando la quota record di 15.000 euro.

M.F.

Da: Corriere Adriatico del 28/1/2008

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Il sovrintendente Brunetti attribuisce all’ente Carnevalesca la colpa del disguido e della disinformazione che hanno penalizzato i pensionati
Per il maltempo salta la festa al Pincio, per la disorganizzazione quella degli anziani in teatro
Giovedì grasso, più malumori che allegria
Tra sogno e realtà il pomeriggio dei bambini, eletta la mamma in maschera
FANO – Un giovedì grasso sfortunato, che ha visto prevalere sull’allegria e il divertimento la delusione e il malumore, se non proprio la rabbia. Prima ci si è messo il maltempo, che ha fatto annullare la manifestazione prevista al Pincio, poi è stata la volta della disorganizzazione, che ha lasciato ancora più amaro in bocca.

Ieri sera non si è svolta nel teatro della Fortuna l’attesa “serata danzante per i ragass d’na volta”, che avrebbe dovuto essere riservata agli anziani dei centri sociali. I pensionati dei vari club si erano preparati per la festa che prevedeva anche l’elezione del nonno e della nonna del Carnevale e, secondo il programma, sarebbe stata organizzata dalla Fondazione teatro della Fortuna. Gran parte dei partecipanti ha saputo solamente nel tardo pomeriggio di ieri che l’appuntamento non si sarebbe svolto perché era stato inserito nel programma erroneamente. Una gaffe tanto più grave in quanto un’occasione di socializzazione per la terza età si è trasformata in un motivo di disagio. Il sovrintendente Simone Brunetti ieri sera ha diffuso un comunicato per attribuire la responsabilità del disguido all’ente Carnevalesca perché né il presidente Mazzanti né alcun altro in sua vece ha chiesto alla F ondazione la disponibilità del teatro per la festa del centro sociali.

Al teatro della Fortuna il pomeriggio era scivolato via tra sogno e realtà per grandi e piccoli spettatori. All’inizio si era respirata l’atmosfera sognante de “La Musica delle Fiabe”, un viaggio musicale nel fantastico mondo dei cartoni animati d’autore, attraverso le note delle colonne sonore dei film più famosi della Walt Disney, che ha dato inizio alla quarta edizione della Rassegna Lirica Torelliana. Uno spettacolo ideato a misura di bambino che ha visto protagonisti i Solisti dell’Orchestra Sinfonica Rossini e la splendida voce del soprano Anna Malavasi, che si è presentata al pubblico come “Annina, la principessa canterina”, vestendo abiti principeschi e conquistandosi subito la simpatia dei più piccoli, che già sognavano un grande castello e il principe azzurro, che ad un certo punto ha fatto la sua apparizione sulla scena facendo volteggiare la sua amata in un giro di valzer sulle musiche de La bella addormentata nel bosco.

Nella seconda parte si sono svolti i giochi e l’animazione di Simone Spinaci e del gruppo Ar Fun Animasion. Ma anche in questo caso non sono mancati disguidi: alcuni genitori hanno segnalato con disappunto che non è stato consentito a tutti i bambini presenti nei palchi di accedere al praticabile per la seconda parte della festa in quanto a un certo punto le porte della platea sono state chiuse. E’ stata poi eletta la “Mamma del Carnevale”. A votarla per il miglior trucco, il miglior disegno e in una gara di balli di gruppo sono stati proprio i più piccoli, che hanno eletto vincitrice Barbara Diotallevi, fanese, mamma di due bimbi, avvolta in uno splendido costume da fata.

F.G.

Da: Corriere Adriatico del 28/1/2008

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Fondazione teatro ed ente Carnevalesca confermano le difficoltà a collaborare.
Delusi bambini e anziani
Accuse incrociate tra il sovrintendente Brunetti e il presidente Mazzanti. E spunta il vero colpevole
Disguidi e tensioni, è il Carnevale della discordia
FANO - Bambini e anziani, profondamente delusi; proprio le due categorie che maggiormente si divertono con il Carnevale e che tradizionalmente a Fano, con la festa dedicata alle maschere dei più piccini un tempo ospitata al Politeama e il Veglion dla gluppa frequentato in prevalenza dagli anziani trovavano le iniziative più ad esse confacenti. Delusi i primi perchè nel giovedì grasso, a causa di comunicazioni errate sugli orari, molti bambini sono stati accompagnati al teatro della Fortuna a spettacolo quasi ultimato e ancora più delusi i secondi perchè si sono visti annullare, il veglione serale, al quale si erano preparati con entusiasmo, senza che nessuno li avesse avvisati.

E’ montata una polemica che ha contagiato la fondazione teatro della Fortuna, l’assessorato ai servizi sociali, l’ente Carnevalesca, la fondazione Fano Solidale e alcuni singoli personaggi che si sono scambiati reciprocamente e senza tanti complimenti colpe e accuse di disorganizzazione.

Fatto sta che una bella iniziativa come il veglione a teatro per gli anziani, questa sì una festa che, se fosse stata organizzata, non avrebbe suscitato critiche da parte della opposizione consiliare, è stata propagandata fino all’ultimo minuto, nonostante da giorni fosse stata annullata. E il programma del carnevale non è risultato esente da errori ed omissioni. Di chi la colpa? Il soprintendente del teatro Simone Brunetti indica senza mezzi termini il consiglio della Carnevalesca. Per quanto riguarda la festa dei bambini organizzata a teatro, l’appuntamento sul programma è stato fissato alle 16, mentre lo spettacolo “La musica delle fiabe” iniziava alle 15. Per quanto riguarda la festa degli anziani l’organizzazione è stata attribuita alla fondazione Teatro, mentre questa non c’entrava niente. “Il botteghino del Teatro ha chiesto ripetutamente alla Carnevalesca – ha detto Brunetti – di correggere l’orario di inizio dello spettacolo per bambini, ma l’ente non l’ha fatto. La conseguenza è stata che a diverse mamme che sono giunte in ritardo, abbiamo dovuto rimborsare il biglietto e a un certo punto abbiamo dovuto chiudere la platea per ragioni di sicurezza.

Per quanto riguarda il veglione degli anziani ho chiesto tanto ripetutamente quanto inutilmente che mi fosse data dalla Carnevalesca adeguata comunicazione. E mi risulta che anche giovedì mattina si pubblicizzasse il veglione”. Mazzanti ha smentito tutto: “La Carnevalesca – ha detto – non ha mai fatto una proposta del genere, tanto è vero che ha organizzato El veglion dla gluppa per questa sera all’Alberone. Non esiste alcuna delibera di consiglio in questo senso, né io ho mai fatto una proposta del genere. Se qualche consigliere della Carnevalesca intende agire per conto suo, si dimetta”.

Alla fine il vero colpevole è venuto fuori. Simone Spinaci, responsabile dell’animazione “Ar Fun Animasion” ha ammesso di aver fatto lui la proposta, ma non come consigliere della Carnevalesca, bensì come responsabile della sua associazione. “Evidentemente – ha detto – Brunetti ha visto in me la figura di consigliere dell’ente, ma effettivamente l’ente non c’entra niente e per quanto riguarda il problema dell’orario, quello sì è stato un mio errore”. Ma una volta, non veniva inibito l’ingresso nel Cda della Carnevalesca a coloro che svolgevano per proprio conto un’attività simile e quindi concorrenziale a quella dell’ente?

MASSIMO FOGHETTI

Da: Corriere Adriatico del 2/2/2008

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Al Veglione della Gluppa il premio per la migliore maschera è stato assegnato a “La Monnezza” realizzato dalla famiglia Savelli
In 50 mila all’ultima sfilata dei carri. Domani si brucia il Pupo in piazza
Il Carnevale vince la sfida con il freddo
Fano - Pioveva nella vicina Romagna, pioveva in Umbria e in diverse località dell’alto pesarese, ma a Fano, ieri, l’unica pioggia che si è riversata sul corso mascherato, è stata quella delle leccornie: 55 quintali di dolciumi che l’Ente Carnevalesca ha messo a disposizione dei carri perchè fossero riversati sulla folla. Ancora una volta il corso mascherato è stato risparmiato dal maltempo, premiando la decisione, un po’ azzardata, che nelle prime ore della mattinata, quando il cielo era annuvolato e ogni tanto lasciava cadere qualche goccia, hanno preso gli organizzatori.

“Il carnevale si fa” e allora è partita la colossale macchina organizzativa che implica l’uscita dei carri dai capannoni, gli ultimi ritocchi alla parte scenografica, la deviazione del traffico che scorre sulla Statale Adriatica, il contributo della Protezione Civile, dei Radioamatori, della Croce Rossa e dei tutori dell’ordine. Provvidenziale presenza quella della Croce Rossa che si è dovuta mettere in moto più volte per soccorrere persone che hanno accusato dei malori; per fortuna felicemente risolti. E anche la terza e ultima sfilata di quest’anno è andata in porto, di fronte a circa 50.000 persone, qualche migliaia in meno del pubblico che è stato presente la domenica precedente, quando addirittura è apparso il sole, ma sempre una bella cifra che attesta come il Carnevale di Fano, rimanga tra le manifestazioni più qualificate d’Italia. Gruppi e famiglie sono giunti da diverse regioni Italiane.

L’Ente Carnevalesca ha ricevuto prenotazioni dall’Umbria, dalla Toscana, dall’Abruzzo, dalla Campania, dalla Puglia e da altre regioni del nord Italia; ancora una volta il parcheggio di viale Kennedy si è riempito di camper ed era difficile trovare un posto macchina libera in tutte le vie della periferia fanese, in gran parte occupate dalle auto dei forestieri.

La sfilata di ieri ha ospitato anche le delegazioni delle città gemellate con Fano: Rastatt, St. Ouen L’Aumone, St. Albans, che nella mattinata sono state ricevute dagli amministratori in Comune. A vivacizzare l’animazione, intervistato da Francesco Boiani sul palco della Direzione, è stato presente Mirco Alvisi, il comico cabarettista dell’amatissimo gruppo di Zelig. Tra le mascherate ha suscitato la simpatia del pubblico il gruppo di Corato di Bari “U’ Sceriffe” che muovendosi all’unisono con i loro costumi messicaneggianti e i neri cappelli a forma di cuore, hanno fornito un bel colpo d’occhio nel mezzo del corteo.

Applauditi anche gli alunni della classe prima B della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Nuti che sono sfilati insieme ai ragazzi dell’Istituto comprensivo “Italo d’Eramo” di Rocca di Mezzo, in provincia dell’Aquila, con i quali sono stati tessuti rapporti nell’ambito di un gemellaggio. Ma il carnevale non è finito ieri, perchè la manifestazione chiuderà con il suggestivo e tradizionale rogo del Pupo, in piazza Venti Settembre, nella giornata di domani.

Sabato intanto, si è svolto all’Alberone il “Veglion dla Gluppa”, la classica festa in cui ogni gruppo prepara un insieme di piatti succulenti da consumare in compagnia. Anche in questa occasione non sono mancati i premi. La giuria formata da Tania Ordonselli, Annamaria Manzini, Walter Capotorto, Alberto Cecchini e Francesco Simoncini ha assegnato la vittoria al brodetto del Laboratorio Geniale, seguito dal “Coriandolo di Carnevale” del gruppo Montesi e dalla “Italia in miseria” del gruppo Falcioni. Il premio per la migliore maschera è stato aggiudicato a ”La Monnezza” della famiglia Savelli. Un tema su cui forse è meglio ridere.

MASSIMO FOGHETTI

Da: Corriere Adriatico del 4/2/2008

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In Consiglio la festa per le tre delegazioni delle città gemellate
FANO – L’ultima sfilata del Carnevale di Fano ha visto l’allegra partecipazione delle delegazioni ufficiali delle città gemellate di St Albans, Saint Ouen L’Aumone e Stribo, che ieri pomeriggio hanno seguito l’intera sfilata da una tribuna a loro riservata. Nella mattinata di ieri, alle 12, le delegazioni sono state accolte ufficialmente dal vice sindaco Mauro Falcioni, dalla presidente del consiglio comunale Maria Antonia Cucuzza e dal vice presidente dell’Ente Carnevalesca Stefano Zaffini, nella Sala della Concordia. “Quello di Fano è il Carnevale più antico d’Italia – ha spiegato il vice sindaco Falcioni, presentando la kermesse fanese agli amici delle città gemellate, che ancora non avevano avuto la possibilità di ammirare le colorate maschere e i carri allegorici del nostro carnevale – che può essere secondo per importanza forse solo a Venezia e Viareggio – ha aggiunto - , ma non secondo a nessuno per quello che riguarda la dolcezza, visto l’abbondante getto di dolciumi che vengono lanciati sulla folla”. La presidente Cucuzza, a nome dell’intero consiglio comunale fanese, ha dato il suo benvenuto alle delegazioni, sottolineando l’importanza del gemellaggio che ha portato ala città di Fano uno scambio culturale e ha fatto nascere diverse amicizie. Ai rappresentanti delle delegazioni, il vice sindaco di Stribo Pavel Toth, il vice sindaco di St Albans Geoff Harrison, e il rappresentante dell’associazione degli amici di Fano, nata a St Albans, Rocco Di Lieto, la consigliera comunale di Saint Ouen L’Aumone Françoise Laroche, è stato consegnato un piccolo omaggio a ricordo del Carnevale di Fano, contraccambiato da altrettanti doni.

F.G.

Da: Corriere Adriatico del 4/2/2008

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La musica arabita su Rai Uno
Fano - Ma il Carnevale di Fano domani torna in tv. La Musica Arabita infatti sarà presente negli studi Rai di “Uno Mattina” nell’ultimo giorno di Carnevale, accompagnata dal consigliere della Carnevalesca Camillo Rossi. Nei giorni scorsi su Radio Uno nella trasmissione condotta da Nicole Ramadori, dedicata al Carnevale, una bella vetrina della manifestazione fanese è stata aperta dal noto artista Pierluigi Piccinetti e dal presidente dell’associazione nazionale Carnevali d’Italia Alberto Berardi. Il secondo ha commentato con dovizia di particolari e inedite curiosità il significato del Carnevale; il primo ha esposto la sua attività di maestro carrista apprezzata ormai a livello nazionale.

Da: Corriere Adriatico del 4/2/2008

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Fano, tre malori al Carnevale
Due feriti al pronto soccorso
FANO. Folla a Fano ieri per l’ultimo corso mascherato (è stata stimata la presenza di circa 50 mila persone) e super lavoro anche per le ambulanze del 118. Per ben tre volte le ambulanze hanno interrotto la sfilata dei carri per andare a soccorrere tre persone colte da malore (problemi dovuti a congestioni e freddo). Due persone, invece, sono state trasportate al Pronto soccorso per ferite riportate cadendo: una ragazza ha avuto un trauma contusivo a un ginocchio, un giovane invece un trauma cranico contusivo. In entrambi i casi, però, niente di grave: i due feriti sono stati medicati e dimessi. Anche nella seconda domenica di Carnevale, quando c’era stato il pieno per lo show di Melita, due persone era rimaste ferite, ma in maniera leggera: un bambino colpito a un occhio da un cioccolatino lanciato da un carro e una donna ferita alla festa da una bomboletta spray.

Da: Il Messaggero del 4/2/2008



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Risate con il comico Mirko Alvisi del laboratorio Zelig
L’ultimo dei corsi mascherati non delude le aspettative
In 50 mila sognano con i carri
Al veglione di sabato premiata
la migliore “gluppa”:
ha vinto
il Laboratorio geniale
con “El brudett”
di MARCO GIOVENCO

Fano
IL CARNEVALE di Fano bissa il successo delle prime due sfilate e con i circa 50 mila spettatori di ieri si conferma apprezzatissimo dal pubblico. Nemmeno le cattive previsioni meteo e qualche goccia di pioggia hanno interrotto la grande kermesse fanese, animata da gruppi di turisti provenienti da Bari, Ascoli, Caserta (sezione Avis invitata da quella fanese), Arezzo e dalle delegazioni delle città gemellate di St'Albans, Saint Ouen l'Aumone e Stribro. «Per quest'ultima domenica non poteva andare meglio - ha detto soddisfatto il presidente dell'ente carnevalesca Gianfranco Mazzanti- perché ho saputo che altri carnevali hanno dovuto dare forfait causa maltempo». Belle mascherate, carri spettacolari e un getto di 55 quintali di dolciumi hanno fatto da degna cornice alla sfilata presentata dal dj Francesco Boiani e vivacizzata dalle gag e dalle performance del comico-cabarettista Mirko Alvisi, del Laboratorio Zelig, che ha proposto simpatiche imitazioni di Benigni, Morandi e altri personaggi dello spettacolo sotto gli occhi divertiti del sindaco Stefano Aguzzi e dell'assessore al turismo Francesco Cavalieri.

Pieno successo anche sabato sera al tradizionale Veglion dla gluppa all'Alberone di Cartoceto, organizzato dall'ente carnevalesca. Decine i gruppi (almeno 250 persone), molti dei quali in maschera, che si sono sfidati nella gara per decretare miglior mascherate e migliore gluppa. Non facile il lavoro per la giuria formata da Francesco Simoncini, Annamaria Manzini, Tania Ordonselli, Alberto Cecchini e Walter Capotorto che, tavolo per tavolo, ha degustato le gluppe in gara. En plein per l'associazione "Laboratorio geniale" che con El brudett si è aggiudicata i premi per miglior presentazione e degustazione. Piazza d'onore per Coriandolo di Carnevale, preparata dalla famiglia Montesi, e terzo per Italia in miseria, della famiglia Falcioni. Trofeo per la miglior maschera, infine, a La monnezza, mascherata proposta dalla famiglia Savelli che ha voluto mantenere viva l'attenzione sul delicato problema del corretto smaltimento di rifiuti. Per tutti buoni spesa del Conad Canale, libri e ceramiche dedicate al Carnevale consegnate dal presidente della Federazione Italiana Carnevali Alberto Berardi, dal vice-presidente della Carnevalesca Stefano Zaffini e dai consiglieri dell'ente Lucio Vitali, Enzo Di Sante e Francesco Simoncini. L'appuntamento con la festa del Carnevale fanese prosegue martedì grasso, dalle 15, in piazza XX Settembre, con il tradizionale rogo del Pupo.

Da: Il Messaggero del 4/2/2008



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Il martedì grasso non ha deluso le aspettative dei bambini
Un libro sull’artista Vittorio Toto Corsaletti
Il rito purificatorio in piazza Venti Settembre ha concluso le manifestazioni di Carnevale
Spettacolo di fuoco prima del rogo
FANO – Un vero e proprio rito propiziatorio al ritmo incessante dei tamburi quello che i “Mercanti di fuoco” hanno messo in scena ieri pomeriggio in piazza Venti Settembre a preludio del tradizionale rogo del pupo del martedì grasso. Quattordici giovanissimi acrobati e mangiafuoco che si sono esibiti, di fronte ad un foltissimo pubblico di grandi e piccoli, accorso in piazza per festeggiare l’ultimo atto del Carnevale, in salti mortali, combattimenti con spade infuocate, acrobazie e giochi di abilità, facendo roteare in aria palle di fuoco. A loro il compito di dare l’addio all’edizione fanese del Carnevale 2008, compiendo il rito ancestrale di accensione del pupo di cartapesta, che si è dissolto in un rogo dalle alte fiamme, facendo cadere sulla folla una pioggia di coriandoli.

Il martedì grasso, nonostante il freddo intenso, non ha deluso le aspettative di tanti bambini che per via del maltempo non hanno potuto godere della tradizionale festa delle mascherine al Pincio, in programma giovedì scorso e annullata a causa della pioggia. Questa volta l’ente Carnevalesca è riuscita nell’intento di far divertire i più piccoli regalando loro uno spettacolo con animatori, clown, giocolieri, che per l’intero pomeriggio si sono esibiti sul palco. I più grandi si sono potuti riscaldare con un bicchiere di vino e qualche castagnola, ultimi piaceri carnevaleschi prima del rogo del Pupo, che ha portato via con sé tutti gli eccessi tipici del periodo di Carnevale.

A chiudere il martedì grasso un grande spettacolo pirotecnico sulle musiche di famosi brani e colonne sonore: i fuochi d’artificio hanno illuminato di mille colori piazza Venti Settembre, lasciando gli spettatori, soprattutto i più piccoli, col naso all’insù, in attesa dell’edizione 2009, a cui gli organizzatori hanno dato appuntamento. Tra le tante iniziative anche quella di un riconoscimento alla carriera di un artista a tutto tondo, che tanto ha dato al Carnevale e non solo: Vittorio “Toto” Corsaletti, omaggiato con il volume “I volti dell’arte”, a cura di Silvano Clappis e Raffaella Manna, che hanno ripercorso i punti salienti della sua carriera. Un’importante pubblicazione realizzata grazie al sostegno della Provincia di Pesaro e Urbino, della Banca di Suasa Credito Cooperativo, della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, dell’Ente Manifestazioni e dell’Ente Carnevalesca, il cui presidente, Gianfranco Mazzanti, ha lanciato la proposta di istituire per il futuro una collana dedicata ai grandi autori del Carnevale fanese ancora in vita.

Alberto Berardi, presidente della Federazione italiana Carnevali ha scritto la prefazione del volume sottolineando il grande carattere di artista di Corsaletti, che ha spaziato al di là del microcosmo fanese, portando sempre con sé un grande amore per la città.

F.G.

Da: Corriere Adriatico del 6/2/2008

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Il presidente Mazzanti contro Campanella
“Carnevale gratuito
Non si torna indietro”
FANO - Le innovazioni proposte dalla presidente dell’Ente manifestazioni Margherita Campanella per reperire maggiori risorse a vantaggio della prossima edizione del Carnevale vengono contestate sul nascere dal presidente dell’ente Carnevalesca Gianfranco Mazzanti. “L’idea di chiudere la città per reintrodurre l’ingresso a pagamento – aveva dichiarato la Campanella –potrebbe portare più soldi, ma anche produrre alti costi” ed è proprio questa seconda dichiarazione che costituisce il nocciolo del problema. “A mio parere – ha evidenziato Mazzanti – rispolverare il vecchio discorso di ricorrere di nuovo all’ingresso a pagamento, non solo costituisce una proposta antieconomica, ma un modo per far regredire la nostra manifestazione. Ormai l’ingresso libero è un provvedimento consolidato che costituisce un elemento fondante della promozione del nostro Carnevale.

La folla oceanica che interviene ad ogni nostra sfilata, dimostra la popolarità raggiunta dalla manifestazione anche al di fuori dello stretto ambito provinciale. Perdere i vantaggi acquisiti, seppur in modo del tutto insperato, da tale provvedimento sarebbe del tutto controproducente. Poi occorre considerare la questione economica. Con l’ingresso a pagamento, diminuirebbe certamente il pubblico, occorrerebbe pagare forti somme alla Siae, tornare a realizzare le palizzate e provvedere alla collaborazione onerosa di personale di sorveglianza; i bilanci preventivi tornerebbero a basarsi su incassi ipotetici, pronti a sballare di fronte a una giornata di pioggia, tornerebbe lo spettro dei debiti. Solo chi ha una lunga esperienza di Carnevale comprende in pieno che grande passo avanti sia stato fatto con l’introduzione dell’ingresso gratuito. Chiedere poi agli spettatori di fare una piccola offerta, sarebbe come chiedere la carità”.

Da: Corriere Adriatico del 10/2/2008

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Don Gregorio promosso
FANO - La consulta culturale promuove il Don Gregorio. "A tutti - sostiene il presidente Saul Salucci, dopo la riunione del direttivo - è risultato evidente il livello qualitativo alto degli interpreti: direttore, regista, cantanti, coro e orchestra hanno dato un'impressione di grande professionalità. Il parere complessivo è, quindi, estremamente positivo. Va riconosciuto al sovrintendente Simone Brunetti di aver fatto una scelta coraggiosa ma giusta; giusta nel genere e nella qualità del cast coinvolto. Unico rammarico, quello di non vedere questa produzione fanese esportata interamente in altri teatri". C'è un passaggio anche sulle recenti critiche alla scelta del Don Gregorio, ritenuto da alcuni un'opera minore. "L'ascolto - prosegue Salucci - ha totalmente ribaltato lo scetticismo di chi ha espresso pareri che, a questo punto, si potrebbero definire quantomeno frettolosi. La consulta culturale ha dunque fatto bene a decidere di non intervenire nel dibattito e di aspettare l'opera per dare il proprio giudizio". Altro elemento a favore del Don Gregorio, l'essere risultato "molto divertente e ben in sintonia con l'identità carnascialesca voluta da Ft per la prima parte della Rassegna lirica torelliana". La prossima settimana la consulta presenterà un rapporto sulle attività culturali.

O.S.

Da: Il Messaggero del 10/2/2008

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Camper e Carnevale
accoppiata di successo
FANO. Ha funzionato l'abbinamento tra camper e Carnevale, al pari delle altre formule di accoglienza turistica che nel corso delle tre domeniche dei corsi mascherati, hanno portato a Fano numerosi gruppi di turisti. A tracciare un bilancio positivo del primo raduno "CarnevalCamper" sono i vertici del Camping Club di Fano che, nel week-end del 25, 26 e 27 gennaio, hanno organizzato al Codma il singolare raduno che ha visto la collaborazione dell'assessorato al turismo. Predisposta cartellonistica per indicare l'area agli equipaggi che entravano in città; distribuite centinaia di borse omaggio con materiale informativo su Fano e l'entroterra e organizzate visite guidate per far conoscere le bellezze artistiche e monumentali cittadine e la Fano sotterranea. "Tra gli obiettivi -spiegano dal Camping club- c'era quello di presentare ai camperisti, oltre al Carnevale in programma, le bellezze della città di Fano con servizi di accoglienza degni di una città sensibile a questa categoria di turismo. E, cosa non secondaria, diminuire la concentrazione di camper nella viabilità cittadina, rendendo molto più fluido il traffico locale". Questo primo raduno ha rafforzato l'inserimento della città nel circuito nazionale del turismo "Plein air" e creato un gruppo motivato a promuovere altri eventi cittadini. "Il successo dell'iniziativa -concludono- è la concreta dimostrazione che con la fattiva collaborazione tra le istituzioni, nel nostro caso l'assessore al turismo Francesco Cavalieri, è possibile ottenere importanti risultati".

M.G.

Da: Il Messaggero del 10/2/2008

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Al Carnevale un pubblico record
Gli spettatori sono stati 180 mila.
Quest’anno il bilancio in pareggio
FANO - Dati, polemiche, previsioni, progetti: sul Carnevale tutto e di più. Questo è emerso ieri mattinata nella conferenza stampa tenuta dal presidente dell’ente Carnevalesca Gianfranco Mazzanti, dall’assessore al turismo Francesco Cavalieri, dal vicepresidente Roberto Zaffini e dal responsabile di Anteprima Fabio Bargnesi a consuntivo dell’ultima edizione del Carnevale. Veniamo ai dati: il costo della manifestazione, quest’anno non comporterà debiti di bilancio. Lo ha assicurato Mazzanti che ha dichiarato che il consuntivo sarà a pareggio, pur essendo partiti da un handicap di 9.000 euro. Per il prossimo anno ci vorrebbero 50.000 euro in più. Sono stati, comunque, acquistati 180 chili di dolciumi, realizzati 3 carri nuovi e coinvolte diverse realtà cittadine che hanno contribuito ad arricchire la sfilata dei carri con belle mascherate. Tutte e tre le sfilate sono andate fortunatamente a buon fine, nonostante le minacce del cattivo tempo. La prima sfilata con nebbia, la seconda con il sole, la terza con cielo nuvoloso tendente a pioggia. Ciò nonostante si è ottenuto il record di oltre 180.000 spettatori, tenendo conto dei corsi mascherati e della manifestazione di chiusura del carnevale con il rogo del Pupo in piazza Venti Settembre.

Le polemiche che hanno spazzato gran parte del periodo carnevalesco sono state superate, imparando dagli errori fatti. “Specie quelli sul programma – ha detto Mazzanti - non si ripeteranno, perchè elimineremo tutti quegli intermediari che hanno generato quest’anno la confusione di date, orari e inserimento di iniziative annullate o mai approvate”. Polemiche poi si sono avute sui supporti dei manifesti, sul getto di panettoni scaduti partito dalle tribune e sui rapporti tra Carnevalesca e fondazione teatro della Fortuna. A questo proposito la Carnevalesca si è tirata fuori dal dibattito sulle cene a teatro, pur avendo dato il patrocinio alle stesse. L’assessore Cavalieri ha lanciato alcune proposte per rinnovare l’organizzazione del Carnevale. L’obiettivo è ricreare quello spirito di competizione tra associazioni e gruppi di cittadini, che un tempo animava la costruzione dei carri. “Convocherò al più presto una riunione – ha detto Cavalieri – tra tutte le associazioni che si dimostreranno disposte, dietro adeguato compenso, ad occuparsi della realizzazione di un carro, lasciando ad ognuno la scelta del carrista.

L’agenzia Anteprima da parte sua ha sostenuto le spese del getto, della comunicazione e dei contratti con i testimonial; in cambio si è incamerata tutto l’introito pubblicitario, eccetto il contributo della Carifano. Quest’anno il contratto triennale è giunto alla scadenza, ma l’agenzia è considerata un utile partner dai responsabili della Carnevalesca. Cavalieri in ultimo ha ripetuto il suo attacco alla Regione Marche, accusata di discriminare, per ragioni politiche, il Carnevale di Fano. Devolvere infatti un contributo di 10.000 euro, significa snobbare del tutto la principale manifestazione folcloristica della Regione. “Un po’ come hanno fatto - ha dichiarato sempre Cavalieri – le telecamere di Rai tre che hanno riservato al Carnevale di Fano solo le briciole delle proprie trasmissioni mentre magari il lunedì successivo alla sfilata si dà grande spazio a un complesso rock: ciò non può non suscitare forti perplessità. Per fortuna grazie ad Anteprima abbiamo avuto l’attenzione di Studio Aperto su Italia Uno e sulle trasmissioni di Sky”.

MASSIMO FOGHETTI

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Domenica una delegazione fanese ha preso parte all’ultima rappresentazione toscana
Ma a Viareggio i carri sono più spettacolari
FANO - Ieri l’ente Carnevalesca ha organizzato una conferenza stampa per fare un consuntivo delle recenti manifestazioni del Carnevale. Domenica scorsa una delegazione del Carnevale di Fano, guidata dal vicepresidente Roberto Zaffini, cui ha fatto parte anche il presidente dell’associazione Carnevali d’Italia Alberto Berardi, è stata ospite del Carnevale di Viareggio, dove nonostante la Quaresima iniziata, si svolgeva la quinta ed ultima sfilata. Un corso mascherato che ha evidenziato ancora una volta il grande distacco che esiste tra la manifestazione viareggina e quella fanese, sia nella dimensione dei carri, sia nella qualità e nella elaborazione delle proposte scenografiche realizzate con la più alta maestria. Se Fano non disponesse della risorsa del getto che per quantità e qualità lo rende unico nel panorama delle manifestazioni carnevalesche italiane, sarebbe alla stregua di molti Carnevali di Provincia. Di qui la necessità per valorizzare la manifestazione di investire di più sulla costruzione dei carri, ormai impiantati sempre sugli stessi supporti e privati di gran parte della mobilità di una volta. Nell’occasione, Berardi ha lanciato al presidente del Carnevale di Viareggio la proposta di far partecipare all’ultima sfilata del prossimo anno, quando a Fano il Carnevale è concluso, una mascherata fanese, in modo che anche la nostra manifestazione possa usufruire della importante vetrina viareggina.

M.F.

Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 21.01.2008
    Ultima modifica: 13.02.2008

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