Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Carnevale di Fano - Edizione 2015
INDETTA L'ASSEMBLEA SOCI DEL CARNEVALE DI FANO 2015
VENERDI 9 GENNAIO h. 21.00, FANO
OPERA PADRE PIO - S. PATERNIANO
Il Carnevale di Fano chiama, la città risponde. L'Ente Carnevalesca ha indetto per venerdi 9 alle ore 21:00 l'Assemblea ordinaria dei Soci 2015, che quest'anno si riuniranno nel nuovo salone dell'Opera Padre Pio di San Paterniano, in via Malvezzi 6.
Alla serata sono invitati non solo gli oltre 600 soci già iscritti, ma anche tutti i cittadini che vogliano diventarlo: chiunque può infatti sostenere con una quota senz'altro accessibile (10 euro) la storica manifestazione, simbolo di Fano. La tessera può essere richiesta durante l'assemblea di venerdì o anche successivamente, recandosi all'Ente Carnevalesca in piazza Andrea Costa. “Acquistare la tessera ha un valore simbolico – sostengono Luciano Cecchini e Giorgio Tonelli, ripettivamente presidente e segretario dell'Ente Carnevalesca – Per quanto semplice, è un gesto che testimonia l'appartenenza dei fanesi alla manifestazione”. Ai titolari verrà riconosciuto un ingresso gratuito a scelta pressi i parchi Acquario di Cattolica, Oltremare di Riccione e Italia in Miniatura di Viserba (Rimini). Al termine della campagna tesseramento, sarà sorteggiata una bicicletta abbinata al numero della tessera sociale e offerta da Cicli Mancini (via Roma, Fano). Per informazioni: tel. 0721 803866 o info@carnevaledifano.eu .
Da: www.carnevaledifano.com del 7/1/2015
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Lotteria del Carnevale 2015: la solidarietà va a braccetto con la fortuna
17/01/15 11:49 Fano (PU) - Divertimento, solidarietà e fortuna, sono gli elementi della “Lotteria del Carnevale di Fano”. Anche quest'anno torna l'appuntamento promosso dall'Ente Carnevalesca in collaborazione con le associazioni di volontariato più attive della città.
Ieri, alle 18.30, nella sede della concessionaria Opel Centralgarage di Rosciano, si è svolta la consegna, da parte delle Carnevalesca e alla presenza del vicesindaco e assessore al Turismo, Eventi e Manifestazioni Stefano Marchegiani, dei blocchetti di coupon ai rappresentanti delle 13 associazioni coinvolte: Amore per la Vita, Avsi, Croce Rossa Italiana di Fano, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Club Anziani di Fano, Adamo, Protezione Civile di Fano Cb Club Mattei, Asd Burraco “La Fortuna”, Olympia Cuccurano, Cooperativa Crescere, Fano Rugby, Associazione Maruzza Marche, Associazione San Paterniano - Opera Padre Pio.
“Siamo entusiasti della nostra Lotteria – ha detto il presidente dell'Ente Carnevalesca Luciano Cecchini – è un'iniziativa che ogni anno coinvolge centinaia di fanesi nella vendita dei biglietti. Biglietti che 'fanno bene' perché dalla loro vendita le associazioni stesse, in particolare la Mensa di San Paterniano, riescono a trarre dei contributi per realizzare progetti e attività”.
Acquistando un coupon della Lotteria del Carnevale di Fano, le cui sfilate sono in programma domenica 1, 8 e 15 febbraio, fanesi e turisti potranno infatti aggiudicarsi i ricchi premi in palio spendendo 2,50 euro. Parte di questa cifra, 0,30 euro, sarà destinata alla Mensa dei poveri dell'Opera Padre Pio mentre ciascun gruppo destinerà un'altra parte della vendita alla propria associazione. Le estrazioni dei vincitori si svolgeranno ogni domenica di sfilata, alle ore 18.30, in piazza XX Settembre al termine dei corsi mascherati.
Primo premio in palio un buono dal valore di 250 euro da spendere al Conad Flaminio o San'Orso di Fano; secondo una “fiammante” bicicletta di “Bargnesi di Cascioli” e terzo un prezioso gioiello elaborato dallo "Studio A Tre" di via Garibaldi a Fano.
Un super premio finale è poi stato messo in palio dalla concessionaria Opel Centralgarage di via Nobili 3 a Rosciano di Fano. Tutti i visitatori del Carnevale di Fano 2015 che acquisteranno i biglietti potranno infatti partecipare all'estrazione, durante il martedì grasso del 17 febbraio, ore 18.30 in piazza XX Settembre, di una “Opel Corsa 1.2 Coupè n-Joy” presentata ieri sera alla Opel Centralgarage, in esclusiva nazionale, proprio ai “collaboratori” del Carnevale di Fano.
“Abbiamo voluto essere vicini alla manifestazione – ha detto Federico Guerrieri, titolare – e a quello che rappresenta per la città mettendo in palio l'ultimo modello di un'auto, dalle ottime prestazioni, che verrà presentata oggi in Italia. E' anche un modo per dare un sostegno alla Carnevalesca che ha saputo regalare un'attenzione particolare al sociale”.
Tra le caratteristiche del premio: un consumo medio di 22,22Km con 1 litro; una radio “intelligente”, i sensori di parcheggio automatico e innovativi sistemi di sicurezza.
A brindare all'evento anche l'Azienda Agraria Guerrieri, che per prima, nella precedente edizione dell'evento, ha commissionato a due giovani carristi fanesi, Matteo Angherà e Luca Vassilich, un'opera in cartapesta da posizionare nella sede di Piagge, in via San Filippo 24: “E' un Bacco gigante – spiega Alberto Guerrieri – che alza un calice di vino. Abbiamo sistemato quest'opera dal titolo ' El Pup tra i filar' prima all'inizio dei nostri filari poi all'ingresso dell'azienda per ricordare a ciascuno dei visitatori che ospitiamo in estate, le nostre origini, la nostra cultura e la bellezza del nostro Carnevale”.
Intanto continuano le richieste di prenotazioni di palchi e poltroncine per assistere alle sfilate dei carri allegorici dell'1, 8 e 15 febbraio in viale Gramsci. L'Ente Carnevalesca ricorda che da martedì 20 a venerdì 30 gennaio è valida la promozione che permetterà l'acquisto di un palco (posti massimi 15 persone) al prezzo di 165 euro invece di 195 euro. Per informazioni e prenotazioni è necessario recarsi nella sede di piazza Andrea Costa 31 dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 19.30, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 (info: 0721.803866).
Da: http://www.fanoinforma.it/Eventi/art41833/17_gennaio_15/Fano_lotteria_del_carnevale_2015_la_solidarieta_va_a_braccetto_con_la_fortuna.htm del 17/172015
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“Bello da vedere, dolce da gustare”
Presentato lo storico Carnevale di Fano: s’inizia il primo febbraio, si chiude il 17
Non solo carri allegorici
Roberto Senigalliesi
Ancona. Tutto è pronto a Fano dedicato a bimbi e nonni per l'edizione 2015 dello storico carnevale, che culminerà con le tre grandi sfilate di carri allegorici del 1-8 e 15 febbraio. Ma che, in 24 giorni di festa, prevede ben 30 eventi collaterali di vario genere che saranno da collante ad una memorabile edizione di quello che è il più antico carnevale d'Europa (il primo è datato, da certificazione storica, 1347). Un evento che affonda le sue radici nel tempo e che cattura ogni anno l'attenzione di decine di migliaia di persone. Quest'anno, anche se in cartapesta, ci sarà anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, oggetto dell'allestimento di una dei carri partecipanti, mentre proprio ieri durante la conferenza-stampa svoltasi in Regione è arrivata un'anticipazione: quella di un carnevale degli animali, ancora tutto da scoprire, peraltro.
"Non è un caso che il programma del Carnevale 2015 venga presentato nella sede regionale - ha affermato il presidente dell'Assemblea delle Marche Vittoriano Solazzi -. Perché l'evento ha ormai assunto una rilevanza nazionale ed internazionale, che ha saputo tenere duro nonostante le difficoltà, rinnovandosi e crescendo. Un evento culturale ed economico, visto l'indotto turistico che è capace di generare". Ovviamente soddisfatto il sindaco di Fano Massimo Seri. "Si tratta di un evento fatto di tanti eventi, con un programma ricchissimo e sempre molto partecipato.
Possiamo dire che il Carnevale è una cosa seria: è frutto di una ricerca e di un percorso culturale, che sollecita la creatività degli splendidi maestri carristi e lo spirito di coesione di tutta la città. Per l'Amministrazione è il vero e proprio fiore all'occhiello, di cui dobbiamo essere grati all'Ente Carnevalesco”. I dettagli di questi intensi 24 giorni di festa sono stati spiegati dal presidente dell'Ente Carnevalesca Luciano Cecchini. "Un Carnevale che ha coniato lo slogan "bello da vedere... dolce da gustare". Diciamo intanto che il filo conduttore di questa edizione è la risata, intesa come divertimento. Ridere fa bene alla salute e noi alla crisi rispondiamo con il sorriso e con un programma che possa far passare giornate serene a grandi e piccini, alle famiglie che verranno a Fano in questo periodo.
Abbiamo coinvolto anche altre realtà del territorio marchigiano (Castelfidardo, Candelara, Acqualagna, Montefelcino ed altre) grazie all'impegno di circa 2.000 persone, compresi i bambini e ragazzi della scuola di ogni ordine e grado che ci affiancheranno in queste giornate".
Difficile citare tutti gli eventi, nei quali - ha ricordato Cecchini - verranno gettati sulla folla 200 quintali di dolciumi, firmati Perugina, realizzati anche grazie al contributo della Fondazione e di alcuni sponsors (Bovinmarche e Prometeo in primis)". Diversi gli spunti di cui ha palato il presidente Cecchini: dalla sinergia con il brodetto, altra eccellenza tipicamente fanese, all'accostamento con la gastronomia (la Bovinmarche preparerà hamburger al 100% italiano, mentre ci saranno prodotti tipici regionali e lo street -food).
Da: Corriere Adriatico del 21/1/2015
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“Lasciate a casa gli ombrelli. Dotatevi dei prendi-getto”
Le curiosità
Ancona. Ci saranno anche eventi sportivi (in primis regata velica, basket, rugby, ciclismo, roller, motoraduno); culturali (tre spettacoli, l'1- 7- 14 febbraio, al Teatro della Fortuna), sfilate dedicate ai nonni (il 1 febbraio) ed altre ai bambini (8 e 15 a partire dal mattino). Inoltre si è creata una particolare sinergia con i parchi giochi della Romagna, che ha portato ad un contatto di oltre 1milione di persone. Un Carnevale che ha coniato lo slogan "bello da vedere... dolce da gustare" visto la grande Quantità di dolciumi che si abbatteranno sulla gente (a proposito il presidente Cecchini ha ricordato a tutti di lasciare a casa gli ombrelli ma di dotarsi dei "prendi-getto" che possono riparare dalla pioggia e che permettono di catturare i dolciumi. Ci saranno anche mostre e fiere di antiquariato e ci sarà anche Un carro luminoso all'ultima sfilata, dedicato all'Arco di Augusto. Infine va segnalatala lotteria a scopo benefico, realizzata in collaborazione con15 associazioni del territorio, che raccoglieranno fondi da destinare alla mensa dei poveri di san Paterniano (in passato già donati 100.000 euro). Gli organizzatori ricordano anche che l'ingresso è gratuito e che tutti sono accetti a ivere Moment idi allegria e spensieratezza, ammirando dei veri e propri giganti di cartapesta.
Da: Corriere Adriatico del 21/1/2015
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Una sorpresa di Carnevale, in 30mila alla prima sfilata
Viale Gramsci ricoperto di "prendigetto"
Un colpo d'occhio che non si era mai visto al Carnevale di Fano che chiude la sua prima domenica di sfilate dei carri allegorici, in programma anche l'8 e il 15 febbraio, con oltre 30mila visitatori accorsi da ogni parte d'Italia. I maestosi giganti di cartapesta, alti fino a 18 metri, hanno riempito per la prima volta viale Gramsci sin dalle 14 per dare la possibilità al pubblico di poterli osservare da vicino.
Dalle 15, poi, dopo i consueti tre botti, è iniziato il corteo trionfale salutato dalle migliaia di "prendigetto" 2015, realizzato da Paolo Del Signore.
"L'assenza quasi totale di ombrelli - ha detto il sindaco di Fano Massimo Seri - e la coperta colorata composta dai prendigetto che ha 'rivestito' viale Gramsci è stata la risposta più bella all'ordinanza di ieri. Le migliaia di persone che hanno poi partecipato alla manifestazione, nonostante il tempo incerto e il freddo, hanno testimoniato, ancora una volta, il valore del nostro Carnevale, dei maestri carristi e di tutte le persone che da mesi si sono impegnate a realizzare questo appuntamento 'storico' così amato".
"Siamo felicissimi - ha aggiunto il presidente dell'Ente Carnevalesca Luciano Cecchini - per la tanta partecipazione che la prima sfilata è riuscita ad avere. Speriamo di ottenere lo stesso affetto anche nei prossimi appuntamenti".
La sfilata è stata aperta dagli sbandieratori e dai tamburi de “La Pandolfaccia” e dal “Pupo” realizzato da Paolo Furlani e “Gommapiuma X Caso” “El Bugiardon”. A seguire le due opere disegnate e realizzate da Matteo Angherà e Luca Vassilich: “Halloween Circus Party 2015” su cui sventolava una bandiera italiana con un esplicito riferimento "beneaugurante" al nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella e “La Forza delle Maschere”, inno d’amore al carnevale. In corteo anche il suggestivo “Le Battaglie del Metauro” realizzato da Paolo Furlani e “Gommapiuma x caso” su cui campeggiava un insolito sindaco Seri. A chiudere la sfilata è stato “... Nel paese delle Meraviglie” - disegno e realizzazione di Ruben Eugenio Mariotti, con protagonista il premier Renzi e il carro della “Musica Arabita” che ha sfilato insieme alla "Borghetti Bugaron Band" e al suo inno del Carnevale 2015 "Avanti e Indrè" che ha fatto ballare grandi e piccini sulle note del ritornello più amato dai fanesi "Allora avanti Pacasoni coi carri ta ta ta".
In pista anche i carri di seconda categoria “Te dag el Brudett” di Daniele Mancini Palamoni e “Allegria” realizzazione e disegno di Giorgio Bargnesi presenti nel sambodromo fanese insieme alle mascherate “I Minion” realizzazione dell'associazione “Laboratorio Geniale”; “Costa Parchi” realizzata da associazione “Laboratorio Geniale” e Daniele Mancini Palamoni; “Caccia Grossa” di Acqualagna e “Le Bici” di Montegranaro.
Divertimento, balli e sorrisi sulle tribune riempite da centinaia di maschere. Ad aggiudicarsi il primo premio del "Concorso miglior palco mascherato" è stato il gruppo "What's Appa" (palco 37, 38, 39), seguito dal "dolcissimo" Tiramakì" (32, 33) e da "I love Spritz" (34, 35).
La festa si è poi spostata in piazza XX Settembre grazie alla collaborazione del comitato "Apriamo il Centro", con il concerto de "Il Diavolo a l'Acqua Santa" e l'estrazione dei premi della Lotteria solidale del Carnevale.
Ma la festa è iniziata sin dal mattino con "la prima volta" del "Carnevale Animal Friendly". Intorno alle 11, decine di cagnolini si sono dati appuntamento al ponte "Storto" per poi dirigersi sotto l'Arco d'Augusto in occasione dell'appuntamento dedicato agli amici a quattrozampe in cui i protagonisti sono stati gli ospiti del canile comunale di Fano e i proprietari e amici degli animali. A loro è stato donato, al termine del percorso anche il biscottino del Carnevale. La manifestazione si è aperta alle 10, con l'esibizione della banda Città di Fano in piazza XX Settembre che si è poi diretta in viale Gramsci per dare inizio al “Carnevale dei Nonni”, per il quale hanno sfilato le centinaia di “over” dei circoli anziani della città di Sassonia, Bellocchi; degli ospiti di Familia Nova e quelli dell'associazione “Genitori Oggi” di Montegranaro. In corteo anche il Pupo 2015 "El Bugiardon" realizzato da Paolo Furlani e associazione Gommapiuma x Caso e "Te dag el Brudett" di Daniele Mancini Palamoni e le mascherate "I Minion" del "Laboratorio Geniale" e "Costa Parchi" dedicata ai parchi di Acquario di Cattolica, Oltremare, Aquafan, Italia in Miniatura.
Attivo il “percorso del gusto” del Carnevale con il PalaBrodetto, la “Via della Dolcezza” in via Da Serravalle, la “Street food” in via Buozzi, la “Piazza dei Sapori” in piazza XX Settembre e lo stand Bovinmarche in via Gramsci con il suo gustoso MarchBurger e i laboratori didattici per bambini.
Da: http://www.fanoinforma.it/Eventi/art41965/1_febbraio_15/Fano_una_sorpresa_di_carnevale_in_30mila_alla_prima_sfilata-foto.html del 2/2/2015
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Moretta e brodetto, è la festa dei golosi
FANO Non solo carri e cartapesta al Carnevale di Fano 2015: già nella prima giornata di sfilata, sono state tante le iniziative per un Carnevale non solo dolce da gustare. Quest'anno infatti, oltre al carro «Te dag el Brudett», dedicato al tipico piatto fanese, è stato creato un vero e proprio «Percorso del gusto» durante tutto il periodo della manifestazione: dal PalaBrodetto in via delle Rimembranze, in cui lo chef Daniele Bocchini servirà la prelibata specialità di pesce, alla «Via della dolcezza» in via Da Serravalle fino alla «Street food» in via Buozzi in cui fare un pranzo veloce o uno spuntino goloso (entrambi dalle ore 9) e alla «Piazza dei Sapori» in piazza XX Settembre con gli stand in cui trovare i prodotti agroalimentari tipici regionali e non solo. Accanto allo stand Bovinmarche in via Gramsci, dove si potrà degustare il celebre Marchburger, l'hamburger che parla marchigiano, si svolgeranno giochi e attività creative grazie ad uno spazio ludico e didattico dedicato ai più piccoli che potranno così esplorare il mondo dell'alimentazione sana e conoscere gli animali e la genuinità della carne. E non poteva mancare nelle specialità fanesi, la Moretta, il brand più famoso della città che acquista ora il suo riconoscimento ufficiale: è nata infatti la «Moretta del Carnevale di Fano». Lo specialissimo preparato per realizzare la bevanda tipica dei pescatori fanesi sarà venduto in bottigliette da 20 cl.
Da: Il Messaggero del 2/2/2015
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CARNEVALE E POLEMICHE ILCARRO ‘LA BATTAGLIA DEL METAURO’ NON CITA L’ALTRA... BATTAGLIA IL CARRISTA DIMENTICA I PROBLEMI DELL’AEROPORTO E SCOPPIA LA PROTESTA
“AVANTI Pacassoni con i carri” e le polemiche. A Fano non è Carnevale se al termine della prima sfilata non si leva almeno una voce contro. Quest’anno il malumore decolla dalla pista dell’aeroporto. «Sono davvero molto amareggiato, perché in questa città ci si dimentica sempre di noi». Dopo aver visto il gigante di cartapesta intitolato “Le battaglie del Metauro” si sfoga così Lucio Gabrielli, istruttore di volo della Eagles Aviation Academy, l’accademia con sede a Fano che forma piloti professionali di linea. A Gabrielli tutto sommato il carro ideato da Francesco Simoncini e disegnato da Paolo Furlani è piaciuto, ma si è sentito penalizzato. Per l’istruttore di volo, quell’enorme scultura meccanizzata che tra le tante “battaglie cittadine” si dimentica proprio dell’aeroporto, tasta il polso del di sinteresse per una struttura comunale che dà lustro a Fano in Italia e nel mondo con le numerose iniziative professionali e sportive che mette in campo: i mondiali di paracadutismo ela formazione dei piloti commerciali per dirne due. «HO VISTO un carro con tutte le moderne battaglie fanesi: c’era la battaglia per le scogliere, quella per i fanghi del porto, la battaglia per l’ospedale, Marotta unita e persino quella per il casello di Fano Nord.... C’erano tutte le battaglie tranne una: quella dell’aeroporto, che tutti dimenticano sempre. A questo punto mi domando se volutamente o involontariamente».
Era il carro più atteso, quello dedicato alla Romanità fanese. Doveva legare il brand del Carnevale di Fano alla nuova idea del Turismo estivo a Fano, legata ai siti archeologici ed anche alla Fano dei Cesari. «Questa cosa mi ha fatto pensare che quando si parla di turismo nessuno si renda conto che l’aeroporto è una risorsa da sfruttare tantissimo» conclude Gabrielli. «NEL 2222° anno dalla Battaglia del Metauro – dice Simoncini - ho voluto rendere omaggio alla romanità di Fano, rappresentando le “battaglie” che quotidianamente troviamo sui giornali, i problemi più scottanti della città. Avrei potuto mettere anche il Lisippo, il nuovo parco, l’interquartieri, la complanare... L’aeroporto era tra quelle, ma non avevamo lo spazio per mettere tutto». Tiziana Petrelli
Da: Il Resto del Carlino del 3/2/2015
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CARNEVALE PARLANO I MEDICI DEL PRONTO SOCCORSO DI FANO E DELLA CENTRALE OPERATIVA DEL 118 DI PESARO DOPO LE SFILATE, ZERO CASI OCULISTICI: UNA GIORNATA FORTUNATA
«MA C’È STATO quest’anno il Carnevale? Noi non ce ne siamo accorti». Per snocciolare i dati d’accesso al Pronto Soccorso di Fano, in pieno spirito carnascialesco, il dirigente facente funzioni di primario Antonio Dottori fa una battuta. Di solito all’indomani della prima sfilata dei carri si conta vano contusi e feriti dalla “follia” del getto. La caramella o la stecca di cioccolata nell’occhio era un classico. Quest’anno «zero casi oculistici». «Nelle ultime 24 ore – rivela Dottori – abbiamo chiuso (termine per indicare le pratiche espletate con dimissioni, ndr) 61 pazienti, quando la nostra media è intorno ai 90». Il dato parte dalle 16.30 di domenica. Scorrendo la lista, Dottori non trova casi riconducibili al Carnevale. «C’è stata maggiore attenzione – conclude il primario -. Merito dell’organizzazione, probabile. Ci avevano chiesto in maniera preventiva di aumentare l’organico, ma il personale di servizio è stato più che sufficiente». «E’ stata una giornata fortunata, due contusi di cui solo uno in ospedale - aggiunge Alessandro Bernardi, dirigente della Centrale Operativa 118 -. Possibile che l’assenza di ombrelli abbia fatto la differenza. Ma ci sono ancora due sfilate». ti.pe.
Da: Il Resto del Carlino del 3/2/2015
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Carnevale di Fano: il tradizionale Veglione della Gluppa
Si è tenuto Sabato sera 7 febbraio 2015, come tradizione del Carnevale di Fano vuole, il Veglione della Gluppa, organizzato per l'occasione da Proloco di Fano in collaborazione con Fondazione Fano Solidale e Comune di Fano e con il patrocinio di Ente Carnevalesca.
La serata è stata particolarmente partecipata ed allegra con la partecipazione di una serie di mascherate veramente originali, partendo da una moltitudine di etnie, ovvero Gitani, Tirolesi, Cinesi, per passare ad eventi locali come Chef in the city, gruppi come I Figli dei Fiori ed i Pirati dei Caraibi e le originalissime mascherate di Sassonia con La maschera ce l'ha portato via il mare ed Il Dessert del circolo Albatros. Insomma una serata in cui la maschera ha portato i partecipanti in un mondo di favola, di divertimento.
Nel corso della serata, dopo la sfilata che ha mostrato alla giuria le peculiarità di ciascun gruppo, si sono anche consegnati dei premi; come Miglior Gruppo Mascherato la vittoria è andata ai "Pirati dei Caraibi" di Viviamo Centinarola e secondi 'I cinesi' di Quei DLA dal FIUM. La Maschera più orginale è andata ai "Figli dei Fiori" del gruppo di Treponti, che si sono presentati con tanto di furgone al seguito. Altro premio è stata la miglior Gluppa vinta da 'I Gitani' del gruppo di Cesaroni che hanno presentato piatti in completo stile gitano.
"Veramente una bella serata - ha commentato il presidente Lucarelli - sia per la risposta dei partecipanti, abbiamo riempito La Combattente in ogni ordine di posti, sia per aver lavorato per mantenere questo veglione che ormai fa parte della tradizione Carnevalesca di Fano. Un complimento a tutti i mascherati". Alla serata ha partecipato anche il Sindaco Seri che ha preso parte alla premiazione delle mascherate. ''Una serata - ha commentato - molto piacevole, dove si vive lo stile del carnevale di Fano. Non sono mancati turisti provenienti da Salerno che hanno voluto partecipare a questa tradizione''.
Da Ente Carnevalesca
Da: www.viverefano.com del 9/2/2015
http://www.viverefano.com/index.php?page=articolo&articolo_id=518476#
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Il Carnevale risponde al maltempo con la carica dei 45mila
Sole, colori, un getto dolcissimo, centinaia di famiglie in maschera e, ancora una volta, un mare di prendigetto. E' stata questa la risposta al maltempo che ha colpito Fano e provincia nei giorni scorsi, che il Carnevale di Fano 2015, con la sua seconda sfilata dei carri allegorici di oggi, è riuscita a dare. Sono stati oltre 45mila, secondo gli organizzatori, i visitatori che hanno affollato viale Gramsci e le tribune e poltroncine, andate "sold out". Tra di loro anche diversi gruppi di turisti provenienti da tutta Italia: dalla Campania alla Lucania fino all'Umbria e al Trentino.
"C'è stata una partecipazione meravigliosa - ha detto il sindaco di Fano Massimo Seri - e credo sia il modo migliore con cui i fanesi potevano rispondere al maltempo che ha colpito la città nei giorni scorsi. Forti di una giornata così positiva, da domani stesso inizieremo a lavorare e dare attenzione agli operatori economici e ai cittadini che hanno subito danni".
La folla ha riempito la città sin dal mattino quando viale Gramsci si è riempito delle mascherate preparate da circa 500 studenti delle scuole fanesi.
"La partecipazione dei bambini ci riempie di orgoglio - ha detto Luciano Cecchini, presidente dell'Ente Carnevalesca - perché ci sprona a fare il meglio per far sì che questa manifestazione continui a trasmettere gli elementi e i simboli che rendono 'grande' il nostro evento: l'arte della cartapesta, il tradizionale lancio di dolciumi, il divertimento unico della Musica Arabita".
La 'prima' del Carnevale dei Bambini 2015 è iniziata con il corteo dei circa 75 bambini della Luigi Rossi, con 'Fin che la… scuola va' con decine di piccole barche e marinai e i 100 alunni della scuola primaria Corridoni a rappresentare i “Doni carichi di valori colorano il Carnevale. E' poi continuata con la sfilata delle due sezioni della scuola dell’infanzia San Sebastiano di Bellocchi e la loro 'Colazione sull’erba'; delle due sezioni dell’asilo di Marotta delle Maestre Pie Venerini con i folletti di un’ 'Emozione'; dai 'I Cesarini', il gruppo di genitori e figli della scuola Montesi di S. Orso e i giovanissimi del comitato provinciale dell’Unicef con la mascherata “Piccoli arabiti… crescono” per ricordare il diritto “di ogni bambino ad avere un’identità”. In corteo anche “L’Allegra e colorata peperonata” di Casa Penelope, la 'Dama Nera in Maschera', il gruppo danza “Happy Days”, le mascherate 'Costa Parchi' e 'I Minion', il Pupo 2015 'El Bugiardon', i carri di seconda categoria 'Allegria' e 'Te dag el brudett' e i gruppi in costume di Acqualagna e Montegranaro di Fermo.
Il pomeriggio è iniziato con l'allegria contagiosa dei maestri del buonumore fanesi che, tribuna dopo tribuna, tramite semplici esercizi di respirazione e di vocalizzazione, sono riusciti a far divertire il pubblico con lo “Yoga della Risata” (a cui è dedicato il convegno-spettacolo 'Una Risata vi libererà' in programma lunedì 16 febbraio, al Teatro della Fortuna, ore 21).
E' stata poi la volta dei giganti di cartapesta che con la loro maestosità hanno affascinato il pubblico del Carnevale. Ad iniziare dal “Pupo” “El Bugiardon” realizzato da Paolo Furlani e 'Gommapiuma X Caso' per passare ai carri di seconda categoria: “Te dag el Brudett”, di Daniele Mancini Palamoni e “Allegria” realizzazione e disegno di Giorgio Bargnesi; e dalle mascherate: “I Minion” realizzazione dell'associazione “Laboratorio Geniale”; “Costa Parchi” realizzata da associazione “Laboratorio Geniale” e Daniele Mancini Palamoni; “Caccia Grossa” di Acqualagna; “Le Bici” di Montegranaro.
Naso all'insù per i giganti da 18 metri, i carri di prima categoria nati dalla creatività dei maestri fanesi dai quali è piovuto un getto ricco e pieno di quintali di cioccolata: 'Halloween Circus Party 2015' e 'La Forza delle Maschere' disegnati e realizzati da Matteo Angherà e Luca Vassilich; 'Le Battaglie del Metauro' idea di Francesco Simoncini, disegno e realizzazione di Paolo Furlani insieme all'associazione 'Gommapiuma x caso' e '... Nel paese delle Meraviglie' disegno e realizzazione di Ruben Eugenio Mariotti.
A far ballare il pubblico è la 'Musica Arabita' guidata dal maestro Daniele Gaudenzi e dalla Borghetti Bugaron Band e il loro inno del Carnevale 2015 "Avanti e indrè" che ha fatto sobbalzare per centinaia di metri il carro più pazzo della manifestazione e insieme a lui le mascherate presenti sulle tribune.
A vincere i premi per quelle più belle sono stati il palco 35/36 'Meno parlamento pagliaccio più divertimento' (che si aggiudica 15 weekend offerti dall’agenzia viaggi TuQui Tour); 29/30 “Uno zoo in fuga” (che vince 15 ingressi omaggio a uno dei Costa Parchi) e il palco 47 'Una mela al giorno ci toglierà qualche politico di torno' (che si aggiudica una cena per 15 persone al ristorante 'Cascina delle Rose').
Il Carnevale ha poi rispettato il suo appuntamento con la fortuna in piazza XX Settembre: dopo lo spettacolo musicale degli "Shampoo”, grazie alla collaborazione con il comitato Apriamo il Centro, sono stati estratti i vincitori della seconda estrazione della Lotteria del Carnevale.
Da Ente Carnevalesca
Da: www.viverefano.com del 9/2/2015
http://www.viverefano.com/index.php?page=articolo&articolo_id=518491
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Tutta l’allegria del Carnevale di Fano … in diretta
E’ stata la presenza delle telecamere de La Vita in Diretta il seguitissimo programma pomeridiano di RaiUno a incollare i fanesi in piazza XX Settembre regalando momenti di divertimento. Il giornalista e conduttore Paolo Notari ha infatti spiegato al pubblico della trasmissione, durante un collegamento durato circa 15minuti iniziato alle 17.40 con un servizio dedicato alla sfilata dei carri della scorsa domenica, tutte le caratteristiche uniche del Carnevale di Fano: dalla Musica Arabita, al 'getto' fino all’arte della cartapesta passando per la sua 'storicità'. Tra gli intervistati anche Luciano Cecchini, presidente dell’Ente Carnevalesca che oggi, intorno alle 16, ha ricevuto dal presidente del Consiglio comunale Renato Claudio Minardi, come previsto dallo Statuto comunale, l’investitura ufficiale a sindaco della Città del Carnevale. Cecchini ha anche annunciato 'a breve, la nomina di una giunta tutta dedicata al nostro amato evento'. Il divertimento e il racconto sono stati gli ingredienti principali della giornata iniziata dal mattino con la consegna del 'getto', da parte della Carnevalesca, ai piccoli pazienti del reparto di Pediatria del Santa Croce, portato anche agli ospiti delle case di riposo della città nel pomeriggio.
Piazza XX Settembre ha invece iniziato a colorarsi dalle 15.30 con gli spettacoli organizzati in collaborazione con 'Il Paese dei Balocchi'. Ad aprire gli appuntamenti è la Compagnia del Teatrino Rosso della cooperativa Jolly Roger e il suo 'Arlecchino: pane, amore e… una bugia' scritto e diretto da Simone Ricciatti. Dalle 16, subito dopo la proclamazione del Sindaco della Città del Carnevale, i bambini hanno potuto partecipare ai laboratori creativi 'Le marionette' a cura di Tiro & Molla e 'Arlecchino, Pulcinella e compagnia' a cura dell’associazione Giocarcus insieme ai personaggi del “Paese dei Balocchi”: il Gatto e la Volpe, il Grillo, la Fata Turchina, Geppetto, Lucignolo e i carabinieri. Musica, ballo e divertimento al Teatro della Fortuna che, dalle 17.45, ha ospitato lo spettacolo 'Peter Pan. Ogni favola è un gioco' il musical della Compagnia Neverland della scuola di danza e musical Capogiro Dance & Theatre di Simona Paterniani. Domani, venerdì 13 febbraio sarà inaugurato alle 21, al palazzetto Allende, il '2° Trofeo Città del Carnevale' di basket (in programma fino a martedì 17 febbraio), uno dei numerosi eventi sportivi in programma con il Carnevale di Fano che porteranno in città centinaia di appassionati con decine di squadre provenienti da tutta Italia. In programma anche numerosi appuntamenti dedicati ai bambini, e non solo, dal pomeriggio.
da Carnevale di Fano
Da: www.viverefano.com del 13/2/2015
http://www.viverefano.com/index.php?page=articolo&articolo_id=519429
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Il Carnevale ha la sua Giunta
Fano (PU) - Eliminare ogni tassa, alzare una barriera di 6-7 metri sul mare per contrastare le burrasche su cui apporre un gigante manifesto con l'immagine del mare calmo, trasformare i Passeggi in un enorme parcheggio, fare due ospedali a Fano, "rubare" al Demanio l'ex caserma Paolini e trasformarla per metà in toilette pubbliche, per metà in Museo del Giocattolo, preparare cene a base di polenta e fagioli per giovare alla salute degli anziani, predisporre tombe rotanti, a mo' di girasole, e riattivare la Zecca del Comune per coniare la nuova moneta "El Carnevalon". Sono solo alcune delle idee varate questa mattina dalla "Giunta del Carnevale" che si è insediata nell'ufficio del Sindaco della Città del Carnevale Luciano Cecchini, nella residenza municipale. E' stato proprio il primo cittadino, investito della carica ieri pomeriggio dal presidente del Consiglio comunale Renato Claudio Minardi, che governerà la città fino al martedì grasso a presentare i suoi assessori ai fanesi, esperti della risata e provenienti dalle compagnie dialettali fanesi e dal San Costanzo Show. "Siamo partiti con 7 assessori ma gli impegni sono tanti e chissà che non se ne debbano aggiungere degli altri" ha detto il sindaco che possiede anche la delega "al Carnevale". "A bilancio prevediamo 1,5 milioni di euro per il Carnevale, che durerà 12 mesi e, dedicato a chi non ama la nostra manifestazione, abbiamo previsto un bus-navetta che da Fano collegherà l'Eremo di Monte Giove" ha scherzato il sindaco. Vicesindaco è Rosa Della Cecca che si è detta da subito "disponibile" a incontrare i cittadini. Filippo Tranquilli, è l'assessore con delega a Cultura, Turismo, Eventi e Manifestazioni e Mobilità Urbana che ha proposto di "ripristinare la legge che istituisce il diritto al Gioco" e predisporre un tunnel che dall'ex caserma Paolini, da "rubare" al Demanio conduca alla Memo, alla Federiciana e al Teatro della Fortuna su cui proiettare le bellezze della città in 3D". A Simone Diotallevi le deleghe alla Sanità, Polizia municipale, Partecipate: "Ho già contattato il ministro per la difesa americano, il collega Chuck Hagel per la consegna di una portaerei da posizionare a Fosso Sejore dove collocare l'ospedale unico su cui ci saranno posti letto, vista mare, garantiti". Giorgio Falcioni riveste il ruolo di assessore alle Politiche Sociali, Pari Opportunità, Servizi Demografici, Cimiteriali: "Gli anziani saranno i veri protagonisti della città, tramite l'aiuto del mio cugino dietologo saranno somministrate cene a base di polenta, fagioli e salsiccia per migliorare la loro salute e tombe girevoli, come i girasoli. Il tutto senza clientelismi". L'unica assessora donna è Vittoria Lettieri che si occupa di Servizi educativi, Ambiente ed Ecologia Urbana, Pace, Memoria e Legalità: "I fanesi dovranno lasciare le auto nei garage. A tutti il Comune distribuirà scarpe da trekking per spostarsi da un capo all'altro di Fano". Mentre Lucio Signoretti si è visto assegnare le deleghe al Bilancio, Tributi, Patrimonio: "Basta con il Patto di stabilità. Il nostro slogan è 'Più soldi meno tasse' che abbiamo deciso di abolire integralmente. Daremo nuova vita alla Zecca di Fano che conierà, per tutti, la nuova moneta, 'El Carnevalon'". Referende del Verde Pubblico è invece Florindo Piccini che ha deciso di "trasformare in parcheggio quei due corridoi chiamati Passeggi gettando del diserbante sull'area. Realizzeremo 7-8 piscine, allargheremo il corso di qualche metro e chiuderemo i fossati. Per contrastare la furia degli elementi costruiremo un muro alto 6-7 metri con sopra riportato l'immagine di un mare calmo".
Da: www.fanoinforma.it del 13/2/2015
http://www.fanoinforma.it/Cronache/art42079/13_febbraio_15/Fano_il_carnevale_ha_la_sua_giunta.html
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Il Carnevale dei Bambini apre l'ultima domenica del Carnevale di Fano
15/02/15 13:18 Fano (PU) - Al via l'ultima domenica di sfilate del Carnevale di Fano 2015. Ad aprire la giornata è stato questa mattina, il coloratissimo corteo formato dai 500 studenti delle scuole della città del "Carnevale dei Bambini".
Presenti all’appello le mascherate “Fin che la… scuola va” con decine di piccole barche e marinai a sottolineare le difficoltà in cui versa il mondo scolastico; i “Doni carichi di valori colorano il Carnevale” su ispirazione della poesia “Un dono” del Mahatma Gandhi; le mascherate “Colazione sull’erba”, “Emozione”, “I Cesarini” e “Piccoli arabiti (arrabbiati, in onore della strampalata banda musicale cittadina)… crescono” per ricordare il diritto “di ogni bambino ad avere un’identità”. In corteo anche il “Pupo” 2015 “El Bugiardon”, i carri di seconda categoria “Allegria” e “Te Dag el Brudett”, le mascherate “I Minion”, “Costa Parchi”, quella di “Casa Penelope” e quella preparata da Olympia Ginnastica Cuccurano.
Da: www.fanoinforma.it del 16/2/2015
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In 60mila a salutare il Carnevale di Fano
15/02/15 19:48 Fano (PU) – E’ stato un crescendo di numeri, divertimento, pubblico e getto quello regalato oggi dall’ultima domenica di sfilate dal Carnevale di Fano 2015.
Sono stati circa 60mila i visitatori che hanno voluto salutare l’ultima della manifestazione “bella da vedere e dolce da gustare” in cerca di un “getto” ricchissimo.
Gli altri numeri della giornata certificano la riuscita dell’evento: oltre 80 i quintali di cioccolata e caramelle lanciate dai carri allegorici, circa 300 i camper arrivati in città, tribune e poltroncine riempiti in ogni ordine, centinaia di famiglie in maschera, una distesa di migliaia di prendigetto lungo viale Gramsci, oltre 500 i bambini che hanno sfilato durante il Carnevale dei Bambini del mattino, più di 200 i passeggeri arrivati da Rimini con il treno a vapore che ha fatto tappa alla stazione fanese alle 12.20.
“Siamo entusiasti della partecipazione di oggi – ha detto il presidente dell’Ente Carnevalesca Luciano Cecchini –. E’ difficile raccontare a chi non c’era la magia e l’atmosfera che oggi si respirava in viale Gramsci. Siamo già al lavoro per ultimare i festeggiamenti del martedì grasso e per dare un ulteriore slancio all’edizione 2016 del nostro travolgente Carnevale”.
Soddisfatto anche il sindaco Massimo Seri, che stamattina ha accolto il “collega” di Sant’Albans, la città gemellata con Fano: “Il Carnevale è riuscito a riempire alberghi e ristoranti con i camperisti, visitatori da tutta Italia (e anche dalla Germania), a colorare di prendigetto la sfilata, a dare emozioni uniche durante la ‘luminaria’ che non è mai stata bella come quest’anno. La visione dei prendigetto, poi, è stata davvero impareggiabile”.
Ad aprire la giornata è stata la partenza della “Motomascherata” che ha portato circa 150 bikers in costume grazie al Moto Club Dragone, Vespa Club Fano, Bikers 4 Life, Motor Club “L. Ricci” e Fano Rombante e il via alla gara ciclistica amatoriale promossa dall’Asd Team G. Tonucci.
A seguire sono stati i cortei del Carnevale dei Bambini ai quali, per la seconda sfilata di oggi, si sono aggiunti anche i piccoli dell’Olympia Ginnastica Cuccurano e Casa Penelope. Presenti le mascherate “Fin che la… scuola va” con decine di piccole barche e marinai a sottolineare le difficoltà in cui versa il mondo scolastico; i “Doni carichi di valori colorano il Carnevale” su ispirazione della poesia “Un dono” del Mahatma Gandhi; le mascherate “Colazione sull’erba”, “Emozione”, “I Cesarini” e “Piccoli arabiti (arrabbiati, in onore della strampalata banda musicale cittadina)… crescono” per ricordare il diritto “di ogni bambino ad avere un’identità”. In corteo anche il “Pupo” 2015 “El Bugiardon”, i carri di seconda categoria “Allegria” e “Te Dag el Brudett” e le mascherate “I Minion” e “Costa Parchi.
Viale Gramsci è tornato a riempirsi, come poche altre volte è successo, subito dopo i 3 classici botti che segnano l’inizio del corteo con migliaia di maschere per seguire il giro di presentazione dei giganti della cartapesta di prima categoria, “Halloween Circus Party”, “La forza delle Maschere”, “Le battaglie del Metauro” e “Nel Paese delle Meraviglie”, accompagnati da “Allegria” e “Te Dag el Brudett” quelli di seconda categoria e dalle mascherate “I Minion”, “Costa Parchi” e quella realizzata dal Carnevale di Mezza Quaresima di Cartoceto.
A fare da cornice alla sfilate le tribune coloratissime che hanno organizzato per l’occasione, coinvolgenti, coreografie. A vincere un weekend per 15 persone messo in palio dalla TuQui Tour agenzia viaggio sono stati “I Santon de Fan”; a “El Moulin Rosc” è andato il secondo premio in palio, 15 ingressi omaggio ai “Costa Parchi” mentre a i “ballerini” di “Tabù” 15 cene al ristorante “La Quercia”.
Partecipatissima anche la Lotteria del Carnevale, i cui biglietti vincenti sono stati estratti intorno alle 18.30 dal palco di piazza XX Settembre dopo il concerto dei “Lestofunk”.
Nessuno stop per il Carnevale di Fano che anche domani, lunedì 16 febbraio, ha intenzionedi far tornare il sorriso al suo pubblico. E’ infatti previsto per lunedì 16 febbraio, il convegno-spettacolo “Una risata vi libererà. Ultimo giorno utile per imparare a ridere”, coordinato dal giornalista Lorenzo Furlani, alle 21, nella sala Verdi del Teatro della Fortuna. Ospiti Richard Romagnoli, ambasciatore nel mondo dello yoga della risata; il dottor Alessandro Bedini, presidente dell’Accademia nazionale della risata e responsabile del servizio di psicologia clinica ospedaliera dell’Area vasta 1; Daniele Santinelli, Geoffrey Di Bartolomeo e Oscar Genovese, attori e regista del San Costanzo Show. Info: www.carnevaledifano.eu
Da: www.fanoinforma.it del 16/2/2015
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Rogo del 'Pupo': folla in piazza XX Settembre per l'evento conclusivo della manifestazione
Un 'caldo' pomeriggio di divertimento, musica e tradizione ha salutato l'edizione 2015 del Carnevale di Fano che si è conclusa, come consuetudine, dall'amato rito del 'Rogo del Pupo' a cui hanno partecipato centinaia di fanesi in una piazza XX Settembre gremita di maschere e famiglie.
'"E’ stata un’edizione bellissima – ha detto il sindaco di Fano Massimo Seri – come conferma, ancora una volta, lo spettacolo di questa piazza, gremita anche oggi. Spero che il Carnevale regali parte della sua fortuna a tutti i fanesi”.
“Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato mettendo il proprio tempo, la propria passione e professionalità – ha sottolineato Luciano Cecchini, presidente dell’Ente Carnevalesca – a servizio del Carnevale. Come i volontari delle associazioni della città che hanno distribuito oltre 15.600 biglietti della Lotteria superando quelli venduti lo scorso anno. Invito tutti all’edizione 2016 in programma con le sfilate dei carri allegorici nelle domeniche del 24 e 31 gennaio e 7 febbraio. Siamo già al lavoro per dare il nostro meglio e vi assicuriamo che, da Natale, sarà già Carnevale”.
Il 'Pupo', Vara ma lu, vara ma lia (edizione 2014) è stato dato alla fiamme all’imbrunire, intorno alle 18, per scaricare le “colpe” commesse durante il periodo del Carnevale davanti a una folla affascinata di bambini.
Ad anticipare l’appuntamento è stato, alle 15.30, dal Pincio in direzione di piazza XX Settembre, il corteo rievocativo di “El Va” aperto dalla Musica Arabita insieme agli sportivi che hanno partecipato al “2° Trofeo Fano Città del Carnevale” e ai ragazzi degli istituti Battisti, Olivetti, Volta e del liceo artistico Apolloni che con le loro coreografie hanno colorato le sfilate della domenica coordinati da Mattia Diamantini della New Latin Academy e agli studenti degli istituti tecnici Archimede e Seneca che hanno collaborato alla creazione dei carri.
Piazza XX Settembre ha poi ospitato la premiazione del 2° Trofeo Fano Città del Carnevale: sul podio i ragazzi della PMS Basketball Moncalieri di Torino (2° posto per la Asd Pegaso Ragusa e 3° per Pallacanestro Virtus Roma) e dei rappresentanti degli istituti scolastici coinvolti nel Carnevale.
La piazza si è poi riempita delle note della Borghetti Bugaron Band ideatrice dell’Inno del Carnevale 2015 “Avanti e Indrè” e del coinvolgente ritornello 'Alora avanti Pacassoni coi carri e tà tà tà' che per oltre 1 ora si è esibita in un concerto a tutta musica. Ad anticipare il 'rogo' è stata prima la riconsegna della fascia di sindaco e le chiavi della città dal sindaco della Città del Carnevale Luciano Cecchini a Massimo Seri e, soprattutto, un inatteso getto. Dal palco centrale e dalle terrazze che si affacciano su piazza XX Settembre i volontari dell’Ente Carnevalesca hanno lanciato, a sorpresa, chili su chili di cioccolate e caramelle rendendo magica anche l’ultima giornata del Carnevale di Fano.
Al termine dell'esibizione il tanto atteso Rogo del Pupo e l’estrazione finale della Lotteria Carnevale di Fano 2015.
A vincere l'Opel Corsa 1.2 Coupè n-Joy offerta dalla concessionaria di Rosciano di Fano Opel Centralgarage è stato il possessore del biglietto serie Scaramuccia numero 270; la bici elettrica messa in palio da 'Bargnesi di Cascioli'(2° premio) è andata al biglietto serie El Vulon numero 156; il tagliando serie Stenterello numero 140 si è aggiudicato un bellissimo gioiello in oro offerto dal laboratorio “Studio A3” di Fano; il buono dal valore di 500 euro da spendere nei Conad Flaminio o Sant’Orso (4° premio) è stato assegnato al biglietto serie Coviello numero 032 mentre quello da 250 euro (6° premio) a quello serie Brighella numero 052; l'IPad è andato al possessore del biglietto serie Coviello numero 950 (5° estratto); le due city bike da uomo e da donna di 'Bargnesi di Cascioli' (7° ed 8° biglietto estratto) sono state vinte dai possessori, rispettivamente dei biglietti serie Stenterello numero 293 e da quello con serie Pulcinella numero 459; il viaggio, 9° estratto, offerto dall’agenzia viaggi TuQui Tour di Fano è andato al biglietto serie Sandrone numero 957 mentre il cesto di prodotti offerto dall’Azienda Agraria Guerrieri è stato vinto dal possessore del biglietto serie Rugantino numero 023.
da Carnevale di Fano
Da: www.viverefano.com del 18/2/2015
http://www.viverefano.com/index.php?page=articolo&articolo_id=520315
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Grandi numeri e buone idee per il futuro
Organizzatori e sindaco soddisfatti: superate le aspettative. Marchegiani si impegna per le innovazioni
LORENZO FURLANI. Fano. Parole belle, soddisfatte e anche spumeggianti, pronunciate con lo sguardo e il pensiero rivolti avanti: all’Expo di Milano del prossimo autunno e all’edizione del 2016 al via il 24 gennaio. E’ stata un’edizione di transizione dai grandi numeri (e con diverse novità) quella del Carnevale 2015, in attesa di un definitivo rilancio: 135 mila visitatori nei tre corsi mascherati, 2.000 partecipanti alle visite guidate, 10 carri allegorici tutti rinnovati (seppure con uno spirito riciclone), 200 quintali di dolciumi, 15 mila prendigetto di cui 8.500 distribuiti, 30 eventi collaterali, 15.800 biglietti della lotteria venduti, 1.000 sportivi in gara nei vari tornei, 600 addetti all’allestimento e più di 800 iscritti all’ente Carnevalesca (in crescita di 200, il tesseramento scade il 30 marzo). Queste le cifre diffuse ieri in occasione del bilancio mediatico del presidente della Carnevalesca Luciano Cecchini, del sindaco Massimo Seri e del vicesindaco e assessore al turismo Stefano Marchegiani. Completano il quadro i numeri del bilancio contabile anticipati da Cecchini: “Da un conto provvisorio fatto in Carnevalesca, risulta che con gli ulteriori 30 mila euro che dovrebbero arrivarci dalla Regione le entrate saranno 380 mila e le uscite 375 mila. Insomma, conti in ordine grazie al taglio delle spese”. Le parole più importanti di Carnevalesca e Comune sono quelle di ringraziamento per quanti a vario titolo hanno animato l’edizione 2015, a partire da coloro che ne costituiscono la fonte creativa come i maestri carristi e il nerbo organizzativo come i tanti volontari compresi quelli di Cri e Protezione civile senza dimenticare le forze dell’ordine. Fino alla rete delle venti associazioni cittadine che distribuiscono biglietti della lotteria e prendigetto. Ancora più importanti in prospettiva le parole sulle innovazioni e gli impegni presi di fronte all’opinione pubblica per dare visibilità e spessore al brand Fano città del Carnevale.
Il sindaco è apparso compiaciuto. “E’ stata superata ogni aspettativa - ha dichiarato -. Ottima la risposta del pubblico all’ordinanza con cui, cogliendo uno spunto proprio della prima conferenza stampa, abbiamo voluto eliminare quei brutti ombrelli dai corsi mascherati. Attraverso i media nazionali abbiamo avuto un’altissima visibilità (efficaci i collegamenti tv come quello con La vita in diretta, ndr). Sono state riempite le strutture di ristorazione e alberghiere, certamente in occasione della sfilata del 15, quando viale Gramsci era piena di gente anche al giro della luminaria. Non c’è stato alcun problema. Nessuna critica, se escludiamo quella sulla satira che serve al confronto”. In questo senso la critica è diventata contagiosa, visto che per certi aspetti lo stesso Cecchini l’ha rilanciata incalzando ieri il sindaco sulla necessità di installazioni nelle rotatorie di ingresso alla città che identifichino Fano come città del Carnevale. “Ho già detto - ha sottolineato ironico Cecchini - che quei prendigetto giganti più che al Carnevale fanno pensare al gelato”. E rispondendo alle domande dei giornalisti il vicesindaco Marchegiani si è detto favorevole a un concorso di artisti per un monumento del Carnevale, a decorazioni murali dei capannoni delle allegorie e di altri luoghi, a un centro di documentazione e museo, a una scuola della cartapesta per i nuovi carristi luogo di visita per scolaresche e turisti da riportare poi a Fano durante le sfilate dei carri. Cecchini ha annunciato anche un concorso selfie per la maschera più bella e il sindaco ha dichiarato che è pronto il bando per accedere ai fondi europei per rendere internazionale il Carnevale.
Da Corriere Adriatico del 26/2/2015
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Fanesi da coinvolgere, il nodo dei compensi
LE CRITICITA’
L’obiettivo da raggiungere per il Carnevale di Fano è condiviso. “Dobbiamo lavorare per coinvolgere di più i fanesi nei giorni del Carnevale - ha affermato significativamente ieri il sindaco Massimo Seri -.Bisogna fare in modo che questa che per numeri è la maggiore manifestazione di Fano sia partecipata da tutta la città, perché al Carnevale si vada mascherati come accade a Venezia”. E proprio “la città in maschera” è l’idea guida del progetto di rilancio del Carnevale consegnato al vicesindaco Stefano Marchegiani, su sua stessa sollecitazione, da Giovanni Sorcinelli, uno dei maestri carristi di lunga militanza che, oltre a rivendicare competenze e imparzialità nella scelta dei bozzetti, ha inserito molte idee (tra le quali un concorso internazionale di grafica dedicato a Federico Seneca) in una pianificazione organica. Anche uno storico maestro carrista come Alfredo Pacassoni ha rivendicato sui media più attenzione e sostegno per chi crea le allegorie e una promozione più efficace. Mail punto dolente sono i fondi. Ieri Cecchini ha invitato chi ha nuove idee a confrontarsi con la Carnevalesca, rivendicando all’ente il ruolo organizzativo che gli è proprio e segnalando che nel bilancio la voce più importante è riservata ai carristi: 110mila euro. “Un carro nuovo -ha detto - ne costa 40mila e Fano non si può permettere le spese di Viareggio”.
Da Corriere Adriatico del 26/2/2015
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Carnevale o Vitruvio, la cultura si divide
Berardi e Amati puntano sulle maschere, Giombi e Franchini sulla romanità. Marchegiani: opzioni da coniugare
STRATEGIE DI PROMOZIONE
MASSIMO FOGHETTI. Fano. Carnevale o romanità? Sono entrambi caratteri distintivi della città su cui si potrebbe imbastire un’efficace azione promozionale. In passato sono stati affissi alle porte della città dei cartelli con la scritta "Fano città della Fortuna", una denominazione suggestiva, che certamente trova la sua giustificazione nell'antico toponimo di Fanum Fortunae, ma non così determinante da attirare l'attenzione dei turisti. In questi giorni sono state presentate all'Amministrazione comunale due istanze. La prima, sostenuta in modo particolare dall'Ente Carnevalesca soprattutto dopo il grande successo ottenuto dai corsi mascherati che si sono svolti nell’ultimo mese, propone che agli ingressi della città vengano affissi cartelli che identificano Fano come "città del Carnevale", secondo il cosiddetto brand già inserito nello statuto comunale. L'altra, invece, presentata dal Centro Studi Vitruviani, opta per "Fano città di Vitruvio", puntando soprattutto sul richiamo che i monumenti romani, a partire dall'arco di Augusto, possono esercitare sui turisti, in un momento in cui l'archeologia desta un grande interesse. Due proposte ugualmente valide che non mancano di creare un certo imbarazzo nell'Amministrazione comunale che ovviamente non può riempire di cartelli le porte della città. Per l'assessore alla cultura Stefano Marchegiani, che punta alla coniugazione dei due messaggi e ai punti di contatto come gli antichi ludi, la promozione del Carnevale costituisce un messaggio immediatamente recepibile da parte dei visitatori, mentre la romanità è diretta soprattutto a chi compie una scelta turista e culturale più ricercata. Tuttavia è proprio su quest'ultimo aspetto che la città di Fano punta a farsi conoscere a livello nazionale, insieme ad Urbino città rinascimentale e Pesaro città della musica. Il professor Alberto Berardi, nonostante abbia dedicato gran parte della sua vita per far tornare la statua di Lisippo a Fano, non ha dubbi: se un cartello ci deve essere questo non può che valorizzare "Fano città del Carnevale". "Di Vitruvio - ha detto - rimane solo un libro a conoscenza degli esperti, mentre il grande pubblico conosce il Carnevale, il cui livello, grazie ai carristi fanesi, è pari a quello dei grandi Carnevali d'Italia. L'archeologia è importante, ma attenti: siamo nel Paese in cui c'è Roma! Girando il mondo ho avuto modo di appurare come la nostra città sia conosciuta per il Carnevale". Non è della stessa idea Luciano Cecchini, presidente della associazione Albergatori: "Se Fano non può competere con i centri archeologici più noti di cui è ricco il nostro Paese, sopra il Carnevale di Fano ci sono quello di Viareggio e quello di Venezia. La forza di attrazione della manifestazione si riduce in un mese in pieno inverno, valorizzare i monumenti romani della città significa invece agire tutto l'anno. Per me è la romanità la carta da giocare". Non la pensa così la presidente della Fondazione Teatro Catia Amati che propende decisamente per Fano città del Carnevale, una simile promozione infatti può giovarsi di iniziative promozionali che sono state condotte da lungo tempo, facendo conoscere la nostra manifestazione in diversi Paesi d'Europa. D'accordo nel sostenere la romanità sono invece il preside del Liceo Scientifico Torelli Samuele Giombi e l'ex preside dell'Istituto Battisti Giuseppe Franchini. "La fama dell'architetto romano - ha detto il primo - è nota in tutto il mondo e la menzione che egli fa di Fano nel suo De Architectura, costituisce per la nostra città un formidabile veicolo promozionale". "Puntare su Vitruvio - ha aggiunto il secondo - significa caratterizzare la città dal punto di vista storico, un'immagine che esercita un particolare ascendente oggi sui turisti". Per Etienne Lucarelli presidente della Proloco, la scelta è limitativa, Fano è ben altro: "è Medioevo, è mare, è gastronomia. - ha detto - E' soprattutto la nostra storia, con le nostre tradizioni che ha portato il centro storico ad essere quello che è oggi!", mentre per Filippo Carboni, operatore pubblicitario e gestore di locali "Fano deve essere soprattutto la città dei bambini".
Da: Corriere Adriatico del 27/2/2015
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Fano e il Carnevale, brand per tutto l'anno
Il Comune s'impegna a potenziare l'evento
FANO - Quello di Fano città del Carnevale è un brand turistico da promuovere tutto l'anno.
In particolare, Fano città del Carnevale e Fano vitruviana sono due facce della stessa medaglia: la promozione culturale e turistica della città.
Ogni luogo urbano è il frutto di una stratificazione di epoche storiche e di indirizzi culturali di cui vanno cementati e valorizzati i tratti più caratteristici per promuoverne l’identità, anche a fini turistici. Tra i diversi pareri espressi sulla presunta dicotomia tra la città del Carnevale e la città di Vitruvio (l’architetto romano autore della famosa basilica di Fano), il punto di vista più ponderato appare quello dell’assessore a cultura e turismo Stefano Marchegiani, che ha richiamato l’esigenza di valorizzare i punti di contatto tra le due vocazioni, con una coniugazione che potrebbe partire dai ludi romani, i pubblici spettacoli dell’antica Roma che si tenevano in particolari occasioni religiose e politiche.
In realtà il trait d'union tra antica Roma e Carnevale, proprio con l’ascendenza sopra citata, esiste già ed è la Fano dei Cesari, che quest’anno l’amministrazione comunale intende rilanciare con la caratteristica corsa delle bighe. La manifestazione estiva, che recupera i fasti dell’antica Roma con la rievocazione dell’arte militare e degli usi civili e con il corteo storico, ha in comune con il Carnevale il gusto del travestimento, anche se in questo caso in chiave rigorosamente storica.
E proprio il grande coinvolgimento popolare che la Fano dei Cesari ha conosciuto nei suoi anni migliori, con le feste in abiti romani nei quartieri e la partecipazione di intere famiglie al corteo storico, è il modello per realizzare quella “città in maschera” che farebbe la differenza al Carnevale di Fano, secondo la definizione del maestro carrista Giovanni Sorcinelli richiamata concettualmente dallo stesso sindaco Seri nell’auspicio di un definitivo successo futuro della manifestazione.
Perciò, la cartellonistica stradale dovrebbe richiamare all’ingresso di Fano quel brand della città del Carnevale, inserito nello statuto comunale e promosso nelle fiere turistiche, mentre un’opportuna grafica potrebbe marcare nella città i percorsi e i luoghi romani. Lo stesso vicesindaco Marchegiani ha assunto pubblicamente l’impegno a connotare Fano urbanisticamente con il Carnevale, attraverso un monumento da allestire tramite un bando nazionale o europeo, altre installazioni da posizionare nelle rotatorie e dipinti murali da realizzare in vari luoghi caratteristici.
Per dare sostanza al brand e trasformarlo in una fonte economica occorrerebbe diluire le iniziative del Carnevale (come convegni, mostre e spettacoli) nell’arco dell’intero anno. In questo senso certamente sarebbe utile il Carnevale estivo. Marchegiani, inoltre, si è detto favorevole ad allestire in modo stabile in città una scuola della cartapesta, un museo e un percorso espositivo delle grandi allegorie. Al fine di attivare tutto l’anno visite di scolaresche e di turisti che poi potrebbero tornare a Fano per il Carnevale.
Mentre per finanziare la Carnevalesca - l'ente organizzatore chiamato con il presidente Luciano Cecchini a implementare nuove idee per il potenziamento della manifestazione - c’è il capitolo del merchandising (magliette, calendari, agende, penne, matite, gadget del Carnevale), una fonte di entrate ancora tutta da sviluppare.
Da: Corriere Adriatico del 3/3/2015
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Carnevale, brand vincente tutto l’anno La Fano dei Cesari favorisce l’incontro fra romanità e travestimento. Gli impegni assunti
LA CITTA’ DA PROMUOVERE
LORENZO FURLANI Fano. Fano città del Carnevale e Fano vitruviana sono due facce della stessa medaglia, quella della promozione culturale e turistica della città. Porre in contrapposizione le due risorse sarebbe come sostenere - per fare un esempio che metta tutti d’accordo - che c’è una contraddizione nell’identificare Parigi per un verso con il Louvre e la Gioconda e per un altro con la torre Eiffel. O nel veicolarne l’immagine attraverso la cattedrale medievale di Notre Dame o il moderno quartiere d’affari La Défence. Ogni luogo urbano è il frutto di una stratificazione di epoche storiche e di indirizzi culturali di cui vanno cementati e valorizzati i tratti più caratteristici per promuoverne l’identità, anche a fini turistici. Tra i diversi pareri espressi sulla presunta dicotomia tra la città del Carnevale e la città di Vitruvio (l’architetto romano autore della famosa basilica di Fano), il punto di vista più ponderato appare quello dell’assessore a cultura e turismo Stefano Marchegiani, che ha richiamato l’esigenza di valorizzare i punti di contatto tra le due vocazioni. con una coniugazione che potrebbe partire dai ludi romani, i pubblici spettacoli dell’antica Roma che si tenevano in particolari occasioni religiose e politiche. In realtà il trait d'union tra antica Roma e Carnevale, proprio con l’ascendenza sopra citata, esiste già ed è la Fano dei Cesari, che quest’anno l’amministrazione comunale intende rilanciare con la caratteristica corsa delle bighe. La manifestazione estiva, che recupera i fasti dell’antica Roma con la rievocazione dell’arte militare e degli usi civili e con il corteo storico, ha in comune con il Carnevale il gusto del travestimento, anche se in questo caso in chiave rigorosamente storica. E proprio il grande coinvolgimento popolare che la Fano dei Cesari ha conosciuto nei suoi anni migliori, con le feste in abiti romani nei quartieri e la partecipazione di intere famiglie al corteo storico, è il modello per realizzare quella “città in maschera” che farebbe la differenza al Carnevale di Fano, secondo la definizione del maestro carrista Giovanni Sorcinelli richiamata concettualmente dallo stesso sindaco Seri nell’auspicio di un definitivo successo futuro della manifestazione. Perciò, la cartellonistica stradale dovrebbe richiamare all’ingresso di Fano quel brand della città del Carnevale, inserito nello statuto comunale e promosso nelle fiere turistiche, mentre un’opportuna grafica potrebbe marcare nella città i percorsi e i luoghi romani. Lo stesso vicesindaco Marchegiani ha assunto pubblicamente l’impegno a connotare Fano urbanisticamente con il Carnevale, attraverso un monumento da allestire tramite un bando nazionale o europeo, altre installazioni da posizionare nelle rotatorie e dipinti murali da realizzare in vari luoghi caratteristici. Per dare sostanza al brand e trasformarlo in una fonte economica occorrerebbe diluire le iniziative del Carnevale (come convegni, mostre e spettacoli) nell’arco dell’intero anno. In questo senso certamente sarebbe utile il Carnevale estivo. Marchegiani, inoltre, si è detto favorevole ad allestire in modo stabile in città una scuola della cartapesta, un museo e un percorso espositivo delle grandi allegorie. Al fine di attivare tutto l’anno visite di scolaresche e di turisti che poi potrebbero tornare a Fano per il Carnevale. Mentre per finanziare la Carnevalesca c’è il capitolo del merchandising (magliette, calendari, agende, penne, matite, gadget del Carnevale)ancora tutto da sviluppare.
Da: Corriere Adriatico del 4/3/2015
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Vincitore del primo premio del carnevale di Fano, Alessio Spadoni di Senigallia
Il 6 febbraio è avvenuta la premiazione del "Concorso fotografico nazionale del Carnevale di Fano / Riti, costumi e immaginario”, nel foyer del Teatro della Fortuna (ingresso libero) con la presenza del fotoreporter internazionale Tano D'Amico, presidente di Giuria. Il vincitore è Alessio Spadoni, fotoreporter di Senigallia
Un evento imperdibile non solo per rivivere i momenti più emozionanti del Carnevale di Fano 2015, ma anche per assistere all'intervento di D'Amico che, per l'occasione, ha tenuto una lezione sulla fotografia e i suoi aspetti sociali traendo spunto dalle immagini in concorso. Soddisfatti per il successo dell'iniziativa gli organizzatori: l'associazione Centrale Fotografia, l'Ente Carnevalesca e il Comune di Fano.
"In meno di un mese - sottolinea Marcello Sparaventi, di Centrale Fotografia - dal lancio del concorso alla sua chiusura, sono arrivate oltre 800 foto, tutte interessanti per qualità artistica e studio concettuale. I numerosissimi fotografi partecipanti, fra cui alcuni provenienti da fuori regione, hanno saputo cogliere ciascuno in modo originale i momenti della festa, soffermandosi anche sui molteplici significati del rito carnevalesco".
Alessio Spadoni, ha partecipato a diversi concorsi concorsi fotografici, è un appassionato di fotografia ed era in prima linea al Carnevale di Fano, da vero professionista. "Non avrei mai immaginato di vincere questo concorso, ci spiega, in quanto i partecipanti sono stati tantissimi", infatti Il vincitore è rimasto alquanto sorpreso quando ha sentito nominare il suo nome, ed ora pensa già al week-end che ha vinto, viaggio in cui non potrà mancare la sua Nikon D3200.
Da: www.viverefano.com del 7/3/2015
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“Al Carnevale l’unione fa la forza” Interrogazione F5S, Marchegiani sulle idee di Giox: “Confronto utile, polemica da ricomporre” RILANCIO E TENSIONI
LORENZO FURLANI. Fano. “E’ intenzione dell’amministrazione comunale ricomporre la polemica di quest’anno al Carnevale, una polemica in parte costruttiva e in parte un po’ esasperata, che ha coinvolto chi ha una vicenda molto lunga alle spalle, perché l’unione fa la forza e quindi il confronto delle buone idee, se si lavora tutti insieme, sicuramente porterà bene al futuro Carnevale”. Così, con lo sguardo rivolto all’edizione 2016 e il proposito di superare incomprensioni e tensioni, il vicesindaco e assessore al turismo Stefano Marchegiani ha risposto ieri pomeriggio all’interrogazione del movimento 5 stelle, illustrata dalla consigliera Marta Ruggeri, sul progetto di rilancio del Carnevale elaborato dal maestro carrista Giovanni Sorcinelli, in arte Giox, consegnato al vicesindaco e rimasto nel cassetto. Marchegiani ha ricostruito le relazioni alla vigilia dell’ultima edizione del Carnevale, da lui in parte mediate per dare continuità attraverso la partecipazione di Altan al filone dei cartoon avviato l’anno scorso con Silver e Lupo Alberto. Ma la trattativa per la realizzazione di un’allegoria dedicata ai 40 anni della Pimpa s’è arenata sulla volontà della Carnevalesca di finanziare un carro di seconda categoria e l’aspettativa di Sorcinelli di realizzarne uno di prima. Secondo Marchegiani altre idee di Giox sono state trasfuse quest’anno nel concorso nazionale fotografico e in un evento legato alla moda dei selfie, arenatosi poi per ostacoli organizzativi. Il vicesindaco ha annunciato anche una gestione più manageriale del Carnevale con la riduzione dei contributi del Comune ma il punto centrale della sua argomentazione è stata la sottolineatura che l’ente organizzatore è, per statuto, la Carnevalesca, dall’ampia base democratica con i suoi 800 soci. Il Comune può suggerire ma non disporre e ogni progetto di rilancio deve essere proposto a tale ente e da esso fatto proprio. Senza questo passaggio anche l’elaborato organico di Sorcinelli non potrà essere discusso dalla commissione cultura. Sulla selezione dei bozzetti, inoltre, Marchegiani ha sottolineato che nessuna giuria qualificata potrà sottrarre, per gli aspetti tecnici e finanziari dell’allestimento dei carri, l’ultima parola alla Carnevalesca. Incalzato da Ruggeri, Marchegiani ha poi precisato di non condividere il riferimento a logiche clientelari e amicali nell’azione della Carnevalesca, sostenendo che eventualmente esse andrebbero provate nelle sedi opportune.
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Chiesta una giuria tecnica e qualificata per selezionare i migliori bozzetti da finanziare
L’ISTANZA
Fano. L’interrogazione dei consiglieri comunali di Fano5 Stelle Marta Ruggeri, Roberta Ansuini e Hadar Omiccioli prendeva le mosse dal progetto di rilancio del Carnevale consegnato nel settembre 2014 dal maestro Carrista Giovanni Sorcinelli al vicesindaco Stefano Marchegiani. Giox nel suo elaborato chiede "un regolare bando di concorso con garante l’amministrazione pubblica per la selezione dei progetti dei maestri carristi da parte di una giuria qualificata e tecnica nel rispetto delle classifiche". Perciò Fano 5 Stelle interrogava il sindaco Seri e la giunta per sapere “se ritengano anch'essi indispensabile un bando di concorso a evidenza pubblica con criteri tecnici e imparziali nella scelta dei bozzetti da finanziare, tenendo conto che la Carnevalesca gestisce130.000 euro di fondi comunali, in modo da fugare ogni dubbio su clientelismo e amicizia, estranei auna gestione imparziale dei fondi pubblici”.
Da: Corriere Adriatico del 11/3/2015
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Il Carnevale “nobile per l’anima” premia le sue associazioni
FANO – “Bello da vedere, dolce da gustare” ma anche “giusto per il cuore e nobile per l’anima”. Il Carnevale di Fano è stato definito così da Laura Cecconi, la neo eletta presidente dell’Opera Padre Pio – Mensa di San Paterniano, principale destinatario dei proventi raccolti con la Lotteria del Carnevale 2015 e con la distribuzione dei “prendigetto”. Il punto, sulla raccolta benefica, è stato fatto ieri sera durante la cena organizzata per ringraziare tutte le 21 associazioni coinvolte nell’iniziativa promossa dall’Ente Carnevalesca. Presente alla serata anche l’assessore ai Servizi Sociali Marina Bargnesi. In totale i proventi raccolti sono stati 19.916€ ottenuti con la vendita di 15.800 tagliandi e con la distribuzione di 8.500 prendigetto.
“Una cifra importante che aiuta le associazioni del territorio, tante e appassionate, a sopravvivere e a continuare la loro importante attività” ha detto il presidente dell’Ente Carnevalesca Luciano Cecchini ringraziando tutti i partecipanti alla serata e sottolineando come, l’idea di una riffa, l’abbia avuta persino Papa Francesco “che ha dato vita alla ‘Lotteria di beneficenza per le opere di carità’ proprio come fatto dal Carnevale”. Ma le proposte della Carnevalesca continuano perché l’obiettivo “è raggiungere i 1.000 tesserati all’Ente – sottolinea ancora Cecchini – e speriamo di festeggiare questo traguardo a giugno. Così come speriamo di riuscire a superare le difficoltà economiche del Carnevale. Un evento che ha dei costi rilevanti e che deve essere sostenuto con forza dagli enti locali. Chiedo quindi all’Amministrazione di mettere per iscritto, citando nella cartellonistica comunale, il fatto che Fano sia la Città del Carnevale e continuando a sostenere la manifestazione”. Il compenso per la collaborazione al Carnevale di Fano 2015 è stato così suddiviso:
Club Non Solo Donna 652€
A.Mo 1.417,20€
Olympia Cuccurano 775,10€
Cooperativa Crescere 1.700,70€
Amore per la Vita 990,25€
Protezione Civile 1.236€
Adamo 1.433€
Fano Rugby 111€
Croce Rossa Italiana 949,40€
Unione Ciechi 2.121,45€
Avsi 666,40€
Associazione Burraco 634,90€
Torcoletti Aurelio-Cuccurano 1.540€
Associazione Maruzza 280€
Club Sassonia 106,40€
Club Fontanelle 168€
Club Otello Rossi 14€
Melampo 23,80€
Africa Miele 70€
Sassano 252€
Opera Padre Pio 4.774,40€
Per un totale di 19.916€
Da: www.fanoinforma.it del 24/4/2015
http://www.occhioallanotizia.it/il-carnevale-nobile-per-lanima-%E2%80%A8premia-le-sue-associazioni/
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Expo, meraviglia universale Sfila il Carnevale. Drudi velenoso: “Spacca ha penalizzato la provincia”
ESPOSIZIONE A MILANO
dal nostro inviato LORENZO FURLANI
Milano - L'orgoglio dell'Italia, l'orgoglio provinciale e l'orgoglio fanese. Nella giornata del protagonismo, che ha visto sulla scena dell'Expo di Milano le eccellenze del territorio di Pesaro Urbino, il Carnevale di Fano ha sfilato sotto gli occhi del mondo. Una spettacolare coreografia, guidata dalla banda della Musica Arabita, ha animato il pomeriggio di ieri all'esposizione universale: l'evento più allegro e colorato di una promozione delle eccellenze della Provincia Bella passata attraverso l'innovativo padiglione Marche e le iniziative della Coldiretti e che di fronte alle bellezze del padiglione Italia ha visto consumarsi sul piano istituzionale uno stappo già maturato su quello politico. "Le attrattive delle Marche inserite nel Padiglione Italia - ha scandito il presidente della Camera di Commercio di Pesaro Urbino, Alberto Drudi, capo della delegazione pesarese - confermano l'atteggiamento strumentale dell'ex governatore Gian Mario Spacca, che non ha mai valorizzato il territorio pesarese e ha volutamente escluso dall'allestimento nazionale dell'Expo le risorse della nostra provincia". Di fronte alle soluzioni tecnologicheche esaltano il Conero, la piazza di Ascoli Piceno e il santuario mariano di Loreto, infatti, il pensiero di tutti è andato all'armonia rinascimentale di Urbino, al fascino della gola del Furlo, all'imponenza dell'Arco d'Augusto di Fano e al misticismo dei mosaici del Duomo di Pesaro che avrebbero ben figurato tra le altre meraviglie del Paese. Questa è l'unica ombra di una giornata impostata sui sorrisi e l'ottimismo. Il Carnevale di Fano ha catturato l'obiettivo dei telefonini e delle videocamere dei visitatori stranieri e italiani dell'Expo. Partendo dall'Albero della vita, che ogni ora si anima di giochi d'acqua e musica, per tre volte 100 artisti fanesi (team formato gruppo folcloristico La Pandolfaccia, le regine Miss Fano e Miss Carnevale e il corpo di ballo New Latin Academy) hanno percorso il cardo e il decumano con il lancio di coriandoli e cartoline. Il rammarico è quello di non aver visto sfilare i grandi Pupi di cartapesta, il cui ingresso non è stato autorizzato per motivi di sicurezza. All'attenzione dell'opinione pubblica internazionale attraverso i canali web dell'Expo e della Regione Marche e i media italiani e stranieri, la promozione ha riguardato i prodotti tipici dell'enogastronomia, le qualità ambientali e culturali del territorio ma anche le produzioni della tradizione e dell'innovazione artigiana e industriale che trovano spazio presso la Data di Urbino (inaugurata venerdì scorso), dove nei prossimi cinque mesi dovrebbero transitare, secondo l'annuncio degli organizzatori, almeno 40 delegazioni straniere indirizzate in provincia dalla manifestazione di Milano, con un valenza turistica e relazioni economiche con le aziende. Con il presidente camerale Alberto Drudi, accompagnato dal vice Amerigo Varotti e dal segretario Fabrizio Schiavoni, c'erano nella delegazione istituzionale i sindaci di Pesaro e Fano, Matteo Ricci e Massimo Seri - quest'ultimo con il vice Stefano Marchegiani e il presidente della Carnevalesca Luciano Cecchini -, i consiglieri regionali Renato Claudio Minardi e Mirco Carloni e i sindaci Enrico Rossi di Cartoceto e Angelo Vichi di Mombaroccio. A richiamare il tema dell'alimentazione "Nutrire il pianeta, energia per la vita", ieri è stata inaugurata l'Expo degli agricoltori marchigiani per iniziativa della Coldiretti provinciale, guidata da Tommaso Di Sante.
Da: Corriere Adriatico del 4/6/2015
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Fano protagonista, il sindaco Seri a un passo dal cielo
Milano - "Ci siamo impegnati per mesi con un lavoro di squadra insieme alla Regione Marche e con la collaborazione dei Comuni. Abbiamo creato un team importante con la presenza qui a Milano e alla Data di Urbino degli operatori e delle imprese con tanti prodotti di eccellenza del territorio". Il presidente della Camera di Commercio Alberto Drudi nel padiglione Marche, tra i quadri mobili che mostrano il fascino di una regione che contiene in sé le risorse migliori del Paese, è soddisfatto per il lavoro svolto e ringrazia tutto lo staff dell'ente camerale: "Questa giornata del protagonismo della Provincia di Pesaro - sottolinea Drudi - rappresenta un'occasione di promozione enorme. Le iniziative che organizziamo in queste poche ore vengono rilanciate nel mondo, queste nostre iniziative si possono vedere dalla Cina agli Stati uniti, dal Messico, all'India e a tutta Europa. Vogliamo che gli effetti di questa manifestazione non terminino il 31 ottobre ma continuino nel tempo". A un passo dal cielo è il sindaco di Fano, Massimo Seri, per il rilievo in questa giornata del Carnevale di Fano, che ringrazia il vicesindaco Marchegiani e il presidente dell'ente Carnevalesca Cecchini. "Il nostro sforzo è quello di dare continuità a questa giornata", sottolinea anche lui. Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci si fa testimone di un'impressione di meraviglia ricavata all'Expo, che fa giustizia delle polemiche dei mesi scorsi: "No dobbiamo stare dentro questo messaggio. Lo faremo ogni giorno attraverso la regione Marche che ringrazio per lo stand innovativo. Invito a vedere questa manifestazione e a visitare le Marche. Già c'è un accordo di un tour operator internazionale del territorio come Eden Viaggi per intercettare i flussi dei cinesi". Molto soddisfatto anche il sindaco di Mombaroccio Angelo Vichi.
Da: Corriere Adriatico del 4/6/2015
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TRASFERTA A MILANO APPLAUDITISSIME ESIBIZIONI TRA MIGLIAIA DI TURISTI INCANTATI E SORPRESI
La banda Arabita ha conquistato l’Expo 2015
QUANDO la banda Arabita passò... si fermò tutto l’Expo. Il Carnevale di Fano ieri ha incantato l’esposizione universale di Milano con il suo folklore e l’allegria. Una delegazione di 100 fanesi, trascinati dall’energia dell’ente Carnevalesca, ha animato il pomeriggio delle due vie principali del centro espositivo, su cui si affacciano i padiglioni delle nazioni di tutto il mondo. Centinaia di persone si sono fermate a filmare e fotografare (entusiaste e partecipi dell’allegria portata in scena) la sfilata spettacolo degli sbandieratori, trampolieri, musici arabiti e clown targati “Carnevale di Fano”... Tributando un caloroso applauso finale. Una vetrina internazionale baciata dal sole per la città della fortuna. «LA TENSIONE iniziale sta lasciando spazio all’allegria» il commento a caldo (dopo la prima di tre esibizioni) del presidente della Carnevalesca Luciano Cecchini, che forte ha sentito nelle ultime settimane il peso della responsabilità della riuscita di questo evento che è stato ambasciatore della giornata dedicata alla Provincia di Pesaro e Urbino... dopo il fallimento del progetto iniziale: il concerto “Da Rossini a Leopardi”. Pressante è stato per l’amministrazione fanese non deludere le aspettative (e superarle, come alla fine è stato) e importante creare una magia indimenticabile che puntasse i riflettori in positivo da Fano sulla Provincia Bella, tanto più «che nello stand delle Marche, per colpa dell’ex governatore Spacca, non sono affatto rappresentate le nostre eccellenze territoriali» ha sottolineato con una vena polemica Alberto Drudi, presidente Cciaa Pesaro Urbino. «Abbiamo creato l’atmosfera del Carnevale di Fano sotto gli occhi del mondo» ha concluso Cecchini. Tiziana Petrelli
Da: Il Resto del Carlino del 4/6/2015
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La Musica Arabita, monumento all’allegria
Un libro curato da Silvano Clappis e Raffaella Manna ricostruisce l’irrefrenabile carriera del gruppo
TRADIZIONE DELL’800 - Il precursore è l’antica “Bidonata” che traeva ritmi alla meno peggio dai barattoli
TOCCO SURREALE Anche intellettuali e registi hanno visto in questa formazione un “unicum”
NON si sa se Herr Heinrich sarebbe d’accordo o meno, ma in esergo ci sta una sua frase: «Dove le parole finiscono, inizia la musica». Bello, però il libro in apertura del quale vigila il solenne detto del poeta tedesco non è un ponderoso tomo sulla musica colta fra barocco e altro, ma “Divertirsi divertendo: storia dellaMusica Arabita” (Ideostampa srl, 2015) di Silvano Clappis e Raffaella Manna. E allora forse la citazione andrebbe allora aggiornata: «Dove finisce la musica, comincia la Musica Arabita». Perché la Musica Arabita, per Fano, che più o meno è l’altra faccia del Carnevale («Per un fanese dire Carnevale è dire Musica Arabita» afferma infatti un fanese importante come Fabio Tombari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio cittadina), è qualcosa di più della sola musica. “Arabita” è più e altro che semplicemente “arrabbiata”, è incazzatura, rivolta, trasgressione, rap “ante litteram”, “volontà di sfida e di riscatto – scrive Alberto Berardi in apertura –... dunque orgoglio di giovinezza e perfino di miseria”. METTI in mano i simboli e gli emblemi della fanesità al professor Berardi e non sai più dove vai a parare fra storia mito e leggenda: «La nascita della Musica Arabita si perde nella notte dei tempi». Mica vero. «Fino ad oggi – scrivono infatti Clappis e Manna – si è sempre considerato, da parte degli studiosi e ricercatori, il 1923 quale anno di nascita della Musica Arabita di Fano, ma si può ragionevolmente pensare che l’origine del gruppo sia il frutto di un processo di formazione che era già in cammino, solidificatosi e compostosi quindi qualche anno prima, per l’esercizio di varie influenze». E infatti grazie a un vecchio documento si può affermare con certezza che il complesso ha avuto origine nel 1915, «quando un manipolo di mattacchioni fanesi usava fare allegre serenate con fisarmonica, campanacci, barattoli di latta ed altri strumenti del genere, alle coppie che si univano in matrimonio o per rallegrare festicciole e serate danzanti».
E’ CHIARO che il 1915 è ben lungi da essere la «notte dei tempi», ma Berardi non molla e tira fuori che «la tradizione locale vuole addirittura vedere nella “Bidonata”, complesso ottocentesco che traeva ritmi alla meno peggio da barattoli, bidoni e pentole, l’antesignana della Musica Arabita». Il certo è che è nata ai Piattelleti, un quartiere fanese che i Malatesta aggiunsero alla città romana e che quella strana banda aveva un proprio inno che i suoi componenti cantavano in modo “Arabito”: «Aprite le porte, aprite le porte che passano freschi e belli i giovani di san Leonardo, senza soldi in saccoccia». La radice è schiettamente e autenticamente popolare, l’atmosfera è quella della “Locomotiva” gucciniana di «un’altra forza spiegava le sue ali, parole che dicevano gli ouomini son tutti uguali...». Gli “Arabiti” non sono infatti altri che «artigiani, operai, facchini, impiegati dalla comune visione di un mondo più libero e più giusto e dall’idea che almeno la musica appartiene a tutti e non solo ai nobili ed ai ricchi». E come la Liscia va naturalmente al porto e al mare, così la Musica Arabita non poteva che andare al Carnevale, «festa di popolo, e di energia vitale, il suo approdo naturale». OCCORRE dire e ricordare che attraverso gli anni il complesso dellaMusia Arabita è diventato famoso in Italia e in Europa? Se così non fosse il libro di Clappis e Manna non «colmerebe una lacuna storica», con gli ottimi contributi di Leandro Castellani, Gilforte Battistelli, Tito Bilancioni, Giacomo Gabbianelli, Otello Vitali. Per chi non avesse la minima idea di che razza di musica sia quella del repertorio della Musica Arabita consigliamo le seguenti considerazioni di una persona come Leandro Castellani: « A metà strada fra Toscanini che dirige Wagner e il concerto notturno dei gatti che vanno in amora, c’è la musica “arabita”, nata e domiciliata a Fano... la sarabanda di una quarantina di strumenti originali che si inseguono ritmicamente, si accavallano, percorrendo un tema musicale con l’allegria di una scampagnata creando impensati contrappunti... ma un momento: non confondete “l’arabita” con i bambini di cinque anni che percuotono i tradizionali barattolitamburo. Il risultato di questa orchestra è autentica musica: canzoni marinare, strofette fanesi, motivi in voga».
NEL LIBRO di Clappis e Manna c’è tutto, nomi cognomi, date e soprattutto una serie incredibile di immagini vecchie e nuove e di facce le cui espressioni la dicono chiara su chi sono e come la pensano gli “arabiti”. All’epopea dal latente sapore mazziniano ci pensa ancora Alberto Berardi: «Miracolo della musica, quella che sgorga dalle viscere stesse del popolo... Il frastuono dell’Arabita vale quanto e forse più della musica paludata di tanti complessi e bande legati alle note trascritte su uno spartito». L’amore è proprio cieco e non conosce limiti, ma si riscatta perché è certamente sincero. Ce ne sono anche delle grosse: «Fano si vanta di aver inventato il jazz con i suoi concerti di musica sincopata i cui strumenti sono pentole...», scriveva Guido Piovene; «La Musica Arabita è una festosa diavoleria, un pinzimonio musicale che deve la sua origine alla spontanea genialità di questa terra...», gli fa eco Fabio Tombari. In chiusura due sigilli prettamente “popolari”, roba che sta alle radici dell’Arabita, una specie di Arabita primigenia e dialettale: il primo ce lo mette Giacomo Gabbianelli: «El fat è – mo chi en l’indvina? - / quant la roba è genuina / è più bona e sapurita: / éch la Musiga Arabita»; il secondo Gilforte Battistelli: «E’ nata del ventitrè / Sa Grisant per diretor / Ha fatt subit gran furor / Ern’ apena più de tre... / L’Arabita è de ste sit, / Sola, la più geniala». E adesso, musica Maestro! Franco Bertini
Da: Il Resto del Carlino del 4/6/2015
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Expo, va in scena il Carnevale di Fano: una meraviglia universale
Sfilata dell'Ente Carnevalesca accompagnato della Musica Arabita e La Pandolfaccia. Drudi polemico: "Nel Padiglione Italia non c'è traccia di noi"
È stato il giorno della Provincia Bella e delle eccellenze della sua terra, ieri all'esposizione universale di Milano. La giornata in cui si è celebrato l'orgoglio di un territorio di cui non c'è quasi traccia nel Padiglione Italia, "per una volontà politica dell'ex governatore Spacca, non c'è nessun segno delle eccellenze del nostro territorio tra quelle che rappresentano la regione Marche" ha detto con una vena polemica il presidente della Camera di Commercio Alberto Drudi. La settimana dell’Orgoglio Italia, però, ha visto protagonista la città di Fano. Sia sul Cardo e il Decumano dove è sfilata l'allegria del suo carnevale (privata dei suoi giganti di cartapesta per le innumerevoli difficoltà che comportavano all'organizzazione, sia in termini di sicurezza che di costi) sia nel Padiglione Coldiretti, sul lato opposto dell’Albero della vita, e nel roof garden “Farmers inn” di Campagna Amica... dove la Coldiretti Pesaro e Urbino ha circa 150 produttori e amministratori del territorio. Ieri ad esempio si è incominciata la giornata con un incontro sulla Dop di Cartoceto che punta ora ad allargarsi per aumentare la produzione di olio a Denominazione di origine protetta, con la presenza, tra gli altri, del sindaco Enrico Rossi e di Emilio Berloni, presidente del Consorzio di Tutela.
Il presidente regionale di Coldiretti, il fanese Tommaso Di Sante (dell'omonima azienda agricola, cantina), è stato protagonista dell’evento dedicato ai vini Doc della provincia, con degustazione abbinata all’extravergine del territorio. Il pranzo per i visitatori ha avuto tutti i sapori del Pesarese, e pure i suoi volti: dei 100 fanesi giunti per la sfilata del Carnevale e dei politici (anche i fanesi neoeletti in consiglio regionale, Carloni e Minardi). Poi è salita in cattedra la filiera delle colorazioni naturali, con un evento-laboratorio sull’utilizzo di scarti vegetali e piante tintorie per la produzione tanto di vernici quanto di capi di moda. Ad illustrare il progetto, che rientra nel Distretto culturale evoluto promosso da Coldiretti, Oasicolori e Regione Marche: Massimo Baldini, imprenditore agricolo di Borgo Pace (Pu), ideatore della filiera del colore, assieme ai rappresentanti di Cariaggi, azienda leader nella produzione di cashmere e Springcolor. A seguire spazio agli agriturismi pesaresi.
Alle 17 è scattata l'ora X per i fanesi, con la Musica Arabita che ha fermato tutto l'Expo. Il Carnevale di Fano (video) ha incantato l'esposizione universale di Milano con il suo folklore e l'allegria. Una delegazione di 100 fanesi, trascinati dall'energia dell'ente Carnevalesca, ha animato il pomeriggio delle due vie principali del centro espositivo, su cui si affacciano i padiglioni delle nazioni di tutto il mondo. Centinaia di persone si sono fermate a filmare e fotografare (entusiaste e partecipi dell'allegria portata in scena) la sfilata spettacolo degli sbandieratori della Pandolfaccia, trampolieri, musici arabiti e clown targati "Carnevale di Fano"... Tributando un caloroso applauso finale. Una vetrina internazionale baciata dal sole per la città della fortuna. "La tensione iniziale sta lasciando spazio all'allegria" il commento a caldo (dopo la prima di tre esibizioni) del presidente della Carnevalesca Luciano Cecchini, che forte ha sentito nelle ultime settimane il peso della responsabilità della riuscita di questo evento che è stato ambasciatore della giornata dedicata alla Provincia di Pesaro e Urbino... dopo il fallimento del progetto iniziale: il concerto "Da Rossini a Leopardi" che doveva unire Opera e Poesia. Pressante è stato per l'amministrazione fanese non deludere le aspettative (e superarle, come alla fine è stato) e importante creare una magia indimenticabile che puntasse i riflettori in positivo da Fano sulla Provincia Bella. "Abbiamo lavorato a lungo e in squadra - ha detto il presidente della Camera di Commercio Alberto Drudi visitando lo stand "Life Expectation Regione Marche"- con un impegno straordinario di operatori e imprese. Ma anche dell'ente Carnevalesca di Fano. Attraverso Expo vogliamo costruire tra tutti, relazioni che durano nel tempo". Accanto a lui il vice Amerigo Varotti e il segretario Fabrizio Schiavoni. "Expo è un punto di partenza - ha aggiunto il sindaco di Fano, Massimo Seri accompagnato dal vice sindaco Stefano Marchegiani -: abbiamo impostato il lavoro di squadra per il futuro. Il nostro territorio racchiude tutta la ricchezza del Paese, in 60 chilometri dal mare ai monti". "Dopo mesi di polemiche - ha concluso il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci- che non sono state una buona pubblicità... riportiamo nel nostro territorio le impressioni di oggi. Le Marche hanno uno stand innovativo che spero convincano un po' di persone a venire a vederle. Aspettiamo soprattutto i cinesi. ..". di Tiziana Petrelli
Da: www.ilrestodelcarlino.it del 4/6/2015
http://www.ilrestodelcarlino.it/fano/expo-carnevale-fano-1.1025951
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Investire sul Carnevale non è uno scherzo: un euro ne produce cinque Secondo un’indagine promossa dalla Carnevalesca
di TIZIANA PETRELLI
IL CARNEVALE di Fano moltiplica per quasi 5 volte le risorse investite in esso, producendo 4,9 euro di ricaduta economica sul territorio ogni euro speso. Di questa spesa attivata dall’evento “Bello da vedere e dolce da gustare”: 3,5 euro rimangono a Fano mentre 1,4 vengono spesi all’esterno della città. Lo dicono i risultati dell’indagine che l’Ente Carnevalesca ha commissionato quest’anno a Sigma Consulting, agenzia di marketing e ricerche sociali con sede a Pesaro. Un risultato che non sfigura se si considera che, secondo uno studio di qualche anno fa prodotto dall’Università di Urbino, una manifestazione come il Rof moltiplica invece per 7 gli investimenti. In 24 pagine di grafici e diagrammi, Sigma Consulting riporta i dati dei questionari somministrati al pubblico presente nelle tre sfilate dell’ultima edizione del Carnevale (1, 8 e 15 febbraio 2015). Di tutte le interviste distribuite ne sono rientrate buone 1018. E’ questo quindi il campione rappresentativo della popolazione del Carnevale di Fano: il 48% sono uomini; di cui la metà (il 47%) di età compresa tra i 31 e i 45 anni (il 19% è sotto i 30 anni e il 5% over 65); di istruzione medio alta (il 53% è diplomata e il 29% laureata) e per il 50% lavoratore dipendente (mentre il 19% è autonomo e solo il 6% è in cerca di occupazione). La provenienza? Il 51% sono di Fano e dintorni, il 41% escursionisti provenienti per il 64% dalla nostra regione (il 18% dall’Emilia Romagna) e solo l’8% turisti che alloggiano nelle strutture alberghiere (Lazio e Lombardia in testa, poi Veneto e Puglia) soprattutto di Fano (74%) ma anche di Pesaro (6%) e Rimini (5%). Di queste 82 persone che all’indagine hanno risposto di aver alloggiato negli alberghi, il 39% ha scelto l’opzione Camera+Colazione (ovvero ha consumato i pasti in altre attività di ristorazione), il 22% mezza pensione e solo il 16% la pensione completa (equivalgono ad 8 persone sui 1018). TRADOTTIin moneta tutti questi numeri fanno 1.986.400 euro di impatto economico complessivo (di cui 1.403.500 euro ovvero il 71% ricade sul comune di Fano) a fronte di una spesa dell’Ente Carnevalesca di 405mila euro (rientrata completamente, essendo una associazione di volontariato) e 1.581.400 euro di spese del pubblico. Ma come ha speso i soldi la gente? L’alloggio ha influito per 381.200 euro; ristoranti e bar hanno incassato dal Carnevale 748.500 euro; la spesa per lo shopping si aggira sui 274.800 euro mentre per i trasporti 9.400 euro. Poi ci sono 167.500 euro sotto la voce «altro». La doccia fredda viene però dai dati che denotano il grado di conoscenza del nostro Carnevale, tanto più che il campione è per la metà fanese e il restante soprattutto marchigiano. Il 76% non sa che è il più antico d’Italia (in effetti pare non lo sia) e pensando ai «Carnevali famosi di Italia», pur trovandosi a Fano, vengono in mente prima Viareggio, Venezia e Cento. Consola però che l’83% delle persone «tornerà sicuramente» mentre solo 10 (1%) hanno detto «mai più».
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CARNEVALE I carri sono la vera forza Alto indice di gradimento
DOPO aver ricevuto alcune critiche per non aver portato ad Expo una sfilata di maschere, il presidente della Carnevalesca si può dire soddisfatto. «L’indagine è nata dalla volontà – sottolinea Luciano Cecchini – di avere a disposizione dei dati aggiornati e scientificamente affidabili, senza più basarsi soltanto sulle percezioni». Dati che, in non pochi casi, gli hanno riservato belle sorprese. «Chi viene al Carnevale di Fano lo fa per ammirare i suoi carri allegorici, prima fonte d’attrazione. Lo studio evidenzia come questi capolavori di cartapesta, nati dalle mani degli artigiani locali, siano veri «motori emozionali» per la gente del posto e per coloro che visitano Fano per la prima volta. Addirittura superano le aspettative, aggiudicandosi un punteggio di 4,56 su una scala crescente da 0 a 5». Segue a stretto giro l’atmosfera gioiosa dei corsi mascherati e il Getto (4,55) e l’organizzazione (4,43) per un complessivo 4,39 di gradimento su 5 punti. Grande anche la soddisfazione del sindaco Massimo Seri, che sottolinea «il Carnevale ha tutte le credenziali per essere una delle iniziative su cui Fano deve continuare a puntare. Occorre rafforzare la strategia di comunicazione e valorizzare alleanze fruttuose, che possano supportare la manifestazione».
Da: Il Resto del Carlino del 11/6/2015
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I maestri carristi in difesa del Carnevale
Il sondaggio commissionato dall’Ente Carnevalesca sul Carnevale di Fano ha dato risultati chiari, per la prima volta su base “scientifica”, con numeri che lasciano poco spazio a letture di fantasia. La fotografia che ne esce è una fotografia con luci e ombre, un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. A fronte di una manifestazione che pur con la sua storia secolare ha purtroppo ancora una dimensione interregionale (il 51% degli spettatori sono fanesi, il 41% visitatori ad un’ora di macchina da Fano e solo il restante 8% turisti, limite confermato anche dal grado di conoscenza dell’evento che pone Fano al 9% lontanissimo sia da Viareggio al 67% e Venezia al 64%, sia da un competitor più diretto come Cento, al 24%), il sondaggio evidenzia due dati che diventano punti di partenza ineludibili per qualsiasi programmazione futura: i Carri allegorici sono la prima fonte di attrazione del Carnevale (molto più del getto); la manifestazione moltiplica quasi per 5 gli investimenti, producendo un’importante ricaduta economica sul territorio.
I Maestri e operatori carristi dei gruppi “Associazione Carristi Fanesi”, “Fantagruel” e “Gommapiuma per caso” lo hanno sempre saputo. In tutti questi anni lo hanno sempre detto e sostenuto, purtroppo sempre inascoltati. Ora carta canta. Anzi sondaggio canta. Alla luce di questi dati, i 3 gruppi chiedono di aprire da subito un tavolo di programmazione con l’Ente Carnevalesca e con il Comune di Fano (che deve svolgere azione di garanzia visti gli investimenti di denaro pubblico) per decidere tutti insieme del futuro del Carnevale. Di quello invernale per il quale occorrono investimenti sicuri e in tempo utile per la costruzione di 4 carri allegorici nuovi ogni anno senza più le solite operazioni di maquillage dei vecchi carri, visto il valore e motore primario degli stessi nel Carnevale; in mancanza di questa garanzia appare senza senso qualsiasi procedura di bando per i bozzetti. E di quello estivo oggi assente dal cartellone degli eventi della città, a differenza dei nostri competitors. Una scelta incomprensibile da parte dell’Amministrazione, in primis di fronte alle importanti ricadute economiche evidenziate proprio dal sondaggio. Abbiamo aderito alla “Notte rosa”. Doveva essere una “Notte a colori” con il Carnevale come fiore all’occhiello e vetrina di promozione turistica per l’edizione invernale.
da I Maestri carristi Associazione Carristi Fanesi, Fantagruel, Gommapiuma per caso
Da: www.viverefano.com del 26/6/2015
http://www.viverefano.com/index.php?page=articolo&articolo_id=542653
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Tensione per le decisioni dell’ente locale di annullare la manifestazione in maschera estiva e sovrapporre i Quattro Cantoni ad altri eventi
Cecchini si dimette dalla Carnevalesca, ma poi ci ripensa
Fano I temperamenti in Carnevalesca sono stati sempre piuttosto caldi, ma questa volta, l'esasperazione che ha coinvolto il consiglio, con le dimissioni del presidente Luciano Cecchini, poi rientrate, era giustificata dalle decisione dell’amministrazione comunale e dal venir meno di due figure importanti, come quelle dei due vicepresidenti Maria Flora Giammarioli e Luca Adanti che, per ragioni di lavoro (così sembra), hanno rinunciato al loro ruolo. I vicepresidenti dimissionari poi sono stati sostituiti da Nino Bonazelli e Alessandro Lionelli, mentre sono rimasti al loro posto i fidi collaboratori Giorgio Tonelli (segretario) e Paolo Vicini (amministratore). Al posto della Giammarioli, che è uscita anche dal consiglio, è subentrato Stefano Mirisola. Il prossimo consiglio si terrà lunedì prossimo alle 21 per definire i festeggiamenti per aver superato il millesimo tesserato. Sarà una grande festa che si svolgerà a fine mese, proprio quando l'amministrazione aveva evitato che si svolgessero iniziative che potessero disturbare il Fano Jazz, spostando anche i Quattro Cantoni al 7 agosto, ponendoli a ridosso, senza alcun riguardo alla manifestazione di In Gir Per Fan programmata dalla Pro Loco di Fano per il giorno seguente. Cosa che ha fatto imbestialire anche la Carnevalesca, amareggiata dalla soppressione del Carnevale estivo, le cui risorse (30.000 euro) sono state attribuite, in aggiunta al contributo tradizionale, al Festival Jazz. "La nuova festa - ha detto Cecchini - costituirà anche il modo per richiamare l'attenzione del pubblico, data la decisione negativa del Comune, sul Carnevale della nostra città". Per Alberto Berardi bisognerebbe parlare di Carnevale tutto l'anno, mobilitando artisti, studiosi, ricercatori in un’operazione coinvolgente tesa a qualificare la massima manifestazione popolare per cui Fano è nota a livello europeo.
Da: Corriere Adriatico del 17/7/2015
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Carristi contro, è la guerra del Carnevale
`Una cordata di operatori attacca frontalmente i colleghi e l’ente che gestisce la più famosa manifestazione della città
Al centro della disputa problemi di soldi, organizzazione e rappresentatività. Appelli al Comune perché cambi rotta
IL CASO/1
«Dimettetevi, poi partecipate a tutte le sfilate allegoriche che vi pare». Carristi contro carristi, ieri durante un incontro al Pino Bar. Quattro associazioni di operatori segnalavano un possibile conflitto d'interessi nella Carnevalesca e invitavano i loro colleghi a tirarsi fuori dal consiglio di amministrazione. E la mancata edizione 2015 del Carnevale estivo è solo uno dei tanti bocconi amari nella collana delle lamentazioni sgranata da Associazione carristi fanesi, Fantagruel, Gommapiuma per caso e Laboratorio geniale. Insieme hanno detto: «Il Carnevale di Fano siamo noi e chiediamo un tavolo per illustrare le nostre proposte», rivendicando un ruolo più incisivo e meglio riconosciuto dal punto di vista economico. «A Fano si va avanti con 100.000 euro in tutto, quanto costa a Viareggio un solo carro allegorico», ha commentato il carrista Giovanni Sorcinelli. «Il saldo finale per i corsi in maschera dell'inverno scorso, quindi le paghe per i carristi, sarebbe stato da liquidare entro giugno, ma siamo alla fine di luglio e ancora non si è visto un centesimo», ha aggiunto Ruben Mariotti, altro operatore storico. Sauro Berluti, del Laboratorio geniale, ha oltre trent' anni di esperienza nell'ambiente del Carnevale fanese e ieri ha messo in contrapposizione lo splendore dei tempi che furono, per lui culminato con la presenza a Eurodisney a Parigi, con l'incertezza attuale. Un ruolo più centrale, hanno tenuto a specificare le quattro associazioni, non significa fagocitare attenzione e risorse. «Il Carnevale - ha detto Sorcinelli - può essere un grande contenitore di iniziative culturali: musica, teatro, satira e anche quel pizzico di trasgressione che è nel suo Dna. Invece la Carnevalesca è immobile, gli stessi problemi di cinquant'anni fa si ripropongono ancora. Al contrario la città dovrebbe vivere un clima nuovo, respirare un'aria nuova e all'attuale Amministrazione comunale chiediamo di farsi garante di scelte diverse, del resto i corsi in viale Gramsci si fanno perché l'ente pubblico finanzia un ente privato come la Carnevalesca». L'iniziativa delle associazioni trae alimento dal recente sondaggio commissionato sulle sfilate fanesi, che ha riconosciuto «la grande importanza dei carristi agli occhi del pubblico», ha commentato Mariotti, aggiungendo che altrettanta attenzione non è stata riconosciuta dall'Amministrazione comunale: «All'Expo nessuno ci ha invitato, neppure per distribuire i volantini, eppure avremmo saputo farlo». Poi la prossima Notte Rosa, che «potrebbe essere caratterizzata da una nuova edizione del Carnevale estivo». GLI STRISCIONI Ecco, il Carnevale estivo e il suo anno sabbatico. «Fano l'ha lanciato - ha concluso Mariotti - e adesso che tutti lo copiano, ci rinuncia. Possibile che tra Lido e Sassonia non fosse possibile trovare imprenditori disposti a impegnarsi come a Pesaro?». Poco prima, nelle zone mare, erano comparse lenzuola di protesta contro il taglio della manifestazione 2015, segnalate dal consigliere comunale Alberto Santorelli di Progetto Fano. Osvaldo Scatassi
Ma il presidente Cecchini non ci sta «Sputano nel piatto dove mangiano»
IL CASO/2
«Come si dice a Fano, i carristi sputano nel piatto in cui mangiano», sostiene il presidente della Carnevalesca, Luciano Cecchini, rispondendo alle critiche degli operatori. I quali, al momento, sono semmai a dieta stretta, nel senso che proprio ieri hanno denunciato il ritardo di circa un mese nel pagamento del saldo per le sfilate in maschera dell'inverno scorso. Il problema, comunque, dovrebbe essere vicino alla soluzione. I mandati per liquidare gli ultimi 75.000 euro alla Carnevalesca, in buona parte riservati ai carristi, sono di fatto pronti e di conseguenza il Comune può erogare la cifra, prima bloccata per il protrarsi del bilancio 2015. L'attacco degli operatori ha lasciato un segno visibile, anche se Cecchini assicura di voler evitare toni polemici. «Quando ho saputo del ritardo nei pagamenti - prosegue - ho scritto a ognuno dei carristi, avvertendoli che avrebbero dovuto attendere un altro mese per lo slittare del bilancio comunale. Entro la settimana otterranno tutto. Quanto al presunto conflitto di interessi, rispondo che è inesistente. I carristi nominati nel consiglio di amministrazione non partecipano alle votazioni, quando si devono prendere decisioni che potrebbero riguardarli nella loro attività. L'accusa è ancor più inconsistente, qualora si consideri che le attività dell'ente sono state ispirate alla riduzione dei costi. I carristi critici potrebbero formare una loro cordata, fare in modo di essere rappresentati nel Cda e contribuire alla vita organizzativa della Carnevalesca, a titolo gratuito come facciamo noi. Altrimenti continuino a fare i carristi, che a decidere ci pensiamo noi».
Da: Il Messaggero del 22/7/2015
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COMMERCIANTI E TORNA LA PROTESTA CON I LENZUOLI «Ridateci quello “estivo”»
TORNA la protesta delle lenzuola? Striscioni bianchi sono comparsi ieri mattina a Sassonia con un unico obiettivo, protestare per la mancata organizzazione del Carnevale estivo. Si allarga, così, il malcontento dei commercianti sulle manifestazioni estive. «Il Carnevale estivo piaceva alla gente – commenta Matteo Renzi dei Bagni Carlo a Sassonia – e ancora tanti bagnanti ci chiedono informazioni. La verità è che, ormai alla fine dell’estate, di eventi non a pagamento, ce ne sono veramente pochi e quei pochi sono lasciati all’iniziativa degli operatori: scarsi per un’estate così bella». «Fano ha bisogno di eventi come la Fano dei Cesari e il Carnevale – conferma Adriano Uguccioni del Green Bar – la stagione invece da questo punto di vista è stata abbastanza piatta, ma non è che in passato si facessero grandi cose. E non vorrei che le lamentele fossero manovrate politicamente». «Nessuno vuole mettere in discussione i capisaldi della fanesitudine, come il Carnevale o la Fano dei Cesari – commenta Alberto Bacchiocchi consigliere comunale del Pd, fratello di Filippo del Bar Aurora –, ma l’Amministrazione ha dovuto fare delle scelte se voleva garantire i servizi alle persone. Di fronte al taglio della Regione al sociale di 1 milione 300 mila euro abbiamo privilegiato la tutela degli ultimi rispetto alle manifestazioni». GLI OPERATORI economici sono stati convocati per domani pomeriggio dal sindaco Seri per scongiurare il corteo di lunedì 27, mentre il vice sindaco Stefano Marchegiani avanza qualche sospetto sulla strumentalizzazione politica della protesta dei commercianti. «Mi sembra evidente che sia così – afferma – visto il ricco calendario degli eventi di questa stagione anche se capisco che ci possano essere delle insoddisfazioni. Ammetto che mi ero impegnato sulla Fano dei Cesari, tanto che era stata inserita nel depliant delle manifestazioni di novembre, mentre non c’è mai stato il Carnevale estivo. La Fano dei Cesari non si è fatta per il costo eccessivo: 137 mila euro più Iva. Stiamo, però, lavorando al rilancio del Carnevale invernale e del Fano Jazz, marchio del Comune di Fano, il secondo grande evento nelle Marche dopo il Rof. Esco tutte le sere e non vedo una città degradata, né deserta e neppure sepolta dai sacchi per la spazzatura. Non vorrei che proprio nel momento in cui il tempo è bello, gli alberghi sono pieni, qualcuno tenti di mettere un alone negativo su una stagione che sta andando bene». Anna Marchetti
Da: Il Resto del Carlino del 2277/2015
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E Berardi se la prende con il centrodestra
LA POLEMICA
Fano. A rincarare la dose della protesta interviene anche Alberto Berardi, il quale non perdona alla coalizione del centrodestra di aver interrotto il rapporto con il premio Nobel per la letteratura Dario Fo e di aver caratterizzato il Carnevale con le Lecciso. "Costoro - evidenzialo storico del Carnevale - dimostrano di non aver mai compreso, dopo anni e anni, che un Premio Nobel parla al mondo. Sostituirlo con le sorelle Lecciso fu un errore mortale deciso da chi non ama la città, non conosce la sua storia, le sue tradizioni, soprattutto il suo rito collettivo che si esprime nella manifestazione più tipica di Fano. Per molti, troppi anni, Fano ha vissuto nella nebbia di una subcultura. Oggi continuando sulla stessa strada gli stessi soggetti impiantano una polemica con il Festival del Jazz invece di congratularsi per il riconoscimento ministeriale che premia un lungo intelligente impegno. Evidentemente ignorano che non esiste Carnevale senza musica, che il Jazz nasce a New Orleans, città statunitense famosa per il suo Carnevale ben noto ai fanesi". Oggi, secondo Berardi, invece di lavorare insieme, di crescere insieme, si preferisce polemizzare per quattro soldi ed impiantare una guerra fra poveri. Il problema è culturale.
Da: Corriere Adriatico del 22/7/2015
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VENERDÌ IN PIAZZA XX SETTEMBRE UNA FESTA PER I MILLE SOCI DELLA CARNEVALESCA
Fano (PU) – “I love Carnevale di Fano!” è questo il grido di entusiasmo che si leverà da piazza XX Settembre venerdì sera, 31 luglio, durante la Festa per i 1.000 soci organizzata dall’Ente Carnevalesca con il supporto del Comune. “L’iniziativa nasce dalla volontà di festeggiare, non soltanto con i soci ma con tutta la città, una manifestazione che appartiene alla dna culturale di Fano” ha chiarito Luciano Cecchini, presidente della Carnevalesca. Un evento a ingresso gratuito, senza biglietto né offerta, per un programma di qualità e ricco di contenuti.
Si partirà alle 20:30 con l’intrattenimento musicale del dj Carlo Canestrari ad accogliere quanti, appassionati del Carnevale o solamente per curiosità, vorranno vivere una serata speciale.
Alle 21.00 sarà poi la volta del grande spettacolo-concerto dell’Orchestra Italiana Bagutti che trasformerà il cuore del centro storico in uno scenografia di luci e musica come solo questo storica formazione di artisti è in grado di fare. Su un palco di 32 metri allestito per l’occasione saliranno infatti ben 12 musicisti, mentre altri 10 professionisti saranno al lavoro per il service, per 3 ore di performance, fino all’una di notte.
Un’altra curiosa novità è l’arrivo, per la prima volta in piazza, di uno dei carri allegorici del Carnevale, “Il Bugiardòn” realizzato per la scorsa edizione dall’Associazione “Gommapiuma per caso” con i pupi di Pinocchio. “I carristi hanno lavorato nottetempo per “smembrare” il carro in tanti pezzi che saranno poi ricomposti in piazza – ha raccontato Luciano Cecchini – ma non sarà la sola sorpresa della serata. Ci sarà anche un momento apposito per il taglio della “Torta dei Mille” che i maestri della pasticceria Guerrino hanno ideato appositamente per l’evento. Il nostro Carnevale non è solo bello da vedere ma anche dolce da gustare: perciò, pur in assenza del Getto, venerdì non faremo mancare proprio nulla”. C’è anche un omaggio per tutti: la t-shirt ufficiale dell’evento con il claim “I love Carnevale di Fano”. Il gadget, insieme a un coupon valido per una bibita (offerta dagli esercenti del centro), sarà regalato infatti a chi presenterà la tessera di socio. Per dare a quanti più cittadini la possibilità di ritirare la maglietta e usufruire del buono per la consumazione, l’iscrizione è aperta fino alla sera di venerdì 31 luglio: si può richiedere la propria tessera direttamente in piazza XX Settembre, a fronte di una quota simbolica di 10 euro (con validità di 1 anno).
“L’obiettivo dei mille soci è un traguardo importante e non certo scontato, il cui merito va certamente al grande impegno profuso in questi anni dall’Ente Carnevalesca – ha sottolinato il Sindaco Seri – E come Amministrazione siamo convinti del valore strategico che questa manifestazione continua ad avere: per questo il 3 agosto ci riuniremo per capire le possibilità di manovra per le prossime edizioni, sia invernale che estiva, nel 2016″. Per il Vicesindaco Marchegiani “l’intento dell’Amministrazione è quello di far crescere tutte le iniziative di Fano perchè creano cultura, ma le polemiche sorte in queste settimane (come per la cancellazione del carnevale estivo e della Fano dei Cesari) devono tener conto della stretta finanziaria in corso. C’è stata la necessità di fare una scelta di razionalizzazione della spesa, eppure abbiamo realizzato importanti operazioni di comunicazione che, grazie al Carnevale, hanno dato alla città di Fano un rilievo su scala nazionale e internazionale: lo abbiamo portato a Milano dentro Expo e poi alla Data di Urbino, senza dimenticare i numerosi servizi televisivi e collegamenti in diretta. Tutto questo ci dà le credenziali per andare ancora più avanti, lavorando intensamente e con entusiasmo”.
Da: www.fanoinforma.it del 28/7/2015
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Carnevale, pace fatta: si parte domani Torna il sereno tra Comune e Carnevalesca: subito l’incontro sulle edizioni 2016 invernale ed estiva
MASSIMO FOGHETTI
Fano Pace fatta tra Comune ed ente Carnevalesca. Nell'incontro che si è svolto nel pomeriggio di ieri sono state superate tutte le incomprensioni e le divergenze che hanno animato lo scorcio del mese di luglio quando è sparito dalla programmazione degli eventi principali dell'estate fanese, il Carnevale estivo. La medesima soddisfazione è stata espressa tanto dal sindaco Massimo Seri quanto dal presidente Luciano Cecchini. Nel corso dell'incontro il sindaco ha confermato il valore del Carnevale sia nella sua edizione invernale che in quella estiva; quest'ultima sia nell'ottica della promozione che in quella dell'accoglienza. Ovvero, viene considerata una festa in sé per sé che figura alla pari di quelle più importanti che animano la stagione fanese, ma anche una iniziativa promozionale per far conoscere l'edizione invernale, quella tradizionale, a tutti i turisti, italiani e stranieri, che popolano le nostre spiagge. Confermato il contributo di 130.000 euro, il che permetterà all'ente Carnevalesca di avviare subito la programmazione della prossima edizione dei corsi mascherati. In proposito è già stata fissata una riunione con i carristi per domani. I carristi sono stati invitati anche alla riunione di ieri in Comune, segno di un maggiore coinvolgimento dei maestri del Carnevale, i quali se pur legati da un rapporto contrattuale con la Carnevalesca, vivendo la manifestazione dal di dentro, hanno tutta l'esperienza e la capacità per suggerire soluzioni innovative. Ad accendere maggiormente gli entusiasmi poi è valsa la notizia, confermata ieri dalla senatrice Camilla Fabbri, che i Carnevali storici, come quello di Fano, avranno la stessa dignità culturale dei grandi eventi." Il Governo Renzi ed il ministro della Cultura Franceschini hanno, infatti - ha evidenziato la senatrice pesarese - mantenuto l'impegno assunto con il Parlamento, istituendo un bando per sostenere i Carnevali storici, con un finanziamento complessivo di 1 milione di euro all' anno. Il bando sarà pubblicato nei prossimi mesi, in tempo per le manifestazioni del 2016". Anche la partecipazione a questo bando impegnerà nei prossimi giorni la Carnevalesca che ha tutti i numeri e le potenzialità per concorrere alla pari con i maggiori carnevali d'Italia. Vanta infatti la maggiore antichità: primo documento che parla del carnevale di Fano risale al 1347; è in grado di provare la continuità delle sue manifestazioni nei secoli e dal dopoguerra ad oggi si è evidenziato per la bellezza dei suoi carri allegorici e per la tipicità del getto di dolciumi. Comune, Regione e Governo concorreranno dunque per finanziare la manifestazione, ritendo la stessa non un evento festaiolo in sé, ma una vera e propria iniziativa generatrice di economia.
Da: Corriere Adriatico del 4/8/2015
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Carnevale e jazz per fare di Fano la New Orleans dell’Adriatico
Il presidente Cecchini entusiasta: «Sarebbe una simbiosi perfetta»
Allo studio della giunta comunale il connubio tra le due iniziative
LA PROPOSTA Progredisce a passi di danza, i primi, la proposta di rendere Fano una piccola New Orleans sull' Adriatico, fondendo in un solo evento le sfilate allegoriche e la musica jazz. Se n'è discusso l'altro ieri sera, durante il confronto della nuova tregua fra Ente Carnevalesca e carristi. La giunta ha garantito a entrambe le categorie la volontà di potenziare il Carnevale invernale e di rilanciare la sua versione estiva. L'evento auspicato da Confartigianato, capace di caratterizzare l'offerta turistica dei prossimi 15 anni, potrebbe nascere proprio dall'abbraccio tra Carnevale estivo e jazz? "Simbiosi perfetta - ha commentato Luciano Cecchini, presidente dell'Ente Carnevalesca - È ora di sfatare il pregiudizio, tutto fanese, del jazz gradito solo da un pubblico con la puzza sotto il naso. Ma chi l'ha detto? Credo tanto nel connubio tra questa musica e il Carnevale, che la scorsa estate ho invitato da Genova una dixieland band, un gruppo di jazzisti. Ne conosco tanti altri, sono eccezionali". IL DIBATTITO La proposta della New Orleans sull'Adriatico è stata rilanciata su Facebook dall'ex assessore Dino Zacchilli, ma i diritti d'autore spettano ad Alberto Berardi, storico del Carnevale fanese. "Un' idea - sosteneva ieri - su cui si può solo essere d'accordo e deve essere sfruttata in grande, per esempio proponendo un gemellaggio con New Orleans. Bisogna distinguersi, come facemmo con Dario Fo, perché non trovi spazi, se sei uguale agli altri". Nel 1917 le autorità militari chiusero i tanti bordelli di New Orleans (una generazione di soldati Usa diretti al fronte europeo rischiava di essere stroncata dalle malattie veneree prima che dalla mitraglia austro-ungarica) e così si ritrovarono senza lavoro i musicisti jazz che allietavano le notti a pagamento. Molti migrarono al nord, poi in Europa e solo pochi anni più tardi, nel 1923, nasceva a Fano la Musica Arabita, che Guido Piovene nel suo Viaggio in Italia definì il primo esempio di banda jazz nel nostro Paese. "Quellamusica che proveniva da tanto lontano - ha aggiunto Berardi - trovò un ambiente favorevole tra i nostri artigiani, al tempo non c'era bottega in cui non si suonasse". "Il Fano Jazz ci sarà sempre, ma un matrimonio con il Carnevale richiede musica da strada, da festa, popolare", ha detto il vice sindaco Stefano Marchegiani, che per primo ha rilanciato l'ipotesi del Carneval-Jazz. Una città in costumi allegorici, che balla al ritmo delle dixieland band, della marching band o delle jazz band sarebbe la quadratura di molti cerchi: stop alle rivalità sulle manifestazioni estive, nuovo evento caratterizzante, proposta per le prossime Notti Rosa. "Quale altra città può vantare la nostra stessa tradizione nel jazz e nel Carnevale?", ha aggiunto Marchegiani. "Per noi una bella iniziativa - ha sostenuto il carrista Ruben Mariotti - Il Carnevale si presta come grande contenitore di eventi, proviamoci". Ha concluso il sindaco Massimo Seri che "le nostre sfilate allegoriche devono essere più conosciute fuori da Fano, quindi è necessario un impegno ulteriore nella comunicazione". Sembrano confermati i 130.000 euro per le sfilate 2016, in attesa del bando per finanziare i Carnevali storici con un milione in totale. Osvaldo Scatassi
Da: Il Messaggero del 5/8/2015
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Carnevalesca e carristi in rottura
Allarme per le sfilate evento
Amaro il presidente Cecchini: «Ognuno dovrà prendersi le sue responsabilità»
Il maestro Sorcinelli: «L'Amministrazione deve fare da garante per la manifestazione»
Il Caso
A cinque mesi e mezzo dalle sfilate in maschera, il Carnevale 2016 di Fano è più che mai in alto mare. Rottura completa fra operatori ed Ente Carnevalesca, che a questo punto comincia a valutare l'ipotesi di un'edizione senza nuovi carri allegorici. "Non voglio pensare a un simile epilogo - commentava ieri il presidente Luciano Cecchini - Ognuno è libero di fare ciò che vuole, però poi ne paga le conseguenze. Così i carristi si autoescludono da un impegno cui nessun operatore, che voglia bene alla città, si sottrarrebbe". È durata una vita di farfalla la tregua tra le due parti, che per il momento si elidono a vicenda. Assai probabile che il peso della ricomposizione ricada sulla giunta. "Chiediamo ancora una volta - ha detto infatti il carrista Giovanni Sorcinelli - che l'Amministrazione comunale si faccia garante del Carnevale. La manifestazione sta in piedi grazie a risorse pubbliche, senza i 130.000 euro dell'ente locale sarebbe impossibile organizzare le sfilate in maschera. Non possiamo tollerare il muro opposto dalla Carnevalesca alle nostre proposte sul rilancio della manifestazione. Bisogna progettare, serve uno scatto. Non possiamo tollerare l'atteggiamento, assunto dalla stessa Carnevalesca, del tipo: state zitti e lavorate. Per il nuovo carro sono previsti 40.000 euro più Iva, mentre per le due sistemazioni si tratta di 20.000 euro al ribasso. Si ha l'impressione che la Carnevalesca voglia fare Sanremo senza i cantanti, ma le sfilate in maschera non si fanno senza carri". Lo strappo risale all'ultima riunione tra le due parti, gli operatori hanno poi deciso di non presentare i bozzetti per il bando sui carri allegorici di prima e seconda categoria. "Il termine è il 10 agosto - ha specificato Cecchini e a quel punto si vedrà. l carristi hanno incrociato le braccia? Problemi loro. I carri nei cantieri di viale Piceno sono nostri, quindi potremmo utilizzarli. Intanto andiamo avanti e con Adriano Pedini di Fano Jazz siamo già in sintonia per quanto riguarda le colonne sonore delle sfilate. Due eccellenze della città che si mettono insieme".
COLLABORAZIONE
A scanso di possibili equivoci, per bocca di Sorcinelli i carristi hanno rilanciato sul tema: "Carnevale e jazz stanno bene insieme? Perfetto, però iniziamo a progettare per entrambe le edizioni, invernale ed estiva. Bisogna vendere un prodotto di qualità elevata, altrimenti non si fa strada". Lo scorso fine settimana l'Ente Carnevalesca ha festeggiato il record di soci, circa1.200 alla fine del tesseramento 2015. Secondo Cecchini, lo spazio c'è anche per i carristi. "Vogliono contare di più nei meccanismi decisionali? Si tesserino, allora. Non riesco a comprendere i loro atteggiamenti e non li condivido, fanno soltanto del male al Carnevale e alla città. Alla riunione della polemica non abbiamo preso alcuna decisione in merito al numero dei carri e ai criteri per organizzare le sfilate 2016. Si comincerà a ragionarne, come sempre, dopo la chiusura del bando. Non è detta, però, che si punti sui carri allegorici. Se un concetto principale è stato messo a fuoco dal sondaggio sui corsi in maschera, riguarda l'esigenza di potenziare la comunicazione sull'evento. Intendiamo farlo". Osvaldo Scatassi
Da: Il Messaggero del 9/8/2015
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Disertato dai carristi il bando del Carnevale
LA POLEMICA Disertato dai maestri carristi di Fano il bando di gara riguardante il Carnevale 2016. Alle prossime sfilate su viale Gramsci, la prima è il 24 gennaio, non parteciperanno nuovi carri, a meno che l'Amministrazione fanese non riesca a recuperare il rapporto ora compromesso fra gli stessi operatori e la Carnevalesca. Un braccio di ferro dagli esiti non scontati, tanto che ieri lo stesso Ente di piazza Costa non aveva ancora ufficializzato il numero dei bozzetti depositati alla chiusura del bando, alle 20 dell' altro ieri. "Faremo il punto nella giornata di domani (oggi per chi legge), ho già convocato la riunione con il presidente Luciano Cecchini", ha specificato il segretario Giorgio Tonelli. Gli operatori si sono comunque tenuti in contatto e questa era lo stato dell'arte nel primo pomeriggio di ieri: "Nessuno di noi ha depositato bozzetti riguardanti i carri allegorici, forse è stata proposta qualche mascherata", ha specificato Ruben Mariotti dell'Associazione carristi. Qualche ora prima che si chiudessero i termini della gara, il sindaco Massimo Seri e il vice sindaco Stefano Marchegiani hanno incontrato gli operatori, con l'intento di iniziare un'opera di ricucitura tra le parti: "Tutti sono importanti per la buona riuscita del Carnevale". I carristi sono stati chiari, chiedono di essere coinvolti nella fase decisionale, per far valere le loro idee nella programmazione, e non solo nella pur fondamentale fase creativa. Altrettanto esplicita la risposta della Carnevalesca: "A ognuno il suo ruolo". E se deve esserci ingresso nella sala dei bottoni, avvenga attraverso il tesseramento. Queste le attuali distanze, ribadite l'altro ieri durante l'incontro con il sindaco Seri e il vice sindaco Marchegiani. "Il bando è inaccettabile - ha commentato Mariotti - sia nei contenuti sia nella parte economica. L'hanno letto alcuni carristi ritiratisi da qualche tempo, mentre assistevano alla riunione in Municipio, e hanno commentato: Che cos'è, uno scherzo? Continuiamo a ritenere necessario, allora, un tavolo di confronto tra noi, la Carnevalesca e il Comune. Lo sollecitiamo da almeno un mese, ma finora la proposta è sempre caduta nel vuoto. Non ci piace la chiusura nei nostri confronti ed è scorretto che decida i compensi chi dà l'impressione di non sapere come siano fatti i carri. La questione dei soldi non regge, si può fare meglio e di più anche con quei pochi disponibili". O.S.
Da: Il Messaggero del 12/8/2015
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Carnevale, ritorno al passato
Nessun nuovo carro proprio come quindici anni fa
RITORNO al passato ..Sarà un carnevale senza nuovi carri allegorici, come nel 2000... quando per coprire il miliardo di debito fatto dalla Carnevalesca si tagliò su tutto. Solo che oggi il bilancio dell’Ente è in pari e la scelta non è dovuta ad una questione economica. Il problema è che quest'anno (come era facilmente prevedibile dal momento che i maestri carristi hanno incrociato le braccia) non sono arrivate proposte in risposta al Bando di Concorso per la selezione dì bozzetti finalizzati alla costruzione di carri allegorici di I e II categoria per la sfilata del Carnevale di Fano edizione 2016 in programma per il 24 e 31 gennaio e il 7 febbraio. “Sono arrivate solo proposte per le mascherate – annuncia il presidente Luciano Cecchini -. Adesso la Carnevalesca è chiusa e non ce ne preoccupiamo. Il 31 agosto ci sarà il consiglio direttivo per procedere a trattativa privata. Intanto abbiamo preso appuntamento per il 24 agosto con i carristi che hanno risposto al bando e vogliono presentare la loro offerta. Non ci saranno nuovi carri ma quelli nei cantieri sono nostri e quindi possiamo farci quello che ci pare”. ln poche parole una generazione di nuovi maestri della cartapesta provvederà a rimaneggiare e riadattare i giganti prodotti negli anni passati dai “vecchi” carristi fanesi che alcune settimane fa sono entrati in sciopero e oggi ribadiscono la poro posizione con un comunicato. “Da un mese i Maestri Carristi – si legge in una nota congiunta dell’omonima Associazione, Fantagruel, Furlani e Pacassoni – hanno proposto un tavolo di programmazione con Ente Carnevalesca e amministrazione comunale per il rilancio del Carnevale Fano che da anni vive una lenta e inesorabile agonia. Dall'Ente sono venute solo chiusure. Senza carri allegorici, il simbolo creativo della tradizione fanese, il Carnevale di Fano non esiste, a meno di tornare a corse di pali o di uomini nudi. Dall'amministrazione sono invece venute aperture con il riconoscimento che le nostre proposte e progettualità sono una ricchezza per la città”. Per lo storico però, il punto di forza del Carnevale di Fano non sono i carri, nonostante i risultati del sondaggio commissionato a Sigma Consulting mettano in evidenza un altissimo gradimento del pubblico verso i giganti di cartapesta. “La nostra originalità è il getto - dice Alberto Berardi – mentre i carri caratterizzano tanti altri carnevali che sono molto più avanti di noi dal punto di vista meccanico con un movimento a 360° e non a 180° come i nostri, che si muovono solo in orizzontale e verticale. Non si viene a Fano per i carri bidimensionali. Se ci sono si usano altrimenti si fa senza, come facemmo nel 2000 quando mettemmo in scena un bel Carnevale seppure con il milione di deficit lasciato dall’amministrazione di Catia Amati e Giacomini”. ti.pe.
Da: Il Resto del Carlino del 18/8/2015
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Tutti i maestri della cartapesta contro l’ente gestore, appello al Comune. Pacassoni: diventeremo una sagra paesana che dispensa caramelle
“Senza carri nuovi il Carnevale osannato muore”
LA PROTESTA
Fano - Più volte i maestri carristi fanesi hanno manifestato la loro protesta sia per la scarsa considerazione mostrata sui loro progetti di rilancio del Carnevale, sia per gli scarsi investimenti effettuati sia dall'Amministrazione comunale e di conseguenza dalla Carnevalesca sulla costruzione dei carri. La risoluzione poi di mettere in cantiere un solo carro nuovo per la prossima edizione del Carnevale, ha riacceso gli animi, motivando i carristi a disertare per protesta il concorso dei bozzetti. L'ultimo rampollo della più nota famiglia di carristi fanesi Alfredo Pacassoni ha così manifestato la sua delusione: "Apprendo con estremo dispiacere che il prossimo Carnevale di Fano si sta indirizzando senza carri allegorici nuovi, ma con carri vecchi e forse qualche mascherata. Un'altra proprietà, un altro valore della nostra città che se ne va a causa di mentalità retrograde, di un egocentrismo direttivo che non accetta, non vuole collaborazioni, offerte di idee e concreti apporti che varie realtà della città del commercio, del turismo, della cultura, in particolare i carristi, hanno più volte offerto senza ricevere attenzione e disponibilità di collaborazione. In merito è sorprendente apprendere che ci siano ancora persone disposte a sostenere che il punto fondamentale del nostro carnevale sia il getto delle "caramelle" (ndr, il riferimento è ad Alberto Berardi) e non il valore di proprietà creative, di una cultura popolare che si materializza nella ideazione costruzione dei carri allegorici. Senza carri, quali simbolo di idee, di creatività e capacità di fare della nostra gente, il Carnevale fanese muore. Valori che, invece di essere sempre più dimenticati e trascurati, andrebbero promossi, soprattutto nelle scuole di ogni ordine e grado, ad iniziare da quelle dell'infanzia. Come fanese, carrista componente di una famiglia storica del Carnevale, che nel tempo ha dato e continua a dare il meglio di sé per la sua città, spero tanto che i soci della Carnevalesca, i fanesi e non intervengano per scongiurare una misera fine del nostro Carnevale". Si tratta di un appello accorato che invita il Comune e la Carnevalesca a puntare più sulla costruzione di carri, affinché la prossima edizione del Carnevale rappresenti le prima sequenza di un rilancio, economico e culturale della nostra città e "non - conclude Pacassoni - una morente sagra paesana dispensatrice di caramelle e cioccolate che, pur significative, rappresentano il lato più negativo e deteriore di mentalità superficiale e consumistica". Insieme a Pacassoni, l'associazione carristi, Fantagruel e Paolo Furlani chiedono nuovamente alla giunta comunale di farsi carico di organizzare con urgenza il tavolo di programmazione volto alla stesura di un progetto del Carnevale, quale prospettiva di sviluppo, in chiave culturale turistica economica, dell'intera città. m.f.
Da: Corriere Adriatico del 19/8/2015
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Carnevale, il sindaco mediatore Tre obiettivi dopo la rottura tra ente e carristi: allegorie nuove, rilancio ed evento estivo
MANIFESTAZIONE A UNA SVOLTA
MASSIMO FOGHETT I - Fano. Per i maestri carristi, l'impasse sul Carnevale si supera soltanto se prima di discutere sul bando dei bozzetti, tuttora andato a vuoto, si costruisce un progetto condiviso sulla manifestazione, con i soggetti riuniti a pari titolo intorno al tavolo di programmazione; un progetto di aggiornamento del Carnevale quale prospettiva di sviluppo, in chiave culturale turistica economica, dell'intera città. Per i carristi: "l' ente Carnevalesca, rifiutando la realizzazione di nuovi carri, si è messa a nudo, nonostante continui a far la voce grossa e arrogante. Forte del nulla. Perché senza i maestri carristi il Carnevale, già agonizzante, è destinato a morte sicura". Parole forti delle associazioni Carristi fanesi e Fantagruel che richiamano l'intervento di un terzo interlocutore, affinché le due parti essenziali per dare vita al Carnevale di Fano giungano ad una ricomposizione. "Dopo la rottura tra carristi e Carnevalesca - ha dichiarato il sindaco Massimo Seri - ho incontrato di nuovo in separata sede entrambe le parti, riconfermando l'attenzione dell'Amministrazione al Carnevale, considerato come l'evento più importante della città. Stiamo lavorando anche di comune concerto con la commissione del Senato per la suddivisione dei contributi e ci stiamo muovendo su tre binari: il primo ci guida verso la prossima edizione dei corsi mascherati che non credo sia possibile organizzare senza alcun carro nuovo; il secondo ci porta verso un nuovo progetto del Carnevale estivo che superi la semplice esposizione dei carri e magari introduca l'abbinamento con la musica jazz; il terzo si riferisce alla elaborazione di un progetto per l'evento invernale che guardi lontano, ma che al tempo stesso salvaguardi gli elementi della tradizione". Per risolvere la diatriba in atto, Seri si propone di organizzare degli incontri tra carristi e Carnevalesca, lui stesso presente come garante, pur nel rispetto dei relativi ruoli e funzioni. Sarà un tavolo a cui saranno invitati anche altri interlocutori particolarmente a conoscenza delle tradizioni cittadine, ma anche dei moderni mezzi di comunicazione, in quanto, ha concluso Seri: "Uno dei limiti del nostro Carnevale sta proprio nella scarsa conoscenza a livello nazionale".
Da: Corriere Adriatico del 20/8/2015
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I maestri creatori “Si riparta da zero”
LA RICHIESTA
Fano - Di fronte ai propositi del sindaco,ora però i maestri del Carnevale riuniti nella Associazione Carristi, Fantagruel, Paolo Furlani e Alfredo Pacassoni chiedono di passare dalle buone intenzioni ai fatti. "In primis - affermano - mettendo uno stop al confuso operato della Carnevalesca. E ripartire dall'inizio. Altrimenti, senza se e senza ma, sindaco e vicesindaco devono dire alla città che preferiscono il vuoto programmatico dell'ente Carnevalesca; che preferiscono un Carnevale modello "sagra paesana".Basta, dunque, deleghe in bianco a fronte di contributi pubblici di 130mila euro all’anno.
Da: Corriere Adriatico del 20/8/2015
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Alberto Berardi “Le tribune si svuotano al termine del getto”
LA POLEMICA
Fano - “Si sono mai accorti alcuni nostri carristi sempre pronti alla critica che le tribune durante le sfilate si affollano per il giro del “getto” e si svuotano al termine dello stesso. Ci sarà pure una ragione”. Nel dibattito interviene Alberto Berardi, storico, studioso di tradizioni locali, ex presidente della Federazioni Italiana Carnevali e vicepresidente della Fondazione Carifano. “E’ vero o non è vero - chiede Berardi - che alcuni “carristi” avversarono l’unica novità del nostro Carnevale, cioè la presenza a Fano del Premio Nobel Dario Fo con tanti saluti alla cultura. E’ vero o non è vero che sempre gli stessi costrinsero la Carnevalesca a rinunciare all’impegno finanziario di un imprenditore illuminato perché volevano essere loro a scegliere quale “carro” realizzare. E’ infine vero o non è vero che la grande idea di ricordare il debutto di Gioachino Rossini al Teatro della Fortuna di Fano a 9 anni, nel Carnevale del 1801 con un “carro” per il quale l’artista Pierluigi Piccinetti aveva realizzato uno stupendo bozzetto rimase sulla carta per la cifra incredibile richiesta. Potremmo continuare a lungo ma annoieremmo i lettori. Ogni anno la polemica esplode ma vince sempre il Carnevale. Ho presieduto per anni la Federazione Italiana Carnevali e posso dire che ogni mondo è paese in particolare dove l’aspetto finanziario ha affossato lo spirito carnevalesco che si nutre e non potrebbe essere altrimenti, di volontariato. Se un giorno - conclude Berardi - dopo l’ingresso gratuito ai corsi mascherati, la costruzione degli hangar, la pubblicazione di numerosi libri e infine il riconoscimento nazionale ed europeo del Carnevale come “Bene culturale immateriale” riuscirò a realizzare anche il sogno del gemellaggio con New Orleans per cui stiamo lavorando sarò finalmente soddisfatto. Evviva il Carnevale !”
Da: Corriere Adriatico del 20/8/2015
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CARNEVALE, IL COMUNE ISTITUISCE IL TAVOLO DI PROGRAMMAZIONE
Fano (PU) – “Un colpetto”. Lo definiscono così i maestri carristi il tavolo di programmazione per discutere del futuro del Carnevale istituito dal Comune con tutti i soggetti interessati all’evento. Il confronto potrà essere utile per il bene della manifestazione ma lo “strappo” con la Carnevalesca è ancora lontano dall’essere ricucito. “Dopo un mese la richiesta del tavolo di programmazione è stata finalmente accolta dal sindaco – dicono i carristi – con nostra grande soddisfazione. Il riconoscimento che le proposte e la progettualità degli operatori sono una ricchezza per il Carnevale e la città. Ora però dalle buone intenzioni occorre passare ai fatti. In primis mettendo uno stop all’insensato e confuso operato della Carnevalesca. E ripartire dall’inizio. Altrimenti, senza se e senza ma, sindaco e vice-sindaco devono dire alla città che preferiscono il vuoto programmatico dell’Ente Carnevalesca. Basta deleghe in bianco a fronte di contributi pubblici di 130mila €uro, cifra erogata nel 2015 e verbalmente riconfermata per il 2016. 130mila €uro per un Carnevale fotocopia, grigia e sbiadita, del 2015? Questo il biglietto da visita della città dopo la tanto sbandierata vetrina all’Expo’? Questa la strategia di promozione? Questo il piano per colmare il gap enorme tra il Carnevale di Fano e gli altri Carnevali. Lo abbiamo detto e lo ripeteremo al tavolo: il Carnevale è patrimonio della città, non il gioco o la vetrina per qualcuno”.
Da: www.fanoinforma.it del 20/8/2015
http://www.fanoinforma.it/carnevale-il-comune-istituisce-il-tavolo-di-programmazione/
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I maestri carristi allargano il confronto e criticano l’ente e Berardi
“Carnevale, progetto di sviluppo con associazioni e fondazioni”
IL CASO – Fano. “Il Carnevale è patrimonio della città, non il gioco o la vetrina per qualcuno”. I maestri carristi uniti ribadiscono le loro richieste per un rilancio della manifestazione dopo la disponibilità espressa dal sindaco a farsi da mediatore per superare i contrasti con l’ente Carnevalesca. I creativi del Carnevale contestano all’ente Carnevalesca una gestione personalistica che uccide le idee e finirà per ridurre la manifestazione a sagra paesana, pur se finanziata con 130 mila euro del Comune. “Il dado è tratto - rilevano in un comunicato congiunto le associazioni Carristi fanesi e Fantagruel -: il prossimo Carnevale di Fano sarà senza carri allegorici nuovi, ma con carri vecchi di anni e qualche mascherata. La conferma, come si era detto, di una totale mancanza di progettualità, l'idea di un Carnevale privo di prospettive e qualità, fondato su un fare raffazzonato e asfittico. Eppure i maestri carristi, tutti uniti all'unisono, erano stati chiari: prima del bando per i bozzetti viene il progetto condiviso sul Carnevale con i soggetti riuniti a pari titolo intorno al tavolo di programmazione. Un "progetto di sviluppo del Carnevale" quale prospettiva di sviluppo, in chiave culturale turistica economica, dell'intera città. La richiesta legittima e costruttiva è stata ignorata. Il resto è cronaca di questi giorni. Ora senza bozzetti e nuovi carri, l'ente Carnevalesca è messa a nudo. Nonostante continui a far la voce grossa e arrogante. Forte del nulla. Perché senza i maestri carristi il Carnevale, già agonizzante, è destinato a morte sicura. Sulla stampa si leggono dichiarazioni gravi se non fossero risibili: "Andiamo avanti come nel 2000", "Non ce ne preoccupiamo", "I carri sono nostri e ci facciamo quello che ci pare". Già, i carri: realizzati con il finanziamento pubblico, con gli chassis (le basi) di proprietà del Comune, che tout-court diventano di proprietà di un'associazione privata. Tutto normale? Posizioni arroccate sul passato, prive di prospettiva e futuro, corroborate dalle parole di Alberto Berardi, già presidente dell'Ente Manifestazioni, per il quale il punto di forza del nostro Carnevale è il getto e non i carri. Dichiarazioni che stupiscono. Forse il vicepresidente della Fondazione CariFano non ha letto con attenzione il comunicato dei maestri carristi che chiedono la presenza anche della Fondazione al tavolo di programmazione. Eppure il vicepresidente per anni è stato il presidente dei Carnevali d'Italia, rappresentando Carnevali dove il carro allegorico è al centro delle manifestazioni. Eppure proprio lui ha curato la pubblicazione di tre pregevoli volumi sulla storia dei carri allegorici di Fano, e non sul getto. Ma forse sono gli effetti di questa estate torrida. Di fronte a questo impasse, i maestri carristi hanno chiesto ripetutamente all'Amministrazione di prendere la palla in mano organizzando il tavolo di programmazione con tutti i soggetti, comprese le associazioni di categoria e le Fondazioni. Ora dalle buone intenzioni occorre passare ai fatti. In primis mettendo uno stop all'insensato e confuso operato della Carnevalesca”.
Da: Corriere Adriatico del 21/8/2015
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Fano: dai pentastellati una mozione per rilanciare il Carnevale
FANO – Una mozione per il rilancio del Carnevale di Fano è stata presentata dai consiglieri comunali a 5 Stelle. Ecco il testo:
Oggetto: Rilancio del Carnevale e del brand “Fano Città del Carnevale”
I sottoscritti Marta Ruggeri, Hadar Omiccioli e Roberta Ansuini, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle – Fano,
PREMESSO CHE
il Carnevale di Fano rappresenta, secondo l’art. 15 bis dello Statuto Comunale, “la più antica ed importante manifestazione nella storia della cultura e della tradizione della Città”, grazie alle sue radici molto antiche, testimoniate da un documento datato 1347, conservato nell’Archivio storico comunale, e alla peculiarità dovuta al famoso “getto” di dolciumi, alle sfilate dei carri allegorici, realizzati dalle qualificate maestranze locali, alla Musica Arabita (nata nel 1923 e definita da Guido Piovene nel suo “Viaggio in Italia” il primo esempio di banda jazz in Italia) e al pupo, detto “vulòn”;
l’attaccamento della cittadinanza fanese a questa tradizione è dimostrata anche dal fatto che fin dal 1871 venne costituita la “Società della Fortuna”, antenata dell’odierno Ente Carnevalesca, quale comitato organizzatore della manifestazione; tuttavia l’apprezzamento nei confronti di questo evento si estende di gran lunga oltre i confini cittadini, facendone la festa popolare più importante delle Marche e potrebbe diventare una delle prime a livello nazionale, con tutte le eventuali positive ricadute in termini economici sugli operatori della città;
l’art. 1 dello Statuto dell’Ente Carnevalesca afferma: “La Carnevalesca è una associazione, con sede in Fano, costituita allo scopo di organizzare il tradizionale Carnevale di Fano ed altre manifestazioni, al fine di dare impulso alla vita cittadina, in modo particolare alla valorizzazione culturale, folkloristica, turistica ed economica della città;
nel 2011 venne inserito nello Statuto Comunale l’art. 15 bis, che riconosce Fano come la “Città del Carnevale”, prevedendo altresì la figura del “Sindaco del Carnevale”; in questa occasione è stato anche realizzato un brand, sfruttabile in tutti i periodi dell’anno ai fini della promozione turistica e culturale, che lega inscindibilmente il nome di Fano alla storica manifestazione carnevalesca;
il costo della manifestazione è sostenuto in gran parte da contributi di natura pubblica, tra i quali spiccano i 130.000 euro stanziati dal Comune e i finanziamenti da parte della Regione; una nuova possibile fonte di finanziamento è rappresentata dall’eventuale partecipazione e aggiudicazione del Bando per il sostegno e la valorizzazione dei Carnevali storici d’Italia, promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo;
la stagione appena trascorsa è stata caratterizzata dalla soppressione del Carnevale estivo, inizialmente inserito nella programmazione delle manifestazioni fanesi e previsto anche nei depliant promozionali distribuiti ai turisti, provocando la delusione e le rimostranze dell’Ente Carnevalesca e degli operatori turistici e commerciali della città;
il bando di concorso per la selezione di bozzetti finalizzati alla costruzione di carri allegorici di I e II Categoria per la prossima edizione del Carnevale, scaduto il 10 agosto, è andato deserto a causa di una protesta messa in atto dai Maestri Carristi fanesi; pertanto il Carnevale del 2016 rischia di tenersi utilizzando gli stessi carri dell’edizione passata;
i Maestri Carristi lamentano la scarsa progettualità dell’Ente Carnevalesca nella definizione dei contenuti dell’evento e soprattutto la mancata valorizzazione del loro potenziale apporto nella programmazione e nell’organizzazione della manifestazione, che si riflette nella minima considerazione dimostrata dall’Ente nei confronti delle realizzazioni artistiche dei carristi (concretizzatasi nella richiesta di un solo nuovo carro e di due modifiche a carri già esistenti) e nella grave svalutazione del ruolo dei carri allegorici quale peculiarità del Carnevale fanese; a questo proposito hanno parlato di “un Carnevale privo di prospettive e qualità, fondato su un fare raffazzonato e asfittico” che lo fa assomigliare a una “sagra paesana” e di “lenta e inesorabile agonia” della manifestazione;
nel settembre 2014, il maestro carrista Giovanni Sorcinelli ha consegnato all’Assessore alla cultura e al turismo Marchegiani un progetto per il rilancio del Carnevale, che prevedeva tra le altre cose la focalizzazione dell’evento sulla satira in tutte le sue manifestazioni artistiche, la trasformazione anche urbanistica di Fano in una “città in maschera” permanente, con l’allestimento del Museo del Carnevale, valorizzando così in modo adeguato il brand “Fano città del Carnevale”, e la proposta di un gemellaggio con New Orleans (puntando sulla musica jazz) o Valencia;
il 20 agosto è stata finalmente annunciata da parte del Sindaco la volontà di istituire un tavolo di programmazione a cui parteciperanno rappresentanti dell’Ente Carnevalesca, dei maestri carristi, altri interlocutori esperti delle tradizioni cittadine e dei moderni mezzi di comunicazione, a cui parteciperà anche il Sindaco in veste di garante;
il rilancio del Carnevale di Fano deve interessare non soltanto l’aspetto comunicativo e promozionale, visto che la notorietà dell’evento a livello nazionale e internazionale è ancora insoddisfacente se raffrontata al suo potenziale, ma soprattutto deve partire da un ripensamento del suo impianto in termini artistici e culturali, attraverso un processo di programmazione e progettazione partecipata che coinvolga, su un piano di parità, tutti i soggetti impegnati in prima linea nella buona riuscita della manifestazione;
nella seduta del 18 ottobre 1995, il Consiglio Comunale di Fano ha approvato all’unanimità una mozione, presentata da Luciano Benini, che impegna il Comune “a promuovere iniziative commerciali, culturali ed educative che possano contribuire a ridurre il divario Nord Sud del mondo”, e in particolare a sostenere, “anche attraverso l’individuazione di forme di finanziamento finalizzate all’apertura di nuovi centri vendita”, il commercio equo e solidale, “il cui obiettivo è la produzione e la commercializzazione di prodotti socialmente ed ecologicamente validi”, riconoscendo in esso “uno strumento fondamentale per lo sviluppo dei paesi poveri e (…) un contributo importante anche per la soluzione dei problemi legati all’emigrazione dei paesi del Sud del mondo verso quelli del Nord”, tenendo conto “che la Comunità europea auspica tutta una serie di interventi (fiscali, economici, formativi, ecc.) a sostegno e promozione del commercio equo e solidale”;
IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA
a formalizzare e quindi ricoprire in modo stabile ed incisivo il ruolo di Garanti e Supervisori dell’organizzazione e della buona riuscita del Carnevale, considerato l’impegno finanziario del Comune e la natura prevalentemente pubblica dei contributi, mediando tra le esigenze dei vari settori impegnati nella realizzazione dell’evento;
a proseguire con determinazione nell’annunciato intento di istituire un tavolo di programmazione e progettazione partecipata del Carnevale che coinvolga l’Amministrazione, l’Ente Carnevalesca, i Maestri Carristi e le altre realtà culturali, artistiche, produttive e mediatiche già impegnate o potenzialmente interessate all’organizzazione e/o promozione del Carnevale;
a ripensare l’impianto del Carnevale nella prospettiva di uno sviluppo in chiave culturale, turistica ed economica dell’intera città, attraverso una progettazione originale ed innovativa che caratterizzi, a livello nazionale ed internazionale, la manifestazione da un punto di vista artistico-culturale e integri il nucleo tradizionale rappresentato dai corsi mascherati;
a valutare approfonditamente, in questo senso, il progetto presentato dall’Associazione Fantagruel e gli altri eventuali progetti già presentati per il rilancio del Carnevale, riferendo alla sesta commissione gli esiti di tale processo valutativo-comparativo, motivandone l’accoglimento o il respingimento ed esponendone le eventuali modalità di attuazione;
ad internazionalizzare il Carnevale istituendo rapporti di gemellaggio con alcuni tra i carnevali più noti all’estero, simili nel loro impianto a quello fanese; nello specifico, a valutare la possibilità di inserire il Fano Jazz nel contesto carnevalesco attraverso un gemellaggio con il Carnevale di New Orleans;
a valorizzare il brand già esistente di “Fano Città del Carnevale” trasformando Fano in una “città in maschera” attraverso l’installazione permanente di arredo urbano e la realizzazione di decorazioni a tema, l’utilizzo di un progetto grafico ispirato al Carnevale nella promozione turistica della città, l’ideazione di prodotti di merchandising, la creazione del Museo-Archivio del Carnevale, la programmazione di conferenze, mostre, esposizioni in genere legate al Carnevale in tutti i periodi dell’anno;
a ricercare la collaborazione di personalità note a livello nazionale e internazionale nel campo dell’arte e della cultura per ricoprire il ruolo di Direttore Artistico del Carnevale;
a ricercare la collaborazione fattiva delle scuole fanesi di ogni ordine e grado per le realizzazioni artistiche e ad intercettare il sostegno finanziario e/o organizzativo di enti privati, per fare in modo che l’intera città si senta impegnata in primo piano nella buona riuscita del Carnevale;
ad attivarsi affinché la giuria cui è attribuito il potere di selezionare i bozzetti per i carri allegorici sia altamente qualificata da un punto di vista tecnico-artistico ed operi attraverso criteri predeterminati e trasparenti, e la graduatoria vincoli l’Ente Carnevalesca nell’attribuzione degli incarichi;
a partecipare al bando per il sostegno e la valorizzazione dei Carnevali storici d’Italia, che verrà emesso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, al fine di aggiudicarsi nuove ed ulteriori fonti di finanziamento per il Carnevale fanese;
ad introdurre quanto prima, nelle prossime edizioni del Carnevale, i dolciumi e i prodotti del Commercio Equo e Solidale nel getto della manifestazione.
Marta Ruggeri Hadar Omiccioli Roberta Ansuini
Fano, 22/8/2015
http://Da: http://www.pu24.it/2015/08/22/169821/169821/
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Bisogna cercare il futuro in America
di Alberto 8erardi* già presidente Ente Manifestazioni e Carnevali d’Italia
Ho apprezzato sinceramente il tono colloquiale dell'ultimo comunicato dei carristi e persino la polemica nei miei confronti. Nel Carnevale ci sta questo ed altro, è ora però di fare chiarezza. La Carnevalesca è un’istituzione cittadina con una storia secolare e con un numero di soci superiore a mille (1204 per essere precisi). I suoi dirigenti sono eletti democraticamente, prestano la loro opera gratuitamente e rispondono personalmente del loro operato. Da alcuni anni in collaborazione con altre realtà associative del volontariato la Carnevalesca interviene anche dove socialmente si sente il bisogno. Una nota stonata è quindi il riferimento al contributo del Comune (130.000 euro) che i carristi chiedono di conoscere come viene impiegato quando sanno perfettamente che 117.000 euro rappresentano il loro compenso ai quali vanno aggiunti 6.000 euro per l’Arabita. A loro il compito di contare quanti euro rimangono. Non trascurabile è infine l’ingresso gratuito ai Corsi Mascherati ed il fatto che non si possono spendere i soldi che non si hanno. Ora assodato che della Carnevalesca si può dire solo un gran bene sarei lieto di conoscere quanti sono i carristi ancora in attività e quanti di essi sono iscritti alla Carnevalesca (tessera di socio 10 euro). Risparmieremmo molte parole e faremmo un bel Carnevale. Ad esempio, “Viareggio Carnevale estivo: flop”. Titolano i quotidiani della Versilia per definire uno sbilancio di 50.000 euro per la manifestazione articolata in tre sfilate: Prima serata per essere precisi, 4.000 spettatori paganti (biglietto 12 euro) incasso 40.000 euro, seconda serata incasso 28.00, terza serata incasso 18.000 euro. Una vera e propria doccia fredda che fa giustizia di tutte le sciocchezze udite a Fano questa estate sulla edizione estiva del Carnevale nonostante la bocciatura della proposta degli addetti ai lavori. La stampa viareggina informa poi sul fatto che il Carnevaòe andrà a cercare all’estero quel successo che in casa viene meno. Ha già chiuso con la Sud Corea e sono molto avanti le trattative con un’agenzia inglese, mentre mi risulta abbandonata l’idea di sbarcare a New Orleans. La Carnevalesca ha superato i mille soci può e deve giocare in grande. Oggi che i Carnevali sono giustamente considerati “Beni culturali immateriali” nulla ci può fermare. Complice il Jazz si apra un contatto ufficiale con uno dei Carnevali più noti al mondo. Se Cento è andata a Rio e Viareggio in Corea a Fano non manca nulla per attraversare l’Atlantico e confrontarsi con la fascinosa New Orleans ed il suo Carnevale. Dunque avanti con i carri e al diavolo i siluri.
Da: Il Resto del Carlino del 23/8/2015
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Carnevale, Seri fa da paciere Ma i carristi vogliono la regìa
Domani incontro con la città per arrivare a idea condivisa
IL SINDACO Massimo Seri vuole chiudere la diatriba sul carnevale tra l'Ente Carnevalesca da una parte e l'associazione dei carristi dall'altra che ha portato questi ultimi a disertare la presentazione dei bozzetti per la prossima edizione della manifestazione. Per domani sera i carristi hanno indetto un incontro con le associazioni dei commercianti e delle realtà culturali cittadine e a seguire potrebbe esserci l’incontro risolutivo tra tutti gli attori su invito dell'Amministrazione comunale. «NOI NON VOGLIAMO sostituirci all'Ente Carnevalesca -ha detto Alfredo Pacassoni, carrista storico del carnevale fanese -al quale spetta la direzione del carnevale fanese, ma chiediamo di poter collaborare per realizzare un progetto di più ampio respiro, rispetto all'estemporaneità di ogni anno e al Comune di coordinare gli sforzi di tutti. Solo con un progetto che preveda continuo aggiornamento tecniche creative nella realizzazione dei carri e delle politiche di marketing per rilanciare la manifestazione a livello nazione, nonché di una regia di alto livello che possa trasformare la sfilata in un autentico spettacolo, dove i carri e il getto siano, entrambi, l'attrazione principale, -conclude Alfredo Pacassoni - crediamo che si possa trovare una sintesi e comporre la polemica».
E' QUANTO si augura lo stesso sindaco Seri, il quale è intenzionato a mettere tutti intorno a un tavolo per uscire poi con un'idea di carnevale condivisa da tutta la città. Il problema più immediato è che incombe l'edizione 2016 alla quale mancano pochi mesi. Che fare allora, visto che non sono stati presentati bozzetti per i nuovi carri? Se da una parte un carnevale con i vecchi carri non sarebbe un bel biglietto da presentare ai futuri spettatori, dall'altra le difficoltà economiche della Carnevalesca di redigere un budget che porti a realizzare quattro nuovi carri sono estremamente realistiche. Se i carristi fossero d'accordo si potrebbe procedere ad una progettazione urgente che porti solo ad una «rivisitazione» degli attuali carri nella prospettiva dell'attuazione del progetto complessivo a medio termine.
Da: Corriere Adriatico del 5/9/2015
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Cecchini: confrontiamoci ma decidiamo noi
Il presidente della Carnevalesca disposto ad ascoltare tutti ma rivendica la responsabilità economica - Il controcanto ai carristi
MASSIMO FOGHETTI
Fano - E' oggi il giorno della verità il Carnevale di Fano. Si svolge infatti l'atteso incontro convocato dal sindaco Massimo Seri tra i carristi e la Carnevalesca per iniziare a ragionare su un progetto condiviso di rilancio della manifestazione che possa riconciliare, dopo la rottura delle trattative, le parti in causa. L'obiettivo però non facile da raggiungere, in quanto se non è difficile raccogliere i contributi di tutte le categorie, carristi, commercianti, albergatori, ristoratori, concessionari di spiaggia, lo è invece indurre l'ente Carnevalesca ad assumere la responsabilità economica di un progetto che non è tutta farina del suo sacco. I commenti e i propositi del presidente dell'ente, Luciano Cecchini, dopo l'incontro dei carristi con i gruppi consiliari appaiono, almeno all'apparenza, concilianti. "Siamo disponibili - ha detto - ad ascoltare tutti i consigli che ci giungono dalle categorie, come dai singoli fanesi. Noi non abbiamo mai respinto nessuno. Ben venga chi ci suggerisce una proposta finalizzata ad allargare i nostri orizzonti. Ma sarà la Carnevalesca che ne farà più o meno uso secondo le sue disponibilità. L'ultima parola non può che spettare infatti all'ente Carnevalesca che è l'ente che organizza la manifestazione e si assume tutte le responsabilità economiche. “Detto questo -prosegue -noi non escludiamo nessuno. Preciso solo che si è fatto un grande clamore per niente, dato che le disponibilità economiche sono quelle e con quelle alla fine bisogna fare i conti". I carristi ritengono che il Carnevale, così come è stato fatto in questi ultimi anni, sia stato molto ripetitivo e oggi sia in declino, lei ne pensa? "A questa domanda dovrebbe rispondere il pubblico che è stato presente alle nostre manifestazioni. lo come parte interessata posso soltanto dire che di innovazioni, nei 5 anni della presidenza fino ad oggi, ne abbiamo fatte molte: dal Carnevale che ha riempito le mattinate dei corsi carnevaleschi, al riallaccio dei rapporti con la Perugina, con il mondo della scuola, il Carnevale dei nonni, il Carnevale degli animali, la sfilata di un carro allegorico sull'acqua durante il carnevale estivo; non mi pare che siamo stati con le mani in mano, del resto l'affluenza del pubblico ci ha dato ragione. Lo stesso tesseramento di quest'anno, che ha superato le mille unità è stato un successo. Contemporaneamente sono stati gli anni in cui sono diminuiti drasticamente i contributi privati a causa della crisi che ancora coinvolge il nostro territorio. Per fortuna il pubblico ha mantenuto i suoi impegni e grazie a questo sostegno, iI Carnevale si può ancora organizzare". Parteciperete dunque al "tavolo" convocato dal sindaco? "Certamente; ben venga questo incontro. Ma tengo a precisare che la Carnevalesca da sempre ha fatto un progetto triennale, perché il presidente che viene eletto, rimane in carica tre anni. La prossima edizione sarà il mio ultimo carnevale, dato che nel maggio o giugno del 2016 ci sarà l'assemblea per il rinnovo delle cariche elettive. Chi vuole contribuire a decidere le sorti dell'ente e del Carnevale prenda almeno la tessera e si metta in gioco di fronte a tutti i soci, con le sue idee; per farsi eleggere nel direttivo".
Da: Corriere Adriatico del 7/9/2015
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CARNEVALE, SERI FA DA PACIERE TRA I CARRISTI E LA CARNEVALESCA
Stringono i tempi per l'edizione 2016. Mariotti: "Non c'è tempo per mettere in cantiere carri nuovi"
di Tiziana Petrelli
Fano (Pesaro e Urbino), 11 settembre 2015 - I tempi stringono e si cerca la quadratura del cerchio per il Carnevale di Fano in programma per il 24 e 31 gennaio e 7 febbraio. Mercoledì sera c'è stato l'incontro tanto atteso, guidato dal sindaco di Fano, tra il direttivo dell'ente che organizza il Carnevale e i maestri artigiani che realizzano i carri allegorici. "E' stato un confronto costruttivo – il commento di Massimo Seri – con toni pacati. L'impressione è che siano tutte persone che amano il Carnevale e la città. Ognuno ha detto la sua, si sono chiarite le incomprensioni. Tutto il resto è un falso problema". Pace fatta quindi tra Carnevalesca e i carristi? "Non c'è mai stata la guerra" ha detto il maestro della carta pesta Ruben Mariotti, dimenticando che fino a pochi giorni fa i carristi accusavano la Carnevalesca di "scelte clientelari", di "una organizzazione da sagra paesana" e chiedevano l'intervento di una figura terza, il sindaco, perché si "facesse garante dei diritti di tutti gli attori del Carnevale" dal momento che "quell'ente privato gestisce soldi pubblici". Ora che hanno ottenuto quello che volevano, l'incontro con Seri e il tavolo di lavoro in programma per fine mese, i carristi sono molto più rilassati nel parlare. "La Carnevalesca sta lavorando al progetto del Carnevale 2016 – prosegue Mariotti -. Sembrano disponibili ad ascoltare le nostre idee. Ora attendiamo di vedere il progetto per fare le nostre proposte. Certo che i tempi sono ristretti e non ci sarà tempo di mettere in cantiere carri nuovi". "Ma se ieri (mercoledì, ndr) mi hanno detto che nel 2005 hanno fatto tutti carri nuovi in meno di due mesi?" ha replicato ieri il presidente della Carnevalesca Luciano Cecchini sentendosi preso per i fondelli."L'incontro è andato bene. Il sindaco ha programmato un tavolo di lavoro ma gira gira non cambiano le cose. Perché l'ultima parola spetta alla Carnevalesca". Il sindaco conferma: "Il Carnevale lo organizza l'Ente. Certo le scelte devono essere condivise ma poi se ci sono debiti... è il presidente che ne risponde. Nelle prossime settimane inviterò intorno ad un tavolo,tutti quelli che hanno delle idee innovative per il Carnevale. Non so quanti saranno. Se verranno fuori scelte condivise bene, se no almeno si saranno incontrati".
Da: www.ilrestodelcarlino.it del 11/9/2015
http://www.ilrestodelcarlino.it/fano/carnevale-fano-sindaco-carristi-1.1288347
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CARNEVALE FANO, FABBRI (PD): MIBACT MANTIENE PROMESSA. PUBBLICATO BANDO
“Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha pubblicato sul sito istituzionale www.beniculturali.it l’avviso pubblico per il finanziamento delle manifestazioni carnevalesche storiche. Un bando che mette a disposizione un milione di euro per promuovere le manifestazioni carnevalesche italiane. Si tratta di una grande occasione per il Carnevale storico di Fano, che rappresenta per il nostro territorio un prezioso patrimonio culturale, oltre ad essere un’importante occasione turistica. Ringraziamo il ministro Dario Franceschini per aver mantenuto la promessa fatta mesi fa: queste manifestazioni artistiche si radicano infatti nella tradizione e nella storia nazionale e, in quanto tali, devono essere non solo preservate ma promosse e sostenute”. Lo afferma in una nota la senatrice del Pd, Camilla Fabbri.
Ufficio Stampa Sen. Camilla Fabbri (Gruppo PD)
Da: pesaronotizie.com del 9/10/2015
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LA POLEMICA SFILATE 2016
La tristezza dei carristi: «Il tempo stringe e il Carnevale muore»
TEMPUS FUGIT, dicevano i latini. E così i maestri carristi riuniti nell’Associazione Carristi Fanesi assieme a Fantagruel, Furlani e Pacassoni incalzano gli organizzatori del Carnevale di Fano 2016 in programma per il 24 e 31 gennaio e 7 febbraio. «Il tempo utile per organizzare il Carnevale stringe – scrivono in una nota congiunta i maestri della cartapesta – e sia la Carnevalesca, Ente al quale viene affidata l’organizzazione della manifestazione, che l’Amministrazione Comunale, garante delle tradizioni della città nel cui statuto è sancito «Fano città del Carnevale», non hanno ancora risposto al progetto per la realizzazione di carri e mascherate che i Maestri Carristi hanno presentato le scorse settimane». Non vorrebbero poi essere schiacciati tra l’incudine e il martello, tanto più che fosse stato per loro le cose si sarebbero organizzate già da tempo. «Eppure il progetto per il 2016 – insistono - è improntato al rilancio e alla valorizzazione della manifestazione con proposte di qualità esattamente in linea con le finalità del «tavolo tecnico di progettazione » istituito dall’Amministrazione su richiesta degli stessi operatori. Un progetto che prevede, per esempio, il coinvolgimento dei principali autori satirici nazionali, l’omaggio a Federico Seneca primo «art director » della Perugina con un apposito carro e altre sei realizzazioni per la riscoperta e la promozione dei valori del Carnevale, volano di sviluppo culturale ed economico per la città». A fronte di una proposta che definiscono «così importante e qualificante», per i carristi «l’amministrazione si è riservata di cercare finanziamenti a tutt’oggi aleatori e in alternativa la Carnevalesca di fare il prossimo Carnevale con gli stessi carri, senza il contributo creativo dei Maestri Carristi».
Vogliono sapere se c’è l’avvallo dell’amministrazione nella «eventuale perentoria decisione della Carnevalesca di organizzare un’edizione del Carnevale con carri vecchi ormai di anni escludendo dal Carnevale i Maestri Carristi che ne sono anima e motore significherebbe la fine del nostro Carnevale da sempre considerato la manifestazione più importante della nostra città e della Regione. La fine di una tradizione artistica e artigianale. Fine sempre più vicina».
Da: Il Resto del Carlino del 15/10/2015
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Carnevale, fondi insufficienti
Stop al rilancio, i carristi temono un’edizione con allegorie vecchie
Fano. Fare un Carnevale con gli stessi carri potrebbe significare la fine della manifestazione e quindi anche la perdita delle maestranze che ci lavorano. C’è incertezza sulla prossima edizione del Carnevale per le risorse finanziarie inadeguate a un rilancio della manifestazione da tutti auspicato. Sono preoccupati i maestri carristi fanesi perchè hanno presentato un progetto per la realizzazione di nuovi carri contenente delle idee per il rilancio dell'evento, ma non hanno ancora ricevuto risposte né dalla Carnevalesca, né dall'amministrazione comunale. In questo periodo infatti si dovrebbe già iniziare a lavorare per la manifestazione, programmata per il 24 e 31 gennaio e 7 febbraio. L'associazione Carristi fanesi, Fantagruel, Paolo Furlani e Alfredo Pacassoni manifestano tutta la loro preoccupazione.
Il progetto presentato prevede il coinvolgimento dei principali autori satirici nazionali, l'omaggio a Federico Seneca primo "art director" della Perugina con un apposito carro e altre sei realizzazioni per la riscoperta e la promozione dei valori del Carnevale, volano di sviluppo culturale ed economico per la città. Il costo del progetto è di circa 150 mila euro. L’impasse è dovuta al fatto che l’amministrazione comunale ha sì confermato il contributo di 130 mila euro degli anni scorsi, ma l’ente Carnevalesca ha debiti da saldare per l’edizione 2015 perché sono venuti a mancare dei finanziamenti contabilizzati, inoltre intende stanziare 30 mila euro nella promozione dell’evento sul piano nazionale. Quindi per i carri saranno disponibili 70 mila euro. I fondi in più che potranno essere attinti da altre fonti, come il bando nazionale per i Carnevali storici, andranno all’edizione estiva. "L'eventuale perentoria decisione della Carnevalesca - dicono i carristi - di organizzare un'edizione del Carnevale con carri vecchi ormai di anni escludendo dal Carnevale i maestri carristi che ne sono anima e motore significherebbe la fine del nostro Carnevale".
Da: Corriere Adriatico del 16/10/2015
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Per il Carnevale si avvicina la fumata bianca
L’EVENTO Le sfilate allegoriche del prossimo anno, dal 24 gennaio al 7 febbraio, costeranno 75.000 euro e comprenderanno due carri ristrutturati, altrettanti saranno recuperati tali e quali dai capannoni in viale Piceno. La cifra include inoltre un carro di seconda categoria, quindi dalle dimensioni ridotte, tre mascherate e il Pupo 2016, che nel tardo pomeriggio di ieri era l'elemento ancora da definire nella trattativa. Fumata bianca vicina, dunque, dopo un'estenuante trafila di riunioni per riprendere la trama organizzativa, che a un certo punto sembrava a rischio di essere smagliata da uno strappo definitivo. Da una parte l'Ente Carnevalesca e dall'altra i maestri della cartapesta, che per settimane hanno faticato a mettersi d'accordo sul quantum, sull'aspetto economico. L'uno che dichiarava prioritarie le esigenze di bilancio, gli altri che invece proponevano un'edizione con progetti di rilancio (l'ipotesi iniziale di spesa ammontava a 150.000 euro) e di conseguenza con maggiori margini sia di lavoro sia di soddisfazione economica. Alla fine sembra dunque prevalere la scelta che privilegia un Carnevale di transizione, propenso a investire in modo più convinto sulla pubblicità e sulla promozione dell'evento invernale per eccellenza. Il suo tallone vulnerabile, in senso turistico, è infatti di essere poco conosciuto fuori dai confini della nostra provincia. C'è poi un bilancio da puntellare, dopo che le risorse pubbliche sono risultate più asciutte del previsto. In questi giorni l'Ente Carnevalesca ha incontrato in riunioni separate i maestri della cartapesta, Associazione carristi, Fantagruel, Gommapiuma per caso e alcune figure storiche: i tavoli sono serviti per smussare alcuni spigoli precedenti e per avvicinare le parti. Uno degli ultimi interrogativi era: si riesce a realizzare anche il carro di seconda categoria oppure è più concreta l'ipotesi di un'altra mascherata? Ieri è stato sciolto l'ulteriore nodo: via libera al piccolo carro, che dovrebbe richiamare il gemellaggio estivo con il festival del jazz, il nuovo evento in grado di caratterizzare la stagione turistica. Nel frattempo gli organizzatori fanesi aspirano a ottenere una boccata di ossigeno dal ministero ai Beni culturali, che ha appena pubblicato il bando per finanziare i Carnevali storici, in scadenza il 10 gennaio prossimo. O.S.
Da: Il Messaggero del 6/11/2015
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Carnevale magico con le Winx - Aggancio finalmente riuscito
Cecchini annuncia l’accordo con la Rainbow: «Un passo da gigante»
SARÀ un Carnevale magico quello in programma per il 24, 31 gennaio e 7 febbraio 2016 a Fano. Star d’eccezione saranno infatti le Winx, che sfileranno lungo viale Gramsci nelle tre domeniche della manifestazione, in attesa che i maestri carristi di Fano realizzino un gigante di cartapesta tutto dedicato a loro. Che vedrà però la luce solo nell’edizione 2017. Quest’anno, infatti, l’ente organizzatore - visti i risultati del sondaggio commissionato alla Sigma Consulting, sconfortanti per quanto riguarda il grado di conoscenza fuori regione della manifestazione ‘Bella da vedere e dolce da gustare’ - ha deciso di puntare tutto sulla promozione, riciclando i carri della scorsa edizione a cui ne verranno aggiunti altri cinque di seconda categoria, più piccolini. Torneranno così a sfilare, gettando dolciumi, due grandi opere d’arte del passato rimaneggiate e rinnovate che accompagneranno due carri riciclati dall’edizione 2015: ‘Nel Paese delle Meraviglie’ e ‘La Forza delle Maschere’. «SARÀ una sfilata tutta nuova, entusiasmante e suggestiva, come sempre - garantisce il presidente dell’Ente Carnevalesca Luciano Cecchini -. Tutto questo è stato reso possibile dalla sensibilità e dalla collaborazione dei maestri della cartapesta e di tutte le altre maestranze che hanno reso grande la manifestazione. Con poco più di 70mila euro (dei 300mila di budget, ndr), mettendo in conto qualche sacrificio, riusciranno a dare vita a un Carnevale che nulla avrà da invidiare ai precedenti». Pace fatta, quindi, tra ente e carristi, grazie agli accordi raggiunti al tavolo istituzionale che prevede nuovi ingaggi con l’edizione estiva. Subito dopo la conclusione del Carnevale invernale, infatti, l’Ente Carnevalesca darà il via ai lavori per il Carnevale estivo «perché finalmente l’abbiamo capito tutti che bisogna farlo in maniera solenne».
D’ESTATE sfileranno nuovi carri di seconda categoria in 3 appuntamenti tra Lido e Sassonia: la Notte Rosa (fine giugno/inizio luglio); il festival Fano Jazz by the Sea (fine luglio) e il Festival del Brodetto (settembre). Avanti con i carri quindi. Ma è annunciando il colpo da 90 messo a segno per l’edizione invernale 2016, che Cecchini non ha controllato la lingua: «Dopo un anno e mezzo si è concretizzato il rapporto con la Rainbow srl ed avremo le Winx al Carnevale. Le fatine marchigiane coinvolgeranno le scuole della città nel progetto dedicato al riciclo che ha già interessato 15mila istituti d’Italia. E’ un passo da gigante per il nostro Carnevale che spero avvicinerà altri imprenditori del territorio e non solo: abbiamo bisogno di risorse non solo pubbliche, ma di privati attirati dalla bellezza del nostro carnevale». «Con le Winx Fano recupererà un ruolo da protagonista – assicura il sindaco Massimo Seri – come in passato. E anche gli appuntamenti dell’estate diventeranno un punto di riferimento, grazie alle alleanze con le città vicine. Ho già sentito il collega di Senigallia a cui ho chiesto di giocarcela insieme dal punto di vista della promozione. Lui mi ha detto che è una cosa intelligente da fare». Intanto il 10 dicembre scade il bando per ottenere i finanziamenti ministeriali per i Carnevali Storici. Tiziana Petrelli
Da: Il Resto del Carlino del 10/11/2015
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IL MANIFESTO - Rappresenta un mondo all’arrovescia, senza gravità
QUELLO che è mancato alle ultime edizioni del Carnevale è stata una grande festa, un ballo in maschera, un giovedì grasso coi coriandoli più che coi fiocchi. Nel passato c’erano stati prima i veglioni al Politeama, poi la toccata e fuga al Teatro della Fortuna. E quest’anno? «La città purtroppo non offre spazi – spiega il presidente della Carnevalesca, Luciano Cecchini – e la Carnevalesca non ha le ‘forze’ per allestirne uno. Ma non disperiamo ancora dal poter realizzare una bella festa. Pare ci sia un gruppo di privati che vuole creare un Palatenda. Vediamo se ci riusciamo. In ogni caso ci sarà una festa all’aperto, una serata strana». Perché, come dice Omnia Comunicazione spiegando il manifesto 2016 «il Carnevale è il periodo di un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie. Il tempo in cui si lascia posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo, alla dissolutezza, allo scatenarsi della licenza e della violazione dei divieti. Il periodo in cui possiamo permetterci di presentarci come vorremmo essere: ora burleschi e teatrali, ora eroi». E ancora: «La figura femminile del Carnevale di Fano 2016 rappresenta la fantastica atmosfera del mondo alla rovescia, dove la gravità è annullata, e l’esistenza è leggera e spensierata. La creatività sprigiona una realtà aumentata della fantasia e dell’assurdo, il vestito di carta è simbolo dell’abbondanza del prendigetto, la gonna è piena di caramelle, identità principe del Carnevale di Fano». ti.pe.
Da: Il Resto del Carlino del 10/11/2015
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In vista delle elezioni Campagna per i soci da dicembre
I vantaggi
Fano - Meno di quattro mesi di tempo per bissare il successo di quest’anno. Partirà ufficialmente il 4 dicembre 2015 la campagna tesseramento all'ente organizzatore del Carnevale di Fano 2016, in programma con le sfilate dei carri allegorici domenica 24, 31 gennaio e7 febbraio. L'ente Carnevalesca si dice fiducioso nel replicare il successo ottenuto nei mesi scorsi quando era stata raggiunta quota 1.207 soci. Un attestato di amore per la manifestazione simbolo della città che la Carnevalesca invita a rinnovare presentando le tante collaborazioni attivate che consentiranno sconti e omaggi ai possessori della carta. Acquistando la tessera, al consueto costo di 10 euro, fanesi e turisti potranno usufruire del 2x1 per l'ingresso ai parchi di Costa Edutainment (Acquario di Cattolica, Aquafan, Oltremare, Italia in Miniatura). Ma non solo. Quest'anno i vantaggi sono anche per gli appassionati del grande schermo grazie all'accordo raggiunto con Fare Cinema. Presentando la tessera del Carnevale, per dodici mesi, i soci avranno diritto all'ingresso ridotto ai cinema Politeama, Malatesta di Fano e Gabbiano di Senigallia. Inoltre, abbinandola anche all'Acec Card, nelle stesse sale, avranno diritto ad assistere a 5 film gratuitamente. Per tutti la Carnevalesca garantirà inoltre omaggi e sconti che verranno elencati nei prossimi giorni. Al termine della campagna tesseramento 2016 verrà inoltre sorteggiata una bicicletta (abbinata al numero della tessera sociale) offerta da Cicli Mancini di via Roma a Fano. Già fissata anche la data di scadenza delle iscrizioni. "Dal 31 marzo - ha detto il presidente Luciano Cecchini - non sarà più possibile diventare soci perché, per il 2016, è previsto il rinnovo delle cariche sociali dell'ente (che hanno durata triennale). Il tesseramento sarà quindi chiuso in tempo utile per poter organizzare l'assemblea elettiva e permettere a tutti di partecipare ai lavori di candidatura e voto".
Da: Corriere Adriatico del 10/11/2015
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Carnevali storici missione a Roma a caccia di fondi
MANIFESTAZIONI
A Roma per perfezionare la domanda riguardante il contributo statale ai Carnevali storici. «Il confronto con gli uffici ministeriali ci ha confermato che stiamo lavorando nel modo giusto», ha specificato il vice sindaco Stefano Marchegiani. Il bando prevede in totale l'erogazione di un milione, scadrà il 7 dicembre prossimo e a questo punto, considerato l'esito positivo della missione nella capitale, è assai probabile che la richiesta di partecipazione sia depositata già nei prossimi giorni. I dirigenti del ministero alla Cultura hanno avallato, in particolare, un'interpretazione degli uffici comunali. E cioè che possano essere ammessi al finanziamento sia i corsi invernali in maschera sia il Carnevale estivo, che a Fano vanta una propria storia rilevante e che sarà rilanciato a partire dall'anno prossimo da un gemellaggio con il jazz, facendone l'evento trainante della prossima stagione turistica. La soluzione ipotizzata dall'Amministrazione locale, il Carnevale inteso come tutt'uno con due distinte manifestazioni, «permette di ingrandire la fetta del contributo cui può aspirare Fano», ha spiegato il vice sindaco Marchegiani. Il bando stabilisce infatti che sia finanziata la metà del budget, delle risorse preventivate dal Comune. Per le sfilate allegoriche invernali si sa già che ammontano a 130.000 euro, mentre per la versione estiva si dovrebbero aggirare intorno a 60.000 euro: dopo il via libera della struttura ministeriale, dunque, sarà possibile aspirare a un contributo di 95.000 euro invece di 65.000, se la domanda fanese si limitasse ai soli corsi del 24 e 31 gennaio e del 7 febbraio prossimi. «Il bando - ha proseguito il vice sindaco Marchegiani - vede il Carnevale come evento di rilevanza turistica, stiamo lavorando anche su questo aspetto. Abbiamo un considerevole afflusso di camper durante le sfilate invernali, siamo invece un po' carenti se si parla di presenze negli alberghi. Si tratta quindi di aumentare la promozione e di predisporre pacchetti turistici interessanti». E a proposito di promozione turistica, il vice sindaco Marchegiani ha appena presentato due nuovi video (Fano Jazz e concerti d'organo) più una collana di cinque clip, altrettanti brevi filmati di un minuto su corte, San Francesco, rrocca, arco e darsena Borghese, che saranno trasmessi dalla rete 7Gold e da vari siti Internet.
Da: Corriere Adriatico del 12/11/2015
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Prossima la pubblicazione del primo volume: la storia da 1347 al 1940
Carnevale, nasce un’enciclopedia
Fano. Dopo un periodo in cui la storia del Carnevale di Fano è stata sepolta negli archivi, è stata attivata una seria ricerca e catalogazione dei documenti esistenti che ora costituiscono un patrimonio di carattere storico, culturale, folcloristico, sociologico, consultabile da tutti; un patrimonio che dimostra l’importanza che la manifestazione ha assunto nel corso dei secoli nella città di Fano, spesso assecondata e incentivata dalla signoria dei Malatesti, a volte repressa dal dominio dello Stato della Chiesa, diventata un vero e proprio evento di carattere cittadino dopo l’unità d’Italia. Ora tutto questo sta per essere riassunto in una enciclopedia, in tre volumi, generata da quella stessa ricerca attivata a Casa Archilei, che ha messo a disposizione una banca dati di tutto ciò che caratterizza la valle del Metauro: dalla flora alla fauna, alle manifestazioni. Vi hanno lavorato soprattutto Enrico Tosi, Paolo Volpini e Maurizio Misuriello. Il primo volume che tratta della storia del Carnevale dal 1347 al 1940 staper essere completato e tra breve verrà dato alle stampe. In seguito, essendo il materiale disponibile aumentato a dismisura, il secondo volume che recherà le cronache del carnevale dal 1947 al 1990, mentre il terzo parlerà dei giorni nostri. Si potrà così apprendere le evoluzioni delle manifestazioni carnevalesche, dalle feste in piazza, alle farse in corte, ai balli, alle mascherate, fino alla sfilata dei carri allegorici dei tempi moderni.
Da: Corriere Adriatico del 17/11/2015
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LA ‘QUERELLE’ ALFREDO PACASSONI, MAESTRO E SOCIO DELLA CARNEVALESCA: «SOLO 70MILA EURO SU 300MILA PER LE MASCHERATE»
«Il Carnevale si salverà solo per la creatività dei carristi»
DICONO entrambi che non c’è mai stata «guerra« tra loro. Ma da ambo le parti non si smette di ribadire il proprio punto di vista, anche ora che il tavolo istituzionale per l’organizzazione del Carnevale di Fano, richiesto dai maestri carristi, ha trovato un punto di convergenza con la Carnevalesca. L’accordo prevede 70mila euro per l’edizione invernale e altri 10mila per la realizzazione di carri di seconda categoria per le tre sfilate estive. Alfredo Pacassoni, maestro carrista e socio della Carnevalesca, ribadisce: «L’abnegazione e le capacità creative dei carristi, insieme alla necessità di lavorare, salvano l’edizione 2016 del Carnevale di Fano - scrive -. A monte del budget di 300mila euro, solo 70mila sono per l’organizzazione dei carri e delle mascherate: condizioni che metteranno a dura prova le capacità artistiche dei ‘giovani’ carristi rimasti nel ripristino di vecchi carri. Così come viene proposta dalla Carnevalesca, i restanti 230mila euro saranno destinati alle spese di organizzazione: promozione, dolciumi, tribune e iniziative di contorno della manifestazione». Fra le iniziative «viene presentata con grande rilievo, la qualificata partecipazione delle Fatine di Winx: personaggi di una serie animata realizzata dalla Rainbow in co-produzione con Rai Fiction. Con tutto il rispetto, penso sia legittimo chiedere: che finalità e collegamento hanno le varie iniziative con le proprietà e la tradizione del nostro carnevale? Quanto costano? Senza nulla togliere al valore di tante animazioni, Fano è o non è la città dei Bambini, con proprie strutture e qualificate animazioni da promuovere e valorizzare anche nell’ambito del carnevale?». Pacassoni conclude: «Fin quando non si diverrà capaci di promuovere la qualità dei carri allegorici il carnevale di Fano resterà una bellissima ‘festa’ e non una risorsa della città».
Da: Il Resto del Carlino del 17/11/2015
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A FANO IL CARNEVALE È UNA COSA SERIA
A Fano il Carnevale è una cosa seria. Una Festa che il popolo dà a se stesso" (Goethe). Nel medioevo lo Statuto malatestiano (1400) "imponeva" di festeggiarlo. Per secoli si festeggiò in Teatro ed in Piazza, per due anni collaborò con la Carnevalesca persino un Premio Nobel (Dario Fo). La Giunta Aguzzi, incredibile ma vero, lo sostituì con le Sorelle Lecciso. Il Carnevale recentemente riconosciuto dal Parlamento italiano "Bene culturale immateriale" va riconciliato invece con l'arte e la cultura. Fano può e deve diventare un punto di riferimento nazionale ed internazionale. Il Carnevale può e deve essere un suo elemento identitario. Per la creatività dei suoi cittadini esplicata in tutte le forme dalla "Musica Arabita" all'arte figurativa. Per la sua storia che la rende naturalmente Città del Carnevale. Evidenti i riflessi economici. Un turismo culturale di gemellaggi, convegni, esposizioni, concorsi, incontri, realizzazioni, sfilate, teatro, danza, cinema, letteratura. Un turismo che coinvolge ogni anno milioni di persone in tutto il mondo in una Festa ritualmente ciclica. Una Festa antica e moderna, di ieri e di oggi . Per Fano non più pochi giorni di febbraio ma un intero anno. Non più Festa strapaesana ma di grande spessore. Una forza attrattiva che può fare di Fano la capitale italiana del Carnevale. Questa è la sfida che ci attende. Questa volta sembra che la strada imboccata sia quella giusta a patto che ognuno faccia la sua parte e che una parte non cerchi di impossessarsi del tutto. Dunque avanti con i carri nella consapevolezza che bisogna essere degni di un grande passato. Alberto Berardi
Da: Il Giornale del Metauro n. 145 del novembre 2015
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Si chiama “Carnevalia” la nuova associazione italiana dei Carnevali storici che sabato scorso si è costituita a Viareggio. Hanno aderito finora 16 Carnevali: Viareggio, che ha lanciato e coordinato l’iniziativa, Venezia, Fano, oltre a Ivrea, Borgosesia e Santhià (Piemonte),Putignano e Manfredonia (Puglia) Acireale, Sciacca e Avola (Sicilia), Striano (Campania), Foiano della Chiana e S. Giovanni Valdarno (Toscana), Castelnuovo di sotto e Busseto (Emilia). Naturalmente, l’associazione è aperta a nuovi ingressi, come prevede lo statuto discusso durante l’assemblea. Per Fano erano presenti alcuni esponenti della Carnevalesca che per l’occasione hanno potuto visitare i grandi cantieri viareggini e apprezzare carri e mascherate che i maestri carristi stanno allestendo per le sfilate in programma nel prossimo mese di febbraio. A sottolineare la rilevanza della nascita di questa associazione la presenza, oltre che della vicesindaco di Viareggio e della stampa locale, di due parlamentari toscani che hanno direttamente seguito il bando ministeriale che riconosce i Carnevali storici come “patrimonio culturale immateriale”. Si tratta, hanno detto, di un primo bando che ancora non risulta adeguato alle necessità di manifestazioni complesse che non solo stimolano arte, creatività, e ricerca ma sono anche occasione di lavoro per artigiani e imprese turistiche. Si spera quindi che la sinergia tra enti locali, associazioni, senatori e deputati possa fare ancora di più a sostegno delle manifestazioni carnevalesche che, per città come Fano, rivestono una grande importanza culturale, sociale ed economica.
Da: Ente Carnevalesca 1/12/2015
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La Treccani sceglie il carro di Beppe Grillo per spiegare l'antipolitica
Il carro con Beppe Grillo realizzato dai maestri fanesi scelto dalla storica Enciclopedia Treccani per illustrare la voce “antipolitica”.
Il Carnevale di Fano dà lezione di antipolitica e, in via eccezionale, lo fa utilizzando la più alta opera sullo scibile in pubblicazione con l’ultima Appendice in questi giorni. L’Enciclopedia Treccani ha infatti scelto la manifestazione più antica d’Italia, in programma con le sfilate il 24, 31 gennaio e 7 febbraio 2016, e in particolare il carro “Sull’onda dell’antipolitica”, come immagine dimostrativa della voce omonima citata all’interno della "IX Appendice dell'Enciclopedia Italiana", pubblicata in due volumi, da dicembre.
Lo scatto che ritrae il carro dell’edizione 2013 è stato pubblicato nella tavola fuori testo della sezione Società e Politica e ritrae Beppe Grillo che padroneggia sul carro ideato dal maestro Ruben Eugenio Mariotti e che naviga sicuro a bordo di un canotto sulle onde dei consensi dell’opinione pubblica. Il comico è seguito a ruota dai politici di turno che cavalcano le onde dell’antipolitica in bermuda, su una tavola da surf.
“Siamo onorati di questa prestigiosa citazione – ha detto il presidente dell’Ente Carnevalesca Luciano Cecchini -. Il Carnevale di Fano è da sempre associato, oltre al tradizionale ‘getto’ il lancio di caramelle e cioccolatini sulla folla, anche per la satira politica che i nostri impareggiabili maestri della cartapesta sono in grado di fare con la loro arte. Anche per l’edizione 2016 dell’evento i carristi non mancheranno di stupire il pubblico della manifestazione con i loro riferimenti alla politica e di colpire con lo scherno atteggiamenti comuni, situazioni imbarazzanti e amorali, tipici della nostra Italia”.
Da Carnevale di Fano
http://www.viverefano.com/index.php?page=articolo&articolo_id=566469 del 2/12/2015
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Nudi alla meta, non è solo goliardia
«Corsa storica. La cita pure Nolfi»
Parla lo studioso Tosi, promotore della novità hot
“Nudi”, di corsa, per le vie del centro storico. La Carnevalesca propone, come anteprima del Carnevale 2016 (24-31 gennaio e 7 febbraio) il «Palio degli uomini ignudi» in programma sabato 23 gennaio. A credere nella «potenzialità mediatica» di questa iniziativa lo studioso locale Enrico Tosi che sta lavorando al «Grande libro del Carnevale»: un tomo sul valore storico ed economico del Carnevale di Fano. A favore della manifestazione fanese, rispetto ai Carnevali concorrenti, giocano due elementi: l'antichità (1347) «storicamente documentata a differenza di altri Carnevali- spiega Tosi –che non sono in grado di provarla» e la continuità nel corso dei secoli, dalla sua origine ad oggi, «mentre Viareggio ha ripreso i festeggiamenti dalla metà dell'800 e Venezia addirittura dagli anni '70 del secolo scorso». L'AMORE per la città di Fano ha spinto Tosi a proporre alla Carnevalesca l'idea del «Palio degli uomini ignudi» citato nel suo libro e ripresa da un documento del 17° secolo sulla «Historia di Fano» di Vincenzo Nolfi. In quel documento si fa riferimento a quattro palii che si correvano la domenica di Carnevale e tra questi c'era proprio il «Palio degli uomini ignudi», dove si correva scalzi e nudi. I partecipanti si chiamavano «spadaroli» perché il primo arrivato vinceva una spada di ferro, l'ultimo una spada di legno. Un palio che ha radici nel medioevo e che quest'anno la Carnevalesca ripropone in chiave moderna e giocosa, con quel pizzico di trasgressione che è proprio delle manifestazioni carnevalesche. FONDAMENTALE sarà la collaborazione dell'associazione Colle-Mar-athon, per la parte agonistica, mentre il circuito si snoderà in tutto il centro storico, nei punti turisticamente più interessanti, per terminare in piazza XX Settembre con la premiazione affidata a una giuria tutta al femminile. Si prefigura come una grande festa in maschera dove, accanto alla corsa, ci sarà spazio per sfilate in costumi medievali, aperte a tutta la città, attraverso la partecipazione della Pro Loco. «Siamo contenti di sedere al tavolo tecnico -spiega il presidente Etienn Lucarelli -che sta lavorando al Palio: sicuramente ci sarà la presenza della Pandolfaccia, ma anche di tante altre associazioni cittadine». Siamo a Natale, ma la Carnevalesca lavora a pieno regime per l'organizzazione della manifestazione. Da venerdì è partito il tesseramento con l'obiettìvo di raggiungere i 2mila soci: ci si può iscrivere nella sede della Carnevalesca in piazza Andrea Costa, dal lunedì al venerdì, o sabato e domenica in piazza XX Settembre. In tre giorni si sono tesserati oltre 200 fanesi. Anna Marchetti
Da: Il Resto del Carlino del 8/12/2015
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Il Carnevale che non piace
FANO -Non ci sono molte notizie sul palio "uomini ignudi" che aprirà sabato 23 gennaio il Carnevale di Fano. Ne ha parlato sabato scorso il presidente della Carnevalesca Luciano Cecchini all’assemblea dei soci, ma la corsa di cento uomini svestiti che correranno per le vie del centro prima di farsi giudicare da una giuria al femminile sta già facendo discutere e non certo in maniera positiva. La mente corre forzatamente all’epoca delle Lecciso e alla tanto criticata “ospitata” delle sorelle più “gossipate” degli ultimi anni. L’idea che sta circolando, infatti, è che si tratti di un evento non adatto al contesto della manifestazione al punto che Sergio Schiaroli si è detto pentito di aver rinnovato la tessera della Carnevalesca quando ha saputo di questa particolare iniziativa. “Se avessi saputo degli “uomini ignudi” non l’avrei rifatta – racconta Schiaroli – perché credo che un conto sia la trasgressione contemplata dal Carnevale, un conto il cattivo gusto. Sono tra coloro che hanno sempre sostenuto la Carnevalesca e sono convinto che tutti i fanesi lo debbano fare, ma su certi eventi bisognerebbe avere maggiore attenzione”. Schiaroli parla poi del convegno dello scorso fine settimana in cui si è discusso della necessità di innalzare il livello culturale degli eventi cittadini, tra cui il Carnevale. “C’erano il sindaco, l’assessore alla Cultura, i responsabili di Fano Jazz, Centro Studi Vitruviani e del Carnevale – riprende Schiaroli – tutti si sono trovati d’accordo nell’avere un’unica regia per queste iniziative per innalzarne il livello culturale. Se il risultato è la corsa degli uomini nudi credo che ci sia qualcosa che non funziona. Ripeto, va bene la trasgressione, va bene fare festa, ma si può fare tutto avendo maggior gusto, sembriamo tornati ai tempi delle Lecciso. Corrado Mo scelli
Da: fanoinforma n. 237 del 9/12/2015
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Gianni Berengo Gardin ‘giurato’ del Carnevale
Sarà il presidente del 2° concorso fotografico
LA SUA LEICA ha raccontato la storia d’Italia e degli italiani per oltre mezzo secolo. I suoi scatti, insieme al suo stile di vita e alla sua eleganza discreta, hanno contribuito a consacrarlo nell’olimpo dei grandi fotografi internazionali. Ed ora il grande maestro della fotografia Gianni Berengo Gardin sbarca in città, non per esporre la sua arte ma per valutare le immagini del Carnevale di Fano. E’ un sigillo prestigioso quello apposto sulla seconda edizione del ‘Concorso Fotografico Nazionale Carnevale di Fano – Riti, costumi e immaginario’. Sarà infatti lui il presidente di giuria del contest fotografico promosso dall’ente Carnevalesca e organizzato dall’associazione culturale Centrale Fotografia. Obiettivo: far raccontare per scatti l’aspetto antropologico e sociale, i continui rimandi alla tradizione e al passato, ma anche i mutamenti che vive oggi il Carnevale di Fano in programma con le sfilate dei carri allegorici domenica 24, 31 gennaio e 7 febbraio.
IN OLTRE 50 anni di carriera Berenzo Gardin ha esposto le sue immagini in tutto il mondo e pubblicato oltre 250 libri. Del suo ultimo lavoro fotografico dedicato alle ‘Grandi Navi’ di Venezia, mostra censurata dal sindaco della città, ne ha parlato la stampa internazionale. Il fatto che abbia accettato di giudicare i lavori del concorso fanese dopo aver ammirato gli scatti giunti alla 1ª edizione, valutata da un altro maestro di pregio come Tano D’Amico, denotano la qualità dell’iniziativa. «Alla sua prima edizione – sottolinea Marcello Sparaventi, presidente di Centrale Fotografia – il concorso fotografico ha subito registrato un grande risultato, alla pari di concorsi già storicizzati: sono stati 800 gli scatti, per la gran parte di ottima qualità, arrivati da tutta Italia e inviati da appassionati della fotografia e del Carnevale di Fano».
I PROMOTORI puntano a incrementare l’interesse, la partecipazione e la qualità culturale del concorso: «Vogliamo stimolare una riflessione sul ruolo sociale del Carnevale più antico d’Italia, per capire attraverso la rapidità e l’inquadratura del linguaggio fotografico se nelle sfilate e nei vari eventi carnevaleschi, oltre agli aspetti ludici e folcloristici più evidenti, esiste il rito collettivo dello stare assieme per condividere attimi di gioia e dimenticare le preoccupazioni della vita. Partecipare sarà importante, specialmente per i giovani fotografi, che avranno l’opportunità di seguire l’esempio del maestro Gianni Berengo Gardin che, da fin dagli esordi, ha sempre privilegiato con la sua sensibilità ed intelligenza la gente comune, cogliendone i risvolti sociali e generazionali».
«LA PRESENZA di Berengo Gardin ci onora – aggiunge Sparaventi - e rappresenta, per tutti i fanesi e per i visitatori dell’evento, un’occasione imperdibile per mostrare le proprie immagini al maestro che sarà presente a Fano, nella serata di premiazione di venerdì 19 febbraio 2016, nella sala Verdi del Teatro della Fortuna». Durante l’appuntamento, oltre a decretare i vincitori del Concorso, Berengo Gardin descriverà le fotografie selezionate dalla giuria, raccontando i suoi aneddoti e alcuni segreti legati alla sua carriera. L’iscrizione al concorso è gratuita. Per partecipare è sufficiente inviare una mail con la scheda di partecipazione (scaricabile nel sito Carnevaledifano.com o Centralefotografia.com) compilata a concorso@carnevaledifano.eu e quattro immagini realizzate in occasione delle sfilate o degli eventi legati al Carnevale 2016. ti.pe.
Da: Il Resto del Carlino del 22/12/2015
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 07.01.2015
Ultima modifica: 03.02.2015
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