Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
Carnevale di Fano - Edizione 2016
Gli uomini ignudi apriranno il Carnevale
Anteprima sabato con il recupero dell’antica corsa. Dal 24 per tre domeniche esplode la festa
I GIORNI DELL’ALLEGRIA
SILVIA FALCIONI
Fano - Tante novità, ma anche grande spazio alla tradizione per la nuova edizione del Carnevale che si apre domenica prossima. Ieri al ristorante "Il Cuciniere" è stato reso noto il programma della manifestazione, che oltre alle tre sfilate domenicali del 24 e 31gennaio e del 7 febbraio, ha in serbo tante attrattive. "Sapere che sempre più persone ci amano ci riempie di gioia -ha detto il presidente dell'Ente Carnevalesca Luciano Cecchini ricordando i 900 tesseramenti già registrati in poche settimane -. Abbiamo pensato di corrispondere questo affetto con un programma ricco di iniziative". La prima novità sarà l'anteprima di sabato 23 gennaio, con l'apertura ufficiale affidata alla "Corsa degli uomini ignudi", una la gara podistica alla quale prendono parte uomini coperti in volto da una mascherina e poco altro nel resto del corpo. La sfida partirà alle 16 in piazza Venti Settembre dove si concluderà con un aperitivo e una grande festa.
Il giorno successivo sarà la volta del primo corso mascherato, che inizierà a colorare la città già dal mattino, con il concerto del complesso bandistico Città di Fano, la bici mascherata "Le allegre Grazielle" di Forbici e la moto mascherata. Alle 10.30 lungo viale Gramsci tornerà il Carnevale dei bambini e la presentazione del Pupo a cui seguirà la manifestazione in versione "animal friendly" al Pincio.
Il programma delle tre domeniche è ancorato alla tradizione con alle 15 la partenza della sfilata dei carri allegorici lungo viale Gramsci, dai quali verranno gettati quintali di dolciumi sulla folla festante, per passare alle 17 alla proclamazione dei premi per i migliori palchi mascherati e concludere il pomeriggio in piazza con musica, spettacolo ed estrazione dei premi solidarietà. Legati alla tradizione saranno anche i festeggiamenti del giovedì grasso il 4 febbraio quando verrà celebrata l'investitura del sindaco del Carnevale, e del martedì grasso il 9 febbraio con il corteo "El va", l'animazione musicale della Borghetti Bugaro band. Il Pupo sarà "Re Carnevale alla Fano dei Cesari", dell'associazione Gommapiuma x caso e Paolo Furlani, che è un omaggio alla manifestazione estiva fanese (quest’anno per la verità cancellata dal Comune), che raffigura il re della festa a bordo della sua biga trainata da fedeli legionari.
Tra i carri di prima categoria ci sono il nuovo "Habemus Carnevalem? (Anno Domini 0)" è la nuova realizzazione dell'associazione Carristi fanesi su idea di Luca Vassilich, che si è ispirato alla promozione della manifestazione su larga scala; "Spirito... di carnevale" è invece l'opera di Gommapiuma x caso che propone un coloratissimo Arlecchino che ci invita a esorcizzare le paure con burle e balli mentre la sua astuzia e il suo coraggio ci stimolano a cercare un cambiamento che ci renda ancora orgogliosi del nostro "Belpaese". Tra i carri riproposti ci saranno "Nel Paese delle Meraviglie" di Ruben Eugenio Mariotti e"La forza delle maschere (viva il Carnevale sempre)" di Luca Vassilich e Matteo Angherà. Tra i carri di seconda categoria sfileranno "Te dag el brudett" e "Carnival Street Band" entrambi di Daniele Mancini Palamoni e Gianluca Isotti, oltre "E' Arabita" di Samanta Bartolucci.
Il 31 arriva la magia delle fatine Winx
Fano - Tutta la magia delle fatine Winx al Carnevale .Questo il risultato di un felice sodalizio nato tra Ente Carnevalesca e Rainbow che proseguirà anche nel 2017. Le magiche eroine, nate dall'estro creativo di Iginio Straffi e che tanto piacciono ai bambini, saranno le ospiti speciali di domenica 31gennaio, per portare il loro tocco magico all'evento. Si parte dalla mattina alle10.30 in viale Gramsci con il Winx Village, quando le piccole fan delle fatine avranno la possibilità di truccarsi e trasformarsi nelle loro magiche eroine, per proseguire con la sfilata del pomeriggio e concludere in piazza con "Winx Show Carnival Edition", uno spettacolo magico che vedrà sul palco Bloom, Flora, Stella, Aisha, Musa e Tecna. Il Carnevale però avrà anche una connotazione sportiva con vari tornei organizzati per il periodo della manifestazione. Durante le tre domeniche si rinnova l'appuntamento con la "Terza Coppa Carnevale" organizzata dal Fano Rugby, mentre dal 29 al 31gennaio sarà protagonista il volley con "Città del Carnevale di Fano Memorial Paolo Cioccia", per proseguire con il "Basketball Games di Carnevale, 11˚Trofeo BCC Fano" di pallacanestro dal 6 al 9 febbraio, fino alla gara ciclistica "2˚Coppa Carnevale".
Da: Corriere Adriatico del 18/1/2016
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Gli uomini ignudi aprono la festa
Domani alle 16 la corsa recuperata dal Settecento, una giuria femminile valuterà l’aspetto estetico
I GIORNI DELL’ALLEGRIA
MASSIMO FOGHETTI
Fano - Inizierà ufficialmente domani alle 16 in piazza Venti Settembre il Carnevale di Fano con la rievocazione della corsa degli uomini ignudi, una delle tante iniziative riemerse dalla storia del Carnevale che i ricercatori Enrico Tosi, Maurizio Misuriello hanno riscoperto, componendo la monumentale Enciclopedia della manifestazione. La singolarità dell'evento sta riscuotendo molta curiosità: gli atleti infatti (oltre un centinaio gli iscritti) gareggeranno, nonostante le temperatura particolarmente rigida, nudi per davvero, salvo quanto basta per coprire i lombi e una mascherina sul viso. La gara sarà annunciata dai tamburini e dagli sbandieratori della Pandolfaccia oltreche da un giullare banditore che, leggendo da uno scritto ettecentesco del Nolfi, annuncerà la disputa del palio, opera d'arte realizzata da JohnBetti.
La corsa si disputerà su un tragitto di 3 chilometri con partenza e arrivo in piazza Venti Settembre. I partecipanti alla gara saranno suddivisi in 4 fazioni, ognuna legata ad un carro e saranno distinguibili grazie al differente colore delle mascherine che porteranno in viso. Il corridore che taglierà per primo il traguardo, riceverà una spada di ferro mentre all’ultimo andrà la spada di legno. Una giuria di eccezione, composta da sole donne (molto conosciute), avrà il compito di valutare il lato estetico, o antiestetico, degli atleti. Al termine della gara si farà festa con un grande aperitivo a cura della Pro Loco e la possibilità di gustare la polenta di San Costanzo. Intanto, oggi pomeriggio, alle 17.30, nella sala di rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, in via Montevecchio è in programma la presentazione ufficiale del volume dal titolo "Enzo Bonetti (1916-1987) Omaggio nel centenario della nascita" di Raffaella Manna e Silvano Clappis. E' il decimo volume della serie che parla dei carristi fanesi. Sempre a Bonetti sarà dedicata la mostra fotografica "Enzo Bonetti e la sua arte" che inaugurerà domani alle ore 17.30, nella Galleria Exhibition Art, in via delle Rimembranze 2. Questa sera alle 21, nel foyer del Teatro della Fortuna, mostra delle maschere del Carnevale su progetto di Francesco Cecchini, giovane stilista fanese con il pallino per la tradizione fanese; seguirà la recita da parte di Lucilla Monaco di un testo carnevalesco scritto da Filippo Tranquilli
Da: Corriere Adriatico del 22/1/2016
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Carnevale 2016: “mondo capovolto” …o donna prendigetto?!?
gennaio 21, 2016
Anche quest’anno il Carnevale di Fano viene presentato dall’Ente Carnevalesca, finanziata con soldi pubblici (130mila euro all’anno), con un grande sforzo pubblicitario e di riempimento del programma. Ma a far notare quanto lo “stile”, il “layout” del Carnevale necessiti invece di urgenti svecchiamenti e radicali restauri è in primo luogo il manifesto dell’edizione 2016, raffigurante una sbiadita donna-manichino, con le braccia alzate forse in segno di resa alla banalità, come cono prendi-dolciumi.
Grandi gli sforzi sul sito della Carnevalesca per giustificare questa scelta grafica: il “mondo rovesciato” , l’assenza di gravità e la spensieratezza ecc. … sarebbero rappresentate da una donna con la gonna imbottita di caramelle. Addirittura sforzi critici, sempre sul sito, in cui si rischia il ridicolo affermando che il manichino-donna evocherebbe le Muse di De Chirico. Forse un riferimento al famoso dipinto “Le Muse inquietanti”, qui invece di inquietante c’è solo l’ennesima caduta di stile nell’usare, ancora una volta, l’immagine femminile per pubblicizzare un prodotto, che sia pentola, pneumatico o carnevale…un’ evidente visione del mondo con occhiali al testosterone, per uomini e donne.
Pare completamente sordo alle critiche, questo Ente Carnevalesca, dopo lo scivolone del 2012, riproposto per mancanza di nuovi carri anche nel 2013: ci riferiamo al carro di prima categoria “La vedova nera”, che rappresentava i politici italiani come vittime di una ‘maitresse’ che proponeva loro donnine ammalianti, certo una rappresentazione degli scandali per prostituzione molto più vicina al moralismo sessista che colpevolizza sempre le donne, che a una satira degna di questo nome. Eppure è proprio la Carnevalesca che scrive sul suo sito che il carnevale dovrebbe colpire con lo scherno “situazioni imbarazzanti e amorali”. Macché… Quello che è certo invece è che i personaggi dei carri, e le scelte di stile, sono al 99% maschili, e a noi donne è riservato il ruolo di manichini, miss, danzatrici…anche se le polemiche per gli inviti si sono placate (ricordiamo la proposta della Gregoraci nel 2006 e l’offerta di Ruby nel 2011, per fortuna rifiutata), la norma aveva infatti visto come testimonial la “donna bona”: le sorelle Lecciso nel 2005, Valeria Marini nel 2006, Thais e Melissa da Canale 5 nel 2007, la “diavolita sexy” Melita Toniolo dal Grande Fratello nel 2008, Rosy Dilettuso da Italia 1 nel 2009, Francesca Cipriani dal Grande Fratello nel 2010.
In questo 2016, rintuzzate le proteste delle maestranze carriste ( sono loro il “Quarto stato” del Carnevale) e con preteso rinnovamento o rovesciamento… anche l’evento inaugurale di sabato 23 casca sulla riproposizione di una vecchia goliardata maschile, ora priva di senso: una corsa di uomini svestiti, che se allora, nel Settecento, era trasgressiva, adesso ricorda solo l’Isola dei famosi o il bi-sessuato tronismo.
Se quindi qualcosa è cambiato, lo si deve più al caso e alla mancanza di fondi che all’ascolto dei cambiamenti culturali, ai quali, e il manifesto di quest’anno purtroppo ne è prova, l’Ente pare sordo.
Cosa intendiamo per “cambiamenti culturali”? Semplicemente che la pruderie sessuale maschile al rovescio non è più di moda, che il Carnevale non dovrebbe rappresentare una cavernicola visione della “trasgressione”.
Possiamo anche riflettere sul fatto che forse proprio la funzione “liberatoria” del carnevale oggi è meno richiesta, perché caduti molti tabù dai quali ci si affrancava solo in quel periodo: il travestimento, la sessualità, la satira politica…per fortuna non siamo più ai livelli di moralismo bacchettone dell’Italia degli anni Trenta! E’ arrivato quindi il momento che il Carnevale di Fano ringiovanisca, e si privi di questa visione sessista che fa credere di voler rovesciare il mondo seppure per tre giorni e poi…apre solo una gonna.
Femminismi – donne di Fano, Pesaro, Urbino.
https://femminismi.wordpress.com/
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PALIO DEGLI UOMINI IGNUDI: VIA AL CARNEVALE
In 100 temerari hanno sfidato in mutande i 5 gradi della prima giornata di Carnevale
Pochi gradi, tanta gente e sopratutto, tantissima voglia di Carnevale. La prima edizione del “Palio degli uomini ignudi”, gara podistica semi-sereria che si è svolta in piazza XX Settembre alle 16.30 di questo pomeriggio è stato un successo.
La piazza si è trasformata nel giro di 30 minuti in un'arena che ha accolto decine di podisti arrivati da tutta la provincia. Unguenti scaldamuscoli, stretching, qualche piegamento e via ai blocchi di partenza dei temerari che oltre a sfidarsi tra loro, hanno sfidato i 5 gradi della piazza.
Gli sbandieratori e i tamburini della Pandolfaccia hanno aperto la manifestazione. Dopo l'editto del Nolfi, recitato dal giullare, si è dato il via alla corsa dei circa 100 uomini ignudi, suddivisi in 4 squadra distinguibili dai colori della mascherina (giallo, rosso, blu e verde). I corridori hanno attraversato i luoghi più suggestivi della città, passando per l'Arco d'Augusto, il bastione San Gallo e la Rocca Malatestiana. Vincitore assoluto della gara e quindi della spada di ferro è stato Cristian Carboni, senigaliese di 34 anni, dell'”Atletica Senigallia”, appartenente alla squadra rossa. Sul podio si sono susseguiti Riccardo Quattrini della Collemar-athon (squadra gialla) e Tommaso Giorgetti (squadra rossa), sempre appartenente all'”Atletica Senigallia”. “Esperienza molto divertente – ha commentato il vincitore Cristian Carboni - Spero che la Carnevalesca lo riproponga anche il prossimo anno. Devo difendere il titolo”.
Il Palio, creato dall'artista fanese John Betti, destinato al gruppo vincitore, è andato alla squadra rossa. Come recitava l'editto del Nolfi, si è proclamato anche l'ultimo arrivato, Fiorenzo Filippini, sempre della squadra rossa, che si è aggiudicato la spada di legno. Filippini però si è aggiudicato anche il premio “Sprint e coraggio”, decretato dalla giuria di sole donne, per aver partecipato al palio, al freddo, nonostante la veneranda età. La giuria di donne, composta per l'occasione da Tiziana Petrelli, Elisabetta Marsigli, Susy Farabini, Luciana Taussi, Irene Bonaventura, Lorena Broni e Ivana Tanasijevic, ha decretato anche altri 4 vincitori “Speciali”: Premio Originalità a Sandro Biagini per aver partecipato con una tuta di carta; Matteo Broccoli per la mascherata più originale; premio simpatia a Massimiliano Gattoni e premio per l'atleta più bello ad Adrio Fattorini.
Al termine della gara è iniziata la festa con un grande aperitivo a cura della Pro Loco, con la collaborazione dei locali di piazza XX Settembre. Dj Set e balli a cura degli "specialisti del divertimento" Pr.Line, Movida Eventi, Chalet del Mar, Calamara, InDa Club e New Life Cafè, con dj Nicolò, Carmelo Garro, la scuola Cubana Extreme e vocalist Santo.
“Non potevamo iniziare in modo migliore – ha detto il presidente dell'Ente Carnevalesca, Luciano Cecchini - gli ignudi hanno dato il via al Carnevale con allegria e nonostante il freddo, hanno scaldato l'atmosfera e fatto divertire tutti i presenti. Buon Carnevale a tutti”.
da Carnevale di Fano
Da: www.viverefano.com del 25/1/2016
http://www.viverefano.com/index.php?page=articolo&articolo_id=573094
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Carnevale di Fano da Guinness
50 mila persone per la prima sfilata
FANO - Il Carnevale di Fano si è aperto ieri con una prima domenica da guinness dei primati. Una marea di 50.000 persone, si è presentata lungo il percorso dove si è svolta la sfilata dei carri allegorici. I maestosi carri alti fino a 18 metri, più belli che mai baciati dal sole, hanno promosso un esordio straordinario, dato che una simile folla al primo corso mascherato non si era mai vista. La cosa ha suggestionato anche la delegazione del Carnevale di Viareggio, presente con le sue maschere più famose, Ondina e Burlamacco e da alcuni dei maestri carristi toscani, tra cui Simone Politi. Applausi dunque ai carristi fanesi, autori de “Nel paese delle meraviglie”, ideato e creato dal maestro carrista Ruben Eugenio Mariotti con il suo “neonato” Renzi che agita soddisfatto un mattarello. A seguire le due opere realizzate dai maestri carristi Luca Vassilich e Matteo Angherà con La Forza delle Maschere”, inno d’amore al Carnevale e il nuovo “Habemus Carnevalem”. Ha chiuso la sfilata, “Spirito… di Carnevale” ideato e creato dall’associazione “Gommapiuma per Caso” che ha raffigurato un'Italia in decadenza, salvata dalla magia del Carnevale. Il tutto intervallato da mascherate fantasiose e divertenti. A fare d'apripista alla sfilata principale del pomeriggio, una mattinata ricca di eventi che è in piazza con l’apertura del villaggio delle tipicità enogastronomiche e hobbistica seguita dalla sfilata in maschera di bici “Graziella” e dalla MotoMascherata in piazza con la partecipazione dei club motoristici; quindi spazio ai bimbi in un corteo di mascherate dedicato tutto ai più piccoli e alle loro famiglie.
Da: http://www.corriereadriatico.it/pesaro/carnevale_fano_guinness_50_mila_prima_sfilata-1505914.html
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Getto povero e città senza i segni della manifestazione – Le carenze
Fano - Al primo corso mascherato il bel tempo e l'organizzazione della sfilata hanno gratificato un pubblico eterogeneo, proveniente da diverse regioni italiane, specialmente dal Centro Italia, Lazio, Umbria e Toscana, ma anche dalla Romagna e dalla Lombardia. Percepibile la soddisfazione di tutto lo staff della Carnevalesca e delle maestranze dei carristi che per mesi hanno lavorato, tra non poche difficoltà, per condurre in porto anche questo Carnevale. Una pecca vistosa è stata quella del getto, molto povero nonostante siano stati annunciati 70 quintali di dolciumi e quasi privo dei tradizionali Baci Perugina che costituiscono uno degli elementi più caratteristici della promozione dell'evento fanese. Le critiche anche severe sono piovute sui social network. E' accaduto, come ha riferito il presidente Luciano Cecchini, che la Perugina, impegnata con la produzione delle uova di Pasqua (come il Carnevale quest'anno una festa molto bassa), non è riuscita a consegnare il quantitativo di Baci concordato. Oggi o domani però dovrebbero arrivare 27 quintali di Baci sfusi e 18.000 contenitori a tubo ricolmi dello stesso prodotto; per cui nelle due restanti sfilate, il noto dolciume dovrebbe costituire una parte preponderante del getto.
Un altro appunto, non rivolto però alla Carnevalesca, una cittadina l'ha indirizzato all'apparato commerciale della città. "La cosa che mi delude – ha detto -è vedere la città estranea al Carnevale, niente addobbi nelle vetrine dei negozi né lungo le vie del centro. Per i turisti presenti nel weekend sarebbe stato bello esplorare la nostra città nei suoi luoghi più caratteristici magari trovandoli addobbati a tema. Nei giorni precedenti la prima sfilata, non si respirava l'atmosfera del Carnevale da nessuna parte, a parte la piazza che ha incominciato a vivere il giorno di sabato. Perché dunque non coinvolgere le varie associazioni dei commercianti e perché no, le scuole?". Un tentativo che è stato fatto in passato ,ma senza un granderisultato. Le scuole comunque hanno offerto una gran collaborazione per la sfilata dei bambini che ha radunato tanto pubblico quanto quella pomeridiana dei carri allegorici.
Da: Corriere Adriatico del 26/1/2016
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Grandi allegorie riciclate e satira assente
Poco tempo e pochi soldi hanno avuto i maestri carristi per il Carnevale 2016: spettacolo già visto - I giorni dell’allegria
LORENZO FURLANI
Fano - Poco tempo e pochi soldi hanno avuto i maestri carristi per preparare il Carnevale 2016 e il risultato si è visto nel primo corso mascherato: grandi carri riproposti, allegorie riciclate, assenza di innovazione e satira evanescente. L’impressione è quella di un grande déjà-vu, uno spettacolo già visto e ripresentato con pochissima originalità. Una constatazione che richiede un cambio di indirizzo nella gestione della manifestazione. Infatti, se la principale attrattiva del Carnevale per il pubblico sono le gigantesche allegorie (come rilevato l’anno scorso da un sondaggio di Sigma Consulting) occorre riprogrammare le priorità di spesa dell’ente Carnevalesca per valorizzare l’opera dei maestri carristi, che costituisce il cuore dell’evento, allo scopo di evitare che la promozione sul piano nazionale, su cui l’ente da quest’anno si concentra per rimediare a un deficit rilevato dallo stesso sondaggio, si risolva in un boomerang. E’ evidente, infatti, che se un turista di Milano o Firenze o Bari torna al Carnevale di Fano e trova gli stessi carri allegorici, senza significativi elementi di novità, il rischio è quello di perderlo per sempre. E anche quest’anno, come e forse più degli anni scorsi, non ci sono stati significativi elementi di novità nel corso mascherato. La vertenza aperta l’anno scorso dai maestri carristi per il rilancio del Carnevale, evidentemente, è stata condotta male e si è conclusa in modo del tutto insoddisfacente.
Quest’anno sono due i grandi carri nominalmente nuovi, in realtà restyling di telai già ampiamente sfruttati. “Habemus Carnevalem?” dell’associazione Carristi fanesi, su ideazione di Luca Vassilich, dovrebbe esprimere la satira contro i “cardinali” del Carnevale, quelli che pontificano sul rilancio della manifestazione e non fanno niente per attuarla. Una satira desumibile dal progetto ma rimasta del tutto intenzionale, in quanto non viene in nessun modo esplicitata nella realizzazione, per giunta non troppo spettacolare. Analoga osservazione vale per il carro “Spirito di Carnevale”, che dovrebbe rappresentare il riscatto carnevalesco di un’Italia monumentale in rovina e che si risolve nell’allestimento, in sé banale per quanto a effetto, di un gigantesco Arlecchino che allarga e chiude le braccia. La struttura del carro è manifestamente la stessa che l’anno scorso ha sfilato con “Le battaglie del Metauro” e nel 2014con “El bugiardon”. Rispetto al 2015, sono stati riproposti “Nel paese delle meraviglie” con Renzi che (unica velleità satirica) impugna il Mattarellum, un carro già frutto di due restyling, e “La forza delle Maschere”, una rivisitazione senza alcuno spunto ironico del carro “Non c’è più religione” sfilato nel 2013 e nel 2014 di cui presenta la visibile analogia dei quattro serpenti/draghi.
Le figure principali del carro che l’anno scorso, ribaltando il concetto di satira, esaltava il sindaco Massimo Seri, dando il suo volto all’imperatore Augusto, sono state usate per allestire il Pupo, con la pudica aggiunta di una mascherina. L’unica apprezzabile novità è il carro di seconda categoria “Carnival Street Band” ideato da Palamoni e Isotti e realizzato dallo stesso Palamoni e i Carristi fanesi. Tutto ciò, oltre a un problema di finanziamenti, sembra segnalare anche una crisi autoriale. Perciò sarebbe bene che a Viareggio la Carnevalesca, oltre a ricambiare la visita, organizzasse una missione esplorativa per registrare come creatività e satira possano prendere forma nei carri allegorici.
Da: Corriere Adriatico del 26/1/2016
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Oggi addio a Ferretti, un’arte da rimpiangere
Fano - Il Lutto
E’ vero che il Carnevale con la sua Ventata di allegria cancella tutte le tristezze, ma si tratta di un’euforia che dura poco e presto si scontra con la dura realtà della vita. E questa volta il Carnevale è costretto a piangere uno dei suoi migliori creatori di quelle opere che hanno espresso il significato stesso della festa, quello della trasgressione tramite la realizzazione di figure satiriche, di allegorie che hanno puntualmente segnato l’evolversi dei tempi, il susseguirsi delle mode e degli eventi. Si svolgeranno oggi alle 15, nella chiesa di Madonna Ponte i funerali di Valerio Ferretti, il maestro carrista scomparso nella serata di venerdì scorso all’età di 75 anni.
E la Carnevalesca, il giorno dopo aver gioito per il successo ottenuto dal primo corso mascherato ,esprime il suo cordoglio per la perdita dell’artista. “Valerio era un genio –ha dichiarato il consigliere Paolo Vicini -.Ha condotto una vita libera, sia come uomo, sia come artista e quando l'ente ha Avuto bisogno di lui, non si è mai tirato indietro”. I suoi carri sono indimenticabili, pregevoli nella modellazione, allegri nell’aspetto cromatico ed espressivi nel contenuto. L’ultima sua creazione risale al 2010, quando realizzò il carro “Che gioia e che piacer, è arrivato il cavalier” prendendo di mira nientemeno che Silvio Berlusconi.
Da: Corriere Adriatico del 26/1/2016
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“Carnevale a pagamento”
L’idea di Noi Giovani per finanziare Fano dei Cesari ed evento estivo
I GIORNI DELL’ALLEGRIA
MASSIMO FOGHETTI
Fano - Non solo dalle opposizioni, ma anche dalla lista civica Noi Giovani che si trova in maggioranza si esprime la delusione perché nel programma delle manifestazioni che è stato annunciato dalla giunta risultano ancora una volta assente la Fano dei Cesari e il Carnevale estivo. Premesso che disporre di un calendario nutrito di manifestazioni all'inizio dell'anno costituisce un prezioso veicolo di promozione, già sperimentato l'anno scorso, resta la "nota dolente" dell'assenza delle due manifestazioni dalla forte attrattiva turistica e in grado, grazie al loro grande potenziale di sviluppo culturale e folcloristico di alimentare il turismo fanese. La proposta di Noi Giovani, dunque, è quella di ricercare una collaborazione tra enti, al fine di garantire l’attivazione di tutte le manifestazioni, tramite scelte prese dalle associazioni stesse insieme agli enti che le rappresentano. "In tutto questo - afferma lo staff della lista civica – il Comune non può essere l'unica fonte da cui attingere per garantire lo svolgimento d'iniziative. Un'associazione che opera nell'ambito turistico e che si occupa dell'organizzazione di eventi e manifestazioni, ha pur sempre il diritto l'onere di sostenersi cercando le ordinarie strade per l'autofinanziamento (affiliazioni, tesseramento, merchandising, lotterie, sponsor, collaborazioni ecc..)". Il riferimento esplicito è all'Ente Carnevalesca. "I numeri della prima domenica del Carnevale – continua Noi Giovani - parlano chiaro: 50mila presenze sono il segno che tale manifestazione è apprezzata non solo dalla nostra città. Ciò che dobbiamo riportare a questo evento è la qualità e la partecipazione organizzativa che, sempre troppo spesso sono state messe in discussione.
La nostra proposta è di offrire alla città gli eventi perduti insieme alla qualità di quelli esistenti, magari riprendendo la possibilità di un contributo all'ingresso, anche minimo, per entrare al Carnevale. Un euro per ogni presenza di questa domenica, significherebbe poter resuscitare il Carnevale estivo e, insieme ai prossimi due appuntamenti, riportare in città La Fano dei Cesari, nella forma di Settimana romana: incontri culturali, di storia arte e saggistica, accompagnati da appuntamenti folcloristici nel fine settimana, coinvolgendo i locali e gli esercizi commerciali, per un venerdì e sabato sera di chiusura dell'evento in ricordo di quella che era la nostra città: la Notte della Fortuna". Se è vero che domenica scorsa c'erano 50.000 persone al Carnevale di Fano, calcolando un euro di contributo ciascuno, si sarebbero raccolti 50.000 euro, un fondo importante per poter ricominciare a progettare la Fano dei Cesari, anche nella forma della corsa delle bighe che rappresenta l'iniziativa più spettacolare.
Da: Corriere Adriatico del 27/1/2016
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Il ricordo del carrista Ferretti è l’occasione per segnalare l’attuale crisi finanziaria e artistica
L’amarezza di Pacassoni: “Si è persa la qualità”
Pacassoni ha fatto di Valerio Ferretti, di cui ieri si è svolto il funerale, accomuna il dolore per la perdita dell’amico alla delusione nel constatare come oggi i carristi non siano valorizzati come essi meriterebbero. “Valerio Ferretti – evidenzia Pacassoni epigone di una famiglia che tanto ha dato al Carnevale di Fano – è stato compagno di tante esperienze e di ripetuti tentativi di ricordare e promuovere quella cultura e quella tradizione creativa rappresentata dal Carnevale di Fano. Senza trascurare il lavoro dei pochi e giovani carristi rimasti, la mancanza di Valerio, come quella di tanti altri artisti fanesi, si nota nelle ultime edizioni e soprattutto in quella del Carnevale di oggi, un Carnevale che annaspa fra progressive difficoltà economiche e organizzative e che non si evolve né dal lato quantitativo, né da quello della qualità. L’auspico è che la manifestazione, oltre ad essere giustamente considerata sulla quantità degli spettatori e il valore del getto, sia letta e considerata da “occhi” non affetti da miopia che sanno “ricordare e vedere in prospettiva”. Per Pacassoni il valore del Carnevale di Fano è rappresentato soprattutto dal contributo dato da tutti quei "carristi", come Valerio Ferretti, Enzo Bonetti, Marcellino Battistelli, Pietro Pacassoni, Ermess Valentini, Evaristo Ghiandoni, Luciano Delmonte, Luciano Pusineri e tanti altri, che con le loro idee e con il loro fare hanno dato qualità alla manifestazione.
Da: Corriere Adriatico del 27/1/2016
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I carristi: “L’ingresso sia a pagamento”
La categoria ammette la scarsa qualità dell’evento 2016. Mariotti: atto di solidarietà. Sorcinelli: scelte sbagliate
I GIORNI DELL’ALLEGRIA
SILVIA FALCIONI
Fano - Carnevale 2016: i carri allegorici che domenica hanno sfilato in viale Gramsci hanno dato l’impressione, per gli allestimenti del 2015 riproposti e la scarsa efficacia di quelli nuovi, di uno spettacolo già visto e poco originale. Si poteva fare di meglio secondo gli stessi maestri carristi, i cui pareri però non sono del tutto concordi.
"Stiamo facendo un atto di solidarietà verso la Carnevalesca e la città intera". E' questo il sentimento di sconforto di Ruben Eugenio Mariotti nel vedere un impoverimento degli investimenti sul lavoro dei carristi, che è invece l'elemento caratterizzante e più attrattivo della principale manifestazione cittadina. Infatti, due carri di prima categoria visti domenica avevano sfilato anche lo scorso anno e gli altri due sono stati rivisitati in poco tempo e con scarse risorse. "Sono state fatte delle scelte che hanno puntato a un investimento sulla promozione dell'evento - spiega il maestro carrista Mariotti – Da parte nostra, più di così con le risorse che ci sono state affidate non si poteva fare, anzi mi sembra che siano stati fatti dei miracoli se contiamo oltre ai fondi anche i tempi ristretti con cui si è lavorato". Per ogni carro rivisitato l'ente Carnevalesca ha erogato 20.000 euro, comprensivi di Iva, una cifra ritenuta non sufficiente a coprire le spese vive ed il lavoro delle maestranze. Di diverso parere invece è Giovanni Sorcinelli, che dall'accordo "al ribasso" stipulato tra carristi ed ente Carnevalesca si è tirato fuori: "Eravamo partiti tutti insieme con un progetto, ma poi alcuni hanno accettato una proposta di molto inferiore alle richieste e ora si vedono i risultati, con un Carnevale al di sotto delle aspettative e delle sue vere potenzialità".
Sui finanziamenti stanziati inoltre Sorcinelli dubita che sia stata spesa per intero la cifra di 80.000 euro promessa dall’ente Carnevalesca e incalza: "Non è vero che non si poteva fare di meglio con i soldi che sono stati dati, anche con quel poco si sarebbero potute fare delle scelte artistiche migliori. La responsabilità però non è dei carristi, ma di chi ha organizzato, non scegliendo il meglio per il nostro Carnevale, ottenendo quindi un risultato mediocre in termini artistici. Ad esempio maestranze di indubbia professionalità non hanno trovato spazio in questa manifestazione". La preoccupazione di tutti i carristi è rivolta soprattutto al futuro dell'evento, dopo che ormai da qualche anno si va avanti con restyling di carri senza proporre qualcosa di totalmente nuovo. L'unico modo per aumentare le risorse, in tempi in cui anche dagli sponsor privati non si riesce a ricevere somme determinanti a cambiare le sorti della manifestazione sembra essere quello dell'introduzione di un biglietto di ingresso, ipotesi che i carristi sposano in pieno. "Anni fa abbiamo presentato un progetto su questo tema, descrivendo i possibili ricavi che dovrebbero arrivare dal biglietto - prosegue Mariotti -. Inoltre lasciando l'ingresso gratuito si rischia di perdere in qualità. Certo, con un piccolo pagamento si potrebbe avere un minor numero di presenze, ma non possiamo continuare come quest'anno, non è più possibile con questi investimenti mantenere un certo livello della manifestazione". Inoltre, secondo i carristi sarebbe da valutare il ritorno, in termini turistici, degli investimenti fatti. "Però vorremmo essere positivi e lanciare una proposta – conclude Sorcinelli - è necessario ripartire dal tavolo di programmazione, affinché il Carnevale possa riprendere vita".
Da: Corriere Adriatico del 28/1/2016
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Carri e pubblico - Carnevale? Manca lo spirito
“Spirito di... Carnevale”, il grande carro allegorico rivisitato dall’associazione “Gommapiuma x caso”, può essere preso a emblema del Carnevale 2016 per il valore di autocritica - naturalmente non voluto - che esso esprime. Per due motivi: il restyling poco brillante di una struttura base chiaramente riconoscibile, che sfila in viale Gramsci per il quinto anno consecutivo, denotando una cronica carenza di investimento sull’aspetto del Carnevale più attrattivo per il pubblico; il richiamo sin dal titolo di ciò che manca maggiormente alla manifestazione fanese, appunto quello spirito del Carnevale che sappia rendere partecipe della festa il pubblico che (a differenza di Venezia o Viareggio) assiste all’evento passivamente, senza viverlo indossando costumi carnevaleschi, e la città stessa, che a partire dai negozi e dai luoghi caratteristici non è addobbata a tema (salvo i giganteschi prendigetto nelle rotatorie interpretabili solo da chi sappia cosa sono). Il carro “Spirito di... Carnevale”, che nell’esecuzione di Arlecchino (con gli occhi da triglia bollita) rivela il distacco dal gruppo del carrista Paolo Furlani, esemplare modellatore nel 2015 del volto del sindaco Seri (per quanto con un effetto controsatirico), aveva già fornito struttura base e movimenti ai carri “Le battaglie del Metauro” del 2015, “El Bugiardon” del 2014, “La Magia... la politica spazza via” del 2013 ed “EuroPotter e la scuola di magia” del 2012. Invece, la carenza sociale, che evoca responsabilità diffuse a partire dall’amministrazione comunale, è che Fano non è una città in maschera quando si celebra il Carnevale, la sua manifestazione più antica e popolare.
Da: Corriere Adriatico del 28/1/2016
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Santorelli: “Eventi e arte, si è tornati indietro”
Fano. "Bisogna uscire dall'ipocrisia del gratuito a tutti i costi" :appoggia l'introduzione di un biglietto d'ingresso al Carnevale il consigliere comunale di Progetto Fano Alberto Santorelli, secondo il quale attorno alla manifestazione deve crearsi un indotto economico in grado di supportarla ma anche di sviluppare quelle professionalità necessarie ad elevarne la qualità. "Al momento l'80% della manifestazione si basa sul volontariato, ma se quelle persone domani fossero impegnate altrove, cosa rimarrebbe- si chiede Santorelli-? Dobbiamo fare del Carnevale una questione economica, oltre che sociale, creare una politica commerciale e di marketing, senza rischiare che vada tutto in rovina perché non si è costruito niente di professionalmente valido". Santorelli ricorda il Carnevale del 2011,quando era assessore agli eventi, e afferma che rispetto a quell'epoca è stato fatto un passo indietro, sia sotto l'aspetto artistico, che degli eventi proposti."Non è giusto che di questi tempi sia l'amministrazione a investire nell'evento - incalza –ma devono essere i turisti a dare un prezzo allo spettacolo cui assistono. Non è vero che in questo modo si perdono sponsor, anzi se ne possono guadagnare perché si avrebbe un pubblico selezionato ed altamente attento". L'idea del consigliere è quella di introdurre un biglietto del costo compreso tra 5 e 10 euro, con agevolazioni per i soci della Carnevalesca.
Da: Corriere Adriatico del 28/1/2016
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«Carnevale, se incassi 1 euro ne perdi 7»
Cecchini boccia Noi Giovani. Ma Santorelli rilancia: «Il biglietto può costare anche 10»
«UN’USCITA fuori luogo». Così il presidente dell’Ente Carnevalesca, Luciano Cecchini, «boccia» la proposta del coordinatore di «Noi Giovani», Edoardo Carboni, di far pagare un euro al pubblico nelle prossime due sfilate dei carri allegorici (31 gennaio e 3 febbraio 2016). In soccorso dei giovani della maggioranza arriva, però, un altro giovane anche se espressione dell’opposizione, Alberto Santorelli di Progetto Fano: «Sono anni che sostengo l’ingresso del Carnevale a pagamento, ora ci sono le condizioni per farlo». E a Cecchini: «E’ fuori luogo rinviare la decisione del biglietto d’ingresso non basta parlarne, occorre avere il coraggio di applicarlo».
CECCHINI spiega le ragioni delle sue perplessità: «Sono decisioni che non si improvvisano. In Carnevalesca sono tre anni che stiamo lavorando per trovare la giusta soluzione, perché a fronte del guadagno di un euro il rischio è di spenderne sette: in personale, sicurezza e Siae. Ne riparleremo a Carnevale concluso».
Chi è sempre stato contrario al Carnevale a pagamento è Alberto Berardi, che nel ruolo di presidente dell’Ente Manifestazioni, contribuì a rendere gratuito l’ingresso alle sfilate dei carri allegorici. «Prima di tutto – sottolinea Berardi – il Carnevale è un rito, una festa di popolo e come tale per parteciparvi non si deve pagare. Secondo faccio presente che quando c’era il biglietto, bastava la pioggia in una delle tre sfilate per mandare in crisi il Carnevale. E poi diciamo la verità le sfilate erano veramente tristi, perché prive di quella partecipazione che si è avuta dal 2000 in poi quando il ticket è stato tolto. Credo che Cecchini abbia introdotto brillantemente l’innovazione delle poltroncine a pagamento e il prendi getto. E su questi aspetti che si deve lavorare, magari pensando ad altri gadget. E comunque non scordiamoci che c’è la lotteria su cui poter contare».
MA SANTORELLI insiste sul Carnevale a pagamento: «Io non dico che si debba pagare quanto a Viareggio (15 euro in prevendita e 18 euro al botteghino), ma credo che si possa pensare ad una cifra tra i 5 e i 10 euro, magari ipotizzando l’ingresso gratuito o scontato per i 2mila soci della Carnevalesca. Se una famiglia di 4 persone, che viene a Fano per il Carnevale, paga 25 euro non mi sembra ci sia nulla di scandaloso. Dobbiamo pensare ad una manifestazione gestita in maniera più professionale, che assicuri lavoro tutto l’anno e che coinvolga centinaia di persone. Invece la Carnevalesca non ha neppure le risorse per farsi carico dei capannoni dove si costruiscono i carri che sono di proprietà del Comune. E non si può neppure avere paura del maltempo, se una domenica la sfilata non si può fare, si farà quella successiva. Guardiamo Viareggio ci sono 5 sfilate a partire da 7 febbraio in poi». E ancora: «Occorre uscire dall’ipocrisia del volontariato, se un presidente è bravo va pagato. La manifestazione va professionalizzata».
Mentre si discute sul futuro del Carnevale invernale, l’Amministrazione cerca di definire il programma della manifestazione estiva «I giorni della Fortuna» (1-3 luglio) che metterà insieme: Carnevale, jazz, fortuna. In programma un nuovo incontro con Renzo Arbore, questa volta se possibile a Fano, appena l’artista rientrerà da Miami.
Anna Marchetti
Da: Il Resto del Carlino del 28/1/2016
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Il Carnevale è più dolce con le Winx
Pronti 85 quintali di cioccolatini e caramelle per accogliere le fatine dei bimbi
«QUANTE polemiche inutili: e i Baci, e i carri, e le 50mila presenze, e il biglietto... Il Carnevale di Fano non ha bisogno di professorini, ma di gente che lavori per la sua buona riuscita». Dà i numeri il presidente dell’Ente Carnevalesca Luciano Cecchini. «Il nostro è l’unico in Italia ad avere un getto e da quando abbiamo sposato Perugina e Dulcioliva oltre ad essere bello è anche ‘importante’ – dice –. Domenica si sono lanciati 10 quintali di dolciumi in più rispetto allo scorso anno, ma sono piovute critiche perché c’erano più caramelle e meno Baci. Siccome la prima sfilata è generalmente meno partecipata delle altre, al posto di 150 casse ne abbiamo distribuite 106. Che problema è?». I 90 quintali tra Baci, Bacetti e snack vari non sono mai stati divisi in tre parti uguali. Ce ne saranno quindi molti di più per l’attesissima sfilata con le Winx, che domenica richiamerà in città migliaia di persone in più.
«GLI ‘UOMINI del getto’ hanno preparato 70 quintali di cioccolatini e caramelle per la prima sfilata – snocciola i dati Cecchini -; 85 quintali per la seconda e altrettanti per l’ultima, come da sempre si fa, aumentando la quantità da 200 quintali dell’anno scorso ai 240 di quest’anno, con due postazioni di lancio in più, sul carro della Musica Arabita». La prossima sfilata di Carnevale sarà quindi dolce ma anche magica. A garantirlo la presenza delle Winx che dalle 10.30, in via Montegrappa (inizio del corso mascherato), daranno il via a laboratori di «trasformazione in fata» all’interno del Winx Village. Nel pomeriggio poi sfileranno in testa al corteo e si godranno lo spettacolo del lancio di dolciumi per il quale è stato creato ad hoc un nuovo prendigetto, sempre legato alla beneficenza.
ATTENDENDO il grande show delle 17.45 in piazza XX settembre, per tutta la giornata al Winx Village e all’Info Point accanto al teatro, sarà possibile acquistare anche le ali delle magiche fatine (3.50 euro) che permetteranno di essere solidali con «La bottega della speranza », che aiuta persone svantaggiate e i loro familiari. «Sono stati 1.500 i prendigetto distribuiti domenica – conclude Cecchini –. Numero che consentirà di destinare 1.500 euro a «Una speranza per Federico» e 1.500 alle altre associazioni fanesi. Risultati ottimi anche per la Lotteria del Carnevale: sono circa 8.000 i tagliandi venduti. Grazie all’iniziativa, finora, sono stati raccolti 5.600 euro per le associazioni e 2.400 per la Mensa di San Paterniano».
Tiziana Petrelli
Da: Il Resto del Carlino del 29/1/2016
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Sfilata-record, ma il vento decapita il cardinale
Carnevale di sole e di zucchero. E gli organizzatori gongolano: «70mila presenze»
ORE 14.40. File in superstrada e all’uscita del casello dell’A14. E’ stato un carnevale da record quello di ieri, grazie alle temperature primaverili e alla magia delle Winx. Per gli organizzatori sono stati circa 70mila tra il mattino e il pomeriggio. «Stupefacente – ha detto il sindaco Seri –. Non ricordo di aver mai visto così tanta gente e non pensavo arrivassero più persone di domenica scorsa. Quello che mi fa più piacere è che la maggior parte della gente era mascherata, segno che questa manifestazione è sentita.
Le Winx hanno poi dato quel tocco di magia in più che ha fatto volare in alto il Carnevale». «Il più gran coinvolgimento mai registrato finora – ha aggiunto il presidente dell’Ente Carnevalesca Luciano Cecchini –, ringrazio uno ad uno chi è venuto in viale Gramsci mascherato. Avete reso il nostro Carnevale il più colorato d’Italia». Allegria e soddisfazione anche tra i ristoratori che, grazie alla kermesse, hanno fatto un boom d’incassi. «Chiedo ufficialmente a Luciano Cecchini di fare il Carnevale tutto l’anno – il commento del direttore del PesceAzzurro, Marco Pezzolesi –. Grazie a lui oggi abbiamo fatto 1000 presenze a pranzo». Grande successo anche per gli stand su viale Gramsci e gli altri ristoranti fanesi. «Avrebbero fatto bene a restare aperti anche i negozi – l’appunto del dirigente dell’Ufficio Turismo, Mauro Giampaoli –: il centro è pieno di gente e le serrande sono tutte abbassate». Sold-out anche per i palchi: dei 50 ben 44 erano mascherati. Premiati i gruppi: «Nella vita ci vuole una botta di... Colore», «A noi ci piace anche a Carnevale» e «Scuola elementare dei tardoni».
Ad aprire il pomeriggio ‘magico’ l’Orchestra sinfonica Rossini che alle 14.30 dalla torretta centrale ha eseguito «La sinfonia del Nuovo Mondo». Poi la bacchetta è passata in mano alle Winx che hanno sfilato in auto e poi illuminato piazza XX Settembre con uno spettacolo di canti e danze, applauditissimo da grandi e piccini. Un piccolo fuori programma è stata la sfilata di un carro decapitato... per sicurezza. Il forte vento che ha soffiato fin dal mattino faceva, infatti, oscillare un po’ troppo la testa del prelato in cima ad «Habemus Carnevalem» (idea e creazione della coppia Vassilich e Angherà) e così, per prudenza, si è scelto di staccare la testa del vescovo di cartapesta.
Questi infine i biglietti vincenti della Lotteria: 1° premio al biglietto Gioppino 485; 2° Gioppino 530 e 3° Pulcinella 341.
Tiziana Petrelli
Da: Il Resto del Carlino del 1/2/2016
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Anteprima tra funamboli e trampolieri per iniziare col piede giusto
UNA MATTINA da record. L’allegria del ‘Complesso bandistico città di Fano’ ha dato inizio alla festa dei più piccoli. E dalle 10 al Winx Village c’erano già file lunghissime di bambine che volevano fare la foto con le fatine, la novità che ha reso magica la seconda sfilata del Carnevale dei Bambini. Vivacità e allegria in viale Gramsci grazie alle tante scuole che hanno colorato il percorso di mascherate e famiglie. La baby sfilata ha potuto contare anche sulla collaborazione del «Coro Teatino», la delegazione dell’Unicef, quella del Carnevale Antigliese e persino un omaggio al film made in Fano del regista Secchiaroli con il Centro Gas Gas che ha dato vita a «Gli Sbiancati 3 (quant sin brutti)». Dal centro al mare tanto movimento. Soprattutto di maschere sull’acqua. La mattinata, infatti, si è conclusa alle 12 quando gli equilibristi del gruppo SlackLine di Ancona hanno dato il via ad uno spettacolo mozzafiato sulla darsena borghese. I funamboli, travestiti da arlecchino, hanno attraversato il porto canale camminando sopra un cavo teso al livello della Liscia. Spettacolo reso ancora più emozionante dall’arrivo, dal mare, di una quarantina di Sup (il surf con la pagaia) dell’asd «MareDentro» e del circolo Windsurf Sassonia in costume... di carnevale.
Da: Il Resto del Carlino del 1/2/2016
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Il getto? L’hanno inventato le zitelle!
O almeno così è lecito supporre sulla base di documenti d’archivio emersi di recente. Ma prima di parlarne vanno fatte due premesse.
La prima a proposito delle “zitelle”; con questo termine, che oggi ha assunto un significato abbastanza diverso dall’originale, fino all’Ottocento venivano indicate le ragazze da marito; in un manifesto del 1874 ne viene anche indicata approssimativamente l’età, “non minore di 15 anni, ne maggiore di 21". L’altra riguarda il getto, cioè il lancio sulla folla di quintali di dolciumi: caramelle, tavolette e praline di cioccolata, bob bon e tanto altro; oggi, per evidenti motivi di igiene e sicurezza, non ci sono più i confetti che fino a metà Novecento, spesso finti, erano lanciati come proiettili, ma lo “scherzo” era poco piacevole per chi lo subiva; nel Settecento addirittura la strada ne “biancheggiava”; ancor prima, nel Cinquecento, insieme a miele, biscottini e “ranciate”, non venivano lanciati sulla folla ma di sicuro addolcivano le feste di Carnevale date “in Corte”.
Ma, quando è nato il getto? E chi l’ha “inventato”? Probabilmente tutto è cominciato tre secoli fa ad opera delle “zitelle” fanesi che per le loro rivendicazioni, coraggiose, ma troppo in anticipo sui tempi, possono essere considerate vere e proprie “femministe ante litteram”. Con una differenza sostanziosa rispetto alle loro “colleghe” di oggi, evidentemente quelle del mondo occidentale, che stanno gradualmente sgretolando un “muro” di arretratezza culturale: per loro, dipendenti prima dal padre, poi dal marito, in più dal Parroco e dal Vescovo, in caso di disobbedienza erano previste anche severissime pene corporali come le frustate.
Per comprendere il contesto della vicenda occorre fare qualche passo indietro nella Grande Storia. Finita la dominazione dei Malatesta (seconda metà del Quattrocento) Fano entra a far parte dello Stato della Chiesa ed è soggetta ad un Vescovo che a sua volta risponde ad un Governatore. Nel 1517 scoppia la Riforma protestante che fa proseliti in tutta Europa; l’argine difensivo viene organizzato nel Concilio di Trento (1545 – 1563) che dà avvio alla cosiddetta Controriforma che cerca di porre rimedio ai guasti secolari, molti di tipo morale, della Chiesa di Roma. Ovviamente, a incappare nelle maglie dell’occhiuto controllo ecclesiastico sarà stata soprattutto una festa particolarmente licenziosa e trasgressiva come il Carnevale, e in effetti, a partire dalla seconda metà del Cinquecento e per tutto il secolo successivo, sono numerosi i provvedimenti che impongono prescrizioni e pene severe in ambito non solo religioso ma anche civile.
I “tempi di trasmissione” non sono quelli di oggi e ci vogliono decenni prima che il nuovo ordine entri a regime. Ecco forse il motivo per cui, soprattutto nel Seicento, il Carnevale appare molto ridimensionato rispetto ai secoli precedenti e la sua celebrazione, almeno a quanto finora risulta, si limita a feste private, a rappresentazioni teatrali riservate ai nobili e poco altro; insomma, è sostanzialmente un riferimento temporale. A peggiorare le cose c’è il flagello della peste segnalata in varie parti d’Europa e del Mediterraneo; per fortuna Fano, non a caso città della Fortuna, viene risparmiata grazie alle precauzione prese per impedire il contagio: sentinelle lungo il mare e alle porte di accesso e soprattutto niente contatti con persone prive di garanzie di sanità.
Ma evidentemente nella memoria collettiva qualcosa dell’antico Carnevale era rimasta; attenuatesi gradualmente le motivazioni di ordine religioso e sanitario che per generazioni avevano contrastato la voglia di “insanire”, a inizio Settecento, per la precisione nel 1711, scatta qualcosa che il Vescovo dell’epoca, Monsignor Giberti, registra puntualmente nelle missive con cui chiede aiuto prima al suo diretto superiore, il Governatore, e poi a Roma: diversamente da quanto succede altrove, dove la situazione è abbastanza tranquilla, a Fano i giovani mostrano segni di insofferenza; hanno il coraggio di dire che loro non sono obbligati all’obbedienza perché sono “secolari” e quindi non “sudditi” del Vescovo; rivendicano il diritto di divertirsi perché era “necessario di dar qualche sfogo e ricreazione alla gioventù e specialmente alle zitelle che stanno tutto l’anno in casa”. Una “ricreazione” nuova era difficile da accettare da parte dei custodi dell’ordine e delle tradizioni: infatti, da un paio d’anni erano stati introdotti “certi balli (chiamati volgarmente all’Inglese) in cui gli Huomini si abbracciano con le Donne”! Evidentemente questa promiscuità era scandalosa per l’epoca ma oggettivamente era anche foriera di gravi conseguenze, come vedremo più avanti.
Ma c’è di più, perché le “zitelle”, almeno a Carnevale, non vogliono dipendere passivamente dal padre, dal parroco o dal Vescovo; addirittura, in cinquanta o sessanta decidono di allestire “una bella e sontuosa mascherata … e senza mascara ancora, e con Carri, Musici, istromenti e huomini ancora framischiati con le dette zitelle in officio di mazzieri, schiavi neri, e bianchi”! Lo fanno per divertirsi, come del resto facevano anche i nobili con ben altri mezzi a disposizione; ma le birichine approfittano dell’occasione per un altro scopo: vogliono essere “corteggiate, incontrate, appostate”. Come? “col tirar confetti à chi lor piace”! Per questo non indossano, o usano le maschere in modo tale da essere riconosciute. E’ il comportamento un po’ sfrontato, ma nello stesso tempo anche ingenuo di giovinette che si affacciano alla vita adulta.
Il dato più importante però è questo: per la prima volta in tempo di Carnevale compare un “getto” di dolciumi, i confetti, assimilabile a quello che ancora oggi si effettua durante le sfilate. Dalla stessa fonte emerge un altro dato molto rilevante: nella citata mascherata, le zitelle si servono di “Carri”, evidentemente gli stessi utilizzati per le necessità quotidiane ma usati in modo da essere funzionali ad una manifestazione carnevalesca; insomma, potrebbero essere questi i progenitori dei maestosi carri allegorici che sfilano ai giorni nostri.
Come va a finire la storia? Molto probabilmente male! Le fonti non lo dicono perché mancano testimonianze dirette. Ma, è credibile che dei giovani, soprattutto donne, abbiano potuto impunemente disobbedire ad un potere fortissimo, contemporaneamente politico e religioso? E in effetti, pochi anni dopo, la situazione a Fano appare “normalizzata”. A documentarlo è lo stesso Vescovo che aveva segnalato a suo tempo le ottime ragioni che gli consigliavano di evitare gli “scandali” e le nefaste conseguenze di una incontrollata libertà dei costumi: scrive infatti che negli ospedali della città era “cresciuto più di tre volte del solito il numero de Proietti”, cioè dei neonati abbandonati e, cosa ancora più terribile, non ci si faceva scrupolo di provvedere al “soffogare delle creature”. Ovviamente, secondo la mentalità dell’epoca, “Tutto effetto, come universalmente si dice, delle donne e zitelle mascarate”, come se non ci fosse il contributo determinante di tanti giovanotti.
Da questa vicenda emergono alcuni elementi incontrovertibili:
- ben tre secoli fa, in tempo di Carnevale, per le strade di Fano venivano lanciati i confetti;
- a farlo erano delle “zitelle” coraggiose che sfidavano l’autorità costituita;
- il gesto era compiuto da ragazze che prendevano l’iniziativa nei confronti dei possibili pretendenti.
E’ bello allora pensare che all’origine del lancio dei dolciumi, l'elemento più caratteristico ed originale del Carnevale di Fano, ci siano gli sguardi e i sorrisi di ragazze innamorate.
Del resto, carta canta. Parola di Vescovo!
Enrico Tosi - Gennaio 2016
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Tutti d’accordo sul rilancio del Carnevale
`Voto unanime in Consiglio sul piano di valorizzazione
LA FESTA Il Giovedì Grasso comincia in un clima di nuovo pacificato intorno alle sfilate in maschera. Approvata all'unanimità la proposta sul rilancio del Carnevale fanese. Se è il più dolce, il merito va dato al tradizionale getto di cioccolatini, che resta confermatissimo nel rapporto con Perugina e che dalle prossime edizioni si amplierà ai prodotti del commercio equo e solidale. Solo un aspetto dell'atto approvato l'altro ieri sera, piuttosto articolato essendo la sintesi di diversi contributi provenienti da maggioranza e opposizione. Si va dai cenni storici agli impegni concreti per fare del nostro Carnevale «una chiave di sviluppo culturale, turistico ed economico», ha detto in aula Francesco Torriani del Pd, presentando il testo firmato inoltre dai colleghi Sara Cucchiarini, Barbara Brunori della lista Noi Città, Marta Ruggeri di 5 Stelle e Maria Antonia Cucuzza di Forza Italia, da poco sostituita da Francesco Mirisola. «Sono previsti impegni importanti come la conferma per tre anni dei 130.000 euro di contributo comunale», ha proseguito Torriani. Si vuole accelerare la procedura che affidi i capannoni in viale Piceno all'Ente Carnevalesca, con la formula del comodato d'uso gratuito, e che la sua sede rimanga in piazza Costa, sempre che non sia preferibile il trasloco al Sant'Arcangelo, qualora si concretizzi il Museo del Carnevale. L'Associazione dei maestri carristi, la scorsa estate sull'Aventino, è riconosciuta come «fonte di idee per progetti pluriennali». Concetto ampliato da Sergio D'Errico, il quale ha parlato di «maestranze fin troppo sottovalutate». I maestri della cartapesta dovranno essere coinvolti nella futura scuola per carristi, indispensabile per attrarre i giovani al Carnevale e per dare continuità alle sfilate su viale Gramsci, che stanno riscuotendo un successo quasi inatteso. Poi l'esigenza di internazionalizzare la manifestazione, cercando di allacciare gemellaggi con altri importanti Carnevali, come nel caso di New Orleans, e di recuperare la versione estiva: nel cartellone degli eventi 2016 sono già stati presenti i primi semi. Un clima pacificato, dunque, dalla volontà di rilancio. Sempre che non intervengano altri pomi di discordia come l'ipotesi del ritorno al biglietto a pagamento: «Lungi dall'essere un vantaggio - ha detto Alberto Berardi, storico del Carnevale - si trasformerebbe in autogol. Sarebbe difficile per le istituzioni pubbliche, se non impossibile, continuare ad erogare fondi a un Ente Carnevalesca che operi con fini di lucro. Chi ama il Carnevale, può diventare socio e acquistare i biglietti della lotteria». Osvaldo Scatassi
Da: Il Messaggero del 4/2/2016
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La cittadella del Carnevale, carristi e spionaggio
Oggi quattro moderni capannoni costituiscono la cittadella del Carnevale fanese, cittadella imprendibile per tutti coloro che non amano la manifestazione. Una volta addossati alle antiche Mura sorgevano invece lignei capannoni posticci che rappresentavano una attrazione assoluta per i ragazzi fanesi. All’interno nascevano, pezzo dopo pezzo, i carri del famoso Carnevale. Tutti uniti, tutti divisi. Un sano agonismo regnava sovrano e non era consentito a nessuno al di fuori degli addetti ai lavori, divisi per squadre rivali, di vedere quello che succedeva all’interno. Era consentito soltanto lo spionaggio. La sorpresa era tutta per la prima uscita di questi “giganti del buon umore” come Fabio Tombari chiamava i “carri”. Ogni anno diversi, ogni anno più grandi. Rimase celebre il carro “Alvaro piuttosto corsaro” di Vittorio Corsaletti, un enorme galeone che fendeva la folla sparando dolciumi. Era il 1955. I calafati del porto, costruttori di barche, avendo messo a disposizione la loro perizia professionale per costruire la invisibile struttura interna dei carri con Alvaro…. avevano avuto la loro rivincita: il primo premio. I docenti e gli allievi del locale Istituto d’arte “Adolfo Apolloni” furono coloro che fecero il resto realizzando indimenticabili sculture in creta da ricoprire con carta di giornale incollata. Ogni anno nascevano e nascono a Fano pupi che stupiranno per dimensioni e colori tutti coloro che avranno la fortuna di vivere il Carnevale. A tenere in piedi tutto, la passione di coloro che assunsero il nome di “carristi”, appellativo con il quale sono passati alla storia della Città che ha correttamente riconosciuto l’impegno profuso ed i risultati raggiunti dando vita ad una collana di biografie che cominciando da Melchiorre Fucci è arrivata quest’anno ad Enzo Bonetti, passando per Vittorio Corsaletti, Luciano Pusineri, Ermes Valentini, Famiglia Pacassoni, Bruno Radicioni, Marcelino Battistelli, Pierluigi Piccinetti, non tralasciando la Musica Arabita che del Carnevale di Fano è madre e figlia. A Fano il Carnevale ha sempre goduto dell’apporto orgoglioso di veri e grandi artisti, modesti come tutti i grandi e consapevoli che il Carnevale è nello stesso tempo Festa di popolo e antico Rito. Comincia il giovedì grasso con l’apparizione del Pupo e termina con il rito purificatore della sua cremazione in piazza il martedì grasso dopo un processo farsa in cui si scaricano su di lui le colpe commesse. I carristi accompagnano all’altare questa fugace divinità che ogni anno appare e scompare lasciando a noi soltanto un mucchietto di cenere, malinconico ricordo degli eccessi alimentari e sessuali di sei giorni di baldoria. Una certezza aiuta però a vivere: il Carnevale ritornerà. Da qualche anno la vetroresina ha sostituito la carta collata per gli indubitabili vantaggi che il nuovo materiale presenta. I carristi e la città sono divisi in merito, il dibattito non è ancora concluso: carta collata o plastica? Chi vivrà vedrà. Alberto Berardi
Da: Il Messaggero del 4/2/2016
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Nei Teatri storici, Scala compresa, danze e concerti di Carnevale rappresentavano uno dei principali eventi del cartellone Celebri ad Ancona gli spettacoli del Casino Dorico (all’interno delle Muse): figuranti, cavalli, fuochi d’artificio e carri trionfali
Su il sipario, c’è il veglione
N ei teatri storici, il Carnevale si festeggiava con balli e lazzi e per secoli ha avuto con la stagione d’opera una relazione molto stretta perché, oltre a darle il nome, ne stabiliva l’inderogabile conclusione. In ogni teatro, compreso quello alla Scala di Milano, la stagione lirica principale (e talvolta unica) cominciava a Santo Stefano e finiva il martedì grasso seguente. Gli avvisi che ne annunciavano titoli e cast riportavano in alto la dicitura Carnevale. E non sempre, oggi, risulta chiaro quale sia l’anno di riferimento, se quello del Carnevale o quello d’inizio della stagione d’opera. In ogni caso, la festa che precede la quaresima fu un appuntamento sociale assai importante. Il quel periodo, centrale per la vita mondana, fu inaugurato il teatro del Sole di Pesaro nel 1637, per esempio. E solo in occasione della Stagione di Carnevale, gli spettatori del settecentesco teatro pubblico di Corinaldo, il “Sole nascente”, potevano prender parte al sorteggio del palchetto dal quale assistere agli spettacoli. Non tutti gli spettatori, sia chiaro. Dai documenti del teatro corinaldese si legge chiaramente come la base sociale si allargasse allora solo per cooptare professionisti stimati e facoltosi, mercanti arricchiti coi dazi e danarosi commercianti non più snobbati ma ormai gratificati dall’aggregazione alla nobiltà locale. Una delibera comunale sull’argomento recita testualmente: «Non s’ammettino alle recite di detto teatro istrioni e vagabondi e altra gente del volgo. Che i casini (cioè i palchetti, ndr) debbano esser solo per le famiglie de’ gentilhuomini di questa Patria». E Casino era anche il nome di società cittadine che avevano il compito di soddisfare le esigenze culturali delle classi più agiate. Oltre agli intrattenimenti musicali, l’attività dei soci del Casino Dorico (ospitato all’interno del teatro delle Muse) si rivolgeva proprio alle celebrazioni carnascialesche, organizzando corse di cavalli, cacce al toro, giostre, fuochi d’artificio, tombole in teatro e veglioni, ai quali si aggiungevano spettacolari sfilate in maschere. La “Storia” di Camillo Albertini racconta di mascherate affollate di figuranti (mori, turchi, ussari, francesi) e di sontuosi carri trionfali alti fino a sette metri, densi di allegorie disparate, accompagnati da lunghi cortei a piedi e a cavallo. Per “Il trionfo d’Amore”, su cui Albertini si sofferma, il carro è addobbato di damasco rosso, di bassorilievi dipinti in oro, di festoni di fiori, di bandiere e trofei di conquista. Seduto in alto, sotto uno splendente globo celeste, Amore domina il Tempo, con grandi ali e falce. Maria Manganaro
Da: Il Messaggero del 4/2/2016
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I dolci del mondo “alla rovescia”
Non sono sicuro che accada ancora come fino a qualche tempo fa, quando si diceva che i bambini sapessero classificare le festività in base ai dolci che si preparano solo in certe ricorrenze e non in altre. È più realistico pensare che nei giorni di un carnevale particolarmente goloso qual è ad esempio quello di Fano, con quantità di dolci che vengono gettati tra la gente dai carri allegorici, i bambini – e non solo loro – se ne stiano ad aspettare pregustando l’effetto sorpresa. Tra i carnevali marchigiani, quello di Fano ha una data accertata di fondazione, il 1347, quando ci fu la riappacificazione tra la famiglia Guelfa del Cassero e quella ghibellina dei Carignano. Scroccafusi, cicerchiata, castagnole, frappe, ravioli e altre variazioni sul tema a base di farina, uova, zucchero, acqua, olio per friggere ed eventualmente una punta di anice o a volte del miele, sono alcuni dolci carnevaleschi più gettonati a Fano e nelle altre città marchigiane che celebrano la festa del “mondo alla rovescia” con particolare devozione, e dunque Ascoli Piceno e Offida. Mondo alla rovescia, come gli antropologi definiscono appunto il carnevale, per sottolineare il capovolgimento momentaneo di valori e gerarchie: erano le famiglie nobiliari a mantenere viva la tradizione con inviti a palazzo e la distribuzione di dolci ai mezzadri nell’occasione, eppure da Bertoldo a Totò il carnevale rivendica una cifra popolare, indissolubile dalla fame atavica e dal sogno della cuccagna, come nei rituali originari della società agraria, per la quale costituiva un irrinunciabile esorcismo della morte e lo scongiuro che presiedeva alla nascita e alla rinascita. Ancora oggi nelle maschere che animano carnevali diversi tra loro come l’ascolano e l’offidano, si ritrova l’elemento vitalistico e corporale proprio delle culture popolari; culture essenzialmente comiche, nelle varianti del grottesco e del deformato. La teatralizzazione di Piazza del Popolo, le sue maschere di personalità locali, rimandano al bisogno di satira sociale e a una funzione di controllo dal basso, da parte della collettività: una funzione che è la stessa del teatro popolare. Antonio Attorre
Da: Il Messaggero del 4/2/2016
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Ente Carnevalesca, conti in rosso per 4 mila euro
LORENZO FURLANI. Fano La satira malintesa al Carnevale di Fano sul sindaco Massimo Seri - imperatore Augusto nel grande carro 2015 delle battaglie del Metauro e Re Carnevale alla Fano dei Cesari con il Pupo 2016 - sembra aver prodotto un effetto di captatio benevolentiae visto che in un anno (dal 29 dicembre 2014 al 24 dicembre 2015) l’amministrazione comunale, con una puntualità e una solerzia inedite, ha destinato all’ente Carnevalesca la bellezza di 300 mila euro. Si tratta del contributo di 130 mila euro per il Carnevale 2015, un contributo straordinario di 40 mila euro per la stessa edizione, uno stanziamento di 25 mila euro per la manutenzione straordinaria dei capannoni del Carnevale reso disponibile prima della firma del contratto di comodato d’uso (ed erogabile previa consegna delle fatture dei lavori) e 105 mila euro anticipati per il Carnevale 2016. Il bilancio dell’ente Carnevalesca è stato chiuso al 31 agosto 2015 con un disavanzo di 4.409 euro che ha ridotto il patrimonio netto a 17.677 euro. La gestione economica ammonta a 447.902 euro. La voce principale delle entrate è quella dei contributi di istituzioni ed enti per 232.469 euro, seguono: sponsorizzazioni 65.188, lotteria 43.142 (bilanciata da un costo specifico di 13.562 e dalla beneficenza per 19.916), vendita biglietti tribune 23.948, vendita percorso ambulanti 16.532, vendita prendigetto 14.127 (bilanciata da un costo specifico di 9.520). I costi principali nel 2015 sono stati per costruzione dei carri allegorici 99.161 euro, spese percorso Carnevale 67.432, getto 58.067, festa dei mille soci 20.734. Il contributo straordinario del Comune è stato giustificato dal venire meno dei contributi di alcuni enti e dalle spese per l’Expo. La Carnevalesca ha una dipendente; presidente e direttivo sono volontari senza alcun rimborso spese. “Dobbiamo pagare anche il ticket della sosta davanti alla sede - afferma il presidente Luciano Cecchini -, comunque per il futuro speriamo che la Regione riconosca il valore del Carnevale di Fano a cui già negli anni scorsi destinava 50 mila euro”.
Da: Corriere Adriatico del 5/2/2016
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Marta Ruggeri: i dolci non bastano, si superi la marginalità dei carristi dando rilievo alla satira
“Il Carnevale è l’evento centrale per il turismo”
Fano Tutti uniti per fare compiere un salto di qualità al Carnevale unendo idee innovative a talenti artistici e capacità organizzative. La mozione approvata martedì all’unanimità dal Consiglio comunale è partita dall’iniziativa di Marta Ruggeri, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle. Lei presentò nell’estate 2015 una mozione, poi raccordata con un’analoga iniziativa di poco successiva del centrodestra. La maggioranza ne ha condiviso i contenuti attraverso un percorso comune di elaborazione. Per una volta la politica non si è divisa; è soddisfattadelrisultatoraggiunto? “La mozione era nata dal malcontento dei carristi che lamentavano un modo di procedere raffazzonato e poco partecipato nell'organizzazione del Carnevale. Abbiamo potuto attingere alle preziose indicazioni contenute nel progetto di rilancio del Carnevale del maestro carrista Giovanni Sorcinelli, di cui abbiamo apprezzato subito la progettualità e originalità. Siamo riusciti a tirar fuori quel progetto dal cassetto dell’assessore Marchegiani in cui ingiustamente era stato riposto e dimenticato e oggi molte di quelle idee sono state approvate all’unanimità dal Consiglio comunale. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto anche se è un risultato parziale, il vero banco di prova sarà vedere quel progetto realizzato. Purtroppo la discussione in Consiglio ha subito diversi slittamenti per cui ci siamo ridotti a farla a Carnevale inoltrato, altrimenti qualche miglioramento si sarebbe potuto apprezzare già da questa edizione”. Perché nel dibattito finale il movimento 5 Stelle non è intervenuto? “Non siamo intervenuti perché avevamo già detto tutto a partire da agosto, abbiamo lavorato per mesi in commissione tentando un difficile quanto delicato lavoro di mediazione che per fortuna è andato a buon fine. Abbiamo deciso di non intervenire anche per prudenza, in modo da non dare eventuali scuse per bocciare o sollevare dubbi sull’opportunità di sostenere un atto che in origine ha visto noi come primi proponenti. Il gioco delle parti a volte può essere il vero motivo per cui non si centra l’obiettivo e ne abbiamo fatto in questi anni purtroppo esperienza. Inoltre non c'era bisogno di aggiungere altro, per noi la mozione era pronta per essere finalmente approvata”. E' stata messa tanta carne al fuoco. Secondo lei da dove si dovrebbe partire per il rilancio del Carnevale? “Dal tavolo di programmazione per impostare la progettualità valorizzando adeguatamente la tradizione artistica dei maestri carristi, da un ruolo più incisivo del Comune per garantire la qualità della manifestazione e la trasparenza dell'organizzazione, visti i contributi di natura anche pubblica, e dalla città in maschera permanente”. Che cosa secondo lei, tra le altre iniziative, è certamente da salvare del Carnevale 2016 e qual è, invece (se c’è), quella certamente da cambiare? “Se i numeri delle due sfilate già svoltesi sono realmente quelli dichiarati, innegabilmente favoriti da un bellissimo sole che avrà sicuramente aiutato, bisogna puntare sul Carnevale come evento turistico centrale offerto dalla nostra città. Da cambiare la marginalità di quello che a nostro avviso è il cuore artistico del Carnevale, ovvero la realizzazione di carri nuovi e dall’imprescindibile portata satirica che dovrebbe dettare la linea insieme ad un contorno di iniziative parallele che ora mancano. Il fatto che sia l’unico Carnevale con un getto di dolciumi, anche se è un elemento rilevante e di valore, non può bastare per essere attrattivo nei confronti di un turismo di qualità e che non si concentri solo in periodo carnevalesco. Bisognerebbe procedere quanto prima alla realizzazione di una scuola per carristi, del museo del Carnevale e al completamento dei cantieri del Carnevale”. l.fur.
Da: Corriere Adriatico del 5/2/2016
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Oggi il gran veglione per i piccoli alla Combattente
Fano Gli appuntamenti carnascialeschi proseguono questo pomeriggio alla bocciofila Combattente in via Tito Speri con il Gran veglione dei bambini promosso dalla Pro loco, dovei bambini saranno intrattenuti dagli animatori di Ar Fun Animasion. Sempre la proloco propone per domani sera sempre alla Combattente il tradizionale Veglion dla gluppa, una serata con la musica dell'orchestra Simpatia e premi per il miglior gruppo mascherato, la migliore gluppa e la maschera singola più originale. Si prosegue domani nel pomeriggio con "Carnival Conad San Lazzaro", l'evento ideato per festeggiare i 20 anni di attività del supermercato, per proseguire con il Veglione serale in maschera della Carnevalesca alla palazzina Sabatelli con musica e ballo. Poi per domenica è prevista l'ultima grande sfilata dei carri allegorici, aperta sempre dal mattino con il Carnevale dei bambini. L’epilogo il rogo il piazza del martedì grasso.
Da: Corriere Adriatico del 5/2/2016
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CARNEVALE ESAGERATO STECCA DI 100 GRAMMI DAL CARRO MUSICA ARABITA
Cioccolata in faccia: mamma ferita Veronica Carpano colpita con in braccio la figlia di 9 anni
«MA LA GENTE che lancia la cioccolata dai carri, ha la minima idea di quanto possa essere pericoloso scagliarla con violenza?». Nell’ultima sfilata del Carnevale di Fano, Veronica Carpano (foto) è rimasta vittima di una stecca di cioccolata da 100 grammi, scagliata dal carro della Musica Arabita ed ora vuole richiamare l’attenzione sulla pericolosità del lancio di tavolette, di scatole e tubi di ‘dolcezze’ sulla folla. Si è ferita al labbro e solo oggi saprà se la soluzione che hanno adottato per lei i medici del pronto soccorso di Fano si è rivelata sufficiente o se dovrà ricorrere ai punti che lascerebbero un segno indelebile sul suo volto. Ma non è tanto per sé che si preoccupa la Carpano, quanto del fatto che quel «missile» di cioccolata avrebbe potuto colpire in faccia la figlia di nove anni che teneva in braccio. «Ero con la mia famiglia e alcuni amici di fronte all’arco d’Augusto, vicino alla banca – racconta la donna -. E’ successo al termine del primo giro. Avevamo un sacco di gente davanti, tutta con i coni di cartone in mano. Arriva il carro della Musica Arabita, vedo la tavoletta di cioccolato che viene lanciata come un frisbee. L’ho vista, non ho fatto in tempo a pensare ‘speriamo la intercettano col prendigetto’ che boom... me la sono sentita in faccia. E poi ha iniziato a colare il sangue». Pressappoco la sensazione che fa sbattere contro un elefante che ti vene incontro o per dirla ‘fisicamente’... da un’altezza di circa 10 metri, 100 grammi di cioccolata in caduta libera arrivano in faccia ad una velocità di circa 50 km/h e con un peso percepito di quasi 100 chili. AL DI LÀ del dolore e dello spavento, la donna ha avuto l’idea «che la gente che sale sui carri per lanciare dolciumi ha più l’intenzione di far male che di divertirsi e far divertire». Per questo ha scritto una lettera all’Ente Carnevalesca. «Vorrei segnalare – si legge – che domenica mi è arrivata in volto una tavoletta di cioccolata lanciata a velocità del carro della Musica Arabita che mi ha procurato la spaccatura del labbro (…) sperando che la ferita si rimargini bene altrimenti porterò i segni di questo carnevale e mi considero fortunata, perché vicino a me c’era mia figlia. Tutto questo per dire che il getto è senz’altro una caratteristica del Carnevale di Fano ma chi lancia dai carri dovrebbe usare un po’ più di accortezza a meno che non serva un corso per diventare lanciatori coscienziosi. Se esiste poi un’assicurazione per il pubblico vi prego di informarmi (…) Sperando che ad altri non capiti di chiudere in modo triste un bel giorno di festa». Tiziana Petrelli
Da: Il Resto del Carlino del 5/2/2016
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L’INIZIATIVA - I ragazzi del Battisti sanno accogliere
IL CARNEVALE di Fano abbraccia sempre più il mondo dei giovani. In questa edizione, infatti, ha messo in atto diverse iniziative che hanno coinvolto gli studenti, a partire dalle attività previste negli InfoPoint fino a quelle attivate lungo il percorso, comela zona nursery dedicata alle neomamme e ai loro piccolissimi. «Il Battisti – spiega il vicepreside Pierpaolo Giorgi – ha permesso a 9 alunni dell’indirizzo turistico, all’interno di un progetto di alternanza scuola-lavoro, di occuparsi delle attività di accoglienza e informazione all’InfoPoint in piazza XX Settembre e di quelle di segreteria nella sede dell’Ente Carnevalesca». L’istituto fanese ha accolto la proposta degli organizzatori di far entrare i giovani con entusiasmo nel mondo del Carnevale, stipulando una convenzione che ha permesso agli studenti di vedere da vicino la macchina organizzativa della manifestazione. Hanno partecipato al progetto: Aymen Nassrollah, Riccardo Antonioni, Luca Rosatelli, Letizia Fontana, Irene Giombetti (3^ Gt) e Rosalba di Maio, Luca Serafini, Andrea Fiorelli, Vittorio di Martino (5Gt). Il Carnevale 2016 ha anche strizzato l’occhio ai neo genitori, allestendo uno spazio nursery davanti a Porta Maggiore, durante le 3 domeniche di sfilata.
Da: Il Resto del Carlino del 5/2/2016
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CARNEVALE ‘INCURSIONE‘ CON TANTO DI GETTO NEL REPARTO DEL SANTA CROCE
Allegria fa rima con Pediatria Giovedì di successo col paese dei Balocchi e Margherita Principi
SERI SI ’DIMETTE‘ «Come prevede lo statuto il sindaco passa la mano» Ma era uno scherzo
E’ STATO un «Giovedì Grasso» baciato dal sole e coloratissimo. Divertimento, teatro, giochi e in piazza XX Settembre una ospite speciale, la ciliegina sulla torta di una splendida giornaya iniziata la mattina presto quando l’Ente Carnevalesca ha fatto visita ai pochi bimbi ricoverati nel reparto di Pediatria del Santa Croce, che hanno ricevuto così un po’ di ‘getto’ e tanti sorrisi direttamente nelle loro camere di degenza. La giornata è proseguita nella piazza centrale dove, dalle 15 alle 18, in collaborazione con «Il Paese dei Balocchi« si sono susseguiti laboratori e giochi «Un Mondo di Maschere», a cura dell’associazione culturale «Spazio AE« e «Bacetti o scherzetti gioca con la Dolce Italia di Joe Canino» a cura di John Betti. «Tutto sta andando ogni oltre aspettativa – ha detto il presidente dell’Ente, Luciano Cecchini – sono molto soddisfatto anche di questa collaborazione con il ‘Paese dei Balocchi’, ormai un punto di riferimento per l’organizzazione di eventi per i più piccoli». Alle 16, la piazza si è animata con il «TerribileMangiafuoco«, interpretato da Filippo Tranquilli che è salito sul palco centrale assieme ad Arlecchino (Lucilla Monaco) e Colombina (Maria Grazia Mea). DOPO un divertente spettacolo è arrivato il momento della politica carnevalesca con l’elezione del sindaco: Massimo Seri ha investito ufficialmente della nomina, come previsto dall’articolo 15 bis dello Statuto Comunale, il presidente dell’Ente Carnevalesca Luciano Cecchini a primo cittadino di Fano - Città del Carnevale. Fascia e chiavi passeranno però, ufficialmente, ai veri sindaci del Carnevale 2016, il «Duo Idea« di Zelig sabato sera 6 febbraio, durante il «Veglione di Carnevale« in programma alla Palazzina Sabatelli. «Come è previsto dall’articolo 15 dello statuto del Carnevale – ha detto scherzando il sindaco Massimo Seri -, passo la carica di sindaco. Spero che i nuovi governatori della città promuovano il vero spirito del Carnevale così da far vivere ai fanesi un periodo di allegria e spensieratezza. Con la settimana grassa il carnevale entra ancor più nel vivo». Al momento istituzionale è seguito il saluto dell’ospite speciale: Margherita Principi, la giovane cantante pesarese, di X Factor che non si è potuta esibire a causa di una influenza, anche se ha voluto comunque presenziare all’evento per non deludere i suoi fan: «Mi dispiace davvero tanto, Fano è la mia città natale e ci tenevo in maniera particolare ad esibirmi qui. Purtroppo febbre, mal di gola e raffreddore mi ha fatto perdere la voce ma sono sicura che ci saranno altre occasioni».
Da: Il Resto del Carlino del 5/2/2016
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Quasi tutto esaurito per l’ultima domenica di Carnevale.
Per oggi infatti gli alberghi fanesi sono stati quasi al completo, con tanta gente arrivata da ogni parte d’Italia per assistere alla sfilata dei carri allegorici. “Su 20 camere, ne abbiamo avute 18 occupate – spiega Martina dell’hotel Siri – non sappiamo se sono venuti tutti per il Carnevale ma sicuramente la maggior parte si”. Un segno insomma che l’investimento in promozione è andato a segno, portando dei frutti, anche se l’arrivo di turisti secondo gli albergatori è stato notato solamente nell’ultima settimana. “L’ultimo week end è stato il più gettonato – riferisce Sabrina Lodovichetti, titolare dell’hotel Paradise – le scorse settimane invece c’è stata poca gente, comunque siamo contenti per quest’ultima domenica”. “Le prime due settimane c’è stato poco movimento – racconta il titolare dell’hotel Cristallo – per questa domenica invece va meglio, abbiamo 12-13 camere occupate per il Carnevale”. Generalmente i turisti sono famiglie, che arrivano il sabato e pernottano per una sola sera. “Vengono tutti per una notte e scelgono una soluzione di mezza pensione, oppure solo pernottamento e prima colazione – racconta Giovanni Verni dell’hotel Angela e Beaurivage – Questa è l’unica domenica in cui abbiamo un piccolo gruppo, una ventina di persone italiane che si è fermata per una notte”. Un gruppo consistente di stranieri è arrivato ieri ed alloggia all’hotel Corallo: “Sono una 40ina di persone del Belgio – sostiene un dipendente, Simone Tinti – Si fermano per tre notti e presumo che facciano anche visite alla città. Poi abbiamo avuto qualche altra prenotazione singola, per cinque o sei camere. La settimana scorsa avevamo avuto un altro gruppetto, sempre di passaggio, mentre la prima domenica non ci sono state comitive”. Molto soddisfatto per l’andamento di tutte e tre le settimane è invece Gabriele Orazi degli hotel Augustus e De La Ville: “E’ andata benissimo – commenta – l’albergo è stato pieno per tutti e tre i week end, un risultato migliore rispetto a quello dell’anno scorso. Sono arrivate sia famiglie che gruppetti; la provenienza è stata principalmente dal sud Italia come Campania, Puglia e Abruzzo, ma anche qualcuno dal Lazio, mentre quasi assenti erano gli arrivi dal nord. Sicuramente il tempo ha agevolato gli arrivi e tutti i nostri clienti hanno riferito di essere rimasti molto contenti e di aver gradito le sfilate. Sono piaciuti anche il Carnevale dei Bambini e quello animal friendly, anche la manifestazione di domenica scorsa sulla Darsena Borghese ha riscosso grande successo”. Se gli alberghi hanno visto il boom principalmente nell’ultima domenica di sfilata, non si può dire altrettanto per i ristoratori, che fin dalla prima giornata hanno avuto locali da tutto esaurito. “C’è stata gente tutte le domeniche – sostiene Vincenzo Ceglia di Bella Napoli – il locale è stato sempre pieno, soprattutto di persone di fuori”. “L’afflusso è stato sempre importante – racconta Dania Gabucci, titolare di Al 26 – la prima domenica eravamo chiusi per ferie ed abbiamo ricevuto tantissime telefonate, la seconda abbiamo dovuto rifiutare un centinaio di persone perché eravamo già pieni e anche per oggi le richieste sono state altissime. La gente arriva da fuori ed abbiamo notato che viene a Fano per la prima volta, perché ci chiedono informazioni su come raggiungerci e su dove parcheggiare”. Per oggi infine è atteso l’arrivo delle delegazioni straniere, tra cui quelle di Wolfsburg, St Albans e la polacca Wieliczka. Silvia Falcioni
Da: Corriere Adriatico del 6/2/2016
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Tutto esaurito per il gran finale Il Carnevale chiude coi numeri della bellezza, in 60 mila per 90 quintali di dolci
I GIORNI DELL’ALLEGRIA
MASSIMO FOGHETTI Fano Anche con il cielo grigio, il Carnevale di Fano ha sprigionato ieri tutta la sua allegria, coinvolgendo le circa 60.000 persone presenti in uno spettacolo in cui il getto è stato il grande protagonista. Di nuovo 90 quintali di dolciumi sono stati riversati sulla folla a manciate generose. Tra i lanciatori più scatenati, il primo cittadino fanese Massimo Seri che, dal carro della storica "Musica Arabita", con indosso la maschera ufficiale di Fano ha gettato chili e chili di cioccolate sul pubblico. A rendere perfetta l'ultima domenica della kermesse, un percorso più animato che mai, pieno di gente mascherata e soprattutto di palchi e tribune sold-out. Sono stati tre però, i palchi più originali e colorati che si sono aggiudicati i ricchi premi messi in palio dagli sponsor del Carnevale. Il 1˚ premio è andato al gruppo "A Chorus Line" (Palco numero 42) che si è aggiudicato un viaggio per 15 persone sul Lago di Garda messo in palio dalla Tuquitour. Il secondo classificato è stato il gruppo "Carmencita e Caballero" (Palco numero 49) che si è aggiudicato 15 biglietti ingresso omaggio per i parchi "Costa Edutainment". 3˚ classificato "Nei nostri cannoni, coriandoli e fiori" a cui è andato il buono di 150 euro messo in palio da Conad Centro San Lazzaro. Un'ultima domenica che ha avuto anche un tocco di comicità grazie alla partecipazione straordinaria del "Duo Idea" di Zelig, che hanno sfilato lungo il corteo con la fascia tricolore e si sono poi spostati in piazza Venti Settembre al termine della sfilata e dell'estrazione dei premi fedeltà della "Lotteria del Carnevale" dove si sono esibiti in un esilarante spettacolo musicale. Da record anche il risultato ottenuto dal turismo plein air con i raduni di camper organizzati dal Camping Club di Fano in collaborazione con l'amministrazione comunale e l'Ente Carnevalesca: la presenza complessiva dei camperisti è stata di circa 2500 persone. Turisti sono arrivati in città dal Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Umbria, Lazio e Abruzzo. "E' stato un bel modo di fare sistema a vantaggio del territorio - ha dichiarato Gianbattista Bancolini del Camping Club - L'impegno organizzativo è stato premiato e porterà risultati nel tempo: se tanti camperisti hanno scelto la nostra città durante il Carnevale, tanti, tantissimi, hanno dichiarato che ci torneranno". Per i nuovi arrivati la sfilata dei carri è stata una sorpresa, per i fanesi una piacevole replica, dato che il getto genera sempre un'emozione nuova. Così coma la genera la lotteria, in attesa del premio finale, un'auto Oper karl offerta da Centralgarage, che verrà estratto martedì ultimo giorno di carnevale dopo il rogo del Pupo. Ieri intanto si è svolta la terza estrazione "fedeltà": Il 1˚ premio, un buono spesa da 200 euro messo in palio dai Conad Sant'Orso e Flaminio è stato associato al biglietto Scaramuccia 590, il 2˚ premio: Una City Bike di Bici Cascioli è stato attribuito al biglietto Stemperello 512, il 3˚ premio: Un Cesto di prodotti dell'azienda Agraria Guerrieri è stato aggiudicato al biglietto Gioppino 902.
Da: Corriere Adriatico del 8/2/2016
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Scivola dalla tribuna e si ferisce a uno zigomo
L’INCIDENTE
Fano. Momenti di tensione, pur nella generale euforia della festa, si sono vissutiieri a causa di un infortunio che ha colpito uno spettatore del corso mascherato, scivolato da una tribuna. Lì perlì si è pensato che l’uomo fosse stato colpito da un attacco cardiaco, poi per fortuna, grazie al pronto intervento del personale della Croce Rossa l’evento èstato scongiurato e gli effetti del malore sono apparsi ridimensionati. A causa delle migliaia di persone che affollano il percorso carnevalesco non è sempre facile accorrere in caso di necessità,ma la perfetta organizzazione dei volontari e il punto di pronta assistenza che è stato istituito in via Nino Bixio, sono stati all'altezza della situazione.Così il ferito che ha riportato un piccolo trauma allo zigomo sinistro è stato rapidamente accompagnato all’ospedale Santa Croce
Da: Corriere Adriatico del 8/2/2016
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Rinasce la tradizione, tre veglioni in una notte
LE FESTE
Gran Galà alla palazzina Sabatelli, la gluppa alla Combattente e i giovani al Pesce Azzurro
Fano. Il carnevale del 2016, oltre per una eccezionale presenza di pubblico sarà ricordato, come il carnevale dei veglioni. Sabato sera ne sono stati organizzati tre e tutti con grande successo: è tornato il Gran Galà della Carnevalesca che si è svolto alla palazzina Sabatelli, è stato riproposto il Veglion dla gluppa organizzato dalla pro Loco alla Combattente e una festa, in modo particolare rivolta ai giovani, si è svolta al Pesce Azzurro. La festa danzante della Carnevalesca , recuperata dopo diversi anni, si è distinta per la qualità della musica eseguita dall'orchestra di Mario Riccardi, della animazione, grazie alla presenza del duo Idea di Zelig, al secolo il fanese Adriano Battistoni e Daniele Mignatti, insigniti della carica di sindaco del carnevale e per l'adesione di gruppi in maschera. In quello intitolato "Angeli e demoni" si individuavano diversi esponenti politici, come l'assessore Marina Bargnesi, il capogruppo del Pd Alberto Bacchiocchi, Sara Cucchiarini sua compagna di partito, Barbara Brunori consigliere comunale di Noi Città; folto il gruppo di Pulcinella della compagnia Gommapiuma per caso, così come quello composto dalle Avventure di Pinocchio. Persino il sindaco Massimo Seri, che ha fatto gli onori di casa alle delegazioni estere, ha indossato una maschera, seppure si è trattato di una maschera speciale, ritraente lo stemma del Comune di Fano. Allegria, buon gusto, sorprese, gli immancabili dolciumi arricchiti dai bomboloni alla crema della pasticceria Cavazzoni a metà nottata, hanno accompagnato i partecipanti fino alle prime ore dell'alba. L'alba dell' ultimo giorno di sfilate del Carnevale di Fano è stata salutata con colori e maschere anche al Pesce Azzurro location della festa in maschera organizzata dagli "specialisti del divertimento fanese".
Da: Corriere Adriatico del 8/2/2016
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Ricevute dal sindaco - Delegazioni estere conquistate dall’evento
Fano. Delegazioni inglesi, tedesche e polacche, mascherate dal Belgio, musica allegria e satira: il Carnevale 2016 chiude con il botto. Sono rimasti piacevolmente impressionati i componenti delle delegazioni estere che il sindaco Seri ha invitato alla manifestazione fanese, mostrando loro le bellezze della città, in primis la chiesa di San Pietro in Valle e coinvolgendole nell'euforia del carnevale. Per l'attuale Amministrazione, e soprattutto per il primo cittadino, i gemellaggi non costituiscono un atto formale che si limita solitamente a qualche stretta di mano, a un brindisi e a uno scambio di doni; sono qualcosa di più: lo avverte la sensibilità di un sindaco nato in terra straniera da una famiglia di emigranti. Ecco perché Massimo Seri è particolarmente attivo su questo fronte, mirando a risultati pratici, come l'apertura di nuovi flussi turistici, relazioni commerciali, scambi di studenti. Ieri poco prima della sfilata dei carri allegorici sono state ricevute nella sala della Concordia della residenza municipale le delegazioni di St. Albans Inghilterra presieduta dal sindaco Salih Gaygusuz, di Wolfsburg Germania, città gemellata con la Provincia di Pesaro e Urbino capeggiata dal borgomastro Klaus Mohrs, della cittadina polacca di Wieliczka, guidata dal sindaco Artur Koziol. Con quest'ultima ancora non esiste alcun rapporto di gemellaggio, ma le relazioni che nel frattempo sono state intraprese, lasciano supporre che tra breve il patto di amicizia venga suggellato. Wieliczka è una città turistica che ogni anno ospita, più di 1.300.000 visitatori, disponendo nel suo sotto suolo delle famose miniere di sale, tra le più antiche al mondo. Tra l'altro quest'anno ospiterà il raduno mondiale della gioventù promosso da Papa Francesco e si prevede che gli ospiti aumenteranno a 2 milioni.
Da: Corriere Adriatico del 8/2/2016
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CON L’ESTRAZIONE DEI BIGLIETTI DELLA LOTTERIA, CALA IL SIPARIO SUL CARNEVALE DEI RECORD
IL MARTEDÌ GRASSO fanese si è concluso con l’estrazione dei biglietti vincenti della «Lotteria del Carnevale». Ricchissimi i premi messi in palio, che andranno ad altrettanti fortunati vincitori. Ecco, quindi, i biglietti estratti e i relativi premi abbinati. Si aggiudica il primo premio, una nuovissima «Opel Karl 1.0» offerta dalla concessionaria di Fano Opel CentralGarage il possessore del biglietto Stenterello 029. Il possessore del 2° ticket estratto (Arlecchino 921) si è aggiudicato una bici elettrica messa in palio da «Bargnesi di Cascioli» mentre al 3° (Pulcinella 333) è andato invece un bellissimo gioiello in oro offerto dal laboratorio «Studio A3» di Fano. IMPORTANTI anche gli altri premi a disposizione tra cui 3 buoni dal valore di 500, 250 e 150 euro da spendere nei Conad Faminio o Sant’Orso (4°Premio – Pantalone 704, 5°Premio – El Vulon 661, 6°Premio – Balanzone 688); due city bike di Bargnesi di Cascioli (7°Premio - Meneghino 840, 8°Premio – El Vulon 685); un viaggio per il 9° estratto (Coviello 371) offerto dall’agenzia viaggi TuQui Tour di Fano e, infine, un cesto di prodotti messo a disposizione dall’Azienda Agraria Guerrieri che andrà al 10° fortunato (Coviello 577).
Da: Il Resto del Carlino del 10/2/2016
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Il ‘Pupo’ non aspetta. Delusione in piazza Il sindaco Seri e il patron Cecchini appiccano il fuoco quasi mezz’ora prima del previsto
MOLTA MENO GENTE rispetto al passato ieri in piazza per l’atavico rito del Rogo del Pupo. Delusione tra le centinaia di persone che sono arrivate quando ormai del Pinocchio di cartapesta non rimaneva che un mucchietto di cenere. L’ultima comunicazione ufficiale della Carnevalesca, infatti, indicava che «il simbolo della manifestazione sarà dato alle fiamme all’imbrunire, intorno alle 18»... ma non erano neppure le 17.40 quando il sindaco di Fano Massimo Seri e il presidente dell’Ente Carnevalesca Luciano Cecchini hanno incendiato la paglia su cui era appoggiato il ‘pupino’, date le dimensioni ridotte del pupazzo utilizzato quest’anno. IN CENTINAIA hanno atteso fin dalle 15.30 che si compisse il rituale che celebra la fine dei festeggiamenti del Carnevale di Fano. Con la Musica Arabita che ha iniziato a suonare... è esplosa la magia della kermesse che si è sparsa per tutta la città. Musicisti, associazioni sportive, Ente Carnevalesca sono partiti dal Pincio e hanno sfilato lungo corso Matteotti fino ad arrivare nella piazza centrale per dare il via ai festeggiamenti del Martedì grasso, ultimo giorno di festività carnascialesche. «Chiudiamo in bellezza quello che è stato il Carnevale dei record – ha detto il sindaco Seri -. Sono stati due gli elementi che mi hanno dato più soddisfazione: le migliaia di turisti provenienti da tutta Italia e la grande partecipazione dei fanesi che mai come quest’anno si sono presentati alle sfilate mascherati». Poi la musica della Borghetti Bugaron Band ha fatto ballare grandi e piccini. Terminato il concerto è arrivato il momento più atteso dai fanesi, il Rogo del Pupo. «Si dice che dalle Ceneri del pupo rinasca il nuovo Carnevale – ha commentato il presidente Cecchini –. Ma noi quest’anno l’abbiamo anticipato. Quest’estate vi aspetto tutti al Carnevale Estivo». Tiziana Petrelli
Da: Il Resto del Carlino del 10/2/2016
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LETTERA APERTA AL CARNEVALE
FANO – Il sindaco di Fano, Massimo Seri, a poche ore dalla conclusione del Carnevale 2016, ha scritto una lettera aperta per esprimere tutta la sua soddisfazione: “Lo si è letto in tutti i giornali – scrive il primo cittadino -, quella appena conclusa è stata l’edizione dei record e da Sindaco non posso nascondere l’entusiasmo per questo Carnevale che – come tradizione vuole – si è concluso ieri sera con il “rogo del pupo”, appuntamento al quale hanno partecipato tantissime persone facendo registrare ancora una volta il pieno di presenze in città.
Quella che si è appena conclusa è stata l’edizione della grande passione: tutta l’Amministrazione ha creduto fortemente in questa manifestazione e la cittadinanza ha risposto con estremo entusiasmo colorando viale Gramsci di fantasiose maschere per le tre domeniche in programma.
E’ stata l’edizione delle conferme, la professionalità e l’impegno della Carnevalesca, del suo Presidente Luciano Cecchini e di tutto il consiglio direttivo che ringrazio sentitamente per aver dimostrato ancora una volta come il successo sia il risultato di un percorso di lavoro e studio che dura tutto l’anno.
E’ stata l’edizione che ha saputo coniugare al meglio tradizione e innovazione (con la corsa degli uomini “ignudi”, il Carnevale dal mare, gli acrobati etc..) con gli splendidi carri allegorici realizzati – nonostante il tempo ristretto – dalle maestranze artigianali/artistiche e che sono divenuti i protagonisti indiscussi delle splendide e suggestive immagini che hanno “invaso” per giorni i maggiori social network attirando così l’attenzione di un pubblico internazionale.
E’ stata l’edizione del ‘tutto esaurito’ con palchi e tribune sold out, con piazza XX Settembre e viale Gramsci pieni di bambini con giochi e musiche a loro dedicati ogni domenica mattina.
Si sono contati tantissimi turisti che hanno riempito gli esercizi commerciali e i ristoranti, che in questa occasione hanno conosciuto meglio le nostre ricchezze e siamo sicuri si porteranno via il ricordo di una città spettacolare. E’ stata infine un’edizione internazionale con numerosi gruppi di stranieri provenienti da Inghilterra, Germania, Polonia e Belgio che hanno fatto tanti complimenti alla nostra manifestazione e che, sono sicuro, promuoveranno la nostra città nei rispettivi Paesi. E, cosa non meno importante, questa edizione dei record si è svolta in un clima più che tranquillo, senza intoppi o incidenti e questo lo si deve al puntuale lavoro delle forze dell’ordine, alla Protezione Civile e alla Croce Rossa e all’impegno degli oltre 600 volontari. La loro presenza ha permesso a tutti di godersi la festa in modo sereno e divertito. Fano si è presentata al meglio ed è apparsa agli occhi dei turisti e degli stessi cittadini come una città capace di far rivivere le antiche tradizioni in modo attrattivo e coinvolgente. Il Carnevale è stata l’occasione preziosa per promuovere le nostre ricchezze ed è un onore essere il Sindaco di una città così ricca di passione per le proprie radici e dinamica nel reinventarsi. Per questo ci tenevo a ringraziare tutti gli attori che hanno reso possibile il successo di questa kermesse sulla quale l’amministrazione punta tanto e sta già cominciando a muoversi con nuove idee e contatti per un’edizione 2017 all’altezza di quella appena conclusasi.
Da: www.fanoinforma.it del 10/2/2016
http://www.fanoinforma.it/lettera-aperta-al-carnevale/
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«Carnevale e Bugaron, accoppiata vincente»
L’allegra band del Borghetti pronta a nuove sfide. Forse una collaborazione in chiave jazz
I «BUGARON», ovvero il complesso fanese Borghetti Bugaron Band, stanno insieme da oltre 25 anni e non si sono affatto stancati. Anzi, alle ultime sfilate del Carnevale si sono divertiti un sacco, facendo ballare migliaia di spettatori al ritmo della loro indiavolata, dialettale e ‘alticcia’ performance. Ne parliamo con il cantante Nicola Gaggi. Nicola, al carnevale siete stati, senza dubbio, tra i protagonisti delle sfilate. Si è visto che questo è un binomio che funziona e piace alla gente. Contenti? «Più che contenti... Aver contribuito al Carnevale scrivendo ‘Avanti e indrè’, diventata la canzone ufficiale della manifestazione, è una cosa che ci rende orgogliosi al limite dell’imbarazzo. Quando, nell’estate del 2003, con un caldo soffocante, scrissi quella canzone, chi se lo immaginava che sarebbe entrata così tanto nella testa dei fanesi? Inoltre ci divertiamo come matti, nel carro della Musica Arabita, con cui esiste un feeling pazzesco, l’allegria la fa da padrone, ed è un’allegria sana, vera, contagiosa. Noi, nelle domeniche del Carnevale, partiamola mattina, andiamo a pranzo insieme e insieme stiamo fino a sera, in modo da vivere fino in fondo la giornata. La gente tutto questo lo sente e si diverte di conseguenza». Si parla di contaminare il Carnevale con il Jazz, per le edizioni estive. La Borghetti può recitare un ruolo con il suo repertorio. Insomma si può fare un jazz, uno swing, un soul alla fanese, nella scia storica della Musica Arabita? «L’idea mi sembra ottima, visto la tradizione che si è creata a Fano grazie al jazz club e al festival jazz. Sicuramente ci sono in città musicisti più adatti di noi a fare discorsi del genere, ma credo che l’incontro fra musicisti, la contaminazione tra generi, l’improvvisazione, la jam session siano un carburante eccezionale per l’allegria e il divertimento e tutto questo... è jazz! Del resto nei dischi dei Bugaron un pezzo swing c’è sempre (sono nato con quella musica lì). Fabio Tombari in ‘Tutti in famiglia’, parlando della Musica Arabita, dice: ‘Il jazz non è nato in America ma a Fano!’ Noi, magari alla buona, con il poco che sappiamo fare, a suonare ci stiamo sempre».
Dopo la fatica nel Carnevale, quali programmi vi attendono? «Abbiamo tanti progetti in testa e poco tempo per realizzarli. Faremo concerti per portare in giro il nostro ultimo disco ‘Vien giù’ (uscito l’anno scorso). Ci piacerebbe farne uno lunghissimo, che parta dal pomeriggio fino a notte, dove suonare tutte, ma proprio tutte, le nostre canzoni, magari invitando amici e band amiche a darci una mano. Chissà se riusciamo per quest’estate. Poi di canzoni nel cassetto ce ne sono tante da fare più di un disco». Siete interpreti di una musica dialettale che, ovvio, ha limiti geografici e linguistici. Pensate che comunque ci sia uno spazio cultural-musicale per voi o per altri gruppi locali? «Per la verità non ci siamo mai posti il problema. Facciamo tutto da soli e per puro divertimento; non avendo padroni ‘facen quel che ce piec’ (facciamo ciò che ci piace). Ad esempio, nell’ultimo disco ci sono cinque brani in italiano perché così erano nati e così ci piaceva cantarli. Non dobbiamo mica diventare famosi. Vogliamo solo cantare ciò che sentiamo, divertendoci e stando insieme. Inoltre collaboriamo con altri gruppi musicali dialettali coi quali portiamo in giro una sorta di ‘Festival della canzone dialettale’. Sono ‘La cantina del Jack’ di Gallo di Petriano, ‘Sciampagn e ghianda’ di Pieve di Cagna e ‘Duccio e i sunator dla guassa’ di Urbino. Al prossimo Carnevale chiamiamo anche loro, sai che ‘rapascet’. Noi suoniamo anche fuori Fano e dintorni, e quando sei lì sul palco magari pensi: ‘Ma questi che capiranno?’, poi cominci a raccontare chi sei, le storie delle tue canzoni e se ci credi tu, se ti diverti tu, qualcuno che ascolti lo trovi sempre». Silvano Clappis
IL GRUPPO Oltre a Nicola Gaggi, voce e autore di canzoni dopo ogni caffè Borghetti bevuto, fanno parte della band Andrea Ceccarelli (basso) detto ‘Starsky’ la mente organizzativa, Diego Del Vecchio (batteria) il bello del gruppo, Andrea Omiccioli (chitarra) detto ‘Cirion’, Daniele Serafini (chitarra) «quello che vuol fare sempre le prove», Elisa Bilancioni (fisarmonica e voce) «una capace di suonare la fisarmonica usando la metà dei tasti perché l’altra metà non funziona», Asclepio Lupattelli (chitarra) «quello che tiene su la baracca ma qualche volta sbaglia il candeggio della divisa della band», Francesco Montesi (tastiere) «che non si sa come si sia infilato nel gruppo» ed Elisa Goffi (voce e cori) che «tiene alto il nome di Stacciola».
Da: Il Resto del Carlino del 16/2/2016
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Carnevalesca, è già corsa alla presidenza
Cecchini punta al terzo mandato ma c’è la candidatura alternativa di Giammarioli sostenuta dai carristi
IL RINNOVO DEL DIRETTIVO
LORENZO FURLANI
Fano. Chiusa l’edizione 2016 del Carnevale, è già partita la corsa alla presidenza dell’ente Carnevalesca il cui direttivo in scadenza sarà rinnovato a maggio con la consultazione elettorale di tutti i soci. Il presidente uscente, Luciano Cecchini, si candida per il terzo mandato triennale ma i dissapori e le tensioni che hanno segnato l’ambiente del Carnevale nelle ultime edizioni non restano senza conseguenza. Spunta, infatti, una candidatura alternativa per la presidenza, quella di Maria Flora Giammarioli, esercente e attrice, già presidente della Consulta delle associazioni culturali e fino a un anno fa vicepresidente dello stesso Cecchini alla Carnevalesca. Il suo nome viene caldeggiato dai maestri carristi.
“Ancora non ho sciolto la riserva - afferma Maria Flora Giammarioli -. Confermo che c’è stato un interessamento nei miei confronti da parte dell’associazione carristi. Proprio stasera abbiamo un incontro. Io ho una visione del Carnevale, credo che Cecchini abbia fatto un grande lavoro e riguardo all’affluenza di pubblico penso che sia difficile fare meglio, se è vero che quest’anno ci sono state 70mila persone nella seconda domenica. Ma ritengo che negli ultimi anni la componente creativa dei maestri carristi non sia stata adeguatamente valorizzata. Da essa bisogna ripartire, visto che il sondaggio svolto l’anno scorso da Sigma Consulting ha rilevato che la principale attrattiva per il pubblico sono i carri allegorici. Per assumere questo impegno, comunque, chiedo garanzie”.
Si intuisce che le garanzie siano quelle di un progetto condiviso e di un sostegno esteso. L’elezione del nuovo direttivo per il triennio 2016-2019 sarà decisiva per realizzare quel salto di qualità del Carnevale, da qualificare nei contenuti e da estendere nell’offerta, inseguito da tanti anni. Perché Fano sia tutto l’anno la Città del Carnevale e il brand non valga solo come segno di identità culturale bensì diventi il volano della promozione turistica ed economica della città. Il momento sembra propizio visto che la politica fanese, dopo fasi alterne di attenzione, pare aver preso coscienza di quale risorsa sia il Carnevale più antico d’Italia, come testimonia la mozione approvata all’unanimità due settimane fa dal Consiglio comunale, dopo quasi un anno di elaborazione, che elenca ciò che manca attualmente all’evento per svilupparne appieno le potenzialità. Nel dibattito mediatico è tornato ad affacciarsi anche il tema del biglietto di ingresso ai corsi mascherati per rendere la Carnevalesca meno dipendente dai contributi pubblici. La sfida è quella di una manifestazione che accanto a uno spettacolo a pagamento frutto delle qualificate competenze dei maestri carristi offra occasioni di divertimento altrettanto popolari, gratuite e partecipate nel vero spirito del Carnevale. In questo senso utili sono le nuove iniziative, a partire dal Carnevale dei bambini, implementate nella gestione diLuciano Cecchini.
“La mia disponibilità non è in polemica con Cecchini – precisa Giammarioli -. Un anno fa mi dimisi dalla Carnevalesca perché non riuscivo a dare il contributo che avrei voluto: avevo aperto una nuova attività e Cecchini, che fa un lavoro molto faticoso, tende a non delegare i compiti. Avevo pure sollevato il tema del conflitto di interessi nel direttivo, per la presenza di alcuni carristi e non solo, ma per Cecchini quello non era un problema”.
Da: Corriere Adriatico del 17/2/206
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A maggio voteranno oltre 1.700 soci
Vertice eletto dal Cda
Fano. Più di1.700 soci e quasi 400 candidati. Questi sono i numeri in gioco per il rinnovo del Consiglio direttivo dell’ente Carnevalesca. Lo scorso 10 febbraio è scaduto il termine di iscrizione utile a partecipare al voto. C’è stato un aumento esponenziale rispetto al precedente rinnovo del2013 quando i soci erano meno di 300. In modo irrituale, al momento della firma della tessera, l’ente Carnevalesca ha chiesto di firmare anche la rinuncia alla candidatura. Peraltro, il presidente Cecchini lanciando la campagna di tesseramento aveva invitato gli iscritti a candidarsi alla gestione dell’ente. La conseguenza è che quelli che non hanno firmato risultano candidati (ma potranno rinunciare). L’idea è di convocare l’assemblea dei soci venerdì13 maggio alle 21 nella sala Verdi e di votare domenica 15 nella sede della Carnevalesca. Si potranno esprimere fino a 12/14 preferenze. I più votati formeranno il direttivo di18/21 membri (ora è di 18 ma può essere aumentato a 21). Il consiglio direttivo eleggerà il presidente.
Da: Corriere Adriatico del 17/2/206
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Tutti i record del Carnevale di Fano 2016
FANO – Un successo per molti versi annunciato quello del Carnevale di Fano 2016, come testimoniato dai numeri della kermesse e dalla rilevanza che la stessa ha riscosso sui media a livello nazionale.
Tutti i numeri del Carnevale 2016
Sono numeri da record quelli dell’edizione 2016 del Carnevale di Fano che è riuscita a coinvolgere la città della Fortuna per 24 giorni e ad accrescere gli introiti degli operatori economici, grazie anche ai 35 eventi collaterali che hanno fatto da cornice alle 3 domeniche di sfilate dei carri allegorici del 24, 31 gennaio e 7 febbraio 2016.
“Non si può che essere soddisfatti dell’edizione appena conclusa – ha detto il sindaco di Fano Massimo Seri – A parlare sono i numeri che confermano che è stato il ‘Carnevale dei record’. In generale sono sempre orgoglioso delle iniziative che fanno bene alla città ma la kermesse 2016 è stato davvero un esempio splendido di quanto Fano è in grado di fare. La manifestazione è stata una manna per il territorio, soprattutto dal punto di vista economico. Negozi, ristoranti e hotel sono stati presi d’assalto nelle domeniche di sfilata facendo decollare gli introiti in un periodo di bassa stagione”.
“Questo Carnevale rimarrà negli annali – ha detto Luciano Cecchini, presidente dell’Ente Carnevalesca – per la partecipazione registrata nelle domeniche di sfilata, per l’amore verso la kermesse dimostrata con il grande successo del tesseramento e per la beneficenza che, grazie a tutta la cittadinanza, alle associazioni, ai volontari, non è mai stata così importante. Il mio ringraziamento va anche alle forze dell’ordine, alla protezione civile e alla Croce Rossa, che hanno sempre garantito un apporto discreto ed efficiente. La loro presenza ha fatto sì che le sfilate si svolgessero sempre in totale sicurezza e serenità. Azzeccatissima anche la scelta di aumentare lo stanziamento destinato alla comunicazione. Il riscontro positivo lo si è potuto toccare, nel concreto, sia con l’affluenza da record delle 3 domeniche di festa, sia con il tesseramento alla Carnevalesca. Tesseramento che andrà avanti fino al 30 giugno e che invito ancora una volta a fare per sostenere sempre più la manifestazione. Siamo già a quota 1741 soci, l’obiettivo dei 2000 è vicino e non vedo l’ora di raggiungerlo per fare una grande festa”.
“Oggi presentiamo a tutti un risultato di grande valore – ha sottolineato Renato Claudio Minardi, vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche – ottenuto con un lavoro iniziato mesi fa che ha coinvolto una squadra compatta. Il Carnevale di Fano è un evento a cui la Regione ha destinato 37mila euro sia per l’edizione invernale, sia per l’estiva. Una cifra importante in questo periodo economico e che evidenzia quanto fatto, ad ogni livello, dai rappresentanti delle varie istituzioni locali. La promozione e l’impegno sono stati dimostrati anche lo scorso venerdì alla Bit di Milano, quando Fano ha fatto bello sfoggio di sé nel padiglione dedicato alle Marche presentando gli eventi estivi”.
“Sono numeri che premiano la quantità e qualità – ha sottolineato l’assessore al Turismo Stefano Marchegiani – Mai come quest’anno abbiamo registrato così tanti visitatori e l’organizzazione dell’evento è stata di alto livello. A testimoniarlo sono state le persone presenti in viale Gramsci, quasi tutte mascherate. Un segno che la kermesse è riuscita a risvegliare lo ‘spirito carnascialesco’ nella gente. Buona parte degli spettatori era poi composta da turisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, particolare che gioverà di certo in termini di visibilità alla città della Fortuna. Grande successo anche per gli eventi collaterali, a partire dal ‘Palio degli Uomini Ignudi’, che ha destato grande curiosità, fino ad arrivare al rilancio dei veglioni di Carnevale, prima quasi scomparsi e ora tornati di moda. Le varie feste e iniziative che si sono susseguite hanno poi dato vitalità al centro storico. Importante anche la scelta di puntare sulla promozione, tassello fondamentale, che ha permesso di far conoscere il Carnevale di Fano in tutta la Penisola”.
VISITATORI
Le tre domeniche di sfilata dei carri allegorici del 24, 31 gennaio e 7 febbraio sono state prese d’assalto da oltre 180mila i visitatori. Fanesi e turisti hanno affollato viale Gramsci e le tribune in un tripudio di maschere e colori. Tra i visitatori del Carnevale anche circa 1.000 camper per un totale di circa 2.500 persone provenienti dal Veneto; Lombardia; Calabria; Molise; Puglia; Toscana; Emilia Romagna; Umbria; Lazio; Abruzzo. Da non dimenticare le visite guidate che nelle tre settimane della manifestazione hanno coinvolto 2.000 turisti.
CARRI E MASCHERATE
4 i carri di prima categoria “Habemus Carnevalem”, “…Nel Paese delle Meraviglie”, “La forza delle maschere”, “Spirito… di Carnevale”; 1 quello “storico” della Musica Arabita, la strampalata banda musicale della città nata nel 1923; 2 quelli di seconda categoria: Te da gel brudett” e “Carnival Street Band”; 1 il Pupo 2016 “Re Carnevale alla Fano dei Cesari”; 30 le mascherate create da associazioni fanesi e provenienti da tutta la provincia di Pesaro e Urbino e non solo.
EVENTI COLLATERALI
Sono stati 35 gli eventi collaterali organizzati. Tra i più importanti, “Il Palio degli Uomini Ignudi” che ha coinvolto 100 corridori che hanno sfidato i 5 gradi del pomeriggio di sabato 23 gennaio, correndo in costume un percorso di circa 3 chilometri che si è snodato intorno al centro storico. Successo anche per Carnevale inSup 2016, che ha regalato un colpo d’occhio suggestivo con le 84 tavole che hanno risalito il porto canale fino ad arrivare alla Darsena Borghese dove ad attenderli c’erano 10 equilibristi dello Slackline di Ancona.
TESSERAMENTO
Numeri da record quelli del tesseramento. I fanesi e turisti che hanno deciso di far parte dell’Ente Carnevalesca sono 1.741 (al 10 febbraio), 941 in più rispetto allo scorso anno. C’è ancora tempo per tesserarsi versando la quota di 10 euro. Tutti coloro che vorranno sostenere L’Ente, e quindi il Carnevale di Fano, potranno farlo entro il 30 giugno.
GETTO E PRENDIGETTO
Sono stati 6.443 i prendigetto distribuiti. La cornucopia in cartone ideata dall’artista fanese da Paolo del Signore, oltre a permettere a fanesi e turisti di accaparrarsi gli oltre 240 quintali di dolciumi lanciati nel corso delle 3 domeniche di sfilata, permetterà di donare 6.443 euro all’associazione “Una speranza per Federico” in favore del piccolo fanese affetto dal morbo di Krabbe. Altri 6.443 euro sono andati invece alle associazioni che hanno collaborato nella distribuzione.
VOLONTARI E LOTTERIA
Hanno messo in campo tutto l’amore, il tempo e le professionalità i “600” del Carnevale di Fano. Un numero che comprende i maestri carristi, in primis, i “tecnici” (trattoristi, elettricisti, i falegnami) ed anche pensionati, studenti e amanti della manifestazione. La gran parte di loro è scesa in strada, coordinata dalle associazioni fanesi, per distribuire i biglietti della Lotteria del Carnevale 2016 che ha raggiunto la cifra dei 15.291 tagliandi venduti. La vendita dei ticket permetterà di donare 4.587 euro alla Mensa di San Paterniano – Opera Padre Pio e 10.703 euro alle altre associazioni coinvolte. La somma totale, composta dalla vendita dei prendigetto e dei biglietti della lotteria, che sarà devoluta in beneficenza quest’anno è di 28.177 euro, poco meno del doppio rispetto lo scorso anno, un altro record messo in fila dall’edizione 2016 del Carnevale di Fano.
SCUOLE
Tripudio di colori e presenze anche per il Carnevale dei Bambini, nato 5 anni fa, da un’intuizione della Carnevalesca che decise di dedicare una sfilata con “spazi e tempistiche su misura” ai piccoli studenti della città. Nelle tre sfilate mattutine del Carnevale, sono quindi scesi in viale Gramsci circa 450 piccoli in maschera. Le scuole che hanno preso parte alla sfilata con 350 studenti sono state: la scuola dell’infanzia di Sant’Orso con la mascherata “Il diritto ad avere una sana alimentazione”; le Maestre Pie Venerini di Fano con “Il grande libro della natura… colora il Carnevale”; la scuola primaria Luigi Rossi con “Da che mond è mond”; le maestre Pie Venerini di Marotta con “Mangiare Bene e crescere sano” e scuola materna S. Sebastiano di Bellocchi con “I nostri amici animali”. Presenti sul percorso anche i bambini dell’Asi, Associazione Sportiva Italiana e i piccoli dell’Olympia Ginnastica Cuccurano, del centro di aggregazione Gas Gas e del comitato provinciale dell’Unicef.
FESTE E VEGLIONI
Dopo diversi anni è tornato il Veglione ufficiale del Carnevale, che si è svolto sabato 6 febbraio alla Palazzina Sabatelli di Sant’Ippolito con oltre 300 partecipanti. Grande successo anche per le feste dedicate i più giovani che si sono svolte rispettivamente sabato 6 febbraio e lunedì 8 febbraio al Pesce Azzurro e che hanno totalizzato circa 2000 presenze.
CARNEVALE ANIMAL FRIENDLY
Quasi un centinaio gli amici a quattrozampe che hanno partecipato, insieme ai loro padroni, alla seconda edizione del “Carnevale Animal Friendly” che ha previsto il raduno di circa 30 ospiti del canile comunale gestito dall’associazione Melampo e degli amanti degli animali intorno al Pincio.
NUMERI DEI RISTORATORI
L’edizione 2016 del Carnevale, soprattutto nella seconda e terza domenica, ha fatto registrare il tutto esaurito nei ristoranti fanesi. Tra i numeri più rappresentativi, quelli fatti dal PesceAzzurro con i 1.200 coperti (pranzo e cena) di domenica 24 gennaio, i 1.450 di domenica 31 gennaio e i 1.250 di domenica 7 febbraio. Grande successo anche per gli stand gastronomici legati al Carnevale come quello della Bovinmarche che ha venduto circa 220 hamburger a domenica registrando un incremento del 30% rispetto lo scorso anno. A ruba anche i mini hamburger da 30 grammi serviti in cartocci di paglia gialla. Boom di incassi anche per lo stand del ristorante “La Perla” con un 20% di introiti in più rispetto lo scorso anno.
SPETTACOLO, ARTE E CULTURA
Nove gli appuntamenti legati all’arte e allo spettacolo promossi durante i 24 giorni di festa anche grazie alla stretta collaborazione tra l’evento e la Fondazione Teatro della Fortuna. Il Teatro fanese, durante il periodo carnascialesco ha ospitato 3 spettacoli: “Spirito Allegro” di Noel Coward, con Leo Gullotta; Molière: La Recita di Versailles di Stefano Massini, con Paolo Rossi; “Ciclo Dvorak. Dal nuovo mondo”, eseguito dall’Orchestra Sinfonica Rossini. Sono stati 6 gli appuntamenti culturali legati alla manifestazione: la mostra dedicata al “Concorso fotografico nazionale del Carnevale di Fano 2015 – Riti, costumi e immaginario”; la presentazione del libro “Enzo Bonetti, omaggio nel centenario della nascita”; la serata “Le maschere di Fano”; la mostra fotografica “Enzo Bonetti e la sua Arte”; “Sì, cartapesta di nome e di fatto”; la premiazione del “Concorso fotografico 2016” che si svolgerà venerdì 19 febbraio alle 21.15 al Teatro della Fortuna alla presenza del maestro della fotografia di reportage Gianni Berengo Gardin. L’iniziativa e la presenza di Berengo Gardin come presidente di giuria hanno attirato 200 partecipanti (il quadruplo rispetto all’edizione 2015) che hanno inviato un totale di 800 foto.
SPORT
Circa 800 gli sportivi che hanno dato la loro adesione agli eventi sportivi collegati al Carnevale di Fano: atleti legati al mondo del volley, rugby, ciclismo e basket hanno dato vita a tornei all’insegna della sportività e del vero spirito carnascialesco.
SOCIAL
Da novembre ad oggi la nuova pagina Facebook ufficiale del Carnevale di Fano è riuscita ad avere 11.351 like raggiungendo 186.000 persone e raccogliendo 157.000 interazioni con i post (like, commenti e condivisioni). Apprezzati e condivisi i video, che in totale hanno ottenuto 53.000 visualizzazioni. La copertura settimanale media della pagina è di 122.000 persone con punte di copertura massima delle singole pubblicazioni pari a 17.400. Risultati in crescita anche per il profilo Instagram dell’evento come testimoniato dai 900 follower e dagli oltre 500 like ricevuti agli scatti ufficiali realizzati dal fotografo dell’evento Wilson Santinelli. Apprezzamenti anche dagli Instagramers “scelti” dal social media team del Carnevale, tra cui quelli della Regione Marche, che hanno partecipato all’evento a loro dedicato a dicembre 2015 (una Instawalk alla scoperta dei carri 2016) e che hanno deciso di tornare a febbraio per raccontare con i loro scatti capaci di fare il giro del mondo (con punte di 800 like) il #carnevaledifano2016 e i suoi #carriamati.
Il trionfo del Carnevale sui media nazionali: dalla Prova del Cuoco al Ruggito del Coniglio, da Repubblica fino a SkyTg24. Decine di servizi, approfondimenti, articoli e gallery: il Carnevale di Fano 2016, che si è concluso con il “Rogo del Pupo” del Martedì grasso 9 febbraio, ha invaso il palinsesto delle reti televisive italiane, le pagine dei quotidiani e periodici nazionali più letti e coinvolto i programmi radiofonici più seguiti.
Antonella Clerici, amata conduttrice de La prova del Cuoco di Rai1 ha parlato, insieme a Federico Quaranta, di dolciumi, leccornie e particolarità del Carnevale in un divertente sketch avvenuto nella puntata di lunedì 1 febbraio. La trasmissione di cucina, è seguita da circa 2milioni di spettatori ogni giorno e ha uno share del 17% circa. Un saluto al Carnevale di Fano è stato dedicato anche da Giancarlo Magalli, durante la puntata di lunedì 1 febbraio de “I Fatti Vostri” citando la partecipazione del colonnello Morico, ospite fisso della trasmissione, all’evento fanese vestito da vescovo.
Tra le televisioni nazionali che hanno descritto il Carnevale di Fano 2016 c’è la rubrica del Tg2 “Costume & Società” che ha regalato un servizio all’evento e, in particolare, sulla longevità della manifestazione e dei “documenti storici che la fanno risalire al Trecento”. Ha puntato sull’aspetto più ghiotto, quello del lancio di cioccolata e caramelle, “Eat Parade”, altra rubrica del Tg2 che ha annunciato la seconda domenica di sfilate di carri allegorici dell’evento “Bello da vedere, dolce da gustare” nella puntata di venerdì 29 gennaio.
Ha invece parlato di carri, Getto e della tradizione del Rogo del Pupo, il notiziario di SkyNews24 che, per 3 volte – domenica 24 gennaio e 7 febbraio e martedì 9 febbraio – ha realizzato servizi sulla manifestazione fanese.
Fano alla ribalta nazionale anche grazie al servizio dedicato dal tg StudioAperto di domenica 31 gennaio, nella sua edizione delle 18.30, subito dopo l’ultima sfilata dei giganti di cartapesta, raccontati con dovizia di particolari. La tv di stato di San Marino ha raggiunto invece gli hangar del Carnevale di Fano descritti nel servizio trasmesso da RTV San Marino giovedì 21 gennaio.
Voci, rumori e musiche della kermesse hanno inoltre risuonato nelle radio nazionali più seguite. Tra queste Radio2, che ha parlato del Carnevale nei 3 suoi più amati programmi: il seguitissimo Ruggito del Coniglio ha raccontato, attraverso gli storici conduttori Marco Presta e Antonello Dose, del “particolare Palio degli Uomini Ignudi”; Decanter, con Fede e Tinto e CaterpillarAM, dalla voce della conduttrice e giornalista Claudia de Lillo, hanno invece intervistato il presidente della Carnevalesca Luciano Cecchini.
Chiacchierata in diretta del presidente anche sulle frequenze di Rtl 102.5 che, sabato 6 febbraio, ha lanciato l’ultima giornata di cortei durante la trasmissione “Eccellenze Italiane”. Spazio all’evento anche su Gulliver di IsoRadio e sulle frequenze della radio privata EnelRadio.
La carta stampata non è stata da meno. Centinaia sono state le pagine dei quotidiani più letti d’Italia che hanno descritto il “mondo capovolto” della manifestazione fanese, tra queste: La Repubblica, La Gazzetta dello Sport, Il Giorno, Il Sole 24 Ore, La Stampa, Leggo, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Tirreno, Il Secolo XIX.
Periodici generalisti come Famiglia Cristiana, Vero, Gente e Insieme hanno raccontato con foto e particolari unici Fano e il suo indimenticabile Carnevale. Gli specializzati come CamperLife, PleinAir, Caravan & Camper, MotoSprint, Turismo all’Aria Aperta hanno descritto gli appuntamenti rivolti ai camperisti e i raduni di motociclisti. Approfondimenti sulla cucina fanese in periodo carnascialesco sono stati scritti dai mensili A Tavola e Vero Cucina.
Le agenzie di stampa Adnkronos e Ansa hanno battuto le news più dirompenti dell’evento, come la partecipazione delle Winx alla sfilata di domenica 31 gennaio. La visita fanese delle fatine è stata protagonista anche della rivista mensile Winx Club di gennaio.
Centinaia anche le pagine web che hanno consacrato l’evento. Ne hanno parlato “Viaggi di Repubblica”, nei suoi due servizi, “Dove” del Corriere della Sera, RaiNews24, Ansa, Grazia, Tgcom, Il Sole 24 Ore, Il Tempo, SiViaggia oltre ad altri innumerevoli blog e siti di informazione e vacanze. A scandagliare, come solo chi è radicato sul territorio è in grado di fare, tutto il bello del Carnevale di Fano sono inoltre stati i giornalisti delle testate d’informazione locale, unici a essere stati accompagnati anche nel magico caveau del Getto e tra i pochi a poter avere accesso all’interno dei carri allegorici durante le sfilate.
Le testate giornalistiche locali (quotidiani, radio, siti e tv) hanno raccontato, articoli dopo articoli, video dopo video, interviste dopo interviste, ogni appuntamento e particolarità del Carnevale come, fra gli altri, ha fatto la TgR Marche che ha dedicato 8 servizi, tra cui quelli della rubrica di approfondimento “Buongiorno Regione”, all’edizione 2016 del Carnevale di Fano.
Info www.carnevaledifano.com.
Da: www.pu24.it del 18/2/2016
http://www.pu24.it/2016/02/18/tutti-i-record-del-carnevale-di-fano-2016/186150/
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Carnevale: pienone al teatro per la premiazione del concorso fotografico
Più di 300 ieri sera per la grande serata con Berengo Gardin dedicata alle immagini dell'evento.
È stato necessario aprire le porte del Teatro della Fortuna per contenere le oltre 300 persone accorse da tutta Italia, per assistere alla premiazione del “Concorso Fotografico Nazionale Carnevale di Fano – Riti, costumi e immaginario” promosso da Centrale Fotografia, Ente Carnevalesca e Comune di Fano. Complice del grande successo dell'evento, oltre alla grande professionalità di Centrale Fotografia, della Carnevalesca e alla magia del Carnevale, è stata la presenza del maestro Gianni Berengo Gardin, fotografo italiano che ha reso famosa la fotografia di reportage nel mondo.
La serata di ieri non è stata una semplice premiazione ma una vera lectio magistralis sulla fotografia. Il maestro Gardin ha regalato ai presenti uno spaccato dell'Italia e non solo, dagli anni '60 ad oggi. Lavori del passato, scorci famigliari d'epoca, baci, eventi storici e tanto altro, sono apparsi in bianco e nero sul maxi schermo del teatro, raccontati dall'autore. La platea l'ha seguito in un silenzio surreale.
“Forse siamo stati un po' troppo ambiziosi – ha detto Marcello Sparaventi, presidente di Centrale Fotografia -, ma il nostro entusiamo ci ha portato ad arrivare qui, stasera, con un teatro pieno, con oltre 200 fotografi che hanno partecipato e con la presenza del grandissimo Gianni Berengo Gardin. È incredibile”.
“Abbiamo cominciato per scherzo – ha aggiunto il presidente dell'Ente Carnevalesca, Luciano Cecchini – ma noi quando scherziamo, lo facciamo seriamente. Questa serata ne è la prova poiché abbiamo quadruplicato le presenze dall'edizione dello scorso anno. Un altro tassello da record che va ad aggiungersi ad un'edizione dove tutto è andato alla perfezione”.
Il lavoro della giuria del Concorso presieduta da Gardin ha infatti passato tutto il pomeriggio a selezionare le foto migliori fino a giungere alle prime tre. “Non è stato facile scegliere i soggetti vincitori perché è difficile stabilire che un foto sia migliore di un'altra. Dietro ogni scatto c'è un motivo, un'idea, che solo il fotografo, in fondo, conosce e io posso limitarmi a decidere in base ai miei gusti personali, se un'immagine mi piace o non mi piace”. Gardin non si è limitato solo a questo, durante la serata non ha risparmiato consigli destinati soprattutto ai giovani fotografi: “Il foto ritocco per me andrebbe abolito per legge – ha commentato scherzando, il maestro – e il mio consiglio più grande è quello di tornare alla pellicola. Tutt'ora io continuo a scattare esclusivamente fotografie non in digitale e posso vantare macchine fotografiche degli anni '50 che ancora fanno il proprio lavoro in maniera perfetta. Al giorno d'oggi è tutto digitale, si spendono migliaia di euro per attrezzi che nel giro di pochi anni diventano obsoleti. Non nego la comodità delle tecnologie mai nessuno mi toglierà dalla testa che la magia della vera fotografia può esistere solo attraverso la pellicola”.
La serata è poi proseguita con la premiazione dei vincitori del concorso. L’autore del miglior scatto, secondo la giuria e il suo presidente è stata Francesca Navetta di Sant'Arcangelo di Romagna che si è aggiudicata un soggiorno per due persone ad Arles (Francia) nella prima settimana di luglio, durante “Les rencontres d’Arles”, tra i più importanti eventi fotografici del mondo, offerto da TuquiTour di Fano; il secondo premio è andato a Fabio Secchiaroli di Senigallia che si è aggiudicato una macchina fotografica messa in palio da Foto Capri di via Garibaldi a Fano e il terzo premio un prezioso pacco di libri fotografici, offerti dalla Libreria Mondadori di piazza XX Settembre a Fano è andato a Francesco Cristiano Zingale di San Donato Milanese.
“Non avevo mai visto il Carnevale di Fano – ha detto la vincitrice del primo premio – ma me ne sono subito innamorata a tal punto che ho dovuto per forza fotografarlo e partecipare al concorso. Di solito scatto solo per un piacere personale ma questa volta ho deciso di mettermi in gioco ed è andata bene. Quando hanno chiamato il mio nome ho provato un'emozione fortissima”.
Oltre ai tre vincitori, la giuria e il presidente Gardin hanno dato una menzione speciale premiando con il prendigetto in ceramica pieno di dolciumi, messo a disposizione dall'Ente Carnevalesca altri 4 scatti. Le menzioni sono andate a Ivana Rambaldi di Rimini, Andrea Petrini di Loreto, Fabio Malpezzo di Pesaro e Viola Arduini di Pesaro.
Per gli amanti della fotografia continua fino al 21 febbraio, al Caffè Centrale di corso Matteotti 104, la mostra dedicata alla prima edizione del Concorso Fotografico Nazionale con le fotografie vincitrici e selezionate dell’edizione del 2015.
da Carnevale di Fano www.carnevaledifano.com
Da: www.viverefano.com del 21/2/2016
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IL PROGETTO DELLA «FABBRICA DEL CARNEVALE» CONCORRE AL BANDO REGIONALE - Sant’Arcangelo, il Comune punta a 2,4 milioni «Ci riusciremo grazie all’archistar Italo Rota»
IN ARRIVO due milioni 400 mila euro per il Sant’Arcangelo con il progetto «La Fabbrica del Carnevale» firmato dall’architetto Italo Rota, tra i progettisti i più apprezzati nel mondo. «La Fabbrica del Carnevale» di Fano, abbinata alla Casa della Musica di Pesaro a palazzo Ricci, tenta di aggiudicarsi i fondi Iti (investimenti territoriali integrati) messi a bando dalla Regione Marche all’interno dei fondi strutturali 2014-2020. «A questi finanziamenti – commenta il sindaco Massimo Seri – se ne aggiungeranno altri pubblici e privati». «Siamo in sei a concorrere – spiega l’assessore alla Cultura Stefano Marchegiani – ma le possibilità di finanziamento sono solo per tre progetti». FANO, però, parte bene: all’accoppiamento con Pesaro, unisce un’idea progettuale firmata dal grande architetto Italo Rota. Ma cosa sarà la Fabbrica del Carnevale? «Non solo un museo del Carnevale – riferisce Marchegiani – che comunque racconterà tutta la storia della manifestazione, ma anche la casa del jazz, l’ostello della gioventù nell’ala del palazzo che un tempo ospitava la casa di cura per gli anziani, a cui si aggiungeranno bar e ristorante». E con soddisfazione Marchegiani che ha tenuto i rapporti con l’architetto Rota annuncia «la prestigiosa collaborazioni per la città della Fortuna. L’architetto Rota è una persona di grande disponibilità, che ha voglia di confrontarsi e condividere il progetto con i cittadini». Il progetto, infatti, sarà presentato pubblicamente sabato 5 marzo, alle 17, nella sala Verdi del Teatro della Fortuna. «I cittadini – sottolinea Rota – saranno chiamati a dire la loro, a proporre soluzioni ed esigenze, saranno chiamati a prendere decisioni». NOTO al grande pubblico, Rota è l’autore del Museo del Novecento di Milano, della promenade del Foro italico di Palermo, dell’illuminazione di Notre Dame e del lungo Senna a Parigi. Sua la sistemazione urbana del centro di Nantes, il nuovo allestimento del Musée d’Orsay (insieme a Gae Aulenti) e del recente padiglione Kuwait per Expo 2015. Sua la collaborazione con Roberto Cavalli, per il quale ha realizzato numerose boutique e la seducente residenza estiva fiorentina. La sua originalità, la sua ricerca costante dei materiali, dell’uso sapiente delle energie rinnovabili e della luminosità, sono i fili conduttori su cui si basa l’idea del riuso del Sant’Arcangelo, edificio imponente, lungo corso Matteotti, sede un tempo di uffici comunali e associazioni locali e che fino a meno di due anni fa, ospitava la casa per la musica. E perché un grande maestro dell’architettura come Italo Rota che viaggia in tutto il mondo, lavora nelle grandi metropoli, ha accettato di impegnarsi per Fano? «Perché mi è stato chiesto, in maniera intrigante – risponde – non di creare una semplice architettura, piuttosto di ideare una nuova storia. Il Sant’Arcangelo ha un ‘super posizionamento’ nella città e ha le caratteristiche per funzionare come laboratorio. Ho pensato a un luogo in cui apprendere nuovi mestieri usando il pretesto e prendendo spunto dal Carnevale e dalla storia dell’evento più antico d’Italia. Sono una serie di idee difficili da descrivere: l’architettura va vista, ma soprattutto vissuta». an. mar.
Da: Il Resto del Carlino del 26/2/2016
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«Vogliamo organizzare una bella festa» - L’associazione carristi respinge il clima di competizione: non assaltiamo l’ente ma portiamo idee
SILVIA FALCIONI. Fano Posto ambito la poltrona di presidente dell’ente Carnevalesca. Si avvicina il rinnovo del consiglio direttivo dell'Ente incaricato di organizzare la principale manifestazione cittadina, le cui elezioni sono in programma per domenica 15 maggio, ma il clima sembra più da campagna elettorale politica. A denunciare il fermento regnante in questi ultimi giorni che separano dall'elezione è il comitato Pacassoni, nato dalla storica e rinomata famiglia di carristi a cui si sono aggregate maestranze che hanno collaborato nel tempo con la Carnevalesca. «Ora che entriamo nel vivo della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio dell' ente Carnevalesca - affermano gli esponenti del Comitato insieme all'associazione carristi fanesi - ci rendiamo conto di quanto sia ambito quel posto, neanche si dovessero salvare vite umane. Viene da chiedersi: che interessi ci sono dietro un ente che in fondo organizza una festa? Non si discute l'importanza, ma resta sempre una festa». Ciò che preme ai promotori del comitato è di sganciarsi da quell'immagine che li vede come carristi all'assalto del Carnevale, preferendo più una posizione di promotori di idee per il rilancio della manifestazione. Un rilancio che deve avvenire non solo nella forma, ma soprattutto della sostanza, valorizzando ciò che è la peculiarità dell'evento fanese, cioè i suoi carri allegorici, nati dalle sapienti mani dei maestri carristi e che negli ultimi anni hanno subito forti tagli negli investimenti. Insomma una «visione più ampia e partecipata della storica manifestazione che metta al centro proprio le caratteristiche fanesi», rilanciando la manifestazione a livello nazionale, ma sfruttandola al contempo come volano turistico ed economico. Da non tralasciare l'aspetto culturale della manifestazione, da estendere anche agli eventi collaterali e da cui partire per riprendere la tradizione locale ma con un occhio attento al futuro. «Siamo disponibili a portare il nostro contributo all'evento se i soci ci daranno fiducia - affermano i rappresentanti del comitato - ma anche da fuori il nostro intento è quello di portare idee e proposte per realizzare una bella festa». Infine il tema dei finanziamenti, dal momento che da anni si discute della possibile introduzione di un biglietto d'ingresso, per cui i carristi non sono contrari a prescindere, ma si dicono disponibili a valutare l'ipotesi, memori del fatto che in passato la manifestazione registrava il pienone anche con un piccolo prezzo d'entrata.
Si vota domenica 15 nell’ex chiesa del Suffragio
Fano. L’ente Carnevalesca di Fano chiama a raccolta i suoi soci per l’election day di domenica 15 maggio. “Abbiamo bisogno della presenza dei nostri associati –dice il presidente Luciano Cecchini –. Perla prima volta un numero altissimo di fanesi eleggerà il nuovo consiglio direttivo, i sindaci revisori e i probiviri. Vogliamo che queste elezioni siano partecipate e che coinvolgano il maggior numero di appassionati del Carnevale”. La giornata inizierà quindi con l’assemblea ordinaria dei soci convocata nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, in piazza Cleofilo, a cui seguiranno le operazioni di voto, che coinvolgeranno tutti i 1741 iscritti entro il 10 febbraio 2016. L’assemblea è convocata alle 7 in prima convocazione e alle 9.00 in seconda. L’assemblea dovrà nominare presidente e segretario dell’assemblea ei nove componenti del seggio elettorale. Seguirà la relazione morale del presidente uscente. Formato il seggio, avranno inizio le operazioni di voto che proseguiranno fino alle15 dello stesso giorno. Lo scrutinio è previsto a seguire per i 18 eletti del direttivo che poi eleggeranno il presidente.
Da: Corriere Adriatico del 4/5/2016
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VERSO IL RINNOVO DELLE CARICHE - IL DIRETTIVO DELL’ENTE STABILISCE REGOLE PIÙ STRINGENTI PER IL VOTO
Carnevale, si infiamma la sfida. E c’è pure il colpo gobbo
UNA POLTRONA per due. S’infiamma la campagna elettorale per la corsa alla presidenza dell’Ente Carnevalesca. Dopo il colpo di mano del neonato Comitato Pacassoni che ha comprato oltre 200 tessere negli ultimi giorni utili per rientrare nel novero degli elettori, il direttivo della Carnevalesca risponde con delle regole stringenti che saranno applicate nelle votazioni del 15 maggio prossimo per il rinnovo dei suoi organi direttivi: «Ogni socio può essere portatore di una sola delega – recita il regolamento -; possono essere votati sino a un massimo di 12 consiglieri, 5 sindaci e 5 probiviri (pena nullità della scheda); nei casi di omonimia oltre al cognome va indicato il nome e il numero corrispondente nell’elenco dei soci». A 10 giorni dal cosiddetto ‘Election day’ non si scherza più. Nella chiesa di Santa Maria del Suffragio dalle 9 alle 15 ad attendere i 1741 elettori ci sarà un seggio con tanto di urne, liste di candidati e di elettori esposte come in una vera tornata politica, più che il rinnovo delle cariche di un’associazione. E infatti i botta e risposta da una parte all’altra della barricata, in questa guerra per le poltrone, sono ‘senza esclusione di colpi’. «Abbiamo bisogno della presenza dei nostri associati – dice Luciano Cecchini –. Vogliamo che queste elezioni siano partecipate e che coinvolgano il maggior numero di appassionati del Carnevale». Chiaramente il presidente uscente Cecchini, che si ricandida, cerca di portare acqua al suo mulino. Tanto più che il Comitato Pacassoni si fa sempre più agguerrito. I CARRISTI, infatti, vogliono cambiare la rotta del Carnevale tracciata negli ultimi anni dalla Carnevalesca. «Ora che entriamo nel vivo della ‘campagna elettorale’ per il rinnovo del consiglio dell’Ente Carnevalesca – scrivono i soci del Comitato –, ci rendiamo conto di quanto sia ambito quel posto, neanche si dovessero salvare vite umane. Ci stanno accadendo cose veramente che ci lasciano esterrefatti. Ci domandiamo: ‘che interessi ci sono dietro un Ente che in fondo organizza una festa?’ Importante sicuramente, ma sempre una festa. Il nostro imput non è assolutamente la guerra, titolo che ci hanno voluto dare; è solo un’altra visione, più ampia, più partecipata, di questa storica manifestazione, ripartendo dai carri allegorici per arrivare agli eventi collaterali in un progetto omogeneo e culturalmente forte». Lanciano il sasso e nascondono la mano i carristi. In questa contesa ognuno ha interesse a portare avanti la propria visione del Carnevale. Da una parte quella che vuole investire i 130mila euro di contributo comunale per dare lavoro alle maestranze della cartapesta, dall’altra chi vuol creare un indotto economico puntando in primis sulla comunicazione. Tiziana Petrelli
Da: Il Resto del Carlino del 4/5/2016
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Fioritura di liste per il rinnovo delle cariche nell'Ente Carnevalesca.
SI VOTA DOMENICA CON PACASSONI CHE PROVERÀ A INSIDIARE LA LEADERSHIP DI CECCHINI
Si voterà domenica prossima e il primo elenco dei dodici candidati consiglieri sarà presentato oggi pomeriggio dal comitato 'Pacassoni avanti con i carri', mentre potrebbero essere tre o addirittura quattro le liste collegate a Luciano Cecchini, presidente uscente che si ricandida sull'onda dei risultati ottenuti nei sei anni precedenti: "Quando mi insediai, mi posi l'obiettivo di raggiungere i mille soci. L'anno scorso abbiamo raggiunto il traguardo e oggi, a distanza di qualche mese, si prefigura la possibilità di raddoppiare la cifra. Mai avrei sperato, inoltre, di avere 430 candidati al consiglio direttivo, di avere così tante persone che amano il Carnevale e la nostra città". Iniziato, dunque, il conto alla rovescia per l'assemblea ordinaria dei 1.741 soci, domenica prossima a partire dalle 9 nell'ex chiesa Santa Maria del Suffragio, a Fano in piazza Cleofilo.
Si comincerà a votare dopo una serie di adempimenti formali, la relazione di Cecchini e l'eventuale dibattito, poi le operazioni si chiuderanno alle 15. Ogni scheda potrà contenere al massimo 12 nominativi e i 18 più votati comporranno il consiglio direttivo dell'ente, che alla prima assemblea utile nominerà la nuova presidenza. Si potranno scegliere 5 sindaci revisori e 5 probiviri. Gli aventi diritto al voto sono tutti i tesserati dell'Ente Carnevalesca entro il 10 febbraio scorso. Il loro elenco sarà esposto nella chiesa del Suffragio insieme con tutti i nominativi dei candidati. L'attesa dell'appuntamento alle urne è attraversata da un certo clima di rivalità fra liste, tenuto sotto traccia ma percepibile.
Soltanto per fare alcuni nomi, il comitato Avanti con i carri candiderà Alfredo e Fabiola Pacassoni, due tra i principali promotori, insieme con Maria Flora Giammarioli, a suo tempo vice presidente della Carnevalesca. "Le sfilate in maschera - ha detto Alfredo Pacassoni - devono essere un'occasione di crescita culturale ed economica nel segno della tradizione, recuperando la partecipazione della città, smarritasi da qualche tempo". Cecchini ritiene invece che il Carnevale sia già "nei cuori dei fanesi: un orgoglio essere riusciti a portarcelo.
Il merito sta forse nel lavoro appassionato di una squadra umile, che ha lavorato con affiatamento, tenacia e a volte con sacrificio. Una squadra composta da persone che a titolo volontario hanno messo a disposizione la loro professionalità. Nelle voci in attivo dei sei anni precedenti, metto l'idea della Lotteria solidale, capace di coinvolgere decine di associazioni nel territorio e di devolvere in beneficenza, soltanto nel 2016, oltre 28.000 euro". Un altro risultato è "l'archivio storico, consultabile da tutti, che racconta quasi 700 anni di Carnevale a Fano". Il lavoro è alla base della Grande Enciclopedia del Carnevale, che sarà pubblicata nelle prossime settimane. Per il futuro, l'obiettivo di rendere viva la manifestazione per dodici mesi all'anno: "Una cosa oggi possibile, perché la Carnevalesca è riuscita a ottenere la gestione dei capannoni per costruire i carri".
Da: Il Messaggero del 11/5/2016
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STRALI SUL CARNEVALE A POCHI GIORNI DAL VOTO LA CATEGORIA APPARE DISUNITA
«Colleghi carristi, così non va»
Giovanni Sorcinelli al Comitato Pacassoni: «Non mi rappresentate»
QUALE DIGNITÀ?
«Quest’anno hanno lavorato per due euro, spaccando l’unità del gruppo»
«HO AVUTO un motto di fastidio grosso a leggere le dichiarazioni dei carristi, che sono il 60% degli operatori e non tutti». A parlare è Giovanni Sorcinelli, meglio conosciuto come Giox, maestro della cartapesta e per 6 anni presidente dell’Associazione carristi fanesi che a pochi giorni dal voto per l’elezione del consiglio dell’Ente Carnevalesca (domenica), prende la parola per tracciare i confini della ‘lotta’ tra le due opposte fazioni che si contendono la presidenza dell’associazione di volontariato che organizza il Carnevale di Fano, gestendo anche i 130mila euro di contributi comunali.
«NON SONO mai stato un fan di Cecchini con cui sono stato molto critico – spiega Giox – ma sono rimasto fuori dal Comitato Pacassoni perché pur rispettando le scelte degli altri operatori, francamente non ne condivido le modalità. Questa è l’operazione di un gruppo di operatori che cerca di ritagliarsi un posto nell’ente a garanzia e tutela del proprio lavoro, anche se non lo si può definire lavoro nonostante i tanti sforzi, anche miei, di riqualificare l’attività dei carristi. E’ stato un fallimento. Se non c’ero io non c’era il progetto cantiere, i corsi di formazione... per questo ora mi scoccia leggere ‘La nostra è dunque una lotta per conquistare un po’ di dignità. Nei vari corsi di cartapesta che abbiamo organizzato sono stati formati una quarantina di giovani operatori carristi; purtroppo siamo riusciti a coinvolgerne operativamente solo pochi: la maggior parte dei giovani, anche quelli maggiormente dotati, sono stati costretti ad abbandonare’. Come per dire che sono rimasti i peggiori».
E’ SUL CONCETTO di «dignità » che si è avuta la frattura all’interno del gruppo dei carristi. «Detto da loro è un’ipocrisia – prosegue Giox -. Quest’anno hanno lavorato per due euro. Io sono rimasto fuori dicendo che non ci stavo dentro con la cifra che mi prospettavano per realizzare il progetto mio e di Chiappa. Prima di quel momento avevamo fatto fronte comune, poi la maggioranza ha pensato per sé. Ora chiedono ‘di poter dire la nostra in un tavolo di progettazione che possa valutare in modo serio le nostre proposte’. E lo fanno candidando la moglie di uno di loro che se entra in consiglio penserà a difendere quell’interesse, non quello del Carnevale. Fino a pochi mesi fa ce l’avevano con il medesimo conflitto di interesse dei Simoncini, che però ci mettevano la faccia almeno. Non quella delle mogli. Stesso discorso vale per la portabandiera Giammarioli, che è stata il vicepresidente di Cecchini e ora gli va contro. Ci fosse stato un vero progetto culturale, l’avrei capito. Ma l’alternativa non mi sembra migliore. La verità è che si sentono tutti dei grandi artisti, ma a parte Piccinetti e Furlani e in passato Valentini, Corsaletti e Radicioni... certo la famiglia Pacassoni può vantare una tradizione, ma niente di più».
Tiziana Petrelli
Da: Il Resto del Carlino del 12/5/2016
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Giammarioli: «Libera di contestare Cecchini»
Carnevale, l’ex braccio destro del presidente, ora con i Pacassoni, replica a Giox
LA ‘DIGNITÀ’ - Fabiola Pacassoni: «Lavoro sottopagato? Sì, ma è meglio che buttare tutto all’aria»
Nel programma - Istituire una ’Scuola della Cartapesta’ con corsi e stage; realizzare una ‘Maschera simbolo di Fano Città del Carnevale
Le urne - Si vota domenica dalle 9 alle 15 nell’ex chiesa di Santa Maria del Suffragio. Cinque liste per Cecchini, una unica per i carristi
ULTIMI COLPI di reni per agguantare il posto sulla poltrona. Battute finali per l’agguerritissima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio direttivo dell’Ente Carnevalesca (si vota domenica dalle 9 alle 15 nell’ex Chiesa di Santa Maria del Suffragio in piazza Cleofilo): da una parte il consiglio uscente intenzionato a riconfermare Luciano Cecchini con cinque liste da 12 nomi (31 candidati), dall’altra il comitato ‘Pacassoni avanti con i carri’ che propone il cambiamento senza indicare la guida tra i 12 candidati proposti. Ieri sul Carlino il carrista Giovanni Sorcinelli (in arte Giox) aveva bacchettato i colleghi sottolineando come la medicina che essi propongono per curare il Carnevale sia peggio del male: «Non hanno un programma – ha detto –, ma solo un conflitto di interesse e nessuna dignità».
«ECCO il programma – gli controbatte Ruben Mariotti snocciolando le linee programmatiche condensate in sei punti –: un programma pluriennale che coinvolga i vari enti preposti e l’amministrazione; trasformare la città in una ‘Città in Maschera’ con soluzioni di arredo urbano e con scenografie mobili; organizzare una serie di eventi collaborando con le realtà culturali (cabaret, cartoons, cinema, commedia, concerti, convegni, cooking show); istruire la ‘Scuola della Cartapesta’ con corsi, laboratori, stage; completare la ‘Cittadella del Carnevale’; realizzare una ‘Maschera simbolo di Fano Città del Carnevale’ che promuove l’iniziativa assieme al Carnevale Jazz estivo».
TRA I CANDIDATI c’è anche sua moglie, Francesca Rosciglione, insegnante dell’Apolloni. E’ di lei che Giox ha detto: «Se entra in consiglio penserà a difendere quell’interesse, non quello del Carnevale». «Nessun conflitto d’interesse – dice la prof - perché mi ritengo una donna libera: amo la Città di Fano e il Carnevale. Voglio dare un contributo perché cresca. Mi sono unita al comitato ma non faccio parte dell’Associazione dei Carristi».
Era il braccio destro del presidente uscente. Ora Maria Flora Giammarioli è quella che più degli altri ha l’esperienza per ambire alla poltrona di Cecchini. «Se gli vado contro un motivo ci sarà – dice –. Nel cda della Carnevalesca tante volte ho detto di fare un Carnevale un po’ più di spessore, non sono stata ascoltata e ho fatto passo indietro. All’epoca non mi sentivo di fare polemica».
Alfredo e Fabiola Pacassoni non potevano mancare nella lista. «Capisco l’amarezza di Giox – dice Fabiola – ma riguardo al nostro lavoro ‘per due soldi’.... a volte ‘obtorto collo’ si cede, anche perché buttare tutto per aria è peggio pure. Ora però vogliamo mettere un punto e ricominciare da capo. E per farci ascoltare dall’Ente organizzatore, questo era l’unico sistema».
Tiziana Petrelli
Da: Il Resto del Carlino del 13/5/2016
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Tante idee per il rilancio, niente guerra
“Pacassoni avanti coi carri” presenta programma e candidati: una città in maschera e piano pluriennale. Per il comitato dovranno essere valorizzati carri allegorici e spettacolo tornando ad attrarre i fanesi
MASSIMOFOGHETTI
Fano - Contestano chi li ha definiti in guerra con l'attuale direttivo della Carnevalesca, ma non nascondono l'obiettivo di entrare in Consiglio con lo scopo di imprimere la loro impronta alla gestione del carnevale. L'altra sera il comitato "Pacassoni avanti coi carri" cui ha aderito anche l'associazione carristi, ha presentato in un incontro pubblico al Pino Bar, i suoi 12 candidati alle elezioni di domenica prossima, il numero massimo che una scheda può contenere.
Della lista fanno parte: Maria Flora Giammarioli, già vice presidente dell'ente presieduto da Luciano Cecchini e a suo tempo dimissionaria, Paolo Pierangeli, già consigliere e tesoriere della stessa Carnevalesca, Stefano Ciavaglia, consigliere uscente, Alfredo e Fabiola Pacassoni, fratello e sorella, componenti della storica famiglia di carristi e fondatori del comitato, Francesca Rosciglione, insegnante all'istituto d'arte Apolloni, Miche Gaspari, di cui sono state evidenziate le doti di organizzatore, Antonio Fortuna, ingegnere ed ex presidente di Aset Holding, Claudio Morosi musicista, Giancarlo Panzieri, Stefano Giuliani e Danila Ligi componente del Laboratorio Geniale, un’associazione che da lungo tempo collabora con la Carnevalesca proponendo e realizzando belle mascherate.
Insieme ai candidati il comitato ha presentato il suo programma,partendo da una concezione degli impegni e del lavoro necessario per dare una nuova fisionomia al Carnevale, di carattere pluriennale. La promozione della manifestazione, infatti, secondo i carristi non può limitarsi alla edizione successiva ma deve abbracciare un arco più vasto di tempo. L'impegno è anche quello di trasformare Fano in una città in maschera, con soluzioni di arredo urbano e scenografie mobili e il potenziamento del corso mascherato con nuovi carri allegorici; realizzare eventi collaterali. Come spettacoli dicabaret, cartoons, cinema, commedia, concerti, convegni, cook, tutti nel comune denominatore del carnevale; istituire la scuola di cartapesta; completare la cittadella del Carnevale con la realizzazione del secondo stralcio del progetto dei cantieri; promuovere l'evento su scala nazionale e internazionale e realizzare accanto a quella del Vulòn, la maschera simbolo di Fano città del Carnevale.
In puro stile carnevalesco i promotori della iniziativa, tra cui Alfredo e Fabiola Pacassoni, Maria Floria Giammarioli e Ruben Mariotti si sono presentati al pubblico in maschera. Non sono mancate comunque critiche alla attuale gestione. Carnevale dei record? «Nell'ultima edizione dei corsi mascherati - è stato detto - i fanesi erano pochi e la valutazione non va fatta in termini numerici, ma considerando la qualità dei carri e delle manifestazioni collaterali. L'attuale direttivo della Carnevalesca sbaglia quando elabora il suo programma sulla base dei contributi del Comune. Occorrerebbe invece fare un programma a priori e su questo indurre le istituzioni egli sponsor a finanziare l'evento». Coinvolto anche Vito Inserra presidente della Consulta cultura che si è impegnato a chiede un incontro con la commissione cultura.
Da: Corriere Adriatico del 13/5/2016
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Carnevalesca, Cecchini verso il terzo mandato da presidente
Ai candidati della lista Pacassoni assegnato all’incirca il 33 per cento delle preferenze
`I soci dell’Ente si sono presentati in massa alle votazioni e lo scrutinio è stato lungo
IL RINNOVO
Il presidente uscente della Carnevalesca, Luciano Cecchini, sembra lanciato verso il terzo mandato triennale consecutivo. Intorno alle 19 di ieri lo spoglio delle schede elettorali indicava infatti una tendenza piuttosto attendibile, assegnando ai candidati della lista 'Pacassoni avanti con i carri' circa il 33 per cento delle preferenze, anche se non era da escludere che la forbice della differenza potesse ridursi. A Cecchini, in tal caso, andrebbe il 60 per cento. Questo lo scenario dopo lo scrutinio di 760 schede, a 28 ore dal termine di un'assemblea segnata da alcune fasi di tensione e da lunghe attese al seggio, dovute sia alla complessità del voto (massimo 12 preferenze per ogni scheda) sia al numero degli aventi diritto: 1.142 tesserati sui 1.741 soci dell'Ente. Alcuni nomi ricorrerebbero sia nelle liste pro Cecchini sia nella lista pro Pacassoni. Ruben Mariotti, presidente di seggio e presidente dell'Associazione carristi, riteneva che questo elemento indichi la possibilità "di costruire qualcosa di unitario nell'interesse della citta e del Carnevale, restituendo voce a chi e stato poco ascoltato".
L’ADUNATA
Nella giornata di ieri il seggio elettorale della Carnevalesca è stato rinforzato da altri cinque volontari, intervenuti per accelerare le operazioni di spoglio. Con ogni probabilità il nuovo consiglio direttivo, 18 i suoi componenti, sarà annunciato oggi stesso. Si conoscono già, intanto, i cinque sindaci revisori e altrettanti probiviri. La nomina, ancora ufficiosa, ha richiesto un tour de force dalle 15 dell'altro ieri all'una della notte. Sono stati eletti come revisori dei conti: Giorgio Gragnola (866 preferenze), Enrico Maria Renier (522) e Stefano Curina (407). Supplenti Igino Simoncini (355), come gli altri tre candidati riconducibile alle liste pro Cecchini, e Stefano Zaffini (200), che invece fa riferimento alla lista Pacassoni. I probiviri sono Alberto Berardi (891), Pierluigi Piccinetti (860), graditi a entrambe le cordate, e Franco Pelonghini (497). Supplenti Maurizio Misuriello (186) e Mauro Pagnottella (173). Gli ultimi tre candidati sono stati espressi dalle liste pro Cecchini. Per la prima volta nella sua storia, il popolo della Carnevalesca si è presentato in massa alle urne e un tale interesse, come si è visto, ha avuto il rovescio della medaglia in un sovraccarico ai seggi e nello spoglio dei voti. I lavori sono iniziati alle 9.20 dell'altro ieri, quando il notaio Dario Colangeli ha dato il via all'assemblea elettiva di fronte ad almeno 300 soci. Il presidente uscente Cecchini ha preso la parola per ringraziare "tutti coloro che hanno lavorato per il bene della manifestazione". Con quali risultati, è stato illustrato da due video dedicati alle sfilate del Carnevale.
Ha poi detto Fabiola Pacassoni, dell'omonima lista: "Il mio contributo vuole rispettare il lavoro fatto dalla mia famiglia per il Carnevale, senza sosta dal 1946. Ringrazio Cecchini e tutto il direttivo uscente, mi sono associata assieme ad altre persone per contribuire a un lavoro di ricerca e per dare un apporto di crescita". Messaggi sono stati portati, inoltre, dai soci Sergio Schiaroli, Marco Boni, Alfredo Pacassoni e Alberto Berardi.
Osvaldo Scatassi
Da: Il Messaggero del 17/5/2016
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CARNEVALESCA NEL CAOS
IL FRONTE DEGLI SCONFITTI DOPO LA MARATONA
L’ira funesta del Cecchini furioso «Io con loro non mi mescolo - Forse è meglio tornare a votare»
LE MINACCE
«Vi faccio rispuntare Dario Fo. Mi mancano 300 voti. Chi è che ha fatto il doppio gioco?»
«COL CA’... che sto sa lora». E’ stato in un colorito vernacolo l’istantaneo sbotto del presidente uscente Luciano Cecchini alla lettura dei nomi degli eletti, martedì mattina all’1.20. Era stanco e fuor di sé. «Vi ritorna Fo – ha detto -. Ah, io il presidente non lo faccio sicuro. Lo farà Leonelli (già suo vice, ndr) se vuole. Mi spiace solo una cosa ... che torneremo indietro». E’ stata una botta che non si aspettava Cecchini. «Qui mancano 300 voti», ha detto alzandosi dalla sedia e facendo un’analisi piuttosto dura del voto. «Qualcuno ha fatto il doppio gioco, su questo non ho dubbi – ha spiegato l’indomani a mente più fredda -. I numeri parlano da soli, è stato sufficiente vedere come sono andate le votazioni per capire chi si è schierato dalla mia parte solo di facciata ma ha lavorato contro. Altrimenti non si spiegano schede in cui c’era il mio nome e quello di Pacassoni e Giammarioli, o peggio Pierangeli e Ciavaglia. Non è possibile sostenere me e loro perché non hanno condiviso il mio modo di lavorare, sono arrivati a creare una lista alternativa pur di non farmi eleggere. Mi hanno dato del ‘disonesto’, ‘poltronista’, mi hanno detto ‘vai a casa’ facendomi la ‘guerra’. Come posso ora confrontarmi con loro? Mi viene da ridere. Forse la cosa migliore è che il nuovo Cda si dimetta e si rivada a votare, con due sole liste per non ripetere quel lavoro disumano».
DALLE PREMESSE di Cecchini sembra difficile che questo consiglio possa trovare l’intesa su un nuovo presidente. «Bisogna vedere se nascerà un nuovo direttivo – sottolinea lo sconfitto – e cosa proporrà quel tavolo di concertazione. Rimetto tutto nelle mani del presidente dell’assemblea», il notaio Colangeli, che convocherà presto gli eletti per la prima assemblea ordinaria della nuova era. Intanto è il tempo di fare anche autocritica. «Certamente è stata una strategia suicida la mia – conclude Cecchini -, ma non voleva avere nel direttivo neppure 4 o 6 o 8 persone che mi hanno gettato fango addosso. Ho voluto provare lo 0-8 come era accaduto con Mazzanti. Questa volta non è riuscito perché sono venute a votare molte più persone delle 800 che ci aspettavamo. Ora stiamo 9-9 palla al centro e vediamo cosa succede».
SI È SENTITO chiamato in causa Francesco Cavalieri, che era in lista con Cecchini ed è rimasto fuori dal direttivo per appena 50 voti. «Ho preso 260 voti personali da entrambe le liste – dice l’ex assessore al Turismo e Manifestazioni, che di carnevali ne ha organizzati 5, tra cui quello con Valeria Marini – e per me è un motivo di soddisfazione: segno che le persone votano per la fiducia riposta indipendentemente dalle indicazioni. E’ molto positivo questo interesse dei cittadini per il Carnevale e il ricambio generazionale potrà essere positivo. Il mio auspicio è che si ritorni ai grandi carri di un tempo».
Tiziana Petrelli
Da: Il Resto del Carlino del 18/5/2016
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IL FRONTE DEI VINCITORI - PARLA LA CAPITANA DELL’AMMUTINAMENTO AL PRESIDENTE USCENTE, MARIA FLORA GIAMMARIOLI
«Al quarto eletto eravamo già felici, poi è stata l’apoteosi»
BUONI PROPOSITI
«Voglio mettere un cartello all’entrata della Carnevalesca ‘Si accettano consigli’»
«COL CAVOLO che si torna al voto. Siamo stati eletti legittimamente, ci mancherebbe altro». A Maria Flora Giammarioli danno un po’ fastidio le parole di Luciano Cecchini, ma non le rovinano la festa da vincitore morale. «E’ stato un risultato inaspettato per tutti – dice la donna che ha capitanato l’ammutinamento dell’era Cecchini assieme ai fratelli Pacassoni – Per quanto ci riguarda siamo pronti al dialogo, ma non credo si troverà una convergenza per come sono gli umori al momento. E’ una bella bega per tutti». Una sola cosa è certa. Il risultato delle urne ha spiazzato pure il ‘Comitato Pacassoni’ che fino all’ultimo non sperava in tanta grazia da parte degli avversari. «Al quarto eletto eravamo già contenti – spiega la Giammarioli – poi è arrivato il 5°, il 6°.. ooooh. E ancora il 7°, l’8° il 9°. Apoteosi. Ora dovremo confrontarci fra noi con calma, finita la sbornia». Ma un’indicazione di massa per l’eventuale presidenza del ‘Comitato Pacassoni’ c’era sempre stata. «Beh, certo... sono io quella forse più indicata al ruolo – conclude la Giammarioli -. Anche se noi vogliamo che questa Carnevalesca sia aperta alla città. Voglio mettere un cartello all’ingresso con scritto ‘Si accettano consigli’. Perché anche i nostri 6 punti programmatici (programmazione pluriennale, città in maschera, eventi culturali con la c, scuola, strutture, promozione e merchandising) sono solo scatole da riempire con la collaborazione di tutti. Noi siamo aperti al dialogo. Poi chiaramente ci vuole anche qualcuno che alla fine tiri le fila».
IL PAREGGIO è un risultato che più di ogni altro impone la collaborazione. «Questo è lo spirito che ci ha animato fin dall’inizio – aggiunge
Da: Il Resto del Carlino del 18/5/2016
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L’aggancio clamoroso di Pacassoni - Ora si teme il muro contro muro
L’ente spaccato in due: 9 con Cecchini, 9 con gli altri. Tutti gli eletti
IL COMMENTO DEL SINDACO MASSIMO SERI
«SPERO VENGA USATO IL BUON SENSO. DOBBIAMO VOLERE TUTTI BENE AL CARNEVALE, ALTRIMENTI E’ UN CASINO
ATTENDIAMO DECISIONI, POI A DICEMBRE CI MUOVIAMO»
IL GRIDO DI FABIOLA PACASSONI
«FINALMENTE QUEST’ANNO CI SARANNO I CARRI», HA DETTO LA SORELLA DELLO STORICO CARRISTA ALFREDO
di TIZIANA PETRELLI
E’ FINITA pari la corsa alla poltrona di presidente dell’Ente Carnevalesca. Ma ha praticamente vinto il ‘Comitato Pacassoni’ che è riuscito a metter fine all’era Cecchini bloccando il suo terzo mandato alla guida dell’associazione che organizza il Carnevale di Fano, l’evento più importante della città. Un’impresa che sembrava impossibile ma che invece è riuscita, grazie soprattutto ad una strategia suicida del presidente uscente che ha presentato più liste (29 nomi sui 430 eleggibili) facendo così disperdere una valanga di voti al direttivo uscente: 9 consiglieri eletti a dispetto dei 12 precedenti. Giammarioli & Co. hanno presentato invece un efficace listone unico di 12 nomi, che ha compattato i voti: 9 consiglieri eletti pure per loro, tra i quali tre sono ‘ex di Cecchini’ (la stessa Giammarioli che ne fu vice presidente e i consiglieri Pierangeli e Ciavaglia). Lo scrutinio infinito è terminato all’1.15 di martedì con le grida di gioia e gli abbracci degli oppositori di Cecchini e il muso lungo dei suoi sostenitori. Questi i nomi degli eletti per Luciano Cecchini (512 preferenze): Alessandro Leonelli (456), Gaetano Nino Bonazzelli (358), Daniele Filipponi (345), Francesco Simoncini (338), Paolo Vicini (330), Sonia Mariotti (325), Mario Vagnini (325), Giorgio Tonelli (316). Per il ‘Comitato’ invece: Alfredo Pacassoni (371), Fabiola Pacassoni (362), Maria Flora Giammarioli (357), Paolo Pierangeli (337), Francesca Rosciglione (332), Stefano Ciavaglia (323), Claudio Morosi (319), Michele Gaspari (314) e Giancarlo Panzieri (311). I primi tre dei non eletti sono della lista di Pacassoni: Antonio Fortuna, Daniela Ligi e Stefano Giuliani.
«Quest’anno ci saranno i carri»,
il grido di vittoria di Fabiola Pacassoni.
«Cedo tranquillamente il mio posto», ha commentato invece a botta calda Luciano Cecchini mentre inviava un sms al cellulare di Massimo Seri:
«Caro sindaco si cambia... Avanti Pacassoni con i carri».
E’ UN CLAMOROSO pareggio che pone un grande interrogativo. Cosa succederà adesso? Si saprà solo dopo la prima assemblea del nuovo direttivo convocata dal notaio Dario Colangeli. Ma dalle premesse di ieri si teme un muro contro muro tra i due schieramenti, che chiaramente nuocerebbe solo al Carnevale. La preoccupazione più grossa è quella che si respira in Comune, che quest’anno ha destinato alla manifestazione 130mila euro. «Il risultato elettorale dà un’indicazione – commenta Seri -: molti voti al gruppo uscente sono un riconoscimento per il lavoro fatto. Poi dà anche un segnale: è giusto che ci sia un maggiore coinvolgimento dei carristi. Ora dobbiamo volere tutti bene al Carnevale, perché se nessuno si prende la responsabilità... è un casino. Preoccupato? Mi auguro e penso che useranno il buon senso. Attendiamo di vedere che decisioni prenderanno. Poi a dicembre noi vedremo quale contributo dare per il prossimo anno».
Da: Il Resto del Carlino del 18/5/2016
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Fabiola Pacassoni, 4ª assoluta tra gli eletti, e prima delle donne -: spirito di collaborazione. Certo mi spiace per gli altri, capisco che non è semplice per nessuno questa situazione di parità che si è creata. Ma magari offre semplicemente uno spunto per fermarsi a pensare. C’è da ripensare il Carnevale. E noi siamo qui per farlo insieme... sempre che loro ci diano la possibilità di farlo». Dopo la scalata del Cda riuscita grazie al sostegno di molti cittadini «che hanno capito ciò che ci ha mosso», ora c’è da scalare la montagna dell’insofferenza degli sconfitti. «Abbiamo avuto senza dubbio il merito di risvegliare la partecipazione – continua la Pacassoni -. Francamente non so se senza di noi avrebbero partecipato tutte queste persone. Certo ne ha beneficiato il Carnevale. Dal canto nostro noi pensavamo di farne eleggere 2 o 3, ci bastavano per far sentire la nostra voce. Certo non avevamo l’ambizione di fare un ribaltone. Ora dobbiamo dimostrare entrambi (gli schieramenti, ndr) di essere degni del ruolo di cui ci hanno investito i cittadini. Dobbiamo ricordarci che il Carnevale è il loro e ce lo hanno affidato».
ti.pe.
Da: Il Resto del Carlino del 18/5/2016
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IL PUNTO di TIZIANA PETRELLI
Una guerra inutile Ma dopo il pari si spera nella pace
«IL CARNEVALE è una cosa seria», dice sempre Berardi. Ma forse questa volta qualcuno ha esagerato un po’, calcolando che ieri c’è chi è finito al Pronto Soccorso per lo stress. Nulla di preoccupante, fortunatamente, un’impennata di pressione per Alessandro Leonelli ma è indicativo di come sono state sentite queste votazioni. Per un’associazione cittadina, importante, è vero, ma pur sempre un’associazione di volontariato.
IL PAREGGIO a fine partita dimostra una volta di più l’inutilità di questa guerra. Dimostra che la città chiede alle due opposte (e al momento inconciliabili) fazioni di trovare invece un punto di convergenza. Per il bene del Carnevale di Fano, che il voto ha ribadito essere di tutti. Non poteva esserci risultato migliore per i fanesi. D’altronde ‘Ex concordia felicitas’, ammonisce la scritta sull’antico stemma civico cittadino. Che dalla discordia non derivino benessere e felicità lo hanno già testimoniato, secoli fa, le drammatiche vicende delle fazioni rivali facenti capo alle famiglie Del Cassero (guelfa) e Da Carignano (ghibellina) che oggi devono essere un monito per gli eletti in Carnevalesca.
IN UNA FANO medievale la discordia dominò incontrastata, facendo precipitare irrimediabilmente la città verso la perdita delle proprie libertà. Contrariamente alla più nota tragedia di Shakespeare, però, nella nostra città non giovò a quietare le discordie di Guelfi e Ghibellini neppure l’eccidio cruento e ammonitore sul mare di Cattolica dei ‘duo miglior da Fano’ (Guido I Del Cassero e Angiolello Da Carignano) ad opera dei sicari di Maltestino Malatesti (1304). Per questo l’augurio è che questa volta ci sia un finale diverso per questa storia. E che il bacio che Cecchini e Giammarioli si sono dati sotto i riflettori nel giorno delle elezioni, possa trasformarsi davvero in una comunione d’amore per il Carnevale cittadino.
Da: Il Resto del Carlino del 18/5/2016
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L’ora della svolta, Cecchini pensa di lasciare
Ma il presidente uscente ha fatto crescere il Carnevale, competenze da integrare con nuovi contenuti
L’esito delle elezioni ha riscattato i carristi da un’annosa sudditanza nell’allestimento dell’evento
Presa di coscienza partita dal progetto di rilancio di Sorcinelli riprodotto nel programma di Pacassoni
STALLO DOPO ILVOTO
LORENZO FURLANI
Fano - Tutti sono utili, nessuno e indispensabile. Questa massima di buon senso costituisce il monito e al tempo stesso l’opportunità della situazione venutasi a creare all’ente Carnevalesca dopo le elezioni di domenica scorsa, suggellata dal post su Facebook pubblicato ieri dal presidente uscente Luciano Cecchini, che medita (o minaccia) di dimettersi dal rinnovato consiglio direttivo (comunque, aspetterà la prima riunione). In questo caso la bilancia, ora perfettamente allineata sui 9 consiglieri della vecchia gestione contro i 9 della lista “Pacassoni avanti con i carri”, penderebbe dalla parte di questi ultimi con l’ingresso del decimo eletto Antonio Fortuna.
Sono state elezioni storiche quelle di domenica. Innanzitutto per la novità di un’affluenza eccezionale che ha definitivamente tolto all’ente i tratti di un club di sodali per assegnargli quelli di un’associazione popolare (1.142 votanti su 1.741 soci), dove è molto difficile controllare il voto. E per la possibilità concreta di realizzare finalmente - nell’impostazione e negli esiti - una svolta nella gestione del Carnevale, completando un processo avviato solo parzialmente. Il Carnevale, infatti, manifestazione ludica di antica tradizione popolare, ha potenzialità identitarie ed economiche in gran parte ancora da sviluppare, nonostante se ne discuta da anni. La novità politica dell’avvento alla dirigenza di una lista organizzata da alcuni maestri carristi fa saltare un tappo a lungo compresso. Il tappo della sudditanza organizzativa e culturale, consolidata nel corso di diversi anni, dei maestri carristi nella gestione del Carnevale, nonostante la manifestazione viva della maestosità delle allegorie che nascono dal loro talento.
Berardi sprezzante
Una sudditanza che ha vari padri e simbolicamente può essere rappresentata dalle espressioni sprezzanti che il più celebrato storico del Carnevale, Alberto Berardi, ha sempre usato privatamente nei confronti di quelle maestranze artistiche che negli ultimi anni hanno rivendicato la dignità del loro lavoro e anche di chi ha dato loro voce. I carristi hanno preso coscienza delle loro risorse, fino al punto di sfidare elettoralmente il “potere” della Carnevalesca, per effetto di un processo che covava da tempo e che con il concorso di vari soggetti ha subito un’accelerazione mediatica (con la presa di coscienza dell’opinione pubblica), politica (con la mozione consiliare sul Carnevale approvata all’unanimità) e sindacale (con il tavolo dei carristi istituito la scorsa estate) a partire dalla pubblicazione, alla vigilia dell’edizione 2015, del progetto per il rilancio del Carnevale del maestro carrista Giovanni Sorcinelli, il quale per i dissidi interni nati dall’ultima edizione non ha aderito, come Paolo Furlani, al cartello elettorale. L’elencazione per titoli del programma della lista Pacassoni e la riproduzione pedissequa (con l’integrazione della maschera del Carnevale) dei capitoli di quel progetto, a cui deve essere aggiunto l’arredo urbanistico della Citta del Carnevale.
Accordo sostenibile
In ogni caso, Cecchini in 6 anni ha dato un contributo notevole alla crescita del Carnevale con varie innovazioni, che intendeva completare con la separazione logistica del Carnevale dei bambini dai corsi mascherati. Lo stallo attuale offre l’occasione per integrare, in un modo sostenibile, le competenze organizzative maturate con nuovi contenuti culturali e artistici. Perchè dal tappo saltato escano le bollicine di un ottimo spumante e non la schiuma di un vino avariato.
Da: Corriere Adriatico del 19/5/2016
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Deli: «E’ bene che si ritiri ma ci sono rischi»
Riccardo Deli è un carrista che, dopo aver lavorato assiduamente per il Carnevale di Fano da qualche anno si è ritirato in buon ordine. Ha continuato a occuparsi, tuttavia, delle sorti della Carnevalesca seguendo da esterno il Carnevale di cui ultimamente ha riportato la storia in un filmato di 3 ore su Dvd. Come vede l'attuale situazione? «Io ho sostenuto la lista Pacassoni, non per dispetto al gruppo di Cecchini, ma per solidarietà verso la categoria dei carristi. Non ho mai visto comunque una situazione complicata come quella che si è venuta a determinare dopo le ultime elezioni. La soluzione, a meno che un consigliere passi all'altro gruppo, non può essere che il ritiro di Cecchini, un’uscita di scena per orgoglio, una sfida che intimi al gruppo avversario: cosa siete capaci di fare! Per tutti, compreso per Cecchini, c'è stata una prima volta. Quindi ritengo che anche Maria Flora Giammarioli abbia il diritto di tentare nel ruolo di presidente. Credo che il Carnevale guadagnerà in qualità con l’ingresso dei carristi nel direttivo, ma non vorrei che riprenda la fase dei favoritismi, ovvero succeda come nelle guerre di liberazione: prima sono tutti contro il dittatore, poi ognuno pensa per sé e cerca di fare le scarpe all'altro, con l'intento, come fanno i pirati, di spartirsi il bottino». m.f.
Da: Corriere Adriatico del 19/5/2016
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Seri: Cecchini ha molti meriti, apriamoci alle nuove idee
«Mi rammarico per lo sfogo ma i successi ottenuti sono solo tappe per traguardi sempre più ambiziosi»
Fano - A Luciano Cecchini ieri il sindaco ha inviato una lettera aperta. «Il recente rinnovo degli organi dell'ente Carnevalesca - si legge - è stata un'ulteriore occasione per capire quanto la città sia legata al Carnevale. L'alta affluenza è infatti sintomo di quanto i fanesi - stimolati anche da una forte competizione - vedano questa manifestazione come un valore che appartiene ad ognuno di loro e che necessita proprio della partecipazione popolare per crescere e rinnovarsi sempre. Il risultato di questa partecipata elezione ha però prodotto come risultato una situazione di stallo che potrebbe creare disagi al prosieguo delle attività. Ho letto con rammarico lo sfogo del presidente Cecchini sul suo profilo Facebook e voglio sottolineare che a lui va riconosciuto il merito di aver dato molto per la crescita del Carnevale, di aver ottenuto risultati importanti (come testimoniato dalla riuscitissima edizione 2016 con la quale la manifestazione ha battuto tutti i record) e di aver voluto introdurre nuovi progetti come lo spazio dedicato al Carnevale dei bambini. Anche per questo spiace notare che in questa città troppo spesso ci si divide in fazioni su qualsiasi argomento con il pericolo di mettere a rischio l'unico obiettivo che dovrebbe unirci e quindi il "bene" per la città.
«Questo anche perchè, come in tutte le manifestazioni, i successi che abbiamo ottenuto sono solo delle tappe che devono contribuire a costruire un percorso per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi. E' importante quindi riconoscere le tante cose buone fatte e continuare a recepire sempre di più le nuove progettualità e le nuove idee che arrivano. Mi rivolgo infine a tutti gli eletti affinchè cerchino, sempre nell'interesse del Carnevale, l'apporto di tutti i cittadini fanesi e che, almeno per questa manifestazione che ha caratterizzato la storia fanese nei secoli, si lascino da parte divisioni e contrasti, si ritrovi la strada della concordia e della collaborazione per realizzare un Carnevale sempre più bello e migliore, sotto tutti i punti di vista, un'occasione, insomma, per far vederedi cosa sono capaci i fanesi».
Da: Corriere Adriatico del 20/5/2016
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«Ritrovate la concordia per il Carnevale»
L’appello del sindaco agli eletti nel direttivo dell’ente, ancora possibile una gestione consociata
I carristi hanno reagito a una sistematica sottovalutazione Ora è utile unire competenze e rinnovata visione strategica
LORENZO FURLANI
Fano - «Mi rivolgo a tutti gli eletti affinché si lascino da parte divisioni e contrasti e si ritrovi la strada della concordia e della collaborazione per realizzare un Carnevale migliore e sempre più bello».
Ventiquattr’ore dopo il post di sfogo pubblicato su Facebook, al presidente uscente della Carnevalesca Luciano Cecchini arriva il più importante degli incoraggiamenti, quello del sindaco Massimo Seri, che sulla falsariga di quasi tutte le decine di commenti registrate sul social network, con circa duecento like, lo invita a continuare a lavorare per il Carnevale in collaborazione con i nuovi eletti. Del resto Cecchini si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa, comunicando non la decisione bensì la riflessione sull’opportunità di dimettersi e rinviando ogni scelta alla prima riunione del consiglio direttivo, che il notaio Colangeli dovrebbe convocare a giorni. Lo scatto di orgoglio del presidente uscente, rispetto alle intemperanze e alle tensioni della fase elettorale, conclusasi con il pareggio per 9 consiglieri contro 9 tra la sua componente e quella dei carristi che tentavano la scalata dell’ente, era finalizzato proprio a suscitare reazioni di solidarietà e a misurarle. Considerando che, sia prima che dopo il voto di domenica scorsa, i membri della lista “Pacassoni avanti coi carri” hanno espresso la disponibilità a collaborare, appare ancora possibile una gestione consociata della Carnevalesca, che peraltro sarebbe la risposta più adeguata all’esito elettorale. La vera opportunità di questa nuova fase, infatti, è quella di implementare, in una forma sostenibile riguardo ai ruoli e ai rapporti personali, le competenze acquisite e le innovazioni introdotte dalla gestione Cecchini (Carnevale dei bambini, lotteria di solidarietà, prendigetto, ritorno della Perugina, coinvolgimento di vari gruppi e categorie, collaborazione con le Winx) con la valorizzazione della creatività delle maestranze, lo sviluppo della satira e dell’arte e soprattutto la visione strategica di una promozione della manifestazione come traino economico della città, che sono il portato dei maestri carristi.
Del resto per Cecchini vale il detto popolare che chi è causa del proprio male pianga se stesso, non tanto per l’errata tattica elettorale, che ha visto la dispersione dei consensi su troppe liste, quanto per la sistematica sottovalutazione dell’importanza - sotto ogni aspetto - dei carristi e del loro ruolo, che è centrale in una manifestazione come il Carnevale di Fano la cui principale attrattiva per il pubblico sono le gigantesche allegorie, come ha rilevato il sondaggio di Sigma Consunting del 2015.Nel rapporto con questa categoria, l’apprezzato approccio imprenditoriale del presidente Cecchini è sembrato diventare padronale, con esiti contraddittori anche rispetto al recente sforzo di promozione nazionale del Carnevale prodotto quando la sua resa spettacolare è risultata più modesta per il riciclaggio di carri e allestimenti. La visione di Cecchini che deve essere ancora sviluppata è quella di spostare il corso mascherato da viale Gramsci a una zona più adeguata, valutando l’introduzione del biglietto d’ingresso per reperire nuovi fondi. Un progetto che può favorire l’intesa coi carristi.
Da: Corriere Adriatico del 20/5/2016
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Silenzio stampa per entrambe le fazioni
L’auspicio di varie figure indipendenti della città è che le due componenti, che si sono scontrate domenica scorsa nella competizione elettorale per il rinnovo del consiglio direttivo dell’ente Carnevalesca, dialoghino tra loro e trovino l’intesa per la promozione del Carnevale nell’interesse generale di Fano. In attesa di questo dialogo, ciascuna delle parti pratica il silenzio stampa. Sin dal primo pomeriggio di mercoledì, dopo la pubblicazione del post sul suo diario Facebook, Luciano Cecchini ha rifiutato di fornire chiarimenti sulle sue aspettative, limitandosi ad affermare che avrebbe atteso la prossima riunione del consiglio direttivo, scaturito dalle elezioni di domenica, prima di esprimere altre valutazioni pubbliche. Dello stesso tenore la reazione di ieri di Maria Flora Giammarioli alla lettura sui giornali dello sfogo del presidente uscente. «Fino alla riunione del consiglio direttivo – si è limitata a dire - tutti i componenti della lista sono in silenzio stampa. Poi nomineremo un portavoce che esprimerà la linea comune concordata». Valgono, tuttavia, la precedente disponibilità alla collaborazione espressa dalla lista e l’appello del sindaco Seri affinché le due fazioni superino le divisioni nell’interesse superiore del Carnevale.
Da: Corriere Adriatico del 20/5/2016
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L’ex Mazzanti si toglie qualche sassolino
«Gli ultimi carri facevano vergognare»
SILVIA FALCIONI
Fano. A poche ore dal voto, torna a farsi sentire l'ex presidente della Carnevalesca Gianfranco Mazzanti, che lascio l'incarico nel 2010 e ora si toglie qualche sassolino dalle scarpe.
≪Dopo l'insediamento dell'ormai ex presidente Cecchini - rileva Mazzanti -, si parla di Carnevale anno zero, ma in realtà la manifestazione esisteva già secoli prima e si sono fatte edizioni di ottimo livello in precedenza come per esempio quella con Dario Fo, che almeno aveva una regia dietro, una strategia ben precisa≫.
Mazzanti rivendica i meriti di aver introdotto l'ingresso gratuito alle sfilate, il pagamento del progetto per la realizzazione dei nuovi capannoni dei carri e persino l'invenzione del prendigetto introdotto con la collaborazione della Carifano.
≪Durante i miei mandati, mi sono trovato a far fronte a debiti di oltre un miliardo di lire, che sono stati ripianati – sostiene l'ex presidente - Oggi invece è facile organizzare quando si può contare su contributi garantiti, come quelli comunali≫. C'è poi il nodo dei carri allegorici.
≪Da quando non sono più socio della Carnevalesca non sono più andato alle sfilate - racconta Mazzanti -, una volta però passeggiando per il centro mi sono imbattuto nei carri e vedendoli mi sono vergognato di essere stato presidente per tanti anni≫.
E sulle dimissioni annunciate da Cecchini e dai consiglieri che lo appoggiano il commento è: ≪Penso che Cecchini manterrà la sua parola di presentare le dimissioni, ma non gli altri che hanno troppe ambizioni di restare nel direttivo≫.
Nel far notare come anche anni addietro la Carnevalesca aveva raggiunto un migliaio di soci, Mazzanti sottolinea: ≪E' stato paradossale l’evento estivo del tesseramento svolto in piazza: mi hanno detto che i 10.000 euro frutto del pagamento delle tessere non siano bastati nemmeno per pagare l'orchestra, quando avrebbero potuto essere investiti nella crescita della manifestazione".
Per il futuro, secondo Mazzanti il nuovo presidente dovrebbe creare un piano per rilanciare la zona di fronte agli attuali capannoni dei carri ma anche farsi promotore verso le amministrazioni comunali affinchè in quell'area si creino eventi collaterali capaci di ospitare tanta gente senza creare problemi di circolazione stradale.
Da: Corriere Adriatico del 27/5/2016
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CARNEVALE - OGGI LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DELL’ENTE - L’APPELLO DI BERARDI
«Ma quali dimissioni. Gli eletti hanno il dovere di collaborare»
NEL GIORNO della prima riunione del consiglio dell’Ente Carnevalesca, Alberto Berardi, già presidente della Federazione Italiana Carnevali, presidente uscente del collegio dei probiviri della Carnevalesca, peraltro rieletto con moltissimi voti provenienti da entrambi gli schieramenti, a dimostrazione della stima incondizionata di cui gode, interviene con un appello. «Il carnevale unisce, non può dividere. Se passa il concetto – dice Alberto Berardi – che perse le elezioni ci si dimette, allora ad ogni consultazione dovremo assistere a questo deprecabile rito. La regola democratica vuole che si continui a lavorare con gli altri eletti, per cui rivolgo un appello sincero e sentito perché si risolva questa situazione che, a memoria d’uomo, non si era mai verificata nella lunga storia della Carnevalesca. Come pure, – aggiunge Berardi – si continua a parlare di liste che invece il regolamento dell’ente non prevede. È vero che c’erano di fatto, ma nelle elezioni non si votano le liste, si scelgono gli uomini, individualmente. Smettiamola perciò di parlare di liste contrapposte perché non ci sono. Tutti gli eletti sono stati eletti a livello individuale, quindi tutti hanno il dovere di collaborare per fare sempre più grande e più bello il nostro carnevale che vanta secoli di storia. Le dimissioni – conclude il presidente del Collegio dei probiviri – vanificherebbero l’apporto entusiasta di quelle persone, quasi duemila, che hanno partecipato appassionatamente alle elezioni, dimostrando di credere nel carnevale».
Da: Il Resto del Carlino del 27/5/2016
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Cecchini promette il voto a Giammarioli
Ma la fazione della passata gestione annuncia la volontà di dimettersi. Segni di distensione da Pacassoni
MASSIMO FOGHETTI
Fano - Questa sera alle 21 scocca l'ora della verità per l'ente Carnevalesca e per il futuro del Carnevale di Fano. A quell'ora infatti si riunisce per la prima volta il Consiglio direttivo eletto dall’assemblea dei soci del 15 maggio scorso con lo scopo di nominare il presidente e formalizzare l'accettazione dei 18 consiglieri che hanno ottenuto il numero più alto dei voti.
Il beau geste
La situazione di stallo che si e creata dall'equilibrio delle forze in campo (9 consiglieri del gruppo Cecchini e 9 consiglieri del gruppo pro carristi) non fa prevedere nulla di buono, date le resistenze a collaborare con i nuovi arrivati che ancora oggi emergono da parte dei vecchi componenti del direttivo. Luciano Cecchini tuttavia annuncia il "beau geste": ≪Voterò la candidata presidente del gruppo dei carristi, Maria Flora Giammarioli o chi per lei e quindi mi dimetterò≫. Cosi dovrebbero fare anche i suoi sostenitori, lasciando il campo libero alla controparte che, con il subentro dei primi tre non eletti, acquisterebbe la maggioranza del Consiglio e quindi potrebbe gestire il suo programma come meglio crede. ≪Non me la sento - ha dichiarato ancora Cecchini - di rendermi corresponsabile di eventuali errori che potrebbero commettere i nuovi arrivati, interrompendo quel percorso di sviluppo che e stato concretizzato nella gestione del Carnevale degli ultimi 6 anni e che aveva posto le basi per continuare nel prossimo triennio≫. L'altra sera il gruppo si è riunito al ristorante La Perla per concordare un atteggiamento unanime, tutti hanno confermato l'appoggio a Cecchini. Eppure qualcosa potrebbe sempre accadere nel corso della seduta di questa sera.
Proposto tandem con il vice
Appena ieri Alfredo Pacassoni, fondatore con la sorella Fabiola del comitato elettorale "Pacassoni avanti coi carri", aveva espresso un invito conciliante a tutti i componenti del Consiglio di collaborare per il bene del Carnevale. ≪Al di la dei personalismi e delle amarezze che si possono provare per una delusione improvvisa - ha detto - quello che conta è la manifestazione in se per se. Noi siamo disposti a trovare l'accordo su un programma condiviso e ad attribuire a Cecchini un ruolo importante, nell'ambito del Consiglio, ovvero la vicepresidenza. Noi comunque siamo determinati ad andare avanti e perseguire i nostri obiettivi per i quali ci siamo impegnati. Se il gruppo di Cecchini si dimetterà in blocco, noi chiederemo la surroga dei primi non eletti≫.
L’edizione estiva alle porte
Un invito a collaborare viene espresso anche da Maria Flora Giammarioli, candidata questa sera alla presidenza, ma le sorti di questi appelli sono quanto mai incerte, nonostante da parte del Comune sia stato diramato l'invito di trovare un accordo. Questa sera in Consiglio sarà presente anche Alberto Berardi che ha ottenuto un plebiscito alla presidenza del Collegio dei Probi Viri. Anche lo storico del Carnevale e soggetti indipendenti invitano le parti a ricomporre i dissidi e a mettersi al lavoro per organizzare subito il Carnevale estivo. ≪Il Carnevale estivo - ha aggiunto Luciano Cecchini - era stato già oggetto di un incontro con l'assessore alla cultura Stefano Marchegiani - con il quale era stato concordata la data del 1˚ luglio in concomitanza con la Notte Rosa. Avevamo impostato per questa scadenza interessanti idee, ma adesso spetterà ad altri fare altrettanto e dimostrare il loro valore≫.
Da: Corriere Adriatico del 27/5/2016
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L’ENTE CARNEVALESCA HA UN NUOVO CONSIGLIO: ECCO TUTTI I NOMI
Fano (PU) – Si è composto il nuovo consiglio dell’ente Carnevalesca ecco i nomi: Presidente Maria Flora Giammarioli, vice Presidente Alfredo Pacassoni e Francesca Rosciglione, Amministratore Paolo Pierangeli, Segretario Giancarlo Panzieri.
Consiglieri: Claudio Morosi, Fabiola Pacassoni, Andrea Cecchini, Stefano Ciavaglia, Stefano Giuliani, Renzo Savelli, Nicola Anselmi, Luca Cardarelli, Danila Ligi, Michele Gaspari, Antonio Fortuna, Francesco Cavalieri, Daniele Carboni.
Da: www.fanoinforma.it del 10/6/2016
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Carnevale - Sorcinelli eletto resta fuori
Sarà da rivedere, almeno nella forma, se non nella sostanza, il Consiglio dell’ente Carnevalesca. L’elenco dei consiglieri che hanno sostituito i componenti appartenenti al gruppo di Luciano Cecchini dimissionari, reso noto dalla società, infatti, è risultato errato. Chi ha conteggiato i voti ottenuti dai primi dei non eletti, non ha tenuto conto dei 70 voti conseguiti da Stefano Sorcinelli, la cui elezione era stata caldeggiata sempre dal vecchio presidente. Stefano Sorcinelli, è il responsabile locale di Action Aid, un’associazione che svolge una benemerita azione di solidarietà sia in campo nazionale che internazionale, inoltre è un sensibile poeta, la cui opera ha ottenuto più premi in ambito interregionale. Si sa quanto Cecchini tenesse alla solidarietà; per questo aveva ideato la lotteria che ha dispensato migliaia di euro alle associazioni di volontariato. Nonostante quello che gli attuali responsabili dell’ente definiscono “un mero errore”, il consiglio resterà immutato, perché Sorcinelli, appreso della spaccatura in atto, ha deciso di rinunciare a farne parte. La sua nomina, comunque, dovrà essere formalizzata. Sara lui stesso poi a rinunciarvi. Sempre che non cambi idea.
Da: Corriere Adriatico del 13/6/2016
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Il Carnevale d’estate si tinge di rosa
Il 1˚ luglio la citta invasa da maschere, creatività e musica jazz. L’ingresso alla kermesse sarà gratuito
IL GIORNO DELL’ALLEGRIA
Massimo Foghetti
Fano - Tenendo fede allo spirito carnevalesco, così come aveva fatto prima delle elezioni del Consiglio della Carnevalesca, nel rendere noto il progetto che animava il Comitato "Pacassoni avanti coi carri", la nuova presidente Maria Flora Giammarioli con tanto di baffi e cilindro, ha presentato il programma del "Carnevale in rosa", l'evento che si terra il prossimo 1˚ luglio quale nuova edizione del carnevale estivo. Lo ha presentato in piazza, di fronte a tutta la città, per inaugurare una rapporto più stretto tra l'ente e i fanesi e diffondere sempre più la passione per il carnevale. Quest'anno la manifestazione è inserita nel calendario di eventi della Notte Rosa che dal 2015 coinvolge oltre alla Romagna anche il nord delle Marche. Grazie al carnevale a Fano la Notte Rosa avrà un rilievo e un carattere tutto particolare, cosa che non si ritroverà nelle altre località che partecipano alla iniziativa.
Di fronte a una scenografia che ha messi subito in rilievo l'opera dei carristi, alla presentazione hanno partecipato tutti i componenti del Consiglio Direttivo insieme all'assessore al turismo Stefano Marchegiani. In totale saranno 14 le postazione in cui esploderà, fino a tarda ora, il "Carnevale... estate in rosa a Fano" tra centro storico, Lido, Sassonia e Torrette di Fano. Il primo appuntamento sarà in piazza Venti Settembre, dalle 19.15, con la presenza delle mascherate, dei danzatori e delle street band che, in marcia, attraverseranno su un lungo tappeto rosso, il centro della città per dirigersi, suddivisi in due cortei, verso Lido e la Sassonia .La festa proseguirà, alle ore 22.00 con il concerto dei "Rinoceronti". Nella zona Lido protagonista saranno le note della Musica Arabita che, dalle 20.00 si esibirà fino ad accogliere, in una travolgente battle, la P-Funking Band che si esibirà alle ore 20.30 sul palco centrale. Nella Spiaggia Arzilla spazio al concerto dell'Ambassador Band che trascinerà i visitatori, nella sua "marcia musicale", dalle 21.30.
Subito dopo il grande spettacolo pirotecnico, in programma in simultanea con tutta la riviera, il Lido vestirà tinte "pink" con la festa dedicata ai giovani che si svolgerà dalle 00.30 alla cavea, in collaborazione con l'Associazione Lido. In zona porto si troveranno i grandi carri allegorici che faranno da cornice alla "Fever Pink" di viale Adriatico, ore 21.00. Davanti alla struttura del mercato ittico si terrà il saluto ufficiale degli organizzatori dell'evento a cui seguirà un suggestivo gioco di luci, musica e clownerie. Dai carri illuminati saluteranno in musica i visitatori i musicisti delle jazz band che faranno tappa in diversi punti di viale Adriatico come accadrà, alle 21.30, con il live della Roaring Emily Jazz Band davanti all'anfiteatro Rastatt e, alle 22.30, con la Bixi Big Band e il suo concerto danzante che farà scatenare i presenti sulle note swing tipiche delle grandi orchestre anni '20. Iniziative si terranno anche a Torrette con il concerto dei Swingarella. A seguire, la sfilata delle miss del concorso nazionale "La Bella d'Italia".
Da: Corriere Adriatico del 22/6/2016
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Per la colonna sonora grande salto di qualità - Il cambio di passo
Un primo segnale di cambiamento rispetto alla passata stagione è stato dato dal nuovo consiglio direttivo dell'ente Carnevalesca nel cambiare il genere musicale già impostato per caratterizzare il carnevale estivo, dal liscio e dal folk romagnolo dell'orchestra Raul Casadei, al jazz. «Eliminiamo –ha rilevato con una punta di polemica Maria Flora Giammarioli - l'atmosfera da festa di paese». Per questo è stato contattato il direttore artistico di Fano Jazz by the sea Adriano Pedini che ha curato la parte musicale. Ravviveranno dunque il carnevale estivo la P-Funking band, l'Ambassador Band, la Fire Dixie Jazz Band, la Roaring EmilyJazz Band che partendo dalla piazza trascineranno il pubblico fino alla zona mare. E' una "streetband" anche la Musica Arabita che con il jazz ha un rapporto tutto particolare. «Si tratta - ha dichiarato Pedini – del primo mattone di un progetto che verrà concretizzato nei prossimi tempi».
Da: Corriere Adriatico del 22/6/2016
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Notte Rosa, a Fano sfila il Carnevale jazz... ma la festa si spegne presto
A differenza dello scorso anno grande sforzo organizzativo, ma ancora troppa poca resa
Fano (Pesaro e Urbino), 2 luglio 2016 – Un divertimento “diffuso” ha coinvolto l’intera città ieri sera, per il “Carnevale… estate in rosa”. Migliaia di visitatori hanno riempito Fano per partecipare all’evento promosso dall’Ente Carnevalesca in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Fano e con il Fano Jazz Network in occasione del Capodanno d’Estate della Riviera. “Siamo soddisfatti – ha detto Maria Flora Giammarioli, presidente dell’Ente Carnevalesca – della partecipazione dei fanesi e dei tanti visitatori arrivati da fuori città per assistere a un evento che ha celebrato la tradizione fanese del Carnevale, della cartapesta e del jazz. Ogni angolo di Fano è stato gremito, fino a tarda ora: dal centro storico al Lido, passando per la Sassonia dove è stato particolarmente apprezzato il CarnivaLabcon i maestri carristi. Abbiamo lavorato tanto in questi 30 giorni da cui si è insediato il nuovo direttivo e siamo felici per aver potuto dare alla città, una serata di divertimento… a chilometro 0”.
In realtà però è stato un matrimonio floscio, quello tra la manifestazione più importante della città e il capodanno estivo della Riviera. Tanti begli eventi concentrati in poco spazio e troppo poco tempo. Grande sforzo degli organizzatori e bella risposta dei commercianti ma timido incoraggiamento da parte dei partecipanti che si sono presentati impreparati all'evento. Pochi sono stati infatti quelli vestiti a tema. Poche pure le mascherate e sacrificata la posizione dei giganti di cartapesta utilizzati come palchi nel parcheggio di Sassonia. Pasticcio all'anfiteatro Rastatt dove non è stato calcolato bene l'amperaggio e per dare il via alle danze è stato necessario spegnere il carro allegorico 'Spirito... di Carnevale'.Timidi anche i fuochi d'artificio: breve spettacolo pirotecnico e poco rosa.
Il sindaco di Fano, Massimo Seri: “Iniziamo gli appuntamenti della stagione estiva nel segno della tradizione della nostra città e di un divertimento sano indirizzato sia ai giovani, sia alle famiglie. Una città così attiva, ricca di eventi, diventa ancor più bella da apprezzare e ancor più sicura da vivere”.
“Fano si è mostrata al pubblico – ha sottolineato l’assessore alla Cultura e Turismo Stefano Marchegiani - con un bel biglietto da visita che ha sottolineato le radici legate alla cartapesta e alla musica jazz. Le molteplici proposte messe in campo hanno fatto sì che Fano si riempisse di visitatori sia in centro storico, sia nella zona mare fino a tarda ora bar e ristoranti. Ringrazio le forze dell’ordine che hanno garantito, con il loro lavoro, che l’evento si svolgesse in piena sicurezza e tranquillità”.
di TI.PE.
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Ricciatti (Sel) presenta proposta di legge per la valorizzazione del Carnevale di Fano
In occasione della giornata di oggi organizzata dall'ente Carnevalesca, nelle mie conclusioni ho presentato la mia proposta di legge per la valorizzazione dei carnevali. Voglio inoltre ringraziare l'Ente Carnevalesca ed il Comune di Fano che hanno contribuito alla stesura della proposta.PROPOSTA DI LEGGE
Articolo 1
(Norme per la valorizzazione dei Carnevali storici dei territori italiani)
1. La presente legge è volta ad assicurare la piena attuazione di quanto stabilito dall'articolo 4-ter del decreto-legge n. 91 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 112 del 2013, attraverso l’individuazione di forme di finanziamento statali stabili atte a garantire lo sviluppo e latutela di tutte le attività e le manifestazioni collegate al Carnevale della tradizione italiana.
2. Ai fini cui al comma precedente, a decorrere dall’anno 2017, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro per i Beni Culturali e Ambientali vengono annualmente stanziate risorse economiche a valere sul Fondo unico per lo spettacolo, di cui all'articolo 1 della legge 30 aprile 1985, n. 163, nell'ambito della quota destinata alle iniziative multidisciplinari. Con medesimo decreto vengono stabilite le quote di riparto tra le istanze di finanziamento inoltrate dalle amministrazioni locali e territoriali interessate.
3. Qualora le risorse di cui al comma precedente non dovessero soddisfare il fabbisogno finanziario derivante dalle istanze di cui al comma 2, con ulteriore decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di concerto con il Ministro per i Beni Culturali e Ambientali da emanarsi entro il 30 settembre di ciascun anno, vengono annualmente individuate, previe apposite intese con ciascuna regione, le manifestazioni dei Carnevali storici italiani alle quali abbinare una lotteria nazionale e dettate le relative modalità tecniche di svolgimento nonchè le altre disposizioni occorrenti per l'effettuazione delle lotterie medesime, ed alla cui organizzazione e gestione provvede il Ministero delle finanze, Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, ai sensi del DPR del 20 novembre 1948, n.1677, e successive modificazioni.
PROPOSTA DI LEGGE d’iniziativa dei deputati RICCIATTI, MARCHETTI, SCOTTO, AIRAUDO, BORDO Franco, COSTANTINO, DURANTI, FARINA Daniele, FAVA, FERRARA, FRATOIANNI, FOLINO, GIORDANO Giancarlo, GREGORI, MARCON, MARTELLI, MELILLA, NICCHI, PALAZZOTTO, PLACIDO, PIRAS, QUARANTA, SANNICANDRO, ZARATTI, LODOLINI, AGOSTINI Luciano, CAMANI, BARGERO, COMINELLI, NARDI, LACQUANITI, PALESE, BORGHESI Mario, PREZIOSI, AIELLO, VICO, CUPERLO, MINNUCCI “Disposizioni per la valorizzazione dei carnevali storici italiani”, presentata il 12 ottobre 2016
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"L’importante valore storico e culturale rivestito, nella tradizione italiana e popolare, dalle attività e dalle manifestazioni legate al Carnevale è dato oramai incontrovertibile. La storia del Carnevale e la storia del nostro Paese sono, infatti, indissolubilmente connesse, facendo parte della nostra cultura, della nostre tradizioni, di quel valore del “pensare” e “fare” creativo tipico del nostro popolo.
Inoltre, le manifestazioni legate al Carnevale rivestono un insostituibile ruolo strategico per le economie locali, attirando ogni anno migliaia di turisti e rappresentando, pertanto, anche un importante volano di sviluppo economico per quei territori ove si svolgono, soprattutto grazie alle attività di lavoro e all’indotto commerciale ed amministrativo che sono capaci di generare.
La fama di alcune di queste manifestazioni travalica addirittura i confini nazionali, basti pensare al carnevale di Venezia, al carnevale di Viareggio, al carnevale di Fano, la cui genesi si perde nei secoli e che vanta il primato di essere il più antico e popolare d’Italia risalendo al 1347 il primo documento noto nel quale vengono descritti festeggiamenti in città della tradizione carnevalesca, o a quello di Acireale, di Putignano, di Cento etc, anche perché i carri allegorici realizzati dai nostri maestri carristi e dalle loro maestranze, sono i più grandi e spettacolari al mondo e rappresentano l’ulteriore espressione delle capacità artistiche, organizzative e “costruttive” degli italiani.
Nonostante tutto, però, le manifestazioni del Carnevale non sono ancora riconosciute a pieno titolo tra i beni culturali del nostro Paese. Il Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, infatti, non considera i beni culturali di natura immateriale alla stregua dei beni culturali di natura materiale, nonostante la legislazione vigente, all'articolo 4-ter del decreto-legge n. 91 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 112 del 2013, riconosca il valore storico e culturale nella tradizione italiana del carnevale e delle attività e manifestazioni ad esso collegate e ne favorisca la tutela e lo sviluppo in accordo con gli enti locali.
Di più. La Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale approvata dalla Conferenza generale dell'UNESCO a Parigi il 3 novembre 2003 e ratificata dall'Italia il 27 settembre 2007 con legge n. 167 e la Convenzione UNESCO sulla protezione e la promozione delle diversità delle espressioni culturali, approvata il 20 ottobre 2005 dalla XXIII Conferenza generale dell'UNESCO e successivamente ratificata dall'Italia il l9 febbraio 2007 con legge n. 19 del 2007, hanno stabilito il riconoscimento delle espressioni di identità culturale collettiva anche quando siano rappresentate da testimonianze immateriali. Da ciò deriva un quadro precario e frammentario di norme che non è in grado di garantire stabilmente un flusso costante ed adeguato di risorse finanziarie, di veri e propri investimenti produttivi atti a sostenere manifestazioni tradizionali così importanti per la nostra identità culturale, la cui sopravvivenza è stata fino ad oggi possibile grazie ai proventi derivante da iniziative promozionali, vendita di prodotti di merchandising, riffe, ed agli sforzi collettivi messi in campo da enti locali, comitati promotori e sponsor, da tutti quegli attori che a diverso titolo continuano a tenere in vita la memoria storica delle proprie tradizioni popolari, riscoprendola in innovativi progetti Culturali ed economici di qualità, al passo con una realtà che va avanti e non aspetta.
La presente proposta di legge è volta a delineare un meccanismo di finanziamenti costituito da un doppio canale in grado di garantire un flusso finanziario derivante: da una parte grazie allo stanziamento annuale a decorrere dall’anno 2017 pari a 5 milioni di euro, da far confluire nel FUS (Fondo unico dello spettacolo), nell’ambito della sezione attualmente destinata a supportare tutte le iniziative multidisciplinari; dall’altra, qualora l’onere finanziario lo dovesse richiedere, l’indizione annuale di lotterie nazionali collegate ai carnevali dei territori individuati da apposito decreto ministeriale sulla base delle domande di abbinamento avanzate dalle amministrazioni locali interessate.
da On. Lara Ricciatti Deputata Sinistra Italiana
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Accordo tra Carnevalesca e Carristi: aumentano i giganti di cartapesta
FANO – Si accendono le luci dei cantieri dove verranno realizzati i grandi carri allegorici che, quest’anno più che mai, saranno i veri protagonisti del carnevale di Fano 2017. È stato infatti siglato l’accordo tra l’Ente Carnevalesca della neo presidente Maria Flora Giammarioli e i Carristi, una firma che vale ben 3 carri di prima categoria completamente nuovi, con grandi probabilità che si riesca a realizzare anche il quarto così da avere, per la prima volta dopo tanti anni, 4 giganti di cartapesta debuttare tutti insieme lungo viale Gramsci. Il patto con i carristi firmato questa mattina dalle parti, implica anche la realizzazione di 2 carri di seconda categoria nuovi e un inedito Pupo che si uniranno alle sfilate di quest’anno in programma per i giorni 12, 19 e 26 febbraio 2017.
“L’accordo raggiunto tra Carnevalesca e Carristi – afferma il sindaco Massimo Seri – rappresenta un traguardo importante per lo svolgimento della manifestazione. All’Ente e ai maestri che sono riusciti a trovare un’intesa per realizzare 3 nuovi carri, con l’opzione per il quarto, va tutto il mio apprezzamento. Ora l’importante è lavorare per una forte comunicazione in modo tale che la manifestazione diventi sempre più di respiro nazionale”.
Un segnale chiaro quello che l’Ente lancia alla città, ossia di puntare sulla vera anima dell’evento: i grandi carri allegorici. Una scelta fatta per rilanciare il lato culturale del carnevale, racchiuso nell’arte, nella creatività e nella tradizione degli storici maestri carristi, senza perdere di vista il lato concreto del lavoro, trasformando l’evento in un’opportunità per molte persone.
“Il Carnevale ha valenza, se acquisisce un fine ben preciso – spiega la presidente dell’Ente Carnevalesca, Maria Flora Giammarioli -, con la decisione di investire nella realizzazione di nuovi carri, riusciremo a dare lavoro a circa un centinaio di persone, per la maggior parte disoccupate. Saranno infatti circa una settantina gli addetti ai lavori che opereranno direttamente all’interno dei cantieri e una trentina di persone tra collaudatori, trattoristi, addetti alla sicurezza, e altro che lavoreranno fuori. Fano è “città del Carnevale” come cita lo statuto comunale e come tale, deve essere in grado di produrre opportunità e posti di lavoro. Al lato pratico e concreto, aggiungiamo quello storico e culturale, rilanciando le maestranze che nel corso degli anni si stavano man mano perdendo. Non a caso i maestri carristi sono parte integrante della nuova carnevalesca e con noi condividono oneri e onori. Insieme, a tavolino, abbiamo condiviso le difficoltà e le abbiamo trasformate in opportunità.Grazie all’unione tra carnevalesca e carristi siamo riusciti a garantire, dopo tanto tempo, la creazione di carri completamente nuovi”.
Carristi e cultura della cartapesta fanno parte di un progetto ben più ampio, che non si limiterà ai mesi dedicati al Carnevale ma che diventerà progetto annuale. L’Ente Carnevalesca, di pari passo all’organizzazione della manifestazione 2017, sta lavorando per creare una vera e propria scuola di creatività, dove si potranno tramandare l’arte della lavorazione della cartapesta e della creazione di un carro allegorico. A loro volta anche i Maestri avranno la possibilità di seguire dei corsi di aggiornamento per imparare ad unire l’arte alle nuove tecnologie e realizzare opere senza precedenti.
Da: www.pu24.it del 7/11/2016
http://www.pu24.it/2016/11/07/accordo-carnevalesca-carristi-aumentano-giganti-cartapesta/211892/
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MUSICISTI UNITI PER IL CARNEVALE DI FANO
Fano (PU) – L’edizione 2017 del Carnevale di Fano avrà un’anima musicale tutta fanese. Ben 20 musicisti della città della Fortuna si uniranno e realizzeranno altrettanti brani, tra originali e cover riadattate che parleranno dell’anima, dei colori e della storia della manifestazione. Addio ad inni del carnevale composti da ballate, mazurke e musica brasiliana che hanno accompagnato l’evento per tanti anni e spazio quindi alla creatività fanese che comporrà la colonna sonora dell’edizione che sta per cominciare.
Musica al Carnevale di Fano fa rima con solidarietà, poiché I musicisti, coordinati dal maestro Claudio Morosi e da Daniele Carboni, realizzeranno un vero e proprio cd prodotto dall’Ente Carnevalesca che verrà venduto per poi devolvere l’incasso in beneficenza ai Comuni marchigiani colpiti dal terremoto. A ridosso della manifestazione, inoltre, tutti e 20 i musicisti si esibiranno in un grande concerto per presentare la loro visione musicale del Carnevale alla città. I musicisti che parteciperanno all’evento saranno lo stesso Claudio Morosi, i Karta Karbone, Armando Dolci, Davide Grilli, Fango, Stefano Fucili, Melly, Manuel Casisa, Luca Vagnini, Frida Neri, Elisa Ridolfi, Marco Sanchioni, Gio Tranquilli, Borghetti Bugaron Band che per l’occasione non canterà in vernacolo ma in Italiano, Officina della Musica, Ale Mei, Daniele Ferri, Alfredo Pacassoni, Cywka duo acustico con la collaborazione di Studio Naive di Francesco De Benedittis.
La musica del Carnevale 2017 avrà anche un’anima storico culturale poiché grazie alle ricerche del maestro Morosi, è stata rinvenuta una marcia storica, intitola “Salve o Fano”, scritta da Padre Cristoforo da Lanciano nel 1889 in omaggio al municipio di Fano. L’opera verrà musicata e adattata in chiave moderna per poi essere donata dalla Carnevalesca alla Musica Arabita che avrà l’onore di riprodurla in condivisione con l’orchestra di fiati Fanum Fortunae e alla Banda Città di Fano, in anteprima assoluta mondiale in epoca moderna, con la supervisione artistica del maestro Giorgio Caselli. Il ritrovamento dell’opera è stato possibile grazie alla collaborazione della neo direttrice della biblioteca Federiciana, Valeria Patregnani.
“Il brano scoperto grazie al grande lavoro di Claudio Morosi è davvero importante per il lato storico e culturale del Carnevale – commenta Alberto Berardi, storico e intellettuale fanese, da anni legato alla manifestazione -. Da anni si cerca di ‘dotare’ il Carnevale di una colonna sonora originale e dopo tanti tentativi forse questa sarà la volta giusta. Partiamo dal lontano 1889 ma vogliamo arrivare vicino a tutti i cittadini cercando anche di ispirare i giovani musicisti della città che dovranno essere resi sempre più protagonisti e pretendere quello spazio musicale che è loro di diritto”.
Da: www.fanoinforma.it del 9/11/2016
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I CARNEVALI PIÙ IMPORTANTI D’ITALIA SI UNISCONO: NASCE “CARNEVALIA”. ANCHE FANO TRA I MEMBRI
Fano (PU) – Fano, Viareggio, Venezia, Putignano, Manfredonia, Santhià, Ivrea, Treviso, Borgosesia, Acireale, Sciacca, Foiano della Chiana, San Giovanni Valdarno, Gambettola e Avola si uniscono e danno vita a “Carnevalia”, associazione che riunisce i Carnevali più importanti d’Italia, con lo scopo di promuovere la penisola nel mondo e di favorire la tutela e lo sviluppo della “Cultura del Carnevale”.
Un’idea, quella di unirsi in un’unica associazione, nata dagli organizzatori delle singole manifestazioni che, da nord a sud, hanno capito che la salvaguardia e la valorizzazione del carnevale è fondamentale. “Oggi nel nostro paese – dicono dall’associazione – il carnevale favorisce l’aggregazione intorno ai temi della tradizione, della musica, della danza e della creazione plastica ed è un naturale laboratorio d’interazione intergenerazionale oltre che un ottimo strumento di attrazione turistica e di valorizzazione di aree geografiche. Ma anche, fatto non trascurabile, strumento per generare benessere, con enormi riflessi economici collegati ed indotti, anche in termini di posti di lavoro. Una manifestazione che dà un’identità al nostro paese tanto da farne il volano per la promozione dell’Italia nel mondo”.
Tutti i rappresentanti dei Carnevali sopracitati si riuniranno venerdì 9 dicembre a Roma, alle 11.30, nel Salone Spadolini del Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo, per la conferenza di presentazione dell’associazione e dei Carnevali Italiani. “Siamo onorati di far parte dell’associazione, sicuri di poter dare un contributo significativo avendo dalla nostra parte una grande tradizione, tra le più antiche d’Italia, che ci proietta al futuro con un bagaglio culturale importante – commenta la presidente dell’Ente Carnevalesca Maria Flora Giammarioli – quella di riunirsi assieme a tutti gli organizzatori degli altri carnevali, è un’occasione unica per confrontarsi così da poter migliorare sempre più anche il nostro evento e perché no, creare collaborazioni interessanti. L’obiettivo dell’Ente carnevalesca di Fano è quello di rendere il carnevale una importante manifestazione culturale che si estenda per 365 giorni, e di renderlo sempre più noto anche a livello Nazionale. Essendo convinti che ‘l’unione fa la forza’ momenti di incontro come questo verranno di certo sfruttati nel miglior modo possibile”.
Da: www.fanoinforma.it del 1/12/2016
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Dettaglio scheda
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Data di redazione: 18.01.2016
Ultima modifica: 18.01.2016
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