Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Carnevale di Fano - Edizione 1904

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Carnevale di Fano - Edizione 1905


Fano 30 Gennaio 1905

Illmo Sig. Sindaco
Fano

Oggetto Programma dei Divertimenti

In risposta al suo pregiato foglio 21 corr. n. 559 mi pregio qui trascriverle il Programma dei Divertimenti già approvato nell’Adunanza di ieri dall’Assemblea dei Soci.
Giovedì 2 marzo
Solenne Ricevimento Del Carnevale
Domenica 5 detto
Corso di Biciclette con premi alle migliori addobbate, indi Tombola a cura e beneficio della Società Operaia di M.S.
Lunedì 6 detto
Veglione al Teatro della Fortuna per i soli soci.
Martedì 7 detto
Corso Mascherato sui carri e carrozze; Apoteosi del Carnevale.
Quanto alla riuscita di questi divertimenti, il Consiglio Direttivo porrà tutto il suo impegno, perché essi vengano a corrispondere allo scopo del movimento e dell’utile della città negli ultimi giorni di carnevale.

Con il massimo ossequio
Per il Presidente
Pettinari

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Il giovedì grasso è stato festeggiato dall'arrivo del carnevale: un nume di legno e di carta (cura e lavoro del bravo Uguccioni) che si assideva tremante sopra un gran carro; intorno a lui mascherata la nostra banda cittadina e dietro venivano in superbi landaus i membri della commissione, che era andata a riceverlo alla stazione in tuba e cravatta bianca.

L'ostruzionismo dei ferrovieri non ha impedito l'arrivo del Nume dell'allegria; che Giove Pluvio si mostri cortese almeno quanto i ferrovieri ostruzionisti (non è domandar molto!) e non ne impedisca martedì venturo l'abbruciamento nella nostra piazza in mezzo allo scoppio dei mortaretti e alle grida di gioia dei monelli!

Da: "Il Gazzettino" n. 10 del 5/3/11905

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Carnevale.
I divertimenti della carnevalesca inaugurati con l’arrivo del tradizionale pupo nel giovedì grasso hanno attirato molto pubblico.
Domenica per la tombola la piazza XX Settembre era stipata.
Enorme poi il concorso di gente ad assistere martedì al corso mascherato.
Piacque specialmente il carro del Magini, raffigurante, crediamo, l’agricoltura. Molta animazione e allegria spontanea.
Il veglione sociale del lunedì fu brioso ed affollato e vi si notarono moltissime maschere: quasi tutti i palchi erano graziosamente addobbati.

Da: Il Messaggero del Metauro n. 10 del 10/3/1905

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Corso di maschere
Il Carnevale si è chiuso col corso di maschere. Vi erano solo due carri, uno rappresentante l'Estate, l'altro la Musica. Il primo carro era bene concepito e ben adornato. Ai detti carri tenevano dietro parecchie carrozze. Il getto dei fiori e confetti fu animatissimo specie nel tratto dalla Piazza Costanzi al palazzo Corbelli. Il primo premio fu dato all'Estate, parte del secondo alla Musica. Alla sera venne eseguita la cremazione del "Carnevale" con spari di bombe e razzi.

Da: "La Concordia" n. 9 dell'11/3/1905

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Carnevale - I battenti del nostro Teatro si chiusero definitivamente martedì sera dopo il breve corso di rappresentazioni del Rigoletto, rappresentazioni assai modeste invero, ma in compenso onorate da più che discreto concorso di pubblico. L'impresa ha fatto ottimi affari, guadagnando, a quanto si dice, una somma che davvero non si sarebbe potuta sperare. Il veglione dato lunedì sera dalla Carnevalesca è riuscito assai bene. Molta gente, molta decenza, parecchie logge adornate con buon gusto, e discreto brio, sopra tutto dopo le cene; in complesso una festa che ricordava le migliori di un tempo. Il corso di martedì è riuscito al solito anche per la stagione poco propizia, una povera e melanconica cosa, quantunque qualche carro sia apparsa nel corso, e fra gli altri non brutto quello dell'agricoltura, ideato dal Magini. Ma in compenso una grande folla di gente si era riversata lungo le vie dai più remoti quartieri della città e dal contado e la sera, al momento della cremazione del pupo, fatica particolare al solito del silenzioso artista che tutti conoscono, la piazza XX Settembre offriva uno stupendo spettacolo. La società coi scarsi mezzi dei quali dispone non può fare di più ma anche il poco che fa merita incoraggiamento, perché qualche vantaggio economico al paese indiscutibilmente lo porta. E noi l'abbiamo detto cento volte! Ma chi si ricorda della Carnevalesca durante l'anno?

Da: "Il Gazzettino" n. 11 del 12/3/1905

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Fano 11 Dicembre 1905

Illmo Sig. Sindaco
Fano

Oggetto
Richiesta del Teatro e concorso spesa per i divertimenti pel p.o Carnevale.

La Direzione di questa Società Carnevalesca si fa un dovere di pregare la S.V.Illma a voler concedere l’uso del Teatro della Fortuna pel Veglione Sociale, che qualora venga approvato dalla Società, avrà luogo l’ultimo Lunedì di carnevale 26 Febbraio p.v.
In pari tempo chiede il consueto concorso di L. 200 che il Municipio à sempre accordato alla Società perché possa essere il grado di allestire un decoroso programma di divertimenti.
Si permette di raccomandarle una sollecita risposta, perché la Società possa tenerne conto nel proprio preventivo, pregandoLa che la somma sia versata non oltre il mese di Febbraio 1906 essendo necessario sistemare i conti poco dopo la fine di Carnevale.

Con stima La riverisco
Il Presidente

Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 23.02.2006

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