Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Carnevale di Fano - Edizione 1949

Carnevale di Fano - Edizione 1951

Carnevale di Fano - Edizione 1950


Premi per due milioni all'imminente carnevale di Fano
Atteso un pubblico eccezionale - Il calendario delle manifestazioni - "Mistero” sulle sorprese del corso mascherato
Siamo già alla vigilia delle grandi manifestazioni carnevalesche fanesi.

Fano si prepara ad accogliere il popolo, che il 21 converrà dalla Romagna, dall'Umbria, dalle Marche e da altre regioni, se il tempo sarà buono.

La «Società Carnevalesca» intanto ha pubblicato il manifesto-programma, affisso largamente ovunque; mentre quello artistico del pittore Caffè di Pesaro, è stato già distribuito in tutte le città di varie regioni d'Italia.

I premi delle manifestazioni, che vanno dal 16 al 21 febbraio, in complessivo assommano ad oltre due milioni.

La prima manifestazione si avrà dunque nel pomeriggio del 16 e sarà costituito dall'arrivo di sua maestà il Carnevale.

Ordinariamente è un personaggio, ma d'ignota provenienza, per cui i cittadini non sanno da qual punto cardinale giungerà, cioè se dal mare o dalle strade nazionali via Ancona, via Bologna o via Roma. Ed anche in quest'anno è un mistero.

Si sa che i membri del comitato per l'occasione nasuti, in cilindri e decorazioni, gli andranno incontro su landò trainate da pariglie di cavalli. La banda cittadina sarà col comitato.

Gruppi di maschere artistiche, costituiranno il corteo d'onore per sua maestà il Carnevale. Seguiranno altri numeri come al seguente programma: Giovedì 16 alle ore 15 ricevimento del Carnevale, alle 16,30 pomeriggio danzante e poi serata danzante. Venerdì 17 alle ore 14,30 grande Festival dei bambini in maschera; 20,30 cenone sociale al Politeama «C. Rossi». Sabato notturno carnevalesco; domenica, mostra dei negozi e delle vetrine. Lunedì 20 alle ore 22 Gran Veglione in maschera, e martedì ultimo giorno di carnevale, chiuderà solennemente il Corso Mascherato e alle ore 19 la cremazione del Carnevale.

Da: Giornale dell’Emilia del 5/2/1950
 

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Sul carnevale fanese domani si alza il sipario
Lungo l'itinerario del corso mascherato sono sorti palchi e balconate - Enormi casse di confetti in arrivo
A Fano, il Carnevale è l'oggetto principale dei discorsi di tutti i cittadini, nei salotti, nei caffè, nelle osterie, nei crocchi in piazza, perfino sui sagrati delle chiese.

Frattanto, nei cantieri, ove si forgiano gli enormi carri allegorici, tutto è mistero; nulla trapela al di fuori.

Che cosa uscirà da questi cantieri, Dio solo lo sa... Si sussurrano meraviglie, cose abbaglianti; si parla di turbanti, di guizzi di scimitarre, di bestie della misteriosa jungla, di cose spettacolari; si parla di un professore, che con aria di profondo mistero, in stivaloni, impaludato come un devoto di Sant'Uberto, fucile a tracolla, avanzava, in questi ultimi giorni, cauto, a lenti e lunghi passi, per il forese con la macchina fotografica pronta a scattare onde fermare nelle lastre chi sa cosa e chi sa chi...

Domani, giovedì grasso, apertura delle feste carnevalesche. Ovunque, lungo il passaggio dei carri, sono sorte le balconate, le scalee, i palchi che accoglieranno diecine e diecine di migliaia di persone. Sono arrivate e arrivano in continuità, casse enormi di confetti e altri generi pregiati, da servire da lancio per giovedì e per martedì 21 febbraio.

Si annunciano manifestazioni sbrigliate e fantastiche, superanti quelle delle edizioni carnevalesche passate.

Da: Giornale dell’Emilia del 15/2/1950
 

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Oggi "Carnevale” passa in trionfo per le pavesate vie e piazze di Fano
Il mastodontico personaggio animerà, con la sua esilarante presenza un programma di festeggiamenti e di "sorprese” senza precedenti
Si iniziano, oggi, a Fano le attesissime feste del Carnevale 1950, che sono le più grandi e più note, non solo della regione, ma anche dell'Italia centrale, dove poche città possono competere con i festeggiamenti che si svolgono a Fano.

La città, specie nel giorno di martedì 21 febbraio, sarà affollata da una marea umana, che scenderà nelle piazze e nelle vie ove passeranno i cortei di maschere e il corso dei carri.

Le odierne feste si iniziano col ricevimento dei grande personaggio Carnevale, opera spettacolare, che passerà in trionfo per le vie cittadine, preceduto da berline in gran gala con i membri del Comitato della «Carnevalesca» e della banda cittadina, e sarà seguito da enormi gruppi, di maschere in una ridda indiavolata.

Venerdì 17 avrà luogo al Politeama «C. Rossi» il Festival dei Bambini in maschera; sabato 18 si svolgerà un numero sensazionale: Il notturno Carnevalesco.

Domenica 19 si svolgerà la Mostra dei negozi che costituirà una gara di ricchezza senza pari; seguirà una serata danzante.

Lunedì 20 avrà luogo al Politeama il grande Veglione mascherato, veramente fiabesco; martedì, ultimo giorno, il Corso Mascherato d'imponenza meravigliosa. Seguirà l'apoteosi del Carnevale con accensione di fuochi pirotecnici fantastici e la cremazione.

Un gran ballo pubblico popolare darà l'addio alle feste carnevalesche 1950. I premi sono costituiti da vari milioni di lire.

Il comitato d'onore è cosi composto: presidente il prefetto di Pianese; membri: l'on. Fernando Tambroni, sottosegretario di Stato, il sen. G. Filippini, il sen. R. Elia, la sen. A. Bei, il sen. E. Capellini, l'on. G. Coli, l'on. E. Capalozza, il dott. C. Pantanelli, presidente dell'Ente turismo, Silvio Battistelli, sindaco di Fano; Oddo Cinesi, presidente dell'Azienda soggiorno; il cav. G. Solazzi, presidente della «Carnevalesca».

Da: Giornale dell’Emilia del 16/2/1950
 

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Carnevale nelle vesti di un grasso cuoco salutato a Fano in un clima spettacolare
In testa una enorme pignatta e in mano una gloria di salsicciotti – Folla strabocchevole – Battaglia di coriandoli e confetti
Ieri ha avuta luogo, a Fano, l’apertura delle feste carnevalesche con il solenne ingresso del personaggio leggendario. Una folla enorme, convenuta anche da città e paesi vicini, si è riversata nelle piazze e nelle principali vie cittadine.
Alle 15,30 il corteo delle berline a cavalli si è mosso. Le berline portavano i componenti del comitato della società carnevalesca, preceduti da grande carro su cui era la banda cittadina in maschera diretta e sovrastata da un mastodontico pupo, irreprensibile nel battere il tempo. Alla stazione ferroviaria era pure una grande folla in attesa.
Ad un tratto ecco apparire il “Carnevale”: un grasso cuoco con in testa un’enorme pignatta, i calzoni corti (cioè in tenuta estiva) sul dorso di un enorme maiale. Sosteneva uno spiedo con una gloria di salsicciotti. Intorno al grosso suino, una nidiata di porcellini, saltellanti, di effetto magnifico. Il passaggio del fantasmagorico corteo ha suscitato bizzarre battaglie di confetti e coriandoli.
Clima spettacolare, movimento mai avvenuto all’apertura delle feste carnevalesche del passato. Anche a tarda ora l’animazione popolare continuava in sommo grado.

Da: Giornale dell’Emilia del 17/2/1950

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Un caratteristico corteo per il carnevale a Fano
FANO, 17. — Un caratteristico corteo si è mosso dal Rione di S. Leonardo, ove era convenuta una grande folla di cittadini per ricevere in forma solenne il cosidetto «pupo di Carnevale», rappresentante un mastodontico norcino a cavallo di un maiale.

Il corteo era preceduto dalla Banda musicale cittadina, pur essa su di un carro nel quale era un fantoccio rappresentante il maestro direttore della Banda; seguivano il «pupo di Carnevale» e alcune carrozze nelle quali avevano preso posto i dirigenti della Società carnevalesca, tutti in maschera, venuti a rendere gli onori al grande personaggio.

Il corteo ha sfilato per più ore lungo il Corso Matteotti suscitando viva ilarità e allegria nei numerosi cittadini e forestieri che sostavano nelle piazze, nelle strade per ammirare l'originale spettacolo carnevalesco, che a Fano ha un'antica tradizione.
 
La mostra dei negozi
Domenica 19 corr., alle ore 19, avrà luogo la Mostra dei Negozi e delle Vetrine con ricchi premi; lunedì 20, alle ore 21,30, nel Politeama «Cesare Rossi» si svolgerà il Veglione in Maschera per i soci della Carnevalesca.

I festeggiamenti del Carnevale avranno il loro epilogo con il grandioso Corso mascherato dei carri allegorici, che richiama ogni anno a Fano parecchie migliaia di forestieri da molte città dell'Italia centrale, essendo il Carnevale di Fano uno dei più rinomati per la bellezza dell’allestimento dei carri, per cui occupa uno dei primi posti in Italia, si dice anzi venga subito dopo Viareggio.

Da: Il Giornale d’Italia del 18/2/1950
 

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Ressa di ottantamila persone alla chiusura del carnevale di Fano
Su un percorso di due chilometri, la sfilata dei carri allegorici suscita pazze esplosioni di allegria.

 

La manifestazione di ieri, a Fano, per la chiusura delle feste del Carnevale è stata spettacolare. La fiumana di popolo gremiva letteralmente il corso Matteotti, la via Nolfi, le piazze Venti Settembre, Costanzi e Amiani - un percorso di due chilometri - e si pigiava alle mille e mille finestre, alle subalconate, alte scalee e alle tribune disposte ovunque. La ressa dilagante come una marea era composta di non meno di 80 mila persone. Il lancio nutrito di confetti, dolciumi, coriandoli ecc. era incessante. La manifestazione ha superata quella dello scorso anno. Il corso di carri allegorici s'è svolto con una suggestione fiabesca. Il pittoresco corteo era aperto dal carro della banda cittadina, con i musicanti in maschera; seguiva il gran personaggio "Carnevale" allegro e trionfante, cavalcando un truculento maiale imbizzarrito tra frotte di porcellini. Seguiva una diecina di carri nei quali spesso rifulgeva un senso di arte originale. I carri, trainati da paia di buoi, procedevano a malapena per la ressa della folla suscitando pazze esplosioni di allegria. Ognuno dei carri simbolici, era animato da diecine e diecine di maschere; quattro di essi, veramente magnifici, entrano nella gara dei premi. In merito daremo una relazione particolareggiata.

 

Quando le ombre erano calate, i carri hanno sostato parte nella piazza e parte lungo il corso, attorniando il gran personaggio "Carnevale". Terminata la sua apoteosi, sembrava rassegnato alla sua cremazione. Alla luce policroma di bengala, poco dopo, infatti, sono scoppiati i primi petardi, mentre il fuoco lambiva il gran "pupo" e un crepitio assordante risuonava intorno... Si sono accesi meravigliosi fuochi artificiali, eccezionali girandole, e una colossale cascata d'oro è scaturita dalle grondaie del Palazzo della Ragione e dal nuovo campanile civico. Un pubblico ballo popolare ha suggellato la "sei giorni" del carnevale fanese.

 

Da: Giornale dell'Emilia del 22/2/1950

 

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Maschere e carri premiati a Fano
Nel politeama "Cesare Rossi", il Presidente della Società "Carnevalesca", attorniato dai componenti il Consiglio direttivo, ha proceduto questa mattina all'apertura delle schede della Giuria, comunicando al numeroso pubblico presente i punteggi assegnati ad ogni singolo carro o mascherata.

 

In base ai risultati del punteggio i premi stabiliti sono stati assegnati nel modo seguente:

 

Mascherate al veglione:

 

1° premio a "I cadetti di Guascogna"
2° "Firmamento in mossa".

Carri allegorici al corso mascherato:
1° premio a "Personaggi buffi di libri celebri" con punti 179;
2° premio a "Charlot" con punti 170;
3° a "Il re del Jazz" con punti 160;
4° a "Carico d'oro" con punti 146.
I premi assegnati ammontano a complessive L. 2.500.000.

 

Da: Il Giornale d'Italia del 24/2/1950

 

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Ultimo sguardo ai carri del carnevale di Fano
L’edizione carnevalesca di Fano ha avuto, quest'anno, un esito eccezionalmente spettacolare, tale da superare ogni previsione. Come abbiamo pubblicato, il concorso del pubblico da tutta la regione è stato veramente strabocchevole: le 80 mila persone di cui parlammo, a nuovi conti fatti raggiungono quasi le centomila. Parecchie le tonnellate di confetti e dolciumi adoperate nei furiosi gettiti che avevano per bersaglio tante belle ragazze. Stupendamente originali i carri allegorici, dei quali riproduciamo un saggio non comune: «personaggi buffi di libri celebri», primo premio.

Da: Giornale dell’Emilia del 24/2/1950
 

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Il Pupo: "El turnéo dla brasciòla"

"...
A caval so' del purcèll,
C'è dla roba che m'impicia,
I curdon èn de salcicia.
In tel spid c'è la brasciola,
Sul teston 'na casarola,
Tel davanti dò cuperchi
Che me tienen dur i cerchi,
El de dietra è sicuràt
Le mutand èn rinfursàt.
Sò testàrde cum un mul
I presciutt j'ho dietra el .....cos!
S'en c'credet, tiràv in là,
Nim a veda el giorn d'El va"

 

(dal manifesto del Pupo)


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 17.01.2024

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