Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Carnevale di Fano - Edizione 2004

Carnevale di Fano - Edizione 2006

Carnevale di Fano - Edizione 2005


La pioggia frena il nuovo Carnevale
Fano: un pubblico di ventimila persone al primo corso mascherato
di MARCO GIOVENCO

Fano. Giove Pluvio rimanda alle prossime due domeniche il grande spettacolo del Carnevale di Fano: quello di ieri è stato soltanto un assaggio... annacquato che ha costretto il pubblico a scappar via anzitempo, fatto rientrare i carri nei capannoni e suggerito agli organizzatori di rinviare a domenica prossima l'estrazione per il Tombolone. Pubblico non certamente delle grandi occasioni, stimato in circa ventimila persone, con buona parte delle tribune rimaste vuote (probabilmente anche a causa del livello troppo basso). Ma si sa che il primo corso mascherato non richiama mai il pienone, soprattutto quando, come quest'anno, si è partiti a gennaio. Il divertimento popolare è stato comunque assicurato: già dal mattino parecchie famiglie con bambini hanno preso d'assalto gli stand del Pincio per le gare di disegno, giochi e animazione dedicati ai piccoli protagonisti del carnevale che, fra un gioco e l'altro, hanno ricaricato le energie con gli ottimi dolci serviti dai più abili pasticcieri della città. E c'è anche chi ha voluto richiamare l'attenzione del pubblico al carnevale allestito nei due anni passati da Dario Fo, tanto che sul muro esterno della scuola Corridoni sono stati appesi due stendardi elaborati l'anno scorso dai ragazzi delle scuole di Fano e che, alcuni mesi fa, per il loro contenuto, avevano sollevato l'indignazione di alcuni componenti della maggioranza.

Polemiche a parte, l'attesa del pubblico è stata concentrata, fino all'ultimo, sull'abbondante getto di dolciumi e sui quattro nuovi carri: nel complesso un buon risultato, anche se piuttosto evidente la mancanza di dettagli a livello di scenografie, particolari e colori. Interessanti i temi affrontati, a cominciare da "Un pesce al mese", opera del carrista Paolo Furlani che ha riproposto il successo della manifestazione del mercato ittico del Comune per la promozione del pesce massivo. Il carrista Riccardo Deli si è invece tuffato sul tema ecologico con "Acqua azzurra, acqua rossa" richiamando l'attenzione ad uno sfruttamento sostenibile delle risorse naturali. Curiosità, poi, per il carro di Ruben E. Mariotti "Non entrate in quella...casa" dove Berlusconi e Fini si affacciano su un camposanto con le lapidi della scuola pubblica, delle tasse, delle pensioni e sulle lastre tombali del Carnevale di Dario Fo e del Violino e la Selce. E per il carro " Ridiculum, il mondo in satira", mega-vignetta viaggiante di Giovanni Sorcinelli che, in una scenografia piuttosto stilizzata, ha riunito alcune delle più importanti firme di vignettisti pronti a "punzecchiare" i politici in punta di matita. Sui carri, a mandare in delirio il pubblico, quattro simpatici protagonisti di "Amici" (Michele Manfredini, Sara Pamploni, Salvatore Valerio e Ettore Romano) e le "Belle ma Belle" di "Domenica in" che in bikini, impavide nonostante il clima, si sono scatenate in balli a bordo dei carri.
Particolarmente gradevoli le mascherate che, come sempre, hanno ravvivato l'atmosfera di viale Gramsci: Valerio Ferretti ha realizzato il Pupo "Il Re dei pasticcieri", mentre Pietro, Alfredo e Giorgio Pacassoni hanno presentato "Conqueremus carnevalem-MMV", enorme biga con a bordo Cesare Augusto trainato da quattro imponenti cavalli sullo sfondo dell'Arco d'Augusto (anticipo della "Fano dei Cesari"). Ottimo anche il lavoro delle associazioni: il gruppo "E lasciatemi divertire" ha voluto sdrammatizzare il nuovo Put con la mascherata "Rotatoria o ratatuja", l'associazione "Gommapiuma per caso" ha proposto il complesso mascherato "Che gufata" e il gruppo "Laboratorio geniale" ha presentato un tentacolare Berlusconi protagonista di "Mamma mia, che brudett" , con il simpatico doppio senso del brodetto di pesce fanese e del "pesante castigo". Sempre entusiasmante, poi, il carro della Musica Arabita che, come in ogni occasione, ha contagiato di allegria e ritmo tutto il corso mascherato. Grande festa fino a quando i primi insistenti scrosci di pioggia hanno costretto gli organizzatori ad anticipare il giro delle luminarie e a concludere la sfilata dei carri con il secondo giro e il suggestivo spettacolo pirotecnico.

Da: Il Messaggero del 24/1/2005

 

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IL VICE SINDACO
«La città ha riconquistato la sfilata»
Fano. "Nel complesso siamo soddisfatti perché l'obiettivo più importante, cioè partire con il Carnevale, è stato raggiunto". Astorre Giacomini, presidente facente funzione dell'Ente manifestazioni, non nasconde l'ottimismo per questo carnevale organizzato in fretta e furia, da più parti considerato "di transizione" per giungere, con basi ancor più solide, all'edizione del 2006. Rotto il ghiaccio della prima sfilata, cresce l'attesa per le sorelle Lecciso, protagoniste del corso mascherato di domenica prossima.

Ieri, intanto, hanno preso parte alla manifestazione anche il vice-sindaco e assessore al turismo Giancarlo D'Anna e il presidente dell'Ente Carnevalesca Gianfranco Mazzanti, mentre un malanno di stagione ha costretto il sindaco Stefano Aguzzi a dare forfait. "Fano ha riconquistato il proprio Carnevale ed è stato lanciato un chiaro segnale di rinnovamento della manifestazione" afferma soddisfatto D'Anna che loda i carristi per l'impegno profuso nel realizzare, in così breve tempo, quattro nuovi carri allegorici. "Nonostante il maltempo -aggiunge- il pubblico ha voluto raggiungere la nostra città per godere di uno spettacolo divertente, esaltato dall'abbondante getto e dalle gustose creazioni al cioccolato preparate dai pasticcieri. Iniziative che hanno richiamato l'attenzione del pubblico anche sulle attrattive turistiche ed enogastronomiche del nostro comprensorio".

M.G.

Da: Il Messaggero del 24/1/2005

 

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Alle 15 di ieri i tre classici botti hanno aperto la festa
In testa la Banda di Fano
ll Pupo ispirato ai pasticceri fanesi
Ricco il getto anche se si rimpiange la Perugina
Gli allestimenti allegorici sono stati dedicati alla satira politica ai prodotti ittici e al tema ambientalista
Macabra ma molto espressiva la scenografia di Ruben Mariotti
La kermesse vince sulle polemiche, ventimila gli spettatori
Il Carnevale vince ancora
Ma la pioggia cancella l’ultimo giro e la tombola
Alla fine il Carnevale vince, vince sempre: sulla melanconia, sulla solitudine, sulle polemiche, sulla pioggia; e non è che quest’anno le une e le altre sono mancate a caratterizzare la vigilia della manifestazione, fino a farne vacillare addirittura l’organizzazione. Invece alla fine, il Carnevale si è svolto con la sua solita allegria, attirando nel percorso, dove ha avuto luogo la sfilata dei carri, una ingente folla, calcolata in circa 20.000 persone.

Anche se la giornata, iniziata sotto un cielo sereno che poi nel corso della mattinata si è rannuvolato, fino a riversare sulla città una pioggerellina insistente proprio nel bel mezzo del giro del getto, non è stata delle più propizie alla manifestazione, quest’ultima ha potuto concludersi nelle fasi più importanti: la festa dei bambini al mattino, la sfilata dei carri nel pomeriggio fino all’attesissimo getto dei dolciumi e lo spettacolo pirotecnico al Pincio. Sono state annullate invece la luminaria e la prima edizione del Tombolone che, tuttavia, verrà riproposto domenica prossima.

Alle 15 in punto, al segnale dei classici tre “botti” che hanno scosso la città, ha preso il via, nel percorso di viale Gramsci, la sfilata del Carnevale. Quest’ultima è stata aperta dal complesso musicale “Banda Città di Fano”, cui hanno fatto strada il presidente dell’Ente Carnevalesca Gianfranco Mazzanti e il vice presidente dell’Ente Manifestazioni Astorre Giacomini, che è stato delegato dall’Amministrazione Comunale di prendere in mano le redini dell’ente, in attesa che venga nominato il presidente.

Alle spalle del complesso, i cui componenti indossavano un costume carnevalesco, corredato da cappelli a cilindro e mascherine, avanzava il Pupo, la maschera tipica del Carnevale di Fano. A volte riproducente le caratteristiche di un personaggio, a volte un vezzo o un vizio, a volte ancora un mestiere emergente, quest’anno si è voluto rendere omaggio a tutti i pasticcieri di Fano che, tra l’altro, si sono impegnati a elaborare il dolce del Carnevale, assaggiabile in uno stand eretto alle spalle della statua di Augusto al Pincio.

Il Pupo, realizzato da Valerio Ferretti, ha introdotto la sfilata delle mascherate. In testa a queste è apparso il complesso del gruppo “E lasciatemi divertire” che ironizzando sugli ultimi provvedimenti assunti dal Comune in materia di viabilità, croce e delizia per tutti i fanesi, ha intitolato la sua mascherata “Rotatoria o ratatujia?”. Di sicuro effetto spettacolare sono apparse le due proposte seguenti: quella realizzata dalla associazione “Gommapiuma per caso”, con il titolo “Che gufata” e quella realizzata dal gruppo “Laboratorio Geniale”, dal titolo “Mamma mia, che brudett”, entrambe realizzate in gommapiuma: tecnica che, grazie anche agli insegnamenti di Pierluigi Piccinetti, a Fano ha trovato degli ottimi esecutori. La prima ha sintetizzato in modo scaramantico, un po’ tutte le sfortune che possono accadere nella vita dell’uomo, sulle quali è meglio ironizzare che farsi amareggiare l’esistenza; la seconda, invece, è un inno alla tradizione gastronomica marinara fanese.

Il brodetto, infatti, è il piatto tipico dei pescatori che, anche grazie a diversi elementi di questa mascherata è stato promosso a livello nazionale dalla trasmissione televisiva “Linea blu” condotta da Donatella Bianchi, con la consulenza di un maestro della gastronomia e al tempo stesso della biologia marina, qual è Corrado Piccinetti.

Ha completato la sfilata delle mascherate “Conqueremus Carnevalem MMV” di Pietro; Alfredo, Giorgio Pacassoni e dei loro collaboratori che hanno proposto l’imperatore Cesare Augusto alla guida di una quadriga, trainata da quattro focosi cavalli, sullo sfondo dell’Arco che costituisce la scenografica porta di ingresso alla città.

Dietro i carri di seconda categoria, funzionali soprattutto per il getto e già visti l’anno scorso, sono apparsi quindi i quattro nuovi carri, che dopo alcuni anni hanno costituito una novità. Il carro realizzato da Paolo Furlani “Un pesce al mese” titolo mutuato da una nota iniziativa della direzione del Mercato Ittico all’ingrosso, ha servito da ribalta agli ospiti di “Amici”, la popolare trasmissione condotta da Maria De Filippi: Michele Manfredini e Sara Pampioni, ballerini, e Salvatore Valerio e Ettore Romano, cantanti.

A seguire hanno sfilato “Acqua azzurra, acqua rossa”, il carro ecologista di Riccardo Deli, “Non entrate in quella casa” una satira politica di Ruben Mariotti, e “Ridiculum, il mondo in satira” di Giovanni Sorcinelli; il carro della Musica Arabita ha chiuso la sfilata; sfilata vivacizzata anche dalla presenza di quattro ballerine di “Domenica In”, Sara, Cristine, Tiziana e Lucia, che con un succinto costume in due pezzi hanno sfidato, ballando, il freddo invernale. Il getto? E’ stato abbondante come era stato promesso. Ma , ahimè, ancora il pubblico non ha mancato di rimpiangere i dolci baci “Perugina” che avvolti nelle loro carte argentate contenevano pensieri d’amore.

MASSIMO FOGHETTI

Da: Corriere Adriatico del 24/1/2005

 

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LA FESTA Ventimila persone al "primo giro" del Carnevale di Fano. Cristina, Lucia, Sara e Tiziana mettono i due pezzi nonostante il gelo
Gran successo, gran freddo
FANO — Sul primo Corso Mascherato del Carnevale di Fano una pioggia di 150 quintali di dolciumi ma anche la pioggia vera, iniziata insieme al "giro del getto": così che gli ombrelli, prima rovesciati per raccogliere cioccolatini, presto sono tornati all'uso normale mentre gli spettatori forestieri, senza attendere il ritorno dei carri allegorici con il secondo giro del getto, cominciavano ad abbandonare viale Gramsci. La pioggia ha costretto ad accendere la "luminaria" già nel ritorno del getto e a far annullare la Tombola che avrà quindi due premi domenica prossima; anticipato invece già a poco dopo le 17 lo spettacolo pirotecnico. Erano in ventimila all'apertura del Carnevale, presenze "tradizionali" al primo Corso Mascherato del Carnevale che solitamente fa il boom di spettatori alla seconda sfilata (e certamente domenica non mancherà con le gemelle Lecciso). Ieri, a sollevare gli entusiasmi del pubblico maschile, sono state soprattutto le quattro bellissime ballerine di "Domenica In", Cristina, Lucia, Sara e Tiziana, che hanno sfidato il freddo e la pioggia in due pezzi sul carro "Ridiculum - il mondo in satira'' di Giovanni Sorcinelli. Le signore sembravano più interessate a Sarà, Ettore, Michele e Salvatore di "Amici" di Maria De Filippi, ospiti del carro "Un pesce al mese" di Paolo Furlani. Col suo carro "Acqua azzurra Acqua Rossa", Riccardo Deli ha mandato il messaggio di interessarsi meno della possibile presenza di acqua su Marte e di più dell'acqua della Terra. Nel suo carro "Non entrate in quella... casa". Ruben Mariotti ha trasformato la Casa delle Libertà in una cappella funebre con le lapidi di "defunti", fra i quali il Violino e la Selce e il Carnevale di Dario Fo. Il Pupo di Valerio Ferretti, "Il Re dei Pasticcieri" era in sintonia con i veri pasticcieri che al Pincio offrivano dolci di Carnevale e tazze di squaglio. Belle tutte le mascherate: "Conqueremus carnevalem" di Pietro e Giorgio Pacassoni. "Rotatoria o rotatuja?" del gruppo "E lasciatemi divertire", "Che gufata'" dell'associazione "Gommapiuma per caso" e "Mamma mia che brudett" del gruppo "Laboratorio geniale".

c. m.

Da: Il Resto del Carlino del 24/1/2005

 

 

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Sospesa la tombola della solidarietà per il maltempo
L’incasso di 3000 euro nettamente inferiore ai preventivati 12.500
Critiche alla sfilata, D'Anna difende gli artisti; "Soddisfatto"
“Non è colpa dei carristi”
Il vicesindaco Giancarlo D'Anna si è detto soddisfatto della prima giornata del Carnevale di Fano che ha evitato per il rotto della cuffia gli effetti del maltempo già imperversanti nel nord Italia. "Abbiamo potuto considerarci fortunati” - ha detto l'esponente della giunta che ha ricevuto dal sindaco Stefano Aguzzi la delega di coordinare l'organizzazione dell'evento.

Il sindaco peraltro non ha potuto essere presente alla inaugurazione dell’evento perchè costretto a letto dall’influenza.

“Abbiamo potuto considerarci fortunati - ha aggiunto D’Anna - se siamo riusciti a portare in gran parte a termine il programma, dato che già nella mattinata, vicino a noi in Romagna, pioveva a dirotto e le previsioni davano la comparsa della neve. Questo ovviamente ha tenuto lontano gran parte del pubblico che tradizionalmente partecipa alle nostre sfilate.

Ciò nonostante di gente ce n'era tanta alla prima edizione del corso mascherato e ritengo che sia rimasta soddisfatta dallo spettacolo che abbiamo loro mostrato".

Parte integrante di questo spettacolo è certamente la fase del "getto"; una fase abituale per i fanesi, ma che non cessa di destare meraviglia e ottenere una vivacissima partecipazione da parte delle persone che vengono da fuori. Probabilmente il getto dei dolciumi, acquista più rilevanza dell'aspetto stesso dei carri e di tutta la coreografia espressa dalla sfilata.

Il getto che coinvolge palco di fronte a palco, palco e folla che assiepa il percorso, palco e postazioni dei carri, una vera e propria pioggia di dolciumi che ha spinto la gente ad aprire gli ombrelli per catturarne a più non posso. Buoni al sapore, consistenti al gusto, le cioccolate di quest'anno provengono dalla Sicilia e sono di una tipologia unica: un bon bon che è stato incartato appositamente per il nostro carnevale e non a caso, agli ingressi del percorso, personale incaricato dalla organizzazione distribuiva agli spettatori sacchetti di plastica per permettere a tutti di raccoglierne a più non posso.

"Ho ricevuto riscontri - ha aggiunto l'assessore D'Anna - che molti ristoranti hanno lavorato tantissimo, grazie alle prenotazioni pervenute in occasione del Carnevale, specie gli agriturismi della zona, il che depone favorevolmente anche per le prossime domeniche, quando la manifestazione entrerà nel periodo più sentito.

Gli organizzatori hanno comunicato la presenza di molti gruppi provenienti da fuori regione: dalla Sardegna, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna e Umbria.

Per quanto riguarda il giudizio non troppo favorevole che alcuni hanno espresso sui carri, posso testimoniare che i carristi hanno fatto del loro meglio, considerato il poco tempo a disposizione e che per il prossimo anno saranno messi nelle condizioni di esprimersi al meglio a livello di creatività, ma anche di esecuzione delle grandi scenografie di carta pesta".

Nella giornata di domenica, gli scouts, causa la pioggia, hanno cessato anzitempo la vendita delle cartelle della tombola, che verrà ripresa durante tutta la settimana e in particolare all'interno del circuito carnevalesco durante il prossimo corso mascherato, l'incasso è stato piuttosto scarso, non più di tremila euro, una somma nettamente inferiore ai preventivati 12.500 quale limite massimo della tombola stessa.

Conclusa positivamente la prima giornata, ora l’attenzione si sposta sulle gemelle Loredana e Raffaella Lecciso che saranno le madrine del Carnevale di Fano, domenica prossima. Intanto il prossimo appuntamento, prima della seconda sfilata dei carri allegorici, è previsto per sabato prossimo alle 21, con il tradizionale “Veglion dla gluppa” nel salone delle feste della Bocciofila La Combattente. Presente la Micio Sband”.

MASSIMO FOGHETTI

Da: Corriere Adriatico del 25/1/2005

 

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CARNEVALE Organizzatori soddisfatti: 20.000 persone
Successo delle mascherate
Per i carri qualche critica
FANO — La pioggia ha troncato la parte finale del primo Corso Mascherato del Carnevale di Fano, costringendo ad una "luminaria" meno ammirata perché fatta insieme al getto, al rinvio della Tombola, ad un'incompleta distribuzione dello «squaglio», a fuochi artificiali molto belli ma poco seguiti, perché fatti all'imbrunire, quando già in tanti erano sfollati per la pioggia.

E' restato il conforto di una presenza più che ragguardevole di spettatori. A quelli forestieri sono piaciuti oltre alle mascherate anche i carri allegorici, criticati invece dai fanesi. Bisognava tener conto però che erano stati realizzati in pochissime settimane, per cui i maestri carristi avevano dovuto "ridurre" i progetti iniziali.

Il carro che è piaciuto di più quello di Ruben Mariotti «Non entrate in quella...casa» mentre il carro più "carnevalesco" è stato giudicato quello di Riccardo Deli «Acqua azzurra Acqua Rossa». I carri di Paolo Furlani «Un pesce al mese» e soprattutto quello di Giovanni Sorcinelli «Ridiculum - Il mondo in satira» (molto "guardato" avendo come ospiti le Belle ma Belle, di "Domenica In") si staccano dal tradizionale, cui invece torna Valerio Ferretti con il suo Pupo "Il Re dei Pasticcieri". Meglio sarebbe non far sfilare la prima volta i cosiddetti carri di seconda categoria, che sono poi i "carri da getto"'.

Molto apprezzate visivamente le mascherate - da quella di Pietro e Giorgio Pacassoni alle altre dei gruppi «E lasciatemi divertire», «Gommapiuma per caso» e «Laboratorio geniale»; meno i due stendardi-reliquia del "carnevale di Darlo Fo" appesi alla "Corridoni".

Come sempre tanti applausi per la Musica Arabita, ottimo lo speakeraggio di Francesco di Radio Fano, meno la musica di sottofondo, spesso poco carnevalesca. Infine il getto: abbondante, come era stato annunciato, di buona qualità, ma poco assortito.

Ad esempio niente stecche di cioccolato ma soprattutto mancano molto i "baci" e le "banane" escluse anni fa per un boicottaggio alla ditta produttrice; boicottaggio che aveva motivazioni simboliche, non sappiamo se ancora attuali, e non certo per la bontà dei due tradizionali prodotti, uno dei quali eternato nel più bel manifesto del Carnevale di Fano.

Da: Il Resto del Carlino del 25/1/2005

 

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Gli organizzatori rinviano la sfilata al 13 febbraio, per questa data si cercherà di recuperare anche le due sorelle
E il maltempo sfratta il “Carnevalecciso” di Fano
di MARCO GIOVENCO

FANO. I fitti coriandoli bianchi di questi ultimi due giorni ostacolano la sfilata dei carri allegorici prevista per oggi pomeriggio alle 15. L'appuntamento con la festosa kermesse fanese, però, sarà recuperato il 13 febbraio, mentre resta confermata la sfilata del 6 febbraio. Una decisione presa nella mattinata di ieri dagli organizzatori del Carnevale che, a causa di neve, freddo, gelo e condizioni di traffico proibitive, hanno sospeso la sfilata dei carri. "Le previsioni di maltempo - spiega Giancarlo D'Anna, vice sindaco e assessore al turismo del comune di Fano- hanno consigliato di rinviare l'evento. La stessa Protezione civile, alla luce della situazione meteo e di traffico, ha suggerito di non richiamare migliaia di persone in una sola località perché in caso di emergenza il rischio sarebbe enorme. Per la sicurezza della collettività preferiamo rinviare l'appuntamento. Non era nostra intenzione fare le sfilate di Carnevale nel periodo di Quaresima, ma il maltempo ha avuto la meglio sulla nostra volontà".

La coltre di neve, intanto, ha allontanato dalla città della Fortuna il "ciclone" Lecciso che avrebbero dovuto partecipare alla sfilata di oggi. "Bisognerà vedere -aggiunge- se, in base ai loro impegni, sarà possibile averle a Fano per la sfilata del 13. Vedremo, intanto l'importante è che il Carnevale vada avanti".

E intanto, nel bene o nel male, l'effetto pubblicitario sui media nazionali sembra essere stato centrato: per oggi avevano assicurato la presenza a Fano troupe televisive nazionali della Rai e di Mediaset, pronte a confezionare servizi per i telegiornali e per i rotocalchi di costume e spettacolo. A questo punto sarà tutto rinviato alle prossime domeniche quando sono attesi ospiti d'onore come Gabriele Cirilli, noto comico di Zelig, e la biondissima letterina fanese Giulia Fogliani, sempre pronta a sottolineare con simpatia ed eleganza alcune delle più belle manifestazioni della città.

Restano confermati gli appuntamenti del Giovedì Grasso (3 febbraio) con la festa dei bambini presso i giardini del Pincio e l'animazione di "Fan for Fun", e quello di Martedì Grasso (8 febbraio) con la grande festa di chiusura insieme a Cristina D'Avena e la tradizionale cremazione del "Pupo" in piazza XX settembre. Chi avesse già acquistato i biglietti per le tribune per la sfilata del 30 gennaio può scegliere se confermare la presenza alle sfilate del 6 o del 13 febbraio, oppure può contattare l'agenzia Adv in via Nolfi 34 (0721.831507).

Rinviate al 6 e al 13 febbraio anche le estrazioni per il Tombolone di beneficenza (saltato già la scorsa settimana a causa della pioggia). Metà del ricavato sarà devoluto in parte ad una raccolta fondi per paesi del sud-est asiatico e, in parte, all'associazione Comunità Papa Giovanni XXIII di Don Oreste Benzi per progetti umanitari: in Zambia, nella città di 'Ndola, saranno istituite due classi speciali private e assegnate maestre di sostegno per bimbi con difficoltà di apprendimento e disabilità, mentre in Cile, alla periferia di Santiago, sarà avviato un asilo, un progetto-pilota per favorire le relazioni familiari e prevenire i maltrattamenti e gli abusi sui minori.

Da: Il Messaggero del 30/1/2005

 

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Nostalgia di Fo
Critiche ad Aguzzi
Non è mancata la contestazione, anche se espressa nei modi più pacifici possibili, alla scelta che ha portato le sorelle Lecciso a fare da testimonial al carnevale di Fano. Alcuni giovani hanno inalberato i loro cartelli, motivando le ragioni del loro dissenso: ovvero una scelta che non si accorda con l’impronta qualitativa degli anni scorsi.

C’era da aspettarsi che dopo un mese di polemiche, l’eco giungesse anche sul corso mascherato nel momento in cui le Lecciso, che il maltempo sembrava aver allontanato annullando la sfilata del 30 gennaio, sono intervenute ad animare la sfilata dei carri. L’obiettivo comunque è stato raggiunto: la gente è accorsa numerosa.

Da: Corriere Adriatico del 14/2/2005

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Oltre 50.000 presenze all’ultima sfilata: Loredana e Raffaella se ne vanno prima della fine scortate da carabinieri e body guard
Uova sulle Lecciso, scherzi di Carnevale
Contestate a Fano le gemelle del trash: fischi, lanci e sfottò dal pubblico
FANO. Lancio d' uova contro le sorelle Loredana e Raffaella Lecciso, guest star della contestatissima edizione 2005 del Carnevale di Fano, che hanno preferito lasciare la sfilata dei carri - scortate da guardie del corpo e carabinieri - prima della fine, fra fischi e sfottò di molti spettatori. Loredana e Raffaella Lecciso si sono presentate davanti ai 50 mila spettatori della sfilata la prima vestita con jeans strappati e canotta con cardigan nero, la più giovane con piumino rosa e jeans. Pochi applausi, molti mugugni, e dopo l' incidente delle uova (tre, pare, con veloce cambio di giubbotto) le due sorelle hanno deciso di presenziare solo alla parte iniziale della kermesse, dopo aver lanciato un pò di dolci dal carro allegorico di Paolo Furlani «Un pesce al mese», costruito a forma di barca. Incassata non senza spirito la contestazione, «annunciata», Loredana e Raffaella sono salite sul palco della direzione e, pur rammaricandosi dell' episodio, hanno voluto ugualmente «ringraziare - così ha detto la moglie di Al Bano - la maggioranza delle persone che ci ha apprezzate». Quindi, invece di rientrare sul carro per il secondo "getto", le gemelle, protette dalla scorta, hanno abbandonato la manifestazione tra fischi che superavano gli applausi.

 

Da: Il Messaggero del 14/2/ 2005

 

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"Getto" di uova sulle gemelle Lecciso
Le sorelle del trash fanno il tutto esaurito a Fano ma scatenano la contestazione del pubblico
di MARCO GIOVENCO

 

Fano.
Applausi e urla di gioia si mischiano con uova e fischi nel lungo pomeriggio del Carnevale delle sorelle Lecciso , fenomeno del trash mediatico. Contrastato, com'era più che prevedibile, il benvenuto della città a Loredana e Raffaella, ospiti d'onore dell'ultimo corso mascherato che ha bissato il successo di pubblico della settimana precedente, con almeno 50mila persone calamitate dal fenomeno mediatico degli ultimi mesi e da un ricchissimo getto di dolciumi. Atmosfera resa subito incandescente da un gruppetto di studenti che, con cartelli in mano, hanno manifestato la contrarietà alla scelta delle due sorelle, e cresciuta in un clima di eventi dopo che le due showgirl, abbarbicate per motivi di sicurezza sul punto più alto del carro "Un pesce al mese", sono state raggiunte da uova e altri oggetti scagliati dal pubblico. Un primo giro a metà per le due sorelle, con le lunghe chiome bionde e more a far capolino e costrette, a un certo punto, a ripararsi all'interno del carro fra guardie del corpo, cameraman e fotografi. Non hanno però rinunciato al bagno di folla con il pubblico fanese tanto che al Pincio Loredana si è spinta a intonare una canzone del compagno Albano: Raffaella, molto casual, con piumino rosa e pantaloni neri, è stata la prima a raggiungere la torretta della direzione dove è stata accolta dal sindaco Stefano Aguzzi e dal vice-sindaco Giancarlo D'Anna.

Una decina di minuti dopo è stata raggiunta da Loredana che, nonostante la protezione di bodyguard, poliziotti e carabinieri, è stata colpita da stelle filanti spray e cioccolatini, fra fischi e grida. Frastornata per la confusione, Loredana, jeans con lustrini ed elegante top nero, ha raggiunto il microfono e ringraziato "la stragrande maggioranza" della cittadinanza. "Rispetto i punti di vista di chiunque - ha detto - anche di quanti non hanno gradito la nostra presenza. Comunque, rispetto alla gente che è venuta oggi, tre uova sono una media bassissima" ha chiosato con tono scherzoso. Un siparietto che ha richiamato una grande folla sotto la torretta della direzione, troppo piccola per contenere l'entusiasmo dei fans e le troupes di tv nazionali venute a riprendere la straordinaria partecipazione delle sorelle Lecciso al Carnevale fanese. Ieri un passaggio su “Studio aperto” e oggi alle 16, un lungo servizio sulla loro visita a "La vita in diretta", condotto da Michele Cucuzza. Domani sarà la volta di Tg2 costume e società, dalle 13,20 e da domani fino a giovedì, "Verissimo", il rotocalco di Canale 5 condotto da Cristina Parodi, trasmetterà diversi servizi sulle Lecciso al Carnevale di Fano.

Da: Il Messaggero del 14/2/ 2005

 

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Da Fo alle soubrette, è carnevale
Fano. Era forse destino che l' ultima sfilata del Carnevale più antico d' Italia facesse parlare di sè, dopo le polemiche che la scelta della giunta di centrodestra di invitare le gemelle regine del trash avevano suscitato in città. Dove da tre anni, con le precedenti giunte di centro sinistra, a firmare il Carnevale erano stati il premio Nobel Dario Fo e i suoi collaboratori. Quest' anno, oltre ai tradizionali carri allegorici dei maestri fanesi, con 150 quintali di cioccolatini da lanciare alla folla, l' attrazione clou (rinviata una prima volta per neve) dovevano essere proprio la moglie di Albano e la gemella Raffaella. E così in effetti è stato, nel bene e nel male. Fra le maschere intanto sfilavano anche ragazzi-sandwich con cartelli che accostavano il nome del sindaco a quello delle due soubrette, «Aguzzi Lecciso: nobel dell' immondizia», o inneggianti a Dario Fo. Chissà cosa dirà l’artista, che se l' era cavata con fair play: «Le Lecciso? Non posso dire niente. Le ho viste solo una volta ballare in tv, male».

 

Da: Il Messaggero del 14/2/ 2005

 

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I RETROSCENA
Visita lampo come le star con trucco e foto
Fano.
Visita lampo a Fano per Loredana e Raffaella Lecciso, discusse ospiti della manifestazione. Grande attesa, ieri mattina, per il loro arrivo: verso le 13, accompagnate in auto, sono giunte all'Hotel Elisabeth 2. Seguite da uno stuolo di collaboratori, al riparo da fotografi, cameraman e giornalisti, si sono fiondate all'interno delle suite dove le aspettavano truccatrici e parrucchieri. In particolare Nadin Rosati, del salone di bellezza "Essere", che ha avuto il piacere di curare l'acconciatura delle sorelle pugliesi. Capelli sciolti per entrambe: lisci per Loredana, più mossi per la mora Raffaella. Dopo circa un'ora e mezza, attorniate da fans e curiosi, hanno realizzato fotografie e interviste sul lungomare del Lido, nella piccola agorà adiacente a largo Federico Seneca.

M.G.

Da: Il Messaggero del 14/2/ 2005

 

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NON SOLO “AMARO”
Come consolazione sette chili di dolcezza con il cioccolato delle “Bombe Lecciso”
Fano.
Cala il sipario sulla festa del Carnevale di Fano che, anche quest'anno, ha visto la massiccia partecipazione di turisti e gruppi mascherati dalle regioni limitrofe. Uno spettacolo al quale, ieri, non hanno voluto mancare una delegazione del carnevale croato di Senj, presente con una mascherata spagnoleggiante, e il gruppo "La perla nera" di San Filippo sul Cesano, che ha preso parte al corso con "La maledizione della prima luna". Grande successo, poi, per i dolci preparati dai pasticcieri di Fano - in particolare per le "bombe Lecciso", 7 chili di cioccolato aromatizzato-, mentre è stata inferiore alle aspettative la partecipazione al Tombolone di beneficenza: poco più di duemila euro l'incasso dell'ultima giornata, metà del quale è stato devoluto in beneficenza all'associazione Papa Giovanni XXIII di Don Benzi. L'altra metà è stata vinta da due amiche, Francesca Bresciani di Fenile e Sabrina Montanari di Cuccurano.

M.G.

Da: Il Messaggero del 14/2/ 2005

 

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IL FATTO Inseguite dai fans e dalle telecamere le due sorelle. In 50mila per vederle
Applausi e uova per le Lecciso
Un gruppuscolo le contesta con cartelli e poi tenta il tiro al bersaglio
FANO - Tre cartelli, qualche fischio e tre uova, con schizzi sui capelli e sul giubbotto di Loredana Lecciso, che non solo l'ha presa con spirito («Le nova rafforzano i capelli», dirà poi dalla torretta della direzione) ma ha ringraziato con calore la gran folla del Corso Mascherato che delle polemiche, più "politiche" che altro, non sapeva nulla. Che Loredana e Raffaella Lecciso corressero il rischio di qualche bernoccolo per cioccolatini lanciati con troppa forza, o di esser centrate da uova o bignè, era previsto, tanto che le avevano messe sul carro con la postazione più alta. I lanci di uova, bignè e altri "macchianti" sono un'altra tradizione del Carnevale di Fano, e negli anni hanno colpito attrici, politici, consiglieri della Carnevalesca e comuni spettatori. Forse uno scudo di plexigas, come sperimentato anni fa, avrebbe offerto alle gemelle più famose d'Italia, comunque "difese" anche dallo stuolo di cameramen che le circondava anche sul carro, una miglior protezione. Il sindaco Stefano Aguzzi e l'assessore Giancarlo D'Anna le hanno poi ringraziate per la presenza e per lo spirito: come Loredana anche loro avevano calcolato che tre uova per 50mila spettatori fossero... una carnevalata. Le Lecciso, prima Loredana (che scherzando si era infilata una parrucca nera), poi Raffaella, erano arrivate verso le 13 all'Hotel Elisabeth 2, dove ad attenderle c'era l'assessore D'Anna; con loro un buon numero di accompagnatori e la truccatrice personale; le ha raggiunte per le acconciature Nadin Rosati del salone di bellezza «Essere», il cui commento è stato «Sono molto belle di loro!». Poi foto e riprese sul lungomare del Lido prima di arrivare agli ex cantieri del Carnevale dove il sindaco le ha omaggiate con due mazzi di fiori. Di nuovo circondate da operatori e spettatori, sono salite sul carro «Un pesce al mese». Davanti alla «Paolini» il lancio delle uova, le gemelle per un tratto nascoste sotto la balaustra, dopo di nuovo in vista. Al Pincio una sorpresa: scese dal carro Loredana e Raffaella sono salite sul palco ed hanno cantato una canzone di Al Bano.

Risalite sul carro sono poi scese alla torretta della direzione per ringraziare e rispondere a numerose domande, di Rai Uno, Rai Due, Mediaset e di tante tv private. Ad una domanda però non ha voluto rispondere: con chi festeggerà oggi Loredana San Valentino? L'assessore Giancarlo D'Anna commenta: «Le uova non spaventano perché è solo l'ultimo atto di un boicottaggio del carnevale che sta andando avanti da mesi. Significa che spuntati tutti gli altri argomenti, erano rimaste le uova. Non le hanno nemmeno colpite quindi è andato male anche questo tentativo. A noi interessa invece un altro risultato che mi ha riferito stasera Pietro Pacassoni, il carrista storico del carnevale. Mi ha detto di non ricordare un carnevale con tanta gente ed allegria come quello di quest'anno. Per me, è stato come vincere la coppa».

Da: Il Resto del Carlino del 14/2/2005

 

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CARNEVALE Loredana Lecciso: "Tirate solo tre uova"
"Un bacio a tutti i fanesi ma è stata stravolta la realtà dei fatti"
FANO — «Dire che abbiamo abbandonato la manifestazione tra fischi e sfottò è una mancanza di rispetto per le migliala di persone presenti al Carnevale. Una mancanza di rispetto nei confronti dei fanesi, fatti passare come un popolo di arrabbiati». Loredana Lecciso non nega di essere stata bersaglio, insieme alla sorella Raffaella, di alcune uova (fresche), ma precisa, dopo averlo già detto ai 50 mila di viale Gramsci: «Sono state solo tre uova». E aggiunge: «Fatti simili sono capitati ai grandi artisti, perché non doveva accadere a noi?». Dalla torretta della direzione, la moglie di Albano domenica ha ironizzato sulle uova lanciate nella sua direzione facendo notare che «fanno bene ai capelli». Insomma, secondo Loredana i media, alcuni media, hanno stravolto la realtà: «Abbiamo sentito l'affetto del pubblico, abbiamo girato per la città e personalmente mi sono divertita molto. Anzi mi dispiace non aver potuto portare i miei figli, ma c'era troppa gente e poi non stavano bene». E' vero che lei e sua sorella avete lasciato il palco delle autorità prima del previsto? «Assolutamente no. Per quanto riguarda la sicurezza è stata chiamata per proteggerci dalla folla che ci chiedeva gli autografi e cercava di avvicinarsi il più possibile». Le uova, i fischi, le contestazioni: tutto serve per richiamare l'attenzione su di voi... «E' vero, ci potrebbe fare gioco, ma alterare la realtà è pericoloso, è un modo di fare che non condivido». A chi nei giorni scorsi ha alimentato le polemiche, mettendo a confronto il carnevale delle Lecciso con quello di Dario Fo, cosa risponde? «Sono ruoli e figure completamenti diverse. E' come mettere a confronto letteratura e televisione: che senso ha?». Intanto dall'organizzazione fanno sapere che la partecipazione delle Lecciso al Carnevale «si è svolta secondo il programma precedentemente concordato. E' stato un dovere dell'organizzazione, viste le 50 mila persone che affollavano il carnevale, garantire la sicurezza delle due ospiti. Lo stesso servizio d'ordine era stato assicurato la domenica precedente a Gabriele Cirilli e il martedì grasso a Cristina D'Avena». «Escluso il lancio di tre uova da parte di uno sparuto gruppo di maleducati, chi, ieri, era presente al Carnevale - commenta il vice sindaco Giancarlo D'Anna - ha visto bene come si è svolta la manifestazione: in un clima di assoluta tranquillità e di festa. Meglio non poteva andare».

Alberto Berardi, che non si sa per quale motivo si sente chiamato in causa a proposito della contestazione alle Lecciso, da Moulhose (Francia) dichiara: «Sono da stroncare sul nascere tutte le voci tese ad attribuirmi qualche responsabilità in merito alla contestazione subita dalle 2 signore pugliesi che con il carnevale hanno a che fare come i cavoli a merenda».

Anna Marchetti

 

Da: Il Resto del Carlino del 15/2/2005

 

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STRASCICHI POLEMICI
«Carnevale, non buona promozione l’orgia mediatica per le Lecciso»
FANO - L'avvento carnevalesco delle Lecciso scava "un abisso tra due mondi diametralmente diversi". Anche la voce di Giancarlo Faroni, ex consigliere Sdi, si unisce al coro di critiche. Lo fa con toni pacati e con la consueta ironia. Se le gemelle pugliesi sono l'icona di questi tempi, "in cui facciamo diventare fenomeno il niente", perché non dedicare una via alle due "procaci fanciulle"? "Signor sindaco - prosegue Faroni - l'abbiamo vista trasudare soddisfazione, ora vada fino in fondo. Faccia porre una lapide per ricordare ai nostri discendenti che le Lecciso sono passate per Fano, come Cesare, Montaigne, Garibaldi, e cambiamo nome al viale. Non più Gramsci (chi era costui?), ma viale Lecciso, cosicché questa estate e le prossime, le folle di turisti che verranno a Fano, richiamate dall'eco dell'evento mediatico, vedano dove le fanciulle si sono svelate al popolo". Faroni confessa di non essersi ancora ripreso "dall'orgia mediatica" al seguito delle gemelle e dubita sulla ricaduta positiva, per Fano, del detto "bene o male, purché se ne parli". In realtà, "più che Fano, al centro delle notizie c'erano le due sorelle". La vicenda carnevalesca offre lo spunto per un ragionamento sulla cultura in generale. "Rincuorante" la tavola rotonda di Bene Comune, da cui è emersa "la volontà di non sbagliare più". All'assessore Davide Rossi, che "ha la fortuna di avere un ottimo dirigente e un assessorato ben strutturato", il consiglio "di non distruggere quanto di buono ha ereditato, tenendo conto che una cultura autarchica non aiuta la città a crescere", e di battere "i pugni sul tavolo, perché se si fa prevaricare ecco che passiamo dal dibattito culturale alle sorelle Lecciso".

O.S.

Da: Il Messaggero del 16/2/2005

 

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La satira non ha risparmiato neanche Pavarotti, regista della recente Bohème. Fra il pubblico anche il sindaco e l’assessore Rossi
«Grazie Fano per le uova alle Lecciso»
L’ironia di Crozza in un teatro tutto esaurito rinfocola le polemiche
di OSVALDO SCATASSI

FANO - Dopo i natali di Gioachino Rossini, Federico da Montefeltro, Giacomo Leopardi e Raffaello Sanzio, le Marche e in particolare i fanesi hanno un titolo di merito in più nella storia: "Aver tirato le uova alle Lecciso". Il comico Maurizio Crozza ha acceso così le polveri sulfuree della sua satira, l'altro ieri sera nel teatro della Fortuna, all'inizio dello spettacolo 'Ognuno è libero'.

Segnalati fra il pubblico anche l'assessore alla Cultura, Davide Rossi, e il sindaco Stefano Aguzzi. Ma definirli due esponenti della giunta che ha voluto le gemelle pugliesi al Carnevale 2005, sarebbe ingeneroso soprattutto per Rossi, che su quella scelta ha avuto parole assai critiche. Nulla, comunque, rispetto a quando Crozza ha iniziato una delle imitazioni che lo hanno reso più famoso: il maestro Luciano Pavarotti, con la conseguente ironia sul suo personale senso della beneficenza e sul suo rapporto con il fisco.

Molti, tra il pubblico, hanno notato questo uno-due che ha investito proprio entrambi gli eventi caratterizzanti la nuova stagione culturale del centrodestra - il Carnevale dell'Anno Zero, la Bohème natalizia - e i suoi protagonisti indiscussi: Lecciso nel primo caso, Pavarotti nell'altro. Crozza è definito da alcuni suoi ammiratori un artista "strutturato e coerente", per quel suo mettere alla berlina il presidente Usa, George Bush, oppure Silvio Berlusoni o altre figure italiane di governo, per il messaggio pacifista e di tolleranza verso le differenze etniche. Una scelta voluta dall'assessore Rossi, come la Bohème, che ha inserito la stagione di teatro comico quale elemento qualificante del cartellone.

Tira uova metaforiche sul Carnevale 2005 anche Alberto Berardi, ex presidente dell'Ente Manifestazioni, che comunque prende le distanze dal lancio di quelle vere all'indirizzo delle Lecciso: "Una vergogna". L'intervento mira a correggere il tiro di alcune "falsità", qual è ritenuta l'eccezionale presenza di pubblico: "Era esattamente quello degli ultimi cinque anni". Negata anche la presunta bellezza del getto: "Se chi era sui carri non avesse provveduto ad acquistare dolciumi in proprio, sarebbe stato patetico come quello della prima sfilata". Non ci sarebbe stato ritorno alla tradizione, perché "sfilate, getto, luminaria e fuochi artificiali" sono ingredienti mai messi in discussione. Berardi non ritiene una novità la presenza di "qualche personaggio televisivo".

"Lo giudico un malcostume - spiega - e ciò non toglie che ai tempi della presidenza Amati venne a Fano tutto il circo mediatico". Si sarebbe risolto in flop il Tombolone di beneficenza, iniziativa dai "risultati sconfortanti" e "strumentalizzata in modo deplorevole da don Oreste Benzi". "A due signore pugliesi - prosegue - oltre ottomila euro, gli spiccioli alle popolazione colpite dal maremoto. Da vergognarsi per due generazioni. Non tutti lo sanno, ma il denaro della pubblicità è andato in gran parte a Berlusconi. Non tutti lo sanno, ma alla ditta organizzatrice di Milano, oltre ai proventi, andranno anche 70.000 euro di denaro pubblico, per svolgere un'attività che la Carnevalesca avrebbe svolto senza compenso".

Da: Il Messaggero del 17/2/2005

Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 12.01.2005
    Ultima modifica: 13.11.2005

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