Uno dei mestieri anteriori al tempo del consumismo, cioè a quando gli oggetti usati venivano buttati solo dopo averli riparati più volte (conservando le parti ancora utili ad altre riparazioni), è certamente “el stagnin”.
La sua bottega era modestamente attrezzata: un banco, stagno e acido, saldatore di rame (recentemente elettrico, a gas, o petrolio) la forgia, martello di ferro e di legno, forbici, lamiera, asta metallica, squadra, compasso e pochi altri.
Fabbricava grondaie e tubi di lamiera zincata, recipienti di vari tipi e dimensioni per i più svariati usi, riparava pentole metalliche, paioli, rivestiva di stagno puro le pentole di rame. Qualche stagnino era attrezzato anche per la lavorazione e la messa in opera di tubature per l’acquedotto e dei servizi igienici; pochissimi installavano impianti di termosifone a legna e a carbone.