Comuni del bacino
Cenni storici su Sant'Angelo in Vado
Sant'Angelo in Vado sorge sulle rovine dell'antica Tiphernum Mataurense.
Lo studio della pianta topografica dell'antica Tiphernum, ricostruita in base alle
informazioni ottenute con le operazioni di scavo e con le recenti
interpretazioni aerofotografiche, porta alla constatazione che la città aveva
forma quadrata, con i classici cardo e decumano che si incrociavano ad angolo
retto.
L'esistenza dell'antico municipio romano è attestata dai molti reperti archeologici ritrovati e oggi conservati
nell'Antiquarium della città.
Si ritiene che la città, dopol'avvento del cristianesimo, sia diventata sede vescovile. La lunga guerra tra Bizantini ed Ostrogoti (VI secolo) interessò anche il territorio di Tiphernum Mataurense che subì la totale distruzione.
I cittadini superstiti ricostruirono il nuovo abitato sulle rovine della città romana quasi completamente ricoperte dai terreni alluvionali e lo dedicarono all'arcangelo Michele; di qui il nome di Sant'Angelo.
La seconda parte del nome, "in Vado", fu aggiunta successivamente e sarebbe da attribuire al fatto che
per raggiungere i due tronconi della città, adagiata sulle rive del fiume, si
dovesse "guadare" il Metauro. Secondo un'altra interpretazione invece
la parola è collegata al Guado (Isatis tinctoria), una pianta dalla
quale, attraverso un opportuno procedimento, si estraeva un colorante blu
utilizzato per la tintura dei tessuti.
Sullo scorcio del Medio Evo Sant'Angelo in Vado fu capitale della "Massa
Trabaria", Provincia forestale dello Stato della Chiesa. Qui si radunava
il Parlamento della Provincia di Massa Trabaria che comprendeva il territorio
incluso tra Cagli-Urbino e l'Appennino.
Nel 1636 Papa Urbano VIII elevò Sant'Angelo al rango di "Città" e la promosse a Diocesi.
Nel luglio del 1849 di qui passò Giuseppe Garibaldi in fuga dopo la caduta della Repubblica Romana.
Nel 1860-61 viene a far parte del Regno d'Italia.
(Dal Sito Internet del Comune di S. Angelo in Vado: www.comunesantangeloinvado.it, consultato il 9-8-2005).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2001
Ultima modifica: 02.12.2009
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