Hippocampus guttulatus Cuvier, 1829

(= H. ramulosus)

Nome volgare: Cavalluccio marino - nome dialettale fanese: Cavalin de mâr

Famiglia: Syngnathidae

Caratteri distintivi: corpo di forma caratteristica, coperto da placche ossee in forma di anelli. Capo ad angolo retto rispetto al corpo; muso tubiforme, 3,5-4 volte più lungo che alto. Coda prensile, senza pinna caudale. Sul dorso e la testa sono presenti appendici dermiche di solito ben sviluppate, ma talvolta assenti. Colorazione bruna od olivastra, spesso con macchie scure e numerosi punti bianchi. Lunghezza sino a 12 (16) cm.

Si può confondere solo con il Cavalluccio marino camuso (Hippocampus hippocampus): caratteri distintivi sono le appendici dermiche quasi sempre ben sviluppate e il muso 3,5-4 volte più lungo che alto (anziché 2-2,5 volte).

Biologia e habitat: specie demersale, vive principalmente su fondali sabbiosi costieri con alghe, anche in acque salmastre, e nelle praterie di fanerogame (Posidonia, Zostera), fino a 20 m di profondità. Nuota in posizione verticale e usa la coda per aggrapparsi al substrato. Come negli altri Syngnathidae il maschio possiede una borsa incubatrice ventrale, nella quale vengono portate prima le uova e poi i piccoli fino al parto. Si nutre di piccoli crostacei e alghe.

Distribuzione in Italia: segnalata in tutti i mari italiani.

Frequenza di osservazione e distribuzione nella zona di studio (Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino sino a 34,5 miglia al largo): poco frequente, sul fondale roccioso e sui fondi mobili costieri.

Si rinveniva nelle nasse per seppie da 0,2 a 0,8 miglia dalla costa sui fondali sabbioso e sabbioso-fangoso (GHIRARDELLI, 1947). Pescata nel 1969-1970 a 4 miglia al largo della costa tra Pesaro e Fano, su fondale fangoso-sabbioso (PICCINETTI, 1970b). Osservata nel 1991-1992 a Baia Flaminia di Pesaro su fondale roccioso (GABUCCI e PARA, com. pers.). Un esemplare osservato nel luglio 2009 a Vallugola (costa del S. Bartolo, tra Pesaro e Gabicce) (BUSIGNANI, 2011).