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Topolino domestico - Mus musculus

Toporagno del Vallese - Sorex antinorii

Toporagno appenninico - Sorex samniticus


 

Toporagno appenninico - Sorex samniticus Altobello, 1926

Ordine: Soricomorpha

Famiglia: Soricidae

Caratteri distintivi: colore delle parti superiori del corpo bruno chiaro e delle inferiori grigiastro chiaro; punta dei denti rosso scura.

Molto simile al Toporagno del Vallese (Sorex antinorii) e al Toporagno di Arvonchi (Sorex arunchi) (1). Si differenzia dal primo, segnalato nella zona di studio, soprattutto per l'incisivo superiore con le due cuspidi divise da una intaccatura arrotondata (anziché a "V"), con pigmentazione rossa sulla punta che non arriva all'intaccatura (vedi disegno) e per la mancanza di macchia rossa sugli ipoconi del primo e secondo molare superiori (vedi foto). Si riconosce dal Toporagno nano (Sorex minutus) per le maggiori dimensioni (lunghezza testa-corpo maggiore di 60 mm anziché minore o eguale); per i caratteri ossei vedi S. minutus. Rispetto al gen. Neomys, che pure ha punta dei denti rossa, si distingue per avere 5 unicuspidi superiori (2) anziché 4.

Biologia e habitat: appare specie piuttosto euriecia (ossia che può adattarsi a un’ampia varietà di fattori ambientali) (da: AMORI et al., 1998).

Distribuzione in Italia: specie endemica italiana, è diffusa dal Po alla Calabria, assente nelle isole. Sembra presente sino a quote non troppo elevate.

Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro): tipo di dati: individui morti, crani in borre di Strigiformi (risulta il toporagno maggiormente predato dai rapaci notturni). Frequenza di osservazione: frequente. Distribuzione altimetrica: 0-850 m. Segnalazioni di presenza: basso bacino: F. Metauro da Fano a Sant'Ippolito, zona collinare (S. Biagio a Fano, San Costanzo, Villa S. Martino a Saltara). Medio bacino: Monti del Furlo (M. Paganuccio, Abbadia ai margini del M. Pietralata, Abbazia di Lastreto presso Cartoceto di Pergola), zona collinare (M. Martello in Comune di Cagli). Zona appenninica interna: M. di Montiego ad Urbania, zona di Bocca Serriola (Carlano), M. del Lago a NO di Apecchio, Bosco della Brugnola presso Serravalle di Carda, basse pendici del Gruppo del M. Catria (Passo del Mandrale e loc. Montione) (dati 1981-2007). Habitat: boschi di caducifoglie, boschi ripariali, boscaglie ed arbusteti, praterie, incolti erbosi di collina e pianura, campi coltivati.

Dati bibliografici: lungo il confine appenninico Marche-Umbria è indicata in quadrati di 5x5 km nel tratto dell’Alto Candigliano affluente del Metauro e di Bocca Serriola (GAGGI e PACI 2014).

Protezione: specie tutelata ai sensi della L. n.157 dell’11-2-1992 “Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio” e specie protetta in base alla Direttiva di Berna del 19-9-1979 (Allegato III).

NOTE

(1) Sorex antinorii e S. arunchi erano in precedenza inclusi in S. araneus, la cui presenza non è ancora appurata in Italia (AMORI et al., 2008).

(2) Unicuspide: dente con corona (la parte sporgente nella cavità orale) provvista di un solo cono o cuspide.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 17.03.2006
    Ultima modifica: 24.07.2024

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