Funghi, flora e fauna
Ghiozzetto minuto - Pomatoschistus minutus
Pomatoschistus minutus (Pallas, 1770)
Nome volgare e commerciale: Ghiozzetto minuto - nome dialettale fanese: Marsión
Famiglia: Gobiidae
Caratteri distintivi: corpo con 55-75 squame lungo il fianco. Nuca e parte anteriore dell’area predorsale prive di squame; dorso subito davanti l’inizio della prima dorsale e petto coperti di squame. Seconda dorsale con 11-13 raggi, pinne ventrali non estese fino all’ano. Colore grigio-giallastro cosparso di rade macchioline scure. Una fila di 4-5 macchie scure più o meno evidenti sui fianchi, in forma di nette fasce trasversali nel maschio in periodo riproduttivo; una macchia nera o blu orlata di chiaro sul margine posteriore della prima dorsale in entrambi i sessi. Lunghezza sino a 8 (9,5) cm.
Rispetto al Ghiozzetto marmoreggiato (Pomatoschistus marmoratus) ha 55-75 squame lungo il fianco (anziché 37-48), 11-13 raggi nella seconda dorsale (anziché 9-10 (11)), dorso coperto di squame nel tratto subito davanti alla prima dorsale (anziché nudo dal capo alla prima dorsale), ventrali non estese fino all’ano e femmina senza macchia scura sotto il mento; rispetto al Ghiozzetto cenerino (Pomatoschistus canestrinii) non ha piccoli punti di un nero intenso; rispetto al Ghiozzetto lagunare (Knipowitschia panizzae) non ha dorso privo di squame sino alla metà della seconda dorsale. Di aspetto simile sono anche il Ghiozzetto norvegese (Pomatoschistus norvegicus), il Ghiozzetto baltico (P. microps) e il Ghiozzetto del Giglio (P. knerii), pure indicati per l’Alto Adriatico, dai quali differisce per avere il petto coperto di squame (anziché nudo).
Biologia e habitat: specie demersale ed eurialina, vive sui fondali sabbiosi e fangosi da presso la riva sino a circa 50 m di profondità e nelle acque salmastre di lagune ed estuari. Il maschio dedica cure alle uova deposte sotto un riparo. Si nutre di piccoli crostacei e altri invertebrati bentonici.
Distribuzione in Italia: segnalata in tutte le acque marine costiere italiane.
Frequenza di osservazione e distribuzione nella zona di studio (Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino sino a 34,5 miglia al largo): presente nei fondi mobili sia costieri che al largo. La valutazione di frequenza è incerta perché i dati bibliografici riferiti a diversi individui pescati nel 1969-70 da 0,5 a 4 miglia al largo della costa tra Pesaro e Fano necessitano di conferma, data la possibile confusione con altri Gobiidae.
Specie rinvenuta prevalentemente sotto costa a circa 15-20 metri di profondità e alcuni esemplari a mezzo mare fuori Fano (CIAVAGLIA, com. pers.). Un maschio pescato nel marzo 1969 a circa 15 miglia e 58 m di profondità fuori Fano (conserv.) e una femmina nel gennaio 1970 a 2-4 miglia fuori Fano (conserv.).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 30.04.2006
Ultima modifica: 31.07.2024
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