Funghi, flora e fauna
Barbo canino - Barbus caninus
Barbus caninus Bonaparte, 1839
= B. meridionalis caninus (Zerunian, 2002)
Nome volgare: Barbo canino
Famiglia: Cyprinidae
Caratteri distintivi: muso allungato, bocca infera dotata di quattro barbigli, corpo slanciato, dorso bruno-verdastro, fianchi giallastri, ventre biancastro; sul dorso e i fianchi numerose macchie scure irregolari. Lunghezza fino a 20 (25) cm.
(da: https://fishbase.mnhn.fr/) Diagnosticato dai suoi congeneri nella zona appenninica per la presenza di 36-47 + 2-3 squame sulla linea laterale; 22-24 file di squame attorno al peduncolo caudale; dorso, fianchi e pinne punteggiati da grandi macchie e chiazze nere irregolari; peritoneo nero; ultimo raggio dorsale semplice flessibile, non seghettato posteriormente; labbro inferiore prodotto posteriormente in un lobo mediano.
Come adulto si può confondere con il Barbo comune (Barbus plebejus) e il Barbo tiberino (B. tyberinus), rispetto ai quali presenta macchie scure più grandi e il terzo raggio della pinna dorsale flessibile e non seghettato. Le difficoltà sono maggiori, sulla base dei soli caratteri morfologici apprezzabili a prima vista, nel distinguere fra loro gli esemplari più giovani. Rispetto al Gobione (Gobio gobio) ha 4 barbigli (anziché 2).
Biologia e habitat: predilige acque correnti e ben ossigenate dei tratti medio-alti di fiumi e torrenti, con fondo ghiaioso o ciottoloso. Si nutre di piccoli invertebrati acquatici.
Distribuzione: Italia settentrionale; le popolazioni della Toscana sono di dubbia origine, in quanto potrebbero essersi originate accidentalmente da esemplari alloctoni immessi nei ripopolamenti per la pesca sportiva (ZERUNIAN 2004).
Presenza nella zona di studio (bacino del Metauro): specie rinvenuta nel T. Auro a monte di Parchiule, al confine col territorio toscano (GIBERTINI & DUCHI, 2007) e nel luglio 2023 da DE PAOLI et al. (2024) che l'hanno rinvenuta anche nel vicino Rio della Villa, affluente dell'Auro.
Il Barbo canino è presente in Emilia-Romagna e sporadicamente in Toscana, regioni confinanti con le Marche - Provincia di Pesaro e Urbino.
Protezione: Barbus meridionalis è specie protetta in base alla Convenzione di Berna del 19-9-1979 (Allegato III) e specie di interesse comunitario che richiede zone speciali di conservazione (Allegato II) e il cui prelievo nella natura e il cui sfruttamento potrebbero formare oggetto di misure di gestione (Allegato V) in base alla Direttiva "Habitat" 92/43/CEE del 21-5-1992.
Considerata "in pericolo" (EN) nella Lista Rossa IUCN dei Vertebrati Italiani (RONDININI et al. 2013).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 09.03.2013
Ultima modifica: 25.11.2024
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