Funghi, flora e fauna
Pulcherricium caeruleum
Pulcherricium caeruleum (Lam.) Pamasto (1968) (= Terana caerulea (Lam.) Kunlze (1981))
Famiglia: Corticiaceae
Descrizione: Carpoforo: interamente e saldamente attaccato al substrato di crescita (resupinato), con i margini leggermente sollevati e inizialmente biancastri, superficie (imenoforo) liscia poi verrucosa, vellutata di colore blu, blu intenso, blu cobalto. Microscopia: spore di 7-9 x 5-6 µ, subsferiche, ellisssoidali, lisce; basidi clavati, molto allungati. Trama: monolitica, con ife a parete sottile e giunti a fibbia. Carne: inizialmente morbida poi coriacea e dura, sapore e odore non significativi.
Commestibilità: non commestibile.
Biologia e habitat: fungo molto appariscente, saprofita, appartenente alla famiglia delle Corticiaceae e con la caratteristica di seccarsi e di reidratarsi permettendo quindi di vivere a lungo per più stagioni. Su rami e tronchi di latifoglie in luoghi umidi, tutto l’anno.
Presenza nella zona di studio: zona collinare esterna (collina del Prelato a Fano).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 24.02.2016
Ultima modifica: 24.02.2016




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