Testuggine di Hermann - Testudo hermanni Gmelin, 1789

Altri nomi italiani: Tartaruga di terra

Specie simili: si distingue dalla Testuggine greca (Testudo graeca) per avere fra l’altro la placca sopracaudale di regola divisa in due anziché intera.

Distribuzione in Italia: è presente la sottospecie Testudo hermanni hermanni, mentre la ssp. T. h. boettgeri è limitata al settore nord-orientale del paese. Quest’ultima si trova anche in varie altre regioni italiane a seguito del rilascio di esemplari di origine balcanica ed ha creato ibridi con la sottospecie nominale.

Specie rilevata ma non considerata naturalizzata nella zona di studio (Provincia di Pesaro e Urbino) (1), pur essendo in grado di riprodursi nei giardini dove è tenuta in cattività. Dati accertati nella zona di studio: (dal 1980 circa al 2020): basso e medio bacino: alcuni esemplari nella periferia di Fano usciti dai giardini dove erano ospitati. Nei dintorni di Fossombrone (cella n.19) è stato catturato un esemplare lontano da abitazioni ad inizio anni ’80 del secolo scorso (DIONISI V.). Sulle pendici orientali del M. Paganuccio (Monti del Furlo) (cella n.28) un esemplare con carapace lungo 12 cm circa è stato osservato lungo una strada a 580 m di quota entro un bosco misto a prevalenza di carpino nero il 7-8-2020 (MANOCHI, com. pers.). Zona appenninica interna: un esemplare lungo la strada da Sant’Angelo in Vado verso Apecchio (cella n.25) affiancata da boschi e coltivi, un altro esemplare il 29-5-1998 (CUCCHIARINI A., com. pers.).

Dati bibliografici anche fuori della zona di studio: Novafeltria (Provincia di Rimini in Emilia-Romagna - cella n.2) prima del 1972 (VANNI et al., 1994, citando SILVESTRI, 1972). Celle n.22 e n.30 tra le Province di Pesaro-Urbino e di Ancona nel periodo a partire dal 1994 (FIACCHINI, 2003). Cella n.19 (la zona collinare tra i Monti della Cesana e Cartoceto) e n.30 (zona tra le Province di Pesaro e Urbino ed Ancona) (CORTI et al., 2013). Quest’ultimo autore non riporta per le Marche notizie di popolazioni autoctone vitali, ma solo di individui - di dubbia provenienza - rinvenuti in aree semi-naturali e in giardini di abitazioni private. In stretta vicinanza della nostra zona di studio vi sono segnalazioni in Umbria nella fascia appenninica tra Bocca Trabaria e Bocca Serriola (RAGNI et al., 2006; CORTI et al., 2013) e altre 4 in Provincia di Ancona (FIACCHINI, 2003).

NOTE: 1 - Specie naturalizzata: specie alloctona che costituisce delle popolazioni in grado di riprodursi ed auto-sostenersi in natura senza l’intervento dell’uomo.