Funghi, flora e faunaFunghi, flora e fauna

Lamia textor

Leistus fulvibarbis

Lampyridae - Lampyris fuscata e Luciola pedemontana


Lampyridae (Lampyris fuscata e Luciola pedemontana)

Le Lucciole (Luciola italica, L. pedemontana (= L. lusitanica), Lampyris noctiluca e L. fuscata) sono Coleotteri della famiglia Lampiridi, ben noti anche ai bambini perché di notte emettono luce. In Luciola si notano al buio soprattutto i maschi in volo che emettono luce intermittente, mentre le femmine pur possedendo le ali di norma non volano ed emettono luce intermittente solo in risposta ai maschi; per questo motivo sono osservabili solo di rado. In Lampyris i maschi, con superficie fotogena limitata nell’estremità dell’addome, volano e sono difficilmente identificabili, mentre le femmine prive di ali e di aspetto larviforme si osservano facilmente perché emettono una luce intensa e fissa. Le larve di Luciola rispetto a quelle di Lampyris sono più snelle e più piccole, di colore scuro senza punti rosati laterali lungo il corpo come queste ultime. Si trovano sotto i tronchi e le cortecce e sulla lettiera specialmente negli ambienti più umidi, ma sono meno mobili di quelle di Lampyris e quindi più difficilmente rinvenibili (FANTI, 2022). Entrambe le larve si cibano di chiocciole e di limacce alle quali iniettano un liquido che prima ha un effetto anestetizzante e poi scioglie i tessuti della preda in maniera da poter essere ingeriti.

Per le Marche sono citate da FANTI (2022) Luciola pedemontana e Lampyris fuscata; queste due specie sono state da noi accertante nella zona di studio (bacino del Metauro e litorale della Provincia di Pesaro e Urbino): nella zona di Fano e la prima anche nell’entroterra a Cantiano (LELI, com. pers.). Lampyris noctiluca è invece indicata per l’Italia settentrionale sino all’Emilia-Romagna.

In base al monitoraggio effettuato nell’area verde di Casa Archilei alla periferia di Fano dal febbraio al giugno 2023, per Luciola pedemontana è risultato che i maschi hanno iniziato a vedersi numerosi a partire da metà maggio in poi e che nessuna femmina è stata rilevata. Inoltre, pur avendo cercato nella parte superficiale del suolo, nella lettiera, sotto le pietre e tronchi non abbiamo rinvenuto le sue larve. Di Lampyris fuscata sono comparsi qualche maschio a partire dai primi di giugno, pochissime femmine (una a Pesaro il 29 maggio e un’altra a Fano il 10 giugno) ma in compenso diverse larve. Queste ultime si distinguono da quelle di L. noctiluca per avere di norma nel protorace quattro macchie rosa, una ad ogni angolo (anche se a volte quelle anteriori sono ridotte o addirittura assenti) anziché solo due all’angolo posteriore.

La toeletta della larva di Lucciola

Questa descrizione l’ho scritta nel 1958 quando muovevo i primi passi come osservatore dei costumi degli insetti, in un quaderno che ancora conservo. “Lucciola (3 aprile 1958) – Fano – campagna. La larva di Lampiride [oggi la riconosco come Lampyris fuscata] possiede all’estremità dell’addome, ritirata in posizione di riposo, una corona di tentacoli mobili disposti a mezza raggera, bianchicci, rosei in fondo e simili ad un mezzo imbuto (pigopodio). Per fare toeletta inarca di lato il pigopodio e lo avvicina al segmento da pulire. Poi allunga e distende, come una mano che si apre da serrata che era, l’imbuto mobile, e con questo fa presa nella zona da pulire e poi lo richiude, strofinandolo sulla superficie del tegumento. Quindi lo ritrae, passa al successivo, riallunga l’imbuto e così via. I tentacoli fungono da spazzola, penetrano negli interstizi del tegumento e lo puliscono. L’imbuto è inzuppato di un liquido spumoso e quando lo ritrae i tentacoli si arricciano verso l’interno. La zona pulita appare umidiccia. La pulizia si ripete spesso e dura buoni quarti d’ora. I tentacoli sono lunghi 2 mm, staccati l’uno dall’altro. Il corpo è pulito e scuro solo dove può arrivare l’imbuto-spazzola, il resto è sporco di terra”.

Allora avevo già letto, o stavo per leggere, le belle pagine scritte da Jean-Henri Fabre (1823-1915) nei suoi Ricordi entomologici sul “ver luisant” (Lampyris noctiluca) (vedi https://www.e-fabre.com/e-texts/souvenirs_entomologiques/ver_luisant.htm).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 22.10.2024
    Ultima modifica: 22.10.2024

Nessun documento correlato.


Lamia textor

Leistus fulvibarbis