Funghi, flora e fauna
Odonati - generalità
Gli Odonati, comunemente noti col nome di Libellule, sono insetti alati di media o grande taglia che con i loro colori vivaci e il loro volo instancabile, rappresentano una presenza vistosa della fauna delle zone umide. A rendere l'ordine degli Odonati particolarmente interessante contribuiscono anche alcune caratteristiche del comportamento (la difesa del territorio, fenomeni di migrazione, ecc.).
L'ordine degli Odonati, si suddivide nei due sottordini degli Zigotteri e degli Anisotteri; questi ultimi sono di dimensioni maggiori e degli ottimi volatori. Un'altra differenza sta nella posizione di riposo: negli Zigotteri le ali sono unite al di sopra dell'addome, mentre negli Anisotteri sono scostate dal corpo e tenute aperte.
Morfologia degli Odonati
Sulla testa degli Odonati spiccano in posizione laterale i grandi occhi di notevoli dimensioni. L'apparato boccale è di tipo masticatore ed è fornito di mandibole assai robuste (Odonati è la contrazione di un termine greco che significa (insetti) muniti di mandibole dentate). Le tre paia di zampe, che si articolano sul torace, non hanno funzione deambulatoria, ma servono ad aggrapparsi al sostegno e ad afferrare e trattenere la preda. Le due paia di ali, molto estese, allungate e sostenute da una fitta venulazione, possono essere ialine o colorate e presentano una serie di venature longitudinali e trasversali formanti numerose cellule; queste costituiscono un importante criterio di classificazione di questi insetti; una di queste cellule è opaca (pterostigma). Il loro volo, rapido e preciso, consente di cambiare rapidamente velocità e direzione, arrestarsi e volare verso l'alto. L'addome presenta una forma allungata ed è costituito da 10 segmenti (più un 11° vestigiale) che prendono il nome di uriti.
Biologia degli Odonati
Le larve delle Libellule sono acquatiche (anche se sul loro dorso sono visibili gli abbozzi alari). La femmina, dopo l'accoppiamento, depone le uova inserendole nelle piante acquatiche o abbandonandole nell'acqua, toccando talvolta la superficie con l'estremità dell'addome. Il tempo che intercorre tra la deposizione e la nascita dell'individuo può variare notevolmente; in alcune specie il ciclo dello sviluppo può essere interrotto in autunno-inverno con arresto dell'accrescimento; in tal caso la schiusura avviene nella primavera successiva.
Dalle uova nasce una larva (preneanide) che si accresce in acqua attraverso una serie di mute, passando per diversi stadi preimmaginali; l'individuo giovane, definito nei primi stadi anche col nome di neanide, negli ultimi viene chiamato ninfa.
Al momento della metamorfosi la ninfa esce dall'acqua e si fissa ad un supporto che può essere costituito da steli di piante acquatiche e persino da sassi e pietre; effettua l'ultima muta, che la trasformerà in adulto alato (immagine), lasciando sul supporto la spoglia ninfale, che prende il nome di esuvia. Per quanto riguarda l'inizio del periodo di volo, si possono distinguere specie primaverili e specie estive.
La vita degli adulti, a parte le poche eccezioni di specie che svernano allo stato adulto, dura circa uno o due mesi. Sia gli adulti che le larve sono predatori. Le prede comprendono insetti ed altri invertebrati (Crostacei, Gasteropodi); le larve di grossi anisotteri non disdegnano anche girini ed avannotti. A loro volta adulti e larve di libellule sono predati da pesci, uccelli e insetti acquatici.
Gli ambienti di vita degli Odonati
Gli stagni sono l'ambiente preferito da molte specie di libellule (soprattutto quelli circondati da un'ampia cintura di vegetazione), tra le quali figurano: Ischnura elegans, Coenagrion puella, Chalcolestes viridis, Aesna mixta, Libellula depressa, Orthetrum brunneum, Shmpetrum fonscolombii, S. meridionale.Passando alle acque fluviali, i tratti del Metauro ricchi di vegetazione sulle rive ospitano molti degli Odonati tipici delle acque stagnanti e due specie di Calopteryx: C. haemorrhoidalis e C. virgo, riconoscibili per avere le ali colorate (rispettivamente di bruno scuro e azzurro-viola); anche se le due congeneri condividono l'ambiente fluviale dell'alto corso ad acque veloci, la prima delle due si spinge fino alla pianura costiera del Metauro.
Nei torrenti dell'alto Metauro e alto Candigliano più aperti e luminosi vivono Onychogomphus forcipatus e Orthetrum brunneum (questa ultima presente pure negli stagni costieri), mentre la grande Cordulegaster boltoni è stata rinvenuta solo presso le sorgenti e i piccoli ruscelli ombrosi.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.07.1999
Ultima modifica: 17.04.2011
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