Funghi, flora e faunaFunghi, flora e fauna

Malacosoma neustria

Marumba quercus

Maniola jurtina


Maniola jurtina (Linnaeus, 1758)

Nome volgare: Maniola comune

Famiglia: Satyridae

Caratteri distintivi: ala anteriore 22-30 mm. Ocello nero apicale sulle ali anteriori con una o due piccole macchie bianche. Maschio con piccoli ocelli neri sulla parte inferiore delle ali posteriori. Femmina più grande e priva di ocelli sulla parte inferiore delle ali posteriori.

Si può confondere con Hyponephele lupina (Italia centrale e meridionale; comprese le Marche in ORTALI e BERTACCINI, 1987) e H. lycaon, i cui maschi non possiedono piccoli ocelli sulla parte inferiore delle ali posteriori e le cui femmine hanno due ocelli sulle ali anteriori (anziché uno); per la femmina la distinzione risulta più difficile disponendo solo di foto in natura ad ali chiuse. La femmina si può confondere anche con quella di Pyronia cecilia, che ha sulle ali anteriori più arancio nella parte superiore, una diversa ripartizione tra la parte bruna basale e chiara distale nelle parti inferiori delle ali posteriori ed è più piccola (ala anteriore 16-21 mm); con quella di Pyronia tithonus, che è più piccola (ala anteriore 17-22 mm) e ha piccoli ocelli bianchi sulla parte inferiore delle ali posteriori.

Biologia: una sola generazione annuale, con sfarfallamento in giugno-luglio. Il bruco si nutre di graminacee quali Anthoxanthum odoratum, Brachypodium sp., Bromus sp., Festuca rubra, Lolium sp. e Poa spp.

Distribuzione in Italia: specie segnalata in tutta Italia, isole comprese.

Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro): tipo di dati: foto, esemplari in collezione. Frequenza di osservazione: frequente. Distribuzione altimetrica: 10-1540 m s.l.m. Periodo di presenza: da fine maggio a settembre. Segnalazioni di presenza: basso bacino: rive del F. Metauro a 4-5 km dalla foce, zona del T. Arzilla, colline presso Mombaroccio e Montefelcino. Medio bacino: Monti del Furlo, Monti della Cesana, rilievo del M. Raggio-Montalto Tarugo a Fossombrone. Zona appenninica interna: Valle del T. Auro nell'Alpe della Luna, Gruppo del M. Nerone, Bosco della Brugnola presso Serravalle di Carda, M. Petrano, Gruppo del M. Catria, Serre (Serra della Stretta, Serra dei Castagni, Bosco di Tecchie). Habitat: arbusteti, margini boschivi, radure, praterie montane.

ALTRA BIBLIOGRAFIA:

ORTALI A., BERTACCINI E., 1987 - Le farfalle diurne d'Italia. Museo Ornitologico e di Scienze Naturali di Ravenna: 159 pp. più 12 tav.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 09.08.2004
    Ultima modifica: 05.08.2024

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