Funghi, flora e faunaFunghi, flora e fauna

Lanzardo o Sgombro occhione - Scomber colias

Latterino capoccione - Atherina boyeri

Lasca - Protochondrostoma genei


Protochondrostoma genei (Bonaparte, 1839)

= Chondrostoma genei (Bonaparte, 1839)

Nome volgare: Lasca

Nomi dialettali: Musella, Mogella, la Striscia

Famiglia: Cyprinidae

Caratteri distintivi: capo relativamente piccolo, bocca infera, con margine inferiore duro e affilato, vista da sotto arcuata ed estesa lateralmente quanto il muso. Corpo slanciato, con lunghezza standard (1) da 4 a 4,5 volte l'altezza massima. Pinna dorsale un pò arretrata rispetto alle ventrali, pinna anale con 11-14 raggi e dorsale con 10-12 raggi. Dorso grigio-brunastro, fianchi grigiastri con fascia longitudinale scura non sempre molto evidente, ventre biancastro. Lunghezza fino a 20 (25) cm.
Rispetto agli altri Cyprinidae ha bocca nettamente infera con margine inferiore duro e affilato; rispetto alla Savetta (Chondrostoma soetta), oltre alle dimensioni minori che può raggiungere, ha corpo più slanciato, con lunghezza standard da 4 a 4,5 volte l'altezza massima (anziché 3,5-3,75 volte) e fascia longitudinale scura più o meno evidente sui fianchi. I caratteri esterni degli esemplari più giovani non permettono di distinguere la Lasca dalla Savetta.

Biologia e habitat: specie gregaria, preferisce acque chiare e mosse; si nutre di alghe e altri vegetali e in misura minore di invertebrati che trova sul fondo.

Distribuzione: Italia settentrionale e centrale.

Presenza nella zona di studio  (bacino del Metauro): diverse segnalazioni riguardano il tratto dalla foce al medio-alto corso del Metauro e dei suoi affluenti (1970-1990). Rilevata da GIBERTINI & DUCHI, 2007 nel Sito Natura 2000 Monte Nerone e Gola di Gorgo a Cerbara. Lungo il F. Metauro è stata osservata nel luglio 2023 in 6 stazioni di rilevamento da Calcinelli (Colli a Metauro) a 41 m slm sino a 1 km dalla foce a 5 m slm (DE PAOLI et al., 2023) (2). E' stata osservata nel basso corso del T. Arzilla in Comune di Fano (1970 circa); non rinvenuta nel giugno 2023 (DE PAOLI et al., 2023) .

Protezione: specie protetta in base alla Convenzione di Berna del 19-9-1979 (Allegato III) e specie di interesse comunitario che richiede zone speciali di conservazione (Allegato II) in base alla Direttiva "Habitat" 92/43/CEE del 21-5-1992.

Considerata "in pericolo" (EN) nella Lista Rossa IUCN dei Vertebrati Italiani (RONDININI et al. 2013).

NOTE
(1) la lunghezza standard è misurata dalla punta del muso al punto del peduncolo posizionato a livello dell'inizio superiore e inferiore della pinna caudale (vedi figura).

(2) (da: DE PAOLI et al., 2023) La lasca, specie indigena e che caratterizza la fascia di bassa collina e alta pianura dei corsi d’acqua delle Marche, fino a circa 15 anni fa risultava la specie indigena assolutamente dominante la comunità definita a “ciprinidi reofili” dei fiumi della Provincia di Pesaro e Urbino. Ad oggi il quadro ne farebbe propendere per la veloce estinzione locale. Mi permetto di indicare quale assoluta priorità il recupero di questa specie che chiaramente non può prescindere da una valutazione più ampia del suo status su scala di bacino congiuntamente allo stato ambientale.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.07.1999
    Ultima modifica: 18.11.2024

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