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Geotritone italiano - Hydromantes italicus

Rana agile - Rana dalmatina

Raganella italiana - Hyla intermedia


Raganella italiana - Hyla intermedia Boulenger, 1882

Nomi dialettali: Raganèla (da referente di Isola di Fano a Fossombrone), Ragnoccola (nella zona di Cantiano), Cantarìna (da referente di Fano), Cantarèlla (da referente di Casinina in Comune di Auditore)

Ordine: Anura. Famiglia: Hylidae

Nella nostra zona di studio (Provincia di Pesaro e Urbino) si trova la ssp. nominale Hyla intermedia intermedia Boulenger, 1882.

Note tassonomiche: SPEYBROECK et al. (2020) suggeriscono di considerare le popolazioni di Hyla intermedia delle regioni italiane a nord dell’Appennino settentrionale una sottospecie (Hyla intermedia perrini - Raganella italiana settentrionale), distinguibile solo su base genetica da quella nominale, mentre DUFRESNES et al. (2018) avevano proposto di ascrivere queste popolazioni ad una nuova specie, l’Hyla perrini. Il confine indicato tra i due taxa coincide col confine nord della Provincia di Pesaro e Urbino, la quale pertanto rientra nell’areale della sottospecie nominale.

Caratteri distintivi: lunghezza del corpo sino a 4,5 cm nei maschi e a 5,5 cm nelle femmine. Iride dorata e pupilla orizzontale. Pelle liscia, cuscinetti adesivi sulla punta delle dita. Una striscia bruna o nera corre lungo i fianchi dalla narice (oppure da dietro l’occhio) sino all’inguine, il dorso è di colore verde brillante, la parte ventrale biancastra e priva di macchie. Il maschio presenta in corrispondenza della gola un sacco vocale di colore marrone chiaro, mentre la gola della femmina è biancastra. Il girino, che può raggiungere i 5-6 cm, presenta occhi disposti lateralmente, un po’ sporgenti e quindi visibili anche da sotto, coda ± fortemente e lungamente appuntita, cresta dorsale a profilo nettamente convesso che si estende in avanti sin quasi a livello degli occhi, parti dorsali di colore olivastro o brunastro e ventre biancastro. Disco orale con due serie di cheratodonti nel labbro superiore, la seconda delle quali brevem. interrotta nel mezzo, e tre in quello inferiore, la terza talora brevem. interrotta. Taxa simili: adulto inconfondibile rispetto agli altri Anuri presenti nella nostra zona, mentre risulta distinguibile solo geneticamente dalla sopracitata Hyla intermedia perrini. Simili sono Hyla arborea, H. meridionalis e H. sarda, ma presenti in regioni italiane distanti dalla zona di studio.

Biologia: la Raganella italiana frequenta gli ambienti acquatici solo nel periodo riproduttivo. E’ attiva da marzo a novembre, maggiormente di notte, oppure di giorno con tempo coperto o piovoso. E’ molto agile nell’arrampicarsi. Gli adulti si nutrono in prevalenza di artropodi, le larve sono soprattutto vegetariane. La riproduzione si svolge da marzo a giugno-luglio. Il maschio emette un forte canto ritmato, a cui si associano in coro i maschi vicini, canto ascoltato nella fascia costiera della zona di studio sia di notte che di giorno a partire da marzo. Le uova vengono deposte in piccoli ammassi globosi attaccati alla vegetazione sommersa, con osservazioni nella nostra zona costiera a fine marzo e a fine maggio. Il girino è un abile nuotatore; la fase larvale dura in genere 2-3 mesi.

Distribuzione in Italia: Hyla intermedia è presente in tutta la penisola e in Sicilia, dal livello del mare sino in genere a 400 m di quota, ma anche oltre i 1000 m (ad es. 1430 m in Emilia-Romagna - MAZZOTTI et al., 1999 e sino a circa 950 m nel vicino tratto toscano dell’Alpe della Luna il 27-4-1969 (VANNI et al., 1994, legit B. & M. LANZA). Manca nella parte più orientale del Friuli-Venezia Giulia, in Liguria e in Sardegna, dove si trovano rispettiv. Hyla arborea, H. meridionalis e H. sarda.

Dati accertati nella zona di studio (Provincia di Pesaro e Urbino): diffusione (compresi dati bibliogr.): specie diffusa. Frequenza di osservazione: frequente. Distribuzione altitudinale: dal livello del mare a 780 m (Pietrafagnana presso Carpegna, 2000 - PACI, com. pers.). Osservazioni: dati dal 1980 al 2020. Rinvenuta un po’ dovunque in tutta la zona di studio, dalla costa alla zona appenninica interna. Habitat: si incontra soprattutto sulla vegetazione presso l’acqua (alberi, arbusti, cespugli e cannucce di palude). Si riproduce in laghetti, stagni, pozze, acquitrini e vasche.

Osservazioni anteriori al 1980: campagna nella valle del Metauro a Lucrezia di Cartoceto (cella n.20) in una vasca, nel 1966 (POGGIANI).

Dati bibliografici: Parco Naturale del Monte San Bartolo (celle n.1, 6 e 7), nel 2010-2011 (RISVEGLIA et al., 2011 e UNIVERSITA’ DI URBINO, 2010 - inedito). Cella n.2 tra Emilia-Romagna e Marche dal 1970 al 1993 (MAZZOTTI & STAGNI, 1993). Dintorni di Monte Licciano (Monte Grimano) (cella n.3) a circa 500 m di quota, il 29-4-1993 (VANNI et al., 1994). Cella n.4, tra Emilia-Romagna e Marche nel periodo a partire dal 1980, e n.5, prima del 1980 (MAZZOTTI et al., 1999). Parco del Sasso Simone e Simoncello (celle n.8 e 15 - PANDOLFI & MACCHIA, 2001). Celle n.15 e 23 tra Toscana e Marche nel periodo a partire dal 1985 (VANNI & NISTRI, 2006). Riserva naturale del Sasso di Simone (cella n.15) in Provincia di Arezzo, Toscana (VANNI, 2001). Monti del Furlo (cella n.27): (FURLANI, 1990); M. Pietralata e M. Paganuccio il 29-4 e il 7-7-2018, anche in canto (FABBRI, 2018 - inedito). Celle n.21, 29, 30, 35, 36 e 39 tra le Province di Pesaro-Urbino e di Ancona nel periodo a partire dal 1994 (FIACCHINI, 2003).

Normative di tutela: Hyla intermedia (sotto il nome di Hyla arborea) è specie protetta in base alla Convenzione di Berna del 1979 (Allegato III). Valutata come “a minor preoccupazione” (LC) (categoria della popolaz. italiana nella Lista rossa IUCN dei vertebrati italiani, RONDININI et al., 2013) e “quasi minacciata” (NT) da FIACCHINI (2008a) per le Marche.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 15.01.2003
    Ultima modifica: 07.08.2024

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