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Ratto delle chiaviche - Rattus norvegicus

Riccio europeo - Erinaceus europaeus

Ratto nero - Rattus rattus


 

Ratto nero - Rattus rattus (Linnaeus, 1758)

Ordine: Rodentia

Famiglia: Muridae

Caratteri distintivi: colorazione bruna sul dorso e più chiara sul ventre. Di taglia grande (lunghezza testa-corpo 140-240 mm), può essere confuso con il Ratto delle chiaviche (Rattus norvegicus), ma se ne distingue per l'aspetto complessivamente meno robusto, la coda di lunghezza maggiore di quella di testa-corpo e orecchio più glabro e grande (se piegato in avanti raggiunge o sorpassa l'occhio). Sempre rispetto a R. norvegicus ha un cranio visto da sopra con forma ovale anziché trapezoidale e la seconda lamina del primo e secondo molare inferiore con un evidente tubercolo accessorio esterno, talvolta carattere incerto (vedi foto). In GAGGI e PACI, 2014 viene anche riportato come carattere discriminatorio il fatto che i forami incisivi superano una linea immaginaria trasversale che congiunge le radici anteriori dei primi molari superiori (vedi foto).

Biologia e habitat: specie abile arrampicatrice, frequenta aree marginali di boschi e i piani alti degli edifici (solai, magazzini). Rinvenuta anche all'interno di cassette-nido per uccelli.

Distribuzione in Italia: originaria dell’Asia Orientale, è divenuta cosmopolita. Presente in tutto il territorio nazionale, dal livello del mare alla media collina.

Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro): tipo di dati: individui vivi, immagini con fototrappole, crani in borre di Strigiformi. Frequenza di osservazione: scarsa. Distribuzione altimetrica: 0-760 m. Segnalazioni di presenza: basso bacino: F. Metauro a Fano, zona collinare (Villa S. Martino a Saltara). Medio bacino: Monti del Furlo (Abbadia al margine del M. Pietralata). Zona appenninica interna: dintorni di Sant'Angelo in Vado; M. del Lago a NO di Apecchio a 760 m di quota; loc. Valdonica nei dintorni di Cantiano (dati 1981-2023). Habitat: boschi di latifoglie, boschi ripariali, zone agricole, edifici isolati, aree urbane.

Dati bibliografici: lungo il confine appenninico Marche-Umbria è indicata in quadrati di 5x5 km nei tratti dell’Alto Candigliano affluente del Metauro, di Bocca Serriola e nella zona della Scheggia al margine del Gruppo del M. Catria (GAGGI e PACI, 2014).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 15.07.2003
    Ultima modifica: 25.07.2024

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