Funghi, flora e faunaFunghi, flora e fauna

Ratto nero - Rattus rattus

Rinolofo eurìale - Rhinolophus euryale

Riccio europeo - Erinaceus europaeus


 

Riccio europeo - Erinaceus europaeus Linnaeus, 1758

Ordine: Erinaceomorpha

Famiglia: Erinaceidae

Caratteri distintivi: inconfondibile per la fitta copertura di aculei, che lascia liberi solo il muso e le parti inferiori del corpo.

In Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige è presente l’assai simile Riccio orientale (Erinaceus roumanicus).

Biologia e habitat: specie di abitudini notturne, si adatta bene a svariate tipologie ambientali: boschi, prati, campi, siepi, giardini e orti anche in zone urbane. Durante la cattiva stagione va in letargo, a volte alternandolo con brevi periodi di attività; il rifugio si trova nel terreno sotto i rovi ed altri densi arbusti. Si ciba di insetti, lombrichi, chiocciole e altri invertebrati.

Distribuzione in Italia: presente in tutta la penisola, nelle isole maggiori e in alcune isole minori, soprattutto in pianura e collina, ma anche sino a circa 2000 m nelle Alpi.

Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro): tipo di dati: individui morti sulle strade e più di rado vivi; un caso di resti ossei in borre e lembi di pelle da predazione di Gufo reale (Gola del Burano presso Cantiano, ottobre 1983). Frequenza di osservazione: frequente. Distribuzione altimetrica: 0-400 m. Segnalazioni di presenza: basso bacino: pianura costiera e T. Arzilla a Fano, F. Metauro da Fano a Sant’Ippolito, zona collinare in destra e sinistra idrografica. Medio bacino: Monti del Furlo, Monti della Cesana, valli del F. Metauro e suoi affluenti. Zona appenninica interna: Gola di Gorgo a Cerbara, dintorni di Piobbico, Apecchio e Cantiano, Gola del Burano tra il M. Catria e il M. Petrano (dati 1976-2023). Habitat: boschi di caducifoglie, boschi ripariali, boscaglie e arbusteti, incolti erbosi, campagne con siepi e macchie sparse, zone urbane con orti e giardini.

Dati bibliografici: lungo il confine appenninico Marche-Umbria è indicata in quadrati di 5x5 km nel tratto dall’Alto Candigliano, affluente del Metauro, sino ai margini del Gruppo del M. Catria (GAGGI e PACI, 2014).

Protezione: specie tutelata ai sensi della L. n.157 dell’11-2-1992 “Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio” e specie protetta in base alla Direttiva di Berna del 19-9-1979 (Allegato III).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 15.07.2003
    Ultima modifica: 24.07.2024

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