Funghi, flora e faunaFunghi, flora e fauna

Topo quercino o Quercino - Eliomys quercinus

Topo selvatico a collo giallo - Apodemus flavicollis

Topo selvatico - Apodemus sylvaticus


Topo selvatico - Apodemus sylvaticus (Linnaeus, 1758)

Ordine: Rodentia

Famiglia: Muridae

Caratteri distintivi: rispetto ad A. flavicollis presenta generalmente dorso e fianchi marroni-brunastri e parti inferiori bianco-grigiastre, con separazione meno netta sul fianco tra le due colorazioni; non sempre presente una macchia aranciata sulla gola, e in tal caso poco definita e allungata longitudinalmente. Coda scura sopra e chiara sotto, generalmente uguale o di poco inferiore alla lunghezza testa-corpo (anziché più lunga). Piede posteriore generalmente con lunghezza inferiore a 23,5 mm (1). Non è sempre agevole la distinzione in base ai caratteri del cranio: forami incisivi che tendenzialmente oltrepassano la linea immaginaria trasversale che congiunge le radici anteriori dei primi molari superiori (2); primo molare superiore con tubercoli 4 e 7 prevalentemente accollati o confluenti; secondo molare superiore con tubercolo esterno 9 generalmente presente. Per avere comunque la certezza dell’identificazione, in certi casi occorre rivolgersi all’indagine genetica.

Biologia e habitat: vive al margine di boschi, in zone rurali con siepi e boschetti, aree verdi urbane ed immediate vicinanze di abitazioni.

Distribuzione in Italia: specie presente in tutto il territorio nazionale, sulle Alpi occidentali sino a quasi 2000 m di quota.

Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro): tipo di dati: crani in borre di Strigiformi (risulta uno dei micromammiferi maggiormente predati), catture con trappole incruente. Frequenza di osservazione: frequente. Distribuzione altimetrica: 0-800 m. Segnalazioni di presenza: basso bacino: pianura costiera e F. Metauro in Comune di Fano; zona collinare (S. Biagio a Fano, Villa S. Martino a Saltara). Medio bacino: Monti del Furlo (Abbadia ai margini del M. Pietralata; parti alte del M. Paganuccio; la Pieve ai margini del M. Paganuccio; Abbazia di Lastreto presso Cartoceto di Pergola). Zona appenninica interna: M. del Lago a NO di Apecchio, zona di Bocca Serriola (Carlano), Bosco della Brugnola presso Serravalle di Carda, basse pendici del Gruppo del M. Catria (Passo del Mandrale e loc. Montione), Serra di Burano (Bosco di Tecchie) (dati 1979-1996). Habitat: boschi di caducifoglie, boschi ripariali, incolti erbosi, campi coltivati con siepi e macchie, orti e giardini, interno di abitazioni in zone agricole.

Dati bibliografici: lungo il confine appenninico Marche-Umbria è indicata in quadrati di 5x5 km nel tratto da Bocca Trabaria sino all’Alto Bosso, affluente del Metauro, e nella zona della Scheggia al margine del Gruppo del M. Catria (GAGGI e PACI, 2014).

NOTE

(1) Per la misura del piede posteriore vedi disegno.

(2) GAGGI e PACI (2014) nel campione esaminato di A. sylvaticus studiato in Umbria, considerano carattere diagnostico la posizione dei forami incisivi solo quando supera nettamente la linea immaginaria trasversale che congiunge le radici anteriori dei primi molari superiori; per quanto riguarda A. flavicollis, fanno notare che raramente i forami incisivi sono nettamente distanti da questa linea, rendendo tale carattere non sempre utile a fini diagnostici.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 15.07.2003
    Ultima modifica: 25.07.2024

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