Funghi, flora e fauna
Xerocomus chrysenteron
Xerocomus chrysenteron (Bull.) Quélet
Famiglia: Boletaceae
Descrizione: Cappello: diametro 4-10 cm, dapprima emisferico, poi convesso, con superficie vellutata, glabra con l'età, screpolata durante i periodi secchi, da bruno chiaro a scuro, a volte oliva, con fiammature rossastre, soprattutto dove screpolato o mangiato da animali. Imeneforo: tubuli prima giallo pallido, più tardi olivacei, viranti al blu se toccati. Spore: ellittico-cilindriche, color giallo oliva, lisce, di dimensioni 12-16 x 4-6 micron. Gambo: cilindrico, a volte contorto, con base sovente ingrossata, superficie gialla con diversi gradi di rosso, in alcuni casi quasi completamente rossa. Fibrillature longitudinali, macchiantesi di blu dove toccato. Carne: bianco-giallastra, ma rossa sotto la cuticola del cappello, diventa blu, poi rossa, al taglio. Odore e sapore gradevoli, aciduli.
Commestibilità: scadente per la poca consistenza della carne.
Biologia e habitat: fungo comune e diffuso, sia sotto latifoglie che aghifoglie. Sembra preferire terreni silicei.
Presenza nella zona di studio: zona collinare esterna (Bosco di Montevecchio e Bosco di Severini a Fano; Bosco del Beato Sante presso Mombaroccio, in PARA 1987), Monti della Cesana (Bosco di Montebello di Urbino), rilievo del M. Raggio-Montalto Tarugo (Bosco di Montalto Tarugo), zona appenninica interna (M. di Montiego, M. Nerone, M. Petrano, M. Catria, Bosco della Brugnola presso Serravalle di Carda, Alto Candigliano, Serre, Alpe della Luna - Bocca Trabaria, zona di Bocca Serriola).
Note: piuttosto variabile d'aspetto, è facilmente identificabile nelle forme tipiche; negli altri casi si può confondere con specie simili.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 11.03.2007
Ultima modifica: 11.01.2015
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