Palaemon serratus (Pennant, 1777)

Nome italiano: Gamberetto maggiore; nome commerciale italiano: Gamberetto

Ordine: Decacoda, Famiglia: Palaemonidae

Caratteri distintivi: lunghezza totale 100 mm. Rostro nettamente più lungo dello scafocerite, nella sua metà distale sottile e tendente ad incurvarsi nettamente verso l’alto, con 7-10 denti nel bordo dorsale e 4-6 in quello ventrale (ZARIQUIEY ALVAREZ, 1968). Lo spazio tra il primo e il secondo dente dorsale (iniziando a contare dalla parte prossimale) è superiore a quello tra il secondo e il terzo. Prime due paia di pereiopodi che terminano con una pinza, con il carpo del II pereiopode lungo meno di 2/3 della chela. 7-8 bande trasversali scure sui segmenti addominali, inframezzate a linee sottili dello stesso colore delle prime. Nel carapace sono presenti le stesse linee scure, ma disposte per lo più obliquamente e quasi convergenti verso la base del rostro. I pereiopodi presentano sulle articolazioni fasce di colore arancio e viola o bruno.

Limitandoci alle specie rinvenute nella zona di studio, si può confondere con Palaemon elegans (63 mm), dal quale si distingue per le dimensioni superiori e tra gli altri caratteri quelli del rostro e del II pereiopodio. Per il confronto con P. adspersus e con P. antennarius, vedi schede corrispondenti).

Distribuzione in Italia, biologia e habitat: specie segnalata in tutti i mari italiani (FROGLIA, 2010).

Vive a poca profondità (sino a 10 m) su fondali rocciosi.

Dati accertati nella zona di studio (Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino sino a 34,5 miglia al largo): tipo di dati: documentaz. Fotografica, esame esemplari raccolti, dati bibliografici. Frequenza di osservazione: specie frequente. Rinvenuta dal 1996 al 2018 nelle scogliere frangiflutti lungo la costa fanese e poco frequentemente spiaggiata (DIONISI, com. pers.). Pescata in 2 stazioni dai 3 ai 10 m di prof. Nel fondale sabbioso-fangoso al margine con quello roccioso al largo della costa alta del San Bartolo da Pesaro a Gabicce (PICCINETTI, 1978). Diversi esemplari nel settembre 2011 alla foce del Metauro, in acqua salmastra (legit BAI). Osservata nel 2008-2014 lungo la costa alta del San Bartolo da Pesaro a Gabicce (BUSIGNANI, com. pers.).