Geologia e clima
Il muro di faglia di Balza della Penna (M. di Montiego)
Le faglie sono piani di discontinuità secondaria, di origine tettonica, che attraversano uno o più corpi rocciosi. In corrispondenza di questi piani, la fratturazione e la ricristallizzazione dei materiali possono rendere il corpo roccioso attraversato più o meno resistente all'erosione rispetto alle porzioni adiacenti, non interessate dal fagliamento. Spesso, l'intensa fratturazione che accompagna un piano di faglia indebolisce queste zone, rendendole più attaccabili dall'erosione: in questi casi si sviluppano valli e solchi d'erosione corrispondenti con linee di faglia (p. es. il tratto terminale del F. Metauro).
Altre volte, l'intensa ricristallizzazione e/o la precipitazione di sali o altri composti ad opera dei fluidi circolanti lungo la zona di faglia e nel fittissimo reticolo di fessure ad essa legato, produce attorno alla faglia una zona talmente cementata da risultare più resistente alla degradazione rispetto alla roccia d'origine. La degradazione selettiva, in questi casi, fa sì che la porzione più resistente venga smantellata più lentamente rispetto alle porzioni adiacenti, meno resistenti: trovandosi lungo una zona di faglia, sempre estremamente stretta rispetto all'estensione laterale, il risultato è la creazione di un vero e proprio "muro", che si erge dal paesaggio circostante.
L'esempio riportato riguarda il caso del grande e suggestivo "muro" modellato lungo la faglia inversa che interessa il tratto terminale della Gola di Gorgo a Cerbara, passando per Balza della Penna (M. di Montiego) e attraversando, con orientazione NW-SE, i calcari selciferi della Maiolica.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 21.02.2004
Ultima modifica: 21.02.2004
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