Geologia e clima
Strutture di crioturbazione nelle alluvioni terrazzate del 2° ordine
Come i detriti stratificati, anche i principali accumuli alluvionali del Bacino del Metauro, attualmente terrazzati, si sono formati durante le fasi più fredde del Pleistocene (fasi glaciali). Anche le alluvioni terrazzate, pertanto, possono recare tracce delle intense fasi di gelo che caratterizzarono gli intervalli glaciali pleistocenici nell'Appennino Marchigiano. Queste tracce, per motivi non del tutto chiari sono molto più rare nelle alluvioni terrazzate che nei detriti stratificati: nonostante ciò, esistono nelle alluvioni diversi esempi significativi di strutture riferibili, anche se talora dubitativamente, a crioturbazione.
L'immagine mostra una fessura a cuneo isolata, di ragguardevoli dimensioni, osservata nelle alluvioni terrazzate del "2° ordine" (Pleistocene medio-finale, quote di 50-70 m sul locale fondovalle) in uno sbancamento di passati lavori di cava lungo la strada che da Pian di Raggioli conduce a Pagino (M. Pietralata). Questa struttura, nonostante sia isolata, in base alle caratteristiche del riempimento e al suo estendersi lateralmente in profondità entro l'affioramento (fatto che permette di eliminare una genesi per disturbo da radici), potrebbe essere stata prodotta da crioturbazione. Una genesi alternativa potrebbe venire ricercata in shock sismici o (almeno in linea teorica, mancando ulteriori indizi di terreno) in processi di franamento.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 21.02.2004
Ultima modifica: 21.02.2004
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