Geologia e clima
La Formazione della Corniola
Il bacino pelagico umbro-marchigiano, in cui nel Lias inferiore comincia a depositarsi la Corniola, nacque in seguito alla dissezione ed al susseguente parziale annegamento della piattaforma carbonatica del Calcare Massiccio. Lo smembramento della piattaforma fu causato da azioni tettoniche distensive connesse con l'apertura della Tetide occidentale. Il fenomeno tettonico fu di grande portata e provocò la suddivisione dell'area corrispondente all'Appennino Centrale in due settori paleogeografici ben definiti: la piattaforma laziale-abruzzese, che rimase in condizioni di mare sottile, ed il bacino umbro-marchigiano che fu soggetto ad una rapida subsidenza ed ospitò una sedimentazione di tipo pelagico. La grande faglia che consente lo svincolo tra i due domini aveva una direzione circa N-S sulla congiungente Ancona-Anzio. La velocità di subsidenza dell'area umbro-marchigiana deve essere stata così alta che la produzione di sedimenti organogeni non riuscì interamente a compensarla. Il fondale, di conseguenza, si approfondì ostacolando lo sviluppo di organismi bentonici e la stessa produzione di sedimenti in loco. Il bacino pelagico che si formò dopo l'annegamento della piattaforma presentava una batimetria molto articolata con blocchi variamente rialzati ed inclinati. Queste variazioni nella batimetria e nella velocità di subsidenza sono registrate da successioni sedimentarie diverse da zona a zona. Per questi motivi è difficile inquadrare la stratigrafia giurassica del bacino umbro-marchigiano in un unico schema, ma bisogna prendere in considerazione varie situazioni con caratteristiche diverse. Cercando di sintetizzare al massimo, si possono considerare tre tipi di successioni stratigrafiche che riassumono in maniera abbastanza esauriente i principali caratteri stratigrafici del bacino umbro-marchigiano durante il Giurassico.
- successioni normali: si deposero in aree a subsidenza media, più o meno costante, poste a profondità variabili;
- successioni estese: si deposero in aree a forte subsidenza, che funzionavano come trappole per i sedimenti dando luogo a successioni con spessore anormalmente alto di alcune formazioni; anche queste aree potevano essere poste a profondità diverse;
- successioni condensate e ridotte: si deposero in aree strutturalmente rialzate, a subsidenza molto ridotta e con estensione limitata. Possono essere rappresentate da successioni a bassa velocità di sedimentazione, nelle quali le varie formazioni hanno spessori di pochi metri con sporadiche piccole lacune stratigrafiche (successioni condensate), oppure fortemente lacunose con ampi hiatus che eliminano intere formazioni (successioni ridotte).
Nella figura è visibile la parte basale della Corniola, lungo la valle del Fiume Bosso, in località la Romita, caratterizzata da un grande slump, con uno spessore di alcuni metri.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 23.11.2004
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