Itinerari
Le colline di Cartoceto (itinerari - ESCURS)
LE COLLINE DI CARTOCETO (Comune di Cartoceto)
Tempo di percorrenza: da Cartoceto a Valgenga: 2 h; da Cartoceto a Ripalta: 1.30 h
Dislivello: 100 m
Lunghezza: da Cartoceto a Valgenga: 4 km; da Cartoceto a Ripalta: 3 km
Difficoltà: T
Ultima verifica itinerario: 2018
I due itinerari proposti si svolgono sulle colline a Nord e a Nord-Est di Cartoceto, da 230 e 130 metri di quota, in un paesaggio agricolo suggestivo con prevalenza di uliveti.
Si possono anche osservare piccoli nuclei abitati, come quello di Ripalta, case coloniche, frantoi delle olive, edicole religiose e chiese rurali.
CARTOGRAFIA:
1:200.000 UMBRIA E MARCHE T.C.I.
1.25.000 IGM F. 109 – II N.E. - CARTOCETO
BIBLIOGRAFIA
BELLINI 1997
DA CARTOCETO A VALGENGA
Partendo da Cartoceto, il primo itinerario percorre la Strada Provinciale 79 (via Nettuno e via Sant’Anna) e all’inizio risulta quasi pianeggiante, offrendo a destra e a sinistra la visione degli uliveti, con alberi centenari e contorti. Sul ciglio destro della strada è posto un antico lavatoio.
Dopo circa un chilometro da Cartoceto si incontra sulla sinistra il nucleo abitato di Molinaccio, dove si possono visitare dapprima il frantoio per l’olio omonimo, poi più avanti una cappelletta con l’immagine della Madonna di Loreto.
Ritornati sulla strada di Sant’Anna, proseguiamo per pochi metri e prendiamo sulla destra via Montefiore, lungo la quale incontriamo la cappella dedicata all'Arcangelo Raffaele.
L’itinerario prosegue lungo via Sant’Anna per circa 600 m sino alla cappella omonima, posta sulla sinistra in un campo coltivato e recentemente restaurata.
Tornando sui nostri passi, incontriamo a destra, dopo circa 400 m, via Valgenga, una strada campestre affiancata da belle querce (Roverella), scarpate con arbusti di Sanguinello, Fusaggine, Ligustro, Rosa di San Giovanni e Acero campestre. Sulla sinistra, con una piccola deviazione, si può visitare la Fonte e il lavatoio del Trebbio, circondato da grandi Roverelle cariche di Edera. La strada termina a Valgenga, dove si trova una casa colonica (casa Battisti) con davanti un'edicola religiosa costruita al posto di una più antica chiesa ora distrutta.
Da casa Battisti si può scendere fino al vicino Rio Caldara. Il sentiero inizia sulla destra della casa dapprima tra ulivi, poi su un fianco ripido di collina con querce, ginestre ed altri arbusti. Il Rio Caldara è fittamente bordato di Salici bianchi e Pioppi neri. Dove termina il viottolo il Rio è facilmente guadabile attraverso una ricca vegetazione erbacea di Cannucce, Equiseti e Sedanina d'acqua, ma già poche decine di metri più a valle è profondamente incassato nel suolo arenaceo.
Per il ritorno da Valgenga si ripercorre la via omonima, immettendosi poco dopo di nuovo su via Sant'Anna e tornando a Cartoceto.
DA CARTOCETO A RIPALTA
Il secondo itinerario inizia ugualmente da Cartoceto, nei pressi della Chiesa di Santa Maria della Misericordia.
Cerchiamo qui Via Ripe, una stradicciola campestre che scende tra campi coltivati sino al Rio Caldara, fitto di vegetazione. Si prosegue su un ripido fianco collinare dove affiorano strati di arenaria e crescono la Ginestra e il Sanguinello. Inizia una ripida salita con la strada incassata tra alte pareti e ombreggiata da una fitta alberatura di Roverelle, Olmi e Robinie.
Al termine della salita si trova un crocevia (Via San Luca) con due vecchie case coloniche affiancate, Casa Maestrini e Casa Gasparelli, prima delle quali occorre girare a destra. Anche questo tratto di strada è ombreggiato da alberature e risulta molto suggestivo. Dopo circa 800 metri, davanti ad una casa colonica (Casa Franchi), si gira a sinistra per una ripida stradicciola in salita che immette in via Piana. Girando di nuovo a sinistra, si incontrano prima una edicola religiosa, poi la Chiesa di Ripalta dedicata ai Santi Biagio e Cesareo, ma che ospita una pregevole Madonna lignea.
Giunti ad un bivio presso il quale si trova un'edicola religiosa, si prosegue a destra tra uliveti verso Ripalta, piccolo nucleo abitato con i resti del Castello, oggi modesto rudere abbarbicato su strati di arenaria posti verticalmente. All'estremità di N.O. dell'abitato si trova anche la vecchia Chiesa parrocchiale, oggi in rovina, che ospitava la già citata Madonna lignea. Ripalta è parzialmente circondata da un alto dirupo, costituito dal ripido fianco destro della valle del Rio Secco, qui fittamente boscata.
Per il ritorno da Ripalta si segue la via dell'andata incontrando dopo poco un bivio dove occorre girare a destra in Via San Luca, passando davanti alle due case coloniche già citate ed iniziando la ripida discesa di Via Ripe che ci riporterà a Cartoceto.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 27.11.2018




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